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Napolitano incontra lo Studium - Università degli Studi di Perugia

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l’UNIVERSITÀ<br />

artico<strong>lo</strong> <strong>di</strong><br />

Samuele Smacchia<br />

Nella foto:<br />

Il magnete superconduttore <strong>di</strong> AMS<br />

durante i test vibrazionali.<br />

News<br />

Nuovi <strong>di</strong>rigenti<br />

Alla dottoressa Serenella Cassetta,<br />

attuale <strong>di</strong>rigente della Ripartizione<br />

Rapporti Convenzionali e dell’Ufficio <strong>di</strong><br />

Gabinetto del Rettore, sono state attribuite<br />

le funzioni <strong>di</strong>rigenziali aventi per<br />

oggetto la responsabilità della Ripartizione<br />

Post laurea e Trasferimento della<br />

conoscenza (in via provvisoria e con decorrenza<br />

imme<strong>di</strong>ata). L’avvocato Marco<br />

Guardabassi è il nuovo <strong>di</strong>rigente della<br />

Ripartizione Affari Legali.<br />

Il cacciatore <strong>di</strong> antimateria<br />

in orbita nel 2010<br />

In Ateneo<br />

Il cacciatore <strong>di</strong> antimateria<br />

in orbita nel 2010<br />

Un gruppo <strong>di</strong> ricercatori perugini ha contribuito alla realizzazione <strong>di</strong> alcuni<br />

strumenti che verranno messi in orbita per <strong>lo</strong> stu<strong>di</strong>o dei raggi cosmici<br />

La NASA ha reso noto il nuovo manifesto dei voli del<strong>lo</strong> shuttle, che prevede il<br />

lancio, nel settembre 2010, dell’esperimento AMS (Alpha Magnetic Spectrometer)<br />

realizzato in gran parte dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dall’Istituto Nazionale<br />

<strong>di</strong> Fisica Nucleare (INFN). I ricercatori del Dipartimento <strong>di</strong> Fisica dell’<strong>Università</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Perugia</strong>, in collaborazione con la <strong>lo</strong>cale Sezione dell’Istituto Nazionale <strong>di</strong> Fisica<br />

Nucleare e con il Laboratorio SERMS per la Qualifica Spaziale presso il Corso <strong>di</strong><br />

Laurea in Ingegneria del Po<strong>lo</strong> Scientifico<br />

<strong>di</strong> Terni, hanno contribuito alla progettazione<br />

ed alla realizzazione <strong>di</strong> alcuni<br />

tra gli strumenti più sofisticati che<br />

verranno messi in orbita con AMS.<br />

Si tratta in particolare <strong>di</strong> un grande<br />

rivelatore tracciante composto <strong>di</strong><br />

2300 piastrine <strong>di</strong> silicio purissimo,<br />

in grado <strong>di</strong> visualizzare il passaggio<br />

dei raggi cosmici con una precisione<br />

<strong>di</strong> pochi milionesimi <strong>di</strong> metro. Anche<br />

l’elettronica qualificata per resistere<br />

alle con<strong>di</strong>zioni estreme del<strong>lo</strong> spazio è<br />

stata sviluppata a <strong>Perugia</strong>: si tratta <strong>di</strong><br />

centinaia <strong>di</strong> schede realizzate a Taiwan<br />

Un Dip<strong>lo</strong>ma <strong>di</strong> laurea del 1729<br />

donato all’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong><br />

Solenne cerimonia alla Galleria Nazionale<br />

dell’Umbria. Il presidente<br />

della Banca <strong>di</strong> Mantignana Cre<strong>di</strong>to<br />

Cooperativo Umbro, Antonio Marinelli,<br />

ha consegnato nelle mani del Rettore<br />

Francesco Bistoni il <strong>di</strong>p<strong>lo</strong>ma <strong>di</strong> laurea<br />

<strong>di</strong> Domenico Divini, rilasciato dall’Ateneo<br />

perugino nel 1729.<br />

Merito della scoperta del <strong>di</strong>p<strong>lo</strong>ma è<br />

dottor Gianfranco Cialini, curatore del<br />

‘Fondo Antico’, che ne ha anche curato<br />

la pubblicazione che ne descrive<br />

le origini e le particolarità. Il <strong>di</strong>p<strong>lo</strong>ma <strong>di</strong><br />

laurea in Utroque iure è stato riconosciuto<br />

e acquistato su eBay da Gianfranco<br />

Cialini.<br />

Dopo una serie <strong>di</strong> rigorose e scrupo<strong>lo</strong>se<br />

ricerche si è potuto correggere la<br />

data del Dip<strong>lo</strong>ma inizialmente fissata<br />

al 1629. La pergamena del <strong>di</strong>p<strong>lo</strong>ma,<br />

acquistata dall’istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to e<br />

restaurata, è stata ora donata all’Uni-<br />

versità. Si tratta <strong>di</strong> un documento <strong>di</strong><br />

notevole interesse scientifico perché<br />

documenta la laurea praticata nel XVIII<br />

seco<strong>lo</strong> a <strong>Perugia</strong> ed attualmente adottata<br />

per il conferimento delle lauree<br />

honoris causa nella nostra <strong>Università</strong>.<br />

Infatti, come ha sottolineato, il Pro<br />

Rettore Antonio Pieretti, “la laurea è<br />

la ricostruzione <strong>di</strong> come si svolgeva un<br />

tempo la cerimonia <strong>di</strong> conferimento,<br />

con il sigil<strong>lo</strong> e le procedure <strong>di</strong> ascendenza<br />

rinascimentale che conserviamo<br />

oggi per le lauree honoris causa”. Il<br />

presidente della Banca <strong>di</strong> Mantignana,<br />

Antonio Marinelli, si è detto contento <strong>di</strong><br />

donare “il <strong>di</strong>p<strong>lo</strong>ma all’<strong>Università</strong>, sede<br />

privilegiata della cultura e della ricerca<br />

scientifica, che nobilita il nostro territorio<br />

e ne promuove le energie migliori”.<br />

Il Rettore Bistoni ha sottolineato la<br />

sod<strong>di</strong>sfazione per un atto che va<strong>lo</strong>rizza<br />

il patrimonio dell’Ateneo.<br />

e sottoposte a qualifica a Terni nel corso <strong>degli</strong> ultimi tre anni. Un altro strumento<br />

<strong>di</strong> alta tecno<strong>lo</strong>gia è il sistema <strong>di</strong> raffreddamento basato su CO2 operante a circa<br />

60 atmosfere <strong>di</strong> pressione.<br />

“Nonostante i recenti, straor<strong>di</strong>nari progressi scientifici, <strong>lo</strong> stu<strong>di</strong>o delle particelle<br />

elementari e delle forze fondamentali ci pone domande a cui non sappiamo dare<br />

risposta: che fine ha fatto l’antimateria, che cosa sono la materia oscura e l’energia<br />

oscura”, commenta Roberto Battiston responsabile italiano dell’ esperimento<br />

AMS. “Raramente nella storia della scienza siamo stati cosi coscienti della nostra<br />

ignoranza. Da 15 anni la comunità scientifica italiana è al lavoro per costruire<br />

AMS, un esperimento pensato per affrontare queste questioni fondamentali e che<br />

è stato definito <strong>lo</strong> Hubble Space Telescope delle particelle elementari. È quin<strong>di</strong><br />

gran<strong>di</strong>ssima la sod<strong>di</strong>sfazione dei ricercatori italiani per la decisione della NASA <strong>di</strong><br />

un vo<strong>lo</strong> del<strong>lo</strong> Shuttle de<strong>di</strong>cato ad AMS nel 2010”. “È stata una lunga attesa ma<br />

ora finalmente ve<strong>di</strong>amo questo complesso ed innovativo strumento ufficialmente<br />

nel manifesto <strong>di</strong> lancio del<strong>lo</strong> Shuttle”, commenta la Professoressa Bruna Bertucci,<br />

del Dipartimento <strong>di</strong> Fisica e Sezione INFN <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong>, coor<strong>di</strong>natrice del <strong>lo</strong>cale<br />

gruppo <strong>di</strong> ricercatori. “Come docente dell’ateneo perugino - ha concluso Bertucci<br />

- vorrei anche sottolineare l’importanza formativa che questo progetto ha rivestito<br />

nel corso <strong>degli</strong> anni. Laurean<strong>di</strong>, dottoran<strong>di</strong> e giovani ricercatori hanno potuto<br />

sviluppare le <strong>lo</strong>ro potenzialità in una realtà <strong>di</strong> respiro internazionale, contribuendo<br />

con il <strong>lo</strong>ro entusiasmo alla riuscita del progetto”.<br />

Celle a combustibile, il ruo<strong>lo</strong> del<strong>lo</strong> <strong><strong>Stu<strong>di</strong></strong>um</strong><br />

nella ricerca e nel<strong>lo</strong> sviluppo <strong>di</strong> nuove tecno<strong>lo</strong>gie<br />

L’Ateneo <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong> da tempo è impegnato<br />

a sostenere l’attività <strong>di</strong> ricerca<br />

nel settore delle energie rinnovabili ed<br />

è aperto alla collaborazione con enti<br />

pubblici e con l’impren<strong>di</strong>toria privata al<br />

fine <strong>di</strong> assicurare <strong>lo</strong> sviluppo dell’innovazione<br />

e l’applicazione <strong>di</strong> nuove tecnoc<strong>lo</strong>gie.<br />

Tra gli appuntamenti <strong>di</strong> grande<br />

rilevanza sui quali si sta lavorando, è la<br />

terza e<strong>di</strong>zione della “European Fuel Cell<br />

Techno<strong>lo</strong>gy and Applications – Piero<br />

Lunghi Conference” (EFC09), uno dei<br />

maggiori eventi scientifici internazionali<br />

su tecno<strong>lo</strong>gie ed applicazioni <strong>di</strong> celle a<br />

combustibile, che si terrà a Roma dal<br />

15 al 18 Dicembre 2009 L’evento, che<br />

vedrà riuniti i maggiori esperti mon<strong>di</strong>ali<br />

ed esponenti del mondo industriale<br />

italiano, europeo ed internazionale, è<br />

promosso dall’<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Perugia</strong> in collaborazione con ENEA<br />

(Ente per le Nuove Tecno<strong>lo</strong>gie, l’Energia<br />

e l’Ambiente) e l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> Napoli-<br />

Parthenope. La Conferenza è de<strong>di</strong>cata<br />

alla memoria del suo primo fondatore,<br />

ingegnere Piero Lunghi, prematuramente<br />

scomparso nel novembre 2007<br />

a seguito <strong>di</strong> un tragico incidente stradale<br />

occorso mentre si recava a Roma per<br />

organizzare la seconda e<strong>di</strong>zione della<br />

Conferenza.<br />

L’ere<strong>di</strong>tà dell’ingegner Lunghi è stata<br />

raccolta e portata avanti dal gruppo<br />

<strong>di</strong> ricerca da lui stesso fondato e che<br />

fa capo al Dipartimento <strong>di</strong> Ingegneria<br />

Industriale dell’Ateneo perugino. Oltre<br />

a vantare un laboratorio su celle a<br />

combustibile unico nel suo genere, la<br />

Facoltà <strong>di</strong> Ingegneria <strong>di</strong> <strong>Perugia</strong>, recentemente,<br />

ha ottenuto un finanziamento<br />

<strong>di</strong> due milioni e 500 mila euro per il<br />

progetto EFESO inerente la produzione<br />

<strong>di</strong> caldaie <strong>di</strong> nuova generazione per applicazioni<br />

residenziali.<br />

14 l’<strong>Università</strong> n. 2 - marzo/aprile 2009

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