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Vere bugie false verità - Cineforum del Circolo

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MEMENTO<br />

(2000, Christopher Nolan)<br />

Guy Pearce (Leonard Shelby), Carrie-Anne Moss (Natalie), Joe Pantoliano (Teddy<br />

Gammell), Larry Holden (Jimmy), Jorja Fox (Moglie di Leonard)<br />

Rewind<br />

Memento è il secondo film di Christopher Nolan ed è stato girato in soli<br />

venticinque giorni. La storia parla di un investigatore assicurativo,<br />

Leonard Shelby, che indaga sulla morte <strong>del</strong>la moglie, cercando di<br />

trovare il colpevole per vendicarla. L’ostacolo principale è un disturbo<br />

di cui soffre dal momento <strong>del</strong>l’aggressione: perde la memoria a breve<br />

termine dopo una manciata di minuti.<br />

Particolarità di questo film è la narrazione: la vicenda è presentata a<br />

ritroso. Ciò è reso chiaro dalla prima scena che viene mostrata in<br />

“rewind”.<br />

Molti critici hanno spiegato questa tecnica, paragonandola al<br />

procedimento che segue un’indagine.<br />

È anche vero che questa narrazione ha come precedente Tradimenti (Betrayal, 1983,<br />

David Hugh Jones) tratto da un’opera di Harold Pinter, segue l’ordine a ritroso per<br />

ripercorrere il percorso che la nostra memoria segue nel ricordare.<br />

Notiamo inoltre che ci sono due linee di racconto che poi si ricongiungeranno: la prima, a<br />

colori, rappresenta l’indagine di Leonard per trovare il colpevole ed è narrata a ritroso; la<br />

seconda, in bianco e nero, riguarda la scoperta di ciò che è successo prima<br />

<strong>del</strong>l’incidente e segue l’ordine cronologico. Questa sensibilità nell’uso <strong>del</strong> colore o <strong>del</strong><br />

bianco e nero può essere ricondotta al fatto che Nolan sia daltonico: lo ritroviamo anche<br />

negli altri suoi film.<br />

Queste due linee sono a loro volta frammentate dai ricordi di un caso simile a quello di<br />

Leonard e dai ricordi <strong>del</strong>la moglie.<br />

Tema principale è quindi la memoria e il suo valore: le nostre azioni hanno senso, se poi<br />

non le ricordiamo?<br />

Può essere un bene a volte dimenticare?<br />

Un altro tema caro a Nolan e presente nei suoi film è quello <strong>del</strong>l’ossessione che porta i<br />

personaggi a rischiare la loro salute fisica e mentale: in questo caso Leonard è<br />

ossessionato nel trovare l’assassino <strong>del</strong>la moglie.<br />

Infine altro denominatore comune a tutti i suoi film è il protagonista come uomo che si fa<br />

o fa giustizia da solo o con metodi discutibili dalla morale comune. Leonard decide di<br />

indagare personalmente anche per vendicarsi <strong>del</strong>la moglie.<br />

Analizzando il film, vediamo come Nolan, come negli altri suoi film, inizi con un particolare<br />

<strong>del</strong>le mani <strong>del</strong> protagonista. In particolare in questo film vediamo le mani di Leonard con<br />

in mano una foto.<br />

Non solo: sua caratteristica è iniziare con una scena che ritroveremo alla fine.<br />

Inoltre nei suoi film collabora con attori preferibilmente non statunitensi per impersonare<br />

ruoli di statunitensi. Infatti Guy Pearce, attore protagonista, è nato in Inghilterra ed è<br />

vissuto in Australia, Carrie-Ann Moss, che impersona Natalie è invece canadese e Larry<br />

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