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Fiumicino - Radio Dimensione Musica

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sono preoccupati dall’avanzata del mare<br />

di <strong>Fiumicino</strong> e Focene<br />

della veranda è crollata. Più avanti il problema<br />

investe lo stabilimento “Tranquillità”.<br />

«Il mare ha divorato circa 30 metri di<br />

spiaggia e ora si prepara ad aggredire la<br />

piscina – afferma preoccupato Carlo<br />

Treccani –. I tecnici regionali hanno deciso<br />

di rimuovere una barriera soffolta a pro-<br />

tezione dello stabilimento e<br />

oggi mi trovo con il mare<br />

pronto all’aggressione delle<br />

cabine e sulla soglia del<br />

ristorante. Oggi mi chiedo:<br />

perché prima di iniziare i<br />

lavori di rifioritura del pennello<br />

davanti all’Arcobaleno<br />

non si programma la messa<br />

in sicurezza dei tratti più a<br />

rischio?». Ancora più a nord<br />

si teme per il Waterfront e<br />

quindi l’ultimo chiosco “40°<br />

all’ombra”. «L’erosione avanza<br />

a grandi passi mangiando<br />

fasce di pregiata<br />

macchia Mediterranea –<br />

sostiene Alessandra Car-pentieri<br />

del Waterfront -. Invece<br />

di gettare barriere a protezione della<br />

costa nord si interviene a sud dove l’urgenza<br />

in questo momento è minore.<br />

Abbiamo segnalato inutilmente all’Ardis<br />

l’avanzata del fenomeno, ma ci hanno<br />

lasciati soli a combattere l’avanzata del<br />

mare». Fatta eccezione di “Un posto al<br />

sole”, che praticamente è circondato dal<br />

mare in quanto la diga che lo protegge è<br />

sprofondata, gli operatori balneari con strutture<br />

a nord ritengono meno urgenti gli interventi<br />

lungo la parte sud. «Oltre ai problemi<br />

Il chiosco “Abbronzatissima” di <strong>Fiumicino</strong> in balia della furia del mare<br />

manifestati da chioschi e stabilimenti –<br />

precisa Luca Marini, presidente dell’associazione<br />

“Impresa turistica Focene” – a<br />

nord il patrimonio dunale e le case dei<br />

residenti corrono grossi rischi. Per tale<br />

motivo stiamo valutando di ricorrere alla<br />

magistratura contro l’inadempienza degli<br />

Enti competenti per danno ambientale».<br />

Il “pennello” su cui sono previsti gli<br />

interventi (sx) e il chiosco Baraonda che<br />

rischia di crollare a Focene (dx)

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