Fiumicino - Radio Dimensione Musica
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di Umberto Serenelli<br />
Prosegue il giallo del dragaggio della darsena<br />
e del porto-canale di <strong>Fiumicino</strong>. Infatti<br />
slitta di nuovo l’avvio dei lavori e a molti<br />
viene da sorridere perché nella cittadina<br />
marinara qualsiasi grosso intervento, in termini<br />
di opere pubbliche, prende il via con<br />
mesi o anni di ritardo: incapacità organizzativa<br />
o circostante avverse? Di fatto l’escavo<br />
doveva iniziare a settembre e finire entro la<br />
metà di novembre e questo ha provoca grossi<br />
disagi a quanti ormeggiano in darsena, agli<br />
stessi operatori e al Circolo velico che organizza<br />
il Campionato invernale di Roma.<br />
«Siamo decisamente sfortunati – precisa<br />
Domenico Spina, direttore dei lavori per<br />
conto della Protezione civile regionale –<br />
perché le mareggiate, che da ben dieci<br />
anni non si abbattevano sul litorale di<br />
<strong>Fiumicino</strong>, hanno danneggiato, in fase di<br />
galleggiamento, circa 2.500 metri quadra-<br />
La<br />
draga<br />
“Pegaso”<br />
Di nuovo rimandato l’inizio degli interventi sul fondale di darsena e canale navigabile<br />
Il dragaggio è stato<br />
posticipato a metà febbraio<br />
ti di telo impermeabilizzante da posare sul<br />
fondo della vasca di colmata. Condizioni<br />
meteo-marine permettendo prevediamo<br />
di iniziare gli interventi per la metà di febbraio».<br />
La tegola però finisce per colpire<br />
gli operatori portuali e in particolare la<br />
flotta peschereccia i cui armatori confidavano<br />
di trascorre il periodo invernale in<br />
sicurezza. «Questo ulteriore slittamento<br />
aumenta le nostre preoccupazioni – afferma<br />
Gennaro Del Prete, presidente della<br />
cooperativa Pesca Romana -. Avevamo chiesto<br />
di anticipare i lavori a prima dell’estate<br />
proprio per evitare quanto accaduto.<br />
Comunque, siamo stati lungimiranti nell’impedire<br />
che la banchina sud venisse<br />
totalmente smantellata. Questo ci ha consentito<br />
di ormeggiare in sicurezza nel tratto<br />
di Fossa Traianea tra passerella e ponte<br />
2 giugno». Alcuni pescherecci, costretti<br />
all’attracco a ridosso delle palancole posate<br />
per la realizzare la nuova banchina, hanno<br />
La “vasca di rilancio” nel porto-canale<br />
però subito danni alle fiancate nei giorni<br />
scorsi e ciò ha provocato malcontento tra i<br />
lupi di mare. La draga “San Luca Primo” ha<br />
rimosso dal fondo della darsena i corpi morti<br />
a cui ancorati i pontili e realizzato, tra la fine<br />
della banchina e l’inizio del molo nord del<br />
canale, la “vasca di rilancio”. Si tratta di un<br />
bacino di 100 metri quadrati al cui interno<br />
verranno riversati i circa 90 mila metri cubi<br />
di detriti provenienti dal fondale di darsena e<br />
canale. Una pompa sommersa poi convoglierà<br />
sabbia e fanghi in una conduttura, di<br />
40/50 centimetri, diretta alla “vasca di colmata”<br />
costruita davanti alla stazione di pompaggio<br />
della Raffineria. La “vasca di rilancio”,<br />
all’interno dell’alveo del canale, permetterà<br />
alle draghe della ditta Sales di operare<br />
anche in condizioni marine avverse: le<br />
bettoline infatti non usciranno dal porto per<br />
le operazioni di scarico. Intanto è arrivata la<br />
draga piccola “Petaso” che dovrebbe provvedere<br />
all’escavo della darsena.