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archivio storico messinese 72 - Società Messinese di Storia Patria

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DOCUMENTI PER LA BOTTEGA DEI LI VOLSI DI TUSA 47<br />

i fratelli si obbligano ad intagliare questa vara per incarico<br />

del sacerdote Filippo MongiovPs. L'impresa nella quale si<br />

cimentano risulta particolarmente impegnativa e costringe<br />

la stessa committenza a <strong>di</strong>lazionare i pagamenti. In<br />

alcune ricevute leggiamo testualmente: «Mag. joseph Li<br />

Volsi, civitatis Nicoxiae et ad preso Terrae Tusae per<br />

ductionem uxoris habitator. .. »19. Ed ancora: «Mag. joseph<br />

e joannes Batt. Li Volsi fratres ... ».<br />

Che il fercolo processionale <strong>di</strong> San Sebastiano a Mistretta<br />

sia ancora quello composto dai Li Volsi è cosa molto<br />

probabile se non altro perchè rimanda ad elementi lessicali<br />

tipici del periodo, enunciando chiaramente anche peculiarità<br />

della bottega tu sana. Che poi in varie epoche abbia<br />

subito rimaneggiamenti, <strong>di</strong> cui il più recente dataa118<strong>72</strong> 20 ,<br />

non possiamo escluderlo. Tuttavia, una prova ulteriore a<br />

questa attribuzione sembra derivare dal fatto che Mastro<br />

Giuseppe nel 1619 si obblighi presso Motta d'Affermo a<br />

realizzare un fercolo <strong>di</strong> misura più contenuta, sempre per<br />

San Sebastiano, puntualizzando nel contratto 21 molte delle<br />

caratteristiche e delle soluzioni già adoperate nella vara <strong>di</strong><br />

Mistretta e tutt'oggi visibili. Inoltre sembra che fosse specializzato<br />

nella elaborazione <strong>di</strong> queste vare per San Sebastiano,<br />

poichè nel1598 riceveva dei pagamenti dalla committenza <strong>di</strong><br />

18 A.S.M., Not. Vincenzo Credenzeri, voI. 448, f. 78.<br />

19 Il 21 settembre 1610 onze 48, il 26 novembre onze 12 e tarì 15, il 23<br />

<strong>di</strong>cembre onze 14 e tarì 15, A.S.M., Not. Vincenzo Credenzeri, voI. 448.<br />

Purtroppo la mutilazione del volume non ci consente <strong>di</strong> reperire gli altri<br />

pagamenti cui si accenna nel repertorio degli atti da cui desumiamo un<br />

ulteriore pagamento nell'aprile del 1611<br />

20 Nel retro del basamento è <strong>di</strong>pinta un'iscrizione: «Elaboratus vero et<br />

sculpturam Don Salvatore Marino Panormitano anno 18<strong>72</strong>». Tuttavia da un<br />

inventario del 1750 appare chiaro che il fercolo già esistesse con le<br />

caratteristiche o<strong>di</strong>erne. Cfr. G. TRAVAGLIATO, Libro d'Inventari delle chiese <strong>di</strong><br />

Mistretta, Mistretta 1995, p. 50.<br />

21 A.S.M., Not. Paolo Sangetta, voI. 422, f. 63.

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