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Collegio Geometri - Collegio dei Geometri della provincia di Trento

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spetteranno a chi, dall’alto delle<br />

proprie pubbliche responsabilità,<br />

sarà sorpreso con le mani nel<br />

sacco e darà un pessimo esempio<br />

all’uomo <strong>della</strong> strada?<br />

Purtroppo a questi ottimi propositi<br />

fanno eco notizie assai poco confortanti,<br />

se non da shock.<br />

Diversi programmi televisivi hanno<br />

messo in onda, proprio in questi<br />

giorni, reportage allucinanti dello<br />

scenario <strong>di</strong> una certa vita pubblica:<br />

sprechi e scandali paurosi, gelosamente<br />

tenuti segreti nelle stanze<br />

del potere.<br />

All’inizio dell’anno, le Casse dello<br />

Stato abbondavano <strong>di</strong> risorse, tant’è<br />

che ci potevamo permettere il<br />

ponte <strong>di</strong> Messina, il TAV Torino-<br />

Lione e perfino la ultimazione <strong>della</strong><br />

Salerno-Reggio Calabria.<br />

Il sogno è durato poco. La notizia<br />

<strong>di</strong> luglio era che i sol<strong>di</strong> erano già<br />

finiti, o meglio non c’erano mai<br />

stati e quin<strong>di</strong> anche tutti i cantieri<br />

in corso rischiavano la chiusura.<br />

La soluzione imme<strong>di</strong>ata è stata l’allontanamento<br />

dell’intero C.D.A.<br />

dell’ANAS.<br />

Non basta. I costi del TAV in Italia<br />

sono risultati pari al triplo rispetto<br />

alla Francia e alla Spagna: una<br />

voragine <strong>di</strong> sol<strong>di</strong>, molti spesi anche<br />

per demolire (silenziosamente) la<br />

galleria del Mugello tra i rimpalli<br />

<strong>di</strong> responsabilità <strong>di</strong> progettisti e<br />

costruttori.<br />

Non è tutto: i presidenti <strong>di</strong> Trenitalia<br />

ed Alitalia (aziende <strong>di</strong> Stato<br />

notoriamente fallimentari) decidono<br />

i propri stipen<strong>di</strong>, e quando le<br />

cose si mettono male, si <strong>di</strong>mettono<br />

con un premio <strong>di</strong> quasi 12 miliar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> vecchie lire. Lasciano così il<br />

posto ad altri, che non saranno<br />

campioni per far decollare le<br />

aziende pubbliche in <strong>di</strong>fficoltà, ma<br />

lo sono <strong>di</strong> sicuro per far atterrare i<br />

loro sederi sulle poltrone più dorate<br />

del sistema.<br />

L’Italia sana, l’Italia che lavora,<br />

l’Italia onesta e paziente, per<br />

quanto tempo avrà ancora la<br />

pazienza <strong>di</strong> sostenere tanti sprechi<br />

e privilegi?<br />

La risposta la <strong>di</strong>ede forse un<br />

celebre umorista che lanciava il<br />

suo incoraggiante messaggio <strong>di</strong><br />

speranza:<br />

“Beati gli assetati <strong>di</strong> giustizia, perché<br />

saranno… giustiziati”<br />

Il 2006 è ormai agli sgoccioli e<br />

quest'anno ci siamo accorti ancor<br />

<strong>di</strong> più che il notiziario non è un<br />

messaggero veloce <strong>di</strong> informazioni.<br />

Quasi tutto ciò che serve<br />

nei nostri stu<strong>di</strong> arriva via one-line;<br />

soprattutto le notizie urgenti.<br />

Quin<strong>di</strong> il Notiziario si mette a<br />

riflettere ed a riconsiderare il proprio<br />

ruolo, quello in cui, al <strong>di</strong> là<br />

<strong>di</strong> ogni retorica, qualcuno, come<br />

il sottoscritto, ha sempre creduto:<br />

creare un punto <strong>di</strong> incontro, un<br />

approccio tra colleghi che, tra una<br />

notizia e l’altra, manifestano il<br />

piacere <strong>di</strong> stare assieme per potersi<br />

scambiare esperienze o semplicemente<br />

piccole storie quoti<strong>di</strong>ane.<br />

Proprio su questo ruolo (mancato?)<br />

mi capita <strong>di</strong> riflettere e spesso<br />

<strong>di</strong> restare anche profondamente<br />

deluso.<br />

DAL DIRETTORE<br />

VOM DIREKTOR<br />

Recentemente è venuto a mancare<br />

un caro amico e collega. Forse si<br />

<strong>di</strong>stingueva da tutti noi per la sua<br />

generosità nel dare agli altri e nel<br />

con<strong>di</strong>videre con gioia ogni sua<br />

esperienza professionale ed ogni<br />

informazione, assunta dal suo<br />

ricchissimo archivio, mettendola<br />

a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> chiunque.<br />

Dopo la sua morte, molti mi hanno<br />

chiesto come sarebbe stato possibile<br />

lasciare un segno del suo<br />

ricordo.<br />

Così ho proposto ad un centinaio <strong>di</strong><br />

colleghi, a lui più vicini, <strong>di</strong> dare un<br />

segno: cioè proseguire simbolicamente,<br />

con una piccola offerta, una<br />

iniziativa <strong>di</strong> sostegno umanitario<br />

del terzo mondo da lui cominciata<br />

e perseguita con entusiasmo.<br />

Già pensavo ad una coda <strong>di</strong> sottoscrizioni<br />

ma la delusione è stata<br />

grande: a due mesi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza,<br />

soltanto sei offerte, per poche<br />

centinaia <strong>di</strong> euro.<br />

Braccine corte, eh cari colleghi?<br />

C’è motivo <strong>di</strong> essere tristi?<br />

No per davvero.<br />

Se qualcuno si guarda attorno e<br />

sconsolato si chiede se la felicità<br />

vuol <strong>di</strong>re vincere al totocalcio,<br />

possiamo rispondere <strong>di</strong> no.<br />

Ma se si avvicina il Natale e qualcuno<br />

pensa ancora al suo autentico<br />

significato, può trarne una grande<br />

consolazione.<br />

Il più grande Rivoluzionario <strong>della</strong><br />

Storia ci insegna che per cambiare<br />

il mondo occorre cominciare da<br />

se stessi.<br />

E quin<strong>di</strong>, buon Natale a tutti.<br />

PROSPETTIVE GEOMETRI<br />

9/2006<br />

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