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012012 - Prešovská univerzita v Prešove

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Ivancsó István<br />

nella Divina Liturgia, ma anche nei nostri altri sacri uffici e cui denominano<br />

Cristo come Re.<br />

Vorrei ripetutamente sottolineare che la mia intenzione non è di dare<br />

alcun incoraggiamento per qualsiasi restaurazione liturgica in questo<br />

campo. Molto di più intendo aggiungere un pezzettino di colore al mosaico<br />

della nostra Chiesa, per far vedere la diversità di Essa. Inoltre, verificare<br />

anche il fatto che la linea di sviluppo della nostra tradizione liturgica non<br />

è semplicemente nera o bianca, nemmeno grigia.<br />

1. La storia della festa<br />

1.1. L’installazione della festa<br />

Le descrizioni della festa del Cristo Re non mancano sottolineare che<br />

la feste è stata stabilita da Papa Pio XI, nel 1925, con la sua bolla Quas<br />

primas. 1 Ma questo fu successo non senza fatti precedenti. La regalità di<br />

Cristo fino al secolo 20 non ebbe una festa speciale. Ma il Papa Leone<br />

XIII l’ha già preparata, quando all’occasione dell’Anno santo di 1900, ha<br />

dichiarato il Redentore il Re del secolo 20. Papa Pio XI per l’anniversario<br />

1600 del Concilio Ecumenico di Nicea, il cui motto é: “Che regni la pace<br />

di Cristo nel regno di Cristo”! E alla fine dell’Anno santo ordinó la festa<br />

del Cristo Re. 2<br />

La denominazione originale della festa è Festum Christi Regis, che più<br />

tardi, nel 1970 è stata trasformata Solemnitas Christi universorum Regis. 3<br />

Pare che la Chiesa con questa nuova denominazione voglia mettere in<br />

rilievo che Cristo è il Re non soltanto dell’umanità, ma è anche il Signore<br />

del cielo e della terra, del tutto l’universo. Il Papa ha introdotto la festa<br />

con l’esplicita intenzione che sottolinei l’importanza mondiale del Regno<br />

di Cristo. Anzi, che il festeggiare di questa festa non collegata con qualsiasi<br />

fatto di economia della salvezza, sia un “rimedio efficace” contro le forze<br />

distruttive dell’epoca. 4<br />

1 Il testo dell’enciclica papale si veda: AAS 17 (1925) 593-610. – Anche i testi liturgici della<br />

festa, appartenenti alla Chiesa latina, sono stati editi dalla Sede Apostolica: AAS 17<br />

(1925) 655-668. – Cos vi è presente la dottrina del Magistero Ecclesiale. Cf. VAGAGGINI,<br />

C., Il senso teologico della liturgia. Saggio di liturgia teologica generale, Roma 4 1965, 491.<br />

2 DIÓS, I., „Krisztus Király vasárnapja”, in Diós, I. (red.), Magyar Katolikus Lexikon, Budapest<br />

2002, vol. VII, 491. – RADÓ, P., Enchiridion liturgicum, Romae – Friburgi Brisg. –<br />

Barcinone 1961, vol. II, 1308-1313. – In due volume ha scritto sul tema: Russnák, M.,<br />

Festurm Regnis Christi et Orientales, Fragopoli vol. I-II, 1935 (manoscritto). Bohács, B.,<br />

Russnák Miklós a liturgikus megújulás híve és az eperjesi liturgikus hagyomány őrzője,<br />

Nyíregyháza 2004, 21 enumera i due volumi tra le opere liturgiche e disciplinari.<br />

3 CSÁVOSSY, E., „Krisztus Király – »Kozmikus Krisztus«”, in Teológia 1 (1971) 161.<br />

4 O’SHEA, W. J., „Christ the King, Feast of”, in New Catholic Encyclopedia, Washington<br />

1981, vol. III, 627. – BERGER, R., „Christkönigssontag”, in Handliturgisches Pastorallexikon,<br />

Freiburg, Basel, Wien, 3 2005, 97.<br />

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