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ENGLISH TEXT<br />
TEXTE FRANÇAIS<br />
www.intimopiu<strong>mare</strong>.com<br />
60<strong>202</strong><br />
9 771127 049005<br />
INCHIESTA<br />
Lo shopping<br />
al tempo<br />
della crisi<br />
OSSERVATORI0<br />
Distribuzione<br />
circolare<br />
STRUMENTI<br />
Fenomeno<br />
storytelling<br />
Moda<br />
trend<br />
A-I <strong>2016</strong>/17<br />
Mustard, Sultry,<br />
Girlish, Coquin,<br />
Florart<br />
STILISTI<br />
Christian<br />
Lacroix<br />
Nina and<br />
the Wolf
P A R I S S I M O I T A LI A srl T el. 0 1 7 3 -2 8 1 3 3 7 p arissimo.it@lisecharmel.fr<br />
w w w . l i s e c h a r m e l . c oC mo p p e A - B - C - D - E - F
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maxmara.com
SOMMARIO<br />
gennaio <strong>2016</strong> n. <strong>202</strong><br />
16 OSSERVATORIO<br />
DISTRIBUZIONE CIRCOLARE<br />
26 BUSINESS NEWS<br />
32 RETAIL WORLD<br />
36 TREND AUTUNNO-INVERNO <strong>2016</strong>/17<br />
WINTER FOREST, MUSTARD,<br />
FLORART, SULTRY,<br />
LEISURE TIME, NEOFOLK,<br />
GIRLISH, SPORTY GIRL<br />
52 NOVITÀ INTIMO<br />
54 PRODOTTI NEWS<br />
56 CAPSULE & LIMITED<br />
60 INCONTRI - OROBLÙ<br />
66 INCONTRI - HYD<br />
68 TREND CALZE AUTUNNO-INVERNO <strong>2016</strong>/17<br />
SPARKLING, SAVILE ROW, COQUIN<br />
72 TREND FORECAST - FUTURE LEGWEAR<br />
82 SRUMENTI - FENOMENO STORYTELLING<br />
96 APPUNTI DI STILE - NINA AND THE WOLF<br />
98 STILISTA - CHRISTIAN LACROIX<br />
100 KIMONO STORY<br />
GLI OUTFIT PER L’AUTUNNO-INVERNO <strong>2016</strong>/17<br />
116 TWIN-SET SIMONA BARBIERI - A PRINT AFFAIR<br />
120 WOLFORD - CLEAN & CHIC<br />
98<br />
68<br />
110<br />
36
SOMMARIO<br />
gennaio <strong>2016</strong> n. <strong>202</strong><br />
124 PIERRE MANTOUX - MY PERSONAL STYLE<br />
128 RITRATTI MILANO - SEE-THROUGH EFFECT<br />
132 OMERO - URBAN ITALIAN STYLE<br />
136 VIVIS - SWEET MEMORIES<br />
140 VERDISSIMA - EDGY COMFORT<br />
144 WACOAL - LACE CHARM<br />
148 PEPITA - CARTOONS & FAIRY TALES<br />
154 SUPERSIZE INTIMO<br />
156 SHAPEWEAR INTIMO<br />
158 GYM & TONIC<br />
160 PRODOTTI NEWS GREEN<br />
162 INCHIESTA - LO SHOPPING<br />
AL TEMPO DELLA CRISI<br />
178 ANNIVERSARI<br />
179 FASHION SHOW PE <strong>2016</strong><br />
198 IDEE SAN VALENTINO<br />
204 SALONI<br />
214 FOCUS FIBRE<br />
222 FIBRE & TESSUTI<br />
132<br />
an<br />
198<br />
156<br />
179
Le Bonitas, t. 0574 47941 blumarine.com
LISANZA Spa - via Angera, 60 - 21018 Sesto Calende (VA) - Italy - tel. +39 0331977221 - fax +39 0331977348 - info1@lisanza.it - www.lisanza.it
osservatorio<br />
di Mariacristina Righi<br />
Qui sopra, il department store parigino Le Bon Marché.<br />
DISTRIBUZIONE CIRCOLARE<br />
Nuovi attori, modalità<br />
e competenze stanno<br />
trasformando il mondo<br />
del retail. L’annuale<br />
workshop del Future<br />
Concept Lab ne ha<br />
analizzato i cambiamenti<br />
Come ogni anno i quattro Future Vision Workshop di Future<br />
Concept Lab si concludono con quello dedicato al retail. Il ciclo<br />
2015 (gli scenari della crescita) in ogni giornata ha sviluppato una<br />
dimensione che abiliterà la crescita nei prossimi anni.<br />
“Abbiamo già presentato in aprile la generatività nelle estetiche,<br />
in giugno la specificità nei consumi, in ottobre il magnetismo<br />
nella comunicazione e chiudiamo il cerchio con la circolarità nella<br />
distribuzione - ha spiegato Francesco Morace - Questi contributi<br />
andranno valutati nel loro insieme e in modo integrato: la sfida<br />
che le aziende dovranno affrontare è infatti segnata dalla capacità<br />
di ricostruire uno scenario complessivo di conoscenza e di azione<br />
che la crisi economica ha frammentato, disperso, ridotto ai minimi<br />
termini. Ciò è avvenuto nel momento esatto in cui emergeva<br />
la necessità di una visione del futuro <strong>più</strong> ampia e lungimirante,<br />
ma anche in grado di affrontare i temi e le esigenze avanzate da<br />
ciascuno di noi, attivando una capacità di chiudere il cerchio. Per<br />
raggiungere questo obiettivo con il progetto del festival della crescita<br />
(www.festivalcrescita.it - dal 15 al 18 ottobre a Milano al Palazzo<br />
delle Stelline) abbiamo mobilitato intelligenze in tutte le discipline,<br />
intercettato gli innovatori di molte dimensioni, attraversato diversi<br />
mondi vitali raccolti in sei grandi temi: educare, coltivare, creare,<br />
intraprendere, investire e comunicare. Nella prossima edizione<br />
<strong>2016</strong> questa convergenza tra festival e Future Vision Workshop si<br />
consoliderà ulteriormente. Emerge la centralità della credibilità e<br />
della reputazione, ben sintetizzata dal libro Reputation Economy<br />
di Michael Fertik e David Thompson che ha nel sottotitolo una<br />
indicazione emblematica: come ottimizzare il capitale delle nostre<br />
impronte digitali. Non c’è Sharing che funzioni senza un nuovo<br />
capitale di Trust. Una seconda dimensione riguarda la circolarità<br />
di nuovi modelli di business resi possibili dalla rete come quelli dei<br />
nuovi player nel trasporto e nel turismo (Uber e Airbnb ne sono gli<br />
esempi emblematici) che utilizzano in modo circolare risorse già<br />
in campo: le auto o le case degli stessi clienti. In questo caso si<br />
tratta di pensare al consumatore/cliente come protagonista attivo<br />
del circolo virtuoso secondo la classica logica win-win, nella quale<br />
apparentemente vincono tutti, ma che implica criticità nel rapporto<br />
con le classiche regole di mercato, il sistema normativo e delle<br />
imposte. Una terza dimensione è invece legata al circolo virtuoso<br />
locale/globale dei territori, che sono ormai costretti a misurarsi con la<br />
competizione globale, accettando la regola di confronto con l’estero.<br />
Lo scenario della crescita del retail si chiuderà poi con un appello<br />
all’esplorazione incessante di nuovi servizi da inventare, partendo<br />
dalle sfide tecnologiche che ancora ci aspettano e che segnano<br />
una frontiera inimmaginabile solo qualche anno fa, andando a<br />
definire una logica da Trade Incubators ancora tutta da definire.<br />
In questo modo la centralità valoriale si realizzerà attraverso forme<br />
di Mindful Business, che prevedono un forte allineamento tra i
LE DIVERSE VERSIONI DEL RETAIL<br />
Ancora una volta il workshop dedicato al retail di Future Concept Lab ha ospitato<br />
le analisi previsionali di Luigi Rubinelli, direttore di Retail Watch che ha messo in<br />
luce immediatamente come il retail tradizionale sia minacciato da nuovi attori.<br />
“Come Amazon, per esempio, che non si occupa di retail ma di vendere prodotti<br />
vendibili - ha spiegato - La libreria Amazon di Seattle ha insegnato a tutti come<br />
deve essere la libreria del futuro, come si espongono i prodotti, come si costruisce<br />
l’offerta. Rappresenta la circolarità tra memoria e futuro. I ripiani sono di legno<br />
come nelle vecchie librerie e non sono spolverati, ma i libri sono disposti in modo<br />
frontale e hanno la recensione sotto, critiche negative comprese, come online.<br />
Questo significa avere in mano la vendita oltre al servizio perché alla fine il brand<br />
è Amazon mentre i retailer tradizionali non hanno mai investito sul loro brand”.<br />
Alibaba ha lanciato le vendite dedicate espressamente ai single per un giorno<br />
solo e ha venduto un miliardo e 400 milioni di dollari di merce a prezzo pieno.<br />
“La differenza tra i nuovi attori e il retail tradizionale è che questi vendono e non<br />
acquistano - ha commentato Rubinelli - Chi ragiona ancora sugli acquisti per<br />
avere margine oggi è nel panico. Dal 2008 sta crescendo la richiesta di servizi,<br />
<strong>più</strong> che di prodotti e se i negozi tradizionali non riescono a rispondere nel modo<br />
migliore a questa richiesta presto saranno finiti, specie quelli di abbigliamento.<br />
Da sempre Amazon ha aggiunto un servizio al prodotto. Infatti è il servizio che<br />
fa vendere il prodotto ed è anche la ragione che rende i consumatori disponibili<br />
a pagare un prezzo <strong>più</strong> alto. D’ora in poi saranno proprio i servizi che faranno<br />
davvero la differenza”.<br />
Il supermercato Coop del futuro di Expo ha evidenziato un grande bisogno<br />
d’informazione da parte del consumatore, che va riempito. Per ogni prodotto<br />
c’era un display che ne raccontava storia e caratteristiche. Il flagship Sephora<br />
di Parigi ha un robot che spiega le caratteristiche di tutti i prodotti in vendita.<br />
“Nello stesso punto vendita devono poi convivere on e offline - ha spiegato Rubinelli<br />
- Si ordina online e si ritira in negozio all’ora preferita. Anche la politica degli sconti<br />
va ripensata. C’è chi sta andando in direzione opposta. Per esempio U2 di Unes<br />
ha scelto la strada dell’everyday low price, cioè prezzi bassi garantiti tutto l’anno”.<br />
Il concept discount sta rivoluzionando la sua tipologia di vendita, non puntando<br />
<strong>più</strong> solo sul low-cost. In alcuni discount in Germania e in Gran Bretagna il pane<br />
è sfornato quattro volte al giorno mentre le brioche due volte ogni mattina.<br />
“Attenzione anche alle categorie - ha aggiunto Rubinelli - Sta nascendo l’outlet<br />
del discount dove ci sono prodotti in scadenza, in grado così di allungare il loro<br />
ciclo di vita e anche di lottare contro lo spreco”.<br />
Il <strong>più</strong> grande servizio del futuro sarà la massima personalizzazione e non prevederà<br />
un sovrapprezzo.<br />
settori profit e no-profit, mentre l’orientamento al new business<br />
porterà alla disintermediazione e destrutturazione circolare del<br />
retail creando veri e propri Evolutionary Hubs, luoghi reali e virtuali<br />
nei quali co-operazione e nuovi protocolli collaborativi detteranno<br />
le nuove regole del business. Infine la riscoperta del Genius Loci<br />
permetterà un rafforzamento dei territori e dei loro talenti e qualità,<br />
secondo la logica degli Amplified Territories”.<br />
A sinistra, dall’alto, il coordinato con pietre preziose nel flagship store Victoria’s<br />
Secret di Londra e il concept store Franz Kraler di Dobbiaco. Qui sotto, Grillo’s<br />
Pop Up a Modena, esempio significativo di pop up store personalizzato.<br />
MINDFUL BUSINESS<br />
CIRCOLARITÀ VALUE ORIENTED<br />
Nel settore della distribuzione, si osserva da tempo la sperimentazione<br />
di nuove attività proposte secondo la logica del dono, che<br />
arricchiscono di nuovi valori le relazioni tra l’azienda, i prodotti,<br />
i servizi e il retailer con i clienti che, coinvolti in queste nuove<br />
dinamiche, vengono considerati e riconosciuti come persone.<br />
“Se Value Oriented, la tradizionale direzione biunivoca dello scambio<br />
commerciale si trasforma, avvicinandosi a quanto teorizzato in<br />
passato da Marcel Mauss nel suo saggio sul dono, in quella del<br />
dare–ricevere–ricambiare - ha spiegato Morace - Ricevere un dono<br />
presuppone la libertà per il consumatore di accettarlo, ma anche<br />
la possibilità di ricambiare la fiducia, altrettanto liberamente. La<br />
distribuzione spiazza le regole codificate del business, creando<br />
nuovo valore per l’individuo o la collettività e rafforzando un legame,<br />
che è anche di conoscenza e approfondimento, perché il dono<br />
parla espressamente di chi lo fa. Nella gratuità dell’esperienza<br />
c’è, infine, il riconoscimento dell’altro. Nella tendenza Mindful<br />
Business, la distribuzione sottolinea la propria vocazione valoriale,<br />
rafforzando il ruolo di portavoce di istanze sociali e promotrice<br />
di best practices. Riguarda soprattutto quella parte di aziende e
osservatorio<br />
retailer che si inseriscono proattivamente nei dibattiti planetari<br />
sulle problematiche sociali <strong>più</strong> discusse, considerando sia l’on<br />
che l’offline come strumenti efficaci per promuovere una sempre<br />
maggiore consapevolezza”.<br />
Il punto di partenza per i retailer che si attivano secondo le logiche<br />
di questa tendenza, implica un progetto esistenziale (del singolo<br />
imprenditore o della marca stessa) che attraverso modalità differenti<br />
si desidera trasfor<strong>mare</strong> in un nuovo modello di business, dove il<br />
valore non è puramente economico ma segue direzioni di crescita<br />
circolari, che se di successo, si amplificano come cerchi nell’acqua.<br />
“I prodotti e i servizi proposti diventano, quindi, veicoli di istanze<br />
valoriali in modo inscindibile dal loro valore economico - ha detto<br />
Morace - I consumatori coinvolti, soprattutto sulla base dell’affinità<br />
dei valori e delle scelte, fungono così da cassa di risonanza per i<br />
prodotti / i servizi proposti e il relativo progetto. In questa tendenza,<br />
la distribuzione assume per sé, quindi, anche un ruolo formativo,<br />
spaziando da ambiti di sviluppo di <strong>più</strong> ampio respiro (interessanti<br />
soprattutto a livello sociale) a progetti di crescita <strong>più</strong> quotidiana,<br />
individuale o familiare”.<br />
Il tema dello spreco delle risorse è centrale per questa tendenza<br />
dove si assiste alla creazione di network in cui i retailer sono un<br />
tassello importante, per coinvolgere istituzioni e associazioni così<br />
da aumentare la portata dei progetti di lotta allo spreco. D’altra<br />
parte, si evidenzia anche un’interessante attività dal basso: iniziative<br />
creative di singoli individui, che propongono idee semplici<br />
per soluzioni immediate.<br />
EVOLUTIONARY HUBS<br />
CIRCOLARITÀ NEW BUSINESS ORIENTED<br />
Considerando le <strong>più</strong> recenti declinazioni di circolarità in ambito<br />
economico, è quella ibrida ad avere maggiormente spiazzato le<br />
regole del commercio tradizionale.<br />
“Si tratta dei cosiddetti modelli collaborativi, che propongono nuove<br />
espressioni di business e di management, facendo emergere forme<br />
di lavoro e di organizzazione basate su relazioni non gerarchiche<br />
e il coinvolgimento delle persone all’interno di una comunità - ha<br />
spiegato Morace - Questa nuova economia, attraverso lo scambio,<br />
la condivisione, il noleggio e il prestito, propone forme di consumo<br />
<strong>più</strong> consapevoli, basate sul riuso piuttosto che sull’acquisto,<br />
sull’accesso al bene piuttosto che sulla proprietà e sulla fiducia<br />
nello sconosciuto piuttosto che sulla diffidenza, con relativi benefici<br />
economici, ambientali e sociali. L’attitudine open riguarda la conoscenza<br />
(l’open knowledge), le azioni (lo sharing e il coworking), il<br />
sostegno (il crowdfunding), la realizzazione (i makers)”.<br />
Con la tendenza Evolutionary Hubs si evidenzia l’affermazione<br />
Qui sopra, da<br />
sinistra, la boutique<br />
londinese Coco de<br />
Mer e il concept<br />
store Bensimon<br />
all’interno dell’hotel<br />
Sofitel di Parigi.<br />
dell’economia collaborativa nelle sue diverse espressioni, a partire<br />
dalla decisione di sempre <strong>più</strong> persone di condividere i propri beni,<br />
servizi, fondi, trasporti o altro.<br />
“L’analista Jeremiah Owyang ne coglie la specificità nel fatto che le<br />
persone hanno il potere di controllare il mondo fisico attraverso la<br />
collaborazione reciproca, anziché tramite l’acquisto di marchi - ha<br />
spiegato Morace - Ne consegue che la dinamica tra produzione<br />
e consumo tende a modificarsi: le comunità si incontrano e interagiscono<br />
online tramite network e piattaforme peer-to-peer, ma<br />
anche in spazi fisici condivisi come i fablabs e gli hubs. È un ambito<br />
molto ampio di cui fanno parte le piattaforme digitali che mettono in<br />
contatto diretto le persone, ma anche gli spazi fisici del cohousing,<br />
il coworking, l’open source, il social street: fenomeni diversi che<br />
favoriscono la collaborazione tra pari. La diffusione degli smartphone<br />
e la conseguente facilità di accesso alla rete ha certamente aiutato<br />
questo fenomeno a diffondersi tanto rapidamente. Inoltre, la crisi<br />
ha spinto molte persone a sperimentare nuovi servizi che ne hanno<br />
cambiato gli stili di vita e di consumo, puntando al risparmio di<br />
tempo e denaro, come per il pioniere Airbnb. La reciprocità è un<br />
ulteriore fondamentale asset della tendenza Evolutionary Hub: le<br />
persone possono liberamente decidere di alternare il ruolo di fornitore<br />
e utilizzatore dei servizi, riducendo incredibilmente i tempi del<br />
processo di customer care. L’esperienza diretta su due fronti, infatti,<br />
garantisce la possibilità di un suo concreto e veloce sviluppo. Nel<br />
caso di un coinvolgimento di istituzioni o aziende (come accade<br />
per esempio nel settore della mobilità) sarà sempre <strong>più</strong> importante<br />
prendere in considerazione queste dinamiche di relazione, per<br />
crescere innovando e non rimanere tagliati fuori dal mercato”.<br />
AMPLIFIED TERRITORIES<br />
CIRCOLARITÀ LOCI ORIENTED<br />
A partire dalle analisi di François Perroux, che alla fine degli anni<br />
Cinquanta considerava lo spazio e il territorio sempre <strong>più</strong> come<br />
generatori di vantaggi economici, si è sviluppata un’analisi della<br />
relazione tra soggetti diversi e territori da un punto di vista economico,<br />
come emerge dalla Circolarità Loci Oriented.<br />
“È in corso da tempo una riorganizzazione produttiva che sta incidendo<br />
sul modello di organizzazione e di business delle imprese<br />
e dei retailer, che modificherà il vissuto del rapporto tra locale e
NEW<br />
DINAMISMO<br />
SIAMO IN<br />
MOVIMENTO<br />
RUNNING<br />
jump<br />
METAMORPHOSIS<br />
RINNOVAMENTo…<br />
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DE LA LINGERIE<br />
23-25 January <strong>2016</strong>, Porte de Versaille<br />
Paris<br />
www.grazialliani.com
osservatorio<br />
FOCUS<br />
MINDFUL BUSINESS<br />
La distribuzione come spazio per sperimentare nuove proposte<br />
secondo la logica del dono<br />
• Cortocircuito creativo tra passato e presente<br />
• Esposizione virtuosa<br />
• Riconoscimento del merito<br />
• Cultura materiale e cultura del valore<br />
• Legami virtuosi e azioni potenti<br />
• Valore della formazione e formazione al valore<br />
Indicazioni strategiche<br />
Condividere un progetto con una community di consumatori, per<br />
creare un nuovo valore tangibile che arricchisce prodotti e servizi<br />
Favorire la creazione di network virtuosi, per riempire i vuoti di<br />
senso dei comportamenti di consumo collettivi<br />
Trasferire in dono ai consumatori la propria expertise, per una<br />
nuova consapevolezza di consumo<br />
EVOLUTIONARY HUBS<br />
Le nuove piattaforme on e offline per progettare modelli di<br />
business open e condivisi<br />
• Talento imprenditoriale e professionalità reticolare<br />
• Coinvolgimento on-demand e tempestività dell’offerta<br />
• Urgenza emotiva e condivisione partecipata<br />
• Mobilità condivisa<br />
• Esclusività accessibile<br />
• Esperienze senza soluzioni di continuità<br />
Indicazioni strategiche<br />
Creare networking qualificati attraverso piattaforme di scambio<br />
che puntino sulla professionalità del singolo<br />
Valorizzare i punti di contatto tra on e offline per garantire servizi<br />
tradizionali secondo logiche di scambio alternative<br />
Nello scambio commerciale considerare il valore dei fattori<br />
emozionali alla pari con quelli funzionali e di servizio<br />
AMPLIFIED TERRITORIES<br />
La distribuzione come espressione di engagement tra contesto<br />
umano e ambito territoriale<br />
• Alleanza reciproca<br />
• Vocazione enciclopedica<br />
• Prossimità psico-territoriale<br />
• Carattere del territorio e indole esplorativa<br />
• Riconversioni smart e superlocalismo virtuoso<br />
• Ecosistemi urbani e osservazione progettuale<br />
Indicazioni strategiche<br />
Convocare le persone per coinvolgerle in esperienze di consumo<br />
dal carattere unico e autentico<br />
Progettare attività di retail, con la logica del design thinking<br />
territoriale<br />
Considerare i territori come laboratori di sperimentazione, a<br />
partire dall’analisi integrata dei contesti umani e fisici<br />
TRADE INCUBATORS<br />
La centralità della distribuzione come player, per proporre<br />
modelli di business explo-oriented<br />
• Convocazione premiante<br />
• Unicità micro-tailored<br />
• Eccellenza accessibile (tra on e offline)<br />
• Cura della tradizione e cultura della contemporaneità<br />
• Originalità basic e scienza della personalizzazione<br />
• Tecnologia puntuale ed elaborazione estensiva<br />
Indicazioni strategiche<br />
Integrare l’esperienza della marca tra reale e virtuale nel punto<br />
vendita fisico e nell’online<br />
Considerare il peso dei fattori immateriali nelle strategie di<br />
personalizzazione<br />
Analizzare i Big Data per progettare la standardizzazione di<br />
prodotti e servizi ideali per una customer care efficace<br />
globale - ha spiegato Morace - Si tratta di trovare nuovi punti di<br />
equilibrio tra la garanzia della qualità delle produzioni locali (dei<br />
singoli o dei distretti) e la tensione verso scenari distributivi <strong>più</strong><br />
allargati. Il territorio e le sue specificità guadagnano un ruolo di<br />
primo piano nell’intera filiera produttiva, a fianco di prodotto e<br />
distribuzione. La cultura del luogo e la sua unicità (il Genius Loci)<br />
diventano un driver di sperimentazione”.<br />
L’analisi delle specificità territoriali acquisisce sempre maggiore rilevanza,<br />
per comprenderne e distillarne le caratteristiche identitarie,<br />
quali driver per nuove e sempre <strong>più</strong> efficaci strategie distributive.<br />
“Nella tendenza Amplified Territories si sottolinea come non si tratti<br />
<strong>più</strong> solo di tenere nella giusta considerazione la sempre attuale relazione<br />
tra locale e globale, ma soprattutto di analizzare le potenzialità<br />
convocative dei territori - ha detto Morace - I contesti ambientali e<br />
sociali, vengono considerati dalla distribuzione <strong>più</strong> evoluta come<br />
elementi dinamici: le caratteristiche storiche, geografiche, culturali,<br />
economiche e sociali specifiche e talvolta irripetibili, diventano elementi<br />
progettuali, utili per evitare un’eccessiva standardizzazione.<br />
Le infinite potenzialità creative della tecnologia consentono alla<br />
distribuzione di attivare relazioni pro-attive e propositive per eventi<br />
temporanei o per la definizione di nuovi format e servizi”.<br />
Una marca, libera dall’idea che tutto ruoti esclusivamente intorno<br />
al prodotto o al servizio e che il resto segua meccanicamente,<br />
potrà trarre vantaggio nella definizione delle scelte strategiche<br />
relative ai canali distributivi proprio dall’approfondimento della<br />
relazione con i territori.<br />
“Nella tendenza Amplified Territories, la prossimità si arricchisce di<br />
nuovi valori, che emergono dai legami emozionali e affettivi tra la<br />
marca o il retailer e le persone - ha spiegato Morace - L’innovazione<br />
del format e dei servizi è efficace quando deriva da un progetto<br />
di interazione tra i retailer/la marca e il territorio. L’attenzione si<br />
concentra, quindi, sui contesti umani e i suoi attori (gli abitanti, le<br />
istituzioni, le aziende, i servizi). Talvolta il retail valorizza gli spazi<br />
per la loro forza evocativa, in cui si rispecchiano i valori della marca<br />
o dell’insegna. La distribuzione manifesta, così, una vocazione alla<br />
partnership e alla valorizzazione delle espressioni locali a 360 gradi”.
Qui sopra, da sinistra, il department store londinese Liberty e il concept store<br />
Officina Slowear (Beirut). Nella pagina a fianco, una vetrina del flagship store<br />
Victoria’s Secret di Londra.<br />
TRADE INCUBATORS<br />
CIRCOLARITÀ EXPLO-ORIENTED<br />
Nella circolarità explo-oriented è centrale il tema dell’innovazione,<br />
intesa come percorso di esplorazione ad ampio spettro, in cui la<br />
tecnologia riveste un ruolo prioritario, in qualità di supporto per<br />
soluzioni e attività di retail inimmaginabili solo una decina di anni fa.<br />
“L’innovazione proposta nella circolarità explo-oriented può contribuire<br />
a creare un ecosistema (della marca e del retailer) in evoluzione,<br />
alimentato in sintonia con il costante cambiamento del contesto di<br />
consumo e dei valori dei consumatori - ha spiegato Morace - La rete<br />
all’interno dell’ecosistema, è complessa e aperta. Nel formulare idee<br />
e realizzare progetti sulla base di questa espressione di circolarità,<br />
che pone al centro la marca, il retailer o il consumatore, è, però,<br />
altrettanto importante considerare la multidisciplinarietà come un<br />
fattore chiave. La massima apertura alla novità e all’inclusione, e<br />
l’interazione con altri ecosistemi, generano circoli virtuosi di crescita”.<br />
La tendenza Trade Incubators analizza i modelli di innovazione<br />
della distribuzione che interpretano la circolarità delle relazioni,<br />
principalmente come offerta di servizi. Il settore del retail è da<br />
tempo un ambito privilegiato del consumo per la creazione e la<br />
sperimentazione di nuove direzioni, per player spinti dalla volontà<br />
di rompere gli schemi consolidati attraverso piccoli e grandi<br />
cambiamenti.<br />
“Si sfruttano le potenzialità della tecnologia che, con il suo costante<br />
sviluppo e pervasività, rende sempre <strong>più</strong> sfumati i confini della<br />
distribuzione tradizionale - ha spiegato Morace - Sono premiati<br />
coloro che perseguono strategie spiazzanti, osando e rischiando<br />
con proposte in grado di offrire soluzioni non solo innovative,<br />
ma alternative e complementari. È questo l’ambito dove prevale<br />
una forma di circolarità che punta soprattutto all’individualità del<br />
consumatore, cercando di coglierne le sfumature dei vissuti, per<br />
valorizzarne l’unicità, attraverso nuove forme di personalizzazione.<br />
La creazione di ecosistemi aperti al cui centro è la marca o l’insegna<br />
propone e accompagna i consumatori verso territori di esperienza/<br />
conoscenza affini e congruenti. Viene in questo modo arricchita<br />
una nuova cultura del prodotto e del servizio, anche e soprattutto<br />
in partnership spiazzanti con nuovi player, orientata al singolo consumatore,<br />
coccolato e anticipato nelle diverse esigenze. In questa<br />
tendenza la distribuzione si muove positivamente tra customer care<br />
e customer innovation, in stretta alleanza con il consumatore. È<br />
altresì importante progettare sulla base dell’esperienza pregressa,<br />
ma non esclusiva del proprio ambito: la differenza tra i settori tende<br />
da questo punto di vista a minimizzarsi, per le aspettative di un<br />
consumatore sempre <strong>più</strong> abituato alle logiche derivanti dai nuovi<br />
device tecnologici: dall’estensione all’integrazione dell’esperienza,<br />
fisica e online”.<br />
LA CIRCOLARITÀ E LE MACRO<br />
DIREZIONI DELLO SCAMBIO<br />
COMMERCIALE<br />
Come si sono evolute le macro direzioni del retail nei vari decenni<br />
CIRCOLARITÀ VALUE ORIENTED<br />
2005-2006<br />
Club Culture - La distribuzione come espressione della cultura<br />
da club<br />
2007-2011<br />
Experimental & Archetypical - La distribuzione come spazio<br />
di sperimentazione creativa<br />
2012-2014<br />
(Ad)vocational Training - Il retail come spazio per condividere<br />
le buone pratiche<br />
2015<br />
Mindful Business<br />
CIRCOLARITÀ NEW BUSINESS ORIENTED<br />
2005-2006<br />
Convivial Connections - Le persone: da consumatori a produttori<br />
di contenuti<br />
2007-2011<br />
Unexpected Links - Il punto vendita come territorio di creatività<br />
e sorpresa<br />
2012-2014<br />
Collective Synapses - Lo scambio come relazione diretta e<br />
puntuale<br />
2015<br />
Evolutionary Hubs<br />
CIRCOLARITÀ LOCI ORIENTED<br />
2005-2006<br />
Proactive Proximity - I punti vendita come espressione di<br />
relazioni proattive<br />
2007-2011<br />
Memoriae Visionariae - La distribuzione come ponte temporale<br />
2012-2014<br />
Km 0 - Il retail come palcoscenico ideale per le eccellenze locali<br />
2015<br />
Amplified Territories<br />
CIRCOLARITÀ EXPLO-ORIENTED<br />
2005-2006<br />
Bright Brand - Il retail come rappresentazione della marca<br />
illuminata<br />
2007-2011<br />
Architectural Landmark -Il retail come icona di rigenerazione<br />
urbana<br />
2012-2014<br />
Blitz Effects - Il retail come insieme di azioni tempestive e<br />
mirate per una conquista immediata<br />
2015<br />
Trade Incubators
y
y
usinessnews<br />
Sabine Pasquier, category manager Louisa Bracq Paris.<br />
MARYAN BEACHWEAR<br />
GROUP<br />
DISTRIBUISCE LOUISA<br />
BRACQ PARIS<br />
L’azienda tedesca di moda <strong>mare</strong> Maryan<br />
Beachwear Group è il distributore esclusivo<br />
del brand francese di corsetteria Louisa<br />
Bracq Paris in Germania, Italia, Spagna e<br />
Paesi Bassi. Il brand nasce dal rilancio della<br />
storica collezione di corsetteria Secret d’Eva,<br />
business famigliare con 120 anni di tradizione<br />
nella produzione di ricami e specializzata<br />
nella realizzazione di capi di corsetteria di alta<br />
qualità, con un ampio range coppe.<br />
“Il brand Louisa Bracq Paris si configura<br />
come il perfetto complemento al nostro<br />
prodotto <strong>mare</strong>” spiega Sabine Pasquier,<br />
category manager di Louisa Bracq Paris.<br />
“Tramite questa partnership commerciale,<br />
Louisa Bracq Paris sarà finalmente<br />
accessibile a un <strong>più</strong> ampio numero di clienti.<br />
Da parte nostra, completeremo la nostra<br />
offerta con una merceologia importante come<br />
la corsetteria”. La consegna dei capi Louisa<br />
Bracq Paris sarà effettuata dal centro logistico<br />
di Maryan Beachwear Group, dove è stato<br />
allestito un magazzino assortito per le linee<br />
basic. A breve sarà attivo l’online shop B2B,<br />
attraverso il quale i negozi potranno riassortire<br />
direttamente.<br />
A sinistra. Yves Michel è entrato in Wolford come nuovo Market Director e<br />
Responsabile Wholesale per Italia, Francia, Spagna e Portogallo.<br />
A destra. Il CEO Ashish Sensarma è stato confermato fino al 2018.<br />
WOLFORD<br />
GIRO DI POLTRONE E UNA NEW ENTRY<br />
L’azienda austriaca di calze e bodywear Wolford opera un rimpasto nelle sue<br />
file e dà il benvenuto a un nuovo professionista. Silvia Azzali lascia i ruoli di<br />
Market Director Italia e Head of International Wholesale e diventa responsabile<br />
del Global Travel Retail e del Global Master Franchise. Il suo posto è stato preso<br />
da Yves Michel, che diventa quindi Market Director e Responsabile Wholesale<br />
per Italia, Spagna, Francia e Portogallo. Recentemente l’organismo di vigilanza<br />
di Wolford, che è quotata alla Borsa di Vienna, ha esteso il mandato del CEO<br />
Ashish Sensarma fino al 30 aprile 2018.<br />
Martina Brown, nuovo vicedirettore<br />
generale di Aubade.<br />
AUBADE - MARTINA<br />
BROWN NUOVO<br />
VICEDIRETTORE<br />
GENERALE<br />
Aubade punta ad accrescere il suo sviluppo<br />
all’estero: per questo il brand francese-di proprietà<br />
di Calida- ha creato un nuovo incarico, quello di<br />
vicedirettore generale, affidandolo a Martina Brown,<br />
che avrà il compito di internazionalizzare il brand,<br />
agendo sia a livello di comunicazione - portando<br />
cioè le famose lezioni di seduzione del brand oltre i<br />
confini francesi- sia a livello di prodotto, studiando<br />
quindi capi in grado di attrarre le consumatrici<br />
straniere. Aubade realizza attualmente quasi il 70%<br />
del suo fatturato sul mercato interno: l’obiettivo<br />
è arrivare a ricavare il 50% del fatturato dalle<br />
esportazioni. Martina Brown, laureata alla Sorbona,<br />
ha studiato anche in Turchia e Germania. In precedenza è stata in forza a Falke e<br />
Wolford come direttore marketing internazionale. Sul suo ruolo in Aubade ha detto:<br />
“Abbiamo un ottimo potenziale sui mercati esteri, esistono numerosi Paesi in cui<br />
non siamo ancora presenti, o lo siamo in maniera non soddisfacente. Il mio obiettivo<br />
è strutturare un’offerta di prodotti interessante per quei mercati e proporla tramite<br />
una rete distributiva strutturata ad hoc”.<br />
L’homepage<br />
del nuovo<br />
e-commerce<br />
dedicato<br />
esclusivamente<br />
alle linee<br />
under- e<br />
nightwear di<br />
Trussardi.<br />
TRUSSARDI<br />
UN E-COMMERCE AD HOC<br />
PER L’UNDERWEAR<br />
Le collezioni di intimo e pigiameria Trussardi<br />
Underwear e Trussardi Nightwear da oggi sono<br />
vendute online su un sito di e-commerce<br />
dedicato. Nasce www.underwear.trussardi.com,<br />
dedicato all’under- e nightwear maschile del<br />
noto marchio del levriero, prodotti e distribuiti da<br />
Manifattura di Valduggia spa, divisione prodotti<br />
finito di Tollegno 1900, azienda che gestisce<br />
fatturazione e logistica anche nel business online.
SIL PARIS<br />
23-25/1 <strong>2016</strong><br />
Stand: C23
usinessnews<br />
CALIDA<br />
REINER PICHLER<br />
NUOVO CEO<br />
Cambio ai vertici di Calida. Felix<br />
Sulzberger, da 14 anni amministratore<br />
delegato del Gruppo Calida, da aprile<br />
<strong>2016</strong> lascia l’incarico per divergenze<br />
con il consiglio di amministrazione e i<br />
principali investitori circa l’orientamento<br />
strategico del Gruppo. Sulzberger aveva<br />
preso le redini di Calida in un momento<br />
difficile per l’azienda, trasformandola<br />
da tradizionale produttore di intimo<br />
a gruppo di abbigliamento con una<br />
visione internazionale. Gli succede<br />
il tedesco Reiner Pichler, che è stato<br />
per circa vent’anni a capo del gruppo<br />
svizzero Holy Fashion -in cui seguiva<br />
i brand Strellson, Joop!, Windsor e<br />
Tommy Hilfiger-, e <strong>più</strong> recentemente,<br />
amministratore delegato di s.Oliver.<br />
Petra Tassaddikari, nuova Head of Product<br />
Management & Design Hanro.<br />
Reiner Pichler è il nuovo CEO di Calida.<br />
HANRO<br />
PETRA TASSADDIKARI AL<br />
PRODUCT MANAGEMENT<br />
Da gennaio <strong>2016</strong> Petra Tassaddikari è a capo del<br />
Product Management & Design di Hanro, con<br />
la responsabilità globale per tutte le collezioni.<br />
Tassaddikari sarà a capo delle divisioni prodotto<br />
e stile dell’azienda. Tassaddikari succede a<br />
Heike Dückers, che ricopriva questo ruolo<br />
dal 2008. 47 anni, la nuova arrivata porta in<br />
Hanro la sua grande esperienza nel product<br />
management, nello sviluppo prodotto e nel<br />
marketing, oltre a un’esperienza pluriennale<br />
nel settore specifico della lingerie; ha infatti<br />
lavorato da Wolford per 15 anni in qualità di<br />
senior product manager nei segmenti bodywear,<br />
abbigliamento e accessori. In precedenza è stata<br />
in forze a Falke e Aigner, oltre ad aver operato<br />
all’estero, in particolare in Asia.<br />
IN BREVE<br />
Hans Hornemann, direttore<br />
generale di Wacoal, si è dimesso<br />
dopo soli otto mesi dalla nomina.<br />
Hornemann era entrato in<br />
azienda lo scorso febbraio,<br />
con mandato per Regno<br />
Unito, Europa, Medio Oriente,<br />
Africa e Russia. in precedenza<br />
Hornemann era stato Regional<br />
CEO per Triumph e aveva<br />
operato in altre importanti<br />
aziende.<br />
ISM-Italian Sales Management,<br />
società che fa capo a Lucio<br />
Lembo, Marcello Dolcini e Paolo<br />
Rovelli, ha sottoscritto un accordo<br />
con Ladygioia Fashion di Ancona,<br />
licenziataria del marchio Bagutta,<br />
per la gestione delle attività<br />
commerciali per i prodotti di<br />
intimo, pigiameria, homewear e<br />
calzetteria a marchio Bagutta per<br />
il canale distributivo dell’intimo.<br />
Pretty Wild, luxury brand<br />
olandese di corsetteria, è stato<br />
acquisito dalla società cinese<br />
MRH SpaRotica Groupé. Il nuovo<br />
acquisto aggiunge un tocco di<br />
lusso al suo brand portfolio,<br />
che comprende marchi di<br />
abbigliamento, pelletteria,<br />
bodycare, e intimo (il brand<br />
francese Pullin). MRH ha in<br />
programma l’apertura di 40<br />
punti vendita Pretty Wild in Cina<br />
in cinque anni, <strong>più</strong> il lancio<br />
dell’e-commerce.<br />
MAISON LEJABY<br />
PROST LASCIA, ARRIVA<br />
D’ARTHUYS<br />
Cambio al vertice di Maison Lejaby. Lascia<br />
l’incarico di direttore Alain Prost, che resta<br />
però azionista della storica azienda di lingerie<br />
d’Oltralpe, da lui rilevata nel 2012. Prost cede il<br />
suo ruolo a Jean d’Arthuys, noto per essere stato<br />
il direttore generale dell’emittente televisiva Paris<br />
Première. Prost ha comunicato la sua decisione<br />
otto mesi dopo che il Gruppo Impala, dallo scorso<br />
ottobre azionista di maggioranza di Maison<br />
Lejaby, ha avviato un piano di ristrutturazione che<br />
ha portato al licenziamento di 60 addetti.<br />
Jean d’Arthuys è il nuovo direttore di Maison<br />
Lejaby dopo l’abbandono di Alain Prost.<br />
Il brand Fiorucci cambia<br />
nuovamente proprietario.<br />
Adesso è la volta dell’inglese<br />
Janie Schaffer, nota per aver<br />
fondato la chain store di lingerie<br />
Knickerbox, per essere stata alla<br />
direzione creativa di Victoria’s<br />
Secret e <strong>più</strong> recentemente di<br />
Marks & Spencer. Schaffer ha<br />
rilevato il brand italiano dalla<br />
giapponese Itochu. Il closing<br />
dell’operazione, avvenuto lo<br />
scorso giugno, ha quasi coinciso<br />
con la scomparsa di Elio<br />
Fiorucci, fondatore del brand,<br />
che lo aveva ceduto negli anni<br />
Novanta alla nipponica Edwin. il<br />
rilancio è previsto per il <strong>2016</strong>.
BACIRUBATI prodotto e distribuito da PIERRE MANTOUX s.r.l. Via modigliani, 25 - 20090 Segrate (MI) - Italy Ph: +39 02-27207577 - info@bacirubati.it
usinessnews<br />
PARAH<br />
MARGHERITA MAZZEI<br />
ALLA DIREZIONE<br />
CREATIVA<br />
A partire dalla primavera-estate 2017,<br />
le collezioni di Parah porteranno la firma<br />
di Margherita Mazzei, recentemente<br />
nominata nuovo direttore creativo della<br />
maison di Gallarate. Gianluca Piazzalunga,<br />
rappresentante della famiglia fondatrice<br />
dell’azienda, ha detto: “Conosco e stimo<br />
da tempo la professionalità di Margherita;<br />
trovo che il suo estro sia in linea con<br />
i caratteri distintivi del nostro brand”.<br />
Margherita Mazzei opera nel settore da<br />
oltre 25 anni. Oltre a disegnare, produrre e<br />
distribuire la sua collezione di moda <strong>mare</strong>,<br />
collabora con diverse aziende. Mazzei si<br />
è detta “felice di intraprendere questo<br />
stimolante progetto con una maison italiana<br />
storicamente strutturata e importante come<br />
Parah, che non teme l’innovazione”.<br />
Marco De Benedetti, Managing<br />
Director e Co-head di The Carlyle<br />
Europe Partners.<br />
Margherita Mazzei, nuovo direttore<br />
creativo di Parah.<br />
Louisa Jarman e Yasmin Ward, rispettivamente Head of Global Sales e United Kingdom Sales Account<br />
Manager di Mimi Hollyday.<br />
MIMI HOLLIDAY<br />
RIORGANIZZA IL SALES TEAM<br />
Il brand britannico di lingerie Mimi Holliday, che fa capo a Damaris Ltd., sta<br />
conoscendo una rapida espansione. Per questo i vertici dell’azienda hanno<br />
optato per una riorganizzazione della divisione commerciale. Sono state create<br />
tre business units -Global, The United Kingdom e New Business Developmente<br />
contestualmente sono state nominate tre figure a capo di ogni unità. Louisa<br />
Jarman, da 14 anni in forza all’azienda, diventa Head of Global Sales: fra i suoi<br />
compiti la supervisione di tutte le vendite, compreso l’online, in particolare<br />
di agenti e distributori. Yasmin Ward, approdata in azienda due anni fa dopo<br />
esperienze da Topshop e Jimmy Choo, è stata nominata responsabile dell’offerta<br />
wholesale nel Regno Unito con il ruolo di Account Manager. New entry<br />
nell’azienda Nicola Preston, che dopo aver lavorato come senior buyer da M&S,<br />
Debenhams e come consulente libera professionista, porta il suo know-how in<br />
azienda, dove si occuperà di sviluppare il Global Business concentrandosi sui<br />
nuovi clienti. Francesca Burns sarà la nuova e-commerce manager.<br />
Marco De Silvestri è stato nominato nuovo VP Marketing<br />
di Nilit Israel.<br />
NILIT ISRAEL<br />
MARCO DE SILVESTRI<br />
NUOVO VP MARKETING<br />
Per rafforzare le strategie di comunicazione<br />
a valle della filiera produttiva, Nilit Fibers<br />
ha nominato un nuovo VP Marketing: si<br />
tratta di Marco De Silvestri, in azienda<br />
dal 2003 e dal 2005 European Sales<br />
Manager e Direttore Generale Nilitalia.<br />
De Silvestri si avvarrà da oggi di una nuova<br />
struttura operativa, sotto l’egida della casa<br />
madre israeliana, che consentirà al gruppo<br />
di attivare importanti sinergie con i brand<br />
moda e sport e approntare una <strong>più</strong> incisiva<br />
strategia di comunicazione.<br />
CARLYLE ACQUISISCE HUNKEMÖLLER<br />
The Carlyle Group, società di private equity già proprietaria del brand Twin-Set Simona Barbieri<br />
e in passato socia in Moncler, ha annunciato di aver acquisito dal fondo PAI Partners il gruppo<br />
olandese dell’underwear Hunkemöller, uno dei player leader del settore a livello europeo. Fondata<br />
ad Amsterdam nel 1886 da Wilhelm Hunkemöller e dalla moglie Josephina Lexis, l’azienda<br />
è oggi la <strong>più</strong> importante realtà del Benelux, con 2.700 addetti e 600 negozi in sedici Paesi. È<br />
inoltre presente in gran parte del mondo grazie all’e-commerce. L’operazione è condizionata al<br />
parere delle rappresentanze sindacali olandesi e alla consultazione con i sindacati in Belgio e<br />
altre giurisdizioni europee, così come all’approvazione da parte delle autorità regolamentari. Il<br />
closing dell’operazione è previsto nel primo trimestre del <strong>2016</strong>. The Carlyle Group è stato assistito<br />
nell’operazione da Latham & Watkins, mentre PAI Partners è stato assistito da Allen & Overy.
etailworld<br />
OSCALITO<br />
APRE A TOKYO E GENOVA<br />
OSCALITO, storico brand torinese di intimo e maglieria,<br />
espande il suo retail verso due importanti destinazioni.<br />
La prima è il Giappone, dove Oscalito ha debuttato<br />
con il suo primo store all'interno del prestigioso<br />
Tamagawa Takashimaya Shopping Centre di Tokyo.<br />
Realizzato in partnership con Mono Edition Co. Ltd,<br />
il punto vendita è stato aperto anche con l'obiettivo<br />
di consolidare la presenza del brand sul mercato<br />
nipponico, dopo le esperienze <strong>più</strong> che positive con gli<br />
spazi da Barneys Japan, Isetan, United Arrows, Adam<br />
et Ropé ed Eishin. L'apertura del monobrand, simile in<br />
tutto e per tutto al flagship di Torino, è stata decisa per<br />
dare massimo risalto alla storia e ai valori di Oscalito e<br />
per incrementare la brand awareness dei consumatori<br />
giapponesi. A Genova, Oscalito è approdato il 20<br />
ottobre scorso da Giglio Bagnara -uno dei retailer <strong>più</strong><br />
quotati della città ligure con i suoi 146 anni di storiacon<br />
un corner di 14 metri quadrati al secondo piano<br />
(che ospita i grandi brand della moda) e uno shop-inshop<br />
al primo piano, interamente dedicato all'intimo.<br />
Oscalito<br />
c/o Tamagawa Takashimaya<br />
Shopping Centre - Tokyo<br />
c/o Giglio Bagnara - via Sestri 46<br />
Genova Sestri Ponente<br />
Il nuovi spazi Oscalito a Tokyo (sopra) e Genova.<br />
MAISON CLOSE<br />
FLAGSHIP A NEW YORK<br />
Stile boudoir dai dettagli raffinatissimi<br />
per il nuovo flagship aperto a ottobre<br />
dal brand francese MAISON CLOSE a<br />
New York, nel quartiere di SoHo. Un<br />
arredamento raffinato, con grande<br />
lampadario di cristallo, wallpaper toile<br />
de Jouy affiancata a pareti di mattoni,<br />
soffitto nero, pavimento a listoni di legno:<br />
tutto contribuisce a dare risalto ai capi del<br />
brand, dodici preziose linee che nel <strong>2016</strong><br />
saranno affiancate dall'esclusiva serie<br />
bespoke Privée. Il brand è già presente in<br />
25 Paesi con 150 distributori.<br />
Maison Close - 32 Grand Street - New York<br />
OLIVIA VON HALLE<br />
UN TEMPORARY A LONDRA<br />
Una delle zone <strong>più</strong> cool di Londra è la location per il debutto<br />
del primo punto vendita OLIVIA VON HALLE. Il noto brand<br />
di pigiami in seta ha scelto Sloane Street, nel quartiere di<br />
Chelsea, per il suo spazio che fino a fine febbraio -quando<br />
il temporary chiuderà i battenti- sarà l'unico luogo al mondo<br />
ad avere disponibile l'intera collezione della stilista tedesca.<br />
Disegnato da Listen Studio, lo spazio rievoca le atmosfere delle<br />
case aristocratiche degli artisti degli anni Venti. Tutti gli acquisti<br />
effettuati nel punto vendita vengono confezionati in scatole<br />
personalizzate Olivia von Halle e avvolti in preziose carte regalo.<br />
Olivia von Halle - 151 Sloane Street - Londra<br />
Il temporary<br />
store Olivia<br />
Von Halle a<br />
Londra.<br />
Il flagship<br />
Maison Close<br />
a New York.
etailworld<br />
Il factory store Parah a Gallarate.<br />
PARAH<br />
AL VIA IL FACTORY STORE<br />
Uno spazio di 250 metri quadrati a Gallarate per PARAH,<br />
all'interno della sede storica dell'azienda: è il nuovo factory store,<br />
che nasce come bonifica dell'area precedentemente occupata<br />
dall'ex Cotonificio Bellora. Il progetto prevede una riqualificazione<br />
dello spazio. All'interno del negozio di fabbrica sono disponibili<br />
costumi da bagno, intimo e abbigliamento per uomo e donna.<br />
Parah Factory Store - via Cappuccini 6 - Gallarate (VA)<br />
Lo spazio Victoria's Secret allo scalo di Orio al Serio.<br />
VICTORIA'S SECRET<br />
A ORIO AL SERIO<br />
Il Gruppo Percassi ha scelto lo scalo bergamasco per l'opening,<br />
il 22 ottobre scorso, del terzo spazio italiano VICTORIA'S SECRET<br />
BEAUTY & ACCESSORIES. Profumi, creme, make-up, accessori<br />
quali piccola pelletteria, sciarpe e occhiali da sole e una selezione<br />
di capi di lingerie sono proposti in un elegante negozio-scrigno<br />
all'interno dell'aeroporto Il Caravaggio. Alle pareti, le iconiche<br />
immagini in bianco e nero che illustrano il mondo Victoria's Secret.<br />
Una parete-video trasmette non-stop la scenografica sfilata del<br />
brand.<br />
Victoria's Secret Beauty & Accessories - Aeroporto Orio al Serio (BG)<br />
Il rendering del corner Max Mara Hosiery e Max Mara Leisure presso il department<br />
store Illum a Copenhagen.<br />
MAX MARA LEISURE<br />
MAX MARA HOSIERY<br />
POP-UP E CORNER A MILANO E<br />
COPENHAGEN<br />
MAX MARA sperimenta formule retail evolute con due nuove<br />
iniziative. A Milano, presso La Rinascente Duomo, per tutto il<br />
mese di febbraio apre un pop-up store al quinto piano, dedicato<br />
alla collezione Max Mara Leisure primavera-estate <strong>2016</strong>. Nella<br />
capitale danese, Max Mara inaugura a febbraio nel prestigioso<br />
department store Illum un corner dedicato alle collezioni Max<br />
Mara Hosiery e Max Mara Leisure, nel nuovissimo spazio<br />
lingerie recentemente aperto all'interno dello store.<br />
Max Mara Leisure Pop-up store<br />
c/o La Rinascente - piazza Duomo - Milano<br />
Max Mara Hosiery - Max Mara Leisure<br />
c/o Illum - Østergade 52 - Copenhagen<br />
La boutique Odd Molly a Praga.<br />
ODD MOLLY<br />
APRE A PRAGA E HELSINKI<br />
Il brand svedese ODD MOLLY prosegue la sua strategia di<br />
internazionalizzazione aprendo due flagship nelle capitali della<br />
Repubblica Ceca e della Finlandia. A Praga, il marchio fondato<br />
nel 2002 da Karin Jimfelt-Ghatan, Per Holknekt e Christer<br />
Andersson ha inaugurato il 15 ottobre scorso uno spazio di 90<br />
metri quadrati all'interno del Prague Centrum Chodov, situato<br />
in una zona commerciale della città. A Helsinki, lo store di 135<br />
metri quadrati, aperto il 1° ottobre, si trova nel city mall del<br />
distretto centrale di Kamppi. Entrambi gli spazi sono arredati<br />
con il tipico concept Odd Molly, che dà grande importanza<br />
al display dei capi e allo stesso tempo concepisce il punto<br />
vendita come un luogo intimo e cocooning.<br />
Odd Molly<br />
Centrum Chodov - Roztylská 2321/19 - Praga<br />
Urho Kekkosen katu 1 - Helsinki
Wolf Lingerie Italia srl - Novara - ph. 0321659239 - mail: rciampoli@wolf-sa.fr - www.wolf-sa.fr
trendai<strong>2016</strong>/17<br />
GIANVITO ROSSI<br />
DSQUARED 2<br />
LISCA<br />
www.lisca.com<br />
LE PANDORINE<br />
HUIT<br />
www.huit.com<br />
COSABELLA<br />
www.cosabella.com<br />
WINTER<br />
FOREST<br />
COSABELLA<br />
www.cosabella.com<br />
TWIN-SET SIMONA BARBIERI<br />
www.twinset.com
MIU MIU<br />
PIERRE MANTOUX<br />
www.pierremantoux.com<br />
AGENT PROVOCATEUR<br />
www.agentprovocateur.com<br />
WACOAL<br />
www.wacoal.com<br />
MUSTARD<br />
WACOAL<br />
www.wacoal.com<br />
RITRATTI MILANO<br />
www.ritratti.com<br />
DOLCE & GABBANA<br />
TWIN-SET SIMONA BARBIERI<br />
www.twinset.com
trendai<strong>2016</strong>/17<br />
VALERY<br />
www.valerylingerie.it<br />
OROBLÙ TOTAL LOOK<br />
www.oroblu.it<br />
FANTASIE<br />
www.fantasie.com<br />
GUCCI<br />
FLORART<br />
LOU<br />
www.loulingerie.com<br />
OROBLÙ TOTAL LOOK<br />
www.oroblu.it<br />
ERDEM<br />
PARAH<br />
www.parah.com
Tex Zeta S.p.A. ritratti.com
trendai<strong>2016</strong>/17<br />
BOBBI BROWN<br />
EMPORIO ARMANI UNDERWEAR<br />
www.armani.com<br />
FLEUR DU MAL<br />
COSABELLA<br />
www.cosabella.com<br />
SULTRY<br />
AGENT PROVOCATEUR<br />
www.agentprovocateur.com<br />
ROSY<br />
www.rosy.fr<br />
MILLESIA<br />
www.millesia.fr<br />
SAINT LAURENT PARIS<br />
TABITHA SIMMONS
trendai<strong>2016</strong>/17<br />
LE CHAT<br />
www.lingerielechat.com<br />
LE PANDORINE<br />
BACIRUBATI<br />
www.bacirubati.it<br />
LEISURE<br />
TIME<br />
KATE SPADE<br />
FIORI DI CHIARA<br />
www.fi oridichiara.com<br />
EUGENIA KIM<br />
TOMS<br />
MAX MARA LEISURE<br />
www.maxmara.com
trendai<strong>2016</strong>/17<br />
PEPITA<br />
www.pepitastyle.com<br />
ISABEL MARANT<br />
BONITALOLA<br />
www.bonitalola.com<br />
REBELLE<br />
www.lingerie-rebelle.com<br />
MOU<br />
NEOFOLK<br />
FIORI DI CHIARA<br />
www.fioridichiara.com<br />
UNTER BOOT<br />
ACCESSORIZE<br />
GUCCI
BACIRUBATI<br />
www.bacirubati.it<br />
PEPITA<br />
www.pepitastyle.com<br />
MOSCHINO<br />
UGG AUSTRALIA<br />
MOSCHINO<br />
SEPHORA<br />
GIRLISH<br />
SWAMI<br />
www.giannicappelli.com<br />
TATA<br />
www.tatacollection.com<br />
OLYMPIA LE TAN
trendai<strong>2016</strong>-17<br />
ADIDAS<br />
PIERRE MANTOUX<br />
www.pierremantoux.com<br />
ANYA HINDMARCH<br />
ADIDAS BY RITA ORA<br />
SPORTY GIRL<br />
LIU JO SPORT<br />
TWIN-SET SIMONA BARBIERI ACTIVE<br />
www.twinset.com<br />
BALENCIAGA<br />
TWIN-SET SIMONA BARBIERI ACTIVE<br />
www.twinset.com
LUCAS HUGH<br />
Y3<br />
EMPORIO ARMANI UNDERWEAR<br />
www.armani.com<br />
SWAMI<br />
www.giannicappelli.com<br />
ANYA HINDMARCH<br />
NIKE<br />
EMPORIO ARMANI UNDERWEAR<br />
www.armani.com<br />
TWIN-SET SIMONA BARBIERI ACTIVE<br />
www.twinset.com<br />
DIOR
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Prodotto e distribuito da LISANZA Spa - via Angera, 60 - 21018 Sesto Calende (VA) - Italy - tel. +39 0331977221 - fax +39 0331977348 - info1@lisanza.it - www.lisanza.it
novitàintimo<br />
LE PETIT TROU<br />
MAGICAL POWER<br />
Ideata da Zuzanna Kuczynska, stylist di Elle<br />
Polonia, LE PETIT TROU nasce con un concept<br />
di corsetteria femminile, sensuale, raffinata ma<br />
allo stesso tempo semplice e confortevole. La<br />
vicinanza di questi capi al nostro corpo li rende<br />
quasi magici; possono stimolare la mente,<br />
influenzare il nostro umore, suscitare emozioni,<br />
modificare la nostra autostima. Sono capi ricchi di<br />
contraddizioni, discreti e provocanti, divertenti e<br />
sexy, lussuosi e abbordabili al contempo. Le Petit<br />
Trou offre alle donne idee studiate per essere<br />
seducenti senza mai risultare troppo sfacciate:<br />
trasparenze, gale, maliziosi oblò, tagli che<br />
scolpiscono la silhouette sono le note<br />
distintive della collezione.<br />
Info: Le Petit Trou<br />
office@le-petit-trou.com<br />
www.le-petit-trou.com<br />
Coordinato Le Petit Trou.<br />
Corsetteria Vinaj.<br />
VINAJ - EDGY STYLE<br />
La designer coreana Vina Jung, dopo il diploma<br />
all'Esmod di Parigi e un apprendistato da Vannina<br />
Vesperini, ha lanciato VINAJ, la sua linea di bodywear,<br />
costumi da bagno, sportswear e abbigliamento<br />
che propone il ritratto della vita quotidiana di una<br />
donna moderna e dalla forte personalità. Vina ha<br />
voluto vestire questa donna in ogni momento della<br />
sua giornata, in casa, in palestra, a una cena con<br />
gli amici, in vacanza. Il risultato è una collezione<br />
completa, coordinabile, che presenta dettagli<br />
importanti, come le stringhe incrociate e i contrasti<br />
cromatici nei capi di corsetteria e nello swimwear.<br />
Info: Vinaj - info@vinaj-lingerie.com<br />
www.vinaj-lingerie.com<br />
JAMMY BEANS<br />
CARRY-ON<br />
NIGHTWEAR<br />
Camicie da notte ampie e<br />
comode, perfette anche da<br />
portarsi in viaggio grazie alla<br />
pratica tasca-contenitore<br />
a forma di fagiolo. Si<br />
chiamano JAMMY BEANS<br />
-che in inglese sono appunto<br />
i fagioli- e sono realizzate<br />
in materiali morbidi e confortevoli.<br />
Quando si apre il porta-camicia, il<br />
sacchetto si ripiega dietro il collo<br />
della camicia, e il nastro che lo chiude<br />
diventa utile per regolare la scollatura.<br />
La cartella colori è un altro punto di<br />
forza: tante tonalità candy e golose come<br />
daiquiri alla fragola, arancione fanta,<br />
azzurro marsh mellow, marron zucchero<br />
di canna, nero liquirizia. Proposti in<br />
diverse lunghezze e in due misure, regular e<br />
plus, i capi si trasformano in graziosi fuoriacqua<br />
o in outerwear a seconda di come<br />
vengono indossati<br />
e accessoriati.<br />
Info: PJ Harlow - tel. +1 714 5325778<br />
sales@pjharlow.com<br />
Camcia<br />
da notte<br />
Jammy<br />
Beans.<br />
Una proposta Marieyat.<br />
MARIEYAT<br />
CONSCIOUS UNDERWEAR<br />
Più che una collezione, MARIEYAT è un progetto che ruota<br />
attorno al concetto di intimo e loungewear in maglia seamless.<br />
Realizzati in materiali naturali pregiati come il cotone e<br />
la seta, i capi presentano uno stile contemporaneo e un<br />
design moderno che rende indefinito il confine tra lingerie e<br />
undewear unisex. I capi per la primavera-estate <strong>2016</strong> sono<br />
freschi, versatili, creativi, come la lunga camicia da notte<br />
dalla linea fluida, l'intimo di cotone dai tagli apparentemente<br />
imperfetti, le loose line che fanno appoggiare dolcemente<br />
i capi sul corpo, conferendo comfort e allure. I colori sono<br />
bianco e nero, navy, salmone, celeste, almond.<br />
Info: Marieyat - studio@marieyat.com - www.marieyat.com
prodottinews<br />
Reggiseno e slip<br />
Vesta.<br />
ANITA CARE<br />
COMFORT &<br />
CONFIDENCE<br />
ANITA presenta nella sua linea Care un<br />
nuovo reggiseno per protesi. Si chiama<br />
Calmia e, grazie all'ineguagliabile<br />
morbidezza al tatto e alle sue<br />
caratteristiche di ottimo sostegno e grande<br />
benessere, dona a chi lo indossa sollievo<br />
alla pelle e particolare sicurezza. Grazie<br />
all'allacciatura anteriore, indossarlo<br />
e toglierlo risulta veloce e agevole; la<br />
chiusura con gancetti e due file di occhielli<br />
ha un rivestimento ovattato per evitare<br />
fastidiosi sfregamenti. Le coppe sono<br />
preformate e doppiate, con un doppio<br />
effetto: da un lato sostengono, dall'altro<br />
proteggono la pelle perché sono senza<br />
cuciture. Le taschine porta-protesi sono<br />
in microfibra superfine. Oltre al reggiseno<br />
è disponibile un bustier supersoft con<br />
allacciatura sul dorso.<br />
Info: Anita Italia srl<br />
tel. +39 031304842 - www.anita.com<br />
VESTA - EASY WEARING<br />
VESTA è il progetto portato avanti da un gruppo<br />
di artigiani di Carpi (MO) attivi nel settore<br />
della maglieria; nato in collaborazione con la<br />
cooperativa sociale Anziani e non solo, si tratta<br />
di una linea di abbigliamento intimo ed esterno<br />
destinato alle persone non autosufficienti o<br />
con disabilità temporanee. Anziani, persone<br />
allettate o affette dal morbo di Parkinson<br />
o di Alzheimer, oppure temporaneamente<br />
inabili a causa di un intervento chirurgico:<br />
a loro Vesta propone una serie di capi<br />
studiati perché vestizione e svestizione non<br />
siano <strong>più</strong> un problema. I reggiseni hanno la<br />
chiusura anteriore, le camicie da notte sono<br />
a portafoglio, gli slip si chiudono lateralmente<br />
con il velcro. La collezione è realizzata con<br />
tessuti traspiranti ed elastici indeformabili.<br />
Info: MO.VE. srl - tel. +39 059645421<br />
www.lineavesta.it<br />
Reggiseno per<br />
protesi Calmia<br />
di Anita Care.<br />
Una proposta leisurewear di Selmark.<br />
SELMARK<br />
ELEGANT LEISURE<br />
Per la prossima stagione fredda SELMARK<br />
lancia una nuova linea di lingerie che<br />
comprende anche molti capi leisurewear.<br />
La linea sofisticata ed elegante alterna il<br />
tessuto devoré dal motivo floreale, nero su<br />
tulle color carne, effetto tatuaggio,<br />
al satin con dettagli in velluto. Una serie<br />
<strong>più</strong> comfort, ma sempre elegante, abbina<br />
invece morbidissimo<br />
Modal alle applicazioni in guipure di<br />
cotone. Le serie sono molto complete e<br />
comprendono pantaloni e top cono o senza<br />
maniche, camicie da notte e vestaglie, da<br />
coordinare secondo il proprio gusto.<br />
Info: Alessandro Carraro<br />
tel. +39 335240662<br />
selmark.italia@gmail.com<br />
www.selmark.es<br />
HANRO - BASIC CHIC<br />
Una serie di slip basici ma raffinati, invisibili e<br />
confortevoli. i propone HANRO con il nome<br />
di Invisible Cotton. uattro diversi modelli<br />
string, brasiliano, midi e mai confezionati con<br />
accorgimenti studiati per un indosso perfetto i<br />
bordi sono tagliati al vivo per risultare superpiatti,<br />
quindi invisibili sotto agli abiti. Il puro cotone<br />
interloc, materiale delezione di questa serie,<br />
conferisce ai capi un aspetto liscio, compatto,<br />
morbido. e informazioni sulla manutenzione<br />
dei capi sono stampate, quindi nessuna etichetta<br />
cucita allo slip. effetto seconda pelle inoltre<br />
garantito dai colori, cinque gradazioni color<br />
epidermide, dallavorio al ocha.<br />
Info: Hanro Italia srl<br />
tel. +39 051226398 - www.hanro.com<br />
Gli slip Invisible<br />
Cotton di Hanro.
C O L L E C T I O N 2 0 1 6<br />
DRESSES<br />
Dress Adele Modal<br />
www.janira.com • janira@janira.es
capsule&limited<br />
Un coordinato della<br />
collezione Anniversary<br />
di Oscalito.<br />
OSCALITO<br />
PRESENTA<br />
ANNIVERSARY<br />
In occasione del suo<br />
ottantesimo compleanno,<br />
il brand torinese OSCALITO<br />
presenta la capsule<br />
Anniversary, una sorta di<br />
omaggio alla storia e alla<br />
tradizione dell'azienda. Una<br />
proposta di pochi pezzi<br />
pregiatissimi, modelli iconici<br />
dell'azienda (fondata nel<br />
1936) rivisitati in chiave<br />
contemporanea. Un omaggio<br />
al savoir-faire italiano e alla<br />
femminilità.<br />
Info: Maglificio Po srl<br />
tel. +39 0114114814<br />
www.oscalito.it<br />
RITRATTI MILANO<br />
LANCIA PIUMA<br />
Un tessuto di ultima generazione,<br />
leggerissimo e avvolgente, è protagonista<br />
della nuova capsule di corsetteria lanciata<br />
da RITRATTI MILANO. Si chiama<br />
Piuma proprio grazie all'assenza di peso<br />
e ai modelli confortevoli che vestono<br />
la silhouette garantendo freschezza e<br />
comfort per tutto il giorno. Piuma è<br />
frutto di un'accurata progettazione, che<br />
ha l'obiettivo di offrire alle donne capi<br />
raffinati e performanti.<br />
Info: Tex Zeta Spa - tel. +39 0354382756<br />
www.ritratti.com<br />
Reggiseno e slip<br />
della capsule<br />
Piuma di<br />
Ritratti Milano.<br />
Un capo<br />
tricot di<br />
Pepita.<br />
Top e leggings<br />
Jadea indossati<br />
da Belén<br />
Rodriguez.<br />
JADEA<br />
NUOVI TOP E<br />
LEGGINGS<br />
Il brand made in Italy JADEA,<br />
che ha come testimonial<br />
Belén Rodriguez, dopo<br />
aver lanciato con successo<br />
prima la corsetteria e poi il<br />
loungewear, da oggi "esce allo<br />
scoperto" con una nuova proposta<br />
di maglie e leggings. L'idea alla<br />
base di questi capi è il connubio<br />
fra comfort e stile, sempre nel<br />
segno della femminilità. Top e<br />
canotte sono impreziositi con<br />
dettagli come inserti in pizzo o in<br />
tulle floccato a pois; disponibili in<br />
diversi materiali e modelli, sono<br />
proposti nelle taglie S/M, M/L<br />
e L/XL. Per quanto riguarda i<br />
leggings, la scelta è ampia fra<br />
animalier, pizzo, righe, pois,<br />
baguette laterali, per un look<br />
sempre all'ultima moda.<br />
Info: <strong>Intimo</strong> Artù<br />
tel. +39 0883550286<br />
www.jadea.it<br />
PEPITA<br />
I LOVE TRICOT<br />
Il brand PEPITA si arricchisce di capi in<br />
maglieria che rendono la collezione ancora<br />
<strong>più</strong> contemporanea e completa. Oltre al<br />
loungewear e allo sleepwear, nelle diverse<br />
serie che compongono la proposta per il<br />
prossimo autunno-inverno troviamo capi<br />
tricot che interpretano lo stile frizzante e<br />
ironico di Pepita con applicazioni, ricami<br />
e intarsi jacquard. La collezione, ispirata<br />
alle favole e ai fumetti rivisitati in chiave<br />
moderna, si compone di quattro serie.<br />
Olivia, un tema vivace e ironico, giocato sul<br />
rosso, il bianco e il nero, con motivi di pois,<br />
righe e fiori; The Pink Panther, dominato dal<br />
rosa shocking abbinato al panna e al grigio<br />
per uno stile moderno e colorato grazie alle<br />
stampe realizzate in digitale e applicate<br />
sui capi e all'inserimento di pizzi macramé<br />
dall'effetto hand-made; Cappuccetto Rosso,<br />
un mood romantico dominato dal rosso, da<br />
pattern come il tartan e da delicati effetti<br />
matelassé; Bambi, nei toni dell'azzurro e del<br />
verde sottobosco, ha un'allure romantica<br />
grazie alle stampe floreali abbinate al pizzo.<br />
Info: Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano<br />
tel. +39 0573532131<br />
www.gruppointimoitaliano.com
BIESSE FASHION SRL - via Mattei, 53 - 46028 Sermide (MN) - tel. +39 0386 960780 - fax +39 0386 961217 - info@biessefashion.com - www.divedestate.it
G.R.T. - viale Industria, 2 - 12051 ALBA (CN) - Italia - tel. +39 (0) 173 442100 - fax +39 (0) 173 33460 - www.ambralingerie.it
incontri<br />
OROBLÙ<br />
PROSEGUE<br />
Laura Vacchelli,<br />
responsabile<br />
marketing Oroblù.<br />
Sotto, un’immagine<br />
del corner Oroblù,<br />
un progetto varato di<br />
recente dall’azienda.<br />
IL RILANCIO<br />
Continua il percorso di<br />
rilancio del brand sia<br />
sul fronte del prodotto,<br />
sia delle strategie retail,<br />
come spiega Laura<br />
Vacchelli, responsabile<br />
marketing Oroblù<br />
Non si ferma Oroblù, che passo dopo passo ha percorso molta<br />
strada imponendosi presso le consumatrici come uno dei brand<br />
cult per ampiezza di proposte, qualità, stile. Parallelamente, sono<br />
state intraprese diverse azioni mirate sul retail, dalla proposta<br />
di prodotti coordinati per incentivare le vendite, fino a vere e<br />
proprie partnership con i punti vendita clienti.<br />
Laura Vacchelli, responsabile marketing del brand, ci spiega<br />
in dettaglio tutte le novità.<br />
“Oroblù continua il suo percorso di rinnovamento che coinvolge<br />
tutti gli aspetti del brand, dal prodotto alle strategie commerciali.<br />
In particolare, abbiamo sviluppato molto la collezione Total<br />
Look, che consideriamo importantissima per due aspetti. Da<br />
un lato, il concetto ‘easy to wear’ che la caratterizza costituisce<br />
per la consumatrice una sorta di passepartout, da sfoggiare in<br />
diverse occasioni grazie alla versatilità dei capi, che è possibile<br />
coordinare e abbinare in tante combinazioni diverse; dall’altro,<br />
per il trade rappresenta un ottimo sistema per favorire la vendita<br />
multipla (abbigliamento, intimo e calze), l’acquisto d’impulso<br />
e offre al contempo maggiori possibilità di realizzare vetrine<br />
creative. La collezione Total Look autunno-inverno <strong>2016</strong>/17<br />
interpreta con brio e raffinatezza i principali trend moda delle<br />
passerelle internazionali, con proposte trasversali per outfit<br />
trasformisti, che diventano classici o di tendenza a seconda<br />
degli abbinamenti e degli accessori scelti: tre temi -Black &<br />
White, New Romantic e Dandy- identificano un’ampia gamma<br />
di capi studiati per essere abbinati con fantasia e creare look<br />
personalizzati”.<br />
Novità anche per quanto riguarda la collezione calze. La linea<br />
All Colors è stata rinnovata e ampliata con l’inserimento di ben<br />
25 colori moda nella collezione autunno-inverno <strong>2016</strong>/17.
In questa pagina<br />
e nelle seguenti,<br />
alcune proposte delle<br />
collezioni Oroblù per<br />
l’autunno-inverno<br />
<strong>2016</strong>/17.<br />
Qui a fianco, calzini<br />
con micro disegni della<br />
collezione Natural<br />
Fibers, realizzata in<br />
pregiate fibre naturali.<br />
Tante nuove proposte anche nella collezione calzetteria e<br />
leggings-pants, con accattivanti fantasie e un design innovativo<br />
per uno stile inconfondibile.<br />
“Un altro comparto molto di tendenza che ci sta dando grandi<br />
soddisfazioni -aggiunge Laura Vacchelli- è Natural Fibers, la<br />
proposta di capi realizzati in fibre naturali. Dopo la buona<br />
accoglienza presso il trade del lancio per la primavera-estate<br />
<strong>2016</strong>, presentiamo ora la stagione invernale, con venti modelli<br />
di collant, parigine e calze realizzati in fibre pregiate per essere<br />
sempre al passo con le tendenze moda, senza rinunciare al<br />
calore e al comfort. Oltre ai capi fashion, è presente in collezione<br />
un’offerta di prodotti classici in lana, cotone e seta e nel<br />
nuovo micromodal, per un collant elegante e raffinato, dalla<br />
mano setosa e calda”.<br />
Anche sul fronte delle strategie per il retail Oroblù è molto attiva.<br />
“Abbiamo messo a punto un progetto corner per i nostri<br />
migliori clienti -spiega Vacchelli- che con questa formula potranno<br />
proporre alle consumatrici finali i prodotti dell’universo<br />
Oroblù a condizioni particolarmente vantaggiose e in formula<br />
di partnership esclusiva. Questo progetto consente a Oroblù di<br />
aumentare la visibilità e la brand awareness dei propri prodotti<br />
presso le consumatrici finali, e al tempo stesso consente ai<br />
clienti di incrementare il sell out”.<br />
Effetto tricot d’antan<br />
per i collant, gli<br />
scaldamuscoli<br />
e i guanti della<br />
collezione Natural<br />
Fibers.<br />
Due outfit della<br />
collezione Total<br />
Look, capi<br />
versatili da mixare<br />
con fantasia per<br />
creare stili diversi.
incontri<br />
OROBLÙ<br />
Bustier e shorts in<br />
tessuto Principe di<br />
Galles, collezione Total<br />
Look. Il bustier può<br />
essere indossato con la<br />
pencil skirt per un’allure<br />
elegante e chic.
Aspetto hand-made per il<br />
pull bouclé indossato sugli<br />
shorts tailored. Collezione<br />
Total Look.<br />
Oroblu.it - Ceresara (MN) - Italia - tel. +39 0376 8101 - customer.dettaglio@cspinternational.com
incontrimoda<br />
MAX MARA<br />
LEISURE<br />
MAX MARA<br />
HOSIERY<br />
CHIC COCOON<br />
l eleae e rafia er cai caldi e creli<br />
Autunno-inverno <strong>2016</strong>/17<br />
Durante le fredde giornate invernali un abbigliamento comodo<br />
e al tempo stesso raffinato è un must per tutte le donne attente<br />
al proprio benessere e anche al look. MAX MARA LEISURE, la<br />
collezione capi da indossare non solo in casa ma anche nel<br />
tempo libero, presenta proposte pratiche e femminili. Linee<br />
avvolgenti, materiali morbidissimi e caldi come il jersey di<br />
viscosa in due pesi o accoppiato, felpa di viscosa o di cotone,<br />
lana, baby alpaca sono utilizzati per dar vita a proposte<br />
innovative, che al twist contemporaneo associano uno stile<br />
intramontabile e un comfort senza pari, come i capi double<br />
in lana-cotone. Non mancano tessuti come il taffetas, l’effetto<br />
suede, le sete -il raso stretch e la crêpe de Chine stampataabbinate<br />
ai pizzi per pigiami e capi di ispirazione orientale.<br />
La palette cromatica si snoda attraverso tinte dense come il<br />
blu, il cammello, la gamma dei grigi -dal ghiaccio all’antraciteinsieme<br />
al nero, vivacizzate da interventi di rosso, senape,<br />
azzurro e cipria.<br />
La collezione MAX MARA HOSIERY si declina in tre temi.<br />
Total Black presenta una serie di calze velate dall’allure<br />
raffinatissima, proposte anche nella versione geometrica con<br />
rombi, righe gessate oppure orizzontali. Il pizzo è accostato<br />
ai maxi pois oppure combinato a uno stivale trompe-l’œil<br />
disegnato con veri lacci in raso, per un effetto boudoir. Il<br />
tema Geometrico presenta il Principe di Galles, lo Chevron,<br />
il maculato e diverse texture che si coordinano perfettamente<br />
ai capi di abbigliamento della maison. I colori di questo tema<br />
sono sfumati e richiamano l’autunno: cammello, grigio,<br />
marrone, ruggine, verde. Il Tempo Libero, trend sviluppato<br />
principalmente nella collezione Leisure, influenza anche il<br />
mondo Hosiery, con calzine e calzettoni nei colori dei capi,<br />
per una donna che ama essere perfetta anche nei momenti<br />
di relax.<br />
MAX MARA - via Giulia Maramotti 4 - 42124 Reggio Emilia - Italia<br />
tel. +39 05223991 - commerciale@maxmara.it
In questa pagina,<br />
due proposte Hosiery<br />
e in quella a fianco,<br />
un capo Leisure<br />
della collezione Max<br />
Mara per l’autunnoinverno<br />
<strong>2016</strong>/17.
incontri<br />
Due proposte di HYD.<br />
Claudio Gazzotti, fondatore di HYD.<br />
HYD<br />
ECCELLENZA<br />
EUROPEA<br />
Una collezione di<br />
calze ecosostenibili,<br />
interamente made<br />
in Europe, nata<br />
in Spagna, con<br />
produzione italiana<br />
e materia prima di<br />
altissima qualità<br />
Italiano di nascita, catalano di adozione, Claudio Gazzotti ha sempre manifestato una<br />
forte inclinazione per l’arte e il design. Durante i suoi studi di marketing a Oxford decise<br />
di coniugare queste passioni con la sua esperienza pregressa nel mondo del tessile<br />
per lanciare HYD, un brand di calze nato a Barcellona, che rende omaggio a Londra<br />
nel nome (HYD viene da Hyde Park) e al know-how italiano, con l’intera produzione in<br />
Lombardia. Lusso classico e innovazione si coniugano nelle proposte del brand, pensato<br />
per una donna attiva e indipendente che trova nell’universo HYD tutto ciò che le serve in<br />
materia di calze. L’azienda vanta una produzione interamente made in Europe, che non<br />
fa sconti sulla qualità della materia prima -acquistata in paesi come Spagna, Stati Uniti,<br />
Israele, Giappone e Italia- e delle lavorazioni. Inoltre, HYD presta grande attenzione alla<br />
sostenibilità ambientale dei materiali impiegati e dell’intero processo produttivo, mettendo<br />
in campo tecnologia e macchinari all’avanguardia. Tutti i prodotti HYD rispondono allo<br />
standard Oeko-Tex 100, la certificazione europea che garantisce l’assenza di sostanze<br />
nocive nei prodotti tessili durante tutto il processo di trasformazione.<br />
I prodotti HYD sono presenti in negozi specializzati molto selezionati, con una rete<br />
vendita che copre Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Francia e Scandinavia, e con<br />
distributori in Canada, Corea, Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti e Cile. Lo scorso anno<br />
l’azienda è stata insignita con il prestigioso premio Dedal de oro, gli Oscar della moda<br />
in Spagna, riconosciutole da una giuria che contava fra i suoi membri stilisti rinomati<br />
a livello internazionale come Francis Montesinos, Elio Berhanyer, Javier Larraínzar,<br />
Ágatha Ruiz de la Prada, i creatori di moda Victorio & Lucchino e la Principessa Beatriz<br />
de Orleans come presidente onorario. “È il riconoscimento a un azienda che ha quasi<br />
vent’anni di onorata esperienza, all’importanza che in HYD diamo all’innovazione, alle<br />
tendenze moda e al design delle nostre calze”, ha detto Claudio Gazzotti nel suo discorso<br />
per l’accettazione del premio.<br />
Industrie Tessili HYD - Pare Rodes, 26 - 08208 Sabadell, Barcellona (Spagna)<br />
tel. +34 937 232 972 - info@hyd-hyd.com - export@hyd-hyd.com<br />
HYD Italia - tel. +39 335 57 19 754 - www.hyd-hyd.com
trendai<strong>2016</strong>-17<br />
ROGER VIVIER<br />
SPARKLING<br />
FRANZONI<br />
www.franzonicalze.it<br />
MIU MIU<br />
OROBLÙ NATURAL FIBERS<br />
www.oroblu.it<br />
PIERRE MANTOUX<br />
www.pierremantoux.com<br />
OROBLÙ LEGWEAR<br />
www.oroblu.it<br />
PIERRE MANTOUX<br />
www.pierremantoux.com<br />
VALENTINO
OROBLÙ LEGWEAR<br />
www.oroblu.it<br />
FRANZONI<br />
www.franzonicalze.it<br />
EMILIO CAVALLINI<br />
www.emiliocavallini.com<br />
SAVILE ROW<br />
MAX MARA HOSIERY<br />
www.maxmara.com<br />
OROBLÙ LEGWEAR<br />
www.oroblu.it<br />
NICHOLAS KIRKWOOD<br />
TONY BURCH<br />
OMERO<br />
www.omerocollant.com
trendai<strong>2016</strong>-17<br />
PIERRE MANTOUX<br />
www.pierremantoux.com<br />
FRANZONI<br />
www.franzonicalze.it<br />
DOLCE&GABBANA<br />
COQUIN<br />
OROBLÙ LEGWEAR<br />
www.oroblu.it<br />
EMILIO CAVALLINI<br />
www.emiliocavallini.com<br />
OROBLÙ LEGWEAR<br />
www.oroblu.it<br />
PIERRE MANTOUX<br />
www.pierremantoux.com<br />
MAX MARA HOSIERY<br />
www.maxmara.com<br />
GIANVITO ROSSI
AUTUMN WINTER <strong>2016</strong>-17<br />
omerocollant.com<br />
SALON INTERNATIONAL<br />
DE LA LINGERIE<br />
PARIS<br />
23I24I25 Jan. <strong>2016</strong><br />
stand J65
trend forecast<br />
di Mariacristina Righi<br />
FUTURE<br />
LEGWEAR<br />
Invista presenta le<br />
Legwear Fashion<br />
Directions per<br />
l’autunno-inverno<br />
<strong>2016</strong>/17<br />
In queste pagine, i trend<br />
legwear per l’autunnoinverno<br />
<strong>2016</strong>/17<br />
elaborati da Invista<br />
con il Stijlinstituut<br />
di Amsterdam. Qui a<br />
fianco, Map that Body.<br />
Invista presenta le tendenze per il mondo delle calze -Legwear<br />
Fashion Directions- per l’autunno-inverno <strong>2016</strong>/17. Secondo i<br />
trend di Invista le collezioni di calze e calzini mettono l’accento sui<br />
consumatori con l’obiettivo di rispondere a tutte le loro necessità<br />
e adattarsi al meglio con il loro stile di vita versatile, i loro gusti e<br />
le loro emozioni. Le tendenze Invista seguono le indicazioni di un<br />
movimento in grande crescita che propone un lifestyle sempre <strong>più</strong><br />
ibrido e unisce sport, leisure, lavoro e nuove tecnologie per creare<br />
una nuova e <strong>più</strong> potente direzione per il legwear.<br />
Invista ha messo a punto i must-have per la prossima stagione<br />
fredda <strong>2016</strong>/17 con l’agenzia di trend forecasting Stijlinstituut<br />
di Amsterdam.<br />
TREASURE TROVE<br />
Folklore e favole con un tocco Geisha. Come in una storia di pirati,<br />
pattern e modelli sembrano souvenir del Sud-Est asiatico e delle<br />
isole del Pacifi co e sono realizzati con la tecnologia Living Lights<br />
di Lycra per ottenere toni <strong>più</strong> vivi, vibranti e naturali. Costruzioni<br />
effetto pizzo, tulle e reti, stampe pizzo su fondi trasparenti sono<br />
utilizzati per portare una nota romantica e rétro a questo trend<br />
contemporaneo. Il comfort non può mancare ed è ottenuto con<br />
la tecnologia Soft Comfort.<br />
MAP THAT BODY<br />
I modelli creati utilizzando dati precisi elaborati al computer sembrano<br />
essere il risultato dei nuovi strumenti di design che sono<br />
la componente chiave per artisti e designer. Dai pattern e dalle<br />
grafi che generati utilizzando dati reali, l’evoluzione porta a progetti<br />
audiovisivi e interattivi. Questo trend utilizza gli strumenti digitali per<br />
manipolare lo scenario, emulando i programmi di body-mapping e<br />
i pattern geometrici che confondono chi guarda con giochi di linee.<br />
In questo trend è utilizzata la tecnologia Lycra Made To Fit You.<br />
LEG SHARING<br />
I festival che si trovano in giro per tutto il pianeta si distinguono uno<br />
dall’altro per stili e mode diversi. Questo trend propone un mood<br />
alternativo di gioco, felicità e un senso di scoperta. Lo stile è vintage<br />
e di riciclo creativo, con riferimenti agli anni Settanta e agli ideali<br />
hippy. Elementi primitivi, urbani e tribali sono utilizzati in mix-andmatch<br />
per ottenere un nuovo stile fusion di heritage culturale e<br />
inaspettata modernità. Le tecnologie Lycra Soft Comfort e Shaping<br />
permettono di ottenere calze con performance e comfort elevati.<br />
MIRROR MIRROR ON THE WALL<br />
Filati e maglie diventano versatili e dinamici così da manipolare<br />
le dimensioni. Per molte stagioni nella calzetteria hanno regnato<br />
sovrane le grafi che con colori alternati, in grado di dare alle superfi<br />
ci un look vivace e dinamico che permetteva di manipolare<br />
proporzioni e silhouette. L’evoluzione di questo trend è l’utilizzo di<br />
questi effetti grafi ci per creare un’illusione e far apparire le gambe<br />
<strong>più</strong> lunghe e affusolate.<br />
Le tecnologie Lycra utilizzate sono Xceptionelle e Leg Care per<br />
regalare comfort e stile alle calze con una leggera compressione<br />
graduata.<br />
BETTER ME<br />
Il concetto di bellezza oggi si avvicina sempre <strong>più</strong> a quello di<br />
personalizzazione made-to-measure. Le generazioni Boomers e<br />
Millennials cercano prodotti iper-customized che funzionino quasi<br />
perfino a livello del DNA. Calze e collant cosmetici devono essere<br />
timeless, senza età né stagione. La ricerca di versatilità e libertà<br />
sta crescendo. Tuttavia si sta facendo strada la richiesta di effetti<br />
immediati, in questo caso di bellezza, comfort e fi t perfetto. La<br />
tecnologia Lycra Fusion è utilizzata anche per rendere le calze<br />
<strong>più</strong> resistenti.
Athleisure<br />
Leg Sharing<br />
Body Temple<br />
Mirror Mirror<br />
on the Wall<br />
Optimised Self<br />
Better Me<br />
BODY TEMPLE<br />
Un numero crescente di consumatori sta scegliendo<br />
un lifestyle di elevato livello salutista.<br />
Le palestre per pochi eletti con programmi<br />
creati su misura sono sempre <strong>più</strong> frequentate<br />
da questi consumatori interessati <strong>più</strong> a sentirsi<br />
membri di un club esclusivo che di un grande<br />
gruppo di persone con l’obiettivo di perdere<br />
peso. Queste palestre che offrono workout e<br />
routine customized hanno spazi con l’anima e<br />
sono create con un occhio attento a consumatori<br />
che amano il wellness e hanno look curati. I capi<br />
seamless con Lycra permettono di ottenere un<br />
look che disegna perfettamente la silhouette e<br />
con Coolmax di regolare la traspirazione. Lycra<br />
T400 fornisce un’elasticità che dura <strong>più</strong> a lungo<br />
con il valore aggiunto della termoregolazione<br />
della traspirazione per sentirsi freschi e asciutti<br />
in ogni momento.<br />
SOCK TRENDS<br />
Quello dei calzini è un grande trend in ascesa<br />
e come quello dello sport richiede elevate performance.<br />
I calzini oggi offrono <strong>più</strong> comfort e<br />
performance grazie alle tecnologie Lycra Active<br />
e Soft Comfort, leggerezza e calore grazie a<br />
Thermolite, la possibilità di avere piedi sempre<br />
freschi e asciutti con Coolmax Active.<br />
SARTORIAL HYBRIDS<br />
Questo trend riunisce i <strong>più</strong> iconici motivi<br />
dell’abbigliamento maschile per utilizzarli in<br />
nuove combinazioni e ottenere i potenziali futuri<br />
classici. Il tradizionale look borghese si dissolve<br />
lentamente in uno sportswear ibrido di qualità<br />
sartoriale. La tecnologia Lycra Power combina<br />
compressione elevata con una grande libertà<br />
di movimento per proposte da utilizzare negli<br />
sport intensi che richiedono elevata energia.<br />
ATHLEISURE<br />
Questo lifestyle trend, destinato a durare per<br />
molte stagioni, è accompagnato da concetti<br />
come combattere lo stress, aumentare le performance<br />
sportive, far crescere il livello di fitness,<br />
raggiungere obiettivi e portare un elemento di<br />
gioco nella vita quotidiana. A livello sociale,<br />
questo trend si manifesta con l’aumento di<br />
popolarità dei diversi sport e stimola la richiesta<br />
di una grane varietà di calze per lo sport attivo.<br />
OPTIMISED SELF<br />
Torna il mito del corpo perfetto. Questo nuovo<br />
status symbol non si compra in negozio: per<br />
ottenerlo bisogna sudare e fare fatica.<br />
Il modello di fitness contemporaneo non è un<br />
ideale fisico irraggiungibile, ma piuttosto lla<br />
combinazione delle tante piccole scelte quotidiane<br />
di milioni di consumatori, che si trovano<br />
insieme per correre e condividono uno stile di<br />
vita che permette loro di essere sempre <strong>più</strong><br />
sani e in forma.
incontrimoda<br />
LISCA<br />
UNIQUE,<br />
PER DONNE<br />
UNICHE<br />
Coordinato, body<br />
e reggiseno<br />
multiposizione<br />
Unique di Lisca.<br />
Unique è la nuova collezione continuativa che offre vestibilità,<br />
comfort e totale invisibilità sotto agli abiti<br />
La novità di Lisca per il <strong>2016</strong> è Unique, la nuova linea<br />
continuativa in consegna da gennaio. Realizzata in un morbido<br />
tessuto jacquard, Unique ha uno stile minimal ed elegante ed<br />
è caratterizzata dalla grande vestibilità che contraddistingue<br />
tutti i prodotti Lisca: i capi sono infatti proposti in un vasto<br />
range di taglie e di coppe fino alla G. Tre modelli di reggiseno<br />
-imbottito, balconcino e fascia multiposizione-, tre parti basse<br />
- slip classico, brasiliano e slip alto- e un body sono i capi che<br />
compongono Unique, proposti nei colori panna e mandorla.<br />
Il reggiseno multiposizione è lo special item di questa serie:<br />
può essere indossato alla maniera classica, oppure senza<br />
spalline, chiuso dietro al collo o allacciato intorno al torace<br />
se si decide di indossare un abito bare back. Grazie alle<br />
sue caratteristiche, Unique è la scelta migliore anche per il<br />
giorno del sì, sotto all’abito da sposa.<br />
STUDIO 50 srl - via Castello del Bue 2 - 40011 Anzola Emilia (BO)<br />
Italia - tel. e fax +39 051825887 - cell. 3333357713<br />
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Specialisti in coppe differenziate fino alla G<br />
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ROMANTICHERIE<br />
LINGERIE HAUTE COUTURE<br />
Due proposte Romanticherie.<br />
Capi unici realizzati da mani esperte:<br />
Romanticherie è l’espressione del<br />
made in Italy <strong>più</strong> autentico<br />
Una produzione slow in controtendenza rispetto alla massificazione<br />
della moda e al fenomeno fast fashion. Capi sartoriali<br />
unici, usciti da un laboratorio che ha ancora il gusto per il lavoro<br />
artigianale di altissima qualità. Romanticherie è una realtà del<br />
distretto pistoiese specializzata nella produzione di lingerie di alta<br />
sartoria. I capi sono ideati e creati uno ad uno, cuciti da mani<br />
esperte che, guidate da passione e creatività, danno vita a pezzi<br />
esclusivi e preziosi. Le collezioni Romanticherie sono frutto di<br />
una tradizione sartoriale che si tramanda da generazioni, che nel<br />
tempo si è alleata con l’innovazione per creare prodotti di lingerie<br />
di alta moda. Ogni articolo Romanticherie è infatti realizzato con<br />
materiali di primissima qualità, lavorazioni accurate e una modellistica<br />
che garantisce una perfetta vestibilità.<br />
ROMANTICHERIE - via Giuseppa 23 - Collegigliato, Pistoia - Italia<br />
tel. e fax +39 0573965455 - info@romanticherie.com<br />
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incontrimoda<br />
JANIRA<br />
ESCE ALLO<br />
SCOPERTO<br />
Tre proposte del<br />
nuovo abbigliamento<br />
esterno proposto da<br />
Janira per l’autunnoinverno<br />
<strong>2016</strong>/17.<br />
Il brand spagnolo lancia con<br />
l’autunno-inverno <strong>2016</strong>/17<br />
una serie di capi di abbigliamento<br />
esterno come abiti e pantaloni<br />
JANIRA, marchio di grande tradizione con oltre sessant’anni<br />
di presenza sul mercato, è da sempre un punto di<br />
riferimento per la corsetteria moda e shaping. Nel tempo<br />
ha ampliato la produzione inserendo capi esternabili,<br />
come leggings e top, per rispondere alle esigenze<br />
delle consumatrici che sempre <strong>più</strong> richiedevano capi<br />
confortevoli, performanti e versatili, da indossare in diverse<br />
occasioni. Il prossimo autunno-inverno vedrà il lancio di una<br />
nuova merceologia, l’abbigliamento esterno vero e proprio,<br />
che Janira ha deciso di proporre a completamento dei capi<br />
esternabili già presenti in collezione. Tra i modelli di punta,<br />
un abito dalla linea scivolata con micro pattern geometrico<br />
in bianco e blu, pantaloni dritti in tessuto operato effetto<br />
pizzo nei toni del grigio e del nero, e un top in satin orlato in<br />
pizzo, molto femminile, perfetto da indossare sui leggings.<br />
MANENT CASANOVAS S.A.<br />
c/Collita 9-11 - P.l. Molí de la Bastida<br />
08191 Rubí (Barcelona) - Spagna<br />
tel. +34 935862400 - fax +34 936999886<br />
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PANTS&TOPS<br />
Top Rihanna & Pants Alanis<br />
www.janira.com • janira@janira.es
strumenti<br />
di Mariacristina Righi<br />
Storie di famiglia,<br />
ma anche di<br />
persone per<br />
raccontare prodotti<br />
e collezioni in<br />
modo nuovo, ma<br />
soprattutto per far<br />
crescere la fiducia<br />
nei consumatori.<br />
Magari anche con<br />
l’aiuto del web<br />
FENOMENO<br />
STORYTELLING<br />
Da un po’ di tempo, nel mondo della comunicazione (e non solo)<br />
si sente parlare di storytelling. Un fenomeno che sta interessando<br />
un po’ tutti i settori e che ha ancora molto potenziale da sviluppare,<br />
non solo per i brand ma anche per il retail. Alle <strong>più</strong> recenti edizioni<br />
di Mode City e di Who’s Next le società di comunicazione Agence<br />
79C e AdsonWall, specializzate proprio in storytelling e gestione di<br />
campagne Facebook Ads & Google AdWords, hanno affrontato il<br />
tema da due diversi punti di vista. A Mode City è stato presentato<br />
Retail Storytelling e a Who’s Next Storytelling Social & Facebook Ads.<br />
COS’È LO STORYTELLING<br />
Ma partiamo dall’inizio. Lo storytelling si può considerare une delle<br />
<strong>più</strong> antiche forme di comunicazione, cioè raccontare una storia.<br />
La storia crea un gruppo, una collettività. Per definizione, la storia<br />
è sociale. Tutte le società umane hanno i loro fondamenti e delle<br />
storie condivise, sotto forma di mito, leggenda, racconto. Le chiavi<br />
di un marchio forte e emblematico e di un marketing potente<br />
stanno nell’effetto di leva che esercitano i racconti, i miti. Questi<br />
poi vengono reinterpretati al momento dell’incontro con i nostri<br />
racconti e leggende attuali.<br />
A COSA SERVE<br />
Le grandi marche hanno coltivato la loro storia per dare senso<br />
alla loro comunicazione, guidare i loro cambiamenti, muovere le<br />
emozioni. Lo storytelling permette<br />
• di creare un legame emozionale con il consumatore<br />
• di differenziarsi con una storia e con il proprio territorio<br />
• di dare un senso alla loro comunicazione con un fil rouge<br />
Perché le storie fanno venir voglia di fare shopping. Infatti il 33%<br />
dei consumatori ha voglia di comprare prodotti che raccontano<br />
delle storie e il 48% prodotti che li facciamo sognare (fonte studio<br />
79C / Promise consulting marzo 2015).<br />
COME FUNZIONA<br />
Come raccontare la propria storia? La metodologia per le brandstories<br />
ha tre tappe fondamentali (e sono quelle che utilizza anche<br />
Agence 75C)<br />
• Storytelling: creare una storia valida, che prevede un’identità visiva<br />
e un territorio di comunicazione perenne e unico<br />
• Storymaking: realizzare una storia valida con un team<br />
• Storydoing: rendere la storia virale, cioè una strategia di comunicazione<br />
digitale multicanale per generare il drive to store dei consumatori<br />
Ma si racconta la propria storia soprattutto adottando una logica<br />
di lifestyle, puntando su heritage, tradizione, savoir-faire, inserendo<br />
la storia nel tempo attuale invece di vendere una prestazione, un<br />
prodotto singolo, raccontando la storia di un prodotto o di una collezione<br />
, coinvolgendo i consumatori in una storia non lineare ma dai<br />
canali incrociati, invitando i consumatori a vivere la storia nei suoi<br />
aspetti, raccontando una storia comune a molti marchi.<br />
DIGITAL STORYTELLING<br />
Il digitale ridefinisce le strategie narrative dei marchi. Quando le<br />
storie si trasmettevano solo oralmente appartenevano a tutti. La<br />
trasmissione con altri mezzi permette di selezionare e mirare il<br />
messaggio. Con il digitale le storie possono di nuovo appartenere<br />
a tutti. Ma come si raccontano le storie in forma digitale?<br />
Agendo come uno mezzo di comunicazione e alimentando la storia<br />
con contenuti su tutti i punti di contatto della marca.<br />
SOCIAL STORYTELLING<br />
Lo storytelling sui social è la tendenza chiave per quanto riguarda<br />
il coinvolgimento del consumatore. Il 58% dei socionauti dichiara<br />
di seguire attivamente le news di attualità di un prodotto o di una<br />
marca sui social network (fonte Social Life 2015 Harris Interactive
Qui sopra, da sinistra, una proposta Pierre Mantoux e una maglia di Lisanza.<br />
In apertura, un modello Tatà.<br />
France). Però il 64% degli internauti trova deludente la presenza<br />
di marchi sui social network. In particolare l’84% ritiene ci siano<br />
troppi marchi per poter fare pubblicità e il 73% troppi marchi che<br />
non comunicano in modo adeguato (fonte Institut d’étude Ysthad -<br />
studio condotto in febbraio 2014 su un campione di 1039 internauti<br />
dai 18 anni in su). Essi si aspettano delle promozioni ma soprattutto<br />
dei contenuti (info sui prodotti, servizi, novità e aggiornamenti sulle<br />
marche, tutorial, video) e l’interattività (giochi e concorsi).<br />
LE REGOLE DEL SOCIAL STORYTELLING<br />
Anche nella versione social dello storytelling ci sono delle regole<br />
da seguire e i tre passaggi fondamentali.<br />
Storytelling: serve per valorizzare la personalità della marca, la<br />
sua unicità<br />
Storymaking: serve per dar prova di creatività<br />
Storydoing: serve per coinvolgere gli internauti<br />
1 - Raccontare la propria storia con gli strumenti migliori. Scegliere<br />
l’ecosistema <strong>più</strong> adatto in funzione dei propri target e obiettivi con<br />
la consapevolezza che i socionauti sono attivi su 2,7 piattaforme<br />
in media<br />
2 - Utilizzare il visual storytelling. Un’immagine, un video, un’illustrazione<br />
possono valere <strong>più</strong> di un lungo discorso<br />
3 - Alimentare e veicolare lo storytelling con dei contenuti<br />
4 - Esprimere l’aspetto umano nella storia che significa metterci<br />
dell’affetto, facendo riferimento alle proprie esperienze magari<br />
aggiungendo anche un tocco d’humour<br />
5 - Fare partecipi i propri consumatori della storia rendendoli attori<br />
6 - Condividere con i consumatori storie estetiche e creative<br />
7 - Raccontare la propria storia sui propri social network può dimostrarsi<br />
un modo efficace di coinvolgere il consumatore<br />
10 ESEMPI DI SUCCESSO<br />
Heritage, tradizione, know-how. Ecco alcune storie aziendali perfette<br />
per lo storytelling<br />
AFS INTERNATIONAL<br />
AFS International è un’azienda con <strong>più</strong> di 60 anni di storia alle<br />
spalle. All’interno dei locali della sua sede centrale italiana di<br />
Napoli, l’azienda produce abbigliamento da <strong>mare</strong> dal 1952: vigilia<br />
della rivoluzione di stile che i bikini portarono sulle coste del Mediterraneo.<br />
Sin dalla sua nascita, l’AFS International ha venduto<br />
oltre 40 milioni di pezzi in 62 paesi. La progettazione, l’acquisto<br />
dei materiali, il taglio dei modelli e la pianificazione della produzione<br />
avvengono interamente presso gli uffici centrali dell’azienda.<br />
Grazie ai 60 anni di esperienza sul campo e alla collaborazione di<br />
oltre 100 specialisti del campo della moda, AFS International si<br />
è consolidata come uno dei maggiori produttori di abbigliamento<br />
da <strong>mare</strong> in Italia. L’obiettivo è quello di offrire un’ampia gamma<br />
di prodotti, ciascuno concepito per combinare lo stile e il comfort.<br />
Tutto questo è rappresentato da 4 collezioni lussuose ma anche<br />
abbordabili che ogni anno racchiudono <strong>più</strong> di 500 stili. Una vasta<br />
scelta di accessori (borse, scarpe, etc) perfettamente integrati<br />
nelle collezioni, completa le linee di costumi di AFS Internationa l.<br />
PARAH<br />
Dal 1950, anno della sua fondazione, Parah è sinonimo di stile, artigianalità,<br />
eccellenza, femminilità, sensualità, esclusività e soprattutto<br />
di made in Italy. Nel corso del tempo l’azienda ha raggiunto un grande<br />
successo, diventando leader per il settore beachwear e lingerie in<br />
tutto il mondo. Parah ha sempre prestato grande attenzione alle<br />
tendenze della moda e alle richieste del mercato: attraverso le sue<br />
collezioni è riuscita a restare al passo con i desideri delle donne e<br />
a interpretare il cambiamento nell’universo femminile, aggiornando<br />
costantemente il suo stile e continuando ad assicurare la migliore<br />
qualità tanto nella produzione quanto nella cura artigianale. Unendo<br />
una grande tradizione a una visione pionieristica, si è sempre<br />
distinta per la sua constante ricerca stilistica, con una particolare<br />
COME FAR FUNZIONARE IL PROPRIO<br />
STORYTELLING<br />
•1• Definire il proprio obiettivo: drive to store, immagine,<br />
notorietà<br />
•2• Creare il miglior storytelling magari in collaborazione<br />
con una buona agenzia e una buona équipe in grado<br />
di mettere in luce valori e DNA senza mai<br />
dimenticare target e obiettivi<br />
•3• Realizzare nel modo migliore la propria storia, cioè<br />
concepire bene le storymaking (nel caso di un<br />
negozio con la teatralizzazione, la vetrina) ed essere<br />
coerenti, dal web al punto vendita<br />
•4• Raccontare una storia ma soprattutto farla vivere.<br />
Con lo storydoing è possibile trasfor<strong>mare</strong> il punto<br />
vendita nel luogo della shopping experience in grado<br />
di creare emozioni<br />
•5• Rendere la storia virale e social. Il social storytelling<br />
implica la presenza dei consumatori nella storia per<br />
farli partecipare e interagire
strumenti<br />
In questa foto, un<br />
coordinato di Valery<br />
Prestige.<br />
Sotto, tre proposte<br />
di Parah Beachwear.<br />
inizi degli anni Duemila con le prime collezioni d’abbigliamento<br />
Pierre Mantoux. La passione per l’artigianalità nelle lavorazioni, i<br />
tessuti made in Italy e tanti anni di lavoro con gli stilisti portano alla<br />
nascita di Pierre Mantoux Couture, linea dedicata ai costumi dai<br />
tessuti e materiali di pregio. Pierre Mantoux è sinonimo di lusso,<br />
qualità e made in Italy. Una family company da oltre ottant’anni<br />
fondata su valori indivisibili tra di loro: esclusività, tradizione, innovazione<br />
e made in Italy.<br />
VALERY<br />
Valery, azienda italiana nata nel 1978 e divenuta, grazie alle<br />
intuizioni e alle capacità della famiglia Demichelis (Lorenzo nella<br />
direzione generale e nello stile, Giovanna nell’organizzazione della<br />
produzione e Sabrina nel settore commerciale) nel giro di 20 anni<br />
un’azienda di riferimento stilistico capace di distribuire le proprie<br />
creazioni in oltre 40 nazioni. Questa capacità era già stata certificata<br />
con il riconoscimento dell’ambito premio della Comunità Europea<br />
di avere inserito per il 1995 Valery nelle 500 aziende europee <strong>più</strong><br />
attenzione alla qualità dei materiali, ai dettagli e alla produzione<br />
artigianale. Il lusso e la seduzione sono rappresentati in ogni singola<br />
collezione da capi ricchi di dettagli, così come di colori, forme e<br />
accessori, affinché ogni donna si possa sentire speciale e sexy.<br />
Nel 2015 l’azienda ha festeggiato i 65 anni di attività con 65 Years<br />
#ParahWorld, un evento speciale inserito nel calendario ufficiale<br />
della fashion week milanese di settembre.<br />
STRESS<br />
Domani è un marchio nato nel 1984, prodotto e distribuito da Stress<br />
s.r.l., che da sempre abbina creatività e ricerca rivolgendosi a una<br />
donna che adora essere se stessa. Lo stile e la ricerca dei materiali<br />
rispetta la personalità forte di ogni donna concorrendo alla sua<br />
affermazione anche in spiaggia. È distribuita in tutto il mondo, da<br />
Harrods a Londra alle boutique del Casino Bellagio di Las Vegas,<br />
dalla Voile Rouge di Saint Tropez alle spiagge di Marbella fino alle<br />
isole greche, passando dai migliori negozi di metropoli come New<br />
York, Mosca, Roma e Casablanca.<br />
Lo stile unico e immediatamente riconoscibile di Domani unisce<br />
con un unico punto di vista le donne che lo apprezzano. Dal 2001<br />
Stress s.r.l. produce D.J. e Atlantique, marchi beachwear che,<br />
conservando gli stessi concetti, si rivolgono a un pubblico dalle<br />
esigenze <strong>più</strong> diverse.<br />
PIERRE MANTOUX<br />
Nel 1932 Ottorino Giangrossi fonda l’industria calze a telaio. La<br />
combinazione dei materiali, principalmente seta, garantiscono un<br />
prodotto di alta qualità ed eleganza.<br />
Dopo la seconda guerra mondiale il figlio Remo e la moglie Velia<br />
vanno oltre la caratteristica funzionale del prodotto, creando un<br />
accessorio moda unico e inimitabile. Il 1958 è l’anno di nascita<br />
della Lycra e a Milano la fibra dalle proprietà elastiche e resistenti<br />
entra subito nel mondo delle calze attraverso le moderne lavorazioni<br />
dell’azienda che modella la fibra in un leggerissimo velo portando<br />
alla nascita del collant.<br />
Nel 1960 a Londra Mary Quant, visionaria stilista, disegna la prima<br />
minigonna cambiando cosi il concetto di femminilità del tempo. La<br />
minigonna diventa un fenomeno internazionale, nelle città sfilano le<br />
gambe delle donne e iniziano le prime collaborazioni tra i couturier<br />
e Pierre Mantoux. Nel 1980 gli stilisti scelgono gli iconici collant<br />
del brand con la riga dietro come accessorio indispensabile per le<br />
proprie sfilate e l’azienda inizia a espandersi nei punti vendita di<br />
lusso nel mondo come La Rinascente, Bon Marché e Bloomingdale.<br />
Nel 1990 Il piccolo atelier diventa un’azienda internazionale. Pierre<br />
Mantoux è distribuito in oltre cinquanta paesi e l’offerta dei prodotti<br />
si espande con i primi modelli di bikini, per la linea <strong>mare</strong>, fino agli<br />
innovative, prima azienda italiana dell’abbigliamento a ricevere questa<br />
attestazione. Valery è stata anche di recente inserita nel volume<br />
100 Eccellenze Italiane, edito da Riccardo Dell’Anna che racconta<br />
il successo dell’Italia contemporanea in cento storie d’eccellenza<br />
italiane per settori e categorie. Il risultato è una galleria su carta di<br />
oltre mille personaggi, marchi, aziende ed enti in cui, idealmente,<br />
ci si può riconoscere e da cui ci si deve lasciar ispirare.<br />
LISANZA<br />
Nato nel 1920 il Maglificio Lisanzese ha subito avuto l’impronta della<br />
sua giovanissima fondatrice, Liberata Bodio che aveva imparato<br />
l’arte della maglieria confezionando calze, guanti e maglioni per le<br />
famiglie dei militari sul fronte della guerra del Carso e delle Alpi.<br />
Dopo il 1950, il progressivo sviluppo delle iniziative portò a continui<br />
successi sui mercati internazionali. Il successo del Maglificio<br />
Lisanzese è dovuto alla scelta di fare un prodotto qualitativamente<br />
di alto livello. Nel 1975 all’età di 80 anni, la fondatrice scomparve.
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strumenti<br />
Una laboriosità ancora oggi ricordata dalle maestranze che l’hanno<br />
riconosciuta come maestra e che tuttora sono occupate. Un esempio<br />
che continua nella figlia Rosarina e nei suoi nipoti, oggi responsabili<br />
della conduzione dell’azienda. I 75 anni di vita del maglificio, sono<br />
anche contraddistinti dai marchi di fabbrica adottati in tre periodi<br />
molto significativi. Il primo marchio Maglificio Lisanzese è stato<br />
utilizzato fino agli anni Quaranta e riproduce il tradizionale simbolo<br />
del filato di lana. Il secondo è stato usato fino agli anni Settanta<br />
e abbreviava la parola Lisanzese. Il terzo (quello attuale) adotta<br />
definitivamente il nome del borgo sul lago Maggiore dove si trova<br />
la sede del maglificio. Oggi il marchio Lisanza è presente ovunque<br />
nel mondo. È sinonimo di un prodotto garantito a ogni livello. Alla<br />
tradizione (la maglieria) si sono aggiunte la corsetteria e la lingerie.<br />
Lisanza produce articoli in lana, seta, filo di scozia e lino. Solo fibre<br />
naturali. La produzione è veramente a km zero fino alla confezione.<br />
Dalle macchine tubolari che usano filati di lana, seta, filo di scozia,<br />
lana-seta, e anche cachemire, alle migliaia di fili che si intrecciano<br />
per fare i tessuti in pizzo, fibre naturali e rappresentano tuttora una<br />
caratteristica della produzione.<br />
GRUPPO INTIMO ITALIANO<br />
Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano è l’essenza del made in Italy dal 1967. Artigianalità,<br />
ricerca e selezione dalle materie prime di <strong>più</strong> alta qualità,<br />
cura dei particolari e un glamour style inconfondibile. Sono questi i<br />
tratti che caratterizzano l’intera offerta dei brand di Gruppo <strong>Intimo</strong><br />
Italiano, sinonimo di qualità, stile e gusto italiano. Gruppo <strong>Intimo</strong><br />
Italiano nasce dalla lungimiranza di Roberto e Carla Tonti che nel<br />
1967, scelgono di proporsi sul mercato all’ingrosso con il marchio<br />
Tatà, linea di lingerie di alta gamma, che proponeva un prodotto<br />
quasi del tutto nuovo per l’epoca, la vestaglia da camera. Il talento e<br />
l’alta qualità dei prodotti permettono all’azienda di divenire in pochi<br />
anni un brand leader nel mercato di riferimento italiano, guadagnandosi<br />
l’appellativo di regina delle vestaglie. Già alla metà degli<br />
anni Settanta Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano varca i propri confini settoriali<br />
e geografici inserendo nuove aree di prodotto legate alla lingerie<br />
che amplificano e favoriscono l’espansione nei mercati esteri. Alla<br />
fine degli anni Ottanta, con l’ingresso in azienda della figlia Sabrina<br />
Tonti, stilista eclettica e vivace, formatasi professionalmente a New<br />
York, nasce Pepita. Il nuovo brancl Pepita si caratterizza per l’uso<br />
di colori brillanti e uno stile glamour e attuale. Nel cono degli anni<br />
si delinea sempre di <strong>più</strong> la vera vocazione del brand, concepito per<br />
l’homewear, ma perfetto anche par il daywear. Dalla metà degli<br />
anni Novanta i due marchi Pepita e lo storico Tatà, sono distribuiti<br />
esclusivamente al dettaglio in oltre 650 esercizi commerciali in<br />
Italia e circa 350 all’estero. Oggi per Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano i<br />
numeri parlano da soli: 5.000 metri quadrati dove si effettuano la<br />
lavorazioni, due brand storici (Pepita e Tatà), un brand beachwear<br />
(Pepita Forte dei Marmi), un brand prêt-à-porter (Pepita 24/7), 24<br />
nazioni in cui sono commercializzati i prodotti, mille punti vendita<br />
multimarca, sette punti vendita monomarca (Forte dei Marmi,<br />
Roma, San Pietroburgo, Mosca, Pechino e Nanchino), tre showroom<br />
(Firenze, Milano e Mosca).<br />
Qui sopra,<br />
un coordinato<br />
di Ambra.<br />
A destra,<br />
un bikini<br />
della nuova<br />
linea Easy by<br />
Domani.<br />
AMBRA<br />
Dal 1962, Giuseppe e Margherita Toppino, titolari di un piccolo<br />
laboratorio per la produzione di corsetteria conto terzi, hanno cullato<br />
segretamente l’idea di realizzare una propria linea di corsetteria<br />
artigianale di altissima qualità. Grazie al loro spirito d’iniziativa,<br />
il laboratorio degli inizi nel tempo si è trasformato in un’azienda<br />
modernamente e tecnologicamente attrezzata, che tuttavia mette<br />
ancora oggi al centro della propria concezione di prodotto quella<br />
manualità, quell’attenzione alla cura dei dettagli e dei particolari<br />
nascosti tipiche delle ormai scomparse lavorazioni veramente<br />
artigianali. Alla fine degli anni Ottanta viene abbandonato il lavoro<br />
conto terzi e nasce Ambra, alla cui crescita contribuiscono attivamente<br />
i figli di Giuseppe e Margherita, inseritisi nel frattempo in<br />
azienda. La sede di Ambra è in Piemonte, ad Alba, area con un<br />
fortissimo spirito imprenditoriale e sede di aziende di primissimo<br />
piano a livello mondiale (Ferrero Dolciaria, Miroglio/Vestebene,<br />
Mondo Rubber, etc.), ma altresì terra votata all’eccellenza quanto<br />
a produzione di grandissimi vini (Barolo e Barbaresco su tutti) e<br />
capitale dell’indiscusso re gastronomico, il tartufo bianco d’Alba,<br />
conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. La scelta del nome Ambra<br />
nasce dal prezioso e seducente minerale fossile che da ispira le<br />
linee di prodotto, ma anche dalla volontà di identificare con un nome<br />
italiano un vero prodotto italiano. Fare corsetteria è per l’azienda<br />
veramente come realizzare un’opera d’arte. Ecco perché non si<br />
possono demandare all’esterno fasi di lavorazione e/o assemblaggio<br />
che snaturerebbero il concetto di prodotto artigianale di qualità.<br />
L’idea iniziale, la visione e scelta dei materiali, la creazione stilistica,<br />
la realizzazione dei prototipi, le prove di vestibilità e modellistica,<br />
la produzione, fino alla pulitura, il ripasso e il controllo dei capi,<br />
la logistica, tutto viene realizzato presso l’unica sede aziendale di<br />
Alba, grazie naturalmente al preziosissimo contributo di personale<br />
consapevole e veramente motivato. In epoca di globalizzazione, di<br />
produzioni localizzate all’estero e di forte concorrenza da parte di<br />
produttori extraeuropei a basso costo, ciò che contraddistingue<br />
un capo Ambra è il carattere esclusivo e irrinunciabile del vero<br />
made in Italy. Una rete di agenti per il mercato Italia e per l’estero<br />
si occupa della promozione e della presentazione delle collezioni<br />
alla clientela. Il mercato estero registra un interesse considerevole<br />
e crescente per il prodotto Ambra, che tuttavia per precisa volontà<br />
e filosofia della proprietà vuole mantenere quelle irrinunciabili caratteristiche<br />
di artigianalità ed esclusività tipiche delle produzioni<br />
limitate di prodotti di nicchia.
SIL PARIS<br />
23-25/1 <strong>2016</strong><br />
Stand: C23
strumenti<br />
A sinistra, un coordinato Verdissima.<br />
Sotto, costumi di Vacanze Italiane.<br />
INTIMAMODA<br />
Una storia affascinante che dal 1970 sfiora la pelle delle donne.<br />
Dall’iniziativa di Ruggero Franciosi e del figlio Giancarlo, fratello<br />
di Gian Paolo e Marco, nasce il primo laboratorio di produzione e<br />
vendita di corsetteria Falck, in cui lavoravano 7 dipendenti: in una<br />
stanza si tagliava a mano e in un’altra si cucivano i capi che venivano<br />
poi venduti ai grossisti. Il 17 febbraio 1976 nasce ufficialmente la<br />
Falck S.p.A. con sede a Modena. Nel luglio del 1977 la Falck S.p.A.<br />
si trasferisce nell’attuale sede di Cognento e nel 1985 si decide di<br />
portare avanti la tradizione di famiglia, sviluppando nel contempo<br />
idee innovative. Così la società viene rinominata Intima Moda S.r.l.<br />
e affronta la prima importante svolta con l’apertura alle nuove<br />
richieste del mercato, in quegli anni in forte espansione. Assecondando<br />
il loro desiderio di espansione, nel 1991 i fratelli Franciosi<br />
decidono di ampliare la gamma prodotto attraverso l’acquisizione<br />
del brand di lingerie Verde Veronica. Successivamente viene creato<br />
il marchio Verdissima che consente di posizionare definitivamente<br />
l’azienda anche su segmenti di mercato medio-alti. Inizia così una<br />
crescita del fatturato costante negli anni. Nel 2007 Intima Moda<br />
acquisisce il brand Margherita Mazzei e nel 2010 entra nel mondo<br />
dell’abbigliamento con la linea You, un’estensione della concezione<br />
di stile Verdissima. Dall’espansione di mercato, una diversificazione<br />
accurata di brand, prodotti e canali distributivi che portano oggi<br />
a fare di Intimamoda S.p.A. un’azienda tra le leader del settore.<br />
TRUCCO TESSILE<br />
La società Trucco Tessile viene fondata nel 1960 dai fratelli Giorgio<br />
e Piero Trucco, precedentemente operativi nell’attività commerciale<br />
di famiglia nel settore tessile e abbigliamento. La crescita aziendale<br />
è senza dubbio legata, oltre che all’aumento dei consumi nel<br />
mercato degli anni Settanta, all’intuizione di Giorgio Trucco che,<br />
tra i primissimi in Italia, sviluppò l’innovativo e moderno concept<br />
di pigiama in maglia.<br />
Un secondo passo strategico decisivo è l’acquisizione di una delle<br />
<strong>più</strong> importanti società italiane del settore: la M.M.T. di Torino, fondata<br />
nel 1926, azienda leader nella produzione di una vasta gamma di<br />
prodotti di intimo a marchio Alpina.<br />
Con gli anni Trucco Tessile si afferma come leader nazionale nella<br />
maglieria intima e nell’abbigliamento notte uomo e donna. Inoltre,<br />
con il brand Ghiro, prodotto interamente in Italia, inizia dagli anni<br />
Novanta a esportare e distribuire in diversi paesi del mondo partecipando<br />
alle <strong>più</strong> specializzate fiere internazionali di settore. Nel<br />
2014 viene acquisita dalla famiglia Botto Poala la Boglietti Spa, il<br />
primo maglificio d’Italia fondato nel 1867 da Antonio Boglietti nel<br />
biellese, zona di grande e consolidata tradizione nella lavorazione<br />
di lane e filati pregiati.<br />
I marchi Boglietti, Kristal e Stefania Canavesi e le produzioni di<br />
maglieria intima, lingerie e beachwear, passano dunque alla Trucco<br />
Tessile che consolida la sua presenza nel mercato e nel dettaglio<br />
specializzato italiano ed estero formando un polo industriale tessile<br />
con un’esperienza produttiva e un know-how di 150 anni.<br />
L’EVOLUZIONE DELLO STORYTELLING<br />
Che lo storytelling sia importante (spesso decisivo) il Future<br />
Concept Lab con i suoi workshop lo ha ormai capito da molti<br />
anni. Ma che nella trama narrativa si debba privilegiare<br />
un punto di vista autentico, forte e chiaro, al di là delle<br />
convenzioni persuasive, è tutt’altra storia.<br />
“Le formule preconfezionate non pagano, che siano legate<br />
come in passato alla creatività <strong>più</strong> artistica o alla celebrazione<br />
biografica - ha spiegato Francesco Morace - Mentre ciò che<br />
emerge è la capacità o il talento editoriale di scegliere il<br />
taglio o il tono giusto a partire dal contesto o dall’occasione<br />
relazionale. In questo esercizio, che solo la sperimentazione<br />
e l’esperienza può garantire, emerge la vocazione nell’affinare<br />
il messaggio e valutare la temperatura della relazione,<br />
il suo giusto mix tra credibilità e originalità, interpretazione<br />
del dato e originalità della prospettiva. Negli ultimi anni il<br />
mondo della comunicazione ha abbracciato con entusiasmo<br />
la dimensione narrativa, puntando con decisione verso lo<br />
storytelling. La nuova frontiera del raccontare oggi vira in<br />
direzione della creazione di storie originali, in un orizzonte di<br />
vera e propria story creation. La capacità editoriale diventa<br />
dunque un elemento chiave, per affrontare la complessità<br />
dei contenuti e la varietà dei messaggi. Ogni azienda, ogni<br />
agenzia, ogni sorgente di comunicazione non può limitarsi<br />
a produrre semplici messaggi, ma dovrebbe assumere un<br />
punto di vista, sviluppare una capacità combinatoria, definire<br />
una chiave di lettura del mondo capace di generare<br />
senso. Un elemento discriminante della tendenza Edited<br />
Life è rappresentato dall’alleanza tra uomo e macchina,<br />
tra cervelli e algoritmi. La sovrabbondanza di messaggi<br />
può essere gestita attraverso gli strumenti digitali, ma gli<br />
algoritmi da soli non possono garantire la qualità del contenuto.<br />
Come ha suggerito di recente Mark Zuckerberg (in<br />
un acceso dibattito con Arianna Huffington), gli elementi<br />
chiave della comunicazione dei prossimi anni saranno ricchezza<br />
e velocità, ovvero la capacità di generare contenuti,<br />
storie, racconti, percorsi di significato, capaci di arrivare a<br />
persone specifiche, attraverso canali diversi, con sempre<br />
maggiore efficacia e sempre minore disturbo. Una variante<br />
del paradigma Quick & Deep che potremmo ribattezzare<br />
Quick & Rich”.
Prodotto e distribuito da<br />
S.p.A. Italy - Tel. +39 059 2924911 - info@intimamoda.it - www.intimamoda.it - www.verdissima.it
strumenti<br />
In queste foto, alcune proposte Hanro.<br />
UN PREMIO ALL’HERITAGE<br />
Anche Eurovet sceglie l’esperienza e la tradizione. Eurovet premia<br />
ogni anno un marchio di lingerie come Designer of the Year per<br />
il Salon International de la Lingerie di Parigi e un produttore di<br />
tessuti per Interfilière. Per l’edizione di gennaio <strong>2016</strong> il prestigioso<br />
premio è stato assegnato al brand Hanro of Switzerland per il<br />
Salon de la Lingerie e alla società Willy Hermann per Interfilière.<br />
Per il Designer of the Year, la giuria di Eurovet stava cercando due<br />
marchi suggestivi con una lunga tradizione e una vasta esperienza,<br />
che abbiano dimostrato anche una creatività eccezionale negli<br />
ultimi anni. Il prestigioso premio viene ufficialmente consegnato<br />
ai due marchi durante la conferenza stampa il primo giorno del<br />
Salon International de la Lingerie il 23 gennaio.<br />
HANRO<br />
Per oltre 130 anni, Hanro ha creato e prodotto lingerie, nightwear<br />
e loungewear di altissimo livello. Fondata nel 1884 in Svizzera,<br />
Hanro è sempre stata sinonimo dell’understatement nel lusso, della<br />
naturale eleganza e di capi di livello alto che sono un autentico<br />
piacere da indossare. Decenni di tradizione, innovazioni tecnologiche<br />
avanzatissime e design contemporaneo fanno di Hanro un<br />
brand che si distingue dagli altri. Per le collezioni sono utilizzati<br />
solo materiali naturali di pregio, le ultime tecnologie nel campo<br />
della maglieria e una grande attenzione anche ai minimi dettagli.<br />
Il risultato finale è un prodotto di lusso, dall’incredibile comfort<br />
e lunghissima durata nel tempo, scelto da donne sofisticate e<br />
uomini raffinati di tutto il mondo. Con un livello d qualità che<br />
è possibile percepire sulla pelle.<br />
Nel 1884 Albert Handschin apre una fabbrica per produrre<br />
maglieria a Liestal in Svizzera. La sua idea è quella di produrre<br />
lingerie in fibre naturali, morbida e confortevole, per donne<br />
eleganti e moderne. Nel 1913 il marchio Hanro è registrato e<br />
deriva dai cognomi dei due business partner: Albert Handschin<br />
e Carl Ronus. Fin dall’inizio la società svizzera concentra la sua<br />
produzione sulle macchine da maglieria circolare dando vita a<br />
top e bodysuit di lana e seta finissime. All’inizio l’obiettivo è solo<br />
quello di mantenere il corpo caldo, ma con il tempo i due soci<br />
sviluppano una vera collezione di lingerie alla moda e seducente.<br />
Negli anni Cinquanta e Sessanta la creazione di nightwear e<br />
lingerie eleganti fanno affer<strong>mare</strong> il nome e la fama di Hanro nel<br />
mondo dell’alta società. Le collezioni Hanro riflettono il glamour<br />
di Hollywood. Seduttiva, creata per valorizzare il corpo femminile,<br />
questa lingerie in pizzo nasce per celebrare proprio la femminilià.<br />
Un esempio per tutti: Marilyn Monroe che indossa intimo Hanro<br />
nella famosa scena del film Quando la moglie è in vacanza.<br />
Gli anni Settanta vedono affermarsi i trend del pizzo raschel e<br />
nuovi colori. La creatività della maglieria raschel Hanro porta il<br />
brand svizzero al top nel mondo della lingerie. Negli anni Ottanta<br />
e Novanta Hanro apre la strada a un nuovo senso estetico e di<br />
benessere dalle linee pure ed essenziali in finissimi cotoni mercerizzati.<br />
Il celebre Cotton Seamless Spaghetti Top, indossato<br />
anche da Nicole Kidman in Eyes Wide Shut diventa il best-seller<br />
di quegli anni.<br />
Nell’ultimo decennio le moderne collezioni di loungewear Hanro<br />
riflettono sempre <strong>più</strong> il trend casual del nuovo secolo. L’outerwear<br />
casual unisce underwear e abbigliamento in modo fashion.<br />
Nel 2014 Hanro ha celebrato il suo 130esimo anniversario.<br />
WILLY HERMANN<br />
Dal 1934 la società Willy Hermann è specializzata nella produzione<br />
di tessuti in maglia per underwear, lingerie, sports e leisurewear,<br />
swimwear, home e loungewear. In <strong>più</strong> i recenti sviluppi tecnologici<br />
hanno permesso di estendere l’utilizzo dei tessuti Willy Hermann<br />
anche al campo del tessile tecnico. Willy Hermann dispone di<br />
una produzione completamente integrata che comprende anche<br />
gli impianti di tintura e finissaggio. Sono quattro i reparti di<br />
produzione: maglieria circolare e rettilinea, maglieria tubolare<br />
knitting body-sized e seamless (con macchine Santoni). Il tessuto<br />
grezzo è tutto prodotto nella sede di Hard in Austria mentre per<br />
tintura e finissaggio c’è la sede di Niederfrohna in Germania. I<br />
tessuti <strong>più</strong> famosi e unici nel loro genere sono quelli con il marchio<br />
registrato Superfine, frutto di ricerca e sperimentazione in<br />
azienda durate decenni per ottenere finezze elevatissime. Per chi<br />
indossa i capi realizzati con i tessuti Superfine di Willy Hermann<br />
si traduce in un eccezionale comfort accompagnato da un aspetto<br />
estetico distintivo. Anche la società Willy Hermann, come molte<br />
altre del settore e di tradizione ha dietro il lavoro di una famiglia.<br />
Fin dalla sua fondazione, nel 1934, è sempre stata di proprietà<br />
della famiglia Hermann. Il fondatore si chiamava appunto Willy<br />
Hermann (1898-1974) e per molti decenni la società è stata<br />
diretta dai suoi due figli Heinz (1935-2012) e Horst (1937-<br />
1997). Anche in azienda ai vertici ci sono da sempre membri<br />
della famiglia Hermann. L’attuale management appartiene alla<br />
terza e quarta generazione degli Hermann che sono orgogliosi di<br />
avere personale fedele impegnato in azienda da moltissimi anni,<br />
in certi casi addirittura decenni. La dedizione e l’entusiasmo dei<br />
collaboratori rappresenta un aspetto importante per la società<br />
Willy Hermann.
CHOOSE YOUR PERFECT SHADE<br />
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VISIT US AT THE FOLLOWING TRADE SHOWS: ALMERE – FAIR · ANTWERP – LINGERIE PRO · BIRMINGHAM – MODA · COPENHAGEN – CIFF · DORTMUND –<br />
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MARKET WEEK · HAMBURG – ARCOTEL ONYX · LONDON – PURE · MOSKAU – CPM · MUNICH – SUPREME BODY & BEACH · NEW YORK – CURVE<br />
NEW YORK – MARKET WEEK · OSLO – NORSK MOTEFORUM · PARIS – SIL · STOCKHOLM FASHION WEEK · WALLAU – DESSOUS MESSE · ZURICH – TMC
strumenti<br />
OSCALITO<br />
UNA BELLA STORIA ITALIANA<br />
Oscalito è un marchio che evoca origini esotiche, ma che in<br />
realtà è un acronimo tutto italiano. Osvaldo Casalini Lino Torino,<br />
i nomi, i luoghi e la storia del brand, racchiusi in 4<br />
sillabe e nella famosa silhouette uscita dalla scuola di Gino<br />
Boccasile, raccontano la storia di una famiglia, di una città e<br />
di una grande passione.<br />
Nei primi anni Trenta a Torino Osvaldo e Lino Casalini iniziano<br />
la produzione di tessuti in cotone e lana. Nel 1936 nasce il<br />
marchio Oscalito che, lavorando solo fibre naturali di alta<br />
qualità, sviluppa linee di intimo e moda maglia per uomo,<br />
donna e bambino.<br />
Dopo il doloroso periodo bellico i fratelli Casalini sistemano le<br />
due macchine tessili salvate dalla guerra in un basso fabbricato<br />
lungo il fiume Po e la produzione riprende nell’entusiasmo della<br />
ricostruzione. Nel 1946 Osvaldo e Lino festeggiano il decennale<br />
del marchio Oscalito: una foto li ritrae sulla vetta del Cervino,<br />
4778 metri sopra il livello del <strong>mare</strong>, molte migliaia di metri<br />
sopra il letto del Po, ma non troppo alte per i loro sogni. Il<br />
laboratorio continua ad ampliarsi e a mantenere altissimo il<br />
livello delle materie prime: si abbandona il bambino per dedicare<br />
un’attenzione particolare alla donna e all’uomo.<br />
I figli di Lino, Arrigo e Andrea, appena adolescenti, posano<br />
per le campagne pubblicitarie del marchio, ma la passione<br />
per i tessuti nasce, all’inizio, solo in Andrea. Mentre Arrigo<br />
intraprende gli studi di giurisprudenza, Andrea si diploma<br />
perito tessile e nel 1967 parte per il College of Textile Art<br />
and Technology di Leicester (oggi Politecnico). Rientrato a<br />
Torino, inizia a sperimentare disegni su macchine tessili wild<br />
e pattern, nuovi filati e ad ampliare la gamma di prodotti ai<br />
capi moda. Le novità piacciono anche negli Stati Uniti. Per<br />
Oscalito si moltiplicano gli ordini, gli impegni e la produzione.<br />
Nel 1975 entra in azienda Arrigo, per la parte commerciale.<br />
Seguono anni di sviluppo costante, sia nella produzione classica<br />
sia, soprattutto, sulla linea moda che ora realizza il 65% del<br />
fatturato complessivo. L’export segue lo stesso andamento.<br />
Nel 1980 rappresentava il 40% del fatturato, oggi il 70%.<br />
In una società ormai globalizzata, la politica aziendale di Oscalito<br />
ha voluto fermamente mantenere una filiera autenticamente<br />
made in Italy. Tutto il processo produttivo, dalla creazione<br />
del modello al prodotto finito, passando attraverso tessitura e<br />
In queste foto, da sinistra, tre fasi<br />
del ciclo di produzione Oscalito e<br />
un modello della collezione uomo.<br />
finissaggio, ha luogo nello stabilimento torinese di via Asiago, la<br />
sede attuale, dalla quale escono circa 320mila capi ogni anno,<br />
di cui una piccola quota realizzata per marchi di eccellenza<br />
che hanno vestito star come Cameron Diaz e Mick Jagger.<br />
“In uno scenario competitivo sempre <strong>più</strong> difficile e globalizzato<br />
dove ci si confronta con aziende comparabili alla nostra per<br />
dimensioni e modello di business, ma anche con colossi in<br />
grado di proporsi trasversalmente in diversi settori e segmenti,<br />
l’azienda ha fatto una scelta precisa - spiega Dario Casalini,<br />
figlio di Andrea e Gisa, da tre anni amministratore delegato<br />
dell’azienda - Concentrare la propria offerta in una nicchia di<br />
mercato proponendosi come eccellenza a livello qualitativo e<br />
autentico made in Italy. Dal 1936 infatti l’intera produzione,<br />
dal filo al capo finito, avviene nei nostri stabilimenti torinesi,<br />
dove utilizziamo macchine di altissima precisione, ma al tempo<br />
stesso realizziamo ancora manualmente moltissime lavorazioni.<br />
Il nostro per certi versi è un modello di business che potrebbe<br />
apparire anti-economico, ma noi crediamo nella qualità senza<br />
compromessi e fino ad ora la nostra scelta e i nostri sforzi sono<br />
sempre stati premiati”.<br />
La partecipazione ai saloni internazionali <strong>più</strong> rappresentativi<br />
del settore è per la società torinese l’occasione per incontrare<br />
buyer e addetti ai lavori, ma anche per presentare in modo<br />
diverso e senza veli la qualità Oscalito.<br />
“Oggi finalmente l’azienda ha deciso di raccontarsi e sente la<br />
necessità di spiegare a tutti gli sforzi e le meticolose lavorazioni<br />
che ci sono dietro un’eccellenza sartoriale italiana unica<br />
come Oscalito - aggiunge Michele Baggio, direttore marketing<br />
e commerciale - Al Salon International de la Lingerie di Parigi<br />
porteremo una delle nostre macchine e metteremo in scena<br />
per la prima volta per curiosi e appassionati la slow production<br />
Oscalito. Parallelamente stiamo studiando una serie di iniziative<br />
per raccontare da vicino la nostra realtà anche sul punto vendita.<br />
Insomma guardando al futuro mi sento di dire che Oscalito nei<br />
prossimi anni difficilmente perderà il filo, ma forse questo filo<br />
diventerà un po’ <strong>più</strong> visibile”.<br />
80 ANNI DI STILE OSCALITO<br />
La costina tubolare, elegante e confortevole, ma anche l’organzino<br />
di seta, il taffetà frusciante, i pizzi macramé, Leavers<br />
e Chantilly. La qualità di Oscalito nasce dai dettagli, ma sono<br />
i dettagli sobri, raffinati, mai sopra le righe, a creare lo stile<br />
Oscalito. Dai primi modelli di delicate maglie intime femminili,<br />
con le coppe in pizzo, creati da Elsa Casalini alle magliette<br />
coloratissime e unisex dei primi anni Settanta, richieste dal
In questa foto,<br />
un modello della<br />
collezione donna<br />
Oscalito, che<br />
unisce tradizione<br />
e contenuto moda.<br />
mercato americano, sperimentando con passione accostamenti<br />
inediti e filati diversi, l’eleganza Oscalito si è evoluta fino alle<br />
proposte attuali di un intimo esternabile piacevole da indossare<br />
e mostrare. Due collezioni all’anno che, interpretando con eleganza<br />
le tendenze di stagione, propongono preziosi sottogiacca<br />
in lana/seta o cachemire, ma anche maglie iperfemminili con<br />
inserti e finiture in seta e pizzo, da indossare la sera su un paio<br />
di pantaloni svasati per l’inverno; oppure piccoli cardigan in<br />
fresco cotone, pull di gusto navy per le occasioni <strong>più</strong> casual e<br />
modelli in Jersey, morbidi e sensuali come lingerie, per la stagione<br />
estiva. In azienda sono ancora conservati tutti i disegni, i<br />
modelli, le prove tecniche e le cartelle colori: i top a spalla larga<br />
o sottile in pizzo, le maglie in lana merino e lurex con i motivi<br />
ispirati ai monumenti italiani ed europei degli anni Settanta,<br />
e poi le immagini dei tanti fan della qualità di Oscalito e del<br />
Maglificio Po nel mondo del cinema e della moda. Tradizione,<br />
eredità e know-how che non devono assolutamente andare<br />
perduti con gli anni. Infatti, per festeggiare gli ottant’anni di<br />
Oscalito, è stata creata una capsule Anniversary che recupera<br />
in stile contemporaneo alcuni modelli iconici del brand.<br />
“I colori e le forme della natura, le suggestioni di un viaggio, i<br />
richiami all’arte, all’architettura o al teatro, le sfilate delle grandi<br />
griffe, ma anche <strong>più</strong> semplicemente l’eleganza di una persona<br />
comune seduta al nostro fianco in metropolitana - spiega Gisa<br />
Casalini, moglie di Andrea e responsabile del reparto stile - Per<br />
noi le fonti di ispirazione sono indubbiamente tante e si rinnovano<br />
di stagione in stagione, ma è sempre attraverso la qualità dei<br />
tessuti e l’uso sapiente dei dettagli che alla fine si rivela lo stile<br />
Oscalito. Sofisticato e seducente, raffinato e romantico, intrigante<br />
e camaleontico, ma sempre unico, personale e riconoscibile”.<br />
LA FILIERA PRODUTTIVA<br />
Pur operando in una società ormai globalizzata, Oscalito mantiene<br />
una filiera autenticamente made in Italy: tutto il processo<br />
produttivo, dalla creazione del modello al prodotto finito,<br />
passando attraverso tessitura, taglio, cucitura e finissaggio,<br />
ha luogo nello stabilimento torinese. L’italianità della filiera è<br />
stata recentemente certificata da Italcheck. Oscalito ha inoltre<br />
adottato la tecnologia RFID che, applicata all’etichetta, permette<br />
la tracciabilità completa di tutta la filiera per ogni singolo capo<br />
(non soltanto per lotto), garantisce un controllo capillare sulla<br />
produzione e spedizioni puntuali e precise.<br />
“Per spiegare come nascono i nostri prodotti dovrei invitarvi<br />
in azienda per vedere le nostre macchine a maglia circolare di<br />
antica tradizione, sentire il suono delle migliaia di aghi che si<br />
muovono simultaneamente in perfetta sincronia, apprezzare la<br />
perfezione di un tessuto tagliato a mano dalle nostre maestranze,<br />
sentire gli odori e i profumi delle diverse materie prime in<br />
lavorazione - spiega Andrea Casalini, presidente della società e<br />
responsabile della produzione - La nostra produzione è quindi<br />
prima di tutto un’esperienza sensoriale forte e coinvolgente<br />
che posso cercare di spiegare dicendo che ogni nostra scelta<br />
produttiva viene fatta pensando prima di tutto al benessere di<br />
chi indosserà i nostri capi, perché per noi comfort, benessere<br />
e bellezza sono tre fili che devono essere sempre e indissolubilmente<br />
intrecciati”.<br />
La tessitura<br />
Oscalito utilizza un parco macchine circolari a maglia di antica<br />
tradizione classica, che producono volutamente con lentezza<br />
perché privilegiano la qualità, esaltando le caratteristiche del<br />
filato e donando nel contempo al tessuto il giusto equilibrio di<br />
morbidezza ed elasticità. Un finissaggio con moderato decatizzo<br />
e asciugatura stabilizza la pezza e completa la prima fase.<br />
Prototipia e modellistica<br />
La ricerca, lo studio e la progettazione dei modelli vengono<br />
effettuati all’interno dell’ azienda avvalendosi di un appoggio<br />
stilistico esterno.<br />
Le basi, i prototipi, l’abbinamento dei materiali e le tecniche di<br />
assemblaggio sono condotti dall’équipe formata dalle maestre<br />
e dalle modelliste di Oscalito.<br />
Il taglio<br />
Il taglio delle pezze avviene con due procedimenti distinti,<br />
secondo la tipologia del tessuto. Per il tessuto jersey e il<br />
tessuto liscio si adopera una macchina di taglio automatica,<br />
assistita dal computer. Per il tessuto tubolare a coste, che è<br />
il fiore all’occhiello di Oscalito, occorre particolare diligenza<br />
nella manipolazione per rispettarne la naturale elasticità. Il<br />
taglio viene effettuato a mano guidando il tessuto sotto la<br />
sega a nastro: un lavoro delicato, accurato e di alta precisione.<br />
Sempre a mano vengono ritagliati tutti i pizzi seguendo i<br />
cartoni e i fili di ricamo.<br />
La cucitura<br />
La sala cucitura è alimentata da un macchinario a nastro<br />
scorrevole. Un programma computerizzato smista i lotti da<br />
confezionare in funzione delle singole operazioni e li invia ai<br />
posti di lavoro secondo parametri come il tipo di macchina<br />
usata, le modalità della cucitura, l’abilità dell’operatrice o il<br />
colore. Un magazzino aereo parcheggia le cassette in attesa<br />
dell’operazione successiva.<br />
Controllo qualità<br />
All’uscita del reparto cucitura, ogni singolo capo è sottoposto<br />
al controllo qualità: viene misurato e verificato nelle cuciture<br />
e nella regolarità del tessuto. Se idoneo, passa alla stiratura<br />
con cartellino e imbusto e quindi inviato al magazzino prodotti<br />
finiti dove gli ordini vengono preparati singolarmente, controllati<br />
e imballati insieme con il materiale pubblicitario relativo alla<br />
stagione in corso. Le spedizioni sono giornaliere e affidate a<br />
un corriere espresso di consolidata garanzia.<br />
IL CODICE ETICO<br />
L’impegno per una crescita sostenibile. Il marchio Oscalito<br />
nasce con il preciso impegno di creare i presupposti per una<br />
crescita responsabile e sostenibile rispetto all’ecosistema,<br />
integrata e rispettosa dell’ambiente sociale e territoriale.<br />
Per questo l’azienda utilizza solo fibre naturali o di origine<br />
naturale, investe importanti risorse per abbassare l’impatto<br />
ambientale delle proprie lavorazioni e privilegia collaborazioni<br />
con produttori che posseggono certificazioni ambientali ed<br />
etiche e vantano caratteristiche e performance ambientali<br />
dei materiali, privilegiando, dove possibile, i prodotti made<br />
in Italy e geograficamente <strong>più</strong> vicini per ridurre al minimo<br />
l’impatto ambientale del trasporto. Oscalito promuove quindi<br />
una cultura rispettosa dell’ambiente per tutelare la crescita e<br />
la salute delle persone e creare migliori condizioni per il futuro<br />
delle nuove generazioni.
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appunti di stile<br />
di Monica Lugli<br />
NINA AND THE WOLF<br />
MADE<br />
IN ITALY<br />
WITH<br />
LOVE<br />
Un brand svizzero espressione della creatività italiana,<br />
che celebra la donna e il suo io <strong>più</strong> profondo<br />
Un nome da favola per raccontare la bellezza<br />
della complessità femminile, delle tante<br />
personalità che rendono le donne esseri<br />
così speciali. Un pizzico di romanticismo,<br />
un’aura di seduzione, tanta raffinatezza<br />
e -perché no- la voglia di essere un po’<br />
cacciatrici. Ecco il concept alla base di<br />
Nina and The Wolf, nato da poco dall’idea<br />
di due giovani italiane, Marta Rovatti e<br />
Gaia Sormani. Per entrambe curricula di<br />
tutto rispetto. Marta ha seguito la passione<br />
per la fotografia, ereditata dalla famiglia, e<br />
dopo la laurea in Design ha frequentato un<br />
Master of Arts in fotografia all’Università di<br />
Westminster, lavorando nel contempo con<br />
noti fotografi di moda. Oggi è una freelance,<br />
lavora a Milano e i suoi scatti sono stati<br />
pubblicati su The New York Times, Vogue.<br />
it e Grazia. Dal 2013 le sue foto sono all’asta<br />
da Sotheby’s. Gaia nella sua famiglia<br />
rappresenta la terza generazione di donne<br />
che lavorano nel settore lingerie: dopo un<br />
master in Management all’Università di<br />
Edimburgo e un’esperienza presso alcuni<br />
“up and coming” fashion brands a Londra<br />
e in Italia, per cui ha seguito il marketing e<br />
la comunicazione, ha deciso di lasciare tutto<br />
per dar vita al suo sogno: Nina and The Wolf.<br />
Dalla Svizzera, dove entrambe vivono, Marta<br />
e Gaia guardano all’Italia come al Paese del<br />
savoir-faire, del gusto artigianale, dei tessuti<br />
raffinati. Ed è proprio qui che hanno deciso<br />
di produrre i capi della collezione, corsetteria<br />
e lingerie dall’esprit raffinato, con un’anima<br />
un po’ anticonvenzionale e ribelle. L’idea<br />
di base è rompere gli schemi, elevando<br />
la lingerie al ruolo di accessorio moda e<br />
addirittura di outerwear, come spiegano le<br />
due designer: “tutti i nostri prodotti sono<br />
stati pensati per essere portati anche come<br />
capi da mostrare: abbinati ad un paio di<br />
jeans o lasciati intravedere sotto la vostra<br />
maglietta preferita... insomma, divertitevi a<br />
creare nuove combinazioni!”<br />
La qualità è l’imperativo categorico del<br />
brand: un’attenta selezione dei migliori materiali<br />
e dei produttori <strong>più</strong> qualificati, insieme<br />
alla cura dei dettagli basterebbero a rendere<br />
la collezione un’espressione del migliore<br />
made in Italy. Ma a questa espressione oggi<br />
così usata -a volte abusata-, Marta e Gaia<br />
hanno voluto aggiungere due parole, with<br />
love, per sottolineare che “in ogni pezzo<br />
che produciamo mettiamo tutto il cuore e la<br />
passione, creando prodotti che rispecchiano<br />
le nostre anime e la nostra personalità”.<br />
All’apparenza Nina and The Wolf sono due<br />
personaggi antitetici, in realtà convivono<br />
l’una nell’altro, perché forse Nina è il lupo!<br />
Questa idea è espressa nella prima collezione<br />
di Marta e Gaia, Classic Collection, in<br />
cui sono presenti due linee: Nina, dai colori<br />
tenui e l’allure romantica e raffinata, e The<br />
Wolf, dai tagli profondi e le linee provocanti,<br />
con trasparenze e balze geometriche. Nella<br />
seconda collezione, Midnight Sky, sono<br />
i cieli di mezzanotte, magici e misteriosi,<br />
a rivelare l’io <strong>più</strong> nascosto, il momento in<br />
cui Nina e Il Lupo diventano una cosa sola.<br />
Protagonista il velluto blu, profondo, lucente,<br />
sontuoso, accostato al pizzo italiano dorato<br />
e a un impalpabile tulle blu: pezzi nati per<br />
essere mixati e accostati per inediti giochi<br />
di trasparenze e sovrapposizioni.<br />
NINA AND THE WOLF<br />
tel. +41 (0)788962086<br />
ninaandthewolf.com
Nella pagina accanto, Marta<br />
Rovatti (a sinistra) e Gaia<br />
Sormani, creatrici di Nina<br />
and The Wolf. In questa<br />
pagina, alcuni capi della<br />
collezione Midnight Sky.<br />
“C’è un po’ di<br />
Nina in ognuna<br />
di noi, e tutte<br />
noi siamo un po’<br />
Il Lupo. La cosa<br />
<strong>più</strong> bella che una<br />
donna possa fare<br />
è di accettare<br />
ogni sua<br />
sfaccettatura,<br />
scegliendo<br />
ogni mattina<br />
se essere la<br />
sognatrice Nina<br />
o l’indomabile<br />
Wolf”.
stilisti<br />
di Monica Lugli<br />
UNA<br />
CAPSULE<br />
D’AUTORE<br />
PER<br />
CHRISTIAN<br />
LACROIX<br />
AUBADE<br />
Il couturier francese<br />
rivisita una linea<br />
iconica di Aubade con il<br />
suo personalissimo stile<br />
“LA SEDUZIONE È<br />
QUALCOSA DI PERSONALE,<br />
MOLTO DIFFICILE DA<br />
DEFINIRE, QUALCOSA DI<br />
INTIMO E SEGRETO”.<br />
Christian Lacroix ha rappresentato una<br />
svolta nella moda degli anni Ottanta. La<br />
sua prima sfilata di haute couture, datata<br />
26 luglio 1987, ha un successo clamoroso.<br />
Il suo stile si distacca nettamente dal gusto<br />
del periodo; i grandi stilisti giapponesi si<br />
erano imposti con il rigore tutto nipponico<br />
delle linee, Lacroix stravolge il minimalismo<br />
made in Japan riaffermando una visione<br />
barocca della moda, esuberante e femminile.<br />
La maison era nata solo qualche mese<br />
prima, fondata dallo stesso Lacroix insieme<br />
al guru del lusso Jean-Jacques Picart e<br />
all’imprenditore Bernard Arnault, con sede<br />
in un hotel particulier al 75 di Rue du Faubourg<br />
Saint- Honoré, nel cuore di Parigi. Lo<br />
stilista ha una concezione del fashion che<br />
abbraccia mondi diversi e apparentemente<br />
lontani, dall’arte al folklore, alla storia: ama<br />
prendere elementi di questi mondi, mixarli<br />
e interpretarli giocando con materiali diversi<br />
e colori improbabili, presentandoli in outfit<br />
eleganti e raffinati. Un anno dopo la prima<br />
sfilata, il debutto su Vogue America, con la<br />
copertina fotografata da Peter Lindbergh:<br />
Anna Wintour, direttore della rivista, sceglie<br />
una maglia di Christian Lacroix haute couture<br />
e la abbina a una paio di jeans, per<br />
ottenere un’immagine moderna e frizzante.<br />
Negli anni Novanta la Maison ha intrapreso<br />
un processo di diversificazione delle sue<br />
attività che le hanno permesso di accrescere<br />
il business, è passata di mano, e successivamente<br />
lo stilista ha lasciato la direzione<br />
creativa nelle mani del suo braccio destro.<br />
Nel corso della sua carriera il designer si è<br />
cimentato negli ambiti <strong>più</strong> diversi -tra cui<br />
la biancheria e l’oggettistica per la casa, i<br />
profumi e, naturalmente, diversi segmenti<br />
dell’abbigliamento-. Dalle uniformi per gli<br />
equipaggi di AirFrance agli abiti da sposa,<br />
ai costumi di scena per il teatro e la TV,<br />
sono pochi i settori inesplorati. Tantissime le<br />
collaborazioni eccellenti, basti pensare alla<br />
direzione creativa del brand Emilio Pucci<br />
dal 2002 al 2005, alle collaborazioni con il<br />
colosso spagnolo del fast fashion Desigual<br />
e con il brand di design Kartell, agli abiti<br />
disegnati per celebrities come Christina<br />
Aguilera.<br />
Dopo haute couture, pret-à-porter uomo e<br />
donna, abbigliamento per bambini, Lacroix<br />
non poteva non pensare alla lingerie. La<br />
prima collezione era stata lanciata nel<br />
2004, quando il couturier era ancora a<br />
capo della maison che porta il suo nome.<br />
Oggi, a dodici anni di distanza, ripete l’esperienza<br />
a fianco di un’azienda storica della<br />
corsetteria francese di tradizione, Aubade,<br />
per la quale ha realizzato una capsule<br />
collection per l’autunno-inverno <strong>2016</strong>/17<br />
che è l’espressione della sua visione della<br />
moda. Per reinterpretare una sue delle linee<br />
iconiche, Idylle Parisienne, Aubade non<br />
poteva scegliere creativo migliore: la sua<br />
visione della moda accosta reminiscenze<br />
rococò a un esprit contemporaneo. Un<br />
incontro, quello fra Christian Lacroix e
Aubade, che si tinge di arte, di savoir-faire,<br />
di un DNA haute-couture declinato in un<br />
caleidoscopio di colori. “Io mi affi do molto<br />
all’intuito” dice Lacroix “e quando ho ricevuto<br />
la proposta di Aubade a collaborare a<br />
questa capsule, non ho esitato ad accettare.<br />
Ho sentito che i nostri due universi erano<br />
molto vicini, che la mia passione per la<br />
moda si sposava perfettamente con l’heritage<br />
di questa azienda, che rappresenta la<br />
tradizione francese e parigina”. La capsule,<br />
che viene presenta al Salon de la Lingerie<br />
di Parigi, assomma gli elementi distintivi<br />
di Aubade e la verve contemporanea e<br />
audace di Christian Lacroix, che dona ai<br />
capi un twist moderno e al tempo stesso<br />
preziosamente d’antan attraverso i colori<br />
- tocchi di fuchsia e nero e pennellate di<br />
Christian Lacroix ha firmato una capsule per Aubade<br />
qui sopra il coordinato Gardenia, nella pagina a fianco<br />
lo stringi-vita Princesse Impériale.<br />
“UN PIZZO, UNA<br />
TRASPARENZA POSSONO<br />
ESSERE COMPLICI DI<br />
SEDUZIONE, MA MAI<br />
ARTEFICI: LA SEDUZIONE<br />
È FATTA DI ONDE, DI<br />
VIBRAZIONI,<br />
DI ELETTRICITÀ”.<br />
pastelli acidi- i motivi fl oreali ispirati ai fasti<br />
di Versailles e a Maria Antonietta, le vezzose<br />
nappine che pendono dai balconcini, dai<br />
reggiseni brasilianie dai push up . Sensuali e<br />
squisitamente femminili gli stringi-vita con i<br />
classici motivi di stringhe incrociate, mentre<br />
la sottoveste corta ha un’allure romantica.<br />
Le parti basse sono una culotte, un tanga<br />
e un perizoma. Il lancio della capsule è<br />
accompagnato dall’immagine creata da Ali<br />
Madhavi, direttore artistico del Crazy Horse,<br />
che allestirà anche le vetrine dei negozi, e<br />
da un video che riprende lo shooting, con<br />
interviste a Lacroix e Madhavi.<br />
AUBADE<br />
10 rue du Colonel Driant - Parigi<br />
tel. +33 1 70992000 www.aubade.com
KIMONO<br />
STORY<br />
I TREND DI PUNTA PER<br />
L’AUTUNNO-INVERNO<br />
<strong>2016</strong>/17 HANNO<br />
COME FIL-ROUGE<br />
L’ICONICO ABITO JAP<br />
DI GRANDE STILE<br />
Servizio a cura della redazione - photo Marco Onofri - styling Elisa Bacchi - make-up & hair-stylist Veronica Ramses
PARAH<br />
Giochi di intrecci e incroci per il<br />
coordinato bustier e slip in tulle<br />
e tessuto effetto leather.
ROSY<br />
Il coordinato reggiseno push-up<br />
preformato e perizoma è in seta<br />
color grigio perla.
TWIN-SET SIMONA<br />
BARBIERI<br />
Stampa stile Liberty per<br />
il coordinato reggiseno a<br />
balconcino preformato e culotte<br />
alta con inserti in tulle.
VALERY PRESTIGE<br />
Rifiniture e applicazioni a<br />
contrasto per il coordinato<br />
reggiseno a triangolo e slip alto.
RITRATTI MILANO<br />
Il colore <strong>più</strong> nuovo della<br />
stagione per il coordinato short<br />
e triangolo a vela push-up.
PEPITA<br />
Microfantasia per la<br />
sottogonna che esce dall’abito<br />
sottoveste a macrofiori.
PIERRE MANTOUX<br />
Effetto see-through per il body<br />
in tulle devoré con maniche<br />
lunghe.
OSCALITO<br />
Top in lana e seta con<br />
dettagli nello stesso pizzo<br />
dello slip coordinato.
VERDISSIMA<br />
Stampa floreale su leggerissimo<br />
tessuto jacquard per il<br />
coordinato reggiseno a triangolo<br />
<strong>più</strong> slip.
SELMARK<br />
Effetto trikini per il body in<br />
tessuto leggerissimo con inserti<br />
ricamati a contrasto.
ANTIGEL<br />
Gioco di righe a contrasto con<br />
un effetto tatuaggio creato da<br />
tessuti diversi per il reggiseno<br />
preformato push-up con<br />
perizoma coordinato.
OROBLÙ TOTAL LOOK<br />
Lavorazione a trecce per la<br />
felpa dalla linea a scatola con<br />
maniche al gomito e spilla in<br />
tulle come decorazione.
OROBLÙ<br />
Il bustier in jersey Principe di<br />
Galles (Oroblù Total Look) si<br />
indossa con il pantalone ampio<br />
in velluto (Oroblù Temptation).
TWIN-SET SIMONA<br />
BARBIERI<br />
In questa pagina.<br />
Maglia in viscosa e cachemire<br />
con inserto in tessuto<br />
stampato <strong>più</strong> slip in tulle e<br />
pizzo.<br />
Pagina a fianco, da sinistra.<br />
Camicia da notte con stampa<br />
Rococò e inserti in tulle<br />
nel carré, indossata con il<br />
coordinato triangolo e slip<br />
brasiliano in tulle e pizzo.<br />
La maglia a costa inglese<br />
misto lana e la sottoveste<br />
stampa con inserti in pizzo<br />
nello scollo e all’orlo, creano<br />
un outfit molto fashion.
A PRINT AFFAIR<br />
Le stampe ricercate, spesso<br />
abbinate al pizzo, definiscono<br />
lo stile della collezione per<br />
l’autunno-inverno <strong>2016</strong>/17
TWIN-SET SIMONA<br />
BARBIERI
In questa pagina.<br />
Coordinato push-up e<br />
perizoma in pizzo e tulle <strong>più</strong><br />
mantella in bouclé con frange<br />
all’orlo.<br />
Pagina a fianco, da sinistra.<br />
Stampa anni Settanta per il<br />
top indossato con il perizoma<br />
stampato dagli inserti in pizzo<br />
e la sciarpa in viscosa.<br />
Sotto il maxicardigan in misto<br />
lana a costa inglese si porta<br />
l’abito plissettato impreziosito<br />
dalla collana multicatena.<br />
TWIN-SET SIMONA BARBIERI SPA - via della Chimica 21 - 41012 Carpi (MO) - Italia - tel. +39 059 6257511 - info@twin-set.it - www.twin-set.it
WOLFORD<br />
CLEAN & CHIC<br />
Eleganza funzionale è la parola d’ordine per<br />
l’autunno-inverno <strong>2016</strong>/17<br />
Foto Cuneyt Akeroglu
In questa pagina, un<br />
raffinato motivo di foglie<br />
nel gioco di trafori di Tulle<br />
Lace, reggiseno, tanga,<br />
reggicalze-stringivita e<br />
calze velatissime.<br />
Nella pagina accanto,<br />
pioggia di strass lucenti<br />
su Diamond Shine,<br />
body-perizoma in maglina<br />
see-through.
WOLFORD
In questa pagina, tramaarabesco<br />
per Tulle Lace,<br />
bustier, tanga e collant.<br />
Nella pagina a fianco,<br />
morbidissimo il body<br />
dolcevita Colorado, comodo<br />
e versatile, indossato sul<br />
collant push up Synergy 20.<br />
WOLFORD ITALIA - piazza Castello 21 - 20121 Milano - Italia - tel. +39 02866205 - www.wolford.com
PIERRE MANTOUX<br />
Sensuale effetto tattoo<br />
per l’inserto in pizzo<br />
a cerchi concentrici<br />
della maglia e per i pois<br />
sul collant trompe-l’œil.<br />
Contrasti maschilefemminile<br />
nei materiali<br />
e nei dettagli dell’outere<br />
loungewear per<br />
l’autunno-inverno<br />
<strong>2016</strong>/17<br />
MY PERSONAL<br />
STYLE
Soprabito in tessuto tartan<br />
con dettagli in ecopelle<br />
come la borsa coordinata,<br />
indossato sull’abito rubino<br />
dalla linea svasata e con il<br />
collant trompe-l’œil.
PIERRE MANTOUX<br />
Cardigan in pizzo color<br />
phard su coordinato<br />
maglia e pantaloni dalla<br />
linea ampia e comoda.
L’allure romantica<br />
della casacca<br />
rosa profilata in<br />
pizzo contrasta<br />
piacevolmente<br />
con lo stile gym<br />
dei pantaloni<br />
con bande laterali.<br />
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RITRATTI MILANO<br />
Ricamo piazzato su<br />
tulle per il body pushup,<br />
impreziosito da<br />
un raso jacquard con<br />
microdisegni floreali che<br />
sembrano dipinti a mano.
SEE-THROUGH<br />
EFFECT<br />
Giochi di vedo-non-vedo<br />
per body e coordinati<br />
dell’autunno-inverno <strong>2016</strong>/17
RITRATTI MILANO<br />
In questa pagina.<br />
Tulle allo scollo del<br />
body see-through rifinito<br />
in ecopelle ricamata<br />
effetto chevron, abbinato<br />
a morbida viscosa per<br />
esaltare la silhouette.<br />
Pagina a fianco.<br />
Reggiseno a balconcino<br />
in pizzo Leavers, profilato<br />
in tessuto stampato a<br />
farfalle, coordinato alla<br />
culotte sempre in pizzo<br />
Leavers e in morbida<br />
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<strong>2016</strong>/17
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pura seta stampata<br />
profilato in unito.<br />
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seta e viscosa.
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che si arricchisce di una<br />
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FOR THE LOVE<br />
OF LUXE<br />
Il brand britannico di corsetteria<br />
costruita ADINA REAY si distingue per<br />
l'utilizzo di materiali di alta qualità,<br />
per la modellistica studiata per offrire<br />
una grande vestibilità, per la scelta di<br />
motivi ornamentali rari ed elaborati. I<br />
reggiseni, disponibili dalla 32DD alla<br />
36G, sono coordinati alle parti basse;<br />
ci sono inoltre body, guêpière, culotte<br />
alte in vita con reggicalze incorporato.<br />
I materiali scelti sono il satin di seta<br />
elasticizzato, un fine ricamo austriaco<br />
con fili metallici, il tulle per moderni<br />
effetti di trasparenza, il tulle ricamato<br />
utilizzato anche per la proposta da<br />
sposa, il pizzo vintage, il pizzo Leavers<br />
ricamato con la tecnica del "punto<br />
morto", scoperta in un archivio di<br />
tessuti vintage.<br />
Info: Adina Reay - tel. +44 7715176308<br />
www.adinareay.com<br />
Reggiseno<br />
e slip Adina<br />
Reay.<br />
SANS COMPLEXE<br />
COMFORT AL FEMMINILE<br />
Nella vasta collezione SANS COMPLEXE per la primavera-estate<br />
<strong>2016</strong> il focus sul comfort e la performance è interpretato dalla<br />
linea Arum, che si rivolge a tutte le donne dalle forme generose<br />
che desiderano il giusto sostegno senza rinunciare all'estetica e<br />
alla comodità. Arum presenta una serie di capi dalla modellistica<br />
studiata per supportare senza costringere: i reggiseni sono<br />
disponibili fino alla coppa G, le parti basse coordinate fino alla<br />
taglia 52-54 a seconda dei modelli. I capi sono studiati per<br />
valorizzare le curve e nascondere eventuali cuscinetti. Dettagli<br />
come smerli e stringhe incrociate, e una suggestiva cartella<br />
colori -quattro nuance naturali, bianco, nero e una gamma di<br />
tinte vivaci- rendono irresistibili reggiseni e slip.<br />
Info: Gruppo Wolf Lingerie Italia<br />
tel. + 39 0321659239 - www.sanscomplexe.com<br />
Una proposta Sculptresse<br />
indossata da Brielle Cunningham.<br />
SCULPTRESSE - GLAMOUR '70<br />
SCULPTRESSE per la prossima stagione invernale si lascia influenzare<br />
dai favolosi Seventies, con i loro colori, l'allegria, il glam che li<br />
contraddistingue. Ispirandosi alle principali catwalk, il brand ha realizzato<br />
una collezione che all'indiscussa vestibilità unisce uno stile frizzante e<br />
divertente. Tra le novità della stagione <strong>2016</strong>/17, una stampa animalier<br />
reinterpretata in stile Settanta, un print pizzo in bianco e nero con elastico<br />
rosso, un tulle ricamato a piccoli cuori abbinato al satin, una charmeuse<br />
accostata al pizzo per un seducente baby doll, una stampa vintage floreale,<br />
degli uniti vivaci con dettagli a contrasto. La nuova collezione è interpretata<br />
da Brielle Cunningham, vincitrice tra 6mila concorrenti del concorso<br />
indetto dal brand per scegliere la testimonial dell'anno.<br />
Info: Panache - tel. +44 114 2418888 - www.panache-lingerie.com<br />
SELMARK<br />
BEAUTIFUL WOMAN<br />
SELMARK propone per la p-e <strong>2016</strong><br />
diverse novità all'insegna della<br />
vestibilità e del comfort, ma realizzate<br />
con un occhio attento anche<br />
all'estetica. Suggestivi pizzi, eleganti<br />
tessuti lucidi con micro pattern,<br />
ricami, sono protagonisti di una<br />
collezione che soddisfarà anche la<br />
consumatrice <strong>più</strong> esigente. Il supporto<br />
è assicurato dalla modellistica studiata<br />
per contenere senza costringere. I<br />
capi sono proposti in un ampio range<br />
di coppe (fino alla F) e di taglie per<br />
rispondere alle esigenze di tutte le<br />
silhouette. Oltre ai colori classici, sono<br />
presenti alcune tonalità moda come<br />
verde, ciliegia e mattone.<br />
Info: Selmark Italia<br />
tel. +39 335240662 - www.selmark.es<br />
Coordinato<br />
Sans Complexe.<br />
Coordinato della<br />
serie Olivia di<br />
Selmark.
shapewearintimo<br />
LISCA - PERFECT BODY<br />
Spesso le donne non sono soddisfatte del loro<br />
corpo: lo specchio rimanda immancabilmente<br />
un'immagine diversa da quella che vorrebbero.<br />
Come appiattire la pancia ed esaltare le curve<br />
per indossare quella petite robe noire così<br />
seducente e femminile? LISCA presenta capi<br />
studiati per dare a ogni donna la forma dei suoi<br />
sogni. Olina si compone di un body con coppe<br />
sagomate che assicura un eccellente sostegno<br />
e modella il corpo con una particolare efficacia<br />
nei punti critici; inoltre vanta accorgimenti<br />
come il pizzo che non segna la sgambatura,<br />
rendendo il capo completamente invisibile<br />
sotto agli abiti. Nella stessa serie il body liner<br />
con taglio sottoseno, per poter essere indossato<br />
con il reggiseno preferito: rimette in forma<br />
pancia, schiena e lato B, e non si nota sotto<br />
ai vestiti. Il body liner Korina è una mutanda a<br />
vita alta, dalla linea molto attuale, perfetta per<br />
snellire pancia e vita. I capi sono realizzati con<br />
un tessuto elasticizzato morbido ma sostenuto,<br />
dal raffinato effetto satin.<br />
Info: Studio 50 - tel. +39 051825887<br />
www.lisca.com<br />
La guaina Smart<br />
Silhouette di<br />
Lovable.<br />
Il body<br />
liner Olina<br />
di Lisca.<br />
ANYOU BEAUTYWEAR<br />
NIGHT AND DAY<br />
ANYOU BEAUTYWEAR unisce due funzioni<br />
all'interno di un unico prodotto: da un<br />
lato interviene efficacemente contro gli<br />
inestetismi cutanei e a favore del benessere<br />
della pelle e dellorganismo, dallaltro ha<br />
una funzione estetica, perch permette di<br />
indossare i capi in ogni momento del giorno<br />
e della notte. eggings lunghi, al polpaccio,<br />
pantaloncini a met coscia, maglia senza<br />
maniche, a mezze maniche o maniche<br />
lunghe, guanti e mascherina antiage non<br />
rilasciano sostanze, ma pura energia; sono<br />
realizzati in Anywell, tessuto tecnologico<br />
che assorbe lenergia prodotta dal corpo e<br />
la riemette sottoforma di raggi infrarossi<br />
che stimolano la microcircolazione. Anyou<br />
Beautywear è interamente made in Italy e<br />
certificato eoe tandard 00 lasse .<br />
Info: Anyou srl - tel. +39 0541944726<br />
www.anyou.it<br />
Una proposta<br />
della linea Anna<br />
di Selmark.<br />
Maglia e<br />
leggings<br />
shaping di<br />
Anyou.<br />
SELMARK<br />
SEMPRE IN FORMA<br />
SELMARK presenta nuovi modelli shaping<br />
per recuperare una forma che sembrava<br />
perduta. Nella linea Eden il tessuto<br />
Superfine di Willy Hermann, già utilizzato<br />
nelle precedenti stagioni, si arricchisce<br />
con Lycra Beauty per un comfort e una<br />
performance senza eguali. Il body e il body<br />
liner sono doppiati con un pannello di tulle<br />
ad effetto contenitivo e anticellulite garantito<br />
da Nurel; la compressione è maggiore nelle<br />
zone della vita, dello stomaco, della pancia<br />
e dei fianchi. Il body liner ha cuciture piatte,<br />
banda di silicone all'orlo che impedisce il<br />
formarsi di antiestetiche grinze, e gancini<br />
alle spalline per agganciarlo al reggiseno.<br />
Sostegno e comfort anche per il body,<br />
anch'esso con cuciture piatte per essere<br />
completamente invisibile sotto agli abiti.<br />
Anna è una proposta giovane, realizzata in<br />
tulle con il 27% di Lycra, con linee minimal<br />
esaltate da seducenti inserti see-through:<br />
si compone di diversi modelli, completati<br />
dall'ultimo arrivato, il panty shaping proposto<br />
in quattro colori di tendenza.<br />
Info: Selmark Italia - tel. +39 335240662<br />
www.selmark.es<br />
LOVABLE PRESENTA SMART SILHOUETTE<br />
Ogni giorno, tutto il giorno: è il pay off che LOVABLE ha scelto per Smart Silhouette, la sua<br />
nuova linea di guaine e body shaping. Realizzati in tessuti molto innovativi, leggeri e ad alta<br />
performance, i capi hanno rifiniture al vivo per "sparire" completamente sotto ai vestiti. I<br />
modelli disponibili sono una guaina a gambaletto che ridisegna vita, fianchi e cosce; una<br />
guaina a vita alta per un effetto modellante su pancia e fianchi; un body senza coppe che<br />
scolpisce l'intera figura, leggero e confortevole grazie al taglio vivo e alle cuciture laterali<br />
piatte. I capi sono proposti in nero e skin.<br />
Info: DB Apparel Italia srl - tel. +39 035678111 - www.lovable.it
LINEA D'AUTORE<br />
PERFECT BODY<br />
LINEA D'AUTORE è una nuova<br />
proposta shaping che si rivolge<br />
a tutte le donne dalle forme<br />
morbide, che desiderano<br />
rimodellare la loro silhouette in<br />
modo naturale, senza ricorrere<br />
ad interventi di chirurgia<br />
estetica o faticose sedute in<br />
palestra. La nuova collezione<br />
presenta brassière, canotta,<br />
body, sottoveste, slip a vita<br />
alta, slip-guaina e pantaloncini,<br />
tutti studiati per dare allure<br />
al corpo esaltandone i pregi<br />
e nascondendone i difetti. I<br />
capi sono realizzati in morbida<br />
microfibra, elastica e traspirante,<br />
e risultano leggeri, comodi e<br />
invisibili sotto a qualunque capo<br />
di abbigliamento. Linea d'Autore<br />
nasce dall'esperienza di<br />
Calzificio Alessandra, importante<br />
realtà del distretto mantovano.<br />
Info: Calzificio Alessandra srl<br />
tel. +39 0376748143<br />
www.calzificioalessandra.com<br />
Il body di Linea<br />
D'Autore.<br />
Uno slip della<br />
linea Bridget<br />
di Janira.<br />
Il reggiseno<br />
Enchanted Magic<br />
Boost di Triumph.<br />
JANIRA - NUOVA ALLURE<br />
Si chiama Bridget ed è la novità di JANIRA in fatto<br />
di shaping, perché grazie a Form Action attua<br />
una sorta di "snellimento intelligente" e agisce<br />
esattamente dove serve. La linea si compone di tre<br />
slip, confortevoli grazie ai tessuti ad alta performance<br />
in poliammide-elastan e invisibili grazie alle cuciture<br />
ultrapiatte, disponibili nei colori nero, avorio e in<br />
due nuance skin, chiara e scura. Carey Form ha<br />
un' azione shaping energica, e allo stesso tempo<br />
è femminile e sofisticato grazie agli inserti in pizzo<br />
sulla sgambatura. Niki Form, ad azione shaping<br />
di media intensità, è un capo leggerissimo, per un<br />
comfort senza eguali. Slip Form assicura un effetto<br />
sculpting efficace e un look attuale grazie allo stile<br />
minimale che dà allure alla silhouette. Gli slip sono<br />
disponibili nelle taglie da S a XL. Il modello Slip Form<br />
è stato sviluppato nella versione Queen fino alla 2XL.<br />
Info: Manent Casanovas SA - tel. +34 935 862400<br />
www.janira.es<br />
TRIUMPH<br />
CHRISTMAS BEAUTY<br />
Fa parte della linea Enchanted di TRIUMPH Magic<br />
Boost, la proposta shapewear per l'autunno-inverno<br />
<strong>2016</strong>/17 perfetta per il Natale. Con l'avvicinarsi<br />
delle Feste, le donne iniziano a pensare a cosa<br />
indossare sotto agli abiti scelti per l'occasione.<br />
Il Super Plunge Bra dà al seno la forma perfetta<br />
sotto qualsiasi abito, e risulta invisibile in quanto<br />
può essere indossato in diversi modi; è coordinabile<br />
alla culotte a vita alta che comprime la<br />
pancia. Il Long Bra ha spalline amovibili e multiposizione,<br />
Magic Wire e coppe ad imbottitura<br />
graduata per un seno perfetto. Il Body con Magic<br />
Wire ad effetto push up è scollatissimo e adatto<br />
ad essere indossato sotto un abito seconda pelle.<br />
Info: Triumph<br />
tel. +39 0275399611- www.triumph.com<br />
WACOAL<br />
LANCIA RESHAPE<br />
WACOAL per lautunnoinverno 06<br />
presenta Reshape, ovvero larte di dare<br />
forma al corpo. i che una collezione,<br />
Reshape è un concept che individua e<br />
caratterizza l'offerta shapewear del brand:<br />
d'ora in avanti il concept sarà utilizzato<br />
su tutti gli strumenti di <strong>mare</strong>ting e<br />
merchandising, dalle etichette al materiale<br />
. Annearie anle, responsabile<br />
<strong>mare</strong>ting di acoal, ha commentato che<br />
"Wacoal ha un'ottima reputazione nel segmento<br />
shapewear, grazie ai suoi prodotti di qualità e<br />
design. Crediamo che il lancio di Reshape darà<br />
ulteriore impulso a questa merceologia, sia per<br />
l'ampliamento dell'offerta, sia per la ridifinizione<br />
dell'identità del segmento e per le caratteristiche<br />
della collezione". Fra le novità per la prossima<br />
stagione fredda la gamma eyond Naked.<br />
Info: Piciemme<br />
tel. +39 0573705254 - www.wacoal.fr<br />
Una proposta<br />
Beyond Naked<br />
di Reshape di<br />
Wacoal.
gym&tonic<br />
Due proposte<br />
per il fitness di<br />
Gisela.<br />
GISELA<br />
PRESENTA IL NUOVO FITNESS<br />
L'azienda spagnola GISELA amplia la sua gamma con tre nuove<br />
collezioni, di cui una dedicata al fitness. Due le proposte,<br />
a seconda della silhouette e dello sport scelto. I capi dal<br />
sostegno medio, pensati per un esercizio leggero, regalano<br />
grande comfort e libertà di movimento; i reggiseni dalle spalline<br />
regolabili sono realizzati in cotone grigio. Per un'attività sportiva<br />
<strong>più</strong> intensa e per seni <strong>più</strong> grandi Gisela ha studiato capi con<br />
dettagli <strong>più</strong> tecnici, per garantire un sostegno perfetto.<br />
Info: Gisela - tel. +34 952247100 - www.gisela.com<br />
CONTROLBODY<br />
SPORT SEAMLESS<br />
CONTROLBODY amplia la gamma degli<br />
articoli tecnici con una serie dedicata<br />
all'attività sportiva. Controlbody Sport<br />
si compone di un top, una canotta con<br />
reggiseno incorporato e un<br />
panta a tre quarti. Studiato per<br />
sostenere senza constringere, il<br />
top ha lo scollo all'americana e<br />
le spalline regolabili, per la<br />
massima libertà di movimento e<br />
un comfort senza pari. La canotta<br />
ha il reggiseno incorporato per<br />
massimizzare l'effetto stabilizzante:<br />
il taglio posteriore è all'americana,<br />
con spalline larghe e confortevoli. I<br />
due capi sono coordinabili al panta a tre<br />
quarti che aderisce perfettamente al corpo<br />
grazie al particolare taglio anatomico;<br />
l'elastico piatto in vita e il bordo sottile a<br />
fine gamba assicurano una tenuta perfetta<br />
senza fastidiose pressioni. I capi presentano<br />
un design moderno che li rende perfetti<br />
per ogni sport, dalla palestra al running,<br />
al ciclismo. Realizzati in tessuti tecnici<br />
altamente traspiranti, sono proposti<br />
nei classici nero e mélange, nelle<br />
taglie da S/M a X/L.<br />
Info: Norman Group<br />
tel. +39 0376788901<br />
www.controlbody.it<br />
Top e leggings<br />
della serie Yoga<br />
Fashion di<br />
Hanro.<br />
HANRO<br />
FOREVER YOGA<br />
Fa parte della nuova collezione HANRO<br />
per l'autunno-inverno <strong>2016</strong>/17 la linea<br />
Yoga, un loungewear attualissimo,<br />
morbido grazie al micromodal<br />
elasticizzato. Questa linea si compone di<br />
un paio di pantaloni yoga con cinturina<br />
alta, un paio di pantaloni a tre quarti,<br />
larghi e comodi, con polsinisul fondo,<br />
una shirt senza cuciture laterali e<br />
impunture evidenti, un top con racingback.<br />
Nella linea Yoga Fashion, realizzata<br />
in materiali che garantiscono una<br />
perfetta traspirabilità, sono presentati<br />
un crop top e i leggings catatterizzati<br />
da cuciture a vista e inserti in colori<br />
contrastanti, nei toni caldi delle bacche<br />
d'autunno oppure dei freddi blu.<br />
Info: Hanro Italia srl<br />
tel. +39 051226398 - www.hanro.com<br />
FREYA ACTIVE<br />
BRAND NEW STYLE<br />
Nuovi articoli per Freya Active, la collezione<br />
sport orientata al sostegno e al comfort<br />
con un twist moda. I capi di punta per il<br />
prossimo autunno-inverno sono Force Soft<br />
Bra Crop, una brassière senza ferretto che<br />
garantisce un supporto perfetto; questo capo<br />
dà forma e sostiene grazie alla forma che<br />
permette di "incapsulare" il seno piuttosto<br />
che comprimerlo. L'altro modello di questa<br />
linea è l'Hype Soft Crop Top, che presenta<br />
un femminile incrocio sul davanti e il taglio<br />
all'americana per una maggiore libertà di<br />
movimento. Entrambi i capi sono proposti in<br />
una sfumatura di grigio molto fashion accostato<br />
al verde acqua e sono coordinabili ai Reflective<br />
Speed Short. Il range taglie va da XS a XL.<br />
Info: Piciemme<br />
tel. +39 0573705254 - www.freyalingerie.com<br />
Force Soft Bra<br />
Crop e Reflective<br />
Speed Short di<br />
Freya Active.
P A R I S S I M O I T A LI A srl T el. 0 1 7 3 -2 8 1 3 3 7 p arissimo.it@lisecharmel.fr<br />
C op p e A -B-C -D -E -F-G
prodottinewsgreen<br />
RAFFAELA D'ANGELO<br />
LANCIA IL BIOKINI<br />
La ricerca stilistica si accosta all'innovazione e al rispetto<br />
delle risorse naturali nella Bio Collection creata da<br />
RAFFAELA D'ANGELO per l'estate <strong>2016</strong>. Per realizzare i capi<br />
sono state utilizzate risorse naturali ed ecologiche. I materiali<br />
sono frutto di un'attenta selezione, e la tecnica di confezione è<br />
altamente innovativa. La seta abbinata alla proteina del latte<br />
conferisce un'estrema morbidezza a caftani, camicie e pantaloni,<br />
mentre i costumi sono realizzati con le fibre del mais e del<br />
bamboo arricchite da Crabyon, e impreziositi da ricami realizzati<br />
con un mix di semi di acai, cacao, zucca e applicazioni di<br />
cristalli di sale. Il Biokini, vera novità della prossima primaveraestate,<br />
interpreta alla perfezione il trend del lusso naturale.<br />
Info: Valery spa - tel. +39 0172561411 - www.valerylingerie.it<br />
Federica Pellegrini (qui con la stilista) indossa<br />
il Biokini nella sfilata Raffaela D'Angelo.<br />
DO YOU GREEN PARIS - SEXY BIO<br />
DO YOU GREEN è una collezione rivoluzionaria, perché è la prima al<br />
mondo ad essere realizzata in fibra di pino. Una gamma completa<br />
di capi -corsetteria, loungewear, nightwear e intimo uomodall'allure<br />
seducente e femminile, dallo stile contemporaneo,<br />
morbidi come il cachemire e <strong>più</strong> ecologici del cotone (la cui<br />
coltivazione necessita di una gran quantità di acqua), dalle<br />
proprietà benefiche: riducono lo stress, permettono una rapida<br />
evaporazione dell'umidità, sono anti-odore. La collezione si<br />
compone di capi basici, perfetti per un uso quotidiano, ma anche<br />
di proposte moda e capsule per le occasioni, come il Natale.<br />
Info: Do You Green Paris<br />
tel. +33 630592207 - www.doyougreen.com<br />
Bustier e slip di Do You Green Paris.<br />
BOTANICA WORKSHOP<br />
SLOW FASHION<br />
Nato a Los Angeles nel 2014, BOTANICA WORKSHOP<br />
identifica una collezione di under- e loungewear per<br />
donna, made in the USA, realizzata con materiali<br />
organici e sostenibili come cotone organico e seta, e<br />
tinte con sostanze di derivazione botanica e minerale.<br />
In due stagioni il brand è diventato un must-have<br />
per attrici, artisti, creativi e influencer di ogni età,<br />
grazie alla qualità, alla fattura artigianale e allo stile<br />
décontracté che distingue questi capi dalle altre<br />
proposte sul mercato. Il nome rievoca la mission<br />
del brand: Botanica rappresenta l'utilizzo ecologico<br />
dei materiali, mentre Workshop rimanda alla natura<br />
sperimentale della realizzazione dei capi, assemblati<br />
con cura maniacale da artigiani locali.<br />
Info: Botanica Workshop - info@botanicaworkshop.com<br />
www.botanicaworkshop.com<br />
VEGE THREADS - ETHICAL LIVING<br />
Le australiane Amy Roberts e Anny Duff sono le artefici di VEGE<br />
THREADS, un brand di abbigliamento e swimwear focalizzato<br />
sulla sostenibilità e la responsabilità sociale. I capi sono<br />
interamente realizzati ad Adelaide, la città di Amy ed Anny, in<br />
modal o in puro cotone certificato GOTS e tessuto in Australia,<br />
e tinti nel Paese con tinture ACO. La collezione primaveraestate<br />
<strong>2016</strong> comprende capi come un'edizione limitata dei<br />
pantaloni Gaucho anni settanta, maxi T-shirt, abiti, canotte,<br />
shorts per uomo e donna e costumi da bagno per donna.<br />
Info: Vege Threads - www.vegethreads.com<br />
Una proposta di Vege Threads.<br />
Top e slip Botanica Workshop.<br />
(Ph. Ye Rin Mok)
inchiesta<br />
di Mariacristina Righi<br />
LO SHOPPING<br />
AL TEMPO<br />
DELLA CRISI<br />
Dai dati di Nielsen e di<br />
Sita arrivano moderati<br />
segnali di ripresa,<br />
ma nel frattempo in<br />
questi anni qualcosa è<br />
cambiato nel mondo<br />
del retail<br />
I dati Nielsen segnalano stime sul PIL <strong>più</strong> positive di<br />
quello che era stato previsto per l’Italia nel <strong>2016</strong> (+1,4%<br />
anziché 1,3%, secondo il Fondo Monetario Internazionale),<br />
600mila posti di lavoro creati nel 2015 rispetto all’anno scorso<br />
secondo l’INPS e l’indice di fiducia degli italiani in crescita<br />
di 10 punti rispetto a dodici mesi fa. Questo atteggiamento un<br />
po’ <strong>più</strong> positivo tra i consumatori potrebbe davvero far pensare<br />
all’inizio di una ripresa. Nel terzo trimestre dell’anno i risultati di<br />
due analisi Nielsen, la Global Consumer Confidence e la Global<br />
Corporate Social Responsibility and Sustainability, ci forniscono la<br />
fotografia di un consumatore che ha uno sguardo positivo nel suo<br />
approccio al mercato, socialmente responsabile e caratterizzato<br />
da un maggior grado di fiducia verso il futuro. Nello stesso tempo,<br />
prendendo in esame l’analisi della sostenibilità, si mette in evidenza<br />
che ben il 52% degli italiani è disposto a pagare un premium<br />
price per i prodotti cosiddetti sostenibili, ovvero provenienti da<br />
brand eticamente impegnati o contenenti ingredienti salutistici<br />
e biologici. Siamo diventati <strong>più</strong> attenti alle questioni ambientali e<br />
agli sprechi. Alla crescita della fiducia dei consumatori si accompagna<br />
un’accelerazione dell’economia reale, testimoniata anche<br />
dal fatto che le vendite nella GDO sono cresciute del 2% a valore<br />
nominale nel mese di settembre anno su anno. Ma nei consumi,<br />
in queste stagioni di crisi, qualcosa è cambiato. Da qualche anno<br />
a questa parte il tema del digital è sulla bocca di tutti. Il lancio<br />
di facebook nel 2004 e del primo iPhone nel 2007 hanno<br />
completamente rivoluzionato il modo in cui i consumatori<br />
interagiscono tra loro, con le aziende, e anche nel percorso<br />
d’acquisto. Gli italiani hanno già intrapreso la<br />
via del digitale, con <strong>più</strong> di 26 milioni di individui<br />
al mese che accedono a internet da computer<br />
e quasi 21 milioni da mobile (fonte Audiweb<br />
powered by Nielsen, settembre 2015).<br />
Grazie a questo strumento abilitatore,<br />
Twin-Set Simona Barbieri Active Deluxe<br />
162
La Perla<br />
nel nostro paese esistono un 60% di individui over 14 per cui<br />
il digitale è parte centrale del loro processo d’acquisto. Sempre<br />
in Italia, il 77% della popolazione dichiara di utilizzare internet<br />
per confrontare i prezzi mentre l’81% per cercare informazioni<br />
su prodotti e servizi. Inoltre, il fenomeno dello showrooming che<br />
tanto spaventa i retailer tradizionali è in crescita, con un aumento<br />
di 14 punti percentuali di coloro che vanno sul punto vendita per<br />
informarsi sui prodotti ma poi completano l’acquisto online. Le<br />
aspettative di shopping experience sono in evoluzione e stanno<br />
crescendo, soprattutto perché i consumatori sono sempre <strong>più</strong><br />
abituati a quello che il mondo puramente digitale offre,<br />
come l’estrema semplicità del percorso d’acquisto, la<br />
personalizzazione dell’offerta e una maggiore ricchezza<br />
di contenuti. Nonostante il numero di famiglie che<br />
acquista online prodotti di largo consumo rimanga<br />
stabile a circa 4 milioni, è in aumento il loro<br />
scontrino medio e soprattutto la loro fedeltà al<br />
canale (fonte Nielsen, giugno 2015). Questo<br />
a testimonianza di due fatti: la possibilità di<br />
effettuare uno shopping online può diventare un<br />
elemento differenziante e potenzialmente fidelizzante<br />
se ben implementato, e il parco acquirenti<br />
stenta a crescere, probabilmente perché l’offerta<br />
non appare molto dinamica. Se il consumatore<br />
ha nelle proprie mani molta <strong>più</strong> tecnologia di quanto<br />
i retailer abbiano nei propri negozi, si viene a creare una<br />
rottura nella relazione. Alcuni retailer l’hanno già capito, in Italia<br />
ma ancor <strong>più</strong> all’estero. Diventa quindi ora fondamentale che le<br />
insegne tradizionali comincino a osare di <strong>più</strong>, per non rischiare di<br />
rimanere indietro. Quali saranno gli elementi su cui puntare nel<br />
<strong>2016</strong>? Innanzitutto bisognerà lavorare sul miglioramento del pathto-purchase<br />
per renderlo il <strong>più</strong> mobile possibile. I consumatori sono<br />
già fortemente abilitati dallo smartphone e diventa fondamentale<br />
che siano i retailer a prenderne il controllo, così da indirizzare e<br />
infor<strong>mare</strong> il consumatore secondo logiche di interesse. Nel modo<br />
<strong>più</strong> semplice e immediato, sviluppando un’app oppure ottimizzando<br />
il proprio sito internet per l’accesso da mobile per poter trovare il<br />
punto vendita <strong>più</strong> vicino o visualizzare i volantini. Inoltre, essere<br />
presenti sullo smartphone dei consumatori significa essere in grado<br />
di comunicare con loro 24/7, inviando notifiche push con novità<br />
Pepita<br />
163
inchiesta<br />
Lisca<br />
UNO SGUARDO SUI<br />
DEPARTMENT STORE<br />
Abbiamo intervistato Antonella Triponi (Buying<br />
Manager Underwear & Beachwear Woman, La<br />
Rinascente) sullo shopping durante la crisi.<br />
Come è cambiato il mondo del retail in questi<br />
anni di crisi?<br />
Il retail ha dovuto seguire le richieste dei clienti<br />
che non si rivolgono <strong>più</strong> solo all’acquisto di<br />
intimo puro ma cercano qualcosa che si possa<br />
ANTONELLA TRIPONI<br />
indossare sempre <strong>più</strong> anche all’esterno.<br />
Da qui il grande sviluppo del segmento dell’homewear. Il cliente è<br />
molto esigente nella scelta dei brand, della qualità e della vestibilità.<br />
Oggi un retailer deve aver un’offerta ampia e variegata.<br />
Come sono cambiati gli atteggiamenti, le richieste e le esigenze dei<br />
consumatori nell’acquisto?<br />
Il cliente è molto informato e arriva in negozio con le idee chiare e<br />
i social hanno un ruolo importante in questo (Internet e Instagram,<br />
in special modo) quindi il retailer deve essere costantemente aggiornato.<br />
Infatti insieme alla componente continuativa delle collezioni<br />
abbiamo nel nostro assortimento anche la parte stagionale e moda<br />
costantemente aggiornate.<br />
In che modo vi siete adeguati a questi cambiamenti (retail e consumatori)?<br />
La ricerca è una costante del nostro lavoro per creare un brand mix<br />
sempre <strong>più</strong> rispondente alle esigenze delle nostre piazze. Sicuramente<br />
la filiale di Milano Duomo esprime al meglio tutto questo sia nelle<br />
collezioni underwear che beachwear.<br />
in assortimento o promozioni personalizzate. Il secondo tema<br />
rilevante sarà quello dell’in-store connectivity e dell’integrazione<br />
di touchpoints digitali all’interno del punto vendita fisico. Il servizio<br />
di wi-fi nel punto vendita può permettere al retailer di applicare<br />
strategie di marketing con un duplice miglioramento della customer<br />
experience, per via diretta e indiretta. Diretta verso i clienti, che se<br />
collegati alla rete del punto vendita possono ricevere promozioni<br />
personalizzate. Indiretta attraverso l’abilitazione di device mobili<br />
per gli addetti alla vendita che li aiuterebbero ad esempio nella<br />
ricerca di specifiche referenze all’interno del punto vendita oppure<br />
di referenze in rottura di stock in punti vendita vicini. Inoltre,<br />
il wi-fi può essere anche usato come strumento strategico, che<br />
permette al retailer di capire quali sono i punti caldi del negozio e<br />
comprendere meglio i processi d’acquisto. Infine si prospetta un<br />
ampliamento e un miglioramento dell’offerta e-commerce, forse<br />
anche a seguito all’entrata di Amazon nel mercato italiano. La<br />
formula scelta è spesso la stessa, cioè il ritiro sul punto vendita,<br />
il cosiddetto click&drive, che riduce i costi di consegna per i<br />
retailer e permette ai consumatori di integrare la spesa con altri<br />
prodotti. In Francia il numero di punti vendita per il ritiro supera<br />
ormai quello degli ipermercati.<br />
Nello specifico, anche per quanto riguarda il nostro settore, si<br />
delinea qualche segnale <strong>più</strong> positivo rispetto alle stagioni passate.<br />
Anche quest’anno Sistema Moda Italia ha organizzato l’ormai<br />
abituale incontro annuale di analisi della congiuntura del gruppo<br />
calze donna, calze uomo, intimo e <strong>mare</strong>. Questo settore, che genera<br />
un turnover di circa 4 miliardi di euro, ha registrato nei primi nove<br />
mesi del 2015 un calo delle esportazioni del 5,4%. L’import di<br />
comparto si mantiene, invece, interessato da una dinamica positiva,<br />
archiviando, sempre nei primi nove mesi del 2015, un incremento<br />
del 2,6%. In linea con i dati di import, si registra un certo rasserenamento<br />
del mercato italiano: nel 2015, in termini di consumo<br />
(secondo quanto presentato da Alessandra Mengoli di Sita Ricerca)<br />
il comparto intimo-<strong>mare</strong> e calzetteria ha evidenziato un timido segnale<br />
di crescita (0,3%) con performance, dunque, decisamente<br />
migliori di quanto sperimentato dal complesso dell’abbigliamento,<br />
in flessione (2,4%). Calze e <strong>mare</strong> sono stati già interessati da dinamiche<br />
positive: il sell-out è cresciuto rispettivamente del 2,4%<br />
e del 2,6%. In termini di canali distributivi, le catene coprono il<br />
37,8% del mercato italiano, seguite dagli indipendenti, passati al<br />
17,9%. L’online cresce a tassi molto elevati anche nell’intimo: gli<br />
acquisti sono passati da 151,5 milioni di euro nel 2014 a quasi<br />
237 milioni nel 2015, assicurando così all’e-commerce una quota<br />
pari al 5,3% sul totale mercato. Nell’online l’Italia è ancora all’inizio<br />
rispetto agli altri paesi europei anche se sta accelerando. I driver<br />
vincenti nell’online sono i prezzi prima di tutto, poi ampiezza e<br />
Hanro<br />
164
Bagutta Underwear & Leisurewear by Lady Gioia Fashion Licensee - info@ladygioiafashion.com
inchiesta<br />
Da sinistra, in senso orario,<br />
un coordinato Rosy Paris,<br />
homewear Julipet e kimono<br />
Luna di Seta.<br />
comodità. Peraltro il canale digitale appare garantire un acquisto<br />
a maggior valore aggiunto, consentendo di spuntare un prezzo del<br />
45% in <strong>più</strong> rispetto all’offline. Il <strong>mare</strong> e il bambino sono i segmenti<br />
<strong>più</strong> acquistati online mentre calze e bambino quelli <strong>più</strong> dinamici.<br />
I pure player come Amazon, Yoox e Zalando dominano il mercato<br />
nell’intimo online ma gli operatori tradizionali presenti anche con<br />
il negozio fisico crescono a tassi <strong>più</strong> importanti. Per il futuro le<br />
aziende dovranno innescare un circolo virtuoso tra vendite online<br />
e offline perché il consumatore è sempre <strong>più</strong> multicanale, fluido,<br />
competente ed esigente. Poi conoscere opinioni e comportamenti<br />
del proprio cliente. Infine prevedere una comunicazione sempre<br />
<strong>più</strong> personalizzata, nel momento e nel luogo giusto per il cliente e<br />
stare sempre attenti a come evolve lo scenario generale.<br />
IL PUNTO DI VISTA DEI PRODUTTORI<br />
Come è cambiato il mondo del retail in questi anni di crisi? Come<br />
sono cambiati gli atteggiamenti, le richieste e le esigenze dei<br />
consumatori nell’acquisto? In che modo poi i produttori si sono<br />
adeguati a questi cambiamenti nel retail e nei consumatori? Ecco<br />
le opinioni dei produttori.<br />
SILVER CONVERSO (LISE CHARMEL)<br />
Sicuramente oggi si riescono a ottenere risultati positivi evolvendo<br />
e rispondendo alle esigenze del mercato attuale, in termini di<br />
specializzazione, offerta e layout del punto vendita. Il consumatore<br />
finale è molto <strong>più</strong> attento e ponderato negli acquisti, oggi cerca nel<br />
1 SILVER CONVERSO<br />
2 MATTEO RESTELLI<br />
1<br />
2<br />
canale retail un consiglio personalizzato e un prodotto che abbia<br />
una valenza in termini costruttivi, qualitativi e moda. Il futuro dei<br />
dettaglianti passa per un prodotto reale che abbia una qualità reale.<br />
Questo siamo noi. Per la qualità dei nostri prodotti abbiamo bisogno<br />
di una distribuzione specializzata e il canale retail a sua volta di<br />
un’azienda specializzata. La nostra azienda oggi oltre al prodotto<br />
è in grado di supportare i clienti in termini di comunicazione,<br />
layout del punto vendita e strategie marketing, tutto per attirare la<br />
consumatrice finale presso il punto vendita e soddisfarla in modo<br />
tale da rendere questa esperienza unica.<br />
MATTEO RESTELLI (TOLLEGNO 1900)<br />
I retailer organizzati con i loro monomarca hanno portato una rivoluzione<br />
nel nostro settore. Le boutique indipendenti hanno cercato<br />
di adeguarsi soprattutto per quanto riguarda il merchandising che<br />
è il concetto <strong>più</strong> innovativo portato dalle catene. Inutile dire che il<br />
consumatore oggi è <strong>più</strong> esigente e alla ricerca della shopping experience.<br />
Il mercato di livello medio-alto ha avuto una contrazione e<br />
la distribuzione ha investito fondamentalmene nella ristrutturazione<br />
del contenitore. Il canale dell’e-commerce sta crescendo, quindi<br />
per convincere la consumatrice a frequentare il negozio ci vogliono<br />
motivazioni valide, come servizio, offerta, assistenza e anche un<br />
contesto piacevole. Insomma il negozio deve essere un contenitore<br />
premiante. Infatti vediamo che chi decide di investire nonostante<br />
166
Oroblù Total Look<br />
la crisi, si rinnova e coinvolge la clientela, ha un<br />
ritorno. Il consumatore oggi è bombardato da<br />
tanti messaggi quindi il negozio ha la necessità<br />
di distinguersi. Per rispondere alle nuove esigenze<br />
noi ci siamo strutturati con diversi marchi,<br />
con un’offerta allargata soprattutto nell’uomo,<br />
dal livello medio con Ragno, medio-fine con<br />
Julipet, fine griffato con Trussardi. Oggi il mercato<br />
è a clessidra, con un livello medio sempre<br />
<strong>più</strong> ridotto e allargato invece nel basso e nell’alto.<br />
Abbiamo puntato su qualità, contenuti moda e capi<br />
con la possibilità di essere indossati anche all’esterno<br />
e ottenuto buoni risultati di sell-out. Sull’onda di<br />
questo successo stiamo lanciando una collezione di<br />
pigiameria donna a marchio Julipet <strong>più</strong> la corsetteria<br />
e l’homewear donna Trussardi. Ci stiamo orientando<br />
verso un mercato medio-fine con la garanzia della<br />
qualità di prodotto anche perché abbiamo notato<br />
una grande interesse dei consumatori all’etichetta<br />
del capo per avere informazioni sulla provenienza<br />
e sulla qualità.<br />
GIANNI FURINI (HANRO)<br />
Soprattutto in alcune aree si nota un numero<br />
significativo di chiusure di punti vendita che<br />
non sono stati rimpiazzati. L’approccio dei<br />
dettaglianti nel comporre l’offerta in negozio è<br />
<strong>più</strong> razionale e meno istintivo. Anche con i fornitori<br />
l’approccio è <strong>più</strong> chiaro. Sono convinto che il<br />
dettagliante non dovrebbe limitarsi solo alla valutazione<br />
del campionario ma dovrebbe fare un’attività di ricerca<br />
<strong>più</strong> ampia. Qualcuno, anzi molti nostri clienti si sono rivolti<br />
1<br />
3<br />
1 SABRINA TONTI<br />
2 GIANNI FURINI<br />
3 MARCELLO DOLCINI<br />
4 CRISTINA NOVATI<br />
2<br />
4<br />
anche a tipologie extra settore, per proporre<br />
non solo intimo, <strong>mare</strong> e calze, ma <strong>più</strong><br />
novità per far entrare in negozio nuovi<br />
clienti. Manca un po’ di curiosità nei<br />
dettaglianti. Per quanto riguarda<br />
Hanro, nonostante la solida tradizione<br />
e lo scarso interesse ai cambiamenti<br />
rapidi e radicali, ha comunque<br />
lavorato tanto sull’innovazione, nelle scelte e<br />
nelle modellistiche. Un cambiamento significativo<br />
anche nei modelli continuativi e basici con grande<br />
innovazione nei materiali. Hanro è un’azienda di<br />
tradizione e qualità con prodotti immortali e ha<br />
introdotto in collezione modelli <strong>più</strong> ricercati, alla<br />
moda e di gusto contemporaneo. I cambiamenti<br />
riguardano anche la rete distributiva per migliorare<br />
il posizionamento del prodotto.<br />
SABRINA TONTI (GRUPPO INTIMO ITALIANO)<br />
Nel mondo del retail vige adesso la regola della<br />
selezione. Il cliente è ormai portato a rivolgersi a<br />
rivenditori specializzati, veri e propri ambasciatori<br />
delle marche che vendono. Questo andamento ha<br />
fatto sì che negli ultimi anni venga premiata la scelta,<br />
anche coraggiosa in certi casi, di chi ha selezionato un<br />
numero ristretto di marche da presentare nel proprio<br />
negozio, proponendo per queste un’ampia scelta e<br />
stabilendo così un rapporto molto stretto con le aziende.<br />
Certamente per fare questo occorre un’attenta disamina<br />
da parte di tutti, ma le nostre esperienze al riguardo,<br />
al nord, al sud o al centro Italia, sono tutte molto positive.<br />
Il consumatore oggi ha a disposizione un ampio<br />
numero di informazioni grazie alla navigazione web,<br />
ai social network, alla condivisione di immagini. Per<br />
questo è portato a rivolgersi a interlocutori qualificati<br />
e specializzati per tipologia e brand offerti. Il cliente<br />
è certamente meno fidelizzato di un tempo e anche<br />
meno influenzabile. Occorre intercettare abitudini,<br />
preferenze e gusti per fare leva sul lato emotivo ed<br />
emozionale dell’acquisto. Dal punto di vista aziendale,<br />
siamo continuamente in ascolto delle informazioni che ci<br />
arrivano dal contatto diretto con il cliente finale, che cerchiamo di<br />
interpretare e soddisfare prontamente. Per questo abbiamo agito<br />
innanzi tutto sul prodotto e sulla profondità della nostra offerta, con<br />
collezioni sempre <strong>più</strong> moderne e complete. Per quanto riguarda la<br />
strategia sui nostri clienti retail, continua con successo il percorso<br />
volto a creare veri corner qualificati presso i nostri rivenditori, che<br />
diventano quindi veri partner della nostra azienda.<br />
CRISTINA NOVATI (CREAZIONI BIP BIP)<br />
Oltre che sul prodotto si punta sull’immagine del negozio che si<br />
trasforma tutto in una vetrina accattivante! Aumenta costantemente<br />
il numero di negozi che rinnovano la loro immagine e l’offerta con<br />
l’obiettivo di riservare al cliente una gradevole e durevole esperienza.<br />
L’attenzione dei buyer si sposta dal prodotto al cliente e all’uomo<br />
che è finalmente al centro dell’attenzione. La moda maschile<br />
continua a guadagnare spazio anche nel segmento intimo e pigiameria.<br />
Cresce l’interesse per capi di qualità superiore sia sulle<br />
gamme classiche che su quelle moda. Riscontriamo un costante<br />
e crescente apprezzamento per i nostri prodotti realizzati in Italia<br />
con tessuti di puro cotone.<br />
MARCELLO DOLCINI (ISM/ITALIAN SALES MANAGEMENT)<br />
Il mondo del retail, soprattutto del retail del nostro settore, sta<br />
subendo profonde trasformazioni già da diversi anni durante i quali<br />
la crisi si è fatta ben sentire. Si tende generalmente ad attribuire<br />
tutte le responsabilità della situazione del nostro settore alle grandi<br />
catene che pare abbiano monopolizzato il mercato ma, in realtà, non<br />
167
inchiesta<br />
è così. In Italia da sempre abbiamo avuto un numero nettamente<br />
superiore di negozi specializzati di intimo rispetto alla media degli<br />
altri paesi della UE. Abbiamo <strong>più</strong> o meno gli stessi abitanti della<br />
Francia e una ventina di milioni in meno della Germania, ma in<br />
questi paesi ci sono storicamente meno punti vendita di intimo<br />
che nel nostro. Ciò significa che consumiamo <strong>più</strong> intimo rispetto<br />
alla media europea (ma non tanto di <strong>più</strong>) e anche (<strong>più</strong> probabile)<br />
che si aprono negozi pur non essendoci mercato a sostegno.<br />
Sempre prendendo come riferimento i negozi delle nazioni a noi<br />
confinanti, notiamo che la boutique di intimo e <strong>mare</strong> vende intimo<br />
e <strong>mare</strong> e non tutti i prodotti che ultimamente si trovano sempre <strong>più</strong><br />
frequentemente nei negozi di intimo italiani, cioè abbigliamento,<br />
accessori, oggettistica e tessile casa <strong>più</strong> molte altre cose. Ciò può<br />
significare che i nostri negozi, troppi per il mercato e non sempre<br />
specializzati, devono inventarsi nuove fonti di introito per sostenere<br />
l’attività, ma anche che i dettaglianti non sono tutti idonei per una<br />
specializzazione in grado di distinguerli, soprattutto dalle catene<br />
monomarca. Negli ultimi anni quindi abbiamo assistito a varie<br />
trasformazioni a seconda della vocazione del dettagliante. C’è chi<br />
ha un negozio dove è possibile trovare non <strong>più</strong> solo intimo, pigiami<br />
e costumi ma anche altri complementi sia di abbigliamento che di<br />
arredo casa e c’è invece chi ha deciso di scegliere la strada della<br />
maggior specializzazione. Quale delle due scelte sia quella giusta è<br />
difficile da dire perché, come in tutte le cose, chi fa la differenza è<br />
chi gestisce, quindi l’imprenditore. La stessa dinamica la ritroviamo<br />
nelle aziende: trovare un’azienda, soprattutto italiana, che offra solo<br />
ed esclusivamente una merceologia (quella che l’ha contraddistinta<br />
per anni) è quasi impossibile. Oggi la tendenza è quella di fare di<br />
tutto un po’ e gli esempi, <strong>più</strong> o meno tragici, sono sotto gli occhi di<br />
tutti. I consumatori sono ovviamente disorientati da questa grande<br />
confusione (sarebbe come andare dal macellaio per comprare del<br />
latte!) e molto spesso scelgono di conseguenza di fare acquisti<br />
dove trovano di tutto e di <strong>più</strong> cioè la grande distribuzione (poco<br />
in Italia), le grandi catene e i webshop (qualche volta delle stesse<br />
aziende produttrici) dove puoi trovare anche ciò di cui non hai<br />
bisogno. E qui mi ricollego alle capacità dei dettaglianti: quanti di<br />
essi dispongono di un sito web dove offrire i loro prodotti al mondo?<br />
Ciò che tutti cercano comunque oggi, non è <strong>più</strong> tanto il prezzo <strong>più</strong><br />
basso possibile bensì il miglior rapporto qualità-prezzo perché il<br />
consumatore italiano ha migliorato il suo grado di conoscenza di<br />
determinati prodotti e appunto non si fida <strong>più</strong> solo del marchio<br />
o del prezzo. Come consulente aziendale e agente generale per<br />
alcuni marchi con la società ISM cerco di proporre soluzioni in<br />
grado di offrire prodotti con un buon rapporto qualità-prezzo di<br />
Wacoal<br />
Hanro<br />
varie merceologie, che possano quindi essere idonei per <strong>più</strong> tipologie<br />
di negozi, quelli che hanno un’offerta multipla e quelli che<br />
invece scelgono la strada della maggior specializzazione. Cerco<br />
di interpretare le necessità di aziende e negozi per poi allinearle<br />
e fornire il miglior servizio possibile.<br />
ROBERTA CIAMPOLI<br />
CHIARA TAGLIANI<br />
ROBERTA CIAMPOLI (ROSY/WOLF)<br />
Questi anni di crisi dei consumi<br />
sono stati indubbiamente pesanti<br />
per tutti i settori dell’economia<br />
italiana, in particolar modo in quei<br />
settori dove è <strong>più</strong> semplice operare<br />
delle rinunce. Le risposte da parte<br />
del retail sono state coraggiose e<br />
forti. La specializzazione, la completezza<br />
e la grande professionalità<br />
dei nostri clienti sono stati la caratteristica<br />
principale di un mondo<br />
che ha nettamente cavalcato il<br />
cambiamento. È innegabile che nei<br />
momenti di crisi, tutti impariamo a essere oculati e le nostre scelte<br />
d’acquisto sono <strong>più</strong> attente e ponderate. Attualmente riscontriamo<br />
questa ponderazione in una nuova propensione all’acquisto che<br />
privilegia qualità, comfort ed emozione e che peraltro, condividiamo.<br />
A differenza di qualche anno fa, quando spesso si rinunciava<br />
alla qualità del prodotto a favore di un risparmio sull’immediato,<br />
attualmente la consumatrice conosce il prodotto, ne valuta consapevolmente<br />
la qualità e non rinuncia all’innovazione dello stesso.<br />
Innovazione rappresentata dal particolare, da un tessuto o da un<br />
colore. Un capo di lingerie deve saper emozionare. Le collezioni<br />
Rosy rispondono alle esigenze delle proprie clienti. Ci rivolgiamo<br />
infatti a una donna che sa sedurre in modo sottile ed elegante, che<br />
acquista per piacere e non solo per necessità. Il posizionamento<br />
del prezzo delle nostre collezioni è molto interessante<br />
rispetto all’attuale scenario del mondo della corsetteria.<br />
Nelle nostre collezioni proponiamo una linea<br />
continuativa essenziale e moderna, oltre a delle<br />
proposte moda realizzate in un’ampia gamma di<br />
colori di tendenza e innovazione dei tessuti che<br />
offrono all’intera proposta dolcezza, leggerezza<br />
ed eleganza. Numerose attività di supporto al<br />
retail saranno il nostro investimento <strong>2016</strong>.<br />
Siamo pronti ad essere partner dei nostri<br />
clienti, per un obiettivo comune: vestire la<br />
donna Rosy.<br />
CHIARA TAGLIANI (GRAZIA’LLIANI)<br />
Il mondo del retail negli ultimi anni è stato<br />
colpito da una crisi molto profonda che, con<br />
la diminuzione del flusso commerciale,<br />
ha mandato in sofferenza molte realtà,<br />
168
Più che collant...<br />
Soluzioni<br />
di bellezza e comfort<br />
ibicicalze.com<br />
SALON INTERNATIONAL<br />
DE LA LINGERIE<br />
PARIS<br />
23I24I25 Jan. <strong>2016</strong><br />
stand J65
inchiesta<br />
costrette a chiudere o a rivedere l’organizzazione del lavoro. Chi<br />
è sopravvissuto o per meglio dire chi sta sopravvivendo, deve far<br />
fronte a una diminuzione progressiva del lavoro e a una proliferazione<br />
di vendite promozionali che si anticipano sempre di <strong>più</strong>.<br />
Alcuni negozianti hanno ridefinito l’offerta del proprio negozio,<br />
penalizzando i marchi <strong>più</strong> costosi a favore di prodotti medi in grado<br />
di attirare <strong>più</strong> pubblico, mettendosi però in competizione con la<br />
grande distribuzione. Altri invece hanno scelto l’eccellenza. Hanno<br />
mantenuto un’offerta di livello alto e hanno deciso di specializzarsi<br />
maggiormente. Ed è proprio a questi ultimi che noi ci rivolgiamo<br />
poiché le esigenze e le richieste dei consumatori sono maggiori.<br />
Vogliono un prodotto di qualità a un prezzo contenuto. Vogliono<br />
un capo che soddisfi <strong>più</strong> richieste. Vogliono un’offerta sempre<br />
nuova e attuale. Sono diventati <strong>più</strong> pigri (grazie all’e-commerce)<br />
e hanno bisogno di motivazioni e incentivi che li spingano verso il<br />
negozio di cui apprezzano ambiente, gentilezza e diversificazione<br />
nella proposta. Noi abbiamo scelto di mantenere uno standard<br />
alto di prodotto proponendo una collezione fresca e moderna che<br />
entusiasmi il pubblico e sia sinonimo di unicità ed eleganza. Cerchiamo<br />
di stimolare emotivamente il consumatore, di fidelizzarlo,<br />
attraverso una presenza curata e costante e creare una risposta<br />
adeguata alle sue richieste con una proposta diversa e ricercata,<br />
stagione dopo stagione. Per il prossimo autunno-inverno <strong>2016</strong>/17<br />
abbiamo potenziato la linea esternabile Soon, per ampliare l’offerta<br />
nei negozi, realizzando un total look a 360°, creando <strong>più</strong> occasioni<br />
di vendita e sollecitando l’interesse del pubblico finale in maniera<br />
nuova. Anche la prima linea, Grazia’lliani, ha subito una trasformazione<br />
a favore di ciò che si vede nelle passerelle, ciò che si<br />
cerca nelle vetrine, ciò che caratterizza lo stile e crea un’identità.<br />
Il pigiama palazzo, per esempio, è diventato un capo essenziale<br />
nei guardaroba di una donna alla moda e noi lo proponiamo in<br />
diverse stampe e con nuovi tessuti, adatto a ogni profilo.<br />
ALBERTO SCIATTI (WACOAL /PICIEMME)<br />
Lo scenario è cambiato a causa delle catene che hanno guadagnato<br />
gran parte del mercato. In particolar modo per quanto riguarda le<br />
calze, si trova una scelta così grande che difficilmente il singolo<br />
negozio indipendente potrà mai avere. E ora nelle catene di corsetteria<br />
stanno arrivando anche proposte con coppe differenziate. Per<br />
distinguersi la boutique indipendente quindi deve offrire qualcosa di<br />
esclusivo, che abbia valore e che le catene non hanno. Per esempio<br />
la grande competenza nel fitting bra e la personalizzazione del<br />
rapporto con il cliente. Poi deve offrire qualcosa veramente tailor<br />
made, rispondere alle reali esigenze e necessità del consumatore.<br />
Insomma aiutarlo a risolvere i suoi problemi. Le catene hanno tutte<br />
lo stesso standard, uguale in tutte le città e in tutti i paesi del mondo.<br />
Poi le stagioni sono cambiate, anche meteorologicamente parlando<br />
e questo influenza moltissimo gli acquisti ma soprattutto i saldi,<br />
troppo anticipati. Un altro fattore non trascurabile è la concorrenza<br />
degli acquisti online, molto<br />
utilizzati soprattutto da chi ha<br />
poco tempo. Oggi tra catene<br />
e department store, outlet e<br />
online, il consumatore e lo<br />
shopping si sono evoluti nella<br />
ricerca di prodotti e di scelte<br />
autonome. Dove poi ci sono<br />
particolari esigenze c’e anche<br />
bisogno di personale esperto<br />
che supporti la vendita e in<br />
questo caso il dettaglianete<br />
indipendente può mettere in<br />
gioco la sua professionalità.<br />
La boutique specializzata<br />
deve valorizzare il proprio rapporto<br />
ALBERTO rap- SCIATTI<br />
porto con i clienti attraverso i<br />
I CONSUMATORI<br />
DEL FUTURO<br />
Cosa succederà tra circa cinque anni?<br />
Quali saranno le richieste dei consumatori?<br />
Da dove partono le tendenze?<br />
Come ogni anno, anche alla scorsa<br />
edizione di MarediModa, David Shah<br />
(Textile View) ha analizzato i macrotrend<br />
futuri e il tema centrale (In love<br />
with our bodies, our souls, ourselves,<br />
cioè innamorati dei nostri corpi, delle<br />
nostre anime, di noi stessi) ha messo<br />
DAVID SHAH<br />
in luce diversi punti chiave.<br />
Le tendenze partono fuori dalle città, dai graffiti, dalle periferie.<br />
I colori del futuro sono i pastelli perché sono i colori della<br />
salute infatti ci prenderemo <strong>più</strong> cura di noi stessi. Gwyneth<br />
Paltrow ha scritto un libro di ricette e dal suo blog dice a<br />
tutti di cucinare e mangiare bene. Le grandi star parlano di<br />
salute, per restare giovani e avere una bella pelle. In love<br />
with our bodies è il narcisismo. Siamo tutti narcisisti e ci<br />
facciamo selfie in continuazione. Questo narcisismo, l’amore<br />
per il proprio corpo, è uno stile di vita che durerà almeno<br />
per i prossimi cinque anni e ha generato anche uno stile di<br />
abbigliamento, l’athleisure, un incrocio tra athletic e leisure,<br />
cioè l’abbigliamento tecnico-sportivo e quello per il tempo<br />
libero. Uno stile che passa dalla palestra all’ufficio fino al<br />
party. Anche i calzini sono diventati di tendenza mentre un<br />
altro fenomeno è lo stile sexy swimintimate, cioè un ibrido<br />
tra intimo e swimwear, che ha un mercato grandissimo negli<br />
USA e si porta ovunque, non solo in spiaggia. La corsa è il<br />
nuovo sesso. Si fanno maratone in continuazione poi ci si<br />
prepara per l’evento successivo. Il 40% di chi corre sono<br />
donne perché correre è il nuovo universo sociale che propone<br />
abbigliamento, integratori ma soprattutto tessuti ad alta<br />
prestazione. Negli anni Settanta c’erano le fibre sintetiche<br />
poi abbandonate. Oggi sono state riprese come fibre tecniche<br />
dalle alte prestazioni. Con lo sport si può mettere in evidenza<br />
il proprio corpo perfetto. Gli sport in tendenza sono diversi,<br />
l’importante è essere parte di un club riservato. I nuovi film,<br />
fiction e reality hanno come argomento principale la sopravvivenza.<br />
Non si fanno <strong>più</strong> weekend nelle grandi città d’arte<br />
ma in ambienti estremi.<br />
Con il ritorno del super push-up, torna l’attenzione su seno e<br />
scollature. Tutti fanno interventi di chirurgia plastica. L’Italia<br />
è tra i primi dieci, ma il trend coinvolge tutti i paesi europei<br />
a parte la Spagna. Non ci si vergogna <strong>più</strong> di dirlo. Naso, seno<br />
e labbra sono ai primi posti, poi seguono i glutei, anche per<br />
i trattamenti di bellezza.<br />
Altra area importante è quella degli uomini: maschi, urbani<br />
e giovani. Alle donne non piacciono gli uomini pelosi e muscolosi.<br />
Le star di sesso maschile sono nudi sulle copertine<br />
delle riviste. Aspetto fondamentale è che oggi il menswear<br />
è <strong>più</strong> importante del womenswear. Gli uomini si curano<br />
della propria bellezza anche <strong>più</strong> delle donne. Matrimoni gay<br />
e transgender sono sempre <strong>più</strong> popolari e bisogna pensare<br />
a come si vendono prodotti genderless. L’abbigliamento<br />
maschile ha già una parte importante nell’unisex. Selfridges<br />
ha allestito tutto in aree non divise per sesso e oggi si vende<br />
per stile di vita e look.<br />
Poi c’è il grande mondo della mindfulness, si parla di meditazione<br />
e di filosofia. La mindfulness è antistress perché<br />
aiuta la concentrazione, permette di stare in forma.<br />
I giovani amano le cose <strong>più</strong> semplici. Le nuove generazioni<br />
vogliono solo affittare, noleggiare e condividere. Dal 2013 al<br />
<strong>202</strong>5 condivisione sarà un’altra parola chiave. La casa diventa<br />
hotel e galleria d’arte. Un’economia dove il prezzo di tutto<br />
è zero. Spotify e whatsapp permettono di non spendere. Si<br />
compra qualcosa perché qualcuno che conosciamo ce l’ha<br />
consigliato. Con i like arrivano le indicazioni su dove comprare<br />
le cose. L’informazione è alla base di tutto.<br />
170
FORM<br />
SNELLISCE IN MODO<br />
INTELLIGENTE<br />
lì dove serve<br />
Sensazione di ultracomfort.<br />
Poche cuciture e ultrapiatte.<br />
La <strong>più</strong> raffi nata<br />
CAREY FORM<br />
La <strong>più</strong> leggera<br />
NIKI FORM<br />
La <strong>più</strong> completa<br />
SLIP FORM<br />
www.saiqualeilmiosegreto.it
inchiesta<br />
1<br />
1 PAOLO CINELLI<br />
2 FLORINDA TUFANO<br />
3 SAVERIO DE SANTIS<br />
4 RITA MASTRANDREA<br />
3<br />
social nework e altri supporti come gli eventi, ma soprattutto con il<br />
servizio che la catena non può offrire. Ci sono negozi indipendenti<br />
che vendono molto bene grazie anche al rapporto privilegiato con<br />
i clienti. Per quanto ci riguarda, Wacoal con l’acquisizione del<br />
gruppo Eveden, ha ampliato la propria offerta per poter rispondere<br />
alle esigenze del <strong>più</strong> grande numero di donne, di cultura, livello<br />
sociale e nazionalità diverse. In tutte le linee ci sono grandi scelte<br />
quanto a coppe differenziate, modelli, taglie, target.<br />
Infine come agenzia Piciemme ha arricchito il portafoglio prodotti<br />
con collezioni complementari tra loro per completare la sua proposta<br />
alle boutique specializzate con pigiameria e intimo uomo (Ceceba,<br />
Tom Tailor e Götzburg), prodotti tecnici e body (Ulla), costumi<br />
esclusivi (Gottex), pigiameria donna (Pastunette).<br />
FLORINDA TUFANO (AFS INTERNATIONAL)<br />
I consumatori hanno cambiato le loro priorità optando per consumi<br />
maggiormente oculati. L’obiettivo in questi anni è stato principalmente<br />
quello di ottimizzare l’acquisto, evitando spese superflue.<br />
L’attenzione si è spostata sulla qualità del prodotto. Le esigenze dei<br />
consumatori sono rivolte principalmente all’analisi del prodotto: le<br />
valutazioni maggiori ricadono sulla struttura, sulla provenienza e<br />
sulla durata. Il mondo dei consumatori si è orientato a pianificare<br />
l’acquisto evitando tentazioni o prodotti non strettamente necessari.<br />
Per i produttori è cambiato il modo di rapportarsi con i clienti:<br />
noi abbiamo anticipato il trend del consumo oculato offrendo<br />
un prodotto migliore e di maggiore qualità, accompagnato da un<br />
servizio di pari valore.<br />
SAVERIO DE SANTIS (BONITALOLA)<br />
Tutto si è trasformato in questi anni lasciando poco spazio al prodotto<br />
creativo e innovativo, concentrando tutti gli sforzi, a parer mio, alla<br />
concretezza delle cose, all’essenziale, per cercare di sbagliare il<br />
meno possibile e per non disperdere gli investimenti finanziari. I<br />
consumatori bloccati negli acquisti dalla crisi economica, hanno<br />
2<br />
4<br />
acquistato lo stretto indispensabile nei periodi regolari di vendita,<br />
concentrando invece i maggiori acquisti nel periodo dei saldi,<br />
riducendo così, sempre <strong>più</strong> i margini di guadagno dei dettaglianti<br />
che, obiettivamente, non trovano <strong>più</strong> significativo mantenere<br />
aperta l’attività commerciale. Ci sono aziende che si sono attivate<br />
proponendo ai loro clienti forti sconti sulle rimanenze aziendali,<br />
subito dopo aver consegnato il prodotto prenotato, in modo da<br />
indurre il cliente a ricomprare con lo sconto lo stesso prodotto,<br />
per mediare il prezzo d’acquisto. Così, arrivati ai saldi ufficiali, il<br />
negoziante riuscirebbe a marginare quel minimo indispensabile<br />
per proseguire nella sua attività. Altre aziende, invece, stanno<br />
proponendo ai clienti una percentuale di sconto sull’invenduto del<br />
prodotto consegnato, all’inizio dei saldi ufficiali. In questo modo<br />
il dettagliante riuscirebbe a trovare un guadagno anche con il<br />
prodotto in saldo. La politica dei saldi, così come è portata avanti<br />
in Italia, difficilmente ci porterà a uscire dalla crisi del settore<br />
perché ormai il consumatore finale ha capito come destreggiarsi<br />
utilizzando il suo budget per altre tipologie di prodotti (viaggi,<br />
telefonia ed elettronica).<br />
PAOLO CINELLI (LISCA/STUDIO 50)<br />
In questi ultimi anni il retail ha dovuto necessariamente andare alla<br />
ricerca di proposte <strong>più</strong> adatte alle attuali esigenze di un mercato<br />
che richiede prodotti di qualità ma a prezzi <strong>più</strong> accessibili rispetto<br />
al recente passato. I consumatori infatti sono sempre <strong>più</strong> attenti<br />
al prezzo ed è sostanzialmente cambiato il concetto d’acquisto.<br />
In particolare nel nostro settore catene e vendite online hanno<br />
messo a disposizione una notevole varietà di prodotti e l’offerta si<br />
è moltiplicata. La consumatrice ormai ha cambiato completamente<br />
l’approccio allo shopping. Riceve comunicazioni dal web, dai social<br />
network, sperimenta nuovi canali e mezzi di comunicazione, è <strong>più</strong><br />
informata. Questo nuovo approccio ha costretto il retail tradizionale<br />
a evolversi. Anche noi ovviamente abbiano cercato di adattarci al<br />
meglio a questo grande cambiamento e ci siamo proposti come<br />
novità. Lisca è entrata sul mercato italiano con la nostra società<br />
di distribuzione rispondendo da subito alla richiesta di fit perfetto<br />
grazie all’enorme scelta di coppe differenziate, ma allo stesso tempo<br />
con un ottimo rapporto qualità-prezzo rispetto ai concorrenti da<br />
anni posizionati sul mercato italiano. Dietro queste proposte c’è<br />
una grande specializzazione. Siamo convinti che le catene non<br />
riusciranno mai a offrire la scelta di coppe delle nostre collezioni,<br />
e questo ci permette di differenziarci rispetto a loro. Inoltre l’azienda<br />
con i suoi due brand Lisca e Cheek by Lisca si presenta alle<br />
boutique con un total look che parte dalla corsetteria per arrivare<br />
a lingerie e nightwear.<br />
RITA MASTRANDREA (CSP INTERNATIONAL FASHION GROUP)<br />
Il cambiamento socio-economico negli ultimi anni è stato notevolissimo.<br />
Ha obbligato gli esercenti e le grandi catene a soffermarsi<br />
sul fenomeno in atto per trovare le risposte <strong>più</strong> idonee al periodo<br />
congiunturale. Per molti la prima soluzione è stata quella di abbassare<br />
le saracinesche anche di negozi storici. Altri hanno saputo<br />
trovare risposte sfruttando il fenomeno nascente degli outlet. Formule<br />
assolutamente innovative che se da una parte hanno avuto<br />
il merito di portare una ventata d’innovazione a tutto il mondo del<br />
retail, dall’altra hanno contribuito non poco a svuotare i negozi dei<br />
centri storici. Il proliferare di nuovi centri commerciali, retail park<br />
e outlet ha raggiunto una saturazione tale per cui si assiste a un<br />
calo di visitatori e di conseguenza di acquirenti. La risposta per i<br />
prossimi anni ipotizziamo possa essere un massiccio ritorno nei<br />
centri storici, con negozi specializzati e d’immagine, con servizi<br />
alla clientela sempre <strong>più</strong> personalizzati. La situazione economica<br />
creatasi negli ultimi anni ha modificato di fatto comportamenti,<br />
richieste ed esigenze. Questo mutamento socio-economico è stato<br />
trasformato in opportunità commerciale da quelle catene particolarmente<br />
attente ai mutamenti. Queste sono riuscite a sviluppare<br />
nuovi segmenti di mercato, individuando in queste aree il cliente<br />
172
3
inchiesta<br />
di riferimento. Un cliente attento alla moda, ma poco propenso alla<br />
spesa. Il cliente abituato a questa situazione di prodotti sempre<br />
in promozione, è alla ricerca del prezzo interessante ovunque e<br />
sempre. Ha una capacità di spesa <strong>più</strong> limitata rispetto agli anni<br />
passati e gli acquisti non sono <strong>più</strong> compulsivi, ma calcolati, ed<br />
è sempre meno fidelizzato al marchio. Al pari di queste risposte<br />
che privilegiano il prezzo finale, si è assistito a un’affermazione<br />
e sviluppo del lusso che va in assoluta controtendenza a tutte le<br />
analisi di mercato e indicatori di crisi. C’è stata una contrazione<br />
della domanda, ma questa è stata alimentata anche da una diversa<br />
ripartizione delle spese che hanno privilegiato prodotti tecnologici,<br />
vacanze e benessere. Dopo un accurato studio del mercato<br />
e un’ampia riflessione interna, l’azienda ha ritenuto importante<br />
evolvere il proprio DNA da player a retailer con la gestione diretta<br />
di negozi rappresentativi del marchio Oroblù. Appunto per questo<br />
motivo, nel secondo semestre 2015, è stato aperto a Verona,<br />
nella centralissima via Cappello un negozio pilota Oroblù. Oltre<br />
alla calzetteria, dove Oroblù è già un marchio affermato, abbiamo<br />
voluto allargare la nostra offerta, proponendo un total look in cui<br />
il cliente può spaziare dalle calze all’intimo fino al bodywear, coordinando<br />
gli articoli e creando uno stile personale per molteplici<br />
occasioni d’uso. Proposte quotidiane, da indossare sia in ufficio<br />
che nel tempo libero. Già con il mese di marzo, saranno presenti<br />
in negozio le nostre collezioni <strong>mare</strong> a marchio Oroblù e Liberti. Ci<br />
vogliamo distinguere per l’eleganza e la raffinatezza dei prodotti<br />
proposti a un prezzo contenuto. Stiamo affinando il progetto ed è<br />
intenzione dell’azienda uno sviluppo dei negozi nei centri storici<br />
delle città <strong>più</strong> importanti in Italia e all’estero.<br />
ENRICO MASCIA (LISANZA)<br />
In questi anni abbiamo assistito a una grande selezione di punti<br />
vendita. Sostanzialmente chi ha resistito ha dovuto migliorarsi in<br />
tutto, dall’offerta all’organizzazione e gestione del negozio, aggiungendo<br />
magari qualche evento per coinvolgere i clienti. Chi<br />
è riuscito a resistere, ha saputo proporre qualcosa in <strong>più</strong> rispetto<br />
agli altri, in particolare per quanto riguarda l’accoglienza dei<br />
1 ENRICO MASCIA<br />
2 DORIANO SERAFINI<br />
3 SALVATORE LIMBLICI<br />
1<br />
3<br />
2<br />
clienti. Probabilmente oggi c’è <strong>più</strong> attenzione al rapporto qualitàprezzo,<br />
al fatto che il prodotto valga effettivamente quello che<br />
costa. In passato si comprava in maniera <strong>più</strong> spensierata. Noi<br />
ci siamo adeguati al cambiamento cercando di dare ancora <strong>più</strong><br />
contenuto, aumentando dove fosse possibile la componente<br />
qualità ma anche l’immagine, in modo da comunicare meglio<br />
anche al consumatore finale quella qualità che era già presente<br />
nei nostri prodotti.<br />
SALVATORE LIMBLICI (PIERRE MANTOUX)<br />
Negli ultimi anni i retailer si sono dovuti scontrare con dei cambiamenti<br />
importanti e strutturali di mercato. Primo tra tutti un<br />
calo generale dei consumi, l’aumento della concorrenza delle<br />
grandi catene e le nuove frontiere di vendita e di comunicazione<br />
come l’e-commerce e i social network. Ciò detto molti dettaglianti<br />
italiani hanno saputo reagire cercando di fare sempre meglio<br />
trovando uno spazio di mercato qualificante e una nuova visione<br />
del punto vendita. Molti clienti si sono specializzati su particolari<br />
categorie di prodotto molto funzionali e con profondità di offerta<br />
negli storici segmenti dell’intimo, altri invece hanno allargato l’offerta<br />
con l’abbigliamento. Il consumatore sempre <strong>più</strong> esigente e<br />
competente, naviga spesso sul web per informarsi e comparare<br />
i diversi prodotti. Assistiamo a una maggiore consapevolezza di<br />
acquisto legata soprattutto al rapporto tra le variabili qualità e<br />
prezzo. Ma noi come Pierre Mantoux non sottovalutiamo mai l’emozione<br />
del prodotto e dell’immagine moda. Molti atteggiamenti<br />
di acquisto sono razionali ma nel nostro settore la variabile emozionale<br />
è ancora molto importante. Negli anni passati si pensava<br />
che il rapporto tra aziende e dettaglianti si concludesse con la<br />
vendita a quest’ultimi, ma con il tempo si è capito che le aziende<br />
devono assistere i clienti con strumenti di vendita personalizzati.<br />
Noi abbiamo iniziato a creare delle collaborazioni per aiutare il<br />
sell-out dei negozi come le giornate Pierre Mantoux e le sostituzioni<br />
di prodotto. Nei prossimi anni il rischio maggiore per i dettaglianti<br />
sarà la perdita della clientela a fronte delle grandi catene<br />
che continuano a espandersi. Per fronteggiare questa crescita i<br />
negozi devono crearsi un’identità e una struttura d’offerta definita<br />
e consolidare i rapporti con il pubblico. La sfida maggiore è<br />
far tornare la clientela giovane e adulta nei punti vendita. Inoltre<br />
stiamo cercando di far scoprire l’universo Pierre Mantoux alle<br />
nuove generazioni grazie al sito e ai social. Questi tra l’altro sono<br />
un ottimo collante tra l’azienda e il consumatore.<br />
DORIANO SERAFINI (PEROFIL)<br />
Il mondo retail è profondamente mutato. Da una parte perché<br />
c’è stata una forte selezione con la chiusura di punti vendita,<br />
che la crisi ha evidenziato, mettendo a nudo le debolezze del<br />
sistema. Dall’altra per l’accelerazione delle catene e contemporaneamente<br />
per i profondi cambiamenti della società e delle sue<br />
regole, avvenuti con velocità impressionante negli ultimi anni e<br />
che proseguirà ormai irreversibilmente, soprattutto perché la destinazione<br />
dei budget di spesa ha subito profondi cambiamenti,<br />
non solo per la crisi ma anche per le priorità dei desideri e degli<br />
acquisti d’impulso. Gli atteggiamenti al consumo e di conseguenza<br />
le richieste/esigenze dei consumatori sono anche dovuti a una<br />
maggior consapevolezza verso ciò che si vuole acquistare, una<br />
ricerca del prodotto giusto per se stessi, una componente di innovazione,<br />
un rapporto qualità-prezzo che diventa sempre <strong>più</strong><br />
l’ago della bilancia e, oltretutto, <strong>più</strong> valutabile che in passato,<br />
grazie appunto alla presenza di innumerevoli strumenti per una<br />
valutazione (magari anche solo soggettiva <strong>più</strong> che oggettiva ma<br />
che è decisiva). Grazie alla comunicazione (anche sul punto vendita),<br />
la navigazione Internet alla ricerca di informazioni si fanno<br />
confronti e si prendono decisioni. Altro aspetto da non sottovalutare<br />
è che è cambiata, e sta ancora cambiando velocemente,<br />
la composizione etno/culturale della società, di conseguenza<br />
l’interpretazione dell’acquisto e dei bisogni. L’adeguamento da<br />
174
Gagliardone<br />
Le Perle<br />
parte nostra è avvenuto attraverso l’identificazione di diversi fattori:<br />
un’individuazione dei clienti retail specializzati di riferimento<br />
e con essi, lo sviluppo di relazioni di parternship <strong>più</strong> consolidate<br />
e orientate al win win. Poi la ricerca di nuovi canali distributivi,<br />
grazie all’evoluzione delle collezioni, in particolare stagionali<br />
e mondo donna (canale abbigliamentisti/boutique). Quindi la<br />
proposizione di un continuo servizio di riassortimento sul prodotto<br />
basico, quotidiano, in modo da consentire una gestione<br />
commerciale e finanziaria molto <strong>più</strong> snella e una presenza sul<br />
territorio costante di riferimento come consulenza commerciale a<br />
360° cercando di infor<strong>mare</strong> e for<strong>mare</strong>. Infine uno sforzo continuo<br />
nel cogliere i segnali del cambiamento e cercare di adeguarsi,<br />
la parte <strong>più</strong> complessa per tutti perché vuol dire mettersi in discussione.<br />
GIANPAOLO TORRI (CALZIFICIO SAN GIACOMO)<br />
Abbiamo analizzato a fondo la nostra clientela per capire quali<br />
fossero i fattori chiave di successo in questi anni di crisi. Abbiamo<br />
individuato aspetti quali la storicità del punto vendita, la<br />
professionalità dei negozianti e la specializzazione degli assortimenti.<br />
Tutti aspetti fortemente legati alla fiducia che si instaura<br />
fra cliente e negoziante. Crediamo quindi fortemente che la fiducia<br />
guadagnata grazie alle qualità richiamate sopra sia stata la<br />
chiave di successo dei brand e soprattutto dei retailer in questi<br />
anni. Per quanto riguarda la calzetteria è aumentata enormemente<br />
la domanda di calze con fantasie colorate per gli uomini,<br />
mentre per le donne abbiamo assistito alle crescenti richieste<br />
di calzini corti da abbinare ai leggings e al conseguente declino<br />
dei collant. Per quanto riguarda il retail, cerchiamo di mantenere<br />
saldi i valori del nostro brand, ovvero produzione 100% made in<br />
Italy; un altissimo grado di specializzazione e un ottimo rapporto<br />
qualità-prezzo. Per quanto riguarda le richieste dei consumatori,<br />
siamo orgogliosi di dire: nessun adeguamento! Infatti da sempre<br />
offriamo un vastissimo campionario di calze moda per uomo<br />
e donna, quindi abbiamo accolto le richieste dei nostri clienti<br />
a braccia aperte. Qualche rammarico c’è forse per il calo dei<br />
collant, settore in cui avevamo investito parecchio ultimamente.<br />
Comunque intravediamo una ripresa dei collant nelle prossime<br />
stagioni, quindi siamo fiduciosi e ottimisti come sempre.<br />
Calzificio San Giacomo<br />
DALLA PARTE DEI DETTAGLIANTI<br />
Come affronta i cambiamenti negli anni di crisi il mondo della<br />
distribuzione? Ecco alcuni punti di vista interessanti.<br />
GIUSI CAMUNCOLI (LE PERLE, MONZA)<br />
I cambiamenti riguardano molto la voce dei prezzi. Mentre fino a<br />
qualche anno fa i consumatori erano attenti al prezzo ora lo sono<br />
molto di <strong>più</strong>. La clientela è sempre <strong>più</strong> preparata e soprattutto nei<br />
negozi che curano brand conosciuti, sono <strong>più</strong> informati sui prezzi,<br />
anche grazie al web. Trovano il tempo per documentarsi perché<br />
ritengono opportuno il confronto per scegliere il prezzo migliore.<br />
Questo va a discapito di chi offre anche un servizio oltre al prodotto.<br />
Poi fanno anche molta ricerca sulle collezioni. Se in passato<br />
entravano in negozio con la richiesta di un determinato prodotto,<br />
con la nostra competenza e professionalità riuscivamo a indirizzare<br />
il cliente anche verso un’alternativa. Ora se non trovano il prodotto<br />
che cerano, nel colore che vogliono, è difficile dare alternative anche<br />
se si tenta di puntare sull’emozione. L’adeguamento significa<br />
fare attenzione alle richieste e a ciò che potrebbe mancare. Noi<br />
come boutique multibrand con una vocazione fashion, cerchiamo<br />
sempre di fare ricerca e proporre novità, non necessariamente<br />
cambiando fornitori ma scegliendo prodotti diversi all’interno della<br />
collezione. Cerchiamo di non essere ripetitivi ma di dare ancora<br />
qualche secondo di emozione e molta assistenza per fidelizzare,<br />
anche se questo è un termine che sta un po’ scadendo per colpa<br />
del web. Infatti con fidelizzazione intendiamo proprio quello che<br />
il web non può dare, cioè consiglio, assistenza, gentilezza, grande<br />
assortimento, buon rapporto qualità-prezzo. Lavoriamo molto con<br />
il beachwear che ormai è abbigliamento per la spiaggia e con la<br />
linea shapewear grazie anche allo shop-in-shop Wolford. Teniamo<br />
lo sconto in ultima battuta. Non crediamo allo sconto fuori stagione<br />
dei saldi. La guerra del prezzo e i saldi fuori stagione portano a<br />
combattere con i colossi e si perderebbe sempre e comunque.<br />
NADIA GAGLIARDONE (GAGLIARDONE, SALUZZO)<br />
Dopo tutti questi anni è ormai necessario non parlare <strong>più</strong> di crisi,<br />
ma di avvenuto cambiamento epocale nelle modalità di acquisto.<br />
Oggi tutti sono consapevoli, soprattutto nel settore del tessileabbigliamento<br />
di poter acquistare prodotti low-cost che rispondano<br />
a requisiti stilistici e qualitativi soddisfacenti. Assistiamo quotidianamente<br />
a una crescita esponenziale degli acquisti su Internet che<br />
non sono <strong>più</strong> appannaggio prevalentemente dei giovanissimi. Sono<br />
rimasta molto colpita dai dati di vendita del Black Friday. Oggi è<br />
cool far arrivare a casa di un amico un regalo acquistato magari<br />
da Zara su Internet! Che cosa possiamo fare noi, se non rendere<br />
l’esperienza di acquisto nel nostro negozio il <strong>più</strong> possibile unica e<br />
stimolante? Poi offrire sempre <strong>più</strong> proposte esclusive, meno brand<br />
conclamati, <strong>più</strong> limited e special edition. Scegliamo collezioni che<br />
abbiano qualcosa di speciale e autentico. Un mix che rispecchi una<br />
scelta estetica e anche etica, che il consumatore possa avvertire<br />
se non addirittura riconoscere come sua.<br />
NICOLA E VINCENZO D’AVANZO (LINTEA, ANDRIA)<br />
Retail-consumatori: un rapporto che non deve morire. Il mondo del<br />
retail è in continuo fermento, perché deve riuscire a stare al passo<br />
con tutto ciò che lo circonda per non sprofondare in questi che<br />
sono gli anni della crisi. La continua globalizzazione del mercato<br />
ha cambiato quelle che erano delle logiche ben strutturate della<br />
175
inchiesta<br />
Lintea<br />
vendita al dettaglio, termine quasi ultimo della catena di commercio.<br />
Il nostro punto vendita ritiene sia necessario far acquisire la giusta<br />
consapevolezza al momento dell’acquisto e scegliere il meglio per<br />
attirare il consumatore. Occorre riuscire a farlo entrare in quel negozio<br />
fisico che non può scomparire, ma deve reggere il confronto<br />
con quello shopping online che sta largamente aumentando tra<br />
i consumatori, quasi ipnotizzati dai social network. Noi poniamo<br />
l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali perché il cliente già dal<br />
primo impatto si senta incuriosito e attirato. Le<br />
vetrine sono la presentazione di un negozio,<br />
tutto parte da lì. Dalla vetrina nasce la voglia<br />
del cliente di affacciarsi per poi trovarsi di fronte<br />
a quell’allestimento che attraverso promozioni<br />
ed esposizioni permette di far aumentare la<br />
curiosità. La pubblicità invece altro non è che un<br />
modo di mostrare il proprio mondo al pubblico,<br />
in giro per la città e nei pressi del negozio. Il<br />
consumatore oggi è diventato <strong>più</strong> esigente, non<br />
si lascia <strong>più</strong> abbindolare dal commerciante e<br />
dalla sua ars oratoria come succedeva in anni<br />
<strong>più</strong> rosei. Cerca la migliore qualità al miglior<br />
prezzo possibile pertanto il mondo del retail<br />
deve garantire un prodotto dall’ottimo rapporto<br />
qualità-prezzo accompagnato dal miglior servizio<br />
attraverso la propria esperienza, cordialità e<br />
pazienza. Tutto questo per riuscire a resistere,<br />
nonostante gli anni di crisi, in quella catena di<br />
commercio che parte dalle aziende e arriva al<br />
consumatore, ma che vede sempre il negozio<br />
fisico come l’anello <strong>più</strong> in discussione.<br />
MARCO FAGNONI E LIDIA COMETTI<br />
(INTIMAMENTE, DESENZANO)<br />
Sono finiti i tempi del consumismo, sono cambiati gli atteggiamenti,<br />
la clientela pondera molto bene l’acquisto e le richieste<br />
sono sempre <strong>più</strong> precise e mirate: buon rapporto qualità-prezzo,<br />
prodotto made in Italy, finiture di qualità e un pizzico di emozione.<br />
In questo momento di confusione e di incertezza economica per<br />
poter rendere sempre vivace il nostro punto vendita abbiamo cercato<br />
di allargare le proposte, inserendo prodotti di ricerca che vanno<br />
da piccoli accessori a prodotti di maglieria esclusiva personalizzati<br />
per ogni cliente a pigiameria prodotta da piccoli artigiani con<br />
finiture e particolari di eccellenza. Abbiamo inoltre riscontrato che<br />
il marchio non è <strong>più</strong> un fattore determinante per l’acquisto. Viene<br />
invece preferito un prodotto meno commerciale ma <strong>più</strong> di qualità.<br />
MICHELE E ANGELA PETRONE (LINA PACE, SORRENTO)<br />
In questi ultimi anni, con la contrazione dei consumi e l’espansione<br />
delle catene a basso costo, il mondo del retail indipendente<br />
multimarca ha avuto un’involuzione. Noi in particolare abbiamo<br />
attuato una politica volta a diversificare i prodotti con l’inserimento<br />
di nuovi marchi, preferibilmente made in Italy e ricerca di accessori<br />
particolari. Abbiamo cercato di offrire un prodotto sempre qualitativamente<br />
elevato e con una distribuzione quanto <strong>più</strong> limitata<br />
possibile, a un prezzo non elevatissimo ma con <strong>più</strong> ampi margini<br />
di guadagno. Abbiamo ridotto gli spazi, rendendoli <strong>più</strong> accoglienti<br />
e funzionali, cercando di avere un magazzino sempre fornito ma<br />
con una rotazione molto <strong>più</strong> veloce. Nel contempo i consumatori<br />
sono molto <strong>più</strong> informati sul prodotto da acquistare. Sempre <strong>più</strong><br />
spesso si informano su Internet su colori e prezzi per poi venire in<br />
negozio a vedere il prodotto dal vivo. Il cliente è diventato molto <strong>più</strong><br />
esigente per l’intimo classico quotidiano (uomo e donna) mentre è<br />
crollato l’intimo moda nella fascia alta di prezzo (uomo e donna).<br />
Cerchiamo di rispondere adeguandoci velocemente a quest’involuzione,<br />
seguendo quelle che sono le esigenze del mercato e dei<br />
consumatori. Che ormai riservano una sempre <strong>più</strong> piccola fetta<br />
del loro budget all’intimo.<br />
Brancacci Corredi<br />
Intimamente<br />
NUNZIO DI CARO (BRANCACCI CORREDI, GELA)<br />
Il mondo del retail è cambiato in modo molto veloce, la vendite<br />
sono diminuite moltissimo e pian piano il settore della lingerie<br />
incomincia a sparire dando spazio ad altre realtà. I clienti ormai<br />
vanno in cerca di prodotti che possono essere indossati anche<br />
all’esterno, nel quotidiano e soprattutto per serate indimenticabili,<br />
restando sempre attenti alla qualità e al prezzo. Data questa realtà<br />
la nostra boutique è diventata un vero e proprio concept store di<br />
lusso dalla biancheria per la casa all’abbigliamento. Quest’anno<br />
abbiamo deciso di ampliare un’area con il nuovo mondo delle<br />
occasioni speciali con le prime linee di abbigliamento. Anche nel<br />
settore casa abbiamo dato una svolta radicale dedicandoci solo<br />
alle linee di lusso. Ma la vera novità è il nuovo shop online della<br />
boutique Brancacci, così da essere presenti anche su un canale<br />
diverso da quello abituale.<br />
ANTONIO DE DOMENICO (BUGANVILLE, PANAREA)<br />
Fortunatamente Panarea, essendo un’isola molto piccola ed esclusiva,<br />
non ha attraversato un periodo di crisi netta ma lievemente<br />
trasversale anche grazie al fatto che è meta di una grande percentuale<br />
di clientela internazionale sempre molto attenta e interessata<br />
alle boutique italiane di nicchia come la nostra. Oggi i consumatori<br />
italiani e stranieri sono <strong>più</strong> attenti agli acquisti e molto <strong>più</strong> esigenti.<br />
I clienti che quotidianamente visitano la boutique sono interessati<br />
a prodotti particolari, esclusivi e soprattutto a tutto ciò che è made<br />
in Italy che è ormai diventato sinonimo di qualità. Inoltre l’avvento<br />
di Internet e dei social media hanno drasticamente modificato la<br />
abitudini dei consumatori. Tutto è accessibile e disponibile molto <strong>più</strong><br />
rapidamente di prima e la clientela è molto <strong>più</strong> informata rispetto<br />
al passato. Noi ci siamo adeguati a questi cambiamenti con la<br />
continua ricerca di esclusività e qualità di aziende di nicchia che<br />
incuriosiscono sempre di <strong>più</strong> il consumatore e anche grazie alla<br />
presenza di brand che affermano l’eccellenza italiana nel settore,<br />
ma anche dando spazio soprattutto a giovani proposte di desi-<br />
176
Annie Home & Apparel<br />
Lina Pace<br />
gner emergenti. Un’ultima novità è stata l’apertura di una pagina<br />
Instagram per fidelizzare le clienti e informarle sulle ultimissime<br />
novità e prodotti del negozio.<br />
VERA FUZZI (INTIMO BONTEMPI, CATTOLICA)<br />
Il retail in seguito alla crisi, ha subito un radicale cambiamento<br />
della gestione del negozio. A partire dal magazzino che ormai si<br />
riduce il <strong>più</strong> possibile, sempre evitando il disassortimento. Inoltre<br />
sono stati eliminati i costi che non incidessero sull’immagine del<br />
punto vendita. Fattore positivo è stato invece risvegliarsi da un<br />
periodo di torpore per cercare nuovi stimoli e nuove strade per<br />
riuscire a competere con il mercato. Però il piccolo punto vendita<br />
parte e finisce comunque svantaggiato a causa della scorrettezza<br />
e della poca etica di certe aziende che per incrementare i propri<br />
guadagni non si affidano <strong>più</strong> al loro cliente tradizionale. Infatti si<br />
trovano nomi illustri negli outlet e online dove viene svenduta la<br />
merce dell’anno prima a prezzi talvolta addirittura inferiori ai nostri<br />
prezzi d’acquisto. Mi si dirà che è merce vecchia, ma il cliente<br />
finale si trova comunque spiazzato e si chiede quale sia il vero<br />
valore della merce. In seguito a questo mi sembra di percepire<br />
che a volte il piccolo punto vendita sia per alcuni clienti l’ultima<br />
spiaggia a cui rivolgersi per acquistare qualcosa che non abbia già<br />
trovato nelle catene, online o negli outlet. Il consumatore che si<br />
rivolge a un punto vendita è un cliente esigente, preparato e che<br />
conosce il prodotto. Da noi si aspetta un servizio superiore, curato e<br />
professionale in grado di fornire tutte le informazioni. Chi si rivolge<br />
al mio punto vendita cerca un prodotto di qualità e con un giusto<br />
rapporto qualità-prezzo. Non va sottovalutata anche la richiesta da<br />
parte di quasi tutti di uno sconto. Penso sia da imputare non solo<br />
alla crisi, ma anche a un fattore di costume e dal fatto che non si<br />
percepisce <strong>più</strong> il vero valore del prodotto. Il nostro punto vendita<br />
ha cercato piuttosto di fornire un servizio superiore, cercando il<br />
<strong>più</strong> possibile ditte e prodotti non sviliti nei vari outlet e online. Cioè<br />
ditte serie e disposte a supportarci. Purtroppo però si è costretti<br />
a tenere qualcuna non molto seria ma forte. Verso il cliente, ora<br />
<strong>più</strong> che mai, si cerca di essere il <strong>più</strong> cortesi possibile, fornendo<br />
un servizio curato, professionale e personalizzato. Nel mio punto<br />
vendita il cliente deve poter uscire con un ottimo ricordo sia per<br />
l’assortimento che per l’accoglienza.<br />
CARLA PONTI E ALICE BOCOLA (GAYA BOUTIQUE, MILANO)<br />
Il mondo del retail sta cambiando rapidamente. Cambia la modalità<br />
d’acquisto, che sempre <strong>più</strong> spesso avviene online. Cambia il<br />
luogo, con la crescita incessante, e sempre <strong>più</strong> pressante per le<br />
piccole realtà come la nostra, dei franchising e grandi monomarca.<br />
Riesce a sopravvivere chi ha la capacità di reinventarsi ogni giorno,<br />
adattando le strategie di comunicazione e vendita alle necessità<br />
del consumatore contemporaneo. Gaya Boutique da <strong>più</strong> di 30<br />
anni persegue la filosofia di serietà, qualità e gentilezza verso le<br />
clienti, ma soprattutto attenzione nella scelta dei fornitori, altrettanto<br />
seri e affidabili (alcuni ci servono dalla nostra nascita, nel 1984).<br />
Negli ultimi anni poi ci siamo adattate al consumo che sempre<br />
<strong>più</strong> passa per la rete: sul nostro sito è possibile acquistare online,<br />
sulla pagina facebook vedere le ultime vetrine e arrivi del negozio,<br />
tramite la mailing list teniamo aggiornate le nostre clienti su eventi<br />
e promozioni. Abbiamo seguito l’evoluzione del mercato, garantendo<br />
qualità eccellente a un prezzo low-cost. Abbiamo adattato<br />
il nostro modo di comunicare, sfruttando le potenzialità dei social.<br />
Ci siamo avvicinate ai consumatori con un sito Internet, che permette<br />
acquisti online. Facciamo brand marketing, organizzando eventi<br />
per coinvolgere le clienti nel nostro mondo. Frequentiamo tutte le<br />
fiere di settore e stiamo molto attente a tutte le novità proposte dalle<br />
aziende. Dedichiamo cura e attenzione al packaging, che va<br />
sempre <strong>più</strong> impreziosendosi. I nostri orari sono <strong>più</strong> flessibili e variano<br />
in base ai flussi di consumatori. In negozio riceviamo anche<br />
su appuntamento. Il design dello spazio è stato creato come un<br />
piccolo salotto, dove la cliente possa sempre sentirsi a proprio<br />
agio. Offriamo una consulenza, data dall’esperienza di oltre 30<br />
anni, che ci permette di indovinare una taglia senza chiedere (e<br />
mettere la cliente a proprio agio facendole provare solo capi della<br />
sua taglia e adatti alla sua silhouette). Offriamo servizi collaterali,<br />
come la sartoria personalizzata e consulenze su appuntamento.<br />
CRESCENZO TRAMONTANO (ANNIE HOME & APPAREL,<br />
FRATTAMAGGIORE)<br />
L’arrivo sul mercato di marchi che hanno rivoluzionato la politica<br />
commerciale, proponendo prodotti fabbricati con materiali sempre<br />
<strong>più</strong> di scarsa qualità e pessima manifattura con il fine di abbassare<br />
il prezzo finale, ha portato involontariamente il consumatore medio<br />
a essere <strong>più</strong> attento e selettivo nell’acquisto in genere, al fine di<br />
tutelare il proprio portafoglio. Nel corso dell’ultimo decennio con lo<br />
sviluppo dell’elettronica, Internet e i social network, avere a portata<br />
di mano con un click il mondo intero ha portato indiscutibilmente<br />
a uno stravolgimento nel rapporto col cliente. Che si è visto trascinato<br />
da un fiume in piena, invaso da una quantità di informazioni<br />
spesso non vere che hanno creato disorientamento e diffidenza<br />
nell’acquirente. Il consumatore moderno è molto <strong>più</strong> attento e a<br />
volte molto <strong>più</strong> aggiornato dello stesso rivenditore. L’unica arma<br />
a nostra disposizione è la serietà che crea un legame indelebile<br />
in un momento storico ove alcuni valori vengono meno. Questa<br />
serietà è sinonimo di onestà e affidabilità, caratteristica che ci<br />
contraddistingue da <strong>più</strong> di mezzo secolo. Non tutto però ha avuto<br />
un effetto negativo. Anzi per noi che da tre generazioni siamo specialisti<br />
nel settore per la vendita di abbigliamento, biancheria per<br />
la casa e beachwear, abbiamo avuto un vantaggio, con la nostra<br />
giusta scelta, non seguendo per l’appunto questa nuova politica<br />
commerciale, saldi nel pensiero e convinti che si sarebbe tornati<br />
indietro, che l’acquirente avrebbe alla fine scelto la competenza, il<br />
meglio, l’esperienza di persone capaci di garantire rinnovamento<br />
nelle tendenze offrendo un buon rapporto qualità-prezzo, frutto<br />
di attenta ricerca e passione per il lavoro. La storia di un’azienda<br />
è importante. Sembra un paradosso ma inevitabilmente si sta<br />
tornando indietro. A differenza del decennio scorso ove si sceglieva<br />
l’usa e getta, oggi si sceglie la qualità. Investendo poco <strong>più</strong><br />
del solito si riesce ad avere la garanzia di un prodotto migliore,<br />
che dura nel tempo e si ottiene agli occhi di chi ci sta di fronte un<br />
apprezzamento maggiore.<br />
177
anniversari<br />
Il department store Printemps su Boulevard Haussmann a Parigi.<br />
.<br />
Dario Casalini, amministratore<br />
delegato di Maglificio Po.<br />
OSCALITO<br />
80 ANNI DI STILE<br />
MADE IN ITALY<br />
Nel <strong>2016</strong> OSCALITO raggiunge<br />
l'ambizioso traguardo degli<br />
ottant'anni di attività. Il brand è stato<br />
infatti fondato nel 1936 a Torino da<br />
Osvaldo e Lino Casalini (Oscalito è<br />
un acronimo di questi quattro nomi)<br />
per la produzione di intimo e moda<br />
maglia per uomo, donna e bambino<br />
realizzata esclusivamente con fibre<br />
di alta qualità. Di anno in anno<br />
Maglificio Po (il nome dell'azienda<br />
che produce Oscalito) si è<br />
costantemente ingrandita, senza mai<br />
perdere di vista la qualità. I figli di<br />
Lino, -Arrigo e Andrea-, sono entrati<br />
in azienda negli anni Settanta.<br />
Con il loro ingresso il business si<br />
sviluppa ulteriormente, ampliandosi<br />
e modernizzandosi, ma mantenendo<br />
una filiera autenticamente made<br />
in Italy. Oggi l'azienda è giunta alla<br />
terza generazione con Dario Casalini,<br />
figlio di Andrea.<br />
PRINTEMPS<br />
150 ANNI DI SHOPPING D'AUTORE<br />
Il celeberrimo department store parigino PRINTEMPS su Boulevard Haussmann<br />
ha compiuto un secolo e mezzo. Molto <strong>più</strong> che una semplice shopping<br />
destination, Printemps è innanzitutto un simbolo di Parigi, un monumento<br />
storico di incomparabile bellezza, un luogo da cui godere di una splendida vista<br />
della capitale francese (dalla terrazza panoramica al nono piano). Da sempre<br />
rinomato per l'assortimento haut-de-gamme che viene continuamente aggiornato<br />
da un team di esperti buyer, dopo 150 anni Printemps continua ad attrarre<br />
consumatori parigini e stranieri. Il compleanno dello store è stato festeggiato in<br />
grande stile, con un'ospite d'eccezione come l'attrice britannica Kate Winslet.<br />
Un reggiseno di<br />
PrimaDonna; il brand<br />
compie 150 anni.<br />
PRIMADONNA<br />
SPEGNE 150<br />
CANDELINE<br />
Da un secolo e mezzo<br />
PRIMADONNA rappresenta la<br />
soluzione per tutte le donne che<br />
hanno un seno abbondante.<br />
Vestibilità, comfort, un ampio<br />
range taglie e uno stile attuale<br />
rendono PrimaDonna uno dei<br />
brand preferiti per le supersize.<br />
I materiali preziosi e le ricche<br />
decorazioni ne fanno un luxury<br />
brand. Nato nel 1865 da<br />
un'idea di Salomon Lindauer,<br />
titolare di un'azienda di corsetti<br />
che desiderava proporre alle<br />
donne il capo di corsetteria<br />
<strong>più</strong> adatto alle loro esigenze,<br />
il brand è diventato belga nel<br />
1990, quando Van De Velde lo<br />
ha acquisito e lo ha rilanciato<br />
affiancando al fit un alto<br />
contenuto moda.<br />
Il logo dei 70 anni di Le Chat.<br />
LE CHAT<br />
70 ANNI DI MODA E QUALITÀ<br />
Il brand francese di lingerie LE CHAT compie 70 anni a gennaio, in concomitanza<br />
con il Salon de la Lingerie di Parigi, dove si tengono festeggiamenti in grande<br />
stile. Fondato nel 1946 da Jean Chalumet e dalla moglie, figlia di Antoine<br />
Durand -che nel 1934 aveva fondato una tessitura a Chauffailles-, subito prende<br />
il nome Du Chat, dai cognomi dei fondatori, e produce sottovesti. Negli anni<br />
Sessanta Du Chat è già il secondo brand sul mercato francese per questo tipo<br />
di articoli. Nel 1975 il figlio dei fondatori, Claude Chalumet, prende il posto<br />
dei genitori alla guida dell'azienda, cambiando sia il nome al brand -che da<br />
Du Chat si trasforma in Le Chat- sia la produzione, che si orienta sulla lingerie<br />
notte. A metà degli anni Ottanta viene inserito il loungewear, e nel 2009 Gregoire<br />
Chalumet, la quarta generazione, succede al padre alla guida dell'azienda.<br />
178
SS<br />
16<br />
ANDRÉS SARDÁ<br />
FASHION SHOW<br />
BLACK MAGIC | FURRY MOOD | LACY | METALLIC HUES<br />
NIGHTGOWN | NIGHTSHIRT | PIJAMA PARTY | ROMANCE<br />
SILK ROAD | SHEER EFFECT | SPAGHETTI STRAPS | SPORTY<br />
WHITE PASSION | VOLANTS | A TOUCH OF COLOUR
BLACK MAGIC<br />
Elegante, notturno, seduttore:<br />
il nero resta un must anche<br />
della stagione estiva<br />
4 5<br />
6<br />
1<br />
2<br />
3<br />
7<br />
8<br />
9 10 11<br />
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13 14<br />
15<br />
16 17 18 19<br />
20<br />
21<br />
22 23<br />
24 25<br />
1. ADAM SELMAN<br />
2. ANDRES SARDA<br />
3. ANTEPRIMA<br />
4. CHLOÉ<br />
5. DKNY<br />
6. CHARO AZCONA<br />
7. DOLCE & GABBANA<br />
8. DOLCE & GABBANA<br />
9. ELISABETTA FRANCHI<br />
10. FENDI<br />
11. FRANCESCO SCOGNAMIGLIO<br />
12. GENNY<br />
13. GIVENCHY<br />
14. HARRY HALIM<br />
15. HARRY HALIM<br />
16. HARRY HALIM<br />
17. JILL STUART<br />
18. JOHN GALLIANO<br />
19. SHIATZY CHEN<br />
20. LUÍS BUCHINHO<br />
21. MISSONI<br />
22. SIMONETTA RAVIZZA<br />
23. TEATUM JONES<br />
24. VALENTINO<br />
25. VIONNET
FURRY MOOD<br />
office e avvolgente la elliccia<br />
sceglie originali cromie er<br />
comletare i loo i sensuali<br />
3<br />
4<br />
1<br />
2<br />
5<br />
6<br />
11<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
1. CÉLINE<br />
2. ENTRAMADOS<br />
& DUYOS<br />
3. GARETH PUGH<br />
4. MOSCHINO<br />
5. HOUSE OF HOLLAND<br />
6. RODARTE<br />
7. SAINT LAURENT<br />
8. SAINT LAURENT<br />
9. SAINT LAURENT<br />
10. SIMONETTA RAVIZZA<br />
11. SONIA RYKIEL
LACY<br />
io allover er<br />
una femminilità di<br />
imatto<br />
4<br />
5<br />
6<br />
3<br />
1<br />
2<br />
7 8<br />
11<br />
9<br />
10 12<br />
1. CÉLINE<br />
2. CHLOÉ<br />
3. DOLCE & GABBANA<br />
4. ERMANNO SCERVINO<br />
5. ERMANNO SCERVINO<br />
6. ESTHER NORIEGA<br />
7. Nº.21<br />
8. ROCHAS<br />
9. FRANCIS MONTESINOS<br />
10. GIVENCHY<br />
11. HOSCHEK<br />
12. GIVENCHY
METALLIC HUES<br />
bagliori dei metalli reiosi<br />
illuminano la notte...er non<br />
assare inosservate<br />
4 5<br />
1<br />
2<br />
3<br />
6<br />
7 8<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
1. GENNY<br />
2. GENNY<br />
3. GENNY<br />
4. DIMITRI<br />
5. ELLUS<br />
6. EUGENIO LOARCE<br />
7. FRANCESCO<br />
SCOGNAMIGLIO<br />
8. MAX MARA<br />
9. JEREMY SCOTT<br />
10. JEREMY SCOTT<br />
11. SAINT LAURENT<br />
12. SAINT LAURENT
1. CÉLINE<br />
2. CARLA PONTES<br />
3. EDUN CHOI<br />
4. MIGUEL VIEIRA<br />
5. BETSEY JOHNSON<br />
6. ALEXANDRE<br />
HERCHCOVITCH<br />
7. THAKOON<br />
8. VIVIENNE HU<br />
9. GIVENCHY<br />
10. JAQUEMUS<br />
11. MARIA KE FISHERMAN<br />
12. TADASHI SHOJI<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
7<br />
6<br />
5<br />
8<br />
11<br />
12<br />
9 10<br />
NIGHTGOWN<br />
Torna in voga la vestaglia, con il suo<br />
carattere disinvolto e confortevole
NIGHTSHIRT<br />
Un classico del nightwear<br />
d’antan si reinventa con ironia<br />
e un tocco maschile<br />
3<br />
4<br />
1<br />
2<br />
5<br />
6<br />
7<br />
12<br />
8<br />
9<br />
10<br />
11<br />
1. BLUMARINE<br />
2. SIMONETTA RAVIZZA<br />
3. CELIA VELA<br />
4. YERSE<br />
5. ERMANNO SCERVINO<br />
6. PUBLIC SCHOOL<br />
7. LEBOR GABALA<br />
8. AN MARGO<br />
9. DOLCE & GABBANA<br />
10. J JS LEE<br />
11. J JS LEE<br />
12. JOSEPH
PIJAMA PARTY<br />
I tagli e le nuance dei<br />
igiami er lui conuistano<br />
il guardaroba di lei<br />
4<br />
5 6<br />
1<br />
2 3<br />
9<br />
7 8<br />
10<br />
11<br />
12<br />
13<br />
1. ALEXANDER WANG<br />
2. ALEXANDER WANG<br />
3. GRINKO<br />
4. PEET DULLAERT<br />
5. PRINGLE OF SCOTLAND<br />
6. PRINGLE OF SCOTLAND<br />
7. SIMONETTA RAVIZZA<br />
8. SIMONETTA RAVIZZA<br />
9. SIMONETTA RAVIZZA<br />
10. DOLCE & GABBANA<br />
11. RUNDHOLZ<br />
12. THAKOON<br />
13. THAKOON
ROMANCE<br />
Suggestioni ottocentesche<br />
er stame e silouette<br />
che invitano a trascorrere<br />
unestate in camagna<br />
4 5<br />
6<br />
1<br />
2<br />
3<br />
8<br />
9<br />
7<br />
10<br />
11 12 13<br />
1. LUISA BECCARIA<br />
2. MOTHER OF PEARL<br />
3. LUISA BECCARIA<br />
4. SAINT LAURENT<br />
5. MOTHER OF PEARL<br />
6. TÊCA POR HELO<br />
ROCHA<br />
7. LUISA BECCARIA<br />
8. PHILOSOPHY BY<br />
LORENZO SERAFINI<br />
9. PHILOSOPHY BY<br />
LORENZO SERAFINI<br />
10. ALEXANDER MCQUEEN<br />
11. ANDREW GN<br />
12. ERDEM<br />
13. ANDRES SARDA
1. ICEBERG<br />
2. JILL STUART<br />
3. FAUSTO PUGLISI<br />
4. GIVENCHY<br />
5. ALEXANDER WANG<br />
6. LINO VILLAVENTURA<br />
7. APARTAMENTO 03<br />
8. CALVIN KLEIN<br />
9. LEITMOTIV<br />
10. GREG LAUREN<br />
11. NAEEM KHAN<br />
12. ROKSANDA<br />
13. GONZALES UNDERWEAR<br />
1 2 3 4<br />
8<br />
5<br />
7<br />
6<br />
12<br />
13<br />
11<br />
9<br />
10<br />
SILK ROAD<br />
La seta scivola sinuosa,<br />
accarezzando e illuminando le<br />
curve femminili
SHEER EFFECT<br />
l tulle rotagonista<br />
trasarene audaci esaltano<br />
la elle nuda e lunderear<br />
4<br />
5<br />
6<br />
1<br />
2<br />
3<br />
12<br />
7<br />
8<br />
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17 18<br />
19<br />
20<br />
21<br />
22<br />
23<br />
24<br />
25<br />
1. ALBERTO ZAMBELLI<br />
2. ALBERTO ZAMBELLI<br />
3. ALBERTO ZAMBELLI<br />
4. GIVENCHY<br />
5. GUCCI<br />
6. SAINT LAURENT<br />
7. ANDRES SARDA<br />
8. ANN DEMEULEMEESTER<br />
9. DOLCE & GABBANA<br />
10. FELDER FELDER<br />
11. FRANCESCA LIBERATORE<br />
12. FELDER FELDER<br />
13. BLUGIRL<br />
14. ENTRAMADOS & DUYOS<br />
15. GUCCI<br />
16. GUCCI<br />
17. SHIATZY CHEN<br />
18. ION FIZ<br />
19. VERONIQUE BRANQUINHO<br />
20. LEITMOTIV<br />
21. JOHN GALLIANO<br />
22. SIMONETTA RAVIZZA<br />
23. SHARON WAUCHOB<br />
24. PHILOSOPHY BY<br />
LORENZO SERAFINI<br />
25. EMP
1 2 3 4<br />
5<br />
10<br />
11<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
12<br />
SPAGHETTI STRAPS<br />
alline sottilissime er abiti<br />
ultrasensuali, che evocano la lingerie<br />
1. AQUILANO RIMONDI<br />
2. BURBERRY PRORSUM<br />
3. CHRISTOPHER KANE<br />
4. FYODOR GOLAN<br />
5. COURRÈGES<br />
6. GREG LAUREN<br />
7. MAIYET<br />
8. ROCHAS<br />
9. NARCISO RODRIGUEZ<br />
10. ROCHAS<br />
11. PHILOSOPHY BY<br />
LORENZO SERAFINI<br />
12. SAINT LAURENT
SPORTY<br />
Comodità, funzionalità e<br />
erformance lo sort mood<br />
conuista tutte<br />
4<br />
5<br />
6<br />
1 2<br />
3<br />
7 8<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
13<br />
1. ION FIZ<br />
2. TCN<br />
3. TCN<br />
4. PAUL & JOE<br />
5. PACO RABANNE<br />
6. PACO RABANNE<br />
7. CHROMAT<br />
8. CHROMAT<br />
9. CHROMAT<br />
10. CHLOÉ<br />
11. CHLOÉ<br />
12. CHROMAT<br />
13. CHROMAT
WHITE PASSION<br />
Il bianco, in tutte le sue sfumature,<br />
è il re della stagione<br />
5<br />
6<br />
4<br />
1<br />
2 3<br />
12<br />
7<br />
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18<br />
19<br />
20<br />
21<br />
22<br />
23<br />
24<br />
1. ALBERTA FERRETTI<br />
2. ALEXANDER MCQUEEN<br />
3. ALEXANDER MCQUEEN<br />
4. ALLUDE<br />
5. ANTEPRIMA<br />
6. CALVIN KLEIN<br />
7. BORA AKSU<br />
8. CHLOÉ<br />
9. DUYOS<br />
10. ADAM SELMAN<br />
11. ERMANNO SCERVINO<br />
12. ERDEM<br />
13. FRANCESCO SCOGNAMIGLIO<br />
14. GENNY<br />
15. GIVENCHY<br />
16. GIVENCHY<br />
17. ROCHAS<br />
18. LAURA BIAGIOTTI<br />
19. FATIMA LOPES<br />
20. FRANCESCO SCOGNAMIGLIO<br />
21. ION FIZ<br />
22. VICTORIA BECKHAM<br />
23. TEATUM JONES<br />
24. SHIATZY CHEN
VOLANTS<br />
Le balze movimentano la<br />
silhouette con un risultato<br />
molto femminile<br />
1 2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
8<br />
7<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
1. ERDEM<br />
2. PETER PILOTTO<br />
3. BALMAIN<br />
4. LILY SARTY<br />
5. FRANCESCO<br />
SCOGNAMIGLIO<br />
6. REINALDO LOURENCO<br />
7. ROCHAS<br />
8. BETSEY JOHNSON<br />
9. GUCCI<br />
10. AMAPÔ<br />
11. ALEXANDER MCQUEEN<br />
12. FRANCESCO<br />
SCOGNAMIGLIO
1<br />
2<br />
3 4 5<br />
6<br />
7 8<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
1. ANDRES SARDA<br />
2. ANDRES SARDA<br />
3. ALBERTA FERRETTI<br />
4. BORA AKSU<br />
5. ERIN FETHERSTON<br />
6. CELIA VELA<br />
7. CELIA VELA<br />
8. FRANCESCA<br />
LIBERATORE<br />
9. GUCCI<br />
10. GUCCI<br />
11. PREEN BY<br />
THORNTON BREGAZZI<br />
12. VERSACE<br />
A TOUCH OF COLOUR<br />
io e tulle si declinano in una alette succosa ce<br />
saia dalle tonalit astello alle nuance i vibranti
CHANTAL THOMASS<br />
www.chantalthomass.com<br />
CLAIRE’S<br />
CHANTAL THOMASS<br />
www.chantalthomass.com<br />
an<br />
TWIN-SET SIMONA BARBIERI<br />
CLAIRE’S<br />
LA PERLA<br />
www.laperla.com<br />
MARLIES DEKKERS<br />
www.marliesdekkers.com<br />
ANTIGEL LISE CHARMEL<br />
www.lisecharmel.com<br />
VICTORIA BECKHAM
COSABELLA<br />
www.cosabella.com<br />
STAR<br />
CHANTAL THOMASS<br />
www.chantalthomass.com<br />
DOLCE CASA<br />
CHANTAL THOMASS<br />
www.chantalthomass.com<br />
an<br />
LE PETITS JOUEURS<br />
STELLA MCCARTNEY<br />
www.stellamccartney.com<br />
PARAH<br />
www.parah.com<br />
TWIN-SET SIMONA BARBIERI<br />
www.twinset.com
notizie<br />
BAGUTTA - LANCIA<br />
L'UNDERWEAR<br />
Dopo il lancio del beachwear, con la stagione<br />
autunno-inverno <strong>2016</strong>/17 BAGUTTA<br />
presenta la prima collezione underwear,<br />
homewear (polo, camicie, pantaloni, maglie,<br />
tute e giacche da casa) e calze uomo.<br />
In linea con la filosofia del marchio agutta<br />
e nel rispetto della sua lunga tradizione, le<br />
tre linee sono state pensate per un uomo<br />
molto esigente, attento a vestibilit, finiture e<br />
dettagli. Da segnalare in collezione la scelta<br />
di Reda Active, un tessuto speciale utilizzato<br />
dagli astronauti della NASA nell’ultima<br />
missione spaziale. Il tessuto prodotto dalla<br />
eda di iella in 00 lana merinos<br />
finissima, lavorato e trattato con una tecnica<br />
brevettata, che permette grandi performance<br />
di traspirabilità, termoregolazione, proprietà<br />
antibatteriche e ipoallergeniche. Una<br />
linea speciale second skin comprende capi<br />
in cotone mercerizzato, morbidi, quasi<br />
invisibili, con una grande vestibilità, grazie<br />
a sagomature e cuciture particolari. I boxer<br />
in tessuto camicia nel classico stile agutta,<br />
00 cotone con delicate microfantasie,<br />
hanno un leggerissimo slip interno, invisibile<br />
e studiato per offrire la massima comodità.<br />
Info: Lady Gioia Fashion srl<br />
tel. +39 0715906256<br />
info@ladygioiafashion.com<br />
www.ladygioiafashion.com<br />
Bagutta<br />
Ragno<br />
RAGNO<br />
L'IMPORTANZA<br />
DELL'HERITAGE<br />
Nuova strategia di prodotto e di<br />
marca per RAGNO che partirà con la<br />
prossima stagione autunno-inverno.<br />
L'obiettivo è quello di riposizionarsi al<br />
dettaglio multimarca con un prodotto<br />
medio-fine puntando sulla riconosciuta<br />
esperienza di Ragno nel segmento del<br />
nightwear. La proposta è ampia e ben<br />
segmentata per target, stili e funzioni<br />
d'uso. Per l'uomo sono state sviluppate<br />
quattro sezioni: Classic, New Classic,<br />
Forniture Militari e Ragno Sport.<br />
Classic è la proposta <strong>più</strong> classica per<br />
disegni e modelli. New Classic con la<br />
sua particolare eleganza si rivolge a<br />
un consumatore molto attento anche<br />
al minimo dettaglio. Il look casual e<br />
dinamico di Ragno Sport distingue una<br />
proposta trasversale ispirata allo sport.<br />
Forniture Militari è invece la linea che<br />
meglio rappresenta l'heritage Ragno,<br />
storico fornitore dell'esercito Italiano.<br />
Info: Ragno - tel. +39 0163853611<br />
www.ragno.eu<br />
gennaio <strong>2016</strong> • <strong>n°</strong><strong>202</strong><br />
trimestrale di moda, cultura e tendenze<br />
per l’abbigliamento intimo, corsetteria,<br />
lingerie, calzetteria, costumi da bagno<br />
e abbigliamento <strong>mare</strong>.<br />
redazione, amministrazione, pubblicità,<br />
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<strong>Intimo</strong> <strong>più</strong> Mare<br />
41124 Modena (Italy) - via Giardini, 476/N<br />
tel. +39 059342001<br />
www.intimopiu<strong>mare</strong>.com<br />
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ISSN: 1127-0497<br />
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su autorizzazione scritta citando la fonte. Il materiale fotografico<br />
pubblicitario o promozionale sarà restituito se richiesto entro 60 gg.<br />
Questa rivista Le è stata inviata tramite abbonamento: l’indirizzo<br />
in nostro possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista,<br />
anche per l’inoltro di altre riviste e di proposte di abbonamento.<br />
Ai sensi della legge 196/03 è Suo diritto richiedere la cessazione<br />
dell’invio e l’aggiornamento dei dati in nostro possesso.
DOMINAM<br />
A TUTTO COMFORT<br />
DOMINAM nasce dall'esperienza<br />
di Corsetteria Ira, azienda di<br />
Andria con una vasta esperienza<br />
nel settore; il titolare Gaetano<br />
Lattanzio nel 2006 ha deciso<br />
di realizzare una collezione<br />
di intimo e pigiameria per<br />
le gestanti, con l'obiettivo di<br />
valorizzare il corpo della donna in<br />
questo momento così importante<br />
per la sua vita. I modelli sono<br />
studiati per garantire un<br />
grande comfort e avvolgere<br />
delicatamente le forme, lo stile<br />
è giovane e frizzante, con linee<br />
attuali e dettagli moda.<br />
Info: Corsetteria Ira<br />
tel. +39 0883541183<br />
www.iracorsetteria.it<br />
Una proposta<br />
Dominam.<br />
DanaPisarra<br />
DANAPISARRA - RICERCATA E ORIGINALE<br />
Grande innovazione e sperimentazione nella collezione DANAPISARRA autunno-inverno <strong>2016</strong>/17<br />
per dar vita a capi ricercati, esclusivi e originali, caratterizzati da lavorazioni manuali e motivi<br />
personalizzati. Pizzi e ricami sono interpretati secondo il gusto e lo stile che distingue la maglieria<br />
DanaPisarra, con l'utilizzo innovativo e dinamico di seta, cachemire, lana, raso di seta e tulle. I<br />
dettagli come ricami in lana, frastagli in pizzo e motivi macramé arricchiscono abiti corti e lunghi, top,<br />
cardigan, maglie a girocollo o con scollo a V a manica lunga, lupetti, maxigonne, longuette, sottovesti,<br />
ed enfatizzano cura e e dedizione artigianale, da sempre aspetti peculiari del brand e del vero made<br />
in Italy. La collezione si completa con coordinati slip a vita alta e reggiseni a fascia o brassière, <strong>più</strong> un<br />
innovativo top con reggicalze.<br />
Info: Linea Blu Italia srl - tel. +39 0331611030 - www.danapisarra.it<br />
Luna di Giorno<br />
Luna di Giorno<br />
LUNA DI GIORNO - ESSENZIALE FEMMINILE<br />
Cambio di rotta per la collezione LUNA DI GIORNO autunno-inverno <strong>2016</strong>/17. Il<br />
team creativo ha portato una ventata d'aria fresca con una nuova impostazione.<br />
In collezione molte miniserie, con temi diversi. Le linee sono <strong>più</strong> essenziali e<br />
asciutte per una collezione molto ricca e diversificata. Il punto di forza sono<br />
come sempre le stampe che si rinnovano a ogni stagione per essere davvero<br />
uniche e particolari, con motivi mai proposti finora, come per esempio l’effetto<br />
pizzo stampato.<br />
Info: Emmebiesse Spa - tel. +39 014274391<br />
www.emmebiesse.it - www.lunadigiorno.it - www.caterinad.it
PER INFORMAZIONI<br />
DIREZIONE@MAREDAMARE.EU<br />
BUYER@MAREDAMARE.EU
ph. +39 0573 991483 / fax +39 0573 991470<br />
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e-mail: immagineitalia@pt.camcom.it<br />
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INGRESSO OFFERTO DA:<br />
THE TICKET IS OFFERED BY:<br />
SCHEDA DI REGISTRAZIONE DA PRESENTARE IN RECEPTION GIÀ COMPILATA PER SOSTITUIRLA CON IL PASS D’INGRESSO<br />
REGISTRATION FORM TO BE SHOWN AT THE RECEPTION DESK ALREADY FILLED IN TO BE CHANGED WITH THE ENTRANCE PASS<br />
La manifestazione è strettamente riservata ai compratori specializzati. È obbligatorio presentare alla reception della mostra questa cartolina o, in mancanza,<br />
copia dell’iscrizione alla Camera di Commercio o documento equipollente. The trade fair is reserved for professionals only. You have to show this invitation at the<br />
reception desk or, if not available, you have to produce a copy of the Chamber of Commerce registration or an equivalent document.<br />
Nome e cognome / Name and surname<br />
Azienda / Company<br />
Indirizzo / Address Città / City Cap / Zip code<br />
Stato / Country<br />
E-mail<br />
Tel. / Phone<br />
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Informativa ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 163/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali). Il conferimento dei dati personali di cui alla presente scheda di registrazione è<br />
obbligatoria ai soli fi ni dell’ingresso alla manifestazione. I dati conferiti, trattati con strumenti informatici e non, saranno utilizzati al fi ne della verifi ca del possesso della qualifi ca professionale<br />
richiesta per l’ingresso. Gli stessi potranno essere altresì utilizzati ai fi ni statistici, anche in assolvimento di obblighi di legge, e diffusi in forma anonima e aggregata. Titolare dei dati è la<br />
Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Pistoia, con sede in C.so Silvano Fedi n. 36 - Pistoia, che agisce nell’ambito delle competenze ad essa attribuite dell’art. 2 della<br />
L. 580/93. Responsabile del trattamento è il Segretario generale pro-tempore della Camera di Commercio. In merito ai dati conferiti l’interessato potrà esercitare i diritti di cui all’art. 7 del<br />
D.Lgs. 163/2006 rivolgendosi al predetto responsabile.<br />
Luogo e data / Place and date<br />
Firma leggibile / Signature
saloni<br />
I rendering dell’allestimento della prossima edizione<br />
del Salon International de la Lingerie e dello spazio<br />
sfilata dell’area Beautiful Legs<br />
SALON INTERNATIONAL<br />
DE LA LINGERIE<br />
TENDENZE E INFORMAZIONE<br />
filate, conferenze, uno spazio tendenze e merchandising<br />
per il salone internazionale del settore intimo e calze<br />
che presenta 0 collezioni per l’autunnoinverno 06<br />
Dal 23 al 25 gennaio torna a Paris Expo-<br />
Porte de Versailles il Salon International de la<br />
Lingerie, l’immancabile appuntamento con<br />
le collezioni di intimo e calze per l’autunnoinverno<br />
<strong>2016</strong>/17. Sono 450 i brand divisi in<br />
sei universi ben segmentati. Designer Labels<br />
comprende le collezioni lusso e degli stilisti;<br />
The Essentials i must-have di lingerie e corsetteria;<br />
Cocooning loungewear, homewear<br />
e prêt-à-porter; Beautiful Legs le proposte<br />
calze e collant; Super Heroes l’universo maschile;<br />
Limited Edition è lo spazio dedicato<br />
ai giovani stilisti emergenti. Due ispirazioni<br />
apparentemente contrastanti caratterizzano<br />
l’edizione <strong>2016</strong> del Salon International de<br />
la Lingerie. Sincerité invita alla meditazione<br />
in un giardino d’inverno dagli accenti<br />
giapponesi per una serenità ritrovata. In<br />
Distraction la lingerie frivola va in scena con<br />
uno spirito un po’ folk e un’abbondanza di<br />
dettagli ornamentali originali. Ogni giorno<br />
sono in programma quattro sfi late couture<br />
e due lingerie e loungewear. La sfi lata nello<br />
spazio Beautiful Legs presenterà invece le<br />
proposte calze e collant. Lo spazio tendenze<br />
e merchandising sarà realizzato dal Gruppo<br />
Carlin International e vuole essere il punto<br />
d’incontro per scoprire i modelli di punta<br />
degli espositori, ma anche le tendenze forti<br />
della stagione. I <strong>più</strong> importanti bureauxde-style<br />
presenteranno poi la loro visione<br />
delle tendenze in una serie di conferenze<br />
che andranno a completare il già ricco programma<br />
proposto nei tre giorni del salone.<br />
Eurovet premia ogni anno un marchio di<br />
lingerie come Designer of the Year internazionale.<br />
Per quest’edizione <strong>2016</strong> Hanro of<br />
Switzerland è stato scelto tra tutti i marchi<br />
di lingerie per il prestigioso premio che sarà<br />
uffi cialmente consegnato durante la conferenza<br />
stampa il primo giorno del salone.<br />
Questo premio è un riconoscimento alle<br />
collezioni innovative di intimo, pigiameria<br />
e loungewear di Hanro of Switzerland delle<br />
ultime stagioni.<br />
Info: Saloni internazionali francesi<br />
tel. +39-024343531<br />
www.lingerie-swimwear-paris.com
saloni<br />
INTERFILIÈRE<br />
FOCUS SUL JACQUARD<br />
er la prima volta il salone dedicato ai tessuti e accessori per l’industria<br />
dell’intimo e del beachear aprir a tutti i visitatori he Eception,<br />
lo spazio della ricerca<br />
Interfilière,il salone dedicato a tessuti e<br />
accessori per l’industria dell’intimo e del<br />
beachwear, complementare e organizzato<br />
negli stessi giorni del Salon de la Lingerie<br />
(23-25 gennaio), sempre a Paris Expo-<br />
Porte de Versailles rende omaggio al savoir-<br />
faire dei suoi 150 espositori. Negli stand<br />
i produttori di livello alto presenteranno<br />
tessuti e accessori preziosi e ricercati per<br />
la stagione primavera-estate 2017. Dopo<br />
il pizzo, i tessuti ricamati e la seta, The<br />
Exception è dedicato in quest’edizione al<br />
tessuto jacquard. Il salone<br />
farà il punto della situazione<br />
su questa tecnica, il suo<br />
utilizzo e la sua evoluzione,<br />
quindi come è lavorato oggi<br />
da tessitori e produttori di<br />
tessuti in maglia circolare<br />
e rettilinea. Solitamente su<br />
invito, da quest’edizione lo<br />
spazio The Exception sarà<br />
aperti a tutti i visitatori del<br />
salone. Sarà anche accom-<br />
pagnato da una brochure didattica e da<br />
una conferenza mirata. Il Forum Generale<br />
presenterà le tendenze e i tessuti di punta<br />
per la primavera-estate 2017 e sarà una vera<br />
fonte d’ispirazione e d’idee. Un programma<br />
di conferenze farà il punto e informerà<br />
visitatori ed espositori sulle problematiche<br />
di oggi e di domani per il settore. Anche<br />
Interfi lière ha il suo Designer of the Year:<br />
Eurovet premia ogni anno un produttore<br />
di tessuti, per il settore intimo a gennaio e<br />
per il beachwear a luglio. Il premio <strong>2016</strong> va<br />
all’austriaca Willy Hermann, famosa soprattutto<br />
per il tessuto Superfine. Il premio viene<br />
consegnato durante la conferenza stampa<br />
il primo giorno del salone.<br />
Info: Saloni internazionali francesi<br />
tel. +39-024343531- www.interfi liere.com<br />
MODE CITY<br />
A LIONE NEL <strong>2016</strong><br />
Eurovet ha preso la decisione di spostare a<br />
Lione i saloni della sessione estiva <strong>2016</strong> di<br />
Mode City e Interfilière per la concomitanza<br />
con la finale dei campionati europei di calcio<br />
<strong>2016</strong>, prevista per il 10 luglio proprio a<br />
Parigi, che porterebbe inevitabili diffi coltà<br />
logistiche e organizzative dei due saloni,<br />
in programma dal 9 all’11 luglio <strong>2016</strong>. Un<br />
evento di tale portata influisce parecchio<br />
sulla disponibilità alberghiera e sui trasporti.<br />
In particolare poi gli hotel <strong>più</strong> vicini a Paris<br />
Expo-Porte de Versailles, dove sarà allestito<br />
l’Euro Press Centre, hanno già alzato le<br />
tariffe per quel periodo. Tutto questo ha<br />
spinto l’organizzazione a confrontarsi con<br />
una selezione di visitatori ed espositori.<br />
Espositori ed Eurovet, per facilitare la vita e<br />
il servizio ai propri clienti, hanno scelto (solo<br />
per l’edizione <strong>2016</strong>) di tornare a Lione. Il<br />
salone Mode City è nato a Lione, ma si è<br />
trasferito a Parigi nel 2008 per diversi motivi.<br />
Lione è ben collegata con il resto dell’Europa<br />
e del mondo grazie al suo aeroporto e alla<br />
stazione TGV. Ha un centro espositivo di<br />
grandi dimensioni (Eurexpo) dove Eurovet<br />
organizza da anni il salone Sport Achat,<br />
molti nuovi hotel e ottimi ristoranti, oltre<br />
che musei ed eventi di livello internazionale.<br />
Eurovet, Eurexpo e gli attori del turismo<br />
locale sono già tutti mobilitati nell’iniziativa<br />
di accoglienza “Lyon Welcome Attitude”<br />
per rendere questa esperienza inaspettata<br />
un momento d’incontro piacevole, di belle<br />
energie e nuove dinamiche. Eurovet precisa<br />
che la decisione è stata presa prima dei<br />
tragici eventi del 13 novembre 2015 che<br />
hanno colpito duramente Parigi.<br />
Info: Saloni internazionali francesi<br />
tel. +39-024343531<br />
tel: +334 93687600<br />
www.modecity.b-network.com<br />
www.interfi liere.b-network.com
saloni<br />
IMMAGINE ITALIA & CO.<br />
PARTE DI SABATO<br />
ltre 30 brand per il salone fiorentino dedicato<br />
a corsetteria, lingerie e loungeear<br />
Dal 6 all’8 febbraio torna alla Fortezza da<br />
Basso di Firenze Immagine Italia & Co.,<br />
il salone di riferimento made in Italy per<br />
l’underwear femminile e maschile in Italia, e<br />
non solo. All’edizione <strong>2016</strong> parteciperanno<br />
oltre 230 brand di prestigio nel panorama<br />
nazionale e internazionale. Gli organizzatori<br />
propongono una nuova formula (sabato,<br />
domenica e lunedì anziché venerdì, sabato<br />
e domenica come nelle precedenti<br />
edizioni) in perfetta sintonia con la richiesta<br />
degli espositori e per andare incontro alle<br />
esigenze dei visitatori (i dettaglianti italiani)<br />
che hanno prevalentemente il lunedì come<br />
giorno di chiusura. Resta sempre alta anche<br />
l’attenzione al mercato internazionale, che<br />
ancora una volta è coinvolto dalla Camera<br />
di Commercio di Pistoia, storico e unico<br />
ente organizzatore della fiera, attraverso<br />
Un momento della sfilata collettiva dell’edizione<br />
2015 di Immagine Italia & Co.<br />
strategie e progetti di internazionalizzazione<br />
strutturati che porteranno a incrementare la<br />
partecipazione di buyer stranieri.<br />
Protagonista dei tre giorni di salone, come<br />
sempre, l’appuntamento fashion quotidiano<br />
con le sfilate collettive. In passerella<br />
le collezioni (di fascia alta e medio-alta)<br />
per l’autunno-inverno <strong>2016</strong>/17 presenti<br />
al salone. In linea con le evoluzioni della<br />
comunicazione in rete, Immagine Italia &Co.<br />
ha nominato una sua blogger ufficiale: si<br />
tratta di Cristina Lodi di 2 Fashion Sisters<br />
(http://www.2fashionsisters.com), già blogger<br />
di Immagine Italia &Co. 2015 e Mare<br />
d’A<strong>mare</strong> edizioni 2014 e 2015.<br />
Info: Segreteria organizzativa<br />
tel. +39-0573991483-88<br />
immagineitalia@pt.camcom.it<br />
www.immagineitalia.org<br />
Un’immagine dell’ultima edizione<br />
di Morocco Style.<br />
MOROCCO<br />
STYLE<br />
AL VIA LA<br />
SECONDA<br />
EDIZIONE<br />
A marzo il secondo<br />
appuntamento<br />
del salone<br />
dedicato al mondo<br />
dell’abbigliamento<br />
La prossima edizione di Morocco<br />
Style si terrà dal 10 al 12 marzo<br />
nel moderno Centre International<br />
des Conférences et d’Exposition de<br />
Casablanca (CICEC). L’organizzazione<br />
del salone è affidata all’esperienza<br />
ultraventennale dell’organizzatore turco<br />
Pyramids Group. Alla prima edizione<br />
hanno preso parte 113 espositori da<br />
14 Paesi. Il prossimo marzo altrettanti<br />
espositori approfitteranno di questa<br />
opportunità commerciale: il Marocco è<br />
economicamente dinamico e possiede<br />
ottime infrastrutture come il porto (uno<br />
dei maggiori del Nordafrica), vaste aree<br />
industriali e logistiche, una moderna<br />
rete di vie di comunicazione. Il salone<br />
conta su un vasto bacino di espositori,<br />
provenienti da Europa, Medio Oriente,<br />
area del Golfo, Russia e CSI. Circa 8.000<br />
metri quadrati di superficie espositiva<br />
suddivisi in due padiglioni per questa<br />
fiera che presenta un po’ tutti i segmenti<br />
dell’abbigliamento, dalla pelletteria al<br />
p.a.p., dal menswear all’underwear, dalla<br />
lingerie alla maglieria e allo sportswear,<br />
oltre a un’interessante selezione di<br />
accessori, come borse e scarpe.<br />
Info: www.moroccostyle.net
World<br />
Nel primo semestre del <strong>2016</strong><br />
Milano Unica, il Salone italiano del tessile-accessori di alta gamma,<br />
vi aspetta a<br />
New York, Jacob Javits Center, il 24-25-26 gennaio<br />
Milano, Portello Fieramilanocity, 9-10-11 febbraio<br />
Shanghai, National Exhibition and Convention Center, 16-17-18 marzo<br />
www.milanounica.it<br />
www.wof.milanounica.it Weavers of Fashion
saloni<br />
CPM - MODE LINGERIE<br />
& SWIM MOSCOW<br />
UNA PIATTAFORMA<br />
VINCENTE<br />
In aumento il numero degli espositori,<br />
delle sfilate e degli incontri dedicati al settore<br />
È un momento di grande<br />
sviluppo per Mode Lingerie<br />
& Swim Moscow,<br />
la sezione dedicata<br />
all’intimo del salone<br />
CPM Moscow, organizzato<br />
da Igedo ed Eurovet.<br />
Innanzitutto, cresce<br />
il numero degli espositori, con<br />
diversi nuovi ingressi di premium<br />
players del settore: tra<br />
gli esordienti di quest’anno<br />
ci sono Selmark, Barbara e<br />
Sans Complexe. Nel segmento<br />
medio, prendono<br />
parte per la prima volta<br />
al salone svariati brand<br />
spagnoli, tedeschi e<br />
dei Paesi baltici, tra cui<br />
Milavitsa, Gisela e Naturana.<br />
Anche Hanro, premiato<br />
come Designer of the Year<br />
<strong>2016</strong>, ha uno stand al salone<br />
moscovita. L’organizzazione si è<br />
tenuta in costante contatto con<br />
gli espositori per captare le loro<br />
esigenze e trasformarle in servizi<br />
al salone. Questa edizione vedrà<br />
un rinnovamento delle sfilate, con<br />
nuovi eventi in programma<br />
al padiglione 24: sono in<br />
programma dieci sfilate<br />
giornaliere in cui cinque<br />
noti brand presenteranno,<br />
due volte al giorno,<br />
le loro proposte di punta<br />
con una formula efficace e<br />
una coreografia d’impatto. La<br />
sfilata collettiva o grand défilé<br />
si tiene come di consueto nel<br />
tardo pomeriggio del primo<br />
giorno. Al Forum tendenze<br />
vengono presentati i trend<br />
della stagione invernale<br />
<strong>2016</strong>/17: i visitatori possono<br />
attingere idee per la presentazione<br />
dei capi in negozio e<br />
per l’allestimento delle vetrine.<br />
Come di consueto, anche a questa<br />
edizione il salone si arricchisce<br />
di utili workshop su moda, prodotto<br />
e mercato.<br />
Info: Igedo Company<br />
tel. +49-211-439601<br />
www.cpm-moscow.com<br />
Un momento del Grand Défilé all’ultima edizione<br />
di CPM-Mode Lingerie & Swim di Mosca.<br />
FASHION WORLD TOKYO <strong>2016</strong><br />
La <strong>più</strong> grande fiera di tessile del Giappone (700 espositori da trenta Paesi e 25mila visitatori) si<br />
presenta come un’ottima piattaforma per entrare sul mercato nipponico, attualmente uno dei <strong>più</strong><br />
grandi e dinamici. Il Giappone è terzo nella classifica dei maggiori mercati mondiali per il settore<br />
T/A e accessori, per un valore totale di 113 miliardi di dollari nel 2012. Con la ripresa dell’economia<br />
giapponese, le importazioni del settore moda nel 2013 hanno registrato un incremento del 20,3%<br />
rispetto all’anno precedente. Il salone è regolarmente visitato da buyer qualificati, e l’organizzazione<br />
stima che l’edizione primaverile di quest’anno sarà una delle <strong>più</strong> frequentate. Fashion World Tokyo è<br />
una piattaforma ideale per trovare agenti e distributori locali.<br />
PROSSIMI<br />
APPUNTAMENTI<br />
LINGERIE PRO<br />
Dove: Waagnatie Expo, Anversa<br />
Quando: 30 gennaio-1˚ febbraio <strong>2016</strong><br />
Cosa c’è: abbigliamento intimo<br />
Info: lingeriepro.be<br />
IMMAGINE ITALIA & CO.<br />
Dove: Fortezza da Basso, Firenze<br />
Quando: 6-8 febbraio <strong>2016</strong><br />
Cosa c’è: corsetteria,bodywear, calze<br />
Info: immagineitalia.org<br />
MILANO UNICA<br />
Dove: Fiera MilanoCity, Milano<br />
Quando: 9-11 febbraio <strong>2016</strong><br />
Cosa c’è: tessuti e accessori per<br />
l’abbigliamento<br />
Info: milanounica.it<br />
CURVE NV<br />
Dove: The Venetian, Las Vegas<br />
Quando: 16-18 febbraio <strong>2016</strong><br />
Cosa c’è: intimo, moda <strong>mare</strong><br />
Info: curvexpo.com<br />
TEXTILLEGPROM<br />
Dove: All-Russian Exhibition Centre, Mosca<br />
Quando: 16-19 febbraio <strong>2016</strong><br />
Cosa c’è: bodywear, calze, <strong>mare</strong><br />
Info: Italian Fair Service -<br />
+39 3454049979<br />
MODA LINGERIE & SWIMWEAR<br />
Dove: NEC, Birmingham<br />
Quando: 21-23 febbraio <strong>2016</strong><br />
Cosa c’è: corsetteria,bodywear, calze<br />
Info: moda-uk.co.uk<br />
CURVE NY<br />
Dove: Javits Center North, New York<br />
Quando: 21-23 febbraio <strong>2016</strong><br />
Cosa c’è: intimo, moda <strong>mare</strong>, calze<br />
Info: curvexpo.com<br />
MOSCOW MODE LINGERIE & SWIM<br />
Dove: Expocentre, Mosca<br />
Quando: 23-26 febbraio <strong>2016</strong><br />
Cosa c’è: bodywear, calze, <strong>mare</strong><br />
Info: cpm-moscow.com<br />
FASHION INDUSTRY<br />
Dove: Sport and Concert Complex,<br />
San Pietroburgo<br />
Quando: 10-13 marzo <strong>2016</strong><br />
Cosa c’è: intimo, moda <strong>mare</strong>,<br />
abbigliamento<br />
Info: Italian Fair Service<br />
+39 3454049979<br />
CHIC SHANGHAI<br />
Dove: NECC, Shanghai<br />
Quando: 16-18 marzo <strong>2016</strong><br />
Cosa c’è: intimo, moda <strong>mare</strong>,<br />
abbigliamento, accessori<br />
Info: www.chinaexhibition.com<br />
Info: Italian Fair Service - Milano - tel. +39/3454049979<br />
info@italianfairservice.com - www.italianfairservice.com
focus fibre<br />
di Mariacristina Righi<br />
In questa pagina, da sinistra,<br />
una delle immagini di<br />
presentazione del progetto JL<br />
Dream Fit di Jersey Lomellina<br />
e un tessuto di Maglificio Ripa<br />
per l’estate 2017.<br />
Pagina a fianco, da sinistra in<br />
senso orario, la minipalestra<br />
per le performance degli atleti<br />
con prototipi in tessuti JL<br />
Dream Fit di Jersey Lomellina.<br />
Tessuti Tecnogrip Beachwear<br />
di Piave Maitex.<br />
Grandi performance e<br />
contenuto moda, ma<br />
soprattutto ecofriendl.<br />
ueste le caratteristiche<br />
dei tessuti per l’estate 0<br />
presentati alla pi recente<br />
edizione di aredioda<br />
a annes<br />
Innovazione tecnologica, tendenze, ma soprattutto informazione.<br />
Sono questi i tre grandi punti chiave che distinguono da sempre<br />
MarediModa-<strong>Intimo</strong>diModa, appuntamento annuale a Cannes<br />
per l’industria dei due settori (intimo e <strong>mare</strong>, appunto). Il forum<br />
che apre il salone quest’anno è stato dedicato a eco-sostenibilità<br />
e responsabilità sociale, due temi di grande attualità anche per il<br />
mondo del beachwear e dell’underwear.<br />
Giusy Bettoni, che nel 2007 ha fondato C.L.A.S.S. (Creativity<br />
Lifestyle And Sustainable Synergy), ha spiegato perché abbiamo<br />
la necessità di un’innovazione responsabile.<br />
“Solo per dare qualche dato, entro il 2050 la popolazione aumenterà<br />
del 33%, la richiesta energetica crescerà del 50% e quella d’acqua<br />
del 30% - ha detto al forum di Cannes - C.L.A.S.S. crede che<br />
l’innovazione responsabile e creativa sia un aspetto fondamentale<br />
SOSTENIAMO<br />
IL SOSTENIBILE<br />
per il nostro futuro”.<br />
C.L.A.S.S. è un network di piattaforme multiple che presenta abbigliamento,<br />
tessuti e altri materiali creati utilizzando tecnologie eco.<br />
friendly. Un progetto a 360° che comprende comunicazione globale,<br />
servizi di consulenza sullo sviluppo di prodotto e di marketing. I<br />
prodotti di C.L.A.S.S. sono compresi in tre categorie: naturali e<br />
organici, riciclati e ripensati, innovativi e rinnovabili.<br />
Marco Ricchetti di Blumine, che si occupa di economia, produzione,<br />
comunicazione e cultura del consumo per la sostenibilità nell’industria<br />
della moda e del design e co-fondatore di Sustainability-Lab.<br />
net, ha cercato di fare il punto della situazione sostenibilità nella<br />
filiera tessile.<br />
“Nuovi modelli di business per la moda e il design nella prospettiva<br />
della sostenibilità richiedono nuove idee, nuovi linguaggi e nuovi<br />
strumenti - ha spiegato Ricchetti su Sustainability-Lab - Condivisione<br />
dei processi di progettazione, comunicazione aperta e trasparente,<br />
analisi dei modelli culturali e simbolici del consumo, organizzazione<br />
di imprese e servizi compatibili con l’equilibrio ambientale e sociale”.<br />
Sustainability-Lab è una piattaforma digitale che Blumine ha progettato<br />
e costruito per attivare la community degli esperti, delle<br />
imprese e delle istituzioni che vogliono partecipare allo sviluppo<br />
della cultura della sostenibilità.<br />
“Moda e design nei decenni passati hanno gonfiato la bolla del<br />
lusso e del consumo rapido nell’illusione di uno sviluppo lineare,<br />
crescente e illimitato - ha spiegato Ricchetti a Cannes - La comunicazione<br />
unidirezionale ha costruito modelli culturali illusori basati<br />
sullo spettacolo. La finanza ne ha approfittato per accelerare le<br />
convenzioni speculative. Oggi queste visioni dell’economia, del<br />
mercato e dell’industria sono messe in discussione dalla crisi. Molte<br />
aziende hanno bisogno di rivedere in senso sostenibile le strategie
produttive, di comunicazione e finanziarie. Poche hanno al loro<br />
interno l’esperienza per farlo. Il nostro network multidisciplinare<br />
offre loro competenze per lo sviluppo di nuovi prodotti, la riprogettazione<br />
dei modelli organizzativi, l’elaborazione e la realizzazione<br />
di progetti di comunicazione che mettono al centro la capacità di<br />
ridurre l’impatto ambientale, di generare una crescita duratura, di<br />
garantire condizioni sociali che migliorano la sicurezza, la salute<br />
e in generale le condizioni di vita delle persone coinvolte. È una<br />
sfida obbligata a cui nemmeno la moda si può sottrarre. La moda<br />
sostenibile rivaluta le componenti materiali e manifatturiere, senza<br />
rinunciare a quelle estetiche e simboliche, terreno elettivo del fashion<br />
business ed è una promettente prospettiva per superare le sabbie<br />
mobili in cui si dibatte oggi la moda italiana”.<br />
Cool e sostenibile, eco e chic, moda e responsabile, stavano agli<br />
opposti nel dizionario della fashion community.<br />
“Fino a pochi anni fa, una frase che contenesse una di queste<br />
coppie sarebbe stata etichettata, come un ossimoro e non certo<br />
come un endiadi (secondo il dizionario, figura retorica composta<br />
da due parole, una complemento dell’altra) - ha spiegato Ricchetti<br />
- Ma soprattutto era argomento per una ristretta nicchia<br />
di prodotti alternativi. Oggi i gruppi del lusso globale investono<br />
in brand sostenibili, insegne del retail di massa propongono capi<br />
in fibre eco-friendly, piccoli marchi inscrivono il riuso di materiali<br />
di scarto dentro l’estetica del fashion sofisticato del riciclato.<br />
La responsabilità sociale diventa cool anche per gli uomini del<br />
marketing, si riscoprono artigianalità e qualità durevole. Studiosi<br />
di varie discipline spiegano, con l’ausilio di case-histories, come<br />
si tratti di un terreno irto di contraddizioni, ma anche che stiamo<br />
vivendo un profondo, duraturo e necessario cambio di paradigma<br />
nella cultura del consumo. L’uso ormai frequentemente combinato<br />
di moda e sostenibile ci dice che viviamo un profondo e duraturo<br />
cambiamento di paradigma della cultura del consumo”.<br />
Il decollo è stato favorito da grandi campagne ambientaliste come<br />
DETOX di Greenpeace (2011), o Angora Hurts Rabbits (2013)<br />
degli animalisti di PETA, e da eventi tragici di risonanza globale<br />
come il crollo il 24 aprile del 2013 del palazzo Rana Plaza a Dacca<br />
in Bangladesh, sede di decine di laboratori che producevano<br />
abbigliamento per i marchi della moda e che ha causato 1.129<br />
morti e oltre 2.500 feriti.<br />
“Queste stesse campagne continuano oggi a determinare gli<br />
aspetti a cui i marchi leader sono <strong>più</strong> sensibili - ha commentato<br />
Ricchetti - L’eliminazione delle sostanze chimiche pericolose, la<br />
tracciabilità delle filiere produttive nei paesi a basso costo e il<br />
divieto di pratiche crudeli sugli animali. In pochi anni le iniziative<br />
sostenibili nella filiera moda si sono moltiplicate e si può cominciare<br />
a fare un primo bilancio, sia pure consapevoli che l’evoluzione è<br />
molto rapida e in continuo cambiamento. A oggi, secondo la stima<br />
molto conservativa di Sustainability-Lab.net, il fatturato dei marchi<br />
della moda a diverso titolo impegnati nella sostenibilità supera i<br />
250 miliardi di euro. È una cifra molto elevata (anche se il calcolo<br />
è stato effettuato in modo conservativo) che corrisponde a oltre il<br />
15% del valore del mercato mondiale dell’abbigliamento nel 2014.<br />
Pur con tutti i caveat per la stima di un fenomeno molto complesso,
focus fibre<br />
In questa pagina,<br />
da sinistra,<br />
tessuti Wonder<br />
Light della linea<br />
JL Dream Fit di<br />
Jersey Lomellina<br />
e Beverly di<br />
Carvico.<br />
questo dato conferma che oggi il tema ha ampiamente superato<br />
i confini di una nicchia ed è diventato a pieno titolo uno dei temi<br />
centrali del mercato mainstream”.<br />
Un secondo parametro riguarda gli aspetti della sostenibilità che<br />
sono <strong>più</strong> influenti sul mercato: sono quelli ambientali o quelli sociali,<br />
i grandi marchi sono <strong>più</strong> sensibili al biologico o all’animal welfare, o<br />
alla eliminazione delle sostanze pericolose? Un’indicazione ci viene<br />
da un’indagine pubblicata sempre da Sustainability-Lab che ha<br />
interrogato su questo argomento grandi e piccoli marchi della moda.<br />
“La risposta sembra essere: dipende dalla forza e dal successo<br />
delle campagne delle grandi ONG che si occupano di sostenibilità<br />
- ha continuato Ricchetti - L’eliminazione delle sostanze<br />
chimiche pericolose, la tracciabilità e il divieto di pratiche crudeli<br />
nei confronti degli animali sono infatti risultate le caratteristiche di<br />
sostenibilità <strong>più</strong> considerate dai marchi, le stesse che sono state al<br />
centro di alcune delle <strong>più</strong> influenti campagne lanciate negli ultimi<br />
anni dalle organizzazioni ambientaliste, animaliste e di difesa dei<br />
diritti dei lavoratori”.<br />
Un terzo punto riguarda la sensibilità dei consumatori e il peso<br />
delle caratteristiche di sostenibilità nelle loro scelte di acquisto.<br />
“Qui il giudizio si fa <strong>più</strong> incerto, non per una mancanza di studi e<br />
ricerche - ha commentato Ricchetti - Il tema come abbiamo detto<br />
è molto caldo, ma per la variabilità dei risultati e anche per una<br />
certa difficoltà a definire esattamente come misurare la sensibilità<br />
dei consumatori. Secondo un’indagine realizzata da Nielsen su<br />
scala mondiale nel 2014 oltre metà del campione intervistato<br />
ha dichiarato di essere pronto a pagare un prezzo <strong>più</strong> elevato<br />
per acquistare prodotti di imprese impegnate a ridurre l’impatto<br />
ambientale e sociale dei loro prodotti. Un’altra ricerca, sempre del<br />
2014 di National Geographic/Globescan ha rilevato che il 38%<br />
dei rispondenti all’indagine ritiene che il costo <strong>più</strong> elevato di un<br />
prodotto environmentally corrisponde a un effettivo maggior valore”.<br />
Altre ricerche mostrano che la sensibilità dei consumatori agli<br />
aspetti della sostenibilità è molto <strong>più</strong> bassa per i prodotti dell’abbigliamento<br />
che per gli altri beni di consumo.<br />
“Ad esempio, uno studio del 2015 di Amsterdam Fashion Academy<br />
e Defacto Research tra consumatori di moda registra solo il 22% di<br />
consumatori molto interessati alla sostenibilità, ma solo un terzo di<br />
questi, quindi soltanto circa il 7%, sarebbero disposti a sacrificare<br />
qualcosa in termini di moda e stile per un prodotto <strong>più</strong> sostenibile<br />
- ha spiegato Ricchetti - Quel che è certo è che la sostenibilità<br />
è entrata ormai nel radar anche dei cool hunters e i guru delle<br />
tendenze parlano apertamente della sostenibilità come un fattore<br />
chiave per la moda dei prossimi anni. Le incertezze sul lato dei<br />
consumatori disegnano uno scenario sorprendente in un contesto<br />
in cui si è abituati a pensare al consumatore come re e che siano<br />
i desideri e le scelte dei consumatori a trascinare le decisioni dei<br />
marchi. I grandi marchi della moda sembrano invece essere oggi<br />
<strong>più</strong> avanti, in termini di attenzione alla sostenibilità, rispetto ai loro<br />
consumatori, sembrano influenzare il mercato <strong>più</strong> che rispecchiarlo.<br />
Ci si può chiedere, infine come la filiera produttiva, i produttori di<br />
tessuti in particolare, stia reagendo al cambiamento. Si ha la netta<br />
impressione che il mondo tessile abbia percepito l’evoluzione delle<br />
richieste dei grandi marchi in ritardo, ma che ora si stia, a volte un<br />
po’ affannosamente, adeguando. All’ultima edizione di Première<br />
Vision, ad esempio, il 27% degli espositori dichiarava di proporre<br />
tessuti con caratteristiche di sostenibilità. Tanti se si pensa alla<br />
situazione solo di pochi anni fa, ma ancora pochi per rispondere alle<br />
esigenze dei clienti. Ma qual è la posizione dei produttori italiani?<br />
Torna qui la stessa risposta: tanti se si pensa alla situazione solo<br />
di pochi anni fa, ma ancora pochi per rispondere alle esigenze<br />
dei clienti. Almeno su alcuni temi però, la filiera tessile italiana sta<br />
oggi svolgendo un ruolo da leader e avanguardia. In particolare<br />
sugli aspetti relativi alla presenza di sostanze pericolose sui prodotti<br />
e nei processi produttivi è un gruppo di imprese italiane che ha<br />
sottoscritto l’impegno DETOX di Greenpeace è oggi diventato il<br />
punto di riferimento a cui tutti nel mondo guardano come modello<br />
avanzato. In questo quadro di grande movimento, siamo di fronte<br />
un rischio reale, soprattutto per i produttori italiani che aspirano<br />
a mantenere la posizione di leadership anche in materia di sostenibilità.<br />
Il rischio è di giocare la partita della sostenibilità in difesa<br />
senza porsi obiettivi ambiziosi.<br />
Alcune delle iniziative annunciate nei mesi scorsi in alcuni distretti<br />
italiani, leader sui mercati internazionali, sembrano infatti adeguarsi<br />
a parametri già considerati normali dal mercato, il minimo indispensabile.<br />
Dai leader italiani del tessile ci si aspetta di <strong>più</strong>, che<br />
siano i modelli <strong>più</strong> avanzati, i leader da imitare, se ci si riesce, non<br />
i follower di standard di qualità e sostenibilità definiti in altri paesi<br />
e già applicati anche dai concorrenti asiatici. Ma la sostenibilità<br />
non è un trend della moda, che va e che viene come la lunghezza<br />
delle gonne, richiede investimenti, cambiamenti non indolori nei<br />
modello di business, è qui per restare. I giovani aspiranti fashion<br />
designer e manager sono avvertiti”.<br />
Carlo Mascellani, vicedirettore responsabile relazioni industriali
IL FUTURO È FULGAR<br />
Filati pregiati per la moda e lo sport<br />
LYCRA ® è un marchio di INVISTA<br />
MADE IN ITALY<br />
fulgar.com
focus fibre<br />
e formazione di Sistema Moda Italia ha parlato invece di ecosostenibilità<br />
e social-responsibility, sfi de e opportunità per il settore<br />
tessile moda europeo.<br />
“Le imprese italiane devono passare da una logica di difesa del<br />
fortino minacciato da condizionamenti esterni ritenuti negativi, a<br />
una logica che vede nella sostenibilità un’opportunità per il mercato<br />
e le imprese offerta dalla prospettiva della sostenibilità - ha<br />
spiegato Mascellari - In Italia c’è chi è già in questa seconda fase,<br />
chi è ancora in difesa ma molti sono a metà del percorso. Dobbiamo<br />
assicurare alla collettività alcune situazioni di contesto che<br />
giustificano la sostenibilità come scelta aziendale”.<br />
La logica della difesa riguarda ambiente e territorio, salute e sicurezza<br />
sul lavoro, salubrità dei prodotti, diritto del lavoro, vincoli<br />
commerciali ed è legata a contratti di lavoro, vincoli di legge UE o<br />
nazionali, scelte produttive e commerciali. Le opportunità della<br />
sostenibilità invece sono la scelta etica, l’opzione di business e<br />
l’opportunità di marketing.<br />
“La scelta etica è accettata dall’imprenditore/impresa per cultura e<br />
senso di appartenenza a una comunità locale - ha spiegato Mascellari<br />
- Finora è stata caratterizzata però da extracosti che penalizzano<br />
la competitività delle nostre imprese (UE/italiane) rispetto a quelle<br />
dei paesi emergenti. La logica della sostenibilità offre alle imprese<br />
la possibilità di giustificare l’extracosto delle nostre produzioni/<br />
prodotti grazie alle caratteristiche di qualità, innovazione, creatività<br />
ma anche rispetto dell’ambiente, dei lavoratori, del territorio, cura<br />
della salubrità dei prodotti, risparmio energetico. Le opportunità<br />
di marketing si concentrano su qualità, creatività, innovazione <strong>più</strong><br />
sostenibilità. Cresce il valore dei nostri prodotti. Lo dobbiamo saper<br />
comunicare al mercato. Ma il mercato, i consumatori sono pronti<br />
a valorizzare i contenuti di sostenibilità ? Per scelta consapevole o<br />
per necessità, sulla sostenibilità dei prodotti e/o dei processi produttivi,<br />
le imprese italiane/europee nel mercato globale si ritrovano<br />
in una situazione di oggettivo vantaggio rispetto ai concorrenti dei<br />
paesi emergenti. Tuttavia si deve ancora lavorare sull’etichettatura<br />
di origine (made in), le procedure di tracciabilità, gli standard di<br />
qualità, la certificazione UE. Rispetto a questi temi, tutti quelli che<br />
girano intorno alle imprese hanno un ruolo fondamentale in tutto<br />
ciò che può aiutare imprese. Si deve creare un sistema associativo<br />
e un’organizzazione che funzionino”.<br />
LE NOVITÀ NEGLI STAND<br />
Re-Life di Tessitura Taiana.<br />
PIAVE MAITEX<br />
TECNOGRIP BEACHWEAR<br />
Tra i principali produttori europei di tessuti elastici, per il beachwear<br />
2017 Piave Maitex ha presentato una serie di nuove proposte<br />
tra cui Tecnogrip Beachwear, un’intera linea di tessuti funzionali<br />
antiscivolo con caratteristiche tecniche adatte a ogni esigenza<br />
del settore. Più che di una gamma di tessuti, una rivoluzione:<br />
tessuti apparentemente normali, presentano invece caratteristiche<br />
antisdrucciolo estremamente funzionali, assicurando perfetta<br />
aderenza al corpo e ottima vestibilità anche in situazioni estreme.<br />
Grazie all’utilizzo della fibra Lycra Xtra Life, espressamente progettata<br />
per apportare esclusivi plus funzionali alle proposte <strong>mare</strong> di<br />
nuova generazione, la linea Tecnogrip Beachwear è caratterizzata<br />
da eccellente recupero elastico, perfetta vestibilità e superiore<br />
resistenza a coloro, alte temperature, oli e creme solari. Inoltre, i<br />
tessuti Tecnogrip Beachwear donano ai capi ottima resa del colore,<br />
resistenza al pilling, predisposizione al taglio vivo e protezione ai<br />
raggi UV. Niente <strong>più</strong> situazioni imbarazzanti, ci si potrà divertire<br />
in spiaggia e in acqua senza paura. Resistenti all’abrasione, rapidi<br />
all’asciugamento, compatti e scattanti, adatti a ogni utilizzo, sono<br />
proposti in colori brillanti e in diverse soluzioni tecniche.<br />
Tessuti Favola di<br />
Wegal&Tricotel.<br />
MAGLIFICIO RIPA<br />
J3290<br />
Novità assoluta, presentata in anteprima a Cannes, J3290 è il<br />
nuovo progetto firmato Maglifi cio Ripa. Un innovativo tessuto<br />
dedicato alle applicazioni nel settore <strong>mare</strong> con performance<br />
arricchite dalla presenza della fibra Lycra Xtra Life (25% nella<br />
composizione) che dona superiore resistenza agli effetti dannosi<br />
derivanti dagli agenti esterni quali cloro, creme, oli solari, calore<br />
con perfetta vestibilità. J3290 è un tessuto molto coprente che<br />
può vivere anche senza fodera per un fi tting perfetto. Disponibile<br />
in versione unito o stampato, il nuovo articolo si presenta al tatto<br />
come prezioso e dalla mano scivolosa. Può essere impiegato anche<br />
per costumi contenitivi.<br />
JERSEY LOMELLINA<br />
JL DREAM FIT<br />
Jl Dream Fit è l’esclusiva collezione di tessuti moda di Jersey Lomellina<br />
per il fi tness, dalle grandi performance grazie ai benefi t della<br />
fibra Lycra Sport. Jersey Lomellina, azienda leader internazionale<br />
nel settore della maglieria circolare, ha scelto MarediModa per<br />
debuttare nel mondo del fi tness con una ricercata collezione<br />
di tessuti. Jersey Lomellina, eccellenza del made in Italy nel<br />
mondo e leader nella produzione di tessuti per i diversi segmenti<br />
dell’abbigliamento, primo tra tutti il beachwear, ha interpretato<br />
una tendenza <strong>più</strong> che mai attuale e ha portato la sua qualità e il<br />
suo inconfondibile stile anche nel mondo sport. Una strategia e<br />
un progetto di grande attualità, in linea con la crescente tendenza<br />
che vede sempre <strong>più</strong> il fi tness e il beachwear uniti e orientati al<br />
lifestyle. Jl Dream Fit comprende un’offerta di tessuti ricercati nello<br />
stile e nelle performance, ideali per i capi eleganti e all’avanguardia
focus fibre<br />
da indossare non solo durante l’attività fisica ma anche nel tempo<br />
libero. La sfida era creare tessuti che facessero sognare sia dal<br />
punto di vista dello stile che dal punto di vista della vestibilità,<br />
capaci di offrire il corretto contenimento muscolare fondamentale<br />
nei capi dedicati al fitness. L’abbigliamento sportivo realizzato con<br />
la fibra Lycra Sport offre un’elevata elasticità e una capacità di<br />
recupero della forma pensate appositamente per permettere di<br />
muoversi liberamente e ottenere il massimo delle performance.<br />
Questa tecnologia offre una compressione ottimale proprio quando,<br />
durante l’allenamento, è necessario il contenimento muscolare e<br />
la totale libertà di movimento. Per il lancio al salone di Cannes,<br />
Jersey Lomellina, in collaborazione con Invista proprietaria del<br />
marchio Lycra, ha presentato un concept tutto da vivere, una vera<br />
e propria minipalestra con istruttori e performance acrobatiche<br />
degli atleti della Pole Dance programmate ogni ora. La collezione di<br />
tessuti Jl Dream Fit comprende Nair, tessuto evergreen, morbido e<br />
confortevole che non segna e non comprime. Funky, tessuto dalla<br />
mano naturale eccezionale e texture contemporanea che conferisce<br />
al mélange un effetto snow crash. B-Natural e B-Mélange, tessuti<br />
double face, un lato cotone, un lato poliestere, che rimodellano la<br />
silhouette senza costringere, assicurando estrema libertà di movimento,<br />
adatti sia per uno sport leisure che active. Wonder Light,<br />
tessuto dal peso e mano ideali per le T-shirt degli sport tecnici.<br />
CARVICO<br />
CHINÈ E BEVERLY<br />
In occasione di MarediModa Carvico ha presentato Chinè, il nuovo<br />
mélange dedicato alla stagione estiva, un tessuto estremamente<br />
versatile, perfetto per il beachwear e l’underwear, adatto anche<br />
alla realizzazione di capi sportswear e fitness estremamente di<br />
tendenza. Contraddistinto da una mano soffice e delicata, è sinonimo<br />
di comfort e benessere sulla pelle. Chinè veste perfettamente<br />
le forme, donando grazia ed eleganza a tutte quelle donne che<br />
amano vestire alla moda senza rinunciare alla comodità e allo stile.<br />
La certificazione Lycra Beauty testimonia le proprietà modellanti<br />
del nuovo tessuto firmato Carvico. Particolarmente traspirante,<br />
mantiene il corpo sempre fresco e asciutto, protegge dai raggi UV<br />
(è Upf 50+). Beverly prende il nome dalla città <strong>più</strong> ricca d’America,<br />
Beverly Hills, che evoca nella mente di tutti un’immagine di<br />
straordinaria ricchezza e lusso.<br />
Il nuovo tessuto di Carvico, presentato per la prima volta a MarediModa<br />
a Cannes, ha un aspetto dall’effetto raso e la superficie<br />
satinata dall’allure femminile ed elegante, Beverly è il tessuto<br />
ideale per la realizzazione di capi beachwear e abbigliamento<br />
che si distinguono per la loro straordinaria raffinatezza. Effetto<br />
ancora <strong>più</strong> evidente se utilizzato per capi dai morbidi drappeggi.<br />
Leggero e coprente, veste perfettamente le forme femminili con<br />
grazia ed eleganza, pur garantendo un elevato comfort. Le proprietà<br />
modellanti del tessuto sono testimoniate dalla certificazione<br />
Lycra Beauty di Invista. Beverly è disponibile in sedici tonalità: dai<br />
tradizionali toni metallici alle nuance <strong>più</strong> raffinate e di tendenza.<br />
WEGAL & TRICOTEL<br />
FAVOLA<br />
Per la collezione Summer 2017 Wegal&Tricotel presentano<br />
Favola, una microfibra indemagliabile realizzata su finezza 40.<br />
Morbido, avvolgente e compatto, il tessuto Favola permette di<br />
realizzare capi beachwear dal fitting perfetto. Da sempre attenta<br />
alla scelta dei materiale, Wegal&Tricotel utilizza la fibra premium<br />
per lo swimwear Lycra Xtra Life che dona superiore resistenza,<br />
vestibilità impeccabile e perfetto mantenimento della forma. Favola<br />
può inoltre vantare la speciale certificazione Lycra Beauty per lo<br />
swimwear a testimonianza delle doti modellanti che lo rendono<br />
ideale quindi per realizzare capi glamour in grado di esaltare la<br />
femminilità con una delicata azione shaping.<br />
TESSITURA TAIANA<br />
RE-LIFE<br />
Re-Life è il tessuto a impatto zero e a denominazione di origine<br />
controllata, messo a punto dopo uno scrupoloso studio di progettazione,<br />
da Tessitura Taiana, un’eccellenza del made in Italy.<br />
L’idea sembra semplice: progettare un tessuto che rinasce dal<br />
poliestere con caratteristiche uniche e inarrivabili. Fino a oggi<br />
siamo stati abituati a rinunciare a qualcosa quando si parla di<br />
rispetto per l’ambiente.<br />
Magari la mano del tessuto, le performance o altro. Adesso con<br />
Re-Life non si accettano compromessi.<br />
Grazie alle <strong>più</strong> avanzate tecnologie messe in campo, Re-Life<br />
può essere utilizzato per qualunque applicazione. Dal capo <strong>più</strong><br />
sofisticato fino a quello realizzato per gli sport estremi. L’impiego<br />
della fibra innovativa Lycra Xtra Life inoltre offre al tessuto superiori<br />
doti di elasticità, tenuta della forma, vestibilità e resistenza a cloro,<br />
creme e oli solari.<br />
Le destinazioni d’uso sono due: Re-Life Silk, pensato per il mondo<br />
<strong>più</strong> glamour, per l’ambiente benessere e resortwear e Re-Life Sport<br />
dedicato al crescente universo del fitness che abbraccia lo sport<br />
estremo ma anche l’activewear fino allo yoga. Re-Life garantisce<br />
infine un comfort e un’elasticità di lunga durata, è sottile come<br />
una seconda pelle, protegge dai raggi Uva/Uvb con Upf 30, ha<br />
una mano setosa e si asciuga in un attimo.
BRUGNOLI<br />
UNFORGETTABLE<br />
La collezione <strong>mare</strong> 2017 by Brugnoli viene ulteriormente estesa<br />
con nuove proposte nella famiglia Unforgettable. Presente anche<br />
nella linea sport, la famiglia Unforgettable racchiude tessuti con<br />
superfici mosse, ricchi di dettagli e lavorazioni ricercate, perfetti<br />
per creare capi sofisticati e di grande personalità con un servizio<br />
su misura, calibrato sulle esigenze del cliente. Tutti i tessuti <strong>mare</strong><br />
sono realizzati con l’impiego della fibra Lycra Xtra Life per offrire<br />
ai capi beachwear vestibilità impeccabile ed elevata resistenza<br />
agli effetti dannosi provocati da acqua clorata e calore, oli e<br />
creme solari. La collezione <strong>mare</strong> è presentata con colori decisi<br />
e di tendenza come lo smalto, il viola e il petrolio, proposti solidi<br />
e in abbinamento tinto filo, per creare ulteriori effetti e gode del<br />
servizio Full Shades, grazie al quale Brugnoli può creare il colore<br />
su misura del cliente.<br />
NILIT INNERGY ANTICELLULITE<br />
Dopo una lunga fase di preparazione, sperimentazione e messa<br />
a punto, seguita da una scrupolosa sessione di test condotti nei<br />
<strong>più</strong> qualificati istituti europei e statunitensi oggi finalmente Nilit<br />
Innergy è certificato come filato (e quindi tessuto) capace di<br />
ridurre la cellulite. Si tratta di una vera e propria rivoluzione tessile<br />
comprovata da dati concreti, reali e oggettivamente riscontrabili<br />
i cui benefici si prestano alle <strong>più</strong> diverse applicazioni. Si tratta di<br />
un filato in poliammide 6.6 (Nylon) prodotto esclusivamente in<br />
Israele da Nilit e fa parte della famiglia di filati speciali Nilit basati<br />
su un’esclusiva tecnologia di arricchimento del polimero di base.<br />
Grazie all’integrazione verticale a monte nel processo produttivo,<br />
Nilit è in grado di manipolare la struttura chimica del polimero<br />
di propria produzione inserendo sostanze addittivanti che ne<br />
modificano la performance, sia funzionale che estetica, in modo<br />
perenne. In particolare, è addittivato con sostanze ceramiche<br />
tali da consentire al filato stesso di assorbire l’energia generata<br />
dal corpo umano in forma di calore e rifletterla, modificandone<br />
in larga misura la lunghezza d’onda, in forma di raggi FIR (Far<br />
Infrared Rays). Molte sono le applicazioni dei raggi FIR, sia tessili<br />
che non, in ambito sportivo, benessere e cosmetico. Totalmente<br />
innocui per la salute umana, i raggi FIR rappresentano una piccola<br />
porzione dello spettro elettromagnetico emesso dal sole. Sono<br />
stati presentati i risultati di un test clinico in doppio cieco per<br />
la valutazione dell’efficacia cosmetica di un legging realizzato<br />
con filato Nilit Innergy nella riduzione degli inestetismi cutanei<br />
In questa pagina,<br />
due immagini di<br />
presentazione<br />
di Nilit Innergy.<br />
Pagina a fianco,<br />
da sinistra, tessuto<br />
Chinè di Carvico e<br />
alcune varianti della<br />
linea Unforgettable<br />
di Brugnoli.<br />
derivanti dalla cellulite (test realizzato da Bio Basic Europe in<br />
collaborazione con l’università degli studi di Pavia-dipartimento<br />
di medicina interna e terapia medica, diretto dal professor Plinio<br />
Richelmi).<br />
Quaranta donne di età compresa tra 18 e 60 anni con cellulite e<br />
adiposità localizzate, sono state suddivise in due gruppi omogenei<br />
e, sotto il controllo dello staff medico, monitorate per un periodo<br />
di 56 giorni durante i quali, per 8 ore al giorno, hanno indossato<br />
i capi, 20 dei quali realizzati con filato Innergy e 20 con filato di<br />
analogo peso e struttura ma non addittvato (placebo). Lo staff<br />
medico ha quindi verificato prima dell’indosso, a metà ciclo e a<br />
fine ciclo parametri strumentali, antropometrici e clinici relativi<br />
agli inestetismi derivanti dalla cellulite (e adiposità localizzate).<br />
Gli ottimi risultati ottenuti dopo 56 giorni di indosso, e statisticamente<br />
significativi, possono essere così riassunti. Strumentali:<br />
miglioramento dell’elasticità cutanea del 12,4%, riduzione della<br />
massa grassa del 5,9%, riduzione dell’acqua extracellulare<br />
dell’8,4%. Antropometrici: riduzione della circonferenza glutei<br />
dell’1.1%, riduzione della circonferenza coscia dell’1.6%. Clinici:<br />
sensibile miglioramento della levigatezza e dell’elasticità cutanee<br />
nell’85% dei casi, sensibile riduzione dell’aspetto a buccia<br />
d’arancia nel 75% dei casi, sensibile riduzione della visibilità di<br />
noduli nel 55% dei casi.<br />
Tutti i test sono stati realizzati e classificati dallo staff medico. Ai<br />
soggetti testati è stato quindi richiesto di compilare un questionario<br />
autovalutativo composto da 10 domande: anche in questo<br />
caso i risultati ottenuti dai leggings Innergy sono sensibilmente<br />
superiori rispetto al placebo (+ 20% circa).
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Nanofibra by Fulgar.<br />
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altamente innovativo, l'ultima frontiera del<br />
nylon 6.6, messo a punto nei laboratori<br />
italiani di Fulgar. Nanofi bra si compone di<br />
fi lamenti dal diametro di 7 micron, e permette<br />
di realizzare tessuti dalla mano morbidissima,<br />
estremamente coprenti, di aspetto serico<br />
e soprattutto molto leggeri, senza però<br />
rinunciare alla resistenza all'abrasione tipica<br />
dei tessuti ottenuti con multibava tradizionale.<br />
I tessuti realizzati con Nanofibra sono inoltre<br />
traspiranti e garantiscono un'asciugatura<br />
rapida, hanno performance WindProof e<br />
un'elevata ressitestenza del colore ai lavaggi.<br />
Fulgar è leader internazionale nel mercato<br />
delle fi bre sintetiche con la produzione e la<br />
distribuzione di poliammide 6.6 ed elastomeri<br />
ricoperti nel settore tessile e tecnico.<br />
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Prototipi realizzati con tessuto<br />
Willi Hermann con qualifica<br />
per la tecnologia Cooling di<br />
LYCRA BEAUTY.<br />
LYCRA BEAUTY<br />
PRESENTA COOLING<br />
L'ultima innovazione a marchio LYCRA<br />
BEAUTY è stata presentata all'ultima<br />
edizione di Interfilière New York, lo<br />
scorso settembre. Si tratta di Cooling, la<br />
tecnologia che assicura una duratura<br />
sensazione di freschezza e un'ottimale<br />
gestione dell'umidità corporea. La<br />
nuova tecnologia è stata messa a<br />
punto pensando specificamente ai<br />
capi modellanti. Le ricerche di mercato<br />
condotte da INVISTA dimostrano<br />
infatti come il 69% delle consumatrici<br />
finali consideri le proprietà di gestione<br />
dell'umidità corporea nei capi<br />
shapewear un fattore estremamente<br />
importante oppure molto importante,<br />
ma anche come, di fatto, solo il 42%<br />
delle intervistate sia effettivamente<br />
soddisfatto delle performance dei<br />
capi. Cooling è nata per rispondere<br />
a tali esigenze. Dopo sei mesi,<br />
l'azienda austriaca Willi Hermann,<br />
recentemente insignita del premio<br />
Designer of the Year <strong>2016</strong> da Eurovet,<br />
ha realizzato una collezione di tessuti<br />
con qualifica per la tecnologia Cooling<br />
di LYCRA Beauty, che viene presentata<br />
all'edizione parigina di Interfilère.<br />
Info: www.lycra.com<br />
www.willy-hermann.com
Il denim Maison di Taiana.<br />
TAIANA<br />
PRESENTA IL DENIM MAISON<br />
La domanda sempre <strong>più</strong> crescente, da parte<br />
dell'industria del fashion, di denim declinato in tutte<br />
le versioni ha spinto TAIANA, già da diverse stagioni,<br />
a proporre questo prodotto come una vera specialità<br />
dell'azienda. Come sempre quando si parla di Taiana,<br />
l'unicità fa la differenza. Maison sono tessuti urban<br />
chic che non restano nell'ambito della jeanseria, ma<br />
sono pensati per i <strong>più</strong> diversi segmenti moda. Oggi<br />
Taiana presenta il denim per i settori intimo e <strong>mare</strong>,<br />
in versione tinta unita oppure con accattivanti stampe<br />
ink-jet, o ancora con raffinati effetti vintage. Importante<br />
la gamma di proposte superstretch, ideali per i<br />
leggings, per l'activewear e per l'abbigliamento yoga.<br />
Info: Taiana - tel. +39 031994411 - www.taiana.it<br />
Coordinato Huit realizzato con tessuto Deep by Ripa.<br />
MAGLIFICIO RIPA<br />
LANCIA DEEP<br />
Nasce da una collaborazione fra MAGLIFICIO RIPA, Asahi Kasei<br />
ed Erca un nuovo prodotto tecnologicamente molto avanzato;<br />
si tratta di Deep by Ripa, frutto di una sinergia d'eccellenza<br />
che ha permesso il raggiungimento di performance<br />
elevatissime per quanto riguarda colore e funzionalità,<br />
sfumature e toni, profondità e raffinatezza. La linea di tessuti<br />
Deep by Ripa presenta una grande scelta di colori vivi, non<br />
lucidi, e soprattutto senza sfumature bianco-grigie causate<br />
dall'elastomero che non prende il colore, un fenomeno<br />
frequente nelle miste con poliammide, viscosa, cotone, lana e<br />
seta. Deep by Ripa utilizza i filati speciali della famiglia ROICA<br />
Colour Pefect, lanciati lo scorso luglio a Interfilière di Parigi; si<br />
tratta di fili premium stretch che posso essere tinti anche in<br />
combinazione con le fibre di cui sopra. Ciò che rende speciali i<br />
tessuti Deep by Ripa è anche l'innovativa tecnologia OneTone by<br />
Erca, studiata per ottimizzare il processo di tintura e finissaggio<br />
dei tessuti realizzati con ROICA Colour Perfect. Maglificio Ripa,<br />
da sempre all'avanguardia nella ricerca e nello sviluppo dei<br />
tessuti, possiede una profonda conoscenza del mercato e delle<br />
esigenze dei consumatori. Deep by Ripa viene presentato in<br />
anteprima a Interfilière di gennaio; in contemporanea, al SIL<br />
si possono già vedere alcuni capi di underwear realizzati con<br />
questo innovativo tessuto dal brand francese Huit.<br />
Info: Maglificio Ripa spa - tel. +39 0373980090<br />
www.maglificioripa.it
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buyer, confermando i livelli molto alti di presenze raggiunti a<br />
luglio dell’anno scorso (nella precedente edizione estiva Pitti<br />
Filati aveva registrato una crescita del +8%, con quasi 2.800<br />
buyer stranieri). Tra i mercati esteri spiccano le performance<br />
di Francia, Cina, Hong Kong, Belgio, Svezia, Est Europa e<br />
Repubbliche Baltiche. Molto bene anche i mercati emergenti<br />
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TRADUCTION FRANÇAISE<br />
OBSERVATOIRE à la page 16<br />
LA DISTRIBUTION CIRCULAIRE<br />
Nouveaux acteurs, nouvelles modalités et compétences : le monde<br />
du commerce de détail se transforme. Le séminaire annuel de<br />
Future Concept Lab a analysé les changements en acte.<br />
Comme tous les ans, les quatre séminaires Future Vision<br />
Workshops de Future Concept Lab se sont conclus par celui<br />
consacré au commerce de détail. Le cycle 2015 (les cadres de<br />
la croissance) a développé au cours de chacun de ces opus une<br />
dimension vouée à favoriser la croissance dans les années à venir.<br />
Francesco Morace a expliqué la trajectoire suivie par son cabinet<br />
d’études en ces termes :<br />
« Nous avons présenté en avril la générativité dans les<br />
esthétiques, en juin la spécificité en matière de consommation et<br />
en octobre le magnétisme de la communication. Nous bouclons<br />
maintenant le cercle avec la circularité dans la distribution.<br />
Ces éléments devront être évalués dans leur ensemble et de<br />
manière intégrée : le défi que les entreprises devront affronter<br />
est, en effet, marqué par la capacité de reconstruire un cadre<br />
général de connaissance et d’action que la crise économique a<br />
fragmenté, dispersé, réduit au minimum. Cela s’est passé au<br />
moment exact où émergeait une vision du futur plus ample et à<br />
plus long terme, qui était aussi en mesure d’affronter les sujets<br />
et les exigences avancés par chacun de nous, et aurait permis<br />
de boucler le cercle. Pour atteindre cet objectif, en collaboration<br />
avec le projet du festival de la croissance (www.festivalcrescita.<br />
it, du 15 au 18 octobre à Milan au Palazzo delle Stelline), nous<br />
avons mobilisé des esprits brillants de toutes les disciplines,<br />
avons intercepté les innovateurs de nombreuses dimensions<br />
et avons traversé différents mondes vitaux rassemblés sous six<br />
grands thèmes : éduquer, cultiver, créer, entreprendre, investir<br />
et communiquer. Lors de la prochaine édition de <strong>2016</strong>, cette<br />
convergence entre le festival et le Future Vision Workshop sera<br />
encore renforcée. On remarque que la crédibilité et la réputation<br />
jouent un rôle central, qui est bien synthétisé dans le livre<br />
Reputation Economy de Michael Fertik et David Thompson, dont<br />
le sous-titre est un conseil emblématique : comment optimiser<br />
le capital de nos empreintes digitales. Il n’y a pas de partage<br />
(sharing) qui fonctionne sans nouveau capital confiance (trust).<br />
Une seconde dimension est relative aux nouveaux acteurs du<br />
secteur du transport et du tourisme (Uber et Airbnb en sont des<br />
exemples emblématiques), qui utilisent de manière circulaire<br />
des ressources qui sont déjà sur le terrain : les voitures ou les<br />
habitations de leurs clients. Dans ce cas, le consommateur/<br />
client est vu comme un protagoniste actif du cercle vertueux<br />
selon la logique gagnant-gagnant classique dans laquelle en<br />
apparence tout le monde gagne, mais qui présente certains<br />
points critiques en ce qui concerne le rapport avec les règles<br />
classiques du marché, le système normatif et les impôts. Une<br />
troisième dimension est quant à elle liée au cercle vertueux local/<br />
global des territoires, qui sont désormais obligés de se mesurer<br />
à la compétition mondiale en acceptant de se confronter avec<br />
l’étranger. Le cadre de la croissance du commerce de détail<br />
se conclura par un appel à explorer sans relâche de nouveaux<br />
services à inventer, en partant des défis technologiques qui<br />
nous attendent, et qui dessinent une frontière inimaginable il y<br />
a ne serait-ce que quelques années et en arrivent à définir une<br />
logique de Trade Incubators encore à définir. De cette façon, la<br />
centralité des valeurs prendra forme à travers les formes dites<br />
de Mindful Business, qui prévoient un alignement marqué entre<br />
les secteurs lucratif et non lucratif, tandis que l’orientation<br />
business portera à la désintermédiation et à la déstructuration<br />
circulaire du commerce de détail en créant de vrais Evolutionary<br />
Hubs, des lieux réels et virtuels dans lesquels la co-opération<br />
et les nouveaux protocoles collaboratifs dicteront les nouvelles<br />
règles du business. Pour finir, la redécouverte du Genius Loci<br />
permettra un renforcement des territoires et de leurs talents et<br />
qualités, selon la logique des Amplified Territories ».<br />
MINDFUL BUSINESS<br />
LA CIRCULARITÉ « VALUE-ORIENTED »<br />
Dans le secteur de la distribution, l’on assiste depuis longtemps<br />
à une expérimentation qui a pour objet de nouvelles activités<br />
proposées selon la logique du don, qui enrichissent de nouvelles<br />
valeurs les relations entre l’entreprise, les produits, les services<br />
et le détaillant, et les clients qui, engagés dans ces nouvelles<br />
dynamiques, sont considérés et reconnus comme des personnes.<br />
Toujours selon F. Morace :<br />
« Si “Value Oriented”, la direction biunivoque traditionnelle de<br />
l’échange commercial se transforme pour se rapprocher de ce<br />
que professait de par le passé Marcel Mauss dans son Essai sur<br />
le don, en une approche donner–recevoir–rendre. Recevoir un<br />
don présuppose que le consommateur est libre d’accepter, mais<br />
aussi qu’il peut faire confiance à son tour, tout aussi librement.<br />
La distribution bouleverse les règles codifiées du business, en<br />
créant une nouvelle valeur pour l’individu ou la collectivité<br />
et en renforçant un lien, qui est aussi de connaissance et<br />
d’approfondissement, parce que le don parle expressément<br />
de celui qui en est à l’origine. Dans la gratuité de l’expérience<br />
il y a, enfin, la reconnaissance de l’autre. Dans la tendance<br />
Mindful Business, la distribution souligne sa vocation de valeur,<br />
en renforçant le rôle de porte-parole d’instances sociales et<br />
promotrice de meilleures pratiques. Cela concerne surtout la<br />
partie des entreprises et des détaillants qui s’insèrent de manière<br />
proactive dans les débats planétaires sur les problématiques<br />
sociales les plus discutées, en considérant tant l’on-line que<br />
l’offline comme des instruments efficaces pour promouvoir une<br />
prise de conscience toujours majeure ».<br />
Le point de départ pour les détaillants, qui agissent suivant<br />
les logiques de cette tendance, est un projet existentiel (de<br />
l’entrepreneur concerné ou de la marque elle-même) que l’on<br />
transforme en adoptant des modalités différentes en un nouveau<br />
modèle de business, dans lequel la valeur n’est pas purement<br />
économique mais suit des directions de croissance circulaires, qui<br />
en cas de succès s’amplifient comme les cercles dans l’eau.<br />
Toujours selon F. Morace :<br />
« Les produits et services proposés deviennent donc des<br />
véhicules de valeurs indissociablement de leur valeur<br />
économique. Les consommateurs impliqués, surtout sur la base<br />
de l’affinité des valeurs et des choix, font ainsi office de caisse<br />
de résonance pour les produits / services proposés et le projet<br />
correspondant. Dans cette tendance, la distribution assume<br />
pour elle, donc, un rôle qui est aussi formatif, qui va des<br />
domaines de développement de plus large envergure aux projets<br />
de croissance plus quotidienne, individuelle ou familiale ».<br />
Le thème du gaspillage des ressources est central pour cette<br />
tendance dans laquelle on assiste à la création de réseaux dans<br />
lesquels les détaillants sont un maillon important pour impliquer<br />
les institutions et les associations comme pour augmenter la<br />
portée des projets de lutte contre le gaspillage. D’autre part, l’on<br />
souligne aussi un mouvement intéressant qui part de la base : des<br />
initiatives créatives émanant de différents individus, qui proposent<br />
des idées simples pour des solutions immédiates.<br />
EVOLUTIONARY HUBS<br />
LA CIRCULARITÉ « NEW BUSINESS ORIENTED »<br />
Si nous passons en revue les dernières déclinaisons de la<br />
circularité dans le domaine économique, la variante hybride est<br />
celle qui a le plus chamboulé les règles du commerce traditionnel,<br />
ce qu’a expliqué F. Morace en ces termes :<br />
« Il s’agit des modèles dits collaboratifs, qui proposent de<br />
nouvelles expressions de business et de management, ce qui
TRADUCTION FRANÇAISE<br />
fait émerger de nouvelles formes de travail et d’organisation<br />
basées sur les relations non-hiérarchiques et l’implication des<br />
personnes à l’intérieur d’une communauté. Cette nouvelle<br />
économie propose à travers l’échange, le partage, la location et<br />
le prêt, des formes de consommation plus conscientes, basées<br />
sur la réutilisation plutôt que sur l’achat, sur l’accès aux biens<br />
plutôt que sur la propriété et sur la confiance en l’inconnu<br />
plutôt que sur la méfiance, avec les avantages économiques,<br />
environnementaux et sociaux qui en découlent. Cette attitude<br />
que l’on qualifie d’open concerne la connaissance (l’open<br />
knowledge), les actions (le sharing et le coworking), le soutien<br />
(le crowdfunding) et la réalisation (les makers) ».<br />
Avec la tendance Evolutionary Hubs, on met en avant le succès<br />
des diverses expressions de l’économie collaborative, à partir de la<br />
décision que prennent de plus en plus de gens de partager leurs<br />
biens, services, fonds, moyens de transport ou autre.<br />
« L’analyste Jeremiah Owyang en saisit la spécificité en faisant<br />
remarquer que les personnes ont le pouvoir de contrôler le<br />
monde physique à travers la collaboration réciproque, au lieu de<br />
le faire par l’achat de marques – a expliqué F. Morace – Il s’ensuit<br />
que la dynamique entre production et consommation tend à se<br />
modifier : les communautés se rencontrent et interagissent en<br />
ligne à travers les réseaux et les plateformes peer-to-peer, mais<br />
aussi dans des espaces physiques partagés comme les fablabs<br />
et les hubs. C’est un domaine très vaste dont font partie les<br />
plateformes numériques qui mettent directement en contact<br />
les personnes, mais aussi les espaces physiques du cohousing,<br />
le coworking, l’open source, le social street : des phénomènes<br />
variés qui favorisent la collaboration entre semblables. La<br />
diffusion des smartphones et la facilité d’accès au réseau qui<br />
en a découlé a certainement aidé ce phénomène à se diffuser<br />
aussi rapidement. De plus, la crise a poussé de nombreuses<br />
personnes à expérimenter de nouveaux services qui ont changé<br />
leur style de vie et leur façon de consommer en mettant en<br />
avant les économies de temps et d’argent, à l’instar du pionnier<br />
Airbnb. La réciprocité est un autre actif fondamental de la<br />
tendance Evolutionary Hub : les personnes peuvent décider<br />
librement d’alterner les rôles de fournisseur et d’utilisateur des<br />
services, ce qui réduit considérablement les temps du processus<br />
d’assistance clientèle. L’expérience directe sur deux fronts<br />
garantit, en effet, la possibilité d’un développement concret et<br />
rapide. Dans le cas où des institutions ou des entreprises sont<br />
impliquées (comme cela se passe par exemple dans le secteur<br />
de la mobilité), il sera toujours plus important de prendre en<br />
considération ces dynamiques de relation, pour croître en<br />
innovant et ne pas rester en dehors du marché ».<br />
AMPLIFIED TERRITORIES<br />
LA CIRCULARITÉ « LOCI ORIENTED »<br />
C’est à partir des analyses de François Perroux qui à la fin des<br />
années 50 considérait l’espace et le territoire toujours plus comme<br />
des générateurs d’avantages économiques, que s’est développée<br />
une analyse de la relation entre différents sujets et territoires d’un<br />
point de vue économique, comme cela ressort de la circularité<br />
Loci Oriented dont Francesco Morace a parlé :<br />
« On assiste depuis longtemps à une réorganisation productive<br />
qui influe sur le modèle d’organisation et de business des<br />
entreprises et des détaillants, et modifiera le vécu du rapport<br />
entre local et global. Il s’agit de trouver de nouveaux points<br />
d’équilibre entre la garantie de la qualité des productions<br />
locales et une certaine tension qui mène à des cadres de<br />
distribution élargis. Le territoire et ses spécificités gagnent un<br />
rôle de premier plan dans toute la filière de production, aux<br />
côtés du produit et de la distribution. La culture du lieu et son<br />
unicité deviennent un moteur d’expérimentation ».<br />
L’analyse des spécificités territoriales acquiert une importance<br />
toujours majeure pour en comprendre et en distiller les<br />
caractéristiques identitaires, qui sont de vrais moteurs pour des<br />
stratégies distributives toujours nouvelles et toujours plus efficaces.<br />
« Dans la tendance Amplified Territories, on souligne comment<br />
il ne s’agit plus de prendre en juste considération la relation<br />
toujours actuelle entre le local et le global, mais combien il<br />
importe d’analyser les potentialités convocatrices des territoires<br />
– a expliqué F. Morace – Les contextes environnementaux et<br />
sociaux sont considérés par la distribution plus évoluée comme<br />
des éléments dynamiques : les caractéristiques historiques,<br />
géographiques, culturelles, économiques et sociales<br />
spécifiques et parfois irrépétibles, deviennent des éléments<br />
projectuels utiles pour éviter une standardisation excessive.<br />
Les potentialités créatives infinies de la technologie permettent<br />
à la distribution d’activer des relations proactives pour des<br />
événements temporaires ou pour la définition de nouveaux<br />
formats et services ».<br />
Une marque, libérée de l’idée que tout tourne exclusivement autour<br />
du produit ou du service et que le reste suit mécaniquement, pourra<br />
retirer un avantage à définir des choix stratégiques en matière de<br />
canaux de distribution en se basant sur l’approfondissement de<br />
la relation avec les territoires. F. Morace a ensuite continué en<br />
disant :<br />
« Dans la tendance Amplified Territories, la proximité s’enrichit<br />
de nouvelles valeurs, qui émergent des liens émotionnels et<br />
affectifs entre la marque ou le détaillant et les gens. L’innovation<br />
en matière de format et de services est efficace quand elle<br />
dérive d’un projet d’interaction entre le détaillant/la marque<br />
et le territoire. L’attention se concentre donc sur les contextes<br />
humains et leurs acteurs (les habitants, les institutions, les<br />
entreprises, les services). Il arrive parfois que le commerce de<br />
détail valorise les espaces par sa force évocative, dans laquelle<br />
se reflètent les valeurs de la marque ou de l’enseigne. La<br />
distribution manifeste, ainsi, une vocation au partenariat et à la<br />
valorisation des expressions locales à 360 degrés ».<br />
TRADE INCUBATORS<br />
LA CIRCULARITÉ « EXPLO-ORIENTED »<br />
Dans la circularité « explo-oriented », le thème de l’innovation est<br />
central. L’innovation s’entend ici comme un parcours d’exploration<br />
de grande envergure, dans lequel la technologie joue un rôle<br />
prioritaire en rendant possibles des solutions et des activités<br />
de vente au détail inimaginables il y a ne serait-ce que dix ans,<br />
comme l’a illustré F. Morace :<br />
« L’innovation proposée dans la circularité explo-oriented peut<br />
contribuer à créer un écosystème (de la marque et du détaillant)<br />
en évolution, alimenté en syntonie par le changement constant<br />
du contexte de consommation et des valeurs des consommateurs.<br />
Le réseau à l’intérieur de l’écosystème est complexe et ouvert.<br />
Lors de la formulation d’idées et de la réalisation de projets sur<br />
la base de cette expression de circularité, qui met au centre<br />
la marque, le détaillant ou le consommateur, il est cependant<br />
aussi important d’envisager la multidisciplinarité comme un<br />
facteur clé. L’ouverture maximale au nouveau et à l’inclusion,<br />
et l’interaction avec d’autres écosystèmes, génèrent des cercles<br />
vertueux de croissance ».<br />
La tendance des Trade Incubators analyse les modèles d’innovation<br />
de la distribution qui interprètent la circularité des relations,<br />
principalement comme des offres de services. Le secteur du<br />
commerce de détail est depuis longtemps un domaine privilégié<br />
de la consommation pour la création et l’expérimentation de<br />
nouvelles voies, pour des acteurs mus par la volonté de sortir des<br />
entiers battus en promouvant de petits et grands changements.<br />
Toujours selon F. Morace :<br />
« L’on exploite les potentialités de la technologie qui, avec son<br />
développement constant et son omniprésence, gomme toujours<br />
plus les limites de la distribution traditionnelle. Ceux qui sont<br />
primés sont ceux qui poursuivent des stratégies inédites, osent<br />
et risquent avec des propositions en mesure d’offrir des solutions<br />
qui ne se limitent pas à être innovantes, mais sont aussi<br />
alternatives et complémentaires. C’est dans ce domaine que<br />
prévaut une forme de circularité qui cible surtout l’individualité<br />
du consommateur, en cherchant à saisir les nuances des vécus,<br />
pour en valoriser l’unicité, à travers de nouvelles formes de<br />
personnalisation. La création d’écosystèmes ouverts au centre<br />
desquels la marque ou l’enseigne propose et accompagne le
TRADUCTION FRANÇAISE<br />
consommateur vers des territoires d’expérience/connaissance<br />
affins et cohérents. L’on enrichit de cette façon une nouvelle<br />
culture du produit et du service, y compris et surtout avec<br />
des partenariats déroutants avec de nouveaux acteurs, une<br />
culture orientée vers le consommateur individuel, que l’on<br />
chouchoute et dont on anticipe les diverse exigences. Dans<br />
cette tendance, la distribution se meut de manière positive<br />
entre customer care et customer innovation, en étroite alliance<br />
avec le consommateur. Il est également important de projeter<br />
sur la base de l’expérience antérieure, mais sans limiter celleci<br />
à son domaine : la différence entre les secteurs tend à ce<br />
stade à s’amoindrir à cause des attentes d’un consommateur<br />
qui est toujours plus habitué aux logiques dérivant des nouveaux<br />
appareils technologiques : de l’extension à l’intégration de<br />
l’expérience, physique et en ligne ».<br />
FOCUS<br />
MINDFUL BUSINESS<br />
La distribution en tant qu’espace pour expérimenter de nouvelles<br />
propositions selon la logique du don<br />
Court-circuit créatif entre passé et présent<br />
Exposition vertueuse<br />
Reconnaissance du mérite<br />
Culture matérielle et culture de la valeur<br />
Liens vertueux et actions puissantes<br />
Valeur de la formation et formation à la valeur<br />
INDICATIONS STRATÉGIQUES<br />
Partager un projet avec une communauté de consommateurs,<br />
pour créer une nouvelle valeur tangible qui enrichisse produits<br />
et services<br />
Favoriser la création de réseaux vertueux, pour remplir les vides<br />
de sens des comportements de consommation collectifs<br />
Transférer en don aux consommateurs son expertise, pour une<br />
nouvelle conscience de la consommation<br />
EVOLUTIONARY HUBS<br />
De nouvelles plateformes en et hors ligne pour projeter des<br />
modèles de business ouverts et partageables<br />
Talent entrepreneurial et professionnalité réticulaire<br />
Implication à la demande et actualité de l’offre<br />
Urgence émotive et partage participé<br />
Mobilité partagée<br />
Exclusivité accessible<br />
Expériences sans solutions de continuité<br />
Indications stratégiques<br />
Créer des réseaux qualifiés à travers des plateformes d’échange<br />
qui ciblent le professionnalisme de l’individu<br />
Valoriser les points de contact entre on et off line pour garantir des<br />
services traditionnels selon les logiques de l’échange d’alternatives<br />
Dans l’échange commercial, considérer la valeur des facteurs<br />
émotionnels au même niveau que les facteurs fonctionnels et de<br />
service<br />
AMPLIFIED TERRITORIES<br />
La distribution en tant qu’expression d’engagement entre contexte<br />
humain et domaine territorial<br />
Alliance réciproque<br />
Vocation encyclopédique<br />
Proximité psycho-territoriale<br />
Caractère du territoire et tempérament d’explorateur<br />
Reconversions smart et superlocalisme vertueux<br />
Écosystèmes urbains et observation projectuelle<br />
Indications stratégiques<br />
Convoquer les personnes pour les impliquer dans des expériences<br />
de consommation au caractère unique et authentique<br />
Projeter des activités de commerce de détail en suivant la logique<br />
du design thinking territorial<br />
Considérer les territoires comme des laboratoires d’expérimentation,<br />
à partir de l’analyse intégrée des contextes humains et physiques<br />
TRADE INCUBATORS<br />
Le rôle central de la distribution en tant qu’acteur, pour proposer<br />
des modèles de business orientés exploration<br />
Convocation gratifiante<br />
Unicité micro-tailored<br />
Excellence accessible (entre on et offline)<br />
Soin de la tradition et culture du contemporain<br />
Originalité basique et science de la personnalisation<br />
Technologie ponctuelle et élaboration extensive<br />
Indications stratégiques<br />
Intégrer l’expérience de la marque entre réel et virtuel sur le point<br />
de vente physique et en ligne<br />
Considérer le poids des facteurs immatériels dans les stratégies<br />
de personnalisation<br />
Analyser les Big Data pour projeter la standardisation de produits<br />
et de services idéaux pour une assistance à la clientèle efficace<br />
LA CIRCULARITÉ ET LES MACRO-DIRECTIONS DE L’ÉCHANGE<br />
COMMERCIAL<br />
L’évolution des macro-directions du commerce de détail au cours<br />
des décennies<br />
CIRCULARITÉ VALUE ORIENTED<br />
2005-2006<br />
Club Culture - La distribution en tant qu’expression de la culture<br />
club<br />
2007-2011<br />
Experimental & Archetypical - La distribution en tant qu’espace<br />
d’expérimentation créative<br />
2012-2014<br />
(Ad)vocational Training – Le commerce de détail en tant<br />
qu’espace pour partager les bonnes pratiques<br />
2015<br />
Mindful Business<br />
CIRCULARITÉ NEW BUSINESS ORIENTED<br />
2005-2006<br />
Convivial Connections - Les personnes : de consommateurs à<br />
producteurs de contenus<br />
2007-2011<br />
Unexpected Links - Le point de vente en tant que territoire de<br />
créativité et surprise<br />
2012-2014<br />
Collective Synapses - L’échange comme relation directe et<br />
ponctuelle<br />
2015<br />
Evolutionary Hubs<br />
CIRCULARITÉ LOCI ORIENTED<br />
2005-2006<br />
Proactive Proximity – Les points de vente en tant qu’expression<br />
de relations proactives<br />
2007-2011<br />
Memoriae Visionariae - La distribution en tant que pont temporel<br />
2012-2014<br />
O km – Le commerce de détail en tant que scène idéale pour les<br />
excellences locales<br />
2015<br />
Amplified Territories<br />
CIRCULARITÉ EXPLO-ORIENTED<br />
2005-2006<br />
Bright Brand - Le commerce de détail en tant que<br />
représentation de la marque mise en lumière<br />
2007-2011<br />
Architectural Landmark - Le commerce de détail en tant qu’icône<br />
de régénération urbaine<br />
2012-2014<br />
Blitz Effects - Le commerce de détail en tant qu’ensemble<br />
d’actions rapides et ciblées pour une conquête immédiate<br />
2015<br />
Trade Incubators<br />
LES DIVERSES VERSIONS DU COMMERCE DE DÉtAIL<br />
Cette fois encore, le séminaire dédié au commerce de détail<br />
de Future Concept Lab a permis de présenter les analyses<br />
prévisionnelles de Luigi Rubinelli. Le directeur de Retail Watch,<br />
qui a commencé par souligner le fait que le commerce de détail<br />
traditionnel était menacé par de nouveaux acteurs, s’est exprimé<br />
en ces termes :
TRADUCTION FRANÇAISE<br />
« Comme Amazon, par exemple, qui ne fait pas du commerce<br />
de détail mais de la vente de produits vendables. La librairie<br />
Amazon de Seattle a enseigné à tous ce à quoi devra ressembler<br />
la librairie du futur, comment présenter les produits, construire<br />
l’offre. Elle représente la circularité entre la mémoire et le<br />
futur. Les étagères, qui sont en bois comme dans les vieilles<br />
bibliothèques, ne sont pas dépoussiérées, mais les livres<br />
sont présentés de face avec en dessous une critique et des<br />
commentaires, y compris négatifs, comme en ligne. Cela signifie<br />
avoir en main la vente en plus du service parce qu’à la fin la<br />
marque c’est Amazon tandis que les détaillants traditionnels<br />
n’ont jamais investi dans leur marque ».<br />
Alibaba, qui a organisé l’espace d’un jour des ventes spécialement<br />
réservées aux célibataires, a vendu un milliard et 400 millions de<br />
dollars de marchandise à prix plein.<br />
« La différence entre les nouveaux acteurs et le commerce de<br />
détail traditionnel, c’est qu’ils vendent mais n’achètent pas - a<br />
commenté L. Rubinelli – Ceux qui pensent encore achats pour<br />
avoir une bonne marge sont aujourd’hui dans la panique. Depuis<br />
2008, la demande de services augmente davantage que celle de<br />
produits et si les magasins traditionnels ne parviennent pas à<br />
répondre de la meilleure façon à cette demande ils disparaîtront<br />
rapidement, en particulier dans le domaine de l’habillement.<br />
Depuis toujours, Amazon a ajouté un service au produit. En<br />
effet, c’est le service qui fait vendre le produit et c’est aussi<br />
la raison pour laquelle les consommateurs sont prêts à payer<br />
un prix plus élevé. Désormais, ce seront les services qui feront<br />
vraiment la différence ».<br />
Le supermarché Coop du futur de l’Expo de Milan a mis en avant<br />
le grand besoin d’information des consommateurs qu’il faut<br />
satisfaire. Chaque produit était associé à un écran qui en racontait<br />
l’histoire et les caractéristiques. Le flagship Sephora de Paris a<br />
un robot qui explique les caractéristiques des produits en vente.<br />
« Sur le même point de vente, il faut par ailleurs faire cohabiter<br />
en et hors ligne - a expliqué L. Rubinelli – Vous commandez en<br />
ligne et passez retirer vos commandes en magasin à l’heure<br />
de votre choix. Même la politique des réductions doit être<br />
repensée. Il y en a qui vont dans le sens opposé. Par exemple,<br />
les supermarchés U2 d’Unes ont choisi la voie du bas prix tous<br />
les jours, autrement dit des prix bas garantis toute l’année ».<br />
Les discounts sont en train de révolutionner leur typologie de vente<br />
en ne misant plus uniquement sur les prix bas. Dans 2 enseignes<br />
discount d’Allemagne et de Grande-Bretagne, le pain chaud sort<br />
des fours 4 fois par jour et les viennoiseries 2 fois par matinée.<br />
Laissons le mot de la fin à L. Rubinelli : « Attention aussi aux<br />
catégories. On voit naître aujourd’hui des outlets de magasins<br />
discount où l’on trouve des produits qui arrivent à échéance,<br />
ce qui en allonge le cycle de vie et permet de lutter contre le<br />
gaspillage ».<br />
Le service numéro un du futur sera la personnalisation maximale,<br />
sans supplément de prix.<br />
INSTRUMENTS à la page 82<br />
PHÉNOMÈNE STORYTELLING<br />
L’histoire d’une famille ou d’une personne permet de raconter<br />
les produits et les collections de manière nouvelle et, surtout,<br />
d’accroître la confiance chez les consommateurs. Avec, pourquoi<br />
pas, l’aide du Web<br />
Cela fait un petit bout de temps que l’on entend parler dans le<br />
monde de la communication (et pas seulement) de storytelling. Ce<br />
phénomène qui apparaît dans un peu tous les secteurs a encore<br />
un énorme potentiel, pour les marques bien sûr mais aussi pour<br />
le commerce de détail. Lors des dernières éditions de Mode City<br />
et Who’s Next, les agences médias Agence 79C et AdsonWall,<br />
qui sont justement spécialisées dans le storytelling et la gestion<br />
de campagnes Facebook Ads & Google AdWords, ont abordé le<br />
thème sous deux angles différents : Retail Storytelling sur le salon<br />
Mode City et Storytelling Social & Facebook Ads sur Who’s Next.<br />
QU’EST-CE QUE LE STORYTELLING<br />
Mais partons du début. Le storytelling peut être considéré comme<br />
l’une des plus anciennes formes de communication connues,<br />
puisqu’il s’agit tout simplement de raconter une histoire. L’histoire<br />
fédère le groupe, crée le collectif. Par définition, l’histoire est<br />
sociale. Toutes les sociétés humaines ont leur récit fondateur<br />
et des histoires partagées, sous forme de mythes, légendes et<br />
contes. Les clés d’une marque forte et emblématique et d’un<br />
marketing puissant résident dans l’effet de levier des récits et des<br />
mythes. Ces derniers se réinterprètent ensuite en se fondant sur<br />
nos contes et légendes actuels.<br />
À QUOI SERT-IL<br />
Les grandes marques ont cultivé leur histoire pour donner du sens<br />
à leur communication, guider leurs changements, mobiliser les<br />
émotions. Le storytelling permet de :<br />
• créer un lien émotionnel avec le consommateur<br />
• se différencier autour d’une histoire et de son territoire<br />
• donner du sens à sa communication, un fil rouge<br />
Pourquoi les histoires donnent-elles envie d’acheter ? 33 % des<br />
consommateurs ont envie d’acheter les produits qui racontent des<br />
histoires et 48 % des produits qui les font rêver (source Étude 79C<br />
/ Promise Consulting, mars 2015).<br />
COMMENT FONCTIONNE-T-IL<br />
Comment raconter son histoire ? La méthodologie privilégiée<br />
pour raconter l’histoire d’une marque se divise en trois étapes<br />
fondamentales (qui sont aussi celles utilisées par Agence 79C).<br />
• Storytelling : créer une histoire valable, qui prévoit une identité<br />
visuelle et un territoire de communication pérenne et unique.<br />
• Storymaking : bâtir une histoire valable avec une équipe.<br />
• Storydoing : rendre l’histoire contagieuse, adopter une stratégie<br />
de communication numérique cross canal pour inciter les<br />
consommateurs à se rendre en magasin.<br />
Mais l’on raconte son histoire avant tout en adoptant une logique<br />
lifestyle, en s’appuyant sur son héritage, ses traditions, son<br />
savoir-faire, en inscrivant son histoire dans l’époque actuelle au<br />
lieu de vendre une prestation, un produit unique, en racontant<br />
l’histoire d’un produit ou d’une collection, en engageant les<br />
consommateurs dans une histoire non linéaire / cross canal, en<br />
invitant les consommateurs à vivre l’histoire et ses coulisses, en<br />
racontant une histoire commune d’enseignes.<br />
LE STORYTELLING DIGITAL<br />
Le digital redéfinit les stratégies narratives des marques. Quand<br />
les histoires ne se transmettaient qu’oralement elles appartenaient<br />
à tout le monde. La transmission par d’autres moyens permet<br />
de sélectionner et de cibler le message. Avec le numérique, les<br />
histoires peuvent de nouveau appartenir à tout le monde. Mais<br />
comment raconte-t-on les histoires sous forme numérique ? En<br />
agissant comme un média et en alimentant l’histoire avec du<br />
contenu sur tous les points de contact de la marque.<br />
LE STORYTELLING SOCIAL<br />
Le storytelling sur les réseaux sociaux est la tendance-clé en<br />
ce qui concerne l’implication du consommateur. 58 % des<br />
socionautes déclarent suivre activement l’actualité d’un produit<br />
ou d’une marque sur les réseaux sociaux (source Social Life<br />
2015 Harris Interactive France). Pour 84 % d’entre eux, trop de<br />
marques s’exposent sur les réseaux sociaux uniquement pour<br />
faire leur publicité et pour 64%, leur présence est trop souvent<br />
décevante (source Institut d’étude YSTHAD – étude réalisée en<br />
février 2014 sur un échantillon de 1039 internautes âgés de 18<br />
ans ou plus). Les socionautes attendent des promotions mais<br />
surtout du contenu (des informations sur les produits, les services,<br />
les nouveautés, des actualisations sur les marques, des tutoriels,<br />
des vidéos) et de l’interactivité (des jeux et des concours).<br />
LES RÈGLES DU STORYTELLING SOCIAL<br />
Même dans le cas du storytelling social, il y a des règles à suivre<br />
et trois passages fondamentaux.<br />
Storytelling : sert à valoriser la personnalité de la marque, son<br />
unicité.
TRADUCTION FRANÇAISE<br />
Storymaking : sert à donner preuve de créativité.<br />
Storydoing : sert à impliquer les internautes.<br />
N°1 – Raconter son histoire avec les meilleurs instruments.<br />
Choisir l’écosystème le plus adapté en fonction de ses cibles et<br />
de ses objectifs en sachant que les socionautes sont actifs sur en<br />
moyenne 2,7 plateformes.<br />
N°2 – Utiliser le storytelling visuel. Une image, une vidéo, une<br />
illustration peuvent valoir plus qu’un long discours.<br />
N°3 – Alimenter et véhiculer le storytelling avec du contenu.<br />
N°4 – Exprimer l’aspect humain dans son histoire en y mettant<br />
de l’affect, en faisant référence à ses expériences personnelles,<br />
mieux encore en ajoutant une pointe d’humour.<br />
N°5 – Faire participer ses consommateurs à l’histoire en en faisant<br />
des acteurs.<br />
N°6 – Partager avec les consommateurs des histoires esthétiques<br />
et créatives.<br />
N°7 – Raconter son histoire sur les réseaux sociaux peut se révéler<br />
un moyen efficace d’impliquer le consommateur.<br />
10 EXEMPLES DE SUCCÈS<br />
Héritage, tradition, savoir-faire. Les quelques exemples d’histoires<br />
d’entreprise qui suivent sont parfaits pour le storytelling.<br />
Afs International<br />
AFS International est une entreprise qui a derrière elle plus de 60<br />
ans d’histoire. Elle produit du balnéaire dans les locaux de son<br />
siège italien de Naples depuis 1952, avant même la révolution<br />
stylistique qui arrivera avec les premiers bikinis sur les côtes de<br />
la Méditerranée. Depuis ses débuts, AFS-International a vendu<br />
plus de 40 millions de pièces dans 62 pays. La conception,<br />
l’achat des matières premières, la coupe des modèles et la<br />
planification de la production se font entièrement dans le quartier<br />
général de l’entreprise. Forte de 60 ans d’expérience et grâce<br />
à la collaboration de plus de cent spécialistes du monde de la<br />
mode, AFS-International est devenu un des plus gros fabricants<br />
de swimwear d’Italie. Son objectif est d’offrir une vaste gamme de<br />
produits, tous conçus pour associer style et confort. Tout cela se<br />
concrétise par 4 collections luxueuses qui savent rester abordables<br />
et proposent chaque année plus de 500 looks. Un vaste choix<br />
d’accessoires (sacs, chaussures, etc.) parfaitement intégrés dans<br />
les collections, complète les lignes de maillots d’AFS-International.<br />
Parah<br />
Depuis 1950, année de sa fondation, Parah est synonyme de style,<br />
d’artisanat, d’excellence, de féminité, de sensualité, d’exclusivité<br />
et surtout de made in Italy . Au fil des ans, l’entreprise a atteint un<br />
grand succès, en devenant un leader du secteur du swimwear et de<br />
la lingerie dans le monde entier. Parah a toujours été extrêmement<br />
attentive aux tendances de la mode et aux demandes du marché :<br />
à travers ses collections, l’entreprise a réussi à suivre les désirs<br />
des femmes et à interpréter les changements de l’univers féminin,<br />
en actualisant constamment son style et en continuant à garantir<br />
la meilleure qualité, que ce soit au niveau de la fabrication ou du<br />
soin artisanal apporté aux articles. Unissant une grande tradition<br />
à une vision de pionnière, la marque s’est toujours distinguée par<br />
une recherche stylistique constante et l’attention portée à la qualité<br />
des matières, aux détails et à la fabrication artisanale. Le luxe et<br />
la séduction sont présents dans chaque collection dont les pièces<br />
sont rehaussées de détails précieux, ils sont palpables au niveau<br />
des couleurs, des modèles et des accessoires, pour que chaque<br />
femme puisse se sentir spéciale et sexy. En 2015, l’entreprise<br />
a fêté ses 65 ans d’activité avec 65 YEARS #ParahWorld, un<br />
événement spécial qui a été inséré dans le calendrier officiel de la<br />
fashion week milanaise de septembre.<br />
Stress<br />
Domani est une marque née en 1984, fabriquée et distribuée par<br />
Stress s.r.l., une société qui associe toujours créativité et recherche<br />
et s’adresse à une femme qui adore être elle-même. Le style et la<br />
recherche des matériaux respectent la personnalité forte de toutes<br />
les femmes que la marque aide à s’affirmer jusque sur le sable.<br />
Distribuée dans le monde entier, de Harrods à Londres, en passant<br />
par les boutiques du Casino Bellagio de Las Vegas, la Voile<br />
Rouge à Saint Tropez, les plages de Marbella et les îles grecques,<br />
ou encore les meilleures boutiques New York, Moscou, Rome et<br />
Casablanca. Le style unique et immédiatement reconnaissable de<br />
Domani rallie à l’unisson les femmes qui y sont sensibles. Depuis<br />
2001, Stress s.r.l. produit les marques de beachwear D.J. et Atlantique<br />
qui tout en respectant les mêmes principes s’adressent à<br />
des publics aux exigences variées.<br />
Pierre Mantoux<br />
En 1932, Ottorino Giangrossi fonde une bonneterie spécialisée<br />
dans les chaussettes fabriquées au métier. La combinaison de<br />
matières choisies, principalement à base de soie, garantit un<br />
produit chic de haute qualité. Après la seconde guerre mondiale,<br />
son fils Remo et sa femme Velia font évoluer le produit qui de<br />
simple article fonctionnel devient un accessoire mode unique et<br />
inimitable. 1958 est l’année de naissance du Lycra et, à Milan,<br />
la fibre aux propriétés élastiques entre immédiatement dans le<br />
monde des bas et chaussettes grâce aux procédés de fabrication<br />
modernes de l’entreprise qui la modèle de façon à obtenir<br />
un voile ultrafin qui mènera à la naissance du collant. En 1960<br />
à Londres, Mary Quant, styliste visionnaire, dessine la première<br />
minijupe et révolutionne le concept de féminité alors en vigueur.<br />
La minijupe devient un phénomène international, les jambes féminines<br />
arpentent les villes et les premières collaborations naissent<br />
entre les grands couturiers et Pierre Mantoux. En 1980, les stylistes<br />
plébiscitent les collants à couture iconiques de la marque<br />
qu’ils imposent dans tous les défilés et l’entreprise commence à<br />
se développer dans les points de vente de luxe du monde entier<br />
comme La Rinascente, Bon Marché et Bloomingdale. En 1990, le<br />
petit atelier des débuts est une entreprise internationale : Pierre<br />
Mantoux est distribué dans plus de cinquante pays et l’offre de<br />
produits s’élargit avec les premiers modèles de bikinis de la ligne<br />
balnéaire et les premières collections de prêt-à-porter Pierre Mantoux<br />
au début des années 2000. La passion pour l’artisanat, les<br />
tissages italiens et de nombreuses années de travail avec des stylistes<br />
de renom portent à la naissance de Pierre Mantoux Couture,<br />
une ligne de maillots de bain aux tissus et matières d’exception.<br />
Pierre Mantoux est synonyme de luxe, de qualité et de Made in<br />
Italy (fabrication italienne). Cette entreprise à conduction familiale<br />
depuis plus de quatre-vingts ans est fondée sur des valeurs indissociables<br />
: exclusivité, tradition, innovation et « Made in Italy ».<br />
Valery<br />
Valery est une entreprise italienne née en 1978 qui, grâce aux<br />
intuitions et au talent de la famille Demichelis (Lorenzo Demichelis<br />
s’occupe de la direction générale et du style, Giovanna Demichelis<br />
de la production et Sabrina Demichelis du secteur commercial), a<br />
réussi en l’arc de 20 ans à devenir une entreprise de référence en<br />
matière de style en mesure de distribuer ses créations dans plus<br />
de 40 pays. Une capacité certifiée qui lui a valu d’être la première<br />
entreprise italienne du secteur textile-habillement à être insérée<br />
parmi les 500 entreprises européennes les plus innovantes en<br />
1995. Valery a également été récemment insérée dans l’ouvrage<br />
100 Eccellenze Italiane (100 excellences italiennes) publié par<br />
Riccardo Dell’Anna, qui raconte le succès de l’Italie contemporaine<br />
en cent histoires qui illustrent l’excellence italienne par secteurs<br />
et catégories. Le résultat est une galerie sur papier de plus<br />
de mille personnalités, marques, entreprises et organismes, dans<br />
lesquels l’on peut se reconnaître et puiser son inspiration.<br />
Lisanza<br />
Né en 1920, Maglificio Lisanzese a été marqué par l’empreinte<br />
de sa très jeune fondatrice, Liberata Bodio, qui avait appris l’art<br />
de la bonneterie en réalisant des chaussettes, des gants et des<br />
chandails pour les familles des militaires envoyés au front à l’occasion<br />
de la bataille italienne du Corso et des Alpes. Après 1950,<br />
le développement progressif des initiatives a débouché sur des<br />
nombreux succès sur les marchés internationaux. Le succès de<br />
Maglificio Lisanzese est le fruit de son choix de réaliser un produit<br />
de haut niveau sur le plan de la qualité. En 1975 à l’âge de 80<br />
ans, la fondatrice décède mais son ardeur au travail est encore<br />
bien vivante chez les ouvrières qui avaient reconnu en elle un
TRADUCTION FRANÇAISE<br />
modèle et travaillent toujours dans l’entreprise. Sa fille Rosarina<br />
et ses petits-enfants perpétuent aujourd’hui la tradition familiale<br />
à la tête de l’entreprise. Les 75 ans d’activité de la bonneterie ont<br />
été scandés par différentes marques de fabrique dont la succession<br />
définit trois périodes très significatives. La première de ces<br />
marques, Maglificio Lisanzese, a été utilisée à la fin des années<br />
quarante et reproduit le traditionnel symbole du fil de laine. La<br />
deuxième a été utilisée jusqu’aux années soixante-dix et ne gardait<br />
que le mot Lisanzese. La troisième marque, qui est utilisée actuellement,<br />
adopte définitivement le nom du village du lac Majeur qui<br />
abrite le siège de la bonneterie. Aujourd’hui, la marque Lisanza<br />
est présente aux quatre coins du globe. Elle est synonyme d’un<br />
produit dont l’excellence est garantie. La corseterie et la lingerie<br />
sont venues compléter la production traditionnelle (la bonneterie).<br />
Lisanza qui fabrique des articles en laine, soie, fil d’Écosse et lin,<br />
n’emploie que des fibres naturelles. La production est vraiment<br />
locale, confection comprise. Les machines pour tricots tubulaires,<br />
qui utilisent des fils de laine, soie, fil d’Écosse, laine et soie mélangées<br />
et cachemire, entrelacent des milliers de fils pour donner<br />
naissance à des dentelles et des matières en fibres naturelles qui<br />
sont aujourd’hui encore une caractéristique de la production.<br />
Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano<br />
Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano est la quintessence du Made in Italy depuis<br />
1967. Artisanat de haute volée, recherche et sélection des<br />
matières premières de plus haute qualité, soins des détails et style<br />
glamour inimitable sont les caractéristiques de toute l’offre des<br />
marques de Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano, qui est synonyme de qualité<br />
et de style italien. Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano est né des intuitions de<br />
Roberto et Carla Tonti qui en 1967 ont décidé de se présenter<br />
sur le marché de gros avec la marque Tatà, une ligne de lingerie<br />
haut de gamme qui proposait un produit complètement nouveau à<br />
l’époque : des robes de chambre. Les talents de ses fondateurs et<br />
la haute qualité de ses produits ont permis au groupe de devenir<br />
en quelques années une marque leader sur le marché italien du<br />
loungewear, ce qui lui a valu le titre de roi des robes de chambre.<br />
Dès la moitié des années soixante-dix déjà, Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano<br />
élargit ses frontières sectorielles et géographiques en insérant de<br />
nouveaux produits liés à la lingerie qui favorisent et renforcent son<br />
expansion sur les marchés étrangers. À la fin des années quatrevingts,<br />
l’arrivée dans l’entreprise de la fille des fondateurs, Sabrina<br />
Tonti, styliste éclectique et pleine de vie qui s’est formée professionnellement<br />
parlant à New-York, est à l’origine de la naissance<br />
de Pepita. Cette nouvelle marque propose des looks très colorés<br />
au style glamour et actuel. Au fil des ans, sa vraie vocation s’affirme<br />
et Pepita ajoute à son loungewear pétillant du beachwear.<br />
Depuis le début des années quatre-vingt-dix, les deux marques<br />
Pepita et Tatà sont distribuées exclusivement dans plus de 650<br />
points de vente en Italie et près 350 à l’étranger. Aujourd’hui pour<br />
Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano, les chiffres parlent seuls : 5000 mètres<br />
carrés dédiés à la fabrication, deux marques historiques (Pepita<br />
et Tatà), une marque de beachwear (Pepita Forte dei Marmi), une<br />
marque de prêt-à-porter (Pepita 24/7), des produits commercialisés<br />
dans 24 pays, 1000 points de vente multimarques, sept points<br />
de vente monomarques (Forte dei Marmi, Rome, Saint-Pétersbourg,<br />
Moscou, Pékin et Nankin) et trois showrooms (à Florence,<br />
Milan et Moscou).<br />
Ambra<br />
Depuis 1962, Giuseppe et Margherita Toppino, propriétaires d’un<br />
petit atelier de fabrication de corseterie à façon, caressaient secrètement<br />
l’idée de réaliser leur propre ligne de corseterie artisanale<br />
de très haute qualité. Grâce à leur esprit d’initiative, le petit atelier<br />
de leurs débuts s’est transformé en une entreprise moderne et<br />
high-tech, qui réussit cependant encore à mettre au centre de sa<br />
conception produit l’habileté manuelle, le soin des détails et les finitions<br />
cachées typiques d’un travail vraiment artisanal désormais<br />
disparu. À la fin des années quatre-vingts, l’entreprise abandonne<br />
le travail à façon pour créer la marque Ambra, dont la croissance<br />
sera renforcée à l’arrivée au sein de la société des enfants de Giuseppe<br />
et Margherita. Le siège d’Ambra se trouve à Alba dans le<br />
Piémont italien, une province connue pour l’esprit d’entreprise de<br />
ses habitants qui ont donné naissance à des entreprises qui ont<br />
su se hisser au premier rang mondial (Ferrero Dolciaria, Miroglio/<br />
Vestebene, Mondo Rubber). La province d’Alba est aussi une terre<br />
vouée à l’excellence en matière de vins, connue pour ses grands<br />
crus comme le Barolo et le Barbaresco, et la capitale de la reine de<br />
la gastronomie, la truffe blanche d’Alba, connue et appréciée dans<br />
le monde entier. Le nom d’Ambra, qui signifie ambre en italien, a<br />
été choisi en hommage à la précieuse résine fossile qui inspire ses<br />
lignes de produits et pour donner à un produit italien authentique<br />
un nom italien. Faire de la lingerie veut dire pour l’entreprise créer<br />
des œuvres d’art. C’est pour cette raison que toutes les phases<br />
de fabrication et/ou de montage sont rigoureusement effectuées<br />
en interne car les effectuer à l’extérieur reviendrait à dénaturer<br />
ce produit artisanal de qualité. De l’idée initiale à la logistique,<br />
en passant par la vision et le choix des matériaux, la création stylistique,<br />
la réalisation des prototypes, les essais de bien-aller et<br />
les modèles, la fabrication, sans oublier le nettoyage, la révision<br />
et le contrôle des articles, tout est réalisé dans le siège d’Alba<br />
de l’entreprise, grâce à un personnel consciencieux et vraiment<br />
motivé. À l’époque de la mondialisation, de la délocalisation et de<br />
la forte concurrence des produits fabriqués à bas coût à l’extérieur<br />
des frontières européennes, ce qui distingue un article Ambra est<br />
le caractère exclusif et inimitable du vrai Made in Italy. Un réseau<br />
d’agents se charge de promouvoir et de présenter les collections à<br />
la clientèle sur le marché italien et à l’étranger. Les marchés étrangers<br />
font preuve d’un intérêt croissant pour les articles Ambra,<br />
mais la maison conformément à la volonté et à la philosophie de<br />
ses propriétaires entend conserver ses caractéristiques de haut<br />
artisanat et d’exclusivité qui ne peuvent qu’être celles d’une production<br />
limitée de produits de niche.<br />
Intimamoda<br />
Une histoire fascinante qui depuis 1970 caresse la peau des<br />
femmes. Ruggero Franciosi et son fils Giancarlo, frère de Gian<br />
Paolo et Marco, ont créé le premier atelier de fabrication et de<br />
vente de corseterie Falck cette année-là. Ils employaient alors sept<br />
personnes qui coupaient à la main les pièces dans une pièce et<br />
cousaient dans la seconde les articles qui étaient ensuite vendus à<br />
des grossistes. C’est le 17 février 1976 qu’est née la société Falck<br />
S.p.A. qui a son siège à Modène. En juillet 1977, Falck S.p.A.<br />
se transfère dans son siège actuel de Cognento et en 1985 elle<br />
décide de mettre en avant la tradition familiale en développant parallèlement<br />
des idées novatrices. La société est rebaptisée Intima<br />
Moda S.r.l. et affronte une première évolution de taille en s’ouvrant<br />
aux nouvelles exigences du marché dans ces années caractérisées<br />
par une forte expansion. Toujours dans une optique d’expansion,<br />
les frères Franciosi décident en 1991 d’élargir leur gamme<br />
de produits en rachetant la marque de lingerie Verde Veronica. Ils<br />
créent ensuite la marque Verdissima qui leur permet de positionner<br />
définitivement l’entreprise sur les segments moyen-haut de<br />
gamme du marché. Le chiffre d‘affaires augmente constamment<br />
au fil des ans et en 2007 Intima Moda rachète la marque Margherita<br />
Mazzei puis, en 2010, entre dans le monde du prêt-à-porter<br />
avec la marque You, qui est une extension du style Verdissima.<br />
Son expansion géographique et la diversification attentive de ses<br />
marques, produits et canaux de distribution, ont fait d’Intimamoda<br />
S.p.A. une entreprise qui compte parmi les premières du secteur.<br />
Trucco Tessile<br />
La société Trucco Tessile a été fondée en 1960 par les frères Giorgio<br />
et Piero Trucco, qui travaillaient déjà dans l’entreprise familiale<br />
de négoce en textile-habillement. Elle doit sans conteste sa croissance<br />
à, d’une part, la hausse constante de la consommation dans<br />
les années soixante et, d’autre part, l’intuition de Giorgio Trucco<br />
qui a été l’un des premiers en Italie à développer une nouveauté<br />
résolument moderne pour l’époque : le pyjama en maille.<br />
Un deuxième pas stratégique décisif a été l’acquisition d’une des<br />
plus importantes sociétés italiennes du secteur : la M.M.T. de<br />
Turin, fondée en 1926 qui était alors une entreprise leader qui<br />
fabriquait une vaste gamme d’articles de lingerie sous la marque
TRADUCTION FRANÇAISE<br />
Alpina. Au fil des ans, Trucco Tessile s’est imposé en leader national<br />
dans le secteur de sous-vêtements et de la lingerie de nuit<br />
pour la femme et l’homme. De plus, avec la marque Ghiro, qui est<br />
entièrement fabriquée en Italie, elle a commencé dans les années<br />
quatre-vingt-dix à exporter et distribuer ses produits dans différents<br />
pays en participant aux plus célèbres salons professionnels<br />
du secteur. En 2014, l’entreprise rachète à la famille Botto Poala<br />
Boglietti Spa, la première bonneterie italienne fondée en 1867 par<br />
Antonio Boglietti dans la province de Biella, où le travail de la laine<br />
et des fils précieux est une tradition bien ancrée. Les marques<br />
Boglietti, Kristal et Stefania Canavesi ainsi que la production de<br />
sous-vêtements, lingerie et beachwear, sont passées à l’occasion<br />
sous l’égide de Trucco Tessile qui renforce ainsi sa présence sur<br />
le marché et dans le commerce de détail spécialisé en Italie en<br />
à l’étranger, et forme un pôle textile industriel riche d’une expérience<br />
de fabrication et d’un savoir-faire de 150 ans.<br />
COMMENT CONSTRUIRE SON STORYTELLING<br />
N°1 – Définir son objectif : drive to store (soit ramener l’utilisateur/<br />
consommateur dans le magasin), imagine, notoriété<br />
N°2 – Créer le bon storytelling, en collaboration avec une bonne<br />
agence et une bonne équipe en mesure de porter les valeurs et<br />
l’ADN de la marque sans perdre de vue la cible et les objectifs<br />
N°3 – Bien réaliser son histoire, autrement dit bien concevoir le<br />
storymaking (dans le cas d’un magasin avec la théâtralisation, la<br />
vitrine) et être cohérents, du web au point de vente<br />
N°4 – Raconter une histoire mais surtout la faire vivre. Avec le<br />
storydoing, il est possible de transformer le point de vente en lieu<br />
de shopping experience générateur d’émotions<br />
N°5 - Rendre l’histoire contagieuse et sociale. Le storytelling social<br />
implique les consommateurs dans l’histoire en les faisant participer<br />
et interagir<br />
UN HÉRITAGE PRIMÉ<br />
Eurovet aussi choisit l’expérience et la tradition. Le célèbre organisateur<br />
de salons distingue tous les ans une marque de lingerie<br />
qu’il nomme Créateur de l’année à l’occasion du Salon International<br />
de la Lingerie et un fabricant de tissus sur Interfilière. Pour<br />
l’édition de janvier <strong>2016</strong>, ce prix prestigieux a été décerné à la<br />
marque Hanro of Switzerland pour le Salon de la Lingerie et à la<br />
société Willy Hermann pour Interfilière. Pour le Créateur de l’année,<br />
le jury d’Eurovet était à la recherche de deux marques suggestives<br />
qui aient une longue tradition et une vaste expérience, et<br />
aient fait preuve d’une créativité exceptionnelle au cours des dernières<br />
années. Ce prix prestigieux sera remis aux deux marques<br />
à l’occasion de la conférence de presse du premier jour du Salon<br />
International de la Lingerie, le 23 janvier.<br />
Hanro<br />
Depuis plus de 130 ans, Hanro confectionne de la lingerie de jour<br />
et de nuit et du loungewear de très haute volée. Depuis sa création<br />
en 1884 en Suisse, Hanro a toujours été synonyme de luxe discret<br />
et d’élégance naturelle, avec des vêtements qui sont du pur<br />
bonheur à porter. Des années de savoir-faire combinées à l’innovation<br />
technologique et un style contemporain font de Hanro une<br />
marque unique. Les collections sont réalisées avec les plus belles<br />
matières premières naturelles, tricotées avec les dernières technologies<br />
et un design attentif aux détails. Le résultat est un produit<br />
luxueux très confortable qui est fait pour durer pour le plaisir des<br />
femmes et des hommes raffinés du monde entier, et dont la qualité<br />
se sent à même la peau. En 1884 Albert Handschin crée une<br />
usine de tricotage à Liestal en Suisse. Sa vision : une lingerie aux<br />
matières naturelles, douce et confortable, pour la femme moderne<br />
et élégante de l’époque. En 1913, la marque Hanro, combinaison<br />
du début de son nom HANdschin et de celui de son associé Carl<br />
ROnus, est déposée. Dès lors, Hanro se spécialise dans la maille<br />
circulaire en brevetant ses technologies, et produit des hauts et<br />
des bodys légers avec de la laine et de la soie de la plus haute<br />
qualité. Ces vêtements sont créés dans un premier temps pour se<br />
protéger contre les frimas, mais avec le temps les deux associés<br />
développent une vraie collection de lingerie mode et séduisante.<br />
Dans les années 50 et 60, Hanro se fait une solide réputation<br />
dans les milieux chics avec des chemises de nuit et des déshabillés<br />
élégants. Les collections Hanro sont alors le reflet du glamour<br />
d’Hollywood. Sa lingerie en dentelle toute en séduction souligne<br />
les lignes du corps et rend hommage à la nouvelle féminité. Une<br />
féminité représentée par l’icône Marilyn Monroe, qui porte une<br />
culotte Hanro dans la scène la plus connue du film Sept ans de<br />
réflexion. Dans les années 70, la dentelle rachel et de nouvelles<br />
couleurs font leur apparition. Hanro est alors propulsé au premier<br />
rang des marques de lingerie avec ces nouveaux produits. Dans<br />
les années 80 et 90, Hanro ouvre la voie à un style épuré, chic<br />
et confortable, avec ses hauts en coton mercerisé ultrafins. Le<br />
top à fines bretelles de la ligne Cotton Seamless Spaghetti Top,<br />
porté par Nicole Kidman dans le film Eyes Wide Shut devient le<br />
nouveau bestseller de la marque. Ces dix dernières années enfin,<br />
les collections Hanro loungewear reflètent la tendance de la mode<br />
décontractée de ce nouveau siècle. Les hauts et les robes se<br />
jouent ainsi de la mode et de la frontière entre dessus et dessous.<br />
En 2014, Hanro a fêté son 130 ème anniversaire.<br />
Willy Hermann<br />
Depuis 1934, la société Willy Hermann est spécialisée dans la<br />
fabrication de tissus en maille pour les sous-vêtements, la lingerie,<br />
le sport et les loisirs, le swimwear, l’homewear et le loungewear.<br />
Les développements technologiques récents ont par ailleurs permis<br />
d’élargir l’utilisation des tissus Willy Hermann au domaine<br />
du textile technique. Willy Hermann propose une fabrication<br />
entièrement intégrée qui comprend également des installations<br />
de teinture et de finissage. L’entreprise compte quatre secteurs<br />
de production : la maille circulaire et rectiligne, la maille tubulaire<br />
knitting body-sized et le sans couture (avec des machines<br />
Santoni). Le tissu brut est complètement produit dans son siège<br />
de Hard en Autriche tandis que la teinture et le finissage sont<br />
effectués dans son établissement de Niederfrohna en Allemagne.<br />
Les tissus les plus célèbres et les plus exclusifs sont ceux fabriqués<br />
sous la marque déposée Superfine, qui est le fruit d’années<br />
de recherche et d’expérimentation en interne afin d’obtenir des<br />
finesses d’exception. Ceux et celles qui portent des articles réalisés<br />
avec les tissus Superfine de Willy Hermann en apprécient le<br />
confort exceptionnel et les codes esthétiques distinctifs. À l’instar<br />
de nombreuses autres entreprises du secteur et traditionnelles,<br />
Willy Hermann a derrière elle le travail de toute une famille.<br />
L’entreprise appartient depuis sa fondation en 1934 à la famille<br />
Hermann. À son fondateur Willy Hermann (1898-1974) ont<br />
succédé les fils de celui-ci, Heinz (1935-2012) et Horst (1937-<br />
1997), et aujourd’hui encore on trouve au sommet de l’entreprise<br />
des membres de la famille. Le management actuel, la troisième<br />
génération de Hermann, est fier de son personnel extrêmement<br />
fidèle, car de nombreux employés sont chez Hermann depuis des<br />
années voire des décennies. Le dévouement et l’enthousiasme de<br />
ses collaborateurs représente un aspect important pour la société.<br />
L’ÉVOLUTION DU STORYTELLING<br />
Si Future Concept Lab a compris depuis des années que le<br />
storytelling était important (voire souvent décisif) et a illustré le<br />
concept dans ses nombreuses journées d’étude, l’agence sait<br />
aussi qu’il convient de privilégier un point de vue authentique, fort<br />
et clair, qui va au-delà des conversions persuasives, comme l’a<br />
expliqué Francesco Morace :<br />
« Les formules toutes faites ne paient pas, qu’elles soient liées<br />
comme de par le passé à la créativité artistique ou à la célébration<br />
biographique. Ce qui compte aujourd’hui, c’est la capacité,<br />
le talent éditorial, il faut savoir choisir le style et le ton juste en<br />
fonction du contexte ou de l’occasion relationnelle. Dans cette<br />
pratique que seules l’expérimentation et l’expérience peuvent<br />
renforcer, il s’agit d’affiner le message et d’évaluer la température<br />
de la relation, d’arriver à un juste mix de crédibilité et<br />
d’originalité, d’interprétation des faits et d’originalité des perspectives.<br />
Au cours des dernières années, le monde de la communication<br />
a embrassé avec enthousiasme la dimension narrative,<br />
en misant avec décision sur le storytelling. La nouvelle frontière<br />
du storytelling s’oriente aujourd’hui vers la création d’histoires
TRADUCTION FRANÇAISE<br />
originales, l’horizon est celui d’une vraie création d’histoires.<br />
La capacité éditoriale s’impose comme un élément clé pour<br />
affronter la complexité des contenus et la variété des messages.<br />
Aucune entreprise, agence ou source de communication ne peut<br />
se limiter à générer de simples messages, elles doivent toutes<br />
adopter un point de vue, développer une capacité combinatoire,<br />
définir une clé de lecture du monde en mesure de générer du<br />
sens. Un élément discriminant de la tendance Edited Life est<br />
représenté par l’alliance entre l’homme et la machine, entre<br />
cerveaux et algorithmes. Le surplus de messages peut être géré<br />
avec les instruments numériques, mais les algorithmes seuls ne<br />
peuvent pas garantir la qualité du contenu. Comme l’a suggéré<br />
récemment Mark Zuckerberg (au cours d’un débat animé avec<br />
Arianna Huffington), les éléments clés de la communication au<br />
cours des prochaines années seront la richesse et la vitesse,<br />
autrement dit la capacité de générer du contenu, des histoires,<br />
des récits et des parcours de sens, en mesure d’arriver à des<br />
personnes spécifiques, à travers des canaux différents, avec une<br />
efficacité toujours majeure et une gêne toujours moindre. Una<br />
variante du paradigme Quick & Deep (rapide et profond) que<br />
nous pourrions rebaptiser Quick & Rich (rapide et riche) ».<br />
Selon l’analyse de Future Concept Lab, l’évolution est partie<br />
d’Artistic Archetype (2005-2008), la communication qui part de<br />
l’artistique, du goût, du plaisir et du geste, passée par Blending<br />
Stories (2009-2011), les histoires personnelles et collectives en<br />
tant que formes de reconnaissance et d’attraction réciproque,<br />
puis par Eminent Conversation (2012-2014), qui érigeait le dialogue<br />
excellent en nouvelle forme de communication et d’information,<br />
pour arriver enfin à Edited Life (2015), la communication<br />
qui transforme l’entreprise en éditeur et les données en contenu<br />
à partager. Cette tendance est caractérisée par une consommation<br />
numérique et une intervention territoriale, l’exclusivité de la<br />
mode et l’inclusivité du design, une communication artistique et<br />
des messages qui enrichissent. L’approfondissement et la pensée<br />
profonde enrichissent les moments libres. L’édition traditionnelle<br />
rencontre le monde de l’entreprise dans une optique de partenariat.<br />
Les entreprises racontent leurs ADN à travers la création de<br />
contenu. Les instructions stratégiques sont simples : passer du<br />
storytelling à la création d’histoires, du simple récit à la création<br />
de contenu original et innovant, partir des données pour donner<br />
naissance à des récits, des histoires, des narrations entre fiction et<br />
documentaire, considérer l’édition classique comme un partenaire<br />
stratégique pour le développement de campagnes transversales.<br />
Oscalito<br />
UNE BELLE HISTOIRE ITALIENNE<br />
Oscalito est une marque dont le nom évoque des origines exotiques<br />
alors qu’il s’agit en réalité d’un acronyme tout italien. Osvaldo<br />
Casalini Lino Torino, les noms, les lieux et l’histoire de la<br />
marque ont été rassemblés en 4 syllabes et une silhouette célèbre<br />
sortie de l’école de Gino Boccasile, qui racontent l’histoire d’une<br />
famille, d’une ville et d’une grande passion.<br />
Au début des années 30 à Turin, Osvaldo et Lino Casalini commencent<br />
à produire des tissus en coton et laine. En 1936, ils<br />
créent la marque Oscalito qui, en ne travaillant que des fibres naturelles<br />
de haute qualité, développe des lignes de sous-vêtements<br />
et de prêt-à-porter en maille pour l’homme, la femme et l’enfant.<br />
Dans une Italie qui panse ses plaies, les frères Casalini installent<br />
les deux machines qui ont survécu à la seconde guerre mondiale<br />
dans un bâtiment bas au bord du Pô. En 1946, Osvaldo et Lino<br />
fêtent les dix ans de la marque Oscalito : une photo les immortalise<br />
au sommet du Cervin, à 4778 mètres au-dessus du lit du Pô,<br />
mais pas trop haut pour leurs rêves. L’atelier continue à s’agrandir<br />
et à maintenir très haut le niveau des matières premières : il abandonne<br />
l’enfant pour se dédier à la femme et à l’homme.<br />
Les enfants de Lino, Arrigo et Andrea, tout juste adolescents,<br />
posent pour les campagnes publicitaires de la marque, mais<br />
Andrea est au départ le seul à avoir une véritable passion pour<br />
les tissus. Alors qu’Arrigo entreprend des études de droit, Andrea<br />
devient expert textile et, en 1967, part pour le College of Textile Art<br />
and Technology de Leicester (aujourd’hui l’Institut polytechnique<br />
de Leicester). Rentré à Turin, il commence à expérimenter des<br />
dessins sur les machines textiles wild et pattern, crée de nouveaux<br />
fils et élargit la gamme de prêt-à-porter. Les nouveautés<br />
plaisent aussi aux États-Unis, les commandes se multiplient, les<br />
obligations et la production augmentent. En 1975, Arrigo entre<br />
dans l’entreprise au service commercial. Les années qui suivent<br />
se caractérisent par un développement constant, d’une part, de la<br />
production classique et, d’autre part et surtout, de la ligne mode<br />
qui réalise 65 % du chiffre d’affaires total. Les exportations suivent<br />
la même évolution. En 1980, elles représentaient 40 % du chiffre<br />
d’affaires, 70 % aujourd’hui.<br />
Dans une société désormais mondialisée, la politique stratégique<br />
d’Oscalito a tenu à maintenir une filière authentiquement « Made<br />
in Italy ». L’ensemble du procédé de production, de la création du<br />
modèle au produit fini, en passant par le tissage et le finissage, se<br />
déroule dans l’établissement de via Asiago, le siège actuel, duquel<br />
sortent près de 320 000 articles par an, dont une petite partie est<br />
réalisée pour des marques d’excellence qui ont habillé des stars<br />
comme Cameron Diaz et Mick Jagger.<br />
« Dans un cadre concurrentiel toujours plus difficile et mondialisé<br />
où nous devons nous confronter à des entreprises comparables<br />
à la nôtre, mais aussi avec des colosses en mesure de<br />
proposer leurs produits transversalement dans différents secteurs<br />
et segments, l’entreprise a fait un choix précis – explique<br />
Dario Casalini, fils d’Andrea et Gisa, depuis trois ans administrateur<br />
délégué de l’entreprise – Concentrer son offre sur une niche<br />
du marché en se positionnant comme une entreprise vouée à<br />
l’excellence sur le plan qualitatif et au Made in Italy le plus<br />
authentique. Depuis 1936 en effet, toute la production, des fils<br />
aux articles finis, se fait dans nos établissements de Turin, où<br />
nous utilisons des machines de très haute précision, même si<br />
simultanément nous effectuons encore manuellement de nombreuses<br />
opérations. Notre modèle de business pourrait par certains<br />
aspects sembler antiéconomique, mais nous croyons dans<br />
la qualité sans compromis et jusqu’à maintenant ce choix et nos<br />
efforts ont toujours été récompensés ».<br />
La participation aux salons internationaux les plus représentatifs<br />
de l’industrie est l’occasion de rencontrer les acheteurs et les professionnels<br />
du secteur, mais aussi de présenter de manière différente<br />
et « sans voile » la qualité Oscalito.<br />
« Aujourd’hui, l’entreprise a enfin décider de se raconter et<br />
ressent le besoin d’expliquer à tous les efforts et les opérations<br />
minutieuses qu’il y a derrière un fleuron de la couture italienne<br />
comme Oscalito – ajoute Michele Baggio, directeur marketing et<br />
commercial – Nous apporterons sur le Salon International de la<br />
Lingerie de Paris une de nos machines et mettrons en scène<br />
pour la première fois pour les curieux et les passionnés la slow<br />
production Oscalito. Parallèlement, nous travaillons actuellement<br />
à une série d’initiatives pour raconter de près notre entreprise,<br />
y compris sur les points de vente. En bref, en pensant à<br />
l’avenir je me sens de dire qu’il est difficile qu’Oscalito perde<br />
le fil au cours des prochaines années, mais qu’il ne serait pas<br />
impossible que ce fil devienne plus visible ».<br />
80 ans de style Oscalito<br />
La maille à côtes fines tubulaire, élégante et confortable, mais aussi<br />
l’organsin de soie, le taffetas bruissant, la guipure, la dentelle<br />
Leavers et Chantilly. La qualité d’Oscalito naît des détails. Ce sont<br />
ses détails épurés et raffinés, mais jamais excessifs, qui créent<br />
le style Oscalito. Des premiers modèles de sous-vêtements féminins<br />
en maille aux bonnets en dentelle créés par Elsa Casalini en<br />
passant par les t-shirts unisexes hyper-colorés qui faisaient fureur<br />
aux États-Unis au début des années soixante-dix, très demandés<br />
sur le marché italien, l’élégance Oscalito repose sur une expérimentation<br />
passionnée qui multiple les associations inédites et<br />
juxtapose les fils, et a su évoluer pour composer aujourd’hui une<br />
lingerie qui peut se porter dessus, que l’on aime porter et montrer.<br />
Les deux collections annuelles interprètent avec élégance les<br />
tendances de saison, en proposant des bodys dessus raffinés en<br />
laine et soie ou cachemire, ou encore des pulls hyper, féminins<br />
raffinés d’incrustations et de finitions en soie et dentelle, à porter
TRADUCTION FRANÇAISE<br />
le soir sur un pantalon large pour l’hiver ; ou des petits gilets en<br />
coton frais, des pulls style marin pour les occasions plus casual et<br />
des modèles en jersey, souples et sensuels comme de la lingerie,<br />
pour la saison été. L’entreprise conserve encore tous ses croquis,<br />
modèles, essais techniques et nuanciers : des hauts à bretelles<br />
larges ou fines en dentelle, des pulls en laine mérinos et Lurex<br />
dont les motifs s’inspirent des monuments italiens et européens<br />
des années 70, sans oublier les photos des nombreuses fans de la<br />
qualité d’Oscalito et de Maglificio Po venues du monde du cinéma<br />
et de la mode. Tradition, héritage et savoir-faire ne doivent pas disparaître<br />
avec les années qui passent. Pour fêter les quatre-vingts<br />
ans d’Oscalito, la maison a créé une collection capsule Anniversary<br />
qui reprend dans un style contemporain certains modèles<br />
iconiques de la marque.<br />
« Les couleurs et les formes de la nature, les suggestions d’un<br />
voyage, les éléments artistiques, architecturaux ou théâtraux,<br />
les défilés des grandes griffes, mais aussi plus simplement l’élégance<br />
d’une personne comme vous et moi assise à côté de vous<br />
dans le métro - explique Gisa Casalini, femme d’Andrea et responsable<br />
du bureau de style – Il est indéniable que nous avons de<br />
nombreuses sources d’inspiration qui se renouvellent de saison<br />
en saison, mais c’est toujours à travers la qualité des tissus et<br />
l’usage savant des détails que se révèle le style Oscalito. Sophistiqué<br />
et séduisant, raffiné et romantique, intriguant et discret,<br />
et toujours unique, personnel et reconnaissable ».<br />
La filière de production<br />
Bien que travaillant au sein d’une société qui a embrassé la mondialisation,<br />
Oscalito a su conserver une filière authentiquement<br />
« Made in Italy » (fabriquée en Italie) : l’ensemble du processus<br />
de production, de coupe, de couture et de finissage, se déroule<br />
dans son établissement de Turin. L’italianité de sa filière a été<br />
récemment certifiée par Italcheck. Oscalito a en outre adopté la<br />
technologie RFID qui, appliquée sur les étiquettes, permet une<br />
traçabilité complète de toute la filière au niveau de chaque article<br />
(et non plus seulement par lot) et garantit un contrôle serré de la<br />
production et des livraisons ponctuelles et précises.<br />
Andrea Casalini, président de la société et responsable de la production<br />
précise : « Pour expliquer comment naissent nos produits,<br />
je devrais vous inviter dans notre établissement pour<br />
regarder nos machines à tricoter circulaires traditionnelles,<br />
écouter le vrombissement des milliers d’aiguilles qui bougent<br />
simultanément en parfaite synchronie, apprécier la perfection<br />
d’un tissu coupé main par nos ouvriers, sentir les odeurs et les<br />
parfums des différentes matière premières avant leur transformation.<br />
Chez nous, la fabrication est avant tout une expérience<br />
sensorielle forte et impliquante que je peux essayer d’expliquer<br />
en disant que chacun de nos choix en matière de production<br />
est pris en pensant avant tout au bien-être de ceux et celles qui<br />
porteront nos articles, car pour nous le confort, le bien-être et la<br />
beauté sont trois fils qui doivent toujours être entrelacés, et ce,<br />
de manière indissoluble ».<br />
Le tissage<br />
Oscalito utilise un parc de machines à tricoter circulaires de tradition<br />
classique, qui se distinguent par un rythme de production<br />
volontairement lent afin de privilégier la qualité, d’exalter les caractéristiques<br />
du fil et de donner au tissu un juste équilibre de<br />
douceur et d’élasticité. Un finissage doublé d’un léger décatissage<br />
stabilise la pièce et complète la première phase.<br />
La réalisation des prototypes et modèles<br />
La recherche, l’étude et la conception des modèles sont effectuées<br />
à l’intérieur de l’entreprise avec la collaboration de stylistes<br />
extérieurs. Les bases, les prototypes, l’association des matières et<br />
les techniques d’assemblage sont effectuées par l’équipe formée<br />
par les ouvrières et les modélistes d’Oscalito.<br />
La coupe<br />
La coupe des pièces est effectuée avec deux procédés différents<br />
selon la typologie du tissu. Pour le jersey et les tissus lisses, une<br />
machine de coupe automatique assistée par ordinateur est utilisée.<br />
Pour le tissu tubulaire à côtes, qui est le fleuron d’Oscalito,<br />
il faut une application particulière lors de la manipulation pour<br />
respecter l’élasticité naturelle du produit. La coupe est effectuée<br />
à la main en guidant le tissu sous la scie à ruban : une opération<br />
délicate, exacte et de haute précision. Tout comme pour la coupe<br />
de toutes les dentelles qui est faite en fonction des patrons et des<br />
fils de broderie.<br />
La couture<br />
La salle de couture est alimentée par une machine à tapis roulant.<br />
Un programme informatique trie les lots à confectionner en<br />
fonction des différentes opérations et les achemine vers les postes<br />
de travail en fonction de paramètres qui peuvent être le type de<br />
machine utilisée, les modalités de couture, l’habilité de l’opératrice<br />
ou la couleur. Un magasin aérien contient les cassettes en<br />
attendant l’opération suivante.<br />
Le contrôle qualité<br />
À la sortie du service de couture, chaque article passe par le<br />
contrôle qualité : il est mesuré et les coutures comme la régularité<br />
du tissu sont examinées. S’il est conforme, il est ensuite repassé,<br />
muni d’une étiquette extérieure et glissé dans une pochette puis<br />
envoyé au magasin des produits finis où les commandes sont<br />
préparées une à une, contrôlées et emballées ensemble avec le<br />
matériel publicitaire de la saison en cours. Les expéditions journalières<br />
sont confiées à un transporteur express de confiance.<br />
Le code éthique<br />
S’engager pour une croissance durable. La marque Oscalito est<br />
née d’un engagement précis, créer les bases d’une croissance<br />
responsable et durable vis-à-vis de l’écosystème, qui soit intégrée<br />
et respectueuse de l’environnement social et territorial. Pour cela,<br />
l’entreprise utilise uniquement des fibres naturelles ou d’origine<br />
naturelle, investit des ressources importantes pour diminuer l’impact<br />
environnemental de ses procédés et privilégie les collaborations<br />
avec des fabricants qui possèdent des certifications environnementales<br />
et éthiques et dont les matières se distinguent par des<br />
caractéristiques et des performance environnementales en privilégiant,<br />
dans la mesure du possible, les produits fabriqués en Italie<br />
ou dans des pays géographiquement proches pour réduire le plus<br />
possible l’impact du transport. Oscalito promeut donc une culture<br />
respectueuse de l’environnement pour protéger la croissance et<br />
la santé des personnes et créer de meilleures conditions pour le<br />
futur des nouvelles générations.<br />
LE STYLE à L’HONNEUR à la page 96<br />
NINA AND THE WOLF<br />
MADE IN ITALY WITH LOVE<br />
Quintessence de la créativité italienne, une marque suisse célèbre<br />
la femme et son moi le plus intime<br />
Un nom de conte de fées pour raconter la beauté de la complexité<br />
féminine, des personnalités plurielles qui font des femmes des<br />
êtres humains à part. Un zeste de romantisme, une aura de séduction,<br />
un grand raffinement et, pourquoi pas, l’envie de jouer<br />
les chasseresses. Ce concept, qui est à la base de Nina and The<br />
Wolf (en français, « Nina et le loup »), est né d’une idée de deux<br />
jeunes italiennes : Marta Rovatti et Gaia Sormani. Deux stylistes<br />
qui ont toutes deux un curriculum de tout respect. Marta Rovatti a<br />
suivi la passion pour la photographie héritée de sa famille et, après<br />
s’être diplômée en design, a fait un Master of Arts en photographie<br />
à l’Université de Westminster, tout en collaborant avec des photographes<br />
de mode de renom. Elle travaille aujourd’hui en freelance<br />
à Milan et publie ses clichés sur le New York Times, Vogue.<br />
it et Grazia. Depuis 2013, ses photos sont vendues aux enchères<br />
chez Sotheby. Gaia Sormani est, quant à elle, la représentante de<br />
la troisième génération de femmes de sa famille à travailler dans<br />
le secteur de la lingerie : après un master de gestion à l’Université<br />
d’Édimbourg et une expérience plurielle chez des marques<br />
de prêt-à-porter « up and coming » à Londres et en Italie, pour<br />
lesquelles elle s’est occupée de marketing et de communication,<br />
elle a décidé de réaliser son rêve en créant Nina and The Wolf.<br />
Depuis la Suisse, pays où elles vivent toutes les deux, Marta<br />
Rovatti et Gaia Sormani voient l’Italie comme la patrie du savoir-
TRADUCTION FRANÇAISE<br />
faire, du style artisanal et des tissus. C’est donc de manière très<br />
logique qu’elles ont décidé d’y fabriquer les pièces de leur collection<br />
de lingerie de jour et de nuit à l’esprit raffiné, légèrement<br />
rebelle et anticonformiste dans l’âme. Leur idée était de sortir des<br />
sentiers battus en élevant la lingerie au rang d’accessoire mode<br />
et, même, de prêt-à-porter, ce qu’elles expliquent elles-mêmes en<br />
ces termes : « Tous nos articles ont été pensés pour se porter<br />
aussi dessus : avec un jean ou cachés sans l’être sous votre t-shirt<br />
préféré… En bref, pour s’amuser à créer de nouvelles combinaisons<br />
! »<br />
La qualité est l’impératif numéro un de la marque. Une qualité<br />
qui repose sur une sélection rigoureuse des plus belles matières<br />
et des fabricants les plus chevronnés, ainsi que sur un soin des<br />
détails qui suffit à lui seul à faire de la collection une expression<br />
du meilleur Made in Italy. À cette expression aujourd’hui très en<br />
vogue et parfois galvaudée, Marta et Gaia ont ajouté les deux mots<br />
« with love » (avec amour) pour souligner comme elles le disent<br />
que « dans chacune des pièces que nous fabriquons, nous mettons<br />
de l’amour et de la passion, en créant des produits qui<br />
reflètent notre état d’esprit et notre personnalité ».<br />
Si Nina and The Wolf sont en apparence deux personnages aux<br />
antipodes, ils cohabitent l’un dans l’autre car, bien souvent, Nina<br />
est aussi le loup ! Cette idée imprègne la première collection des<br />
deux stylistes qu’elles ont appelée Classic Collection et qui se<br />
compose de deux lignes : la ligne Nina, aux couleurs délicates<br />
et à l’allure romantique et raffinée, et la ligne The Wolf, qui mise<br />
sur les découpes profondes, les coupes provocantes, les transparences<br />
et les volants géométriques. Dans leur seconde collection,<br />
Midnight Sky, les ciels de minuit, magiques et mystérieux,<br />
révèlent le moi le plus caché de chacune, le moment où Nina<br />
et le loup ne font plus qu’un. Profond, brillant et somptueux, le<br />
velours bleu nuit se marie à de la dentelle italienne dorée et à du<br />
tulle bleu impalpable pour donner vie à des pièces nées pour être<br />
mélangées et associées en créant des jeux de transparence et des<br />
superpositions inédites.<br />
« Nous avons toutes en nous un peu de Nina et nous sommes<br />
toutes un peu le loup. La plus belle chose qu’une femme puisse<br />
faire c’est d’accepter toutes ses facettes en choisissant chaque<br />
matin si être la rêveuse Nina ou l’indomptable Wolf ».<br />
CHRISTIAN LACROIX à la page 98<br />
UNe COLLECTION CAPSULE griffÉE POUR AUBADE<br />
Le couturier français réinterprète une ligne iconique d’Aubade<br />
avec son style si personnel<br />
Christian Lacroix a révolutionné la mode dans les années quatrevingts.<br />
Son premier défilé de haute couture, le 26 juillet 1987,<br />
a fait date. Son style se démarquait nettement de celui alors en<br />
vogue, qui était dominé par les grands stylistes japonais et la rigueur<br />
très nippone de leurs lignes. Christian Lacroix bouleverse le<br />
minimaliste « made in Japan » en réaffirmant une vision baroque<br />
de la mode, exubérante et féminine. Sa maison, qui n’a à l›époque<br />
que quelques mois, puisqu’il vient de la fonder avec le gourou<br />
du luxe Jean-Jacques Picart et l’industriel Bernard Arnault, a son<br />
siège dans un hôtel particulier au 75 de la rue du Faubourg Saint-<br />
Honoré, au cœur de Paris. Le styliste a une vision de la mode<br />
qui embrasse des mondes différents et apparemment lointains,<br />
de l’art au folklore, en passant par l’histoire : il aime piocher des<br />
éléments dans ces différents univers, les mélanger et les réinterpréter<br />
en jouant avec les matières et les couleurs improbables,<br />
pour donner vie à des tenues chics et sophistiquées. Un an après<br />
son premier défilé, la marque fait ses débuts en couverture du<br />
Vogue américain photographiée par Peter Lindbergh : quand la<br />
grande Anna Wintour elle-même choisit un pull Christian Lacroix<br />
Haute couture qu’elle associe à un jean, le résultat est moderne,<br />
pétillant et destiné à marquer les esprits. Dans les années quatrevingt-dix,<br />
la maison, qui s’est lancée dans la diversification de ses<br />
activités pour augmenter son chiffre d’affaires, change de mains<br />
et, près de dix ans après l’avoir créée, Christian Lacroix quitte la<br />
société. Au cours de sa carrière, le styliste arlésien s’est cimenté<br />
dans les univers les plus variés, du linge de maison à la déco,<br />
en passant par les parfums et, bien sûr, les différentes branches<br />
de l’habillement. S’y ajoutent les uniformes des équipages d’Air-<br />
France, des robes de mariée ou encore des costumes de scène<br />
pour le théâtre et la télévision, Christian Lacroix s’aventure dans<br />
presque tous les secteurs. Sans oublier qu’il a son actif de très<br />
nombreuses collaborations prestigieuses, comme la direction<br />
artistique de la marque Emilio Pucci de 2002 à 2005 ou ses collaborations<br />
avec le colosse espagnol du fast-fashion Desigual et la<br />
marque de design Kartell, sans oublier les robes qu’il dessine pour<br />
de nombreuses célébrités comme Christina Aguilera.<br />
Après la haute couture, le prêt-à-porter homme et femme, et les<br />
vêtements pour enfants, C. Lacroix ne pouvait pas ne pas penser<br />
lingerie. Sa première collection de dessous a été réalisée en 2004,<br />
quand le couturier était encore à la tête de la maison qui porte<br />
son nom. Aujourd’hui, à douze ans d’intervalle, il répète l’expérience<br />
au côté d’un grand nom de la lingerie française traditionnelle,<br />
Aubade, maison pour laquelle il a réalisé pour l’automnehiver<br />
<strong>2016</strong>/17 une collection capsule qui exprime sa vision de<br />
la mode. Pour réinterpréter une de ses lignes iconiques, Idylle<br />
Parisienne, Aubade ne pouvait pas mieux choisir : la vision de la<br />
mode de Christian Lacroix juxtapose des réminiscences rococo à<br />
un esprit contemporain. La rencontre entre Christian Lacroix et<br />
Aubade se teinte d’art, de savoir-faire et d’un ADN haute-couture<br />
qui se décline dans un kaléidoscope de couleurs un brin rococo.<br />
Le styliste en parle en ces termes : « Je me fie beaucoup à mon<br />
instinct et quand j’ai reçu la proposition d’Aubade qui m’invitait à<br />
collaborer à cette collection capsule, je n’ai pas hésité à accepter.<br />
Je pensais qu’il y avait une rencontre possible entre nos deux<br />
univers, une jolie liaison entre la nostalgie que j’éprouve en créant<br />
et celle qu’évoque cette griffe de lingerie, symbole d’une certaine<br />
tradition française, parisienne, raffinée ». La collection capsule,<br />
qui est présentée au Salon de la Lingerie de Paris, conjugue les<br />
éléments distinctifs d’Aubade et la verve contemporaine et audacieuse<br />
de Christian Lacroix, ce qui donne aux pièces un twist à<br />
la fois moderne et précieusement rétro, palpable jusque dans les<br />
teintes employées (des touches de fuchsia et de noir et des pastels<br />
acidulés), les motifs floraux inspirés des fastes de Versailles et<br />
Marie-Antoinette, et les pompons raffinés qui ornent les soutiensgorge<br />
à balconnet, brésilien ou push-up. Les serre-taille sensuels<br />
et délicieusement féminins reprennent les classiques lacets croisés,<br />
tandis que la nuisette courte a une allure romantique. Côté<br />
bas, une culotte, un tanga et un string séduiront la gente féminine.<br />
FOCUS FIBRES à la page 214<br />
SOUTENONS LA DURABILITÉ<br />
Performances, mode et écologie : les caractéristiques des tissus<br />
de l’été 2017 présentés lors de la dernière édition de MarediModa<br />
à Cannes jouent sur trois tableaux<br />
Innovation, technologie, tendances et surtout information. Tels<br />
sont les points clés qui distinguent depuis toujours MarediModa-<br />
<strong>Intimo</strong>diModa, le rendez-vous cannois annuel de la lingerie et<br />
du swimwear. Cette année, le forum d’ouverture du salon était<br />
consacré à l’écologie et à la responsabilité sociétale, deux thèmes<br />
d’une grande actualité, y compris dans le monde du beachwear<br />
et de l’underwear.<br />
Giusy Bettoni, qui en 2007 a fondé C.L.A.S.S. (Creativity Lifestyle<br />
And Sustainable Synergy), a expliqué les raisons qui rendent<br />
nécessaires une innovation responsable :<br />
«Ne serait-ce que pour donner quelques chiffres, d’ici à 2050,<br />
la population augmentera de 33%, la demande énergétique de<br />
50% et celle d’eau de 30%. C.L.A.S.S. pense que l’innovation<br />
responsable et créative est un aspect fondamental».<br />
C.L.A.S.S. est un réseau de plateformes, qui présente de l’habillement,<br />
des tissus et d’autres matériaux créés en utilisant des technologies<br />
eco-friendly. Un projet à 360° qui comprend la commu-
TRADUCTION FRANÇAISE<br />
nication globale, des services de conseil sur le développement de<br />
produits et de marketing. Les produits de C.L.A.S.S. sont regroupés<br />
en trois catégories : les produits naturels et organiques, les produits<br />
recyclés et repensés, et les produits novateurs et renouvelables.<br />
Marco Ricchetti de chez Blumine, qui s’occupe d’économie, de<br />
production, de communication et de culture de la consommation<br />
dans une optique de durabilité dans l’industrie de la mode et du<br />
design et co-fondateur de Sustainability-Lab.net, a cherché à faire<br />
le point de la situation en matière de durabilité dans la filière textile<br />
et a ainsi expliqué sur Sustainability-Lab :<br />
« Les nouveaux modèles de business dans domaines de la mode et<br />
du design s’inscrivent dans une perspective de durabilité et exigent<br />
de nouvelles idées, de nouveaux langages et de nouveaux instruments.<br />
Le partage des procédés de conception, une communication<br />
ouverte et transparente, une analyse des modèles culturels et<br />
symboliques de consommation, la mise en place d’entreprises et de<br />
services compatibles avec l’équilibre environnemental et social ».<br />
Sustainability-Lab est une plateforme numérique que Blumine a<br />
conçue et réalisée pour faire participer les experts, les entreprises<br />
et les institutions qui le veulent au développement de la culture de<br />
la durabilité. M. Richetti a ensuite poursuivi en disant : « La mode<br />
et le design au cours des dernières décennies ont gonflé la bulle<br />
du luxe et de la consommation rapide dans l’illusion d’un développement<br />
linéaire, croissant et illimité. La communication unidirectionnelle<br />
a construit des modèles culturels illusoires basés sur le<br />
spectacle. La finance en a profité pour accélérer les conventions<br />
spéculatives. Aujourd’hui, ces visions de l’économie, du marché<br />
et de l’industrie sont mises en discussion par la crise. De nombreuses<br />
entreprises ont besoin de revoir dans une optique durable<br />
leurs stratégies de production, de communication et financières.<br />
Peu d’entre elles ont en interne l’expérience pour le faire. Notre<br />
réseau multidisciplinaire leur offre des compétences pour développer<br />
de nouveaux produits, repenser leurs modèles organisationnels,<br />
élaborer et réaliser des projets de communication qui<br />
mettent au centre la capacité de réduire l’impact environnemental,<br />
générer une croissance durable, garantir des conditions sociales<br />
qui améliorent la sécurité, la santé et, de manière générale,<br />
les conditions de vie des personnes concernées. C’est un défi<br />
obligé auquel pas même la mode ne peut se soustraire. La mode<br />
durable réévalue les composantes matériaux et fabrication, sans<br />
renoncer aux éléments esthétiques et symboliques, terrain d’élection<br />
du fashion business. C’est une perspective prometteuse pour<br />
sortir des sables mouvants dans lesquels se débat aujourd’hui la<br />
mode italienne ».<br />
Cool et durable, écolo et chic, mode et responsable étaient jusqu’il<br />
n’y pas si longtemps aux antipodes dans le dictionnaire de la communauté<br />
de la mode.<br />
« Il y a quelques années encore, une phrase qui aurait contenu<br />
ces couples de mots aurait été étiquetée comme un oxymore et<br />
certainement pas comme une dittologie synonymique (qui est<br />
d’après le dictionnaire, une figure de style composée de deux<br />
mots complémentaires d’un de l’autre) – a précisé M. Ricchetti<br />
– Mais surtout c’était un argument limité à un petit groupe de<br />
produits alternatifs. Aujourd’hui, les groupes du luxe mondial<br />
investissent dans des marques durables, les enseignes de la<br />
grande consommation proposent des articles en fibres écologiques,<br />
les petites marques inscrivent la réutilisation des déchets<br />
dans l’esthétique de la mode sophistiquée du recyclage.<br />
La responsabilité sociale devient cool même pour les gens du<br />
marketing, on redécouvre l’artisanat et la qualité durable ». Le<br />
décollage a été favorisé par les grandes campagnes écologiques<br />
comme la campagne DETOX de Greenpeace ou encore la campagne<br />
Angora Hurts Rabbits promue par les défenseurs des animaux<br />
de PETA, et par des événements tragiques de résonance<br />
mondiale comme l’effondrement le 24 avril 2013 de l’immeuble<br />
Rana Plaza à Dacca au Bangladesh, siège de dizaines d’ateliers<br />
qui produisaient des vêtements pour les marques de la mode et<br />
a causé 1129 morts et plus de 2500 blessés.<br />
M. Richetti a ensuite indiqué : « Ces campagnes continuent aujourd’hui<br />
encore à déterminer les aspects auxquels les marques<br />
leaders sont les plus sensibles. L’élimination des substances<br />
chimiques dangereuses, la traçabilité des filières de production<br />
dans les pays à bas coût et l’interdiction des pratiques cruelles sur<br />
les animaux. En quelques années, les initiatives durables se sont<br />
multipliées dans la filière de la mode et l’on peut commencer à<br />
dresser un premier bilan, même si nous sommes conscients que<br />
l’évolution est très rapide et que tout bouge constamment. Aujourd’hui,<br />
selon l’estimation très prudente de Sustainability-Lab.<br />
net, le chiffre d’affaires des marques de la mode qui sont engagées<br />
à différents titres dans la durabilité dépasse 250 milliards d’euros.<br />
C’est un chiffre très élevé (même si les calculs ont été effectués de<br />
manière très prudente) qui correspond à plus de 15 % de la valeur<br />
du marché mondial de l’habillement en 2014. Ce chiffre confirme<br />
qu’aujourd’hui le thème a largement dépassé la dimension d’un<br />
phénomène de niche et est devenu à plein titre un des thèmes<br />
centraux du marché de la grande consommation ».<br />
Un second paramètre concerne les aspects de la durabilité qui<br />
influent le plus sur le marché, c’est-à-dire les aspects environnementaux<br />
et sociaux. Une indication nous est donnée par une<br />
enquête publiée toujours par Sustainability-Lab qui a interrogé<br />
sur ce thème des marques mode de toutes tailles. Toujours selon<br />
M. Richetti : « L’élimination des substances chimiques dangereuses,<br />
la traçabilité et l’interdiction des pratiques cruelles à<br />
l’égard des animaux se sont révélées, en effet, les caractéristiques<br />
de durabilité les plus prises en compte par les marques.<br />
Or, ce sont celles sur lesquelles se sont concentrées certaines<br />
des campagnes les plus influentes lancées ces dernières années<br />
par les organisations de protection de l’environnement, de protection<br />
des animaux et de défense des droits des travailleurs ».<br />
Un troisième point concerne la sensibilité des consommateurs<br />
et le poids de la durabilité dans leurs choix d’achat.<br />
À ce sujet, M. Ricchetti a indiqué : « Concernant ce point, il est<br />
plus difficile de se faire une idée. Pas parce que l’on manque<br />
d’études et enquêtes, vu que le sujet est comme nous l’avons<br />
dit d’une grande actualité, mais à cause de la variabilité des<br />
résultats et des difficultés rencontrées pour mettre au point une<br />
méthode pour mesurer la sensibilité des consommateurs. Selon<br />
une étude réalisée par Nielsen à l’échelle mondiale en 2014,<br />
plus de la moitié de l’échantillon interrogé a déclaré être prêt à<br />
payer un prix plus élevé pour acheter des produits d’entreprises<br />
qui s’engageraient à réduire l’impact environnemental et social<br />
de leurs produits. Une autre enquête, qui date elle aussi de<br />
2014 et a été réalisée par National Geographic/Globescan, a<br />
relevé que 38 % des personnes interrogées estimaient que le<br />
coût plus élevé d’un produit fabriqué de manière écologique<br />
correspondait à une valeur plus élevée. »<br />
D’autres études montrent que la sensibilité des consommateurs<br />
envers les aspects de la durabilité est beaucoup plus basse pour<br />
les produits d’habillement que pour les autres biens de grande<br />
consommation, comme l’a souligné M. Ricchetti :<br />
« Ce qui est certain c’est que la durabilité est désormais entrée<br />
dans le radar des chasseurs de tendances et des gourous du style,<br />
qui parlent ouvertement de la durabilité comme d’un facteur-clé<br />
de l’univers de la mode pour les prochaines années. Les grandes<br />
marques de la mode semblent au contraire être aujourd’hui plus<br />
en avance, en termes d’attention pour la durabilité, que leurs<br />
consommateurs, elles semblent influencer le marché plus que<br />
le refléter. L’on peut se demander, enfin, comment la filière de<br />
production et les fabricants de tissus en particulier, réagissent au<br />
changement. L’on a la nette impression que le monde du textile<br />
a perçu l’évolution de la demande des grandes marques un peu<br />
tard, mais qu’il est en train de s’adapter parfois avec un peu de<br />
difficultés. À la dernière édition de Première Vision, par exemple,<br />
27 % des exposants déclaraient proposer des tissus présentant des<br />
éléments durables. C’est beaucoup si l’on pense à la situation d’il<br />
y a ne serait-ce que quelques années, mais encore trop peu pour<br />
répondre aux exigences des clients. Mais quelle est position des<br />
fabricants italiens ? La réponse est similaire. Sur quelques thèmes
TRADUCTION FRANÇAISE<br />
cependant, la filière textile italienne a aujourd’hui un rôle de leader<br />
et d’avant-garde. En particulier, en ce qui concerne les aspects liés<br />
à la présence de substances dangereuses sur les produits et dans<br />
les procédés de fabrication, un groupe d’entreprises italiennes<br />
a souscrit à la campagne DETOX de Greenpeace et constitue<br />
aujourd’hui une référence que le monde entier regarde comme<br />
un modèle avancé. Dans ce panorama qui bouge, nous nous<br />
trouvons face à un risque réel, surtout pour les fabricants italiens<br />
qui aspirent à conserver leur position de leader y compris dans le<br />
domaine du développement durable. Certaines des initiatives annoncées<br />
au cours des derniers mois dans certains districts industriels<br />
italiens, leaders sur les marchés internationaux, semblent<br />
en effet s’adapter à des paramètres déjà considérés comme la<br />
norme par le marché, au minimum indispensable. Or on attend<br />
davantage des leaders italiens du textile, qui se doivent d’être des<br />
précurseurs, des leaders à imiter, dans la mesure du possible, et<br />
ne doivent pas se limiter à emboîter le pas aux normes de qualité<br />
et de durabilité définies dans d’autres pays et déjà appliquées par<br />
leurs concurrents asiatiques. Mais la durabilité n’est pas une tendance<br />
mode capricieuse comme la longueur des jupes, elle demande<br />
des investissements, des changements qui ne sont pas indolores<br />
au niveau des modèles de business, et est là pour rester ».<br />
Carlo Mascellani, vice-directeur chargé des relations industrielles<br />
et de la formation de Sistema Moda Italia, a parlé quant<br />
à lui de durabilité et de responsabilité sociale, des défis et opportunités<br />
qui seront ceux du secteur textile mode européen :<br />
« Les entreprises italiennes doivent passer d’une logique de défense<br />
de leur place-forte menacée par des conditionnements extérieurs<br />
jugés négatifs, à une logique qui voit dans la durabilité une<br />
chance pour le marché et les entreprises. En Italie, il y en a qui en<br />
sont déjà à cette deuxième phase, d’autres qui sont encore sur la<br />
défensive et d’autres encore, nombreux, qui sont à mi-parcours.<br />
Nous devons assurer à la collectivité certaines situations contextuelles<br />
qui justifient la durabilité en tant que choix d’entreprise ».<br />
La logique de défense concerne l’environnement et le territoire,<br />
les contrats de travail, les dispositions législatives européennes<br />
ou nationales, les choix de production et commerciaux.<br />
Les opportunités de la durabilité, en revanche, sont le<br />
choix éthique, l’option de business et l’opportunité marketing.<br />
C. Mascellani a poursuivi en disant : « Le choix éthique est accepté<br />
par l’entrepreneur/l’entreprise pour des motifs liés à la culture<br />
et au sentiment d’appartenir à une communauté locale. Jusqu’à<br />
maintenant, il a été caractérisé par des coûts supplémentaires<br />
qui pénalisaient la compétitivité de nos entreprises (UE/Italie)<br />
par rapport à celles des pays émergents. La logique de la durabilité<br />
offre aux entreprises la possibilité de justifier le coût supplémentaire<br />
de nos productions/produits par leurs caractéristiques<br />
de qualité, d’innovation et de créativité, mais aussi en termes<br />
de respect de l’environnement, des travailleurs et du territoire,<br />
d’attention à la salubrité des produits et d’économies d’énergie.<br />
Les opportunités marketing se concentrent sur la qualité,<br />
la créativité, l’innovation, auxquelles s’ajoute la durabilité. La<br />
valeur de nos produits s’accroît. Nous devons savoir communiquer<br />
avec le marché. Mais le marché, les consommateurs, sontils<br />
prêts à valoriser les éléments de durabilité ? Que ce soit en<br />
vertu d’un choix conscient ou par nécessité, en ce qui concerne<br />
la durabilité des produits et/ou des procédés de production, les<br />
entreprises italiennes/européennes sont sur le marché mondial<br />
dans une situation d’avantage objectif par rapport aux concurrents<br />
des pays émergents. Cependant, il faut encore travailler<br />
sur l’étiquetage d’origine (made in… , fabriqué en…), les procédures<br />
de traçabilité, les normes de qualité, la certification UE ».<br />
LES NOUVEAUTÉS DES STANDS<br />
PIAVE MAITEX<br />
TECNOGRIP BEACHWEAR<br />
Piave Maitex, l’un des principaux fabricants de tissus élastiques<br />
d’Europe, présente une vaste gamme de nouveautés pour les<br />
maillots de bain 2017. Parmi ces nouveautés, la collection TEC-<br />
NOGRIP BEACHWEAR est une gamme complète de tissus résistant<br />
aux glissements dont les caractéristiques répondent à tous<br />
les besoins du secteur. Plus qu’une simple gamme de tissus, c’est<br />
une véritable révolution : ces tissus, qui semblent classiques au<br />
premier abord, possèdent en réalité des caractéristiques antiglissement<br />
très fonctionnelles qui leur permettent d’adhérer parfaitement<br />
au corps, même dans les situations les plus extrêmes.<br />
La présence de la très innovante fibre Lycra Xtra Life, créée pour<br />
donner aux textiles pour maillots de bain de nouvelle génération<br />
des qualités très pratiques, signifie que la ligne TECNOGRIP BEA-<br />
CHWEAR se distingue par une excellente mémoire des formes,<br />
une adaptation parfaite et une résistance supérieure au chlore,<br />
aux produits de protection solaire et aux fortes températures. Par<br />
ailleurs, la ligne TECNOGRIP BEACHWEAR affiche un excellent<br />
rendu des couleurs et une grande résistance au peluchage ; elle<br />
est adaptée aux coupes à bord franc et assure une protection anti-<br />
UV. Résistants à l’abrasion, séchant rapidement, compacts et très<br />
performants, ces tissus sont proposés dans une série de couleurs<br />
vives et une gamme de solutions techniques.<br />
MAGLIFICIO RIPA<br />
J3290<br />
Nouveauté absolue présentée en avant-première à Cannes, le<br />
J3290 est le nouveau projet de Maglificio Ripa. Ce tissu innovant a<br />
été créé pour le secteur du swimwear. Ses performances sont multipliées<br />
par la présence de la fibre Lycra Xtra Life (25 % de la composition<br />
totale). Le tissu résiste ainsi beaucoup mieux aux effets<br />
dommageables des agents extérieurs comme le chlore, les crèmes<br />
et huiles solaires et les fortes températures, tout en assurant une<br />
tenue parfaite. Le J3290 est un tissu très couvrant qui même utilisé<br />
sans doublure se caractérise par une tenue parfaite. Disponible<br />
en versions unies ou imprimées, il est à la fois doux et élégant.<br />
Il peut également être utilisé pour les maillots de contention.<br />
JERSEY LOMELLINA<br />
JL DREAM FIT<br />
Jl Dream Fit est la collection exclusive de tissus mode de Jersey<br />
Lomellina pour le fitness, qui se caractérise par des performances<br />
élevées grâce à la fibre Lycra Sport. Jersey Lomellina a choisi<br />
MarediModa pour faire ses débuts dans le monde du fitness avec<br />
une collection de tissus recherchée. Jersey Lomellina, fleuron du<br />
Made in Italy, a interprété une tendance plus actuelle que jamais<br />
et fait ainsi bénéficier le monde du sport de sa qualité et son style<br />
inimitable. Une stratégie et un projet de grande actualité, en ligne<br />
avec la tendance grandissante qui voit toujours plus le fitness et le<br />
beachwear unis et orientés lifestyle. Jl Dream Fit est une sélection<br />
de tissus recherchés sur le double plan du style et des performances,<br />
idéaux pour des articles élégants et pointus, qui peuvent<br />
se porter aussi bien pour les activités physiques, que pour le<br />
temps libre en général. Le défi était de créer des tissus qui fassent<br />
rêver sur le double plan du style et du bien-aller, capables d’offrir<br />
la contention musculaire fondamentale pour les articles de fitness.<br />
Les vêtements de sport réalisés avec la fibre Lycra Sport offrent<br />
une élasticité élevée et une mémoire de forme spécialement pensées<br />
pour obtenir le maximum de performances. Cette technologie<br />
offre une compression optimale quand, pendant l’entraînement, il<br />
est nécessaire d’allier la contention musculaire à une liberté de<br />
mouvement totale. Pour le lancement de ce produit sur le salon<br />
de Cannes, Jersey Lomellina, en collaboration avec Invista, a présenté<br />
un concept à vivre : un vrai mini-gymnase avec des instructeurs,<br />
qui a accueilli chaque soir des performances acrobatiques<br />
réalisées par des athlètes de Pole Dance. La collection de tissus<br />
Jl Dream Fit comprend les tissus Nair, un tissu intemporel, doux<br />
et confortable qui ne marque pas et ne comprime pas ; Funky, un<br />
tissu au toucher naturel exceptionnel et à la texture contemporaine<br />
qui confère au mélange un effet snow crash ; B-Natural et<br />
B-Mélange, des tissus réversibles, un côté coton, un côté polyester,<br />
qui remodèlent la silhouette sans contraindre, en assurant une<br />
liberté de mouvement extrême adaptée tant pour le sport que pour<br />
les loisirs actifs ; et Wonder Light, un tissu au poids et au toucher<br />
idéaux pour les t-shirts des sports techniques.<br />
CARVICO
TRADUCTION FRANÇAISE<br />
CHINÈ ET BEVERLY<br />
À l’occasion de MarediModa, Carvico a présenté Chinè, son<br />
nouveau mélange dédié à la saison été, un tissu extrêmement<br />
polyvalent, parfait pour le beachwear et l’underwear, adapté<br />
aussi à la réalisation d’articles de sportswear et de fitness extrêmement<br />
tendance. Se distinguant par un toucher doux et délicat,<br />
il est synonyme de confort et de bien-être sur la peau. La<br />
certification Lycra Beauty témoigne des propriétés modelantes<br />
de ce nouveau tissu. Particulièrement transpirant, il maintient<br />
le corps toujours frais et sec, et protège des rayons UV (il est<br />
Upf 50+). Beverly prend son nom de Beverly Hills, qui évoque<br />
chez tout le monde une image de grandes richesses et de luxe.<br />
Le nouveau tissu de Carvico, présenté pour la première fois à MarediModa<br />
à Cannes, a un aspect effet satin, une surface satinée<br />
à l’allure féminine et chic. C’est le tissu idéal pour réaliser des<br />
articles de beachwear et d’habillement qui se distinguent de par<br />
leur raffinement extraordinaire. L’effet est encore plus visible si le<br />
tissu est utilisé pour des articles aux drapés voluptueux. Léger et<br />
couvrant, il épouse parfaitement les formes féminines avec grâce<br />
et élégance tout en garantissant un confort élevé. Les propriétés<br />
modelantes du tissu sont soulignées par la certification Lycra<br />
Beauty d’Invista. Beverly est disponible en seize teintes : des tons<br />
métalliques traditionnels aux nuances plus raffinées et tendance.<br />
WEGAL & TRICOTEL<br />
FAVOLA<br />
Wegal&Tricotel présente Favola pour la collection été 2017. Cette<br />
microfibre indémaillable 40 fine et résistante est douce, enveloppante<br />
et compacte. Favola est donc la solution idéale pour créer<br />
des maillots de bain à la tenue parfaite. Wegal&Tricotel sélectionne<br />
attentivement les matériaux utilisés, c’est pourquoi la marque a<br />
choisi la fibre premium Lycra Xtra Life qui apporte une grande résistance,<br />
une tenue impeccable et une mémoire de forme à toute<br />
épreuve. Son effet sculptant a permis au tissu Favola d’obtenir le<br />
label spécial Lycra Beauty pour les marques de maillots de bain.<br />
Ces qualités en font le tissu idéal pour des maillots glamour qui<br />
soulignent et mettent en valeur la féminité du modèle grâce à un<br />
effet sculptant délicat.<br />
TESSITURA TAIANA<br />
RE-LIFE<br />
Re-life est un tissu zéro-impact doté de son propre label de<br />
dénomination d’origine contrôlée, qui est le fruit des travaux de<br />
recherche de Tessitura Taiana, une entreprise qui promeut l’excellence<br />
du Made in Italy. L’idée en elle-même est simple : créer un<br />
tissu qui utilise le polyester tout en lui donnant un nouvel aspect<br />
intéressant, pour ne plus devoir faire de concessions pour rester<br />
fidèles à nos idéaux de protection de l’environnement en adoptant<br />
un tissu moins agréable au toucher ou répondant à des objectifs<br />
de performance moins stricts. Aujourd’hui avec Re-Life, plus de<br />
concessions !<br />
Grâce aux technologies les plus avancées jamais utilisées, Re-Life<br />
peut être utilisé pour tous types d’applications, des vêtements les<br />
plus sophistiqués aux vêtements de sports extrêmes. L’utilisation<br />
de la fibre innovante Lycra Xtra Life donne au tissu un confort, une<br />
mémoire de forme et une résistance au chlore et aux crèmes et<br />
huiles solaires supérieurs.<br />
Ce tissu est proposé en deux versions : Re-Life Silk, créé pour le<br />
monde du glamour, du bien-être et de la détente haut de gamme,<br />
et Re-Life Silk, mis au point pour répondre aux besoins croissants<br />
du secteur du fitness, qui va des sports extrêmes à l’activewear en<br />
passant par le yoga. Le Re-Life apporte un confort durable doublé<br />
d’une grande élasticité et bien qu’il soit aussi fin qu’une seconde<br />
peau, il offre une protection SPF 30 aux UVA/UVB. Enfin, il a la<br />
douceur de la soie et sèche en un clin d’œil.<br />
BRUGNOLI<br />
UNFORGETTABLE<br />
La collection maillots de bain 2017 de Brugnoli se complète des<br />
nouveautés de la ligne Unforgettable (Inoubliable), le produit<br />
star de la marque. Également présente dans la catégorie sport,<br />
la gamme de produits Unforgettable se compose de tissus aux<br />
textures travaillées, riches de détails et techniquement pointus.<br />
Ce sont des tissus parfaits pour des articles élégants et stylés. Les<br />
produits sont accompagnés d’un service sur mesure qui se plie<br />
aux désirs du client. Toute la gamme plage contient du Lycra Xtra<br />
Life pour une tenue parfaite et une résistance exceptionnelle aux<br />
dommages causés par l’eau chlorée, les crèmes et huiles solaires<br />
et les fortes températures.<br />
La collection plage se décline en plusieurs coloris vifs très mode<br />
comme le verni, le violet ou le bleu pétrole, proposés seuls ou en<br />
combinaisons de fils teints pour obtenir un effet encore plus percutant,<br />
et bénéficie du service Full Shades, grâce auquel Brugnoli<br />
crée des couleurs à la demande du client.<br />
NILIT INNERGY ANTICELLULITE<br />
Après une longue phase de préparation, d’expérimentation et de<br />
mise au point, suivie d’une phase scrupuleuse de tests effectués<br />
dans les instituts américains et européens les plus qualifiés, le<br />
Nilit Innergy est désormais certifié comme un fil (et donc un tissu)<br />
capable de diminuer la cellulite. Il s’agit d’une véritable révolution<br />
textile qui repose sur des données concrètes, réelles et objectivement<br />
observables, et dont les avantages se prêtent à différentes<br />
applications. Il s’agit d’un fil en polyamide 6.6 (Nylon) produit<br />
exclusivement en Israël par Nilit, qui fait partie de la famille de<br />
fils Nilit spéciaux basés sur une technologie d’enrichissement<br />
exclusive du polymère de base. Grâce à l’intégration verticale en<br />
amont du procédé de production, Nilit peut manipuler la structure<br />
chimique du polymère qu’il fabrique en insérant des additifs<br />
qui en modifient les performances, aussi bien fonctionnelles<br />
qu’esthétiques, et ce, de manière pérenne. En particulier, l’ajout<br />
de substances céramiques spéciales permet au fil d’absorber<br />
l’énergie générée par le corps humain sous forme de chaleur et de<br />
la refléter en en modifiant considérablement la longueur d’onde<br />
sous forme de rayons FIR (Far Infrared Rays, rayons infrarouge<br />
lointain). Les rayons FIR ont, il faut le savoir, de nombreuses applications<br />
textile et non, dans les domaines du sport, du bien-être et<br />
des produits de beauté. Sans aucun effet pour la santé humaine,<br />
les rayons FIR correspondent à la petite partie du spectre électromagnétique<br />
émise par le soleil. Les résultats d’un essai clinique<br />
en double aveugle visant à évaluer l’efficacité cosmétique d’un<br />
legging réalisé avec le fil Nilit Innergy pour réduire les inesthétismes<br />
cutanés dus à la cellulite (test réalisé par Bio Basic Europe<br />
en collaboration le département de médicine interne et thérapie<br />
médicale de l’Université des études de Pavie, dirigé par le professeur<br />
Plinio Richelmi) ont été présentés par le fabricant israélien.<br />
Quarante femmes d’âge compris entre 18 et 60 ans, présentant<br />
de la cellulite et des amas adipeux localisés, ont été divisées en<br />
deux groupes homogènes et, sous le contrôle de l’équipe médicale,<br />
suivies pendant une période de 56 jours au cours de laquelle<br />
elles ont porté à raison de huit heures par jour des leggings dont<br />
20 étaient réalisés avec le fil Innergy et 20 avec un fil de poids et<br />
structure analogues sans additif (placébo). L’équipe médicale a<br />
ensuite vérifié avant l’essai, au milieu du cycle et à la fin du cycle<br />
les paramètres instrumentaux, anthropométriques et cliniques<br />
relatifs aux inesthétismes dérivant de la cellulite (et amas adipeux<br />
localisés). Les excellents résultats obtenus au bout de 56 jours<br />
de port sont statistiquement significatifs et peuvent être résumés<br />
comme suit. Paramètres instrumentaux : amélioration de l’élasticité<br />
cutanée de 12,4 %, réduction de la masse graisseuse de<br />
5,9 %, réduction de l’eau extracellulaire de 8,4 %. Paramètres<br />
anthropométriques : réduction de la circonférence des fesses<br />
de 1,1 %, réduction de la circonférence des cuisses de 1,6 %.<br />
Paramètres cliniques : amélioration sensible de l’aspect lisse et<br />
de l’élasticité de la peau dans 85 % des cas, réduction sensible<br />
de la peau d’orange dans 75 % des cas, réduction sensible de<br />
la visibilité des nodules dans 55 % des cas. Tous les tests ont<br />
été réalisés et classifiés par le personnel médical. Il a été en<br />
outre demandé aux femmes qui ont participé de répondre à un<br />
questionnaire d’auto-évaluation de 10 questions et, dans ce cas<br />
encore, les résultats obtenus par les leggings Innergy ont été<br />
sensiblement supérieurs à ceux du placebo (+ 20 % environ).
ENGLISH TRANSLATION<br />
OBSERVATORY on page 16<br />
CIRCULAR DISTRIBUTION<br />
New players, modalities and skill sets are transforming the<br />
world of retail. The annual workshop sponsored by Future<br />
Concept Lab analyzed the changes in this sector<br />
The four days of the 2015 workshop series are dedicated to the<br />
scenarios of growth. Each day focuses on a dimension that will<br />
facilitate growth in the coming years.<br />
“During April we presented generativity in aesthetics, in June<br />
specificity in consumption and in October magnetism in<br />
communications. Today we close the circle with circularity in<br />
retail -explained Francesco Morace, Future Concept Lab- These<br />
contributions will be assessed as a whole and in an integrated<br />
manner: the challenge that companies have to face is in fact<br />
marked by the ability to reconstruct an overall scenario of<br />
knowledge and action that the economic crisis has fragmented,<br />
dispersed and reduced to a minimum. This occurred at the<br />
exact moment in which the need for a broader vision of the<br />
future emerged, forward-looking, but also able to face the<br />
issues and the needs put forward by each of us, activating<br />
an ability to close the circle. To achieve this goal Future<br />
Concept Lab launched the project Festival della Crescita (www.<br />
festivalcrescita.it, held between October 15 th and 18 th in Milan)<br />
intelligence in all disciplines, intercepting the innovators of<br />
many dimensions, through different vital worlds all collected<br />
under six main themes: educate, cultivate, create, engage,<br />
invest and communicate. The Future Vision Workshops represent<br />
the professional side of this vision and want to accompany and<br />
support the courage of entrepreneurs and educators, students<br />
and professionals who desire to face the enterprise of Growth. In<br />
the next edition this convergence between Festival and Future<br />
Vision Workshops will further consolidate. During this workshop<br />
we will face the possible declinations of the Sharing Economy<br />
which in recent years has gathered very different expressions<br />
of circularity under its umbrella: from a first dimension of<br />
solidarity between gift giving and reward, of which Banco<br />
Alimentare represents one of the most recognized, up to a new<br />
strategic vision that will guide the activities of major companies<br />
as in the case of Intesa Sanpaolo that has launched the project<br />
'Circular Economy'. In this dimension, as in the others that we<br />
introduce over the course of the day, the role of credibility and<br />
reputation emerges, epitomized in the book The Reputation<br />
Economy by Michael Fertik and David Thompson that has an<br />
emblematic indication as a subtitle: How to Optimize Your<br />
Digital Footprint in a World Where Your Reputation Is Your Most<br />
Valuable Asset. As we pointed out in the relative paradigm there<br />
is no Sharing that functions without a new capital of Trust. A<br />
second dimension that relates to the circularity of new business<br />
models made possible by the web including those of the new<br />
players in transport and tourism (of which Uber and Airbnb are<br />
emblematic examples) use resources already in the field in a<br />
circular way: with the cars or homes of the same customers.<br />
In this case it is all a question of thinking of the consumer/<br />
client as an active protagonist of this virtuous circle according<br />
to the classic win-win logic, where everyone seemingly wins,<br />
but that implies criticality in the relationship with the classic<br />
rules of the market and the regulatory and tax system. A third<br />
dimension is instead linked to the virtuous circle of local/<br />
global territories that are now forced to compete with global<br />
competition, accepting the rule of comparison with other<br />
countries. Expo Milan 2015 has been a great example in which<br />
the Italian regions along the Cardo were able to coordinate in<br />
a circular way, on the basis of a joint project of great potential.<br />
The scenario of Retail Growth will then close with an appeal<br />
for the incessant exploration of new to be invented services,<br />
starting from the technological challenges that still lie ahead<br />
and that mark a unimaginable border only a few years ago,<br />
moving to define a still to be defined Trade Incubators logic. In<br />
this way the importance of values will be accomplished through<br />
forms of Mindful Business, which provide a strong alignment<br />
between the Profit and No-Profit sectors, while the orientation<br />
to new business will lead to the disintermediation and circular<br />
deconstruction of retail creating true Evolutionary Hubs, real<br />
and virtual places in which cooperation and new collaborative<br />
protocols will bring about the new rules of business. Finally, the<br />
rediscovery of Genius Loci will bring about a reinforcement of<br />
territories and their talents and qualities, according to the logic<br />
of Amplified Territories”.<br />
MINDFUL BUSINESS<br />
For some time now in the retail sector we observe an<br />
experimentation with new business proposals in line with the<br />
logic of gift giving, that enrich with new values the relationship<br />
between the company, products, services and the retailer with<br />
customers who -involved by these new forms- are considered<br />
and recognized as people. If Value Oriented, the traditional<br />
two-way movement of commercial exchange is transformed,<br />
approaching the theory set out in the past by Marcel Mauss<br />
in his Essay on Gifting, in giving one receives in exchange. To<br />
receive a gift presupposes the freedom for the consumer to<br />
accept, but also the possibility to reciprocate the trust with<br />
equal liberty. Retail displaces the coded rules of business,<br />
creating new value for the individual or the community and<br />
strengthening a bond, which is also of knowledge and depth<br />
because gift giving speaks explicitly of those who do it. In<br />
the gratuitousness of the experience there is the recognition<br />
of the other. In the trend Mindful Business, retail underlines<br />
its vocation for values, strengthening the role of spokesperson<br />
for social issues and the promoter of “best practices”. This<br />
interests the part of companies and retailers that proactively<br />
fit into planetary debates on the most discussed social issues,<br />
considering both on and offline as effective tools to promote<br />
greater awareness. The starting point for retailers that activate<br />
according to the logic of this trend, underpins of an existential<br />
project (of the individual entrepreneur or the brand itself) that<br />
-through different modes- try to transform into a new business<br />
model, where the value is not purely economic but follows<br />
circular directions of growth, that if successful, are amplified<br />
like circles in water. Therefore the products and services offered<br />
become vehicles of values, inseparable from their economic<br />
value. In this trend, retail takes on a formative role, ranging<br />
from the broader areas of development -above all interesting<br />
at a social level- to everyday projects for growth, individual or<br />
family. The issue of wasted resources is central to this trend<br />
where, on the one hand we are witnessing the creation of<br />
networks of which the retailers are an important part, in an<br />
attempt to involve institutions and associations to increase the<br />
scope of the projects for actions against waste. On the other<br />
hand, an interesting grassroots activity is also outlined: creative
ENGLISH TRANSLATION<br />
initiatives by individuals who offer simple ideas for immediate<br />
solutions.<br />
EVOLUTIONARY HUBS<br />
Considering the most recent forms of circularity established<br />
in the area of economics; it is that of the hybrid which has<br />
displaced more traditional trade rules. These are known as<br />
collaborative models, offering new expressions of business<br />
and management, bringing out forms of work and organization<br />
based on non-hierarchical relationships and the engagement<br />
of people within a community. This new economy -through<br />
exchange, sharing, rental and lending- proposes forms of<br />
consumption that are more aware, based on re-use, rather than<br />
acquisition, the access to goods rather than ownership and<br />
confidence in the unknown rather than distrust, with economic,<br />
environmental and social benefits. This open attitude regards<br />
knowledge (open knowledge), actions (sharing and co-working),<br />
support (crowd funding), and realization (makers). In the<br />
Evolutionary Hubs trend the affirmation of the collaborative<br />
economy is highlighted in its various expressions, starting from<br />
the decision by more and more people to share their goods,<br />
services, funds or transport. The analyst Jeremiah Owyang<br />
captures the specificity «in the fact that people have the power<br />
to control the physical world through mutual cooperation,<br />
rather than through the purchase of brands». Consequently<br />
the dynamic between production and consumption tends to<br />
change: communities meet and interact online through peerto-peer<br />
networks and platforms, but also in shared physical<br />
spaces such as fab labs and hubs. It is a very broad area which<br />
includes digital platforms that bring individuals into contact,<br />
but also the physical spaces of co-housing, co-working, opensource,<br />
the social street: different phenomena that favor peer<br />
collaboration.<br />
The spread of smartphones and the resulting ease of access<br />
to the Internet have certainly helped this phenomenon to<br />
rapidly spread. Also, the crisis has prompted many people<br />
to experiment with new services that have greatly changed<br />
lifestyles and consumption, targeting the saving of time and<br />
money, as with the pioneer Airbnb. Reciprocity is a further<br />
important asset of the Evolutionary Hub trend: people can freely<br />
decide to alternate between the role of supplier and the user of<br />
services, reducing the processing time of customer care. This<br />
direct experience on two fronts ensures the possibility for its<br />
practical and fast development. In the case of an involvement<br />
by Institutions or Companies -as happens for example in the<br />
field of mobility- it will be increasingly important to consider<br />
these relationship dynamics, to grow by innovating and not to<br />
be out of business.<br />
AMPLIFIED TERRITORIES<br />
From the analyzes by François Perroux who at the end of<br />
the Fifties considered space and territory more and more as<br />
generators of economic benefits, an analysis was developed<br />
of the relationship between different subjects and territories<br />
from an economic point of view, as highlighted by Loci Oriented<br />
Circularity. A reorganization of production is taking place that<br />
is affecting the model of organization, business enterprises and<br />
retailers that will change the experience of the relationship<br />
between local and global. It’s about finding new points of<br />
balance between the guaranteed quality of local products -of<br />
individuals or districts-and the tendency for more expanded<br />
distribution scenarios. The territory and its specific nature gain<br />
a leading role in the entire production chain, beside products<br />
and retail. The culture of the place and its uniqueness -the<br />
Genius Loci- become a driver for experimentation. The analysis<br />
of specific territorial characteristics acquires increasing<br />
relevance, to understand and distill the characteristics of<br />
identity, such as drivers for new and more effective distribution<br />
strategies. In the Amplified Territories trend it is highlighted<br />
how this is not only about giving due consideration to the<br />
always current relationship between local and global, but above<br />
all to analyze the communicative potential of the territories.<br />
The environmental and social contexts are considered by<br />
the most advanced retail realities as dynamic elements: the<br />
historical, geographical, cultural, economic and -sometimesunique<br />
social needs, become design elements, useful to avoid<br />
excessive standardization. The endless creative potential of<br />
technology allows retail to activate pro-active relations for<br />
temporary events or for the definition of new formats and<br />
services. A brand, free from the idea that everything revolves<br />
exclusively around the product or service and that the rest<br />
mechanically follows, can benefit in the definition of strategic<br />
choices related to distribution networks, from the deepening<br />
of the relationship with the territories. In the trend Amplified<br />
Territories, proximity is enriched with new values that emerge<br />
from emotional or affective bonds between the brand, retail and<br />
people. The innovation of format and services is effective when<br />
it derived from a project of interaction between the retailer/<br />
brand and the territory. The focus is concentrated, therefore, in<br />
the human context and its actors (the inhabitants, institutions,<br />
companies, services...). Occasionally retail promotes spaces for<br />
their evocative power in which the values of the brand reflects.<br />
Distribution thus manifests, a vocation for partnerships and the<br />
enhancement of local expressions at 360 degrees.<br />
TRADE INCUBATORS<br />
In Explo-Oriented circularity the theme of innovation is at the<br />
heart, understood as a path for broad-spectrum exploration, in<br />
which technology is a key priority, especially in the quality of<br />
support and solutions for retail activities that only a decade ago<br />
were unimaginable. The innovation proposed in Explo-Oriented<br />
circularity can help to create an ecosystem (of the brand and<br />
retailer) in evolution, fed if in tune with the constantly changing<br />
context of consumption and consumer values. The network<br />
within the ecosystem is complex and open. In formulating<br />
ideas and implementing projects based on this expression<br />
of circularity, that focuses on the brand, the retailer or the<br />
consumer, is equally important -if not more-, considering the<br />
multidisciplinary nature as a key factor. Maximum openness<br />
to innovation and inclusion and a strong interaction with other<br />
ecosystems in order to generate virtuous circles of growth. The<br />
Trade Incubators trend analyzes the models of innovation in<br />
retail that interpret the circularity of relations, primarily as the<br />
offer of services. The retail sector has long been a privileged<br />
field of consumption for the creation and testing of new paths,<br />
for players driven by the desire to break the consolidated mold,<br />
through large and small changes, exploiting the potential of<br />
technology with its constant development and pervasiveness,<br />
rendering the boundaries of traditional distribution increasingly<br />
blurred. Those who pursue unsettling strategies, daring and<br />
risking with proposals, offering not only innovative solutions but<br />
also complementary and alternative are rewarded. This is the<br />
area in which a form of circularity that targets the individuality<br />
of the consumer prevails, trying to grasp the nuances of<br />
experiences, to enhance the uniqueness, through new forms of<br />
personalization. The creation of open ecosystems with at there<br />
center the brand or retailers, who propose and accompany<br />
consumers toward areas for expertise/knowledge similar and<br />
congruent, enriches this new culture of product and service
ENGLISH TRANSLATION<br />
-above all in unsettling partnerships with new players-, oriented<br />
towards the individual consumer, pampered and anticipated<br />
in their various needs. In this trend retail moves positively<br />
between customer care and customer innovation, in close<br />
alliance with the consumer. It is likewise important to plan on<br />
the basis of previous experience, but not exclusively from ones<br />
own sector: the difference between the sectors tends from this<br />
point of view to blend in, for the expectations of consumers<br />
who are increasingly accustomed to the logics arising from new<br />
technological devices: from the extension to the integration of<br />
the experience, physical and online.<br />
THE VARIOUS VERSIONS OF RETAIL<br />
Once again the retail workshop sponsored by Future Concept<br />
Lab featured the analytical forecasts of Luigi Rubinelli, the<br />
head of Retail Watch, who focused his comments on how<br />
traditional retail is being threatened by new players.<br />
“Like Amazon, for example, which isn’t in the business of<br />
retail but selling sellable products”, he was eager to point<br />
out. “The Amazon bookstore in Seattle has taught everyone<br />
what bookstores should be like in the future, how to display<br />
products and how to construct the selection. It represents a<br />
circularity between memory and future. The shelves are made<br />
from wood, like in old-fashioned bookstores, and they are not<br />
regularly dusted, but the books are displayed frontally, with<br />
helpful reviews right below, including negative criticisms, just<br />
like online. This means they are so confident they don’t have to<br />
push every single item, putting the main emphasis on service,<br />
because in the final analysis the brand is Amazon, whereas<br />
traditional retailers have never invested in their own brand”.<br />
Alibaba introduced sales specifically targeting singles for just<br />
one day and sold fully one billion four-hundred thousand dollars<br />
worth of merchandise at the full price.<br />
“The difference between the new players and traditional<br />
retailers is that the former sell but without ever buying”,<br />
explained Rubinelli. “Those retailers who still struggle with<br />
purchases in order to ensure decent margins of profit inevitably<br />
end up in a state of panic. Since 2008 we have been witnessing<br />
a growing demand for services, more than for products, and<br />
if the traditional stores cannot manage to respond in a more<br />
effective way to this new development they will be finished,<br />
especially those in the clothing business. In addition to just<br />
selling products, Amazon has always added a special emphasis<br />
on service. Indeed, it’s the service that actually sells the product<br />
and it is also why shoppers are willing to pay a higher price.<br />
From now on it will be the services offered that really make the<br />
difference”. The Coop supermarket of the future as seen at<br />
Expo showcased the enormous need for information on the part<br />
of shoppers, a need that must be met. For each product there<br />
was a display explaining the product’s story and characteristics.<br />
The big Sephora flagship store in Paris has a robot that explains<br />
the features of each and every one of the products that are<br />
for sale. “On- and offline approaches to sales have coexist in<br />
the same store,” explained Rubinelli. “Shoppers order online<br />
and pick up their purchases in the store at their convenience.<br />
Even discount policies are being re-evaluated. There are those<br />
who are actually moving in the opposite direction. For example,<br />
U2 of Unes has opted to go the way of everyday low prices,<br />
guaranteeing highly competitive prices throughout the entire arc<br />
of the year”. The discount concept is drastically revolutionizing<br />
its sales strategy, moving away from an exclusive focus on lowcost.<br />
In a number of discount operations in Germany and Great<br />
Britain bread is freshly baked four times a day, while croissants<br />
are baked two times each morning.<br />
“Whole new categories are emerging”, added Rubinelli. “One<br />
is witnessing the emergence of discount outlets featuring<br />
products whose expiration date is about to expire, thereby<br />
extending their life cycle and make a significant contribution<br />
when it comes to combating waste”. The greatest service a<br />
store can offer in the future will be maximum customization,<br />
and this does not entail any sort of surcharge.<br />
TOOLS on page 82<br />
THE STORYTELLING PHENOMENON<br />
Family stories, as well as those about individuals, in order to<br />
feature products and collections in a more humane, new light,<br />
but above all building trust and customer loyalty, perhaps with<br />
the help of the Internet<br />
For quite a while now, in the world of advertising (and beyond)<br />
one has been hearing a lot of talk about storytelling. The phenomenon<br />
is impacting just about every sector, right across the<br />
board, but there is still a lot of potential to be exploited, not only<br />
for the brands but also for the retailers, themselves. At the most<br />
recent editions of Mode City and Who’s Next the advertising firms,<br />
Agence 79C and AdsonWall, specializing in storytelling and managing<br />
Facebook Ads & Google AdWords campaigns, dealt with<br />
the issue from two different points of view. At Mode City they presented<br />
Retail Storytelling and at Who’s Next, Storytelling Social &<br />
Facebook Ads.<br />
WHAT IS STORYTELLING<br />
It’s perhaps best to begin at the beginning. Storytelling may be<br />
considered one of the most ancient forms of communication, i.e.<br />
recounting a tale. The story generates a group, a community. By<br />
definition stories are social phenomena. All the human societies<br />
have their shared origins and stories, collected and saved in the<br />
forms of myth, legend and narrative. The keys to the success of a<br />
powerful, emblematic brand lie in the leveraging effect exercised<br />
by narratives and myths. These tales are then reinterpreted when<br />
they encounter our own personal stories and contemporary legends.<br />
WHAT IS ITS PURPOSE<br />
The major brands have cultivated their stories in order to imbue<br />
their advertising, their communication efforts with greater sense<br />
and relevance, allowing them to guide their changes, while moving<br />
the emotions. Storytelling makes it possible to:<br />
• create an emotional bond with the consumer<br />
• differentiate oneself with a story and a personal territory<br />
• imbue greater meaning to advertising and commication efforts<br />
by means of a signature leitmotiv<br />
This is because stories generate a desire to shop and purchase.<br />
It’s no coincidence that 33% of consumers desire to purchase<br />
products that tell stories and that 48% of products make them<br />
dream (source: studio 79C / Promise consulting March 2015)<br />
HOW DOES IT WORK<br />
How does one tell his own story? The methodology for telling<br />
brand stories can be broken down into three phases (and these<br />
are also the ones utilized by Agence 75C)<br />
• Storytelling: creating a valid story, one that includes a visual<br />
identity and a perennial, unique territory<br />
• Story making: putting together a valid story together with a team<br />
• Story doing: causing the story to go viral, i.e. a multi-channel<br />
digital communication strategy for generating among shoppers<br />
drive to visit the store<br />
But one tells one’s own story primarily by adopting a lifestyle,<br />
focusing on such things as heritage, tradition and savoir-faire,<br />
inserting the story into contemporary times rather than selling<br />
a feature, a single product, narrating the story of a product or
ENGLISH TRANSLATION<br />
a collection, getting the consumers involved in a non-linear<br />
story, a tale based on intersecting channels, inviting shoppers<br />
to experience for themselves the story in its various aspects,<br />
recounting a story common to many brands.<br />
DIGITAL STORYTELLING<br />
The digital dimension redefines the narrative strategies of the<br />
brands. As long as stories used to be communicated and handed<br />
down exclusively by oral means they belonged to everyone.<br />
Transmitting them via other means makes it possible to select<br />
and target the message. Thanks to digital means the stories may<br />
once again belong to everyone. But how is one to tell stories in<br />
a digital form?<br />
Acting as a means of communication and providing the story<br />
with contents at all the crucial points of contact with the brand.<br />
SOCIAL STORYTELLING<br />
Storytelling by means of the social networks is the key trend<br />
when it comes to getting consumers actively involved. 58% of<br />
all socionauts state that they actively follow the news about the<br />
latest developments regarding a product or a brand on the social<br />
networks (source: Social Life 2015 Harris Interactive France).<br />
But 64% of Internauts find the presence of brands on the social<br />
network landscape. In particular, fully 84% feel that there are<br />
simply too many brands to be able to do advertising and 73%<br />
feel that there are too many brands that do not communicate<br />
in an adequate manner (source: Institut d’étude YSTHAD – a<br />
study conducted in February 2014 on a cross-section of 1039<br />
Internauts from 18 years of age and up. These people expect<br />
promotions, but, above all, meaningful contents (info about the<br />
products, services, new developments and the latest news about<br />
the brands, including tutorials and video) and the possibility of<br />
engaging interactivity (games and competitions).<br />
THE RULES OF SOCIAL STORYTELLING<br />
Even when it comes to the social version of storytelling there<br />
are rules that should be followed as well as three fundamental<br />
steps or phases.<br />
Storytelling: this serves for showcasing the personality of the<br />
brand, its uniqueness.<br />
Story making: this serves for demonstrating creativity.<br />
Story doing: this serves for getting Internauts involved.<br />
#1- Be sure to tell your story with the best possible tools. Select<br />
the most appropriate ecosystem, depending on your desired<br />
target and objectives, always bearing in mind that socionauts<br />
are active on an average of 2.7 platforms<br />
#2 - Utilize the method of visual storytelling. An image, a video<br />
or an illustration can be much more effective than a lot of words<br />
(remember, a picture is worth a thousand of them!)<br />
#3 - Nourish and bolster the storytelling with plenty of contents<br />
#4 - Highlight the human side of the story, in other words give it<br />
some drama, drawing freely on your own personal experiences,<br />
perhaps imbuing the tale with a touch of humor<br />
#5 - Make your consumers participants by drawing them into the<br />
story, giving them an opportunity to be actors<br />
#6 - Share stories with the consumers that feature aesthetic<br />
appeal and lots of creative imagination<br />
#7 - Telling your story by means of the social networks may prove<br />
to be an effective way of getting consumers involved<br />
10 SUCCESSFUL EXAMPLES<br />
Heritage, tradition and know-how. Here are a few company stories<br />
perfect for storytelling<br />
AFS International<br />
AFS International is a company with more than sixty years of<br />
accumulated experience. In its central Italian production plant in<br />
Naples, the company has been turning out beachwear since back<br />
in 1952: the eve of the revolution in style ushered in by bikinis<br />
on the sunny beaches of the Mediterranean. Since its founding,<br />
AFS International has sold more than forty million items in fully<br />
62 countries around the world. The design work, acquisition of<br />
materials, cutting of the models and planning of production are<br />
carried out in the company’s central offices. Thanks to 60 years<br />
of experience in the field and the collaboration of more than 100<br />
specialists in the field of fashion, AFS International has managed<br />
to establish itself as one of the major manufacturers of beachwear<br />
in Italy. The goal is to be able to offer a wide range of products,<br />
each one conceived to combine the benefits of style and comfort.<br />
This is achieved by means of four luxurious but still affordable<br />
collections, each year including more than 500 different styles.<br />
They also provide a vast array of accessories (handbags, footwear<br />
etc.) perfectly coordinated with the collection, completing the<br />
lines of swimsuits by AFS International.<br />
Parah<br />
Since 1950, the year when it was founded, Parah has been<br />
synonymous with stile, craftsmanship femininity, exclusivity and,<br />
above all, the best of the made in Italy tradition. Over the years<br />
the company has achieved a high level of success, establishing<br />
itself as a leader in the beachwear and lingerie sector on a<br />
worldwide basis. Parah has always paid close attention to fashion<br />
and what the market was looking for. By means of its collections<br />
it has managed to stay abreast of women’s desires and correctly<br />
interpret the evolutions in the feminine realm, constantly updating<br />
its style and continuing to ensure the best quality, in terms of<br />
both the industrial production and artisanal attention to detail.<br />
By combining a great tradition with a pioneering vision, it has<br />
always stood out for its unflagging efforts on the design front,<br />
focusing particular attention on the quality of the materials, the<br />
details and craft-based production values. Luxury and seduction<br />
are amply represented in each and every collection by garment<br />
rich in detailing, rich, alluring colors, shapes and accessories, in<br />
order than any woman may feel special and wonderfully sexy. In<br />
2015 this outstanding manufacturer will be celebrating sixty-five<br />
years of business activity with 65 YEARS #ParahWorld, a special<br />
event prominently featured on the calendar of the Milan Fashion<br />
Week, slated for this September.<br />
Stress<br />
Domani is a brand that came into being back in 1984,<br />
manufactured and distributed by Stress s.r.l.; it has always<br />
managed to combine creativity and research, catering to<br />
demanding, savvy women who are fond of simply being who<br />
they are. The style and peerless sophistication of the materials<br />
reflects the powerful personality of all women, eager to affirm<br />
themselves also on the beach with a smart statement. These<br />
fine collections are distributed throughout the world by Harrods<br />
of London to the boutiques of the Bellagio Casino in Las Vegas,<br />
from the exclusive Voile Rouge in Saint Tropez to the fashionable<br />
beaches of Marbella, all the way to the furthest Greek Islands,<br />
by way of the best stores in such world capitals as New York,<br />
Moscow, Rome and Casablanca.<br />
The unique style and immediately recognizable signature flair of<br />
Domani appeal to the confident, decisive women who appreciate<br />
the panache of this luxurious collection. Since 2001 Stress s.r.l.<br />
has been producing D.J. and Atlantique, two distinctive beachwear<br />
brands that, while conserving the same concepts, address the<br />
needs and desires of a wider public of highly discriminating women.<br />
Pierre Mantoux<br />
Way back in 1932 Ottorino Giangrossi founded the loom-made<br />
stocking industry. The combination of materials, primarily silk,
ENGLISH TRANSLATION<br />
guaranteed a high quality, extremely elegant product. After the<br />
Second World War, his son, Remo, and his wife Velia pushed the<br />
boundaries beyond purely functional emphasis of this product,<br />
creating a unique and inimitable fashion product. 1958 was<br />
the year that saw the birth of Lycra and Milan immediately<br />
embraced this miracle fiber, known for its strength and, above<br />
all, elasticity, applying it to the hosiery sector by means of the<br />
modern manufacturing techniques wielded by the company,<br />
capable of fashioning this pioneering fiber into a super-lightweight<br />
veil, leading to the development of pantyhose.<br />
In the London of 1960 a visionary design genius by the name<br />
of Mary Quant designed the first miniskirt, transforming the<br />
definition of femininity of the age. The emblematic miniskirt<br />
became an international phenomenon; women’s legs were<br />
proudly revealed in capitals across the world, giving rise to the<br />
first collaboration between the couturiers and Pierre Mantoux. In<br />
1980 the designers selected the iconic pantyhose of the brand,<br />
flourishing a fake seam in back, as the indispensable accessory<br />
for their catwalk shows and the company began to expand, selling<br />
its products in such luxury outlets as La Rinascente, Le Bon<br />
Marché and Bloomingdale's. In 1990 the little workshop became<br />
an international industry. Pierre Mantoux was distributed in more<br />
than fifty countries across the world and the product selection<br />
was expanded to include the first bikini models, continuing to<br />
expand with the first Pierre Mantoux clothing collections in the<br />
first years of the new millennium. The passion for craft-based<br />
production techniques, incredible fabrics made in Italy and lots of<br />
years of close work together with acclaimed designers eventually<br />
led to the establishment of Pierre Mantoux Couture, the line<br />
featuring swimsuits featuring luxurious fabrics and materials.<br />
Pierre Mantoux is now synonymous with luxury, the highest levels<br />
of quality and all the best in the tradition of products which<br />
have been made in Italy. A family company for more than eighty<br />
years, it was founded on a unique and indivisible set of values:<br />
exclusivity, tradition, innovation and made in Italy.<br />
Valery<br />
Valery, an Italian manufacturing firm founded in 1978 and<br />
eventually, thanks to the unfailing intuition and indefatigable<br />
capacity of the Demichelis family (Lorenzo in the role of general<br />
manager and in charge of design, Giovanna, heading the<br />
production division, and Sabrina working on the commercial side)<br />
within twenty short years emerging as a leading company in its<br />
sector when it came to style, capable of distributing its creations in<br />
more than forty nations across the globe. This remarkable capacity<br />
was amply demonstrated by the European Community in 1995<br />
when Valery was included in the list of the 500 most innovative<br />
companies in all of Europe, the first Italian clothing firm to receive<br />
this honor. Valery was also recently included in the volume, 100<br />
Eccellenze Italiane, published by Riccardo Dell’Anna, telling the<br />
amazing tale of contemporary Italian entrepreneurial success<br />
by means of one hundred stories of uniquely Italian excellence,<br />
broken down by sector and category. The result is a paper gallery<br />
of over one thousand people, brands, companies and institutions<br />
representing the best of Italian business know-how, providing<br />
an inspiration for anyone eager to success and willing to work<br />
hard to achieve their goals.<br />
Lisanza<br />
Founded way back in 1920, the Maglificio Lisanzese immediately<br />
bore the imprint of its exceptionally young founder, a woman by<br />
the name of Liberata Bodio, who had learned the knitting art<br />
making hosiery, gloves and sweater for the families of the soldiers<br />
serving in the mountainous areas of Italy during the First World<br />
War. By 1950, the progressive development of the enterprise led<br />
to continuing successes in the international markets. The success<br />
of Maglificio Lisanzese is due to the determination to focus on<br />
higher-end, quality products. In 1975 at the age of 80, the founder<br />
died. She had always displayed an industrious tenacity which<br />
is still remembered by the workers who acknowledged her as a<br />
teacher, people who are still employed by the firm. Liberata’s spirit<br />
is carried on by her daughter, Rosarina, and her grandchildren,<br />
currently responsible for the management of the company. The<br />
75 year life of this knitting firm have also been distinguished by<br />
the trademarks utilized in three highly significant periods of the<br />
company’s long history. The first Maglificio Lisanzese brand was<br />
utilized until the Forties and displayed the traditional symbol of<br />
wool yarn. The second was used until the Seventies, abbreviating<br />
the word, Lisanzese. The third (and current one) brandishes<br />
the name of the village on Lago Maggiore where the knitting<br />
company has its headquarters. Today, the Lisanza brand can be<br />
found all over the world. It is synonymous with a product which<br />
is guaranteed at every level. The firm’s traditional products (knits)<br />
have been expanded to include foundation garments and fine<br />
lingerie. Lisanza produces items in wool, silk, luxurious cotton<br />
lisle and linen. Everything, including even the packaging, is<br />
really done at the main plant right in Italy, everything from the<br />
work on the tubular machines, using yarns of wool, silk lisle<br />
cotton, wool-silk blends and even cashmere, to the thousands<br />
of thousands of strands that are intertwined in order to make<br />
lace fabrics, natural fibers, which to this day represent a major<br />
feature of the production.<br />
Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano<br />
Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano has represented the very essence of made<br />
in Italy from 1967. Craft-based manufacturing values, seeking out<br />
and carefully selecting only the highest quality primary materials,<br />
scrupulous attention to detail and an unmistakably glamorous<br />
panache. These are the features that distinguish the entire array<br />
of products of the brands belonging to Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano,<br />
synonymous with quality, style and Italian flair. Gruppo <strong>Intimo</strong><br />
Italiano is the fruit of the longsighted vision of Roberto and Carla<br />
Tonti, who back in 1967 decided to present their products on<br />
the wholesale marketplace under the Tatà brand, a line of highend<br />
lingerie featuring a product that was almost completely new<br />
at the time, a dressing gown. Within just a few short years, the<br />
talent of the people and high quality of the products enabled<br />
the company to become a leading brand in the firm’s main target<br />
market of Italy, earning the appellation as the queen of dressing<br />
gowns. By the middle of the Seventies, Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano<br />
expanded beyond it merchandise and geographical boundaries,<br />
including new product areas associated with lingerie, bolstering<br />
and promoting the expansion into foreign markets. At the end<br />
of the Eighties, when the company took on board the daughter,<br />
Sabrina Tonti, an eclectic and vivacious designer who had received<br />
her professional training in New York, Pepita was created. The<br />
new Pepita brand is distinguished by its use of brilliant colors<br />
and a style that is both glamorous and contemporary. Over the<br />
course of the years the true definition and identity of the brand<br />
became more and more apparent, revealing a clear homewear<br />
character, but also turning out to be perfect as daywear. From<br />
the beginning of the Nineties the two brands, Pepita and the<br />
long-established Tatà, started being exclusively distributed to the<br />
retail sector, servicing over 650 businesses in Italy alone and<br />
350 outside of Italy. Today, the numbers speak for themselves<br />
when it comes to Gruppo <strong>Intimo</strong> Italiano: 5,000 square meters<br />
where the manufacturing is carried out, two well-established<br />
brands (Pepita e Tatà), one brand of beachwear (Pepita Forte<br />
dei Marmi), one brand of prêt-à-porter (Pepita 24/7), 24 nations
ENGLISH TRANSLATION<br />
in which the products are marketed, thousands of multi-label<br />
retail outlets, seven single-label operations (Forte dei Marmi,<br />
Rome, Saint Petersburg, Moscow, Beijing and Nanjing), three<br />
showrooms (Florence, Milan and Moscow).<br />
Ambra<br />
Ever since 1962, Giuseppe and Margherita Toppino, the owners<br />
of a little workshop making foundation garments for third parties,<br />
had been harboring a secret ambition, a dream of creating their<br />
own line of very high-end artisanal foundation garments. Thanks<br />
to their enterprising spirit, what had once only been a small<br />
workshop was gradually transformed into a full-fledged, modern<br />
industrial operation, boasting all the latest technologies and plant<br />
equipment, a facility that, nevertheless, continues to focus on<br />
time-honored craft-based values like manual skill, scrupulous<br />
attention to details and the sort of concealed details typical of<br />
by now long-lost artisanal workmanship practices. By the end of<br />
the Eighties they were able to abandon working for third parties,<br />
setting up Ambra, a project whose growth was significantly aided<br />
by the active participation of the couple’s children, Giuseppe<br />
and Margherita, who had come on board at the company in the<br />
meantime. Ambra’s headquarters is located in Piedmont, in<br />
Alba, an area known for its powerful entrepreneurial spirit and<br />
headquarters of several successful firm known throughout the<br />
world (Ferrero Dolciaria, Miroglio/Vestebene, Mondo Rubber,<br />
etc.), but also a part of Italy known for its excellent wines (above<br />
all, Barolo and Barbaresco) and the home of that undisputed<br />
gastronomic king, white Alba truffles, known and appreciated<br />
throughout the entire world. The choice of Ambra as the name<br />
for their company was prompted by the luxurious, seductive<br />
associations conjured up by the fossil mineral which inspired<br />
the product lines, as well as the desire to provide a genuinely<br />
Italian product with an authentic Italian name. For the company,<br />
making foundation garments is truly like creating works of art.<br />
This is why they wouldn’t consider outsourcing certain phases<br />
of the production and/or construction process abroad; this would<br />
only contaminate the purity of their ideal, compromising the<br />
credibility of turning out a genuinely craft-based, top-quality<br />
product. The initial idea, the original vision land the selection of<br />
the materials, the stylistic creation, the realization of prototypes,<br />
the rigorous fittings and scrutiny applied to the practicality of<br />
the models, the production, including the cleaning, revisions<br />
and meticulous checking of the garments, even the logistics,<br />
everything is carried out in the single plant facility in Alba,<br />
thanks, naturally, to the highly skilled and dedicated contributions<br />
on the part of highly-motivated, conscientious personnel. In an<br />
age of globalization, outsourcing work to countries with cheaper<br />
labor costs and fierce competition from manufacturers outside of<br />
Europe with markedly lower costs, what in the end distinguishes<br />
an Ambra garment is its exclusive and indispensable made-in-Italy<br />
character. A network of agents for the Italian market and for abroad<br />
handles the promotion and presentation of the collections to the<br />
customers. The foreign market is demonstrating a significant and<br />
growing interest in Ambra products which at the specific behest<br />
of the owners and in keeping with their corporate philosophy are<br />
created to do their utmost in maintaining those indispensable<br />
characteristics of artisanal excellence and exclusivity typical of<br />
limited products of fine niche products.<br />
IntimaModa<br />
A fascinating story that since 1970 has been touching to women<br />
in a special way: right against their bare skin. The fruit on an<br />
initiative on that part of Ruggero Franciosi and his son, Giancarlo,<br />
the brother of Gian Paolo and Marco, saw the creation of the<br />
first workshop for the production and sales of Falck foundation<br />
garments, a facility in which 7 employees worked. In one room<br />
they cut the garments by hand and in another they sewed them,<br />
then selling the fruit of their labors to wholesalers. 17 February<br />
is the date given as the official beginning of Falck S.p.A.<br />
headquartered in Modena. In July of 1977 Falck S.p.A. moved<br />
to its current location in Cognento and in 1985 they decided<br />
to continue in the family tradition, at the same time developing<br />
innovative new ideas. It was thus that the company was renamed<br />
to Intima Moda S.r.l. and began dealing with the first important<br />
challenges as a result of receiving new requests from the market,<br />
during those years still in vigorous expansion. Following their<br />
desire to grow further, in 1991 the Franciosi brothers decided<br />
to expand the range of products by means of the acquisition of<br />
the Verde Veronica lingerie brand. After that they created the<br />
Verdissima brand, which made it possible for the company to<br />
position itself at the upper-end range of the market. Sales began<br />
to steadily rise over the course of the years. In 2007 Intima Moda<br />
purchased the Margherita Mazzei brand and in 2010 got into<br />
the outerwear clothing business with the You line, an extension<br />
of the style concepts behind the Verdissma look. Thanks to an<br />
expanding market and a careful diversification of the brand,<br />
they were able to make Intimamoda S.p.A one of the leading<br />
companies in its sector today.<br />
Trucco Tessile<br />
The Trucco Tessile Company was founded back in 1960 by<br />
two brothers, Giorgio and Piero Trucco, previously active in the<br />
family’s commercial business in the textile and apparel sector.<br />
The growth of the company is without a doubt due, in addition<br />
to the increase in consumption that characterized the Seventies<br />
to the canny intuition of Giorgio Trucco who managed to be<br />
among the very first in Italy to develop the innovative and modern<br />
concept of knit pajamas.<br />
A second decisive strategic step was represented by the purchase<br />
of one of the most important Italian companies in the entire<br />
sector: M.M.T. of Turin, founded way back in 1926, a leading<br />
company in the production of a vast array of intimate apparel<br />
garments sold under the Alpina label.<br />
Over the years, Trucco Tessile established itself as a domestic<br />
leader in the area of knit underwear and nightwear for men and<br />
women. In addition, with the Ghiro brand, entirely manufactured<br />
in Italy, by the Nineties they had begun exporting and distributing<br />
in various countries around the world, participating at the major<br />
international trade fairs for the sector. In 2014 the Botta family<br />
purchased Boglietti Spa, the first knit manufacturer in Italy,<br />
founded way back in 1867 by Antonio Boglietti in the area of<br />
Biella, a zone boasting a significant and well-established tradition<br />
when it came to woolen goods and luxury yarns.<br />
The Boglietti, Kristal and Stefania Canavesi brands and the<br />
production of knit intimate apparel thus came into the hands<br />
of Trucco Tessile, which proceeded to shore up its presence in<br />
the Italian marketplace and the area of specialized retail in Italy<br />
and abroad, creating an industrial textile hub with manufacturing<br />
experience and know-how going back some 150 years.<br />
HOW TO MAKE YOUR OWN STORYTELLING WORK<br />
#1 - Define your goal: Drive to store, image, notoriety<br />
#2 - Create the best storytelling possible; work in collaboration<br />
with qualified professionals, specialists capable of highlighting<br />
values and DNA, always bearing in mind the desired goal and<br />
objectives<br />
#3 - Create you story in the best way possible, i.e. paying close<br />
attention to the storytelling (in the case of a store by means of<br />
theatrical devices, the window). And be consistent in terms of<br />
message and content, from the Internet to the retail outlet
ENGLISH TRANSLATION<br />
#4 - When telling a story, the most important thing is to bring<br />
it to life. By means of story doing it is possible to transform the<br />
store into a venue providing a shopping experience capable of<br />
generating emotions<br />
#5 - Make the story go viral and social. Social storytelling implies<br />
the presence of the consumers in the story in order to engage<br />
them, allowing them to participate and interact<br />
AWARDING HERITAGE<br />
Even Eurovet recognizes and honors experience and tradition.<br />
Each year Eurovet honors these values, naming a brand as<br />
Designer of the Year at the Salon International de la Lingerie<br />
and a fabric manufacturer at Interfilière. For the January <strong>2016</strong><br />
edition the prestigious award are going to the Hanro brand of<br />
Switzerland at the Salon de la Lingerie and the Willy Hermann<br />
company at Interfilière.<br />
For the Designer of the Year award the Eurovet panel of judges<br />
was looking for two evocative brands, boasting a long tradition and<br />
extensive experience, brands that had demonstrated exceptional<br />
creativity in recent years. This prestigious award is officially<br />
presented to the two brands during the press conference the<br />
first day of the Salon International de la Lingerie on 23 January.<br />
Hanro<br />
For over 130 years, Hanro has been creating exceptionally high<br />
level lingerie, nightwear and loungewear products. Founded back<br />
in 1884 in Switzerland, Hanro has always been synonymous with<br />
understated luxury, natural elegance and top-quality garments<br />
that are a genuine pleasure to wear. Decades of tradition, stateof-the-art<br />
technological innovations and contemporary design<br />
have conspired to make Hanro un brand that stands out from all<br />
the others. For the creation of their collections they use nothing<br />
but luxurious materials and the latest technologies in the field of<br />
knits, always paying great attention to the smallest details. The<br />
final result is an exceptional luxury product, incredibly comfortable<br />
and sure to last for a long time, products that are selected by<br />
sophisticated women and discriminating men throughout the<br />
world. This amazing level of quality can be felt against the skin<br />
when wearing these fine products.<br />
In 1884 Albert Handschin opened a factory for manufacturing<br />
knits in Liestal, Switzerland. His idea was to produce lingerie<br />
from soft and comfortable natural fibers for elegant, modern<br />
women. In 1913 the Hanro brand was officially registered, the<br />
name being inspired by a combination of the first syllables of<br />
the business partners’ last names: Albert Handschin and Carl<br />
Ronus. From the very beginning the Swiss company focused its<br />
manufacturing efforts on products made with circular knitting<br />
machines, giving rise to tops and bodysuits in fine wool and silk.<br />
In the beginning the goal was simply to keep the body warm, but<br />
as time passed the two partners gradually developed a genuine<br />
lingerie collection that was both fashionable and seductive.<br />
In the Fifties and Sixties the creation of nightwear and elegant<br />
lingerie proved to be a way to further establish the fine reputation<br />
of the name and the fame of Hanro in the realm of high society.<br />
The Hanro collections captured the glamour of Hollywood, but<br />
with a dignified Swiss spin. Seductive, created to showcase<br />
the feminine body, this fine lace lingerie was created to enable<br />
a woman to celebrate her individual femininity. Here’s an<br />
emblematic example if ever there was one: Marilyn Monroe was<br />
wearing Hanro under in the famous scene of that great classic<br />
film, The Seven Year Itch.<br />
The Seventies witnessed the affirmation of the raschel (or the<br />
most commonly produced machine-made) lace trend and new<br />
colors. The creativity of Hanro knits catapulted the Swiss brand to<br />
the top in the world of fine lingerie. In the Eighties and Nineties<br />
Hanro opened the way to a new aesthetic awareness and wellbeing,<br />
with pure, essential styling in extremely fine mercerized<br />
cotton. The celebrated Cotton Seamless Spaghetti Top, worn by<br />
the lovely Nicole Kidman in Eyes Wide Shut became a bestseller<br />
during those years. Over the last decade the modern collections<br />
of Hanro loungewear have increasingly captured the casual spirit<br />
of the new century. The casual outerwear manages to combine<br />
under- and outerwear in a creative new way.<br />
In 2014 Hanro celebrated its 130 anniversary.<br />
Willy Hermann<br />
Since 1934 the Willy Hermann Company has specialized in<br />
the production of knit fabrics for underwear, lingerie, sports<br />
and leisurewear, swimwear, home and loungewear. In addition,<br />
recent technological breakthroughs have made it possible to<br />
extend the use of Willy Hermann fabrics to the field of technical<br />
textiles, as well. Willy Hermann features a completely integrated<br />
manufacturing system, also including dying and finishing plants.<br />
There are four manufacturing divisions: circular and rectilinear<br />
knitting, tubular knitting, body-sized knitting and seamless<br />
(featuring Santoni machines). The raw, unfinished fabric is all<br />
produced in the headquarters plant located in Hard, Austria,<br />
while the dying and finishing operations are carries out in the<br />
plant in Niederfrohna, Germany. The most famous fabrics, unique<br />
creations, are the ones that flourish the registered Superfine label,<br />
the fruit of painstaking research and experimentation carried out<br />
by the company over the decades in order to achieve extremely<br />
elevated levels of fineness. For people wearing garments made<br />
from Superfine fabrics by Willy Hermann they are in for an<br />
experience of exceptional comfort, accompanied by a distinctive<br />
aesthetic aspect. The Willy Hermann, like so many traditional<br />
firms in this sector, happens to be a family-run business. Since<br />
it was founded back in 1934 it has always been owned by the<br />
Hermann family. The founder was actually a gentleman by the<br />
name of Willy Hermann (1898-1974) and for a number of<br />
decades the company was run by his sons Heinz (1935-2012)<br />
and Horst (1937-1997). The top executive positions in the<br />
company have always been largely held down by members of<br />
the Hermann family. The current management team belongs to<br />
the third and fourth generation of the Hermanns who are proud<br />
to be able boast loyal personnel, employed by the company for a<br />
great many years, in certain cases many decades. The devotion<br />
and enthusiasm of the employees represents an important aspect<br />
for the Willy Hermann Company.<br />
THE EVOLUTION OF STORYTELLING<br />
The pivotal importance of storytelling (often a decisive factor) has<br />
long been understood by Future Concept Lab with its legendary<br />
workshops. But that the plot of the narrative has to feature an<br />
authentic, clear and compelling point of view, far surpassing the<br />
conventional canons of persuasion, is a whole different story.<br />
“The old canned formulas simply don’t work, the ones based,<br />
as inthe past, on artistic creativity and autobiographical<br />
celebrations”,<br />
explained Francesco Morace. “What, on the other hand, is required<br />
is editorial skill, the talent to select the right tack, strike the<br />
right tone, beginning with the context, the relational occasion.<br />
In this exercise, which only experimentation and experience can<br />
guarantee, what is required is a flair for refining the message and<br />
evaluating the temperature of the relationship, the right mix<br />
between credibility and originality, interpreting the given and<br />
originality of perspective. In recent years the world of advertising<br />
has enthusiastically embraced the narrative dimension, focusing<br />
with determination on storytelling. The new frontier of narrating<br />
today is shifting in the direction of creating original stories, in a
ENGLISH TRANSLATION<br />
context of authentic story creation. Editorial capacity therefore<br />
becomes a key element in order to deal with the complexity of the<br />
contents and the variety of messages. Every company, every<br />
agency, every source of communication must avoid limiting itself<br />
to simply churning out facile messages. What is necessary is<br />
assuming a point of view, developing the ability for combining,<br />
defining an interpretation of the world capable of generating<br />
meaning. A determining element of the Edited Life trend is<br />
represented by the alliance between man and machine, between<br />
brains and algorithms. The superabundance of messages may be<br />
managed by means of digital tools, but the algorithms by<br />
themselves cannot guarantee the quality of the content. As was<br />
recently suggested by Mark Zuckerberg (in a heated debate with<br />
Arianna Huffington), the key elements of communication in<br />
the near future will be richness and speed, in other words, the<br />
capacity to generate contents, stories, narratives and meaningful<br />
conduits, material capable of reaching specific people by means<br />
of a variety of different channels and with increasing effectiveness<br />
and less disturbance. This represents a variation of the Quick<br />
& Deep paradigm which we may rechristen as Quick & Rich”.<br />
According to the analyses conducted by the Future Concept Lab,<br />
the evolution starts as Artistic Archetype (2005-2008),<br />
communication that is based on creativity, taste, pleasure and<br />
gesture, proceeding through Blending Stories (2009-2011),<br />
personal and collective stories as a form of reciprocal recognition<br />
and attraction, moving on as Eminent Conversation (2012-2014),<br />
excellence in dialogue in the new form of communication and<br />
information, winding up as Edited Life (2015), communication<br />
which transforms the company into an editor and data into<br />
contents to be shared. This trend is characterized by digital<br />
fruition and territorial intervention, exclusivity of fashion and<br />
inclusivity of design, art that communicates and messages<br />
that enrich. Research and profound thought for enriching free<br />
moments. Traditional writing meets the corporate world in a spirit<br />
of partnership. Companies narrate their unique DNA by means<br />
of creating contents. Some strategic indications: make the shift<br />
from storytelling to story creation, from a simple narrative to the<br />
creation of original, innovative contents, beginning with data in<br />
order to originate tales, stories, narratives, somewhere between<br />
fiction and documentary, consider classic writing methods as a<br />
strategic partner for the development of transversal campaigns.<br />
CASE HISTORY<br />
Oscalito, a nice italian story<br />
Oscalito is a brand that evokes esoteric origins, but in reality is<br />
merely another one of those acronyms Italians are so fond of.<br />
Osvaldo Casalini Lino Torino, the names, the places and the<br />
story of the brand, all encapsulated in four short syllables and<br />
in the famous silhouette, which issued from the school of Gino<br />
Boccasile; together they tell the story of a family, a city and a<br />
great passion.<br />
Back in the early Thirties in Turin, Osvaldo and Lino Casalini<br />
started manufacturing fabrics in cotton and wool. In 1936 the<br />
Oscalito brand came into being, a brand which used only highquality<br />
natural fibers, developing three lines of intimate apparel<br />
and fashion knits for men, women and children.<br />
After the painful war years the Casalini brothers managed to<br />
set up the two textile machines salvaged from the wreckage<br />
of the war in a low industrial building along the river Po and<br />
production started up again with the renewed enthusiasm of<br />
the post-war reconstruction period. In 1946 Osvaldo and Lino<br />
celebrated the tenth anniversary of the Oscalito brand: a photo<br />
shows them on top of Mount Cervino, 4,778 meters above sea<br />
level, several miles above the bed of the Po, but not too high<br />
for their dreams. The workshop continued to grow, always using<br />
very high levels of primary materials. They abandoned children’s<br />
items in order to more efficiently devote themselves to men’s<br />
and women’s products.<br />
Lino’s sons, Arrigo and Andrea, barely adolescents, posed for the<br />
brand’s advertising campaign, but the passion for fabrics was<br />
kindled initially only in the heart of Andrea. Arrigo, for his part,<br />
preferred to study jurisprudence, while Andrea received a degree<br />
as a textile expert and in 1967 left for the College of Textile Art<br />
and Technology in Leicester (today, a Polytechnic Institute). Once<br />
back in Turin, he began to tinkering around, trying out designs<br />
on wild and pattern textile machine, new yarns and expanding<br />
the range of products to include fashionable items. These new<br />
developments turned out to be a hit, as far away as the United<br />
States. The orders started rolling in at Oscalito, creating a lot<br />
more work and responsibility. In 1975 Arrigo joined the company,<br />
working in the sales division. Years of continuous development<br />
and growth followed, both in terms of traditional classic items<br />
as well as the fashion lines, which took off with special vigor,<br />
soon accounting for 65% of all sales. The exports followed the<br />
same trend. In 1980 it represented 40% of sales, but today it<br />
accounts for fully 70%.<br />
In a society that was by now globalized, the Oscalito corporate<br />
policy was determined to maintain an authentically made in Italy<br />
manufacturing chain. All the manufacturing processes, from the<br />
creation of the model to the finished product, including knitting<br />
and finishing, takes place in the Turin plant on via Asiago,<br />
the current headquarters, from which some 320,000 finished<br />
garments emerge each year, of which a small share are made<br />
for exclusive brands who have dressed such stars as Cameron<br />
Diaz and Mick Jagger.<br />
“In an increasingly difficult and globalized competitive scenario,<br />
where we are up against companies comparable to ours in terms<br />
of size and business model, as well as giants capable operating<br />
transversally across a number of different sectors, the company<br />
has made a precise choice”, explained Dario Casalini, the son<br />
of Andrea and Gisa, who three years ago became the firms chief<br />
executive officer. “We decided to focus our selection in a special<br />
niche of the market, distinguishing ourselves for our excellent<br />
quality and authentic made-in-Italy rationale. As a matter of fact,<br />
ever since 1936 the entire manufacturing process, from the yarn<br />
to the finished garment, takes place in our Turin plants, where<br />
we use highly precise machines, while at the same time still<br />
doing a lot of work the old-fashioned way, by hand. In certain<br />
ways our business model may appear uneconomical, but we<br />
firmly believe in quality without compromises and up until now<br />
this commitment and our efforts have always been rewarded”.<br />
Attending the most important trade fairs in the sector represents<br />
an excellent opportunity to meet with buyers and other industry<br />
members, as well as a chance to present the distinctive Oscalito<br />
quality in an immediate manner, ‘with no veils’, so to speak.<br />
“The company has finally decided to tell its story and feels the<br />
need to explain all the painstaking efforts and hard work that is<br />
required by a unique Italian manufacturer of excellent fashions,<br />
such as Oscalito”, added Michele Baggio, the firm’s head of<br />
marketing and sales. “At the big Parisian Salon International<br />
de la Lingerie we plan on bringing along one of our machines in<br />
order to demonstrate for the curious and enthusiastic fans just<br />
what is entailed by the sort of slow production methods employed<br />
by Oscalito. Along parallel lines we are looking into a series of<br />
initiatives suitable for providing a firsthand understanding of our<br />
business, including in the retail sales outlets. In other words,<br />
regarding the future I would like to say that it’s hard to imagine
ENGLISH TRANSLATION<br />
that Oscalito will sit back on it laurels and fumble the ball, as<br />
we intend to play more vigorously and with greater determination<br />
than ever. .<br />
80 years of Oscalito style<br />
The firm is known for a number of materials, including tubular<br />
ribbed knits, elegant and comfortable, as well as fine silk organza,<br />
rustling taffeta, macramé lace, Leavers and Chantilly lace as well.<br />
Oscalito quality is based on scrupulous attention to even the<br />
smallest details, but it’s the sophisticated understated details,<br />
especially the stripes, that go into creating the distinctive Oscalito<br />
style. From the very first models of delicate women’s underwear<br />
knits, with lace cups created by the talented Elsa Casalini, to<br />
the colorful, unisex T-shirts of the early Seventies, items very<br />
popular in the American market, experimenting with passion all<br />
sorts of unprecedented new combinations and different yarns,<br />
the elegance of Oscalito has gradually evolved, culminating in<br />
the current intimate apparel items that may also be sported as<br />
outerwear, clothing that is pleasant to wear and show off. Two<br />
collection a year, elegantly interpreting the trends of the season,<br />
feature luxurious shells in wool/silk blends or cashmere, as well<br />
as hyper-feminine sweaters with insets and dainty trim in silk<br />
and lace, intended to be worn in the evening with a pair of flared<br />
pants for the winter; or little cardigans in fresh cotton, sweaters<br />
with a nautical panache for more casual occasions and models<br />
in jersey, soft and sensual as lingerie, for the summer season.<br />
In the company archives they still conserve all the designs, the<br />
models, the technical mock-ups and the color cards: the top<br />
boasting wide or narrow shoulders in fine lace, the sweaters<br />
made from merino wool and Lurex, featuring motifs inspired by<br />
major Italian and European monuments from the Seventies, not<br />
to mention the images of all the fans of peerless Oscalito quality<br />
and Maglificio Po in the glamorous worlds of film and fashion.<br />
A rich patrimony of tradition, legacy and know-how that under<br />
no circumstances can be allowed to be lost over the years. As a<br />
matter of fact, in order to celebrate the eighty years of Oscalito<br />
a special Anniversary capsule collection was created, featuring<br />
revamped versions of some of the brand’s most iconic models.<br />
“The colors and the forms of nature, the recollections of a<br />
journey, the allure and evocations of art, architecture, as well<br />
as the theater, the fashion shows of the big designer labels, not<br />
to mention the simple elegance of an ordinary person seated<br />
next to us in the metro”, explained Gisa Casalini, Andrea’s wife<br />
and head of the design department. “For us there are clearly<br />
innumerable sources of inspiration and they evolve and renew<br />
themselves with each passing season, but it is always by means<br />
of the quality of the fabrics and the masterful use of details that,<br />
in the end, one recognizes that unmistakable Oscalito look, that<br />
special flair for style: sophisticated and seductive, refined and<br />
romantic, intriguing and chameleon-like, but always unique,<br />
highly personal and recognizable”.<br />
The manufacturing chain<br />
Although operating in a world by now globalized, Oscalito<br />
has managed to maintain an authentically made-in-Italy<br />
manufacturing chain: all the manufacturing processes, from the<br />
creation of the model to the finished product, including knitting<br />
and finishing, takes place in the Turin plant on via Asiago. The<br />
Italian identity of the manufacturing chain was recently certified<br />
by Italcheck. Oscalito has also embraced RFID technology which,<br />
applied to the label, makes it possible to completely trace every<br />
single item up and down the manufacturing chain (and not only<br />
by lot), guaranteeing comprehensive control of the products and<br />
punctual, efficient, correct shipments.<br />
“In order to really explain to you how we make our products, I<br />
would have to invite you to the manufacturing plant so you could<br />
see for yourself the traditional, old-fashioned circular knitting<br />
machines, hear the sound of the thousands of needles that move<br />
simultaneously in perfect synchrony, appreciate the perfection<br />
of a fabric which is hand cut by our skilled workers, smell the<br />
rich bouquet of odors and fragrances of the various different<br />
primary materials being worked on”, explained Andrea Casalini,<br />
proud president of the company and head of the manufacturing<br />
division. “Our products are therefore, first and foremost a<br />
powerful, engaging sort of sensorial experience that I could try<br />
and explain by saying that all of our manufacturing choices are<br />
made thinking first of the well-being of the person who will be<br />
wearing one of our garments, because for us comfort, well-being<br />
and beauty are three strands that must always be indissolubly<br />
intertwined”.<br />
Knitting<br />
Oscalito takes advantage of a pool of antique traditional circular<br />
knitting machines which work at a deliberately slow pace in<br />
order to foster quality, highlighting the unique properties of the<br />
yarns involved and, at the same time, imbuing the knit material<br />
with the perfect balance in terms of softness and elasticity. A<br />
gentle finishing treatment followed by a drying process serves<br />
to stabilize the bolt and complete the first phase.<br />
Prototypes and modeling<br />
The research, study and designing of the models are carried out<br />
in-house, drawing on the various skills of external design talents.<br />
The bases, prototypes, combinations of materials and assembling<br />
are handled by the team composed of Oscalito masters and<br />
modelers.<br />
Cutting<br />
Cutting the bolts is done in two separate and distinct operations,<br />
depending on the type of fabric. For jersey fabric and smooth fabric<br />
an automatic cutting machine is used, assisted by a computer.<br />
For tubular ribbed knit fabric, which is the jewel in the Oscalito<br />
crown, special attention must be paid to how the fabric is moved<br />
and handled in order to respect its natural elasticity. The cut is<br />
carried out by hand, carefully guiding the fabric under a band<br />
saw. This is a ticklish undertaking, requiring great accuracy and<br />
precision. All the lace pieces are also cut by hand, following the<br />
outline of cardboard pattern piece and being sure to respect the<br />
pattern on the lace.<br />
Sewing<br />
The sewing room is powered by a belt-powered mechanical system.<br />
A computerized program sorts the lots to be sewn depending on<br />
the single operations involved and sends them to the work stations<br />
according to parameters such as the type of machine used, the<br />
type of stitching to be done, the skill of the operator or the color<br />
of what is to be sewn. A suspended stock conveyor belt parks<br />
the crates where they can be stored until the next operation.<br />
Quality control<br />
When leaving the sewing department, each and every item is<br />
subjected to a quality control. It is measured, checking the seams<br />
and the regularity of the fabric. If the item passes this test, it<br />
moves on to be pressed, then a tag is attached and it is put in a<br />
bag and sent to the finished product warehouse where the orders<br />
are individually prepared, checked and packed together with<br />
advertising material relative to the current season. Shipments<br />
are made daily and handled by reputable express couriers who<br />
guarantee prompt, efficient delivery.<br />
The ethical code<br />
The commitment to sustainable growth. The Oscalito brand was<br />
founded with the express intention of operating in accordance<br />
with the values of responsible, sustainable growth and respect
ENGLISH TRANSLATION<br />
for the ecosystem, including concern for social justice and<br />
safeguarding the environment. This is why the company uses<br />
only natural fibers or fibers of natural origin, investing major<br />
resources in efforts to lower the environmental impact of its<br />
manufacturing operations and processes, privileging collaboration<br />
with manufacturers who have been granted environmental and<br />
ethical certifications and are able to boast characteristics and<br />
environmental performance standards and behaviors in terms of<br />
materials, privileging, where possible, products which have been<br />
made in Italy and geographically as close as possible in order to<br />
minimize environmental impact when it comes to transportation.<br />
In other words Oscalito promotes and champions a culture that<br />
is respectful of the environment in order to foster the wholesome<br />
growth and health of people, while creating improved conditions<br />
for the future of upcoming generations.<br />
STYLE NOTES on page 96<br />
NINA AND THE WOLF<br />
MADE IN ITALY WITH LOVE<br />
A Swiss brand with all the flair of Italian creativity, celebrating<br />
the most profound identity of women<br />
This fairy-tale name manages to conjure up all the glorious<br />
complexity of feminine beauty, capturing the many personalities<br />
that make women such special creatures. A pinch of romanticism,<br />
an aura of seduction, lots of sophistication and -why not- a longing<br />
to play the role of huntress. This is the concept underlying Nina and<br />
The Wolf, recently created and based on the idea of two talented<br />
young Italian women, Marta Rovatti and Gaia Sormani. Both of<br />
these young ladies boast very respectable credentials. Marta<br />
pursued her passion for photography, a family legacy, and once<br />
she had received a degree in design, continued in the Master of<br />
Arts program in photography at the University of Westminster,<br />
working in the meantime with famous fashion photographers.<br />
Today she operates on a freelance basis, working out of Milan,<br />
but her photos are published far and wide, in the New York Times,<br />
in Grazia and on Vogue.it. Since 2013 her photos have been<br />
sold at auction by the prestigious Sotheby’s. Gaia, for her part,<br />
represents the third generation of women in her family who have<br />
been involved in the lingerie sector. After obtaining a masters in<br />
management at the University of Edinburgh and accumulating<br />
experience with a number of “up and coming” fashion brands<br />
in London and Italy, for whom she handled marketing and<br />
advertising, she decided to move on in order to pursue he own<br />
dream: Nina and The Wolf.<br />
From Switzerland, where they both live, Marta and Gaia look to<br />
Italy as the land of consummate savoir-faire, craft-based tradition<br />
and sophisticated fabrics. And so it is here that they have decided<br />
to manufacture the items featured in their collection, foundation<br />
garments and lingerie, boasting a sophisticated flair, a slightly<br />
nonconformist, rebellious edge. The underlying idea is to break<br />
with traditional classifications, moving lingerie beyond its limiting<br />
definition as a fashion accessory and revealing its full potential<br />
as outerwear. As the two dynamic young designers explain: “all<br />
of our products have been designed to also be worn as outerwear:<br />
combined with a pair of jeans or allowed to peek out from beneath<br />
a woman’s favorite t-shirt. In other words, we want to encourage<br />
women to have fun creating playful new combinations!”<br />
High standards of quality are a categorical imperative when it<br />
comes to this brand. Scrupulous selection of the best materials<br />
and the most qualified manufacturers, together with unrelenting<br />
attention to even the tiniest detail, conspire to guarantee that this<br />
collection represents the best of made in Italy. But when it comes<br />
to this magical phrase -one that is often abused- describing so<br />
much more than simply where products have been made, Marta<br />
and Gaia are eager to add two more qualifying words, namely, with<br />
love, in order to point out in the retail context that “every single<br />
item we produce is made with genuine passion. We really put our<br />
hearts into our work, creating products that reflect our values, our<br />
personalities, our very souls”. One could easily assume that Nina<br />
and The Wolf are two antithetical characters, but, in actuality,<br />
they coexist harmoniously, one in the other, because, if the truth<br />
were to be known, Nina may be the real wolf! This possibility<br />
is suggested in the first collection by Marta and Gaia, Classic<br />
Collection, in which two lines were featured: Nina, flourishing<br />
delicate tones and a romantic, sophisticated allure, and The<br />
Wolf, with its bold cuts and provocative styling, sporting lots of<br />
transparency and geometric flounces. In the second collection,<br />
Midnight Sky, it’s the midnight skies, magical and mysterious,<br />
which reveal the most subtle secret of the collection, the moment<br />
in which Nina and the Wolf merge to become one. The featured<br />
fabric is sumptuously shimmering deep blue velvet, combined<br />
with gold Italian lace and diaphanous blue tulle: items created<br />
to be mixed and matched for constantly new and exciting plays<br />
of transparency and beguiling layered effects.<br />
CHRISTIAN LACROIX on page 98<br />
A DESIGNER CAPSULE FOR AUBADE<br />
The French couturier imbues an iconic Aubade line with his<br />
highly personal style<br />
Christian Lacroix represented a turning point in the fashion world<br />
of the Eighties. His first haute couture catwalk show, staged on 26<br />
July 1987, met with roaring success. His fashion vision constituted<br />
a clear break with the cannons of taste of the period; the great<br />
Japanese designers had been determining the agenda with typically<br />
Japanese rigor, but Lacroix challenged this austere Asian approach<br />
to minimalism with an exuberantly feminine and baroque<br />
vision of fashion. The fashion house had just been created a few<br />
months previously, founded by Lacroix himself, along with that<br />
guru of luxury, Jean-Jacques Picart, and the businessman, Bernard<br />
Arnault, headquartering it at a hotel particulier at No. 75 on<br />
the fashionable Rue du Faubourg Saint- Honoré, in the very heart<br />
of Paris. The designer has a vision of fashion which embraces<br />
various different realms, as varied as they are apparently distinct<br />
and distant from one another, from art to folklore and including a<br />
passion for history. He was fond of borrowing elements from these<br />
spheres, mixing them and interpreting them in his own distinctive<br />
way, featuring diverse colors and unexpected, even unorthodox<br />
materials, coming up with stunning outfits that are both elegant<br />
and sophisticated. A year after his first catwalk presentation saw<br />
him debuting in Vogue America, with the cover photographed by<br />
none other than Peter Lindbergh. Anna Wintour, the editor-inchief<br />
of the magazine, selected a Christian Lacroix haute couture<br />
sweater and showed it with a pair of jeans, achieving an unforgettably<br />
modern, scintillating image. Over the course of the Nineties<br />
this French fashion house undertook a process of diversification<br />
in terms of its activities which enabled it to expand its business; it<br />
eventually changed hands and toward the end of the decade the<br />
great Christian Lacroix actually abandoned the maison. Over the<br />
course of his carrier he successfully tried his hand in a number of<br />
different fields -including home linens, decorator accessories and<br />
gift items, as well as fragrances, naturally, not to mention various<br />
segments of clothing-. He created everything from uniforms for
ENGLISH TRANSLATION<br />
the AirFrance crew to bridal gowns, from dazzling theatrical costumes<br />
for the stage and TV. Only a few fields were left unexplored<br />
by the inquisitive, highly imaginative Lacroix. He worked together<br />
with a number of celebrated names, embarking on all sorts of<br />
ventures, such as taking over the creative helm for the Emilio<br />
Pucci brand from 2002 to 2005, working for the Spanish fastfashion<br />
giant, Desigual, and the Kartell design brand, going on to<br />
create custom-designed gowns for such illustrious celebrities as<br />
the glamorous Christina Aguilera.<br />
Having proven his unique flair in the fields of haute couture,<br />
men’s and women’s pret-à-porter and even children’s clothing, it<br />
was only to be expected that the versatile Lacroix would turn his<br />
attention to the exciting field of lingerie. The first collection came<br />
out in 2004, when the dynamic couturier was still at the helm of<br />
the fashion house bearing his name. Today, twelve years later,<br />
this indefatigable designer is repeating the experience for a long<br />
established, highly respected French foundation garment firm,<br />
known for its unmistakable Gallic panache, Aubade, for which<br />
he has created a delightful capsule collection for autumn-winter<br />
<strong>2016</strong>/17, a collection that encapsulates all that is best about his<br />
exuberant fashion vision. When it came to reinterpreting one of<br />
their iconic lines, Idylle Parisienne, Aubade could not have found<br />
a more perfect creative talent. His unique fashion vision combines<br />
his signature penchant for rococo vitality with a wonderfully<br />
modern, contemporary spirit. This fortunate encounter between<br />
the talented Christian Lacroix and Aubade, brings together the<br />
master’s love of art, his dazzling savoir-faire and natural gift for<br />
haute-couture styling, in a daring kaleidoscope of colors vaguely<br />
evocative of the rococo palette. “I largely trust in my intuition”,<br />
explained Lacroix, “and when I was approached by the<br />
Aubade people with a proposal to create this capsule collection,<br />
I jumped at the chance. I felt that we had a great deal<br />
in common, that my passion for fashion would could flourish<br />
in the context of the time-honored heritage of this venerable<br />
company, a firm that represents the best of the French and Parisian<br />
tradition.” The capsule collection, which is being presented<br />
in the supremely appropriate setting of the Parisian Salon de la<br />
Lingerie, brings together the signature Aubade elements and the<br />
contemporary, audacious verve of Christian Lacroix, who imbues<br />
the garments with a modern twist, but one that is tinged with an<br />
alluring old-fashion charm, thanks to the distinctive colors -bold<br />
touches of fuchsia and black and dashes of acid pastels-, the<br />
floral motifs inspired by the sumptuous decorative flourishes of<br />
Versailles and its most distinguished female occupant, Marie<br />
Antoinette, the dainty tassels that dangle voluptuously from the<br />
push-up models, the thong bras that still manage to provide lots<br />
of oomph and support. Sensual and exquisitely feminine the corsets<br />
boast classic motifs of crossed laces, while the short slips reveals<br />
a romantic allure. The lower items include French knickers,<br />
a thong and bikini model. All absolutely heavenly.<br />
FOCUS FIBERS on page 214<br />
SUPPORTING WHAT’S SUSTAINABLE<br />
Excellent performance features and lots of fashion content, but<br />
above all eco-friendly.These are the characteristics of the fabrics<br />
for the summer of 2017, presented at the most recent<br />
edition of MarediModa in Cannes<br />
Technological innovation, trendy styling, but above all information.<br />
These are the three main features increasingly distinguishing<br />
MarediModa-<strong>Intimo</strong>diModa, the annual trade<br />
fair held in Cannes by these two sectors (i.e. beachwear<br />
and underwear). The forum which serves to kick off the fair<br />
was devoted this time around to eco-sustainability and social<br />
responsibility, two highly topical themes, also having<br />
a big impact on the world of beachwear and underwear.<br />
Giusy Bettoni, who in 2007 founded C.L.A.S.S. (Creativity<br />
Lifestyle And Sustainable Synergy), explained the<br />
necessity of responsible innovation for these sectors.<br />
“By way of providing a few statistics, by 2050 the population<br />
will have increased by 33%, the demand for energy<br />
will increase by 50% and the demand for water will rise by<br />
30%”, she explained at the forum in Cannes. "C.L.A.S.S.<br />
believes that responsible, creative innovation constitutes<br />
an essential factor when it comes to our future”.<br />
C.L.A.S.S. is a network of multiple platforms representing clothing,<br />
fabrics and other creative areas utilizing eco-friendly technologies.<br />
It is a comprehensive project, including global communication,<br />
consulting services regarding product development<br />
and marketing. The array of products dealt with by C.L.A.S.S.<br />
can be broken down into three main categories: natural and<br />
organic, recycled and repurposed, innovative and renewable.<br />
Marco Ricchetti of Blumine, who is involved in the economy,<br />
production, communication of culture of consumption with an<br />
eye to sustainability for the fashion and design industry and<br />
is also the co-founder of Sustainability-Lab.net, endeavored to<br />
take stock of the sustainability situation in the textile sector.<br />
“New business models for the fashion and design sectors in<br />
keeping with the tenets of sustainability require new ideas, new<br />
languages and new instruments”, explained Ricchetti on Sustainability-Lab.<br />
“The sharing of planning processes, open and<br />
transparent communication, analysis of the cultural and symbolic<br />
models of consumption, business organization and services<br />
that are compatible with environmental and social harmony”.<br />
Sustainability-Lab is a digital platform that Blumine has<br />
designed and constructed in order to activate the community<br />
of experts, the businesses and institutions that want to<br />
participate in the development of the sustainability culture.<br />
“Over the course of the last several decades the fashion and<br />
design sectors have inflated the bubble of luxury and quick<br />
consumption in the illusion of linear, expanding and unlimited<br />
growth”, explained Ricchetti at Cannes. “Unidirectional communication<br />
has constructed illusory cultural models based on<br />
dazzling spectacular aspects. The financial sector has taken<br />
advantage of this in order to accelerate and expand speculative<br />
opportunities. Today these visions of the economy, the market<br />
and the industry have been called into question by the financial<br />
crisis. Many businesses are finding it necessary to re-evaluate<br />
their manufacturing, communication and financial strategies<br />
with an eye to the values of sustainability. Only a few of them,<br />
however, possess the wherewithal to do so. Our multidiscipline<br />
network offers them the skills and know-how for developing new<br />
products, re-thinking and re-designing organizational models,<br />
elaboration and putting together communication projects based<br />
on the ability to reduce environmental impact, generating lasting<br />
growth, guaranteeing social conditions capable of improving<br />
the safety, heals and general living conditions of the people<br />
involved. This is proving to be a necessary challenge, which<br />
even the fashion industry cannot afford to avoid or neglect. The<br />
concept of sustainable fashion reassesses the material and manufacturing-related<br />
components, without neglecting the crucial<br />
aesthetic and symbolic ones, the elective terrain of the fashion<br />
business, one that turns out to offer promising prospects for navigating<br />
and getting beyond the quicksand and pitfalls in which<br />
the Italian fashion sector currently finds itself bogged down”.
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