Schweizer Schiedsrichter L'Arbitre Suisse L'Arbitro Svizzero

ASA Regione Ticino
mitato ASA, ma collabora fattivamente con la
nostra associazione quale persona esterna.
Rapporti con DSA FTC e ASA
Per quanto concerne i rapporti che l’ASA
mantiene con la FTC direi che durante tutto
l’anno tali rapporti sono stati proficui, di piena
collaborazione, senza particolari problemi
e per questo ci sentiamo di ringraziare il
segretariato ed il comitato della FTC, ma in
particolare il suo Presidente Avv. Luca Zorzi
che nei momenti cruciali che hanno caratterizzato
la scorsa stagione è sceso in campo
personalmente cercando il dialogo con la nostra
associazione.
Durante l’anno i rapporti con la DSA sono
stati altisonanti. Si veniva dalla passata stagione
di ritorno dove i contatti tra ASA e DSA
erano sporadici e le riunioni intraprese per
discutere del questionario nettamente inconcludenti.
Diciamo pure che sotto l’egida
del preposto uscente l’ASA non aveva mai acquisito
grande importanza nel contesto arbitrale
ticinese e rilevava solo alcuni lavori di
poca importanza.
Con la nomina di Riccardo Valsangiacomo
all’interno della FTC, le cose sono nettamente
cambiate.
L’attuale DSA del dopo elezioni, guidata dal
preposto Mauro Clerici, ha mostrato una
grande apertura verso l’ASA. A partire dal
mese di novembre del corrente anno, l’ASA
attualmente viene rappresentata all’interno
della DSA con un proprio rappresentante ossia
dal Presidente Dessaules o dal suo Vicepresidente
Meroni cosa che non accadeva da
diversi anni.
Con la costituzione del gruppo di coordinamento
comune per realizzare la nuova struttura
arbitrale e con l’accesso al gremio della
DSA da parte di un nostro membro, la stessa
Direzione della Sezione Arbitrale ha dimostrato
chiaramente di voler trovare delle sinergie
in comune e di voler collaborare con la
nostra associazione in maniera fattiva e propositiva.
Si può sicuramente dire che questo è
un successo voluto ed ottenuto da tutto il comitato
ASA ma che è stato comunque possibile
e sostenuto anche dai membri della DSA
e dal suo preposto Mauro Clerici che ringraziamo
sentitamente per la situazione attuale.
Questo è sicuramente un buon inizio e si sa
che chi comincia bene e già a metà dell’opera!
Casi di violenza
La scorsa stagione come tutti voi sapete, gli
arbitri sono stati confrontati da una ventina
di episodi di violenza che ha spinto la nostra
associazione a prendere chiaramente le difese
di tutti i nostri associati in quanto si viveva
una situazione insostenibile. Non passavano
settimane dove non vi era qualche caso di
violenza nei confronti degli arbitri. L’ASA
aveva scelto pubblicamente di condannare le
situazioni di volta in volta quando i casi si
presentavano. Le condanne per alcuni episodi
sono giunte anche dalla DSA e dalla Federazione
Ticinese di Calcio che certamente
non è stata a guardare. Per taluni casi anche
la giustizia civile, il Ministero Pubblico ha
condannato con sentenza cresciuta in giudicato
due giocatori, mentre per un terzo la decisione
è pendente presso la pretura penale.
Le misure intraprese dalla FTC hanno comunque
dato buon esito perché durante il girone
d’ andata i casi di violenza contro gli arbitri
sono notevolmente diminuiti e questo è
sicuramente un fattore positivo. Non si può
certamente nascondere che qua e la vi sono
stati ancora degli episodi come quello dell’ultima
giornata che ha visto un arbitro malmenato
da un genitore, tuttavia, fortunatamente,
casi come questo, non si sono più ripresentati
con una certa frequenza. Che il messaggio
effettuato attraverso i media sia effettivamente
passato? Statisticamente non lo
sapremo mai. Di certo è che la figura dell’arbitro
è stata notevolmente sensibilizzata tra
le società grazie alla DSA ed all’ASA.
Progetto Ticinocuore
Il nostro comitato quest’anno, sulla scorta
dei fatti accaduti a Pescara che concernevano
il giocatore Morosini, si è fatta promotore
presso la Federazione Ticinese di Calcio e la
Direzione della Sezione Arbitrale dell’istituzione
di un corso di formazione BLS - DAE
per gli arbitri. Si trattava di formare il maggior
numero di arbitri, istruttori, consulenti
e consiglieri al massaggio cardiaco con defibrillatore
assistito in modo che sappiano
esattamente cosa fare nel caso in cui dovesse
accadere uno spiacevole evento del genere.
Qui la funzione dell’arbitro di coordinatore
riveste un importanza notevole. Gli arbitri
hanno risposto con 152 adesioni sulle 230
unità. Attualmente sono già stati formati oltre
una cinquantina di arbitri e contiamo di
formare tutti gli arbitri che hanno aderito a
tale iniziativa, entro l’ inizio della stagione di
ritorno. Agli arbitri, durante le formazioni, è
stato consegnata la lista di dove si trovano i
defibrillatori nelle varie infrastrutture sportive.
Chi partecipa al corso riceverà in regalo
una maglietta che è stata realizzata dall’ASA
in collaborazione con la Fondazione Ticinocuore
e che desideriamo sia portata durante
la fase di riscaldamento pre partita a partire
dalla stagione di ritorno. La stessa dovrebbe
essere pronta e distribuita a tutti gli arbitri
partecipanti nelle prossime settimane. Dal
canto suo la Federazione ha deciso di sostenere
il progetto pubblicando sul proprio sito
il link della Fondazione Ticinocuore. Inoltre
in accordo con la DSA, durante i prossimi interventi
e riunioni con le varie società è previsto
di poter promuovere questo progetto
direttamente spiegando loro l’importanza
fondamentale di poter avere a disposizione
un defibrillatore e persone formate all’utilizzo
di quest’ultimo. A corsi terminati provvederemo
altresì di pubblicare la lista degli arbitri
formati sul sito della FTC.
Un ringraziamento particolare il comitato
dell’ASA lo vuole porgere al Club del Tappo
che ha interamente finanziato tutti i costi di
formazione per gli arbitri e che ha permesso
di poter frequentare il corso in maniera gratuita.
Se mi è permesso di fare un appunto, vorrei
richiamare quei colleghi che, nonostante il
lavoro perfetto del nostro segretario generale
Giuseppe Lupica al quale gli sono estremamente
grato e debitore, all’ultimo minuto disdicono
o non si presentano al corso, non facendo
sapere nulla o adducendo giustificazioni
di natura varia che non elenchiamo. Si
tratta di una questione di rispetto degli impegni
presi, e di coloro che si sono adoperati
per rendere possibile questi corsi agli arbitri.
Pertanto chiediamo a coloro che devono ancora
effettuare questi corsi nelle prossime
settimane di rispettare la pianificazione effettuata
del quale tutti gli iscritti ne sono a
conoscenza.
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