Ensemble de Cuivres Mélodia gewinnt 17. Swiss Open Contest ...

Rivista bandistica UNISONO 19 • 2006
Davvero un progresso?
A prima vista, il numero promozionale di UNI-
SONO fa buona impressione. Sia per la forma
che per i contenuti. La presentazione è attuale,
gli articoli e le rubriche sono interessanti e
ricche di informazioni. L’abbondanza delle illustrazioni
crea una bella atmosfera. Eppure,
si tratta davvero di una «nuova primavera», di
una «visione», è effettivamente un progresso?
Mi limiterò qui a tre critiche:
1. Dov’è il retoromancio?
Unisono si annuncia come «Die Schweizer
Zeitschrift für Blasmusik», «Le magazine suisse
de musique pour vents», «La rivista svizzera di
musica bandistica». Nei Grigioni esiste circa
una cinquantina di società musicali di lingua
romancia. Ciononostante, questa lingua viene
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Siamo delusi!
La nuova presentazione di UNISONO comporta
sicuramente delle innovazioni benvenute
per quanto riguarda contenuti e forma.
Apprezziamo la volontà di adattare la rivista
alle condizioni attuali. Su molti fronti, lo sforzo
è andato a buon fine. Ma riguardo a una comeine
Meinung…
mon avis…
la mia opinione…
mia opiniun…
…zur «unisono»-Promotionsnummer
…sur le numéropromotionnel d’«unisono»
…sul numeropromozionale di «unisono»
…davartilnumer da promoziun «unisono»
Continuiamo la carrellata di opinioni sul numero promozionale con
due lettere giunte dai lettori romanci. La problematica sollevata non
potrà lasciare indifferenti i lettori italofoni che, sebbene siano una minoranza
linguistica maggiore dei connazionali dei Grigioni, possono capire
bene i sentimenti suscitati dal nuovo UNISONO.
A proposito dei commenti dei romanci
Davvero un progresso?
Le reazioni sul numero promozionale di
UNISONO provenienti dai Grigioni fanno
comunque piacere, poiché dimostrano che
il nuovo UNISONO è stato letto con attenzione
in questa parte del Paese, e in massima
parte, apprezzato. Naturalmente, tutti i
responsabili dell’ABS – e non solamente la
redazione di UNISONO – considereranno
molto seriamente i desideri dei musicanti
grigionesi. È per questo che mi permetto di
discutere alcune delle critiche.
Prima di tutto, bisogna ricordarsi del fatto
che il numero promozionale era un progetto
pilota. Nessuno può aspettarsi che un
progetto pilota possa già offrire delle soluzioni
definitive. D’altro canto, fa parte degli
scopi di questa iniziativa aprire una discussione
e iniziare delle riflessioni, per stimolare
l’arrivo a una soluzione definitiva.
Sotto questo aspetto, la lingua romancia
troverà sicuramente un posto nel nuovo
UNISONO. Accettiamo volentieri l’offerta
delle Federazione grigionese di proporci dei
testi in romancio, o di assicurare la traduzione
di altri. In quale proporzione ciò potrà
diventare concreto, lo si vedrà nella realizzazione
futura di UNISONO.
Per quanto riguarda le notizie cantonali, la
nuova formula offre evidentemente un miglioramento
essenziale grazie alla possibilità
di includere un allegato a completa disposizione
della federazione in causa che
sarà recapitato direttamente a domicilio a
tutti i membri. Grazie a questa formula, l’informazione
potrà essere stampata in qualsiasi
variante del romancio (si tratti di sursilvan,
surmiran, ladin, valader o putèr).
La separazione linguistica del futuro UNISO-
NO, con un’edizione tedesca (ed in parte romancia)
e un’altra francese e italiana offre
uno spazio redazionale più largo per articoli
di fondo o specialistici e per resoconti che riguardano
le diverse regioni linguistiche. Il
nuovo programma di gestione dell’indirizzario
dell’ABS permetterà a coloro che conoscono
le tre o quattro lingue, con un semplice
clic sull’icona desiderata, di ricevere gli articoli
anche in altre lingue. Ogni musicante potrà
costruirsi così il suo UNISONO personale.
Alla domanda «Davvero un progresso?»,
rispondo con un SÌ chiaro e sonoro. Sono
convinto che il nuovo UNISONO permetterà
di soddisfare se non proprio tutti i desideri,
almeno gran parte di essi. MI rallegro quindi
del vasto gradimento e dell’apprezzamento
che hanno accolto il futuro UNISONO.
Valentin Bischof, responsabile
del settore Comunicazioni
totalmente ignorata nel numero promozionale.
Non appare né come sottotitolo, e neppure
– naturalmente – nella parte redazionale.
In passato, la rivista delle società aveva un
angolo riservato ai romanci, «Encarden romontsch».
Ai romanci e alla loro ricca cultura
veniva offerto un largo spazio in una sezione
propria. Questa pagina è scomparsa senza alcun
clamore. Purtroppo non abbiamo reagito.
Per contro, «chorus», la rivista dell’Unione
corale svizzera, contiene, accanto alla «Partie
française» e a quella della «Svizzera italiana»,
anche una parte romancia con un suo redattore
«Part rumantscha».
La mia proposta: l’edizione tedesca – mantenendo
questo concetto – dovrebbe essere
completata dal sottotitolo «La revista svizra da
musica instrumentala» e da una rubrica consacrata
a degli articoli in romancio. Ci sono
abbastanza persone di lingua romancia che
sarebbero disposti a una collaborazione. I responsabili
di «Die Schweizer Zeitschrift für
Blasmusik» sapranno sicuramente trovare
una soluzione adeguata. Infatti quello che
viene presentato attualmente per i romanci
costituisce una marcia indietro e un regresso
inaccettabile.
2. Delle edizioni separate?
In particolare in un’epoca in cui si prova a eliminare
le barriere e a colmare il fossato dei rösti,
si separa qualcosa che è un simbolo in sé.
Non si può fare grandi perorazioni sul plurilinguismo
svizzero e la diversità culturale della
Svizzera, né lodarli in più lingue, bisogna viverli.
Una rivista unica per le quattro regioni linguistiche
costituisce una condizione essenziale
per arrivare a una migliore comprensione
mutuale. Il sentimento di appartenenza si crea
per il fatto di essere insieme, e non «accanto».
Molte lettrici e molti lettori romanci si interessano
a quello che succede in Svizzera Romanda
e Italiana. E la cosa è reciproca. Secondo
me, una realizzazione di UNISONO a
lingue separate non crea un unisono.
3. Rivista o pubblicazione specializzata?
Ho già espresso le mie opinioni positive sugli
articoli e le rubriche proposte. Personalmente,
nel numero promozionale mi mancano
degli articoli sulla preparazione musicale (per
esempio sull’articolazione, l’intonazione, l’interpretazione,
le questioni riguardanti lo stile,
la tecnica delle prove, di un test acustico in occasione
di una Festa Federale, eccetera). Tali
articoli sarebbero stati particolarmente benvenuti
in prospettiva della Festa Federale.
All’interno della Commissione di Musica
dell’ABS ci sono dei musicisti fantastici che
avrebbero potuto portare un contributo essenziale.
Penso anche ai numerosi articoli che
sono stati scritti per e nella Rivista bandistica
da importanti personalità musicali. Se UNISO-
NO vuole diventare un «organo specializzato»,
una «rivista delle società», tali articoli devono
trovarvi posto accanto ai ritratti, alle interviste,
ai rendiconti di manifestazioni, alle informazioni
e a tutte le altre rubriche importanti.
Mi auguro che i responsabili e la redazione,
che hanno portato a termine un lavoro immenso
e che merita un riconoscimento, avranno
comprensione per queste critiche e potranno
integrarle nelle loro nuove riflessioni.
Arnold Spescha, Coira, già membro della
Commissione di Musica dell’ABS