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Associazione Internazionale per la Ricerca Dental1 - Maurizio ...

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lieve tossicità soltanto alle cellule BHY. Si desume che, l'ozono acquoso ha evidenziato un livello<br />

elevato di biocompatibilità tra gli antisettici esaminati.<br />

PMID: 17026511 [PubMed - indexed for MEDLINE]<br />

Biofactors. 2006;27(1-4):5-18.<br />

Indagini con RMN ad alta risoluzione 1H sul consumo ossidativo delle biomolecole<br />

salivari trattate con ozono: attinenza con le applicazioni terapeutiche di questo agente<br />

in odontoiatria clinica.<br />

Grootveld M, Silwood CJ, Lynch E.<br />

Department of Applied Science, London South Bank University, 103 Borough Road, London, UK.<br />

grootvm@lsbu.ac.uk<br />

La risonanza magnetica nucleare (RMN) protonica(1H) ad alta risoluzione spettroscopica è stata<br />

impiegata <strong>per</strong> valutare simultaneamente gli effetti ossidanti dell’Ozono (O3) verso una vasta<br />

gamma di biomolecole salivari in considerazione delle re<strong>la</strong>tive applicazioni nelle pratica dentale, il<br />

quale può essere utilizzato come possibile e conveniente mezzo <strong>per</strong> il trattamento del<strong>la</strong> carie<br />

dentale. Il trattamento dei su<strong>per</strong>natants derivati dai campioni (n=12) di saliva umana stimo<strong>la</strong>ti<br />

con O3 (4.48 mmol) hanno rive<strong>la</strong>to che questa specie reattiva di ossigeno ha causato l’aumento<br />

del consumo ossidativo di piruvato (generando come prodotti acetato e CO2), del <strong>la</strong>ttato (a<br />

piruvato e acetato e CO2), dei carboidrati (un processo che genera formiato), del<strong>la</strong> metionina (che<br />

produce il re<strong>la</strong>tivo ossido di zolfo) e dell’urato. Tuttavia, le minori modifiche O3-indotte hanno<br />

incluso l'ossidazione di trimeti<strong>la</strong>mmina e del 3-D-hydroxybutyrate, <strong>la</strong> frammentazione dei<br />

glicosaminoglicani salivari in frammenti saccaridici RMN-rilevabili e <strong>la</strong> conversione degli acidi<br />

grassi polinsaturi nei loro ozonidi. Inoltre, è stata ottenuta <strong>la</strong> prova del<strong>la</strong> capacità di O3 di indurre<br />

il ri<strong>la</strong>scio delle biomolecole salivari selezionate del<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> massa moleco<strong>la</strong>re dai siti di legame<br />

macromoleco<strong>la</strong>ri. Da molti dei prodotti di ossidazione rilevabili nei campioni O3-trattati sono<br />

identici a quelli che risultano dall'attacco del radicale - OH ai componenti del biofilm, sembra che<br />

almeno alcune delle modifiche osservate qui siano attribuibili all'ossidante (derivato da O3 -<br />

generato dal<strong>la</strong> singo<strong>la</strong> riduzione dell'elettrone di O3).<br />

PMID: 17012760 [PubMed - in process]<br />

Braz Dent J. 2006;17(2):134-8<br />

Potenziale antimicrobico dell’ozono in un sistema di pulizia ultrasonica contro lo<br />

Stafilococco Aureo.<br />

Estre<strong>la</strong> C, Estre<strong>la</strong> CR, Decurcio Dde A, Silva JA, Bammann LL.<br />

dott Cosimo Ciglio<strong>la</strong><br />

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