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PensionatiFragilità e disabilitànote dolenti dei pensionatiLa vecchiaia vissuta comemomento critico della vita.L’anziano vive un’esistenzache appare spessouna ‘lenta agonia’.La mancanza di una realeassistenza per chi non disponedi un portafoglio adeguatodi Eumenio MiscettiPresidente FederspevLa vecchiaia già di per sè èuna malattia. Dai tempi di Terenzio,come accade nel celebredialogo tra Demifonte e Cremete,il concetto vienecitato con consapevolezza:“Come mai nonsei tornato appena l’haisaputo?”, domandaCapita chel’anziano siaanche disabile eviva in una societàche dimenticai suoi problemiDemifonte. “Mi ha trattenutouna malattia”, rispondeCremete. “Chetipo di malattia?” insiste il primo.“E me lo chiedi? La mia malattia èla vecchiaia”, sentenzia Cremete.Una malattia ben definita nella suaeclatante sintomatologia, l’aspettopiù importante della quale è sicuramentedato dalle grosse difficoltàda affrontare nella vita di tutti igiorni. Difficoltà nella memoria, debolezzamuscolare, limitazionedella deambulazione, ipoacusia.Ed è convivendo con queste gravidifficoltà che l’anziano si ritrova,spesso in solitudine, adaffrontare, o meglio a‘combattere’, gli ostacoliche la vita modernaha creato sottotutti gli aspetti.Avete letto bene, creato!Infatti, la società attualeinvece di snellire gli adempimentiche sono inevitabili per una buonaconvivenza sociale non fa altro checomplicarli in maniera esasperante.E sono proprio queste complicazioniche rendono all’anziano la vitadifficile, anziano che spesso è anchedisabile e vive un’esistenza cheappare come una lenta agonia.Tutti noi viviamo in una società proiettatanel futuro, una società cheperò troppo spesso si dimentica dirisolvere i problemi che affliggono ilpresente e, in particolare, gli anziani.Entrando nel dettaglio vogliamoevidenziare: la mancanza diun’adeguata assistenza a chi nonpuò assicurarsi servizi personalicon le proprie fonti economiche; ilfatto che non venga riconosciutacome voce totalmente detraibiledalla dichiarazione dei redditi laspesa per il pagamento del personaleassunto per le necessità quotidiane;le mancate facilitazioni peraccedere ai servizi sanitari, dal medicogenerico all’ospedale, in virtùdel sovraffollamento e spesso delledistanze fisiche.Tutto quanto esposto non vuole significarealtro che una sollecitazioneall’impegno da parte delloStato in generale e degli enti assistenzialiin particolare, affinchè proponganoe attuino meccanismiadeguati per risolvere i gravi problemipropri della terza età.Fortunatamente, nell’ambito medicoqualcosa si fa: l’<strong>Enpam</strong> gestisceun corposo fondo assistenzialee la Federspev, nel suo piccolo,ha proceduto a istituire unfondo di solidarietà.Ovviamente, tutto ciò è insufficienterispetto alle enormi esigenze di ungrande numero di anziani e speriamoe auguriamo che qualcunodall’alto veda e provveda. nFederspev(Federazione Nazionale Sanitari Pensionati e Vedove)Tel.: 063221087-3203432-3208812Fax: 063224383federspev@tiscalinet.itwww.federspev.it39

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