ENPAMSpecializzandie spazi istituzionaliSono ormai alcuni anni che i medici informazione specialistica hanno costituitoassociazioni impegnate a tutelareil diritto ad una formazione qualitativamenteequiparabile a quella dei vicinicolleghi europei e a costruire e difendereuno status di dignità professionale,che ancora non viene istituzionalmentecorrettamente riconosciuto.L'autunno è stato caldo a cagione dellemobilitazioni degli specializzandi italianicoordinate da FederSpecializzandi eSegretariato Italiano Medici Specializzandi(S.I.M.S.), uniche organizzazioniarmonizzate e rappresentate a livellonazionale.L’ultima battaglia svolta dai giovanimedici è esitata in una grande manifestazionedi protesta svoltasi a Dicembrenella città capitolina.Il 17 Agosto del 1999 venne emanato ilDecreto Legislativo n°368, poi convertitoin legge, che recepiva la normativaeuropea 93/16/CEE in materia di liberacircolazione dei medici e di reciprocoriconoscimento dei loro diplomi, certificatied altri titoli in territorio europeo.Da allora i medici in formazione specialisticatentano di tutelare la correttaapplicazione della normativa. Solo nel2006\2007, con quasi 10 anni di ritardo,viene stipulato dalle aziende\universitàun contratto di “formazione specialistica”,di fatto un contratto di “formazione-lavoro”.Tale escamotage formalerelega gli specializzandi in un limboall’interno del quale non vengono consideraticompletamente ne lavoratori nestudenti, nonostante l’articolo 1362comma 2, c.c. chiaramente definiscal’irrilevanza del nomen juris a frontedelle effettive modalità di svolgimentodel rapporto di lavoro (ex plurimis:Cass. n. 20669 del 2004; Cass. n.13375del 2003; Cass. n. 3353 del 1979).In virtù di tale condizione le istituzionihanno potuto arbitrariamente manipolarele condizioni di trattamento economicoe lavorativo degli specializzandi.A tutti è nota la bagarre, per’altro ancorairrisolta, delle “guardie in solitudine”,che ha funestato l’afosa estate del2008. Le chiare ed inequivocabili disposizionidi legge prevedono che i giovanimedici versino all’INPS una aliquotaprevidenziale ridotta pari al 17% deipropri emolumenti mensili, poiché giàcontribuiscono obbligatoriamente adaltro ente previdenziale, l’EMPAM.L’Isituto Nazionale per la PrevidenzaSociale, sotto direttiva del Ministero delLavoro, emana in data 01.10.2008 lacircolare n°88 che intima le universitàdi imporre l’aliquota previdenzialepiena, pari al 24,72%. Tale normadoveva ritenersi retroattiva e da applicarsia tutti i contratti, a partire dalnovembre 2006\07, entro il mese diDicembre. Questo avrebbe significatola decurtazione, e per i più sfortunati,l’azzeramento dello stipendio per isuccessivi 3 mesi.Gli specializzandi non hanno accettatotale decisione, in primo luogo perchéarbitraria ed illegittima ed in secondaistanza poichè i giovani medici nonavrebbero potuto pagare affitti, mutui,rate e provvedere al sostentamentodella propria famiglia nei mesi in cuinotoriamente le spese sono superiorialla norma.Quale meraviglioso Natale ci volevaregale il ministero del lavoro e delle politichesociali!Dato l'insuccesso delle vie istituzionali, in data 16 dicembre 2008 migliaia dimedici in formazione e neospecialistihanno dato vita ad un sit-in a Roma,sotto la sede del Ministero del Lavoro,Salute e Politiche Sociali, mentre incontemporanea la stragrande maggioranzadegli specializzandi italianiaderiva alla giornata di astensionedall’attività assistenziale indetta dalleassociazioni di categoria. A seguito diun ricevimento ottenuto dal Dott. G.Geroldi, direttore Generale del DipartimentoPrevidenza del Ministero Lavoro,Salute e Politiche Sociali, i medici informazione hanno ottenuto il congelamentodegli effetti della Circolare INPS.La situazione si è stabilizzata, ma perquanto tempo? Diverse questioni rimangonoin sospeso ed altre già si affaccianoall’orizzonte. Saremo nuovamentecostretti a scendere in piazza? Damedico in formazione specialistica mirammarico di constatare che le istituzionitutte ritengano che l’unico modo,per avere una voce in capitolo su ciòche ci riguarda, sia costringerci adabdicare alla professione e al lavoroche con tanta passione e sacrificio svolgiamoquotidianamente negli ospedali.Non sarebbe più opportuno e dignitosoconcedere spazi appropriati ad unproficuo e pacifico il dialogo istituzionale?GIUSEPPE BATTAGLIAL’ISCRIZIONEÈ D’OBBLIGOLa legge n. 43, pubblicata sulla GazzettaUfficiale n.40 del 17 febbraio 2006,recante “Disposizioni in materia diprofessioni sanitarie infermieristiche,ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie edella prevenzione e delega al Governo perl’istituzione dei relativi ordini professionali”prevede all’art. 2 che l’esercizio di una delleprofessioni sanitarie (quindi anche quellamedica) sia subordinata al conseguimentodel titolo universitario rilasciato a seguito diesame finale con valore abilitanteall’esercizio della professione. Inoltre essospecifica che l’iscrizione all’alboprofessionale è obbligatoria anche per ipubblici dipendenti ed è subordinata all’esitodell’esame di Stato abilitante all’eserciziodella professione, salvaguardandocomunque il valore abilitante dei titoli giàriconosciuti come tali alla data di entrata invigore della presente legge.36 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>
ENPAMSocietà accreditate SSN.Devono versareil 2% all’EnpamART. 14 DEL CODICEDI DEONTOLOGIA <strong>MEDICA</strong>L’art. 1, comma 39, della Legge n.243/2004, il quale ha istituito incapo alle società professionalimediche e odontoiatriche in qualunqueforma costituite e dellesocietà di capitali, operanti in regimedi accreditamento con ilServizio Sanitario Nazionale, l’obbligodi versare al Fondo SpecialistiEsterni gestito dall’ENPAM uncontributo nella misura del 2% delfatturato annuo attinente alle prestazionispecialistiche rese neiconfronti del medesimo SSN e dellesue strutture operative, senza dirittodi rivalsa.Mi è giunta notizia che alcune dellepredette società, visti rigettati tutti iricorsi presentati in opposizione atale obbligo dinanzi a svariati Tribunalie constatato altresì che lastessa Corte Costituzionale hadichiarato inammissibile la questionedi incostituzionalità dellanorma prospettata dal giudice dimerito, stanno prendendo l’iniziativadi far firmare ai Professionisti unaclausola in base alla quale questiultimi si obbligano ad accollarsi ilcontributo di cui sopra, versandoloalle società stesse, con cui intrattengonoil rapporto contrattuale.Tale iniziativa è da considerarsi deltutto illegittima, in quanto l’obbligocontributivo, essendo preordinatoall’interesse generale e al dovere disolidarietà economica e sociale dicui all’art. 2 della Costituzione, èindipendente dalle prestazioni eprescinde da ogni valutazione divantaggiosità previdenziale per glistessi soggetti obbligati.Questi ultimi appartengono, in ragionedel loro accreditamento conil Servizio Sanitario Nazionale, allacategoria degli erogatori dei servizialla salute.Già dal 2005 la Corte di Cassazioneha espresso il principio per il qualeil rapporto intercorre direttamentetra le società accreditate e il S.S.N.,e il Tribunale di Venezia ha recentementeconfermato che le societàindicate dalla Legge, con il lororapporto di accreditamento, sonoparte del sistema sanitario nazionalee dunque sono tenute direttamenteai doveri solidaristici stabilitidalle norme vigenti.Le obbligazioni contributive nonpossono venir “ribaltate” su soggettidiversi da quelli previsti dalla legge:l’imputazione del contributo suisingoli medici si configura, sotto ilprofilo legale, come evasione diun’obbligazione che incombe direttamentesulle società.Ti invito pertanto a diffondere leinformazioni di cui sopra presso tuttigli iscritti, affinché si rifiutino di sottoscriverela citata clausola contrattualeche - ribadisco - è del tutto illegittima.Sicurezza del pazientee prevenzione del rischio clinicoEOLO PARODIIl medico opera al fine di garantire le più idonee condizioni di sicurezzadel paziente e contribuire all'adeguamento dell'organizzazionesanitaria, alla prevenzione e gestione del rischio clinico ancheattraverso la rilevazione, segnalazione e valutazione degli errori alfine del miglioramento della qualità delle cure. Il medico a tal finedeve utilizzare tutti gli strumenti disponibili per comprendere le causedi un evento avverso e mettere in atto i comportamenti necessari perevitarne la ripetizione; tali strumenti costituiscono esclusiva riflessionetecnico-professionale, riservata, volta alla identificazione dei rischi,alla correzione delle procedure e alla modifica dei comportamenti.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>37