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VERONA MEDICA

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ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI <strong>VERONA</strong><strong>VERONA</strong><strong>MEDICA</strong>Bimestrale di informazione medicaBimestrale di informazione medica - anno XLVIII n. 1 FEBBRAIO 2013 - Sped. in a.p. - 70% - Poste Italiane S.p.A. - op. postale 30032393-002 - CONTIENE I.R.In questo numero:ASSIMP premia Co.Me.Vero.Volo. ..................................... pag. 9La chirurgia di revisione protesica di anca ................. pag. 13Dalla PEC alla cartella digitale........................................ pag. 17La consulenza tecnica nelle crisi familiari .................. pag. 24Attenzione alle polizze assicurative .............................. pag. 26Novità fiscali 2013 ............................................................ pag. 281FEBBRAIO2013


Ballarini Interni


SOMMARIOEDITORIALE5 Dotori in sioparoNOTIZIE DALL’ORDINE6 Verbali del Consiglio e delle Commissioni9 A Co.Me.Vero.Volo. il Premio Assimp 2012ALBO ODONTOIATRI10 Verbali della Commissione OdontoiatriCONVEGNI E CONGRESSI12 Convegni e CongressiAGGIORNAMENTO13 La chirurgia di revisione protesica di anca oggiPROFESSIONE E LEGGE16 La “Legge Balduzzi”: un’occasione perduta?17 Dalla PEC alla cartella elettronica:una sanità tutta digitale20 Pagamenti delle pubbliche amministrazioni:termini certi21 DVR: documento di valutazione dei rischi22 IRAP: continuano le sentenze a favore dei mediciATTUALITÀ24 La consulenza tecnica nelle crisi familiari26 Attenzione alle polizze assicurative27 Risarcimenti: sei strutture su diecisenza assicurazione per colpa grave28 Novità fiscali 2013STORIA DELLA MEDICINA31 Giovanni Verardo Zeviani e la sua dissertazionesullo scorbuto36 Due parole sul paneFNOMCeO38 IRAP e DVR: le novità sulla legge di stabilità39 Bandi secondo il criterio del massimo ribassosu base d’asta40 Medicina non convenzionale e pubblicità41 Pillola del giorno dopo e “obiezione di coscienza”ENPAM42 Investimenti: l’ENPAM agirà nei confrontidi chi l’ha mal consigliata?ASSOCIAZIONI44 FederspevFederazione Nazionale Sanitari Pensionati e VedoveLIBRI RICEVUTI45 Vivere la terza età.I ricordi, le emozioni, il compimentoGIOVANI E PROFESSIONE46 S.O.S. - SostituzioniTEMPO LIBERO48 Chi cerca... trovaORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VRNuovo Orario di Aperturadella Segreteria dell’OrdineLunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00Martedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (Continuato)Mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 13,00Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (Continuato)Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00Sabato chiuso<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>3


<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>Bimestrale di informazione medicaBollettino Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di VeronaAnno XLVIII n. 1 Febbraio 2013Sped. in a.p. - 70% - Filiale di VeronaRegistrazione del Tribunale di Veronan.153 del 20/3/1962ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIDELLA PROVINCIA DI <strong>VERONA</strong><strong>VERONA</strong> - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 Veronatel. 045 8006112 / 045 596745 - fax 045 594904web: www.omceovr.itDirettore ResponsabileRoberto MoraComitato di RedazioneBattaglia Giuseppe, Bovolin Francesco, Carrara Giorgio, Dalla Riva AlessandroMarchi Carlo, Mora Roberto, Orcalli Francesco, Peroni Alberto,Peruzzini Carlo Matteo, Tosi GelminoConsiglio DirettivoPresidente: Roberto MoraVice-Presidente: Roberto FostiniSegretario: Lucio CordioliTesoriere: Fabio MarchiorettoConsiglieriGiorgio Accordini, Renzo Bassi, Francesco Bovolin, Giorgio Carrara,Fabio Facincani, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Annamaria Molino,Francesco Orcalli, Francesco Oreglia, Carlo Matteo Peruzzini, Carlo Rugiu,Claudio Salvatore, Francesco SpangaroRevisori dei ContiVania Teresa Braga, Mario Celebrano, Giuseppe CostaRevisore dei Conti SupplenteElena PiazzolaCommissione OdontoiatriFrancesco Oreglia, Elena Boscagin, Francesco Bovolin,Gino Cavallini, Gianpaolo PaolettiFotocomposizione Videoimpaginazionee stampaGirardi Print FactoryVia Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr)tel. 0442 600401e-mail: info@girardiprintfactory.itFoto di CopertinaRoberto Mora– Asiago: Passo Vezena –Inserzioni pubblicitarie sul BollettinoSpazio 1 uscita 3 uscite 5 uscite1/2 pagina interna (bianco e nero) € 400,00 € 300,00 (per uscita) € 250,00 (per uscita)1 pagina interna (bianco e nero) € 500,00 € 400,00 (per uscita) € 350,00 (per uscita)2ª e 3ª pagina di copertina (a colori) € 800,00 € 600,00 (per uscita) € 500,00 (per uscita)4ª pagina di copertina (a colori) € 1000,00 € 800,00 (per uscita) € 600,00 (per uscita)4 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


edITORIALeDotori in sioparoStampa e televisione riportano, in questigiorni la notizia che il 12 febbraio i ginecologie le ostetriche incroceranno le braccia astenendosidall’attività non urgente.Verrà garantita l’assistenza ai parti naturali,ma saranno posticipate tutte le nasciteprogrammate, dai cesarei a quelle indottemedicalmente.Qualcuno l’ha già defi nito lo “sciopero dellenascite”.I ginecologi chiedono la “rivisitazione delcontenzioso medico-legale, l’obbligatorietàper le aziende dell’assicurazione e la messain sicurezza dei punti nascita”. Questi, per lomeno, i tre punti su cui le associazioni deiGinecologi e quelle delle Ostetriche, hannochiesto l’impegno delle forze politiche,minacciando, in caso contrario, di riconsegnareai comuni le schede elettorali. Visti itempi, la minaccia fa ancora più clamore.Con l’aumento del numero delle cause controi medici ed il conseguente costo delleassicurazioni, molte ASL, infatti, hanno disdettole polizze assicurative (o se le sonoviste disdire dalla Compagnie) ed il medicosi trova sempre più solo ad affrontare uncontenzioso che sta vertiginosamente aumentando.Per dare qualche numero: negli ultimi 15anni le richieste di risarcimento sono aumentatedel 250% ; sono 34.000 ogni annole denunce contro i medici dopo un ricoveroo un intervento chirurgico, e circa il 10% diqueste riguardano proprio i ginecologi.Anche se poi le statistiche ci dicono che nel99% le cause penali si concludono con l’assoluzionedel medico.Il costo sostenuto dalle ASL per le assicurazionisi aggirerebbe sulla bella cifra 600milioni di euro, e quello dei risarcimenti costerebbealle assicurazioni dai 700 ai 1400milioni di euro l’anno. Ma, poiché, la compagniaassicuratrice non è sempre la stessa,per alcune di queste il mercato è divenutodecisamente svantaggioso.Di qui la scelta, per alcune, di disimpegnarsidal settore.Nel 2011 sono state disdette il 15% delle polizzealle strutture sanitarie; in parte dei casiper scelta della compagnia assicuratrice,negli altri perché l’ASL non aveva i soldi perfar fronte all’aumento dei costi.Le Compagnie che hanno deciso di restarestanno aumentando le tariffe, mettendo incrisi i conti delle ASL, ma anche quelli deisingoli professionisti che, nel caso del ginecologo,deve ormai mettere in conto uncosto che si aggira tra i 1000 ed i 15000euro l’anno.A fronte di stipendi che (mi dicono)si aggirerebbero tra i 2500 ai 6000euro al mese. In ostetricia ogni posto lettonei punti nascita costa al nostro SSN 6739euro l’anno con una media di 196 euro perogni nascita.169 ASL ed Aziende Ospedaliere hannocompilato i questionari che volevano rilevarela loro situazione assicurativa per verificarne la capacità a sostenere l’eventualerisarcimento chiesto dal cittadino vittima di“malpractice”.I dati non sono ancora noti, ma su internetcircolano notizie poco confortanti.Sei strutture su dieci sono risultate a rischio.Non erano, cioè, adeguatamenteassicurate.Sarà quindi sempre più importante, per ilprofessionista, l’assicurazione personale.E qui, se si lamentano i ginecologi, nonstanno bene neanche gli altri specialisti,compresi i medici di famiglia.Perché l’abitudine di far causa al medicoper ricavarne un guadagno sta diventandosempre più diffusa.Secondo il Tribunale dei Diritti del Malato diMilano, solo 1 causa su 10 avrebbe i criteridell’ammissibilità. Questa è la conclusionecui è giunta una indagine, durata un anno,durante il quale le segnalazioni pervenutesono state sottoposte al vaglio di un “pool”di medici legali, con il compito di vagliarne“l’ammissibilità”.Ebbene la conclusione è stata che nel 2011su 700 segnalazioni, solo 71 sono state giudicate“ammissibili”.La pressione psicologica cui sono sottopostii medici che lavorano nel settore pubblico,genera comportamenti ingiustifi cati ed ilricorso sempre più frequente alla tecnologia(per garantirsi).Il malato viene sempre più spesso vistocome un nemico contro cui difendersi, esempre meno come una persona che habisogno di aiuto.La conseguenza è quella che il conto dellamedicina difensiva aumenta e sarebbegiunto alla cifra di 14 miliardi di euro l’anno.Eppure i medici italiani sbagliano tantoquanto i loro colleghi francesi, spagnoli ecanadesi.Lo dice una ricerca pubblicata su “Epidemiologiae Prevenzione” che ha preso inesame oltre 7000 cartelle cliniche in cinquegrandi ospedali italiani.Solo nel 5% dei casi si era verifi cato unevento avverso, ben al di sotto della mediaeuropea che si attesta sul 9%. Sempre secondola ricerca, il 56% di questi sarebbeevitabile e sarebbe imputabile a quel tipo dierrori dovuti alla “serenità perduta”.Qual è dunque la soluzione?In Italia la sanità costa il 7% del PIL (unapercentuale inferiore a quella di altri paesieuropei) e continua a subire i tagli dovuti alle“razionalizzazioni”.Il problema è che i soldi risparmiati anzichéessere reinvestiti in innovazione, tecnologia,accessibilità, disponibiltà e sicurezza, fi nisconoaltrove….!.E allora si fi nisce per scioperare…..Ma ….consoliamoci. Non siamo i primi afarlo…!Lo facevano anche ai tempi di Bepi Sartori.Lo testimonia una sua poesia, che mi hapermesso di riprodurre qui sotto.E che, tutto sommato, mi pare ancora tantoattuale…..ROBERTO MORADOTORI IN SIOPAROI ospedalieri i va a laorar istessoSensa marcar: no i ciapa gnanca un besso.I generici i fa le ricete in bianco:sensa ciapar e sensa spenda un francoI giornai i ghe sguassa.La gente la se incassa.La mutua la se iingrassa.I politici i sganassa.cBEPI SARTORI<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>5


NOTIZIE DALL’ORDINEVerbalidel Consiglioe delleCommissioniVERBALE SEDUTA DI CONSIGLIODEL 23 OTTOBRE 2012Presenti: Mora, Fostini, Cordioli,Marchioretto. Accordini, Carrara,Facincani, Guglielmi, Lombardo,Molino, Orcalli, Oreglia, Rugiu,Salvatore, SpangaroRevisori dei Conti: Braga, Costa,PiazzolaDirettore: CerioniAvvocato: GobbiAssenti Giustificati: Bovolin, Peruzzini,CelebranoIl Presidente constatata la presenzadel numero legale dichiara aperta laseduta.1) LETTURA ED APPROVAZIONEVERBALE PRECEDENTEIl Verbale del precedente Consigliodel 18.09.2012, viene approvato all’unanimità.2) DELIBERE AMMINISTRATIVEa) Vengono elencate le voci delle delibereamministrative che vengonoapprovate all’unanimità e farannoparte integrante del presente verbale.b) Viene posta all’esame del Consigliola delibera che prevede di devolverela somma di € 2.600,00(duemilaseicento) quale sottoscrizionedei componenti il Direttivoe dei singoli Consiglieri, a favoredelle zone terremotate dell’EmiliaRomagna, Lombardia e Veneto.Il Consiglio approva.3) COMUNICAZIONIa) Il Presidente illustra la circolaren. 74 della Fnomceo inerente laSentenza della Corte di Cassazione– Sezione Penale n. 35922 del19.09.2012 che sancisce l’obbligoper i Sanitari di stipulare una polizzaassicurativa sulla responsabilitàprofessionale medica entro il 31agosto 2013.b) Il Presidente informa che il 27 ottobrep.v. si terrà a Roma la manifestazioneindetta dalla Fnomceoper la salvaguardia della professionemedica e della sanità italiana.Fa presente che non potràpartecipare all’evento, essendol’evento concomitante con l’AssembleaAnnuale degli iscritti.c) Il Presidente comunica che il giorno28 ottobre p.v., parteciperàalla riunione indetta dall’ENPAMper l’elezione del Vice Presidentedell’Ente.d) Il Presidente la Sentenza n.5132/12 del Consiglio di Statoinerente il diniego di accesso aidocumenti amministrativi relativiai procedimenti disciplinari. Intale sentenza viene sancito che ilsoggetto che subisce un procedimentodi controllo o ispettivo, hadiritto di conoscere integralmentetutti i documenti utilizzati compresigli esposti e le denunce che nehanno determinato l’attivazione.Non può quindi riconoscersi ildiritto all’anonimato di colui cherenda una dichiarazione a caricodi terzi, tenendo presente che l’ordinamentonon attribuisce valoregiuridico positivo all’anonimato.e) Il Vice Presidente, Dr. Fostini, illustraquanto emerso nel corso delConsiglio Nazionale FNOMCeOsvoltosi a Padova il 28 settembreu.s, nel quale è stata presentata larelazione sul bilancio della Federazionee la disponibilità di acquisirel’attuale sede dell’ENPAM.Viene inoltre preso atto che leattuali difficoltà economiche nazionalihanno determinato unariduzione degli stanziamenti nelsettore sanitario per il prossimotriennio di circa 21 milioni di Euro,con conseguenti ricadute pesantisui servizi da erogare ai cittadini.Prosegue relazionando brevementesull’E.C.M. e segnala cheil lavoro di revisione del CodiceDeontologico è in fase di conclusionee che presumibilmente unanuova versione potrà vedere laluce nella prossima primavera.f) Il Presidente ringrazia il Dr. Celebranoed il Dr. Bonadonna perl’impegno profuso nell’organizzazionedel Convegno sull’E.C.M.ed il Dr. Francesco Spangaro cheli ha supportati. Il Convegno si ètenuto il 12 ottobre u,.s. pressol’Aula Magna dell’Università di Veronaed ha visto una notevole partecipazionedi Colleghi ottenendopareri favorevoli da parte di tutti ipartecipanti.g) Il Dr. Oreglia illustra quanto èemerso nel corso della riunionesvoltasi a Padova il 29 settembreu.s., nell’ambito del Consiglio NazionaleFNOMCeO.Gli argomenti prevalentementetrattati riguardavano la ”Cybermedicine”negli aspetti filosofici piùche su quelli prettamente praticidel rapporto medicina-mondo informatico.h) Su richiesta dell’Azienda OspedalieraIntegrata e dell’ULSS 20, vienenominato il Dr. Silvano Marinelliquale rappresentate dei Medici diMedicina Generale nel Consigliodel Dipartimento di Salute Mentale.4) ASSEMBLEA ANNUALE 2012Il Presidente comunica che il giorno27 ottobre alle ore 9,00 presso ilCentro Culturale Marani di Verona,avrà luogo l’Assemblea Annuale degliIscritti e la Giornata del Medico edell’Odontoiatra Veronese.5) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONILe iscrizioni e cancellazioni vengonoapprovateMEDICI - CHIRURGHIIscrizioni neo-abilitati:Dott. ELGARUSHI MahmudIscrizioni per trasferimento da altroOrdine:Dott. AMODIO Antonio da AGRIGENTODott. BOMBOI Marco da NUORODott. LOMBARDO Carla da BARIDott. NUZZI Daniele da BARI6 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


NOTIZIE DALL’ORDINEDott. ROMANO Simone da MESSINADott. RUSEV Borislav Chavdarovda BOLOGNACancellazioni per decesso:Dott. D’ANIELLO GianfrancoCancellazioni su richiesta:Dott. BERSAN ZenoDott. CASTALDO AnnamariaDott. FANTONI PietroDott. ROSSETTI CletoDott. VERONESI IginoDott. ZUCKSCHWERDT AntoniaODONTOIATRIIscrizioni neo-abilitati:Dott. ELGARUSHI MahmudCancellazioni per trasferimento adaltro Ordine:Dott. LA SPISA Claudio a BOLZANOCancellazioni su richiesta:Dott. ZENATO ElioCancellazioni per decesso:Dott. D’ANIELLO GianfrancoDott. VINCENZI Giampaolo6) VARIE ED EVENTUALIa) Il Dr. Oreglia informa i presenti sullariunione dei Presidente CAO regionalisvoltasi a Padova il 22 ottobre c.a.-Nel corso della riunione è stato ampiamentediscusso il recente interessamentodei media, a volte denigratorioper i dentisti italiani, sulleprestazioni odontoiatriche nei paesiextra U.E.Informa che è stato proposto di programmareuna giornata di informazionesulle attività odontoiatriche, da tenersia Verona ed alla quale ha dato ladisponibilità a presenziare anche l’AssessoreRegionale alla Sanità Coletto.PRIMA DI PROCEDERE ALLE RE-LAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONODALLA SALA I CONSIGLIERI ODON-TOIATRI, I REVISORI DEI CONTI, ILDIRETTORE E L’AVVOCATO.RELAZIONI ISTRUTTORIELa Commissione delibera:n. 2 aperture procedimenti disciplinarin. 1 provvedimento avverso iscritto:acquisizione ulteriore documentazionen. 1 provvedimento avverso n. 2 iscritti:attesa ulteriore documentazioneDELIBERAIl Consiglio Direttivo dell’ Ordine deiMedici C.e O. di Verona, riunito a Veronail 23/10/2012CONSIDERATA la gravità della situazionevenutasi a creare in Emilia Romagnaed in Lombardia a seguito deirecenti, drammatici eventi sismici che,fra l’altro, hanno seriamente compromessol’operatività delle strutture sanitariedei luoghi coinvolti,RITENUTO OPPORTUNO lo stanziamentodi risorse a sostegno delle zoneterremotate al fine di contribuire adun pronto ripristino dei servizi e dellestrutture sanitarie in favore sia degliiscritti che delle popolazioni colpite dalsisma,VISTA, in particolare, la deliberazionedel Comitato Centrale dellaFNOMCeO del 15 giugno 2012, con laquale veniva deciso di devolvere, ai finisuddetti, l’1% dei contributi di spettanzadella Federazione nonché i gettonidi presenza relativi alla prima riunioneutile e, per i titolari di indennità di caricache non percepiscono tale gettonedi presenza, un importo equivalente aquello del gettone stesso,VISTO anche, l’art.15, comma 1, letterae) del DLCPS 13/9/1946 n. 233,che attribuisce al Comitato Centraleil compito di dare il proprio concorsoalle autorità centrali nello studio enell’attuazione di provvedimenti checomunque possono interessare gli Ordinied i Collegi,VERIFICATA ove ritenuto opportuno,in considerazione di quanto stabilitodall’ordinamento giuridico vigente, ladisponibilità della FNOMCeO di coordinarela raccolta dei fondi e di destinarlial ripristino di strutture sanitarieed apparecchiature indispensabili allamiglior cura ed assistenza dei cittadinidelle zone colpite dal sisma,VISTO l’Atto di indirizzo con il quale laFNOMCeO invita gli Ordini Provincialia devolvere fondi ai fini di cui sopra,RITENUTO OPPORTUNO che talifondi vengano affidati al Comitatodi Garanti composto dai Presidentiindividuati nella citata deliberazionedel 15 giugno 2012 oltrechè dalSegretario, dal Direttore Generaledella FNOMCeO, Comitato che avràla responsabilità di utilizzarli e di individuareprogetti volti al loro miglioreimpiego, con l’onere di una puntualeinformazione sull’utilizzazione dei fondimedesimi,D E L I B E R A- Di devolvere, ai fini di cui in premessa,la somma di € 2.600,00(duemilaseicento) quote suddivisedal Comitato Direttivo edai singoli Consiglieri nella misuradi un gettone di presenzaalla riunione di Consiglio- a tale impegno si farà frontecon lo stanziamento dei Consiglieristessi nei capitoli di BilancioConsuntivo 2012 previstinelle partite di giro.IL SEGRETARIOLUCIO CORDIOLIIL PRESIDENTEROBERTO MORAAVVISO AGLI ISCRITTISi invitano gli iscritti a voler comunicare alla segreteria dell’Ordine l’eventuale variazione di residenza – o del recapito presso il quale si desideraricevere le comunicazioni dell’Ordine, dell’Enpam e della Federazione Nazionale.Si rammenta che questo è previsto dall’art. 64 del codice di deontologia medica ed è previsto anche dalle nuove norme riguardanti le pubblicheamministrazioni.l’inadempienza a tali disposizioni può dar corso alle procedure di cancellazione dall’albo professionale con gravi conseguenze in ambitocivile e penale, ma anche a gravi rischi sulla copertura assicurativa per l’attività svolta.È infatti fatto obbligo all’ordine di avviare le procedure di cancellazione dall’albo nei confronti degli iscritti che non risultano più reperibili.La Segreteria dell’Ordine<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>7


NOTIZIE DALL’ORDINEVERBALE SEDUTA DI CONSIGLIODEL 20 NOVEMBRE 2012Presenti: Mora, Fostini, Cordioli,Marchioretto, Accordini, Bovolin,Carrara, Facincani, Guglielmi,Lombardo, Orcalli, Oreglia,Peruzzini, Rugiu, Salvatore,SpangaroRevisori dei Conti: PiazzolaDirettore: CerioniAvvocato: GobbiAssenti Giustificati: Molino, Braga,Celebrano, CostaIl Presidente constatata la presenza delnumero legale dichiara aperta la seduta.1) LETTURA ED APPROVAZIONEVERBALE PRECEDENTEIl Verbale del precedente Consiglio del23.10.2012, viene approvato all’unanimità.1) COMUNICAZIONIa) Il Presidente comunica che nelConsiglio Nazionale Fnomceo del16.11.2012 è stata illustrata la propostadi modifica della Legge Istitutivadegli Ordini Professionali. Lepiù importanti novità riguarderannol’accorpamento delle provincie - articolatein più sedi – e la durata deiConsigli direttivi da tre a quattroanni.Comunica che tale proposta èstata trasmessa ai Consiglieri aiquali chiede eventuali suggerimentio modifiche da sottoporre allaFnomceo.b) Il Segretario relaziona brevementesulla Legge 189/12 riguardante “Disposizioniurgenti per promuoverelo sviluppo del paese mediante unpiù alto livello di tutela della salute”,in particolare analizza i seguenti articoli:art.1 che prevede il “Riordino dell’assistenzaterritoriale e mobilità delpersonale delle Aziende Sanitarie”.Tale riorganizzazione dovrebbe garantirel’attività assistenziale per l’interoarco della giornata e per tutti igiorni della settimana, mediante lacostituzione di reti”di poliambulatoriterritoriali aperti al pubblico per tuttol’arco della giornata”;l’art. 2 fissa al 31.12.2012 il termineper la ricognizione straordinariadegli spazi da dedicare all’eserciziodell’attività libero professionale intramuraria;l’art. 2 bis prevede l’istituzione diuna Commissione per la formulazionedi proposte sull’aggiornamentodelle tariffe massime cheerogano, in base ad accordi e contratti,assistenza ospedaliera edambulatoriale, a carico del SSN;l’art. 3 prevede la responsabilitàpro fessionale dell’esercente le professionisanitarie, la quale escludela responsabilità penale per i casi dicolpa lieve, a condizione che nellosvolgimento dell’attività, il soggettosi sia attenuto alle linee guida.Il comma 2 di tale articolo, prevedeper i Medici, la stipula di assicurazioniper la responsabilità civile;l’art. 4 cita nuove norme relative alladirigenza sanitarie ed al governo clinico.c) Il Segretario cita il D.L. 179/12 cheprevede l’obbligo della posta elettronicacertificata per le imprese edi professionisti.Su tale tematica sarà istituto entrosei mesi dalla data dell’entrata in vigoredel presente Decreto, il “Pubblicoelenco nazionale degli indirizzidi posta elettronica certificata delleimprese e dei professionisti presso ilMinistero dello sviluppo economico”.d) Il Consulente Legale, Avv. Gobbi,espone la Sentenza del Consiglio diStato n. 5685/12, la quale evidenziache la presentazione di un espostonon costituisce di per sé atto diimpulso procedimentale, e non faassumere al suo autore la qualità diparte del procedimento che, eventualmente,venga iniziato in conseguenzadell’esposto stesso.In conclusione, il Consiglio di Statoha sancito che il presentatore di unesposto all’Ordine dei Medici C. eO., non può opporsi alle decisioneadottate dallo stesso.e) L’Avv. Gobbi informa sulla pronunciadella Corte Costituzionale sulla“illegittimità costituzionale della obbligatorietàdella mediazione”di cuial D.L.G.S. n. 28/2010.f) Il Presidente comunica che il1.12.2012 parteciperà al ConsiglioNazionale ENPAM per l’approvazionedei Bilanci, chiedendo aiComponenti la Commissione EN-PAM di formulare eventuali propostee/o osservazioni.g) Il Presidente informa che in data9.11.2012 è stato sottoscritto il protocollod’intesa sul “Diritto di Famiglia”promosso dal Dipartimento diScienze Giuridiche, contenente lelinee guida in tema di “Consulenzatecnica nei procedimenti in materiadi minori e famiglia”.Di ciò sarà data notizia sul bollettino”VeronaMedica”.h) Il Presidente da notizia sull’Accordosti pulato con l’Associazione degliImprenditori sul progetto “CO.ME.VERO.VOLO”, ideato per supportarei costi che i Colleghi volontarisostengono per recarsi, quali volontari,in Africa.Il Consiglio plaude all’iniziativa erinnova il mandato al Dr. Bovolin dirappresentare l’Ordine nell’Associazione.2) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONILe iscrizioni e cancellazioni vengonoapprovateMEDICI - CHIRURGHIIscrizioni per trasferimento da altroOrdine:Dott. DI BLASIO Dario da ROMADott. MAZZOLA Emanuela da VARESEDott. VILLANI Gianfranco Mariada ROMACancellazioni per decesso:Dott. DI LEO FrancescoDott. RUSSO GiovanniCancellazioni su richiesta:Dott. BERTASI Anna MariaProf. BESA GiuseppeDott. DEGANI AlessandraDott. FABRIS GinoDott. GRAFFIGNA DanteDott. TINELLI GiuseppeCancellazioni per trasferimento adaltro Ordine:Dott. BERTRAND Claudioa BOLZANODott. BRIGHENTI Alfredo a TRENTOCancellazioni per morositàed irreperibilità:Dott. EL KHAIR Bachir8 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


NOTIZIE DALL’ORDINEODONTOIATRICancellazioni per decesso:Dott. RUSSO Giovanni3) VARIE ED EVENTUALIa) Il Segretario, ritendo di notevole importanzala collaborazione di un addettostampa per le relazione dell’Ordinecon i media, riferisce che sistanno valutando alcune candidatureper l’incarico e che, a conclusione deicolloqui, verrà riferito al Consiglio.PRIMA DI PROCEDERE ALLE RE-LAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONODALLA SALA I CONSIGLIERI ODON-TOIATRI, I REVISORI DEI CONTI, ILDIRETTORE E L’AVVOCATO.RELAZIONI ISTRUTTORIELa Commissione delibera:- n. 2 archiviazioni provvedimenti- n. 1 apertura procedimento disciplinareCeRTIFICAZIOnI TeLeMATIChedI MALATTIAInformiamo gli iscritti che la segreteria dell’Ordineè ora in grado di rilasciare ai medici che nedovessero avere necessità le credenziali di accessoal portale INPS per la compilazione deicertificati di malattia a l personale dipendente.Per ottenerle è necessario accedere alla segreteriapersonalmente.A Co.Me.Vero.Volo.il Premio Assimp 2012La diciottesima edizione del premioAssimp è andata nel 2012 al progettoCo.Me.Vero.Volo. (CoordinamentoMedici Veronesi Volontari) dicui si è fatto promotore l’Ordine diVerona.Il progetto, lo ricordiamo, cerca difavorire il rapporto tra le AssociazioniVeronesi che operano nel settoredel volontariato ed i medici che sonodisponibili a donare la propria operaprofessionale nelle realtà dei paesisottosviluppati (chi fosse interessatocontatti la Segreteria dell’Ordine).Molti sono i medici disposti adoperare gratuitamente; la diffi coltàspesso è quella di incanalare la lorodisponibilità in maniera organizzata.Per questo Co.Me.Vero.Volo. consentel’aggancio con le associazionidi volontariato che svolgono la loroopera in molti paesi sottosviluppati.“Il contributo Assimp, raccolto graziealla generosità dei soci, serviràa pagare le spese di viaggio acoloro che decideranno di donare illoro tempo e la loro opera nel TerzoMondo” ha detto il Presidente Assimp,Mario Galbusera, nel discorsodi apertura della cerimonia, chesi è tenuta il 7 novembre u.s. nellasala Buvette della Gran Guardia.Spesso infatti il medico che parteper le missioni di volontariato pagadi sua tasca il biglietto aereo.Alla serata ha partecipato anchel’Assessore al Comune di Veronaai Servizi Sociali Anna Leso. “Iveronesi hanno un cuore grande eoccasioni come questa sono la testimonianzaconcreta della nostragenerosità” ha detto l’Assessore.La Commissione Iniziative Sociali,presieduta da Paola Compri hascelto per il 2012 l’iniziativa deiMedici Veronesi. “Ogni edizione arriviamoa questa serata con tantolavoro alle spalle e con tanta trepidazione– ha detto Paola Compri -.Poi quando arrivo qui e vedo unasala gremita di tanti amici, comestasera, penso che sia la migliorericompensa per tutti i nostri sforzi”.La presidente ha letto la motivazionedell’attestato consegnato al Presidentedell’Ordine, Roberto Mora,che recita: “Il riconoscimento Assimpper il supporto organizzativofornito all’impegno professionaledei medici veronesi per progettisanitari delle Associazioni di Volontariatonei paesi del Terzo Mondo”.Alla serata ha partecipato, a nomedell’As.Co.M. (Associazione per laCooperazione Missionaria) di Legnago,il Dottor Gianni Gobbi, attualecoordinatore della missioneattiva da vari anni in Burundi, a Kiremba,dove è in funzione un ospedaleche cura ogni anno 70.000pazienti. “Ci lavorano medici italianie francesi, che quando tornanosi portano un’esperienza che li hacambiati per tutta la vita” ha testimoniatoil Dottor Gobbi.Nella foto a fianco il momento dellapremiazione: da sinistra a destra: IlDottor Gianni Gobbi, la PresidentePaola Compri, il Presidente AssimpMario Galbusera ed il Presidentedell’Ordine di Verona il Dottor RobertoMora.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>9


ALBO ODONTOIATRIVerbali della CommissioneOdontoiatriVERBALE DELLA COMMISSIONEODONTOIATRI DELL’13 NOVEMBRE 2012Presenti: Boscagin, Cavallini, Paoletti,OregliaAssente giustificato: BovolinLettura e approvazione verbaleprecedente: il verbale della sedutaprecedente viene approvato con unamodifica al punto 3 delle relazioniistruttorie.Comunicazione del presidente:1. Il Presidente informa i presentidella comunicazione della Dott.ssa DVR esponendo il caso relativoalla sua paziente Sig.ra BB.È aperta una vertenza relativa aprestazioni effettuate dalla Dott.ssa VR la quale, anticipatamente,aveva esposto i fatti alla CAOdi Verona, ritenendo opportunochiedere un parere sul comportamentotenuto. La paziente hapoi inviato, infatti, all’Ordine ealla Procura della Repubblicaun esposto nel quale lamenta diessere stata sottoposta a cureodontoiatriche senza aver firmatoil relativo e specifico consensoinformato. Il Presidente esponele varie dichiarazioni presentateda entrambe le parti. Viene decisodi approfondire la lettura e lostudio del caso per poter esprimereun parere di merito.2. Il Presidente da lettura di una letterapervenuta a firma del Dott.Renzo sull’attività della CAO nazionalee ne espone i contenutiprincipali.3. Il Presidente informa i presenti diaver ricevuto un comunicazionedalla FNOMCeO riportante unsentenza della corte di cassazioneche ribadisce ancora unavolta la totale responsabilità delDirettore Sanitario che permettao agevoli lo svolgimento di unaattività professionale per la qualesia richiesta un’abilitazionespeciale da parte dello Stato.4. Dott.ssa ZEZ: il Presidente relazionai presenti sul caso relativoall’attività professionale dellaDott.ssa ZZ la quale ha assuntola direzione sanitaria di due centriodontoiatrici siti a XX e a XY.Dalle dichiarazioni rilasciate dallaresponsabile dell’ULSS 22 e dalservizio di Polizia Locale sonoemerse alcune irregolarità relativeal centro odontoiatrico sito inXX. Il Presidente informa anchedi aver chiesto formalmente allaDott.ssa ZZ chiarimenti circa isuoi titoli professionali e sui titolidei collaboratori del centro. Vienedeciso, per un ulteriore approfondimentodelle indagini, dicontattare nuovamente l’ULSS22 e il Comune di XX.5. Dott.ssa GMT: il Presidente ripercorreil caso relativo alla vertenzache la Dott.ssa MG ha neiconfronti del Centro Dentale X.Viene deciso di dare incarico adun membro CAO per la visionee l’analisi del carteggio in nostropossesso.Relazioni istruttorie:1. Prof. XY: il Prof. XY, implicato, insiemeal Prof. X, in una vicendache ha avuto risalto su stampalocale e nazionale e per la qualeè in corso un’indagine della Magistratura,è stato convocato perchiarimenti sia dal Dott. Morache dal Dott. Oreglia. Il ProfessorXY è stato sentito dal Dott. Morama non ha potuto presentarsiall’invito a colloquio proposto dalDott. Oreglia a causa di impegnidi lavoro. Il verbale di audizioneeffettuato innanzi il Dott. Mora èstato acquisito anche dalla CAO,il Presidente ne da lettura, in attesadi un prossimo rinnovato invitoa colloquio.2. Dott. TTA: il Presidente ripercorreil caso relativo al Sanitario eda lettura della memoria cheil Dott. TT ha inviato all’Ordinedopo l’invito a colloquio. Dopoampia discussione viene decisodi non dar luogo a procedere.3. Dott. DAE: il Presidente esponeil caso relativo al Sanitario il qualeè stato indagato per sospettofavoreggiamento di esercizioabusivo della professione odontoiatricain provincia di Vicenza.Il Presidente da lettura del verbaledi audizione e informa diaver richiesto alla Procura dellaRepubblica di Vicenza informazionicirca il proseguo delle indagini.Viene deciso di scrivereall’ULSS competente per conoscerela situazione dello Studiodentistico.4. Dott. NOV: il Sanitario è statosentito a seguito di pubblicitàsanitaria effettuate su bustine dizucchero. il Presidente da letturadel verbale di audizione. Durantel’invito a colloquio il Sanitarioviene invitato dal Presidente aprestare prudenza per le futureforme di pubblicità sanitaria.Dopo ampia discussione vienedeciso di non dar luogo a procedere.5. Dott. ILJ: il Presidente ripercorreil caso relativo al Sanitariosegnalato all’Ordine da una suapaziente Sig.ra AF. Viene datalettura del verbale di audizionee, dopo ampia discussione,viene deciso di non dar luogo aprocedere.,a10 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ALBO ODONTOIATRIVERBALE DELLA COMMISSIONEODONTOIATRI DELL’11 DICEMBRE 2013Presenti: Boscagin, Bovolin,Cavallini, Oreglia, PaolettiLettura e approvazione verbale precedente:approvato all’unanimità.Comunicazione del presidente:1. Il Presidente fa notare che nel giornale“MARCIARE” di dicembre 2012compare un pubblicità della strutturaodontoiatrica KS non riportantealcuna indicazione circa il Sanitarioesercente la professione. Il Presidentecomunica di aver già scrittoalla struttura in oggetto e di attendereuna risposta di chiarimento inmerito.2. Il Presidente informa i presenti diaver ricevuto una segnalazioneda parte del Sig FF, professorein Reggio Calabria, nei confrontidi una nostra iscritta, CTU in unacausa che lo riguarda. Viene decisodi convocare la Dottoressa perinformazioni in merito alle accusericevute.3. Il Presidente informa i presenti diaver ricevuto da parte del Sig. ….una richiesta di informazioni nellaquale chiede se le radiografie effettuatepresso un o studio dentisticosiano di proprietà del paziente e seil paziente stesso possa entrarne inpossesso. Viene deciso di scrivereal Sig. …. informandolo che il Sanitarioè tenuto alla consegna, su richiesta,delle radiografie effettuate.4. Il Presidente da lettura di una circolareFNOMCeO relativa alla presentazionedel documento sullavalutazione dei rischi in scadenza il31/12/2012. Viene deciso di inviarea tutti gli iscritti alla mailing listodontoiatrica un avviso di questaimportante circolare, peraltro pubblicataper esteso sul sito stessodell’Ordine.5. Il Presidente informa i presenti diaver ricevuto da parte della Sig.ra ROS, titolare della struttura“SO-SA”, una richiesta di parererelativa ad una proposta di convenzioneche ha ricevuto. Vienedeciso di scrivere alla Sig.ra ROSche questo Ordine, in relazionea tali problematiche, si relazionaesclusivamente, con gli iscritti.Sarà pertanto incarico del DirettoreSanitario della struttura a porrele domande desiderate ed a Luisaranno date le relative risposte.6. Il Presidente desidera sollevare dinuovo all’attenzione dei membriCAO la problematica”Groupon”; sidecide di mantenere il comportamentofino ad ora assunto che precedela convocazione dei sanitariinteressati.7. Il Presidente informa di aver ricevutouna segnalazione da parte delSig. NI nei confronti del Dott. ZZ.Il Sig. Ni segnala che, nonostanteabbia diffidato il Sanitario dal proseguirele cure ai propri figli, avendoin corso una separazione dallamoglie, il sanitario ha comunquericevuto in studio il minore accompagnatodalla madre, curandolo.Viene deciso di scrivere al Dott. ZZper avere informazioni dettagliate echiarimenti.8. Il Presidente informa i presenti diessere venuto a conoscenza, daun articolo di giornale, che alcuniprofessionisti nostri iscritti sonostati indagati per esercizio abusivo,o favoreggiamento di esercizioabusivo della professione odontoiatrica.Il Presidente ha già chiestoall’ Avv. Zanoni di informarsi pressola Procura della Repubblica.9. Il Presidente informa i presenti diaver ricevuto una richiesta di divulgazioneda parte dell’Universitàdi Brescia di corsi di odontoiatria.Viene deciso di comunicare al richiedeteche tale pubblicità puòessere effettuata a pagamento sulbollettino dell’Ordine.10. Vertenza Sig.ra Li/Dott.ssa ZY: ilPresidente ripercorre il caso e laDott.ssa Boscagin, dopo aver approfonditola lettura dei fascicoli,propone alla CAO una lettera dirisposta da inviarsi alla Sig.ra Li. LaCAO approva il testo, apportandoalcune modifiche e decidendo dinon poter accogliere le doglianzedalla paziente. La lettera dovràquindi essere inviata alla Sig.ra Li eper conoscenza alla Dott.ssa ZY.Istruttorie: il Presidente informa diaver invitato a colloquio il Prof. ZZ inmerito alla vicenda dei test di accessoal corso di laurea in odontoiatriae da lettura del verbale di audizione.Verrà inviata di nuovo una richiesta disollecito presso la Procura della Repubblicadi ….. per conoscere gli esitidell’istruttoria.Procedimenti disciplinari:1. Dott. YY: il Presidente informa ipresenti che la Commissione Centraleha respinto il ricorso presentatodal sanitario avverso la sanzioneirrogata di mesi 6 di sospensione.Viene deciso di comunicare il periododi sospensione al sanitarioed alle autorità competenti.2. Dott.ssa ZY: il presidente informala commissione che in merito alcaso della dott.ssa ZY l’avvocatoZanoni ha rettificato la decisionedella CAO per sopravvenuta decorrenzadei termini.3. Dott. NYZ: viene decisa la data perla celebrazione del procedimentodisciplinare aperto a carico delDott. NYZ per il giorno 19 febbraio2013 alle ore 18,00.Nuova pagina WEB dell’Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri di Veronawww.omceovr.itInformazioni e servizi “on line”<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>11


CONVEGNI E CONGRESSIConvegni e Congressi22 Febbraio 2013Aggionamenti in Temadi Procreazione MedicalmenteAssistita e Diagnosi Prenatale30-31 Maggio 2013X Congresso NaxionaleSocietà Italianadi Endoscopia (area chirurgica)2 Meeting InternationalSociety for surgical EndoscopyVerona, Sala ConvegniBanca Popolare di VeronaPiazza NogaraInizio lavori ore 8.30GyneProPoliambulatorio SpecialisticoVerona (D.S. Dr. F.Martella)Hotel Leon D’OroVeronaInizio lavori ore 8.3020 Aprile 2013La donna moderna tra immaginee realtà. Il ruolo della famiglia edei media nell’origie dei disturbialimentari: anoressia e bulimiaFederazione Italiana Donne ArtiProfesisoni Affari (F.I.D.A.P.A)Sala LucchiVeronaInizio lavori ore 9.00Medicina di FamigliaCome calcolare il compenso dovutoal sostitutoIl nuovo accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti economici con i medici di medicina generale derivante dall’intesa della ConferenzaStato-Regioni n. 2272 del 23.03.2005 prevede che:“L’onorario spettante al medico sostituto è calcolato, …omissis.., nella misura del 70% del compenso di cui alla lettera A, comma 1 dell’art. 59..”Il compenso in questione è il”COMPENSO FORFETTARIO ANNUO”.Questo va corrisposto per intero se la sostituzione si effettua nei mesi di aprile, maggio, ottobre e novembre; va aumentato del 20% se lasostituzione avviene nei mesi di Dicembre, gennaio, febbraio, marzo; va diminuito del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di giugno, luglio,agosto, settembre.In pratica quindi la formula per il calcolo è la seguente. Dal cedolino mensile:Compenso forfetario X 70%: 30 = X(somma dovuta per ogni giorno di sostituzione)X va aumentato del 20% nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzoX va diminuito del 20% nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre12 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


AGGIORNAMENTOLa chirurgiadi revisione protesicadi anca oggiMARCO CASSINIDirettore UOC di Ortopedia e TraumatologiaAULSS 21 - Ospedale Mater SalutisLegnago - VeronaIl 24 novembre 2012 si è svolto presso ilMuseo Nicolis di Villafranca di Verona l’ XICongresso Regionale SVOTO – SocietàVeneta degli Ortopedici e TraumatologiOspedalieri –Il tema del congresso - La chirurgia direvisione protesica di anca oggi – è statoscelto dai presidenti del congresso MarcoCassini ed Alberto Momoli in quanto,data la grande diffusione della chirurgiaprotesica di anca e ginocchio in tutti i repartiortopedici, la chirurgia di revisione haconseguentemente riscontrato un trend incontinua crescita.Lo scenario della chirurgia di revisioneprotesica di anca si è andato modifi candonegli ultimi 20 anni. Accanto alle causetradizionali di fallimento di un impiantoprotesico (mobilizzazione per osteolisida debris di polietilene prevalentemente)sono andate via via emergendo nuovecause legate in parte ai nuovi impianti noncementati ed in parte agli accoppiamentitribologici (Metallo-Polietilene, Ceramica-Polietilene, Ceramica-Ceramica, Metallo-Metallo etc.) con conseguenti strategie diversificate di trattamento. Inoltre l’aumentodell’età media dei pazienti che si sottopongonoa chirurgia di revisione, con problematichegenerali talora complesse, obbligaa considerazioni sulla modulazionedel gesto chirurgico in relazione alla suainvasività (revisione parziale, totale, sostituzionedelle sole componenti rimovibili).Lo scopo del convegno, oltre a passarein rassegna le nuove cause di revisioneche si presentano nella pratica clinica,è stato fi nalizzato ad acquisire, perquanto possibile, il cosiddetto”razionaleal trattamento”la valutazione cioè dellecorrette scelte terapeutiche nonché dellapianifi cazione all’intervento nelle sue diversificate strategie.Per quanto concerne la revisione di un impiantoprotesico conseguente alla mobilizzazionecausa osteolisi periprotesica dawear debris di polietilene, il cui riscontrorappresenta tuttora una discreta frequenzagrazie al numero elevato di impianti diquesto tipo eseguiti nel recente passato,fondamentale è la stadiazione del difettoosseo. In questo le classifi cazioni piùusate sono quella di Paprosky e del GIR(Gruppo Italiano Riprotesizzazione). Considerandola componente acetabolare,che evidenzia un tasso di mobilizzazionesuperiore allo stelo femorale, nei casi condifetto osseo minore (GIR I –II), è possibilel’utilizzo di cotili primary o revision emisfericieventualmente associati ad innestoosseo di banca morcellizzato per colmarei difetti ossei non strutturali. Qualora ildifetto osseo sia più grave (GIR III-IV conperdita di 2 o più pareti, discontinuità dellalamina quadrilatera), il ricorso a gabbieantiprotrusione (APC di Burch-Schneider)fi ssate con viti associate ad abbondanteinnesto osseo di banca permette soventedi risolvere anche le situazioni più delicate.L’utilizzo poi di inserti in Polietilene adalta reticolazione (cross linked) rappresentaun po’ la novità di questi ultimi annievidenziando tassi di usura sicuramenteinferiori ai Polietileni di vecchia generazionee quindi con una durata maggiore neltempo.Relativamente al versante femorale, salvocasi particolari con difetto osseo minoree possibilità di applicazione di uno stelocementato polished (tipo Exeter o similare)con rimozione parziale del vecchiocemento ed utilizzo della tecnica del “cementosu cemento”, la tendenza è versol’utilizzo di steli lunghi non cementati a presadiafi saria e possibile utilizzo della modularitàsia della componente metafi sariache del collo per un maggiore adeguamentoai diversi scenari che si presentanosul campo operatorio. Il rovescio della medagliadi questi impianti è rappresentatodalla necessità di una chirurgia particolarmenteinvasiva con esecuzione di extendedtrochanteric osteotomy (meglio notacome accesso trans-femorale secondoWagner) per la rimozione del vecchio stelocementato o non cementato.Gli steli non cementati che hanno ormaiquasi completamente sostituito nella praticaquotidiana gli steli cementati maggiormenteutilizzati in passato, hanno a lorovolta evidenziato problematiche emergentisconosciute ai vecchi steli cementati creandofrequentemente problemi di diagnosisoprattutto in caso di protesi dolorosesenza apparenti segni di mobilizzazione.Ecco allora che la mancata osteointegra-<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>13


AGGIORNAMENTOzione dello stelo, lo stress shielding correlatoal design della protesi (stelo retto, anatomico),una possibile allergia ai metalli, leinfezioni subcliniche (talora diffi cilmentediagnosticabili anche con il ricorso alle piùrecenti tecniche di Imaging, Scintigrafi che,esami bioumorali, prelievi articolari peresami batteriologici e conta dei granulociti),possono rappresentare altrettante causedi fallimento di un impianto protesico.Per quanto concerne gli accoppiamentitribologici quali causa di revisione (tribologia:scienza delle interazioni superfi cialifra organi in moto relativo con riferimentoall’attrito ed all’usura), dopo aver giàaccennato agli accoppiamenti MetalloPolietilene (MOP) e Ceramica Polietilene(COP) con le connesse problematiche diusura e conseguente osteolisi da debris,minimizzate dai Polietileni cross linked diultima generazione, un tipo di accoppiamentoche è stato recentemente oggettodi discussione, è l’accoppiamento MetalloMetallo (MOM). Elevati livelli di cromo ecobalto serici e particelle metalliche nelsistema reticoloendoteliale (fegato, milza,linfonodi periaortici) sono state identifi -cate in pazienti portatori di artroprotesicon accoppiamento MOM. Gli effetti dielevati livelli serici di ioni metallici sonosconosciuti. Studi retrospettivi attuati daVisuri et al (Clin Orthop Relat Res 1996)non hanno evidenziato nessuna differenzastatisticamente signifi cativa sull’incidenzadi carcinoma, sarcoma e malattia mieloproliferativain pazienti con impianti MOMda più di 20 anni nei confronti di pazienticon accoppiamenti convenzionali MOP.Tuttavia ulteriori studi necessitano. Unasupposta ipersensibilità alle leghe metallichecon conseguente reazione linfocitaria(supportata dal riscontro di infi ltratilinfocitari nelle pseudo-capsule di alcunipazienti sottoposti a revisione di protesicon accoppiamento MOM) può essereresponsabile della comparsa di zone diradiolucenza in impianti precedentementeben fi ssati e può rappresentare una nuovacausa di revisione.Talora tali reazioni tessutali possono assumereconnotazioni di reazioni infi ammatorielocali talvolta molto aggressive (cosiddettipseudo tumori o ALVAL: AsepticLymphocyte dominated Vasculitis AssociatedLesion).Attualmente il Lancet ed il British MedicalJournal, due fra le prime cinque rivistemediche internazionali hanno lanciatol’allarme sui rischi potenziali derivanti dalleprotesi di anca con accoppiamento MOMemanando nuove linee guida con necessitàdi controlli annuali con esami del sanguee Risonanza Magnetica a cadenzaregolare.Ne deriva di fatto una restrizione all’usodell’accoppiamento MOM per quantoconcerne gli impianti convenzionali conun suo progressivo abbandono da partedella comunità scientifi ca internazionale.L’unico utilizzo consentito per tale tipo diaccoppiamento è nelle sole protesi di rivestimento(Metal on Metal Surface Replacement).Infatti in tale tipo di impiantola scelta è obbligata. Le protesi di rivestimentopresentano una serie di vantaggirispetto agli impianti convenzionali (maggiorrispetto dell’anatomia e conservazionedel bone stock, riduzione dello stressshielding nella porzione prossimale delfemore, diminuito rischio di lussazione).Sono indicate nei soggetti giovani conelevate rischieste funzionali. Possono peraltrocomportare delle complicazioni peculiaricome le fratture del collo femoralecon incidenza dall’1 al 20% soprattutto inpazienti con scarsa qualità dell’osso, obesie di sesso femminile. Fondamentale èpertanto, oltre alla tecnica accurata, l’indicazionecorretta e la scelta del paziente.Poiché questi impianti hanno raggiunto14<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


AGGIORNAMENTOuna certa popolarità negli ultimi 10 anni, lefratture del collo femorale in protesi di rivestimentorappresentano una nuova causadi revisione oggi.Un altro accoppiamento tribologico digrande diffusione è l’accoppiamento CeramicaCeramica (COC). Da un certopunto di vista può essere considerato l’accoppiamentoideale in quanto la ceramicaè un materiale altamente biocompatibile,l’usura è estremamente bassa, la scorrevolezzaè elevata, presenta una elevataresistenza ai carichi, il rilascio di ioni è assente.Per contro l’accoppiamento COCpuò andare incontro a rotture che obbliganoa revisione dell’impianto. Tali rotture,più frequenti con ceramiche di vecchiagenerazione (Biolox Forte 1992), sono comunquepossibili anche con le ceramichecomposite di nuova generazione (BioloxDelta - inizio anni 2000). Anche in questocaso un eccesso ponderale, un eccessivorange of motion con possibile impingemente sublussazione della testa femorale,può portare a delaminazioni dell’insertoed a frattura della testina.Un altro fenomeno che può preludere aduna rottura è quello dello squeaking o cigoliolegato ad un difetto di lubrifi cazione oad edge loading per mal posizionamentodella coppa acetabolare. Nel caso di revisioneper una rottura dell’inserto o dellatestina in ceramica è opportuno ricorrerenuovamente a tale tipo di accoppiamentoper evitare l’effetto “carta vetrata” sulpolietilene legata a micro particelle di ceramicaimpossibili da rimuovere completamentecon conseguente usura precocedel polietilene stesso.Concludo questa rassegna sulle più frequenticause di revisione oggi (tralasciandole infezioni che meriterebbero un capitoloa parte) accennando alle rotture degliimpianti protesici. Le rotture interessanopiù frequentemente lo stelo femorale soprattuttoa livello del collo protesico sia perquanto concerne gli steli monoblocco checon collo modulare. Il crescente utilizzo deicolli modulari per i noti vantaggi (migliorcongruenza articolare con corretta ripartizionedei carichi sull’impianto, ottimizzazionedell’offset, miglior ripristino della correttametria degli arti inferiori, maggior stabilitàdell’impianto con minor rischio di lussazioni,ridotto rischio di impingement,) nei confrontidei pochi svantaggi ((learning curveper il corretto utilizzo, possibile fretting -processo di corrosione dovuto a sinergiafra attacco chimico ed azione meccanica -a livello del raccordo collo-stelo) ha portatoal riscontro di casi di rottura con necessitàdi revisione. Tali rotture assimilabili a vere eproprie fratture da fatica, possono avvenirecome risultato di un trauma, intensa attivitàfi sica, improprio allineamento od incompletoposizionamento del collo, perdita difi ssazione, durata dell’impianto, od eccessivopeso del paziente.È possibile che una concomitanza dellevarie cause elencate possa produrre rottureda fatica soprattutto nei colli lunghicon maggiori offset (nei casi riscontratinella nostra esperienza tutte le rotture riguardavanocolli lunghi ed il peso dei pazientisuperava i 100 kg).Sono pertanto state sviluppate al riguardoadeguate strumentazioni fi nalizzate alla rimozionedel solo collo modulare lesionatosenza necessità di rimuovere tutto lo stelocome in caso di rottura su steli monoblocco.Nel caso di fallimento nell’utilizzo ditali sistemi con impossibilità a rimuovereil residuo di collo tenacemente fi ssato perfenomeni di corrosione a livello del conomorse, sarà necessario ricorrere ad unaccesso trans-femorale con sostituzionedella protesi ed applicazione di un nuovostelo da revisione a presa diafi saria. Inoltreda parte dell’industria sono state attuatemodifi che sia nel design che nel materialedei colli di nuova generazione con incrementodella resistenza alla rottura fi noa 30 volte superiore rispetto ai colli dellagenerazione precedente.Dopo questa breve disamina sulle piùfrequenti cause di revisione in chirurgiaprotesica di anca oggi, concludo considerandoche la chirurgia di revisione è impegnativasia per il chirurgo che per il pazientee non può essere assimilata a chirurgiadi routine. I tempi di recupero sono generalmentepiù lunghi della chirurgia primariacon possibile differimento del caricosull’arto operato e risultati funzionali in generebuoni ma talora inferiori alle protesidi primo impianto. Il fatto che tale tipo dichirurgia sia più complessa è testimoniatodalla presenza di una società scientifi cache si occupa solo di riprotesizzazione(AIR - Associazione Italiana Riprotesizzazione).Fondamentale, come sempre, è lacorretta indicazione, la scelta del paziente,la precisa pianifi cazione dell’intervento,l’accurata tecnica chirurgica.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>15


PROFESSIONE E LEGGELa “Legge Balduzzi”:un’occasione perduta?Dopo molteplici revisioni e riscrittureil c.d. “decreto Balduzzi” è giuntoalla sua versione definitiva con il titolo“Legge 8 novembre 2012, n. 189.Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 13 settembre2012, n. 158, recante disposizioni urgentiper promuovere lo sviluppo delPaese mediante un più alto livello ditutela della salute”.La normativa prende in esame, comeè noto, diversi argomenti interessantiper i medici ma è nell’art. 3 “Responsabilitàprofessionale dell’esercente leprofessioni sanitarie” che si affrontala tematica che – più di tutte - attualmentecoinvolge e preoccupa gli operatorisanitari.L’intento dichiarato del legislatore e ra,in effetti, quello di disciplinare la complessae controversa materia della responsabilitàsanitaria e di contenerecosì il fenomeno della c.d. “medicinadifensiva”.Si può ritenere che l’obiettivo sia statoraggiunto?Il primo comma così recita: “L’esercentela professione sanitaria che nellosvolgimento della propria attività siattiene a linee guida e buone praticheaccreditate dalla comunità scientificanon risponde penalmente per colpalieve. In tali casi resta comunque fermol’obbligo di cui al l’articolo 2043del codice civile. Il giu dice, anche nelladeterminazione del risarcimento deldanno, tiene debitamente conto dellacondotta di cui al primo periodo”.Innanzitutto, la norma ribadisce implicitamenteche a seguito di imprudenzao negligenza sussiste sempre laresponsabilità; solo nei casi di “colpalieve” l’operatore sanitario non risponderàpenalmente, sempre che egli sisia attenuto alle regole della buonapratica clinica.Ma cosa significa ciò? E si tratta effettivamentedi una novità?In pratica, oggi la Magistratura esigedal medico tali livelli di accuratezzae competenza nello svolgimentodell’attività di assistenza, da renderealeatoria e residuale ogni ipotesi di“colpa lieve”, i cui confini con la colpacomunemente intesa (cioè la”colpagrave”) risultano nella pratica vaghi edindefinibili.Sembra pertanto che la “riesu mazione”del concetto di colpa lieve daparte della nuova legge non sia destinataa produrre particolari effetti,anche considerando che la giurisprudenzacontinua a tenere “inchiodato”il medico al vincolo di una potenzialeresponsabilità, rappresentato dal c.d.“onere della prova” cioè dall’obbligodi dimostrare sempre, in caso di esitonegativo della cura, di aver agito correttamente.Per la verità, a proposito di questopenalizzante principio della “colpapresunta”, la norma parrebbe averintrodotto un (piccolo) elemento “favorevole”:sempre nell’ipotesi di una“colpa lieve”, infatti, il giudice avrebbealmeno la necessità di dimostrare unaviolazione delle linee guida accreditate.Una considerazione particolaremerita anche la seconda frase delprimo comma dell’art. 3: la legge indica,quale riferimento esclusivo perla determinazione del risarcimento,l’art. 2043 del codice civile 1 che a suavolta, per giurisprudenza consolidata,riguarda il danno patrimoniale.Si potrebbe quindi intendere che, perquesti casi di colpa lieve, verrebberoescluse dal risarcimento tutte le formedi danno non patrimoniale (dannoesistenziale, danno morale ecc.), chenella determinazione del risarcimentoassumono spesso grande rilevanzaqualitativa e quantitativa e che sonoesplicitamente inserite nella previsionedell’art. 2059 del codice civile 2 .Si tratta comunque di un’ipotesi interpretativa,che dovrà “passare il vaglio”della giurisprudenza.In definitiva, i cambiamenti introdottidalla nuova legge non si possonocerto definire “rivoluzionari”; persistonoinoltre alcune incertezze che, prevedibilmente,daranno luogo a controversieapplicative.Si tratterà quindi di vedere come lanorma verrà interpretata e se, soprattutto,essa si rivelerà uno strumentoefficace per affrontare il problema ormaiassillante e non rinviabile del continuoaumento dei contenziosi giudiziarie dei relativi costi assicurativi.Franco AlbertonNOTE1) Art. 2043 c.c.: “Risarcimento per fattoillecito – Qualunque fatto doloso o colposo,che cagiona ad altri un dannoingiusto, obbliga colui che ha commessoil fatto a risarcire il danno”.2) Art. 2059 c.c.: “Danni non patrimoniali- Il danno non patrimoniale deve essererisarcito solo nei casi determinatidalla legge”.RICORDATE...!È fatto obbligo a tutti gli Iscritti:a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivodella Professione Medica ed ogni fattoche leda il prestigio professionale;b) informare la Segreteria di ogni eventualecam biamento di qualifica, di residenza edel conseguimento di specialità o docenze,esi ben do il relativo attestato in competenteboll o.PrestanomismoSi riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8della legge n. 1792, che così recita:1) Gli esercenti le professioni sanitarie cheprestano comunque il proprio nome, ovverola propria attività, allo scopo di permettereo di agevolare l’esercizio abusivodelle professioni medesime sono puniticon l’interdizione della professione per unperiodo non inferiore ad un anno;2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove costituiti,hanno facoltà di promuovere ispezioni,presso gli studi professionali, al finedi vigilare sul rispetto dei doveri inerentialle rispettive professioni.16 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


PROFESSIONE E LEGGEDalla PEC alla cartella elettronica:una sanità tutta digitaleSulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del18 dicembre 2012 è stata pubblicatala legge 17 dicembre 2012, n, 221concernente “Conversione in legge,con modificazioni, del decreto-legge18 ottobre 2012, n. 179, recanteulteriori misure urgenti per la crescitadel Paese”.Il provvedimento indicato in oggettoè stato oggetto di numerose modifichedurante l’iter parlamentare ed havisto, come è noto a Voi tutti, l’accoglimentoda parte della CommissioneIndustria, Commercio, Turismo delSenato della Repubblica di gran partedelle proposte emendative predispostedalla FNOMCe0.La legge n. 221/12 contiene infatti disposizionidi particolare rilievo per lacategoria professionale medica e pergli stessi Ordini provinciali sulle qualici si sofferma di seguito.PEC E INI-PEC1. L’art. 5 recante “Posta elettronicacer tificata — indice nazionaledegli indirizzi delle imprese e deiprofessionisti” prevede che “alfine di favorire la presentazione diistanze, dichiarazioni e dati, nonchélo scambio di informazioni e documentitra la pubblica amministrazionee le imprese e i professionisti inmodalità telematica, è istituito, entrosei mesi dalla data di entratain vigore della presente disposizionee con le risorse umane,strumentali e finanziarie disponibilia legislazione vigente, il pubblicoelenco denominato Indicenazionale degli indirizzi di postaelettronica certificata (INI-PEC)delle imprese e dei professionisti,presso il Ministero per lo sviluppoeconomico.2. L’Indice nazionale di cui al comma1 è realizzato a partire dagli elenchidi indirizzi PEC costituiti presso ilregistro delle imprese e gli ordini ocollegi professionali, in attuazione diquanto previsto dall’articolo 16 deldecreto-legge 29 novembre 2008,n. 185, convertito, con modificazioni,dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.3. L’accesso all’INI-PEC è consentitoalle pubbliche amministrazioni, aiprofessionisti, alle imprese, ai gestorio esercenti di pubblici servizi ed atutti i cittadini tramite sito web e senzanecessità di autenticazione. L’indiceè realizzato in formato aperto,secondo la definizione di cui all’articolo68, comma 3.4. Il Ministero per lo sviluppo economico,al fine del contenimento dei costie dell’utilizzo razionale delle risorse,sentita l’Agenzia per l’Italia digitale, siavvale per la realizzazione e gestioneoperativa dell’Indice nazionale dicui al comma 1 delle strutture informatichedelle Camere di commerciodeputate alla gestione del registroimprese e ne definisce con propriodecreto, da emanare entro 60 giornidalla data di entrata in vigore dellapresente disposizione, le modalità diaccesso e di aggiornamento.5. Nel decreto di cui al comma 4sono anche definite le modalitàe le forme con cui gli ordini e icollegi professionali comunicanoall’Indice nazionale di cui al comma1 tutti gli indirizzi PEC relativiai professionisti di propria competenzae sono previsti gli strumentitelematici resi disponibilidalle Camere di commercio peril tramite delle proprie struttureinformatiche al fine di ottimizzarela raccolta e aggiornamento deimedesimi indirizzi.CERTIFICATO TELEMATICODI MALATTIAL’ad. 7 concernente “Trasmissionetelematica delle certificazioni dimalattia nel settore pubblico”, aicommi 1 e 2 dell’articolo 7, estendel’ambito di applicazione delle normegià vigenti sulle certificazioni di malattiaper i dipendenti pubblici e sulla lorotrasmissione per via telematica, ai dipendentipubblici attualmente esclusi.L’estensione riguarda: i magistratiordinari, amministrativi e contabili;gli avvocati e procuratori dello Stato;il personale della carriera diplomatica,della carriera prefettizia edella carriera dirigenziale penitenziaria;il personale della Banca d’Italia,della Consob e dell’Autoritàgarante della concorrenza e delmercato; i professori ed i ricercatoriuniversitari.Rimane escluso dall’obbligo di rilascioin modalità telematica dellecertificazioni di malattia il personaleappartenente alle Forze armatee ai Corpi armati dello Stato e alCorpo dei Vigili del fuoco. Si ricordainoltre che le norme oggetto di estensionedi cui all’articolo 55-septies delD.Lgs. 165 del 2001 prevedono, tral’altro che nell’ipotesi di assenza permalattia protratta per un periodosuperiore a dieci giorni, e, in ognicaso, dopo il secondo evento dimalattia nell’anno solare l’assenzaviene giustificata esclusivamentemediante certificazione medicarilasciata da una struttura sanitariapubblica o da un medico convenzionatocon il Servizio sanitarionazionale; l’obbligo, in tutti i casi diassenza per malattia, di invio dellacertificazione medica per via telematica,da parte del medico o della strutturasanitaria che la rilascia, all’INPS,il quale l’inoltra, sempre in via telematica,all’amministrazione interessata.CONGEDO DEL GENITOREPER MALATTIA DEL MINOREL’art. 7-Ibis prevede che il medico ola struttura sanitaria invia telematicamentela medesima certificazioneall’indirizzo di posta elettronicapersonale del lavoratore qualora ilmedesimo ne faccia richiesta fornendoun valido indirizzo.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>17


PROFESSIONE E LEGGEL’art. 7, comma 3, concerne la certificazionedi malattia dei figli, in relazioneal relativo congedo spettanteal lavoratore dipendente (sia privatosia pubblico) e mira ad uniformaregli adempimenti a carico dei medicicuranti, che non dovranno utilizzareprocedure diverse (telematiche ocartacee) in base alla tipologia dellavoratore. La novella, confermandoche la certificazione in oggetto deveessere rilasciata da un medico specialistadel Servizio sanitario nazionale ocon esso convenzionato, sostituiscel’obbligo di presentazione al datoredi lavoro del medesimo certificato daparte del dipendente con l’invio in viatelematica da parte del medico summenzionatoall’INPS, il quale l’inoltraimmediatamente, sempre in via telematica,al datore di lavoro. Per l’attuazionedelle nuove modalità, si fa tuttaviarinvio ad un decreto delPresidente del Consiglio dei Ministri,da adottare secondo la disciplina dicui ai capoversi 3 e 3-bis. Il medesimocomma 3 prevede che, ai fini dellafruizione del congedo in oggetto, illavoratore comunichi direttamenteal medico, all’atto della compilazionedel certificato, le generalità delgenitore che usufruirà del congedomedesimo. La novella in esame apparedi immediata applicazione e nonsubordinata all’emanazione del decretodi cui ai citati capoversi 3 e 3-bis.FASCICOLO SANITARIOELETTRONICOL’articolo 12 recante “Fascicolo sanitarioelettronico e sistemi di sorveglianzanel settore sanitario” halo scopo di completare e rendere coerenteil quadro normativo in materia,privo di una disciplina organica a livellonazionale. L’art. 12, al comma 1, introducel’istituto del fascicolo sanitarioelettronico (FSE), definendolo comel’insieme dei dati e documenti digitali ditipo sanitario e socio-sanitario generatida eventi clinici presenti e trascorsi,riguardanti l’assistito. Il comma 2 prevedeche il FSE possa essere istituitodalle regioni e province autonome, nelrispetto della normativa vigente in materiadi protezione dei dati personali,per finalità di prevenzione, diagnosi,cura e riabilitazione, di studio e ricercascientifica in campo medico, biomedicoed epidemiologico, nonché per lefinalità di programmazione sanitaria,verifica delle qualità delle cure e valutazionedell’assistenza sanitaria. Conuna disposizione aggiunta nel corsodell’esame al Senato, si prevede cheil FSE debba consentire anche l’accessoda parte del cittadino ai servizisanitari on-line secondo le modalitàstabilite dal decreto di cui al successivocomma 7. Il comma 3 precisache il FSE è alimentato in manieracontinuativa dai soggetti del SSN edei servizi socio¬sanitari regionaliche prendono in cura l’assistitosenza ulteriori oneri per la finanzapubblica. Il comma 3-bis, inserito nelcorso dell’esame presso il Senato,prevede che il FSE possa essere alimentatoesclusivamente sulla base delconsenso libero e informato da partedell’assistito il quale può deciderequali dati relativi alla propria salute nondebbano esservi inseriti. I commi 4 e 5prevedono che le finalità di prevenzione,diagnosi, cura e riabilitazione sianoperseguite dai soggetti del Serviziosanitario nazionale e dei servizi sociosanitariregionali che prendono in cural’assistito e che la consultazione deidati e dei documenti presenti nelFSE per le predette finalità possaessere realizzata soltanto con ilconsenso dell’assistito e semprenel rispetto del segreto professionale,salvo i casi di emergenza sanitariasecondo modalità individuateal riguardo. Il mancatoconsenso dell’assistito non pregiudicail diritto all’erogazione della prestazionesanitaria. Il comma 6-bis, inseritonel corso dell’esame pressoil Senato, prevede che la consultazionedei dati e dei documenti presentinel FSE possa avvenire soltantoin forma protetta e riservatasecondo modalità determinate daldecreto di cui al comma 7. Il comma7 stabilisce che, entro 90 giorni dalladata di entrata in vigore della legge diconversione del decreto in esame, condecreto del Ministro della salute e delMinistro delegato per l’innovazione, diconcerto con il Ministro per la pubblicaamministrazione e la semplificazione eil Ministro dell’economia e delle finanze,sentita la Conferenza Stato-Regioni,acquisito il parere del Garante perla protezione dei dati personali, sonostabiliti i contenuti del FSE e i limitidi responsabilità e i compiti deisoggetti che concorrono alla suaimplementazione; i sistemi di codificadei dati; le garanzie e le misure disicurezza da adottare nel trattamentodei dati personali nel rispetto dei dirittidell’assistito; le modalità e i livelli diversificatidi accesso al FSE da parte daparte dei soggetti del SSN e dei servizisocio-sanitari regionali, delle regioni edelle province autonome nonché delMinistero della salute e del Ministerodel lavoro e delle politiche sociali;la definizione e le relative modalità diattribuzione di un codice identificativounivoco dell’assistito che non consental’identificazione diretta dell’interessato;i criteri per l’interoperabilitàdel FSE a livello regionale, nazionaleed europeo, nel rispetto delle regoletecniche del sistema pubblico di connettività.Il comma 8 esclude che nuovio maggiori oneri per la finanza pubblicapossano derivare dall’attuazionedell’articolo.CARTELLA CLINICA DIGITALEE RICETTA ELETTRONICAL’art. 13 recante “Prescrizione medicae cartella clinica digitale” prevedela graduale sostituzione del formatocartaceo con quello elettronico perla prescrizione medica, concernentefarmaci o prestazioni specialistiche, acarico del Servizio sanitario nazionale,prevedendo nei confronti dei mediciinadempienti l’applicazione di quantoprevisto dall’art. 55-septies, comma 4,del D.Lgs. 165/01. Si ricorda che l’ad.55-septies, comma 4, dispone che l’inosservanzadegli obblighi di trasmissioneper via telematica della certificazionemedica concernente assenzedi lavoratori per malattia costituisceillecito disciplinare e, in caso di reiterazionecomporta l’applicazione dellasanzione del licenziamento ovvero, peri medici in rapporto convenzionale conle aziende sanitarie locali, della decadenzadella convenzione, in modoinderogabile dai contratti o accordicollettivi.A seguito dell’intervento di questa Federazioneè stato aggiunto un commache prevede che “affinché si configuril’ipotesi di illecito disciplinaredevono ricorrere sia l’elemento oggettivodell’inosservanza all’obbligodi trasmissione, sia l’elementosoggettivo del dolo o della colpa.Le sanzioni sono applicate secon-18 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


PROFESSIONE E LEGGEdo criteri di gradualità e proporzionalità,secondo le previsioni degliaccordi e dei contratti collettivi diriferimento”. Il comma 4 prevedeche, dal 1° gennaio 2014, il sistemaper la tracciabilità delle confezioni deifarmaci erogate dal Servizio sanitarionazionale basato su fustelle cartaceesia integrato, ai fini del rimborso dellequote a carico del medesimo Serviziosanitario nazionale, da un sistema basatosu tecnologie digitali. Il comma 5prevede che, dal 1° gennaio 2013, laconservazione delle cartelle clinichepossa essere effettuata esclusivamentein forma digitale, senza nuovi omaggiori oneri per la finanza pubblica.L’ad 13-bis recante “Ricetta medica”inserito nel corso dell’esame al Senato,aggiunge due nuovi commi, 11-bise 11-ter, all’articolo 15 del decretoleggen. 95 del 2012. Il nuovo comma11-bis dell’articolo 15 prevede che “Ilmedico che curi un paziente, per laprima volta, per una patologia cronica,ovvero per un nuovo episodiodi patologia non cronica, per il cuitrattamento sono disponibili piùmedicinali equivalenti, indica nellaricetta del Servizio sanitario nazionalela denominazione del principioattivo contenuto nel farmaco oppurela denominazione di uno specificomedicinale a base dello stessoprincipio attivo accompagnato dalladenominazione di quest’ultimo.L’indicazione dello specifico medicinaleè vincolante per il farmacistaove nella ricetta sia inserita, corredataobbligatoriamente da unasintetica motivazione, la clausoladi non sostituibilità di cui all’articolo11, comma 12, del decreto-legge24 gennaio 2012, n. 1, convertito,con modificazioni, dalla legge 24marzo 2012, n. 27. L’indicazione èvincolante per il farmacista anchequando il farmaco indicato abbiaun prezzo pari a quello di rimborso,fatta comunque salva la diversa richiestadel cliente”. Di fatto il commasopraccitato prevede le seguenti novità:per il medico, le due possibilità diprescrivere il principio attivo oppure ilprincipio attivo e il nome commercialedel medicinale; per il farmacista, lasostituzione del farmaco indicato conun altro prodotto di identico prezzo, surichiesta del cliente, anche nel caso diindicazione del nome del medicinalesulla ricetta da parte del medico. Inbase al nuovo comma 11-ter dell’articolo15 le regioni sono obbligate adattenersi alle indicazioni dell’AIFAAl fine di consentire un esame più approfonditodella materia è possibilescaricare copia del provvedimento sulportale della FNOMCe0 al link gazzettaufficiale.IL PRESIDENTEAmedeo Bianco<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>19


PROFESSIONE E LEGGEPagamenti delle pubbliche amministrazioni:termini certiSulla Gazzetta Ufficiale delle RepubblicaItaliana n. 267 del 15 novembre2012 è stato pubblicato il decreto legislativo9 novembre 2012, n. 192 recante“Modifiche al decreto legislativo9 ottobre 2002, n. 231, per l’integralerecepimento della direttiva2011171UE relativa alla lotta controi ritardi di pagamento nelle transazionicommerciali, a norma dell’articolo10, comma 1, della legge 11novembre 2011, n. 180”.Il decreto legislativo 192/12, che recepiscela direttiva Ue sopraccitata inanticipo (il termine per il recepimentodella direttiva era fissato al 16 marzo2013), è volto ad introdurre una rigorosadisciplina per contrastare i ritardidi pagamento, in particolare perquanto riguarda le Pubbliche Amministrazioni.Sono quindi assicuratitermini certi di pagamento: di normatrenta giorni, che non possono comunquesuperare i sessanta, consentitisolo in casi eccezionali.In particolare l’art. 1, comma 2,lett.a), del decreto prevede un terminedi 30 giorni per il pagamentodelle parcelle dei professionisti dalparte delle pubbliche amministrazionidi cui all’art. 3, comma 25, delD.Lgs. 163/06 (Enti pubblici non economici).L’art. 1, comma 4, dispone che nelletransazioni commerciali (contratti perprestazioni di servizi o consegna dimerci), in cui il debitore sia una pubblicaamministrazione, le parti possonopattuire, purché in modo espresso,un termine per il pagamento superiorea quello di 30 giorni, quando ciò siagiustificato dalla natura o dall’oggettodel contratto o dalle circostanze esistential momento della sua conclusione.In ogni caso i termini di pagamentoda parte delle pubbliche amministrazionidebitrici non possonoessere superiori a sessanta giorni.La clausola relativa al termine deveessere provata per iscritto.Si sottolinea inoltre che nelle transazionicommerciali in cui il debitore siauna pubblica amministrazione è nullala clausola avente ad oggetto la predeterminazioneo la modifica della datadi ricevimento della fattura. La nullità èdichiarata d’ufficio dal giudice.Si rileva che per le amministrazionipubbliche che non rispetteranno itempi scatterà la sanzione degli interessilegali di mora che decorrerannoautomaticamente dal giornosuccessivo alla scadenza del terminedel pagamento senza che sianecessaria la costituzione in mora.Gli “interessi legali di mora” si calcolerannoprevedendo una maggiorazionedi 8 punti percentuali sul tassofissato dalla Banca centrale europea,a cui si dovrà aggiungere inoltre unasomma forfettaria di 40 euro a titolodi risarcimento del danno.Si evidenzia infine che le disposizionidi cui al D.Lgs. 192/12 si applicanoalle transazioni commerciali conclusea decorrere dal 1° gennaio 2013.Al fine di consentire un esame approfonditodella materia si allegacopia del provvedimento indicato inoggetto.IL PRESIDENTEAmedeo BiancoIl Circolo Tennis Scaligero propone una quota promozionale d’iscrizione per l’anno 2013 particolarmente vantaggiosa di 490 € (al posto di850 €) a tutti i professionisti iscritti all’albo dei Medici.Il Circolo Tennis Scaligero è ubicato nel centro della città in un’oasi di verde ed è dotato di serre campi in terra rossa, muro d’allenamento,piscina estiva, beach-volley, calcetto e ristorante. Il Circolo dispone di una rinomata scuola Academy per giovani atleti e centri estivi per bambinie ragazzi. Cinque maestri federali sono a disposizione dei soci, per lezioni e corsi di gruppo. Durante il fine settimana si può assistere adivertenti partite delle nostre squadre maschili e femminili di serie C.Il Circolo Tennis Scaligero è all’avanguardia per le attrezzature tecnologiche; i soci possono infatti prenotare i campi direttamente da casa odall’ufficio via internet e hanno l’accesso gratis alla rete wireless del circolo.Dr. Riccardo Dalle GravePresidente del Circolo Tennis Scaligero20 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


PROFESSIONE E LEGGEDVR: documento di valutazionedei rischiSulla Gazzetta Ufficiale della RepubblicaItaliana n. 285 del 6 dicembre2012 è stato pubblicato ilcomunicato del Ministero del Lavoroe delle Politiche Sociali recante “Recepimentodelle procedure standardizzatedi effettuazione dellavalutazione dei rischi di cui all’articolo29, comma 5, del decreto legislativo9 aprile 2008, n. 81 e successivemodifiche ed integrazioni,ai sensi dell’articolo 6, comma 8,lettera f), del medesimo decretolegislativo”.Si rileva che scopo della proceduraè indicare un modello di riferimentosulla base del quale effettuarela valutazione dei rischie il suo aggiornamento, al fine diindividuare le adeguate misure diprevenzione e di protezione ed elaborareil programma delle misureatte a garantire il miglioramento neltempo dei livelli di salute e sicurezzanei luoghi di lavoro. Il modello,approvato dalla Commissione consultiva,si applica alle imprese cheoccupano fino a 10 lavoratori mapuò essere utilizzato anche dalle impresefino a 50 lavoratori.Pertanto tutti i titolari di studiomedico e odontoiatrico che occupanofino a 10 lavoratori, ai qualifino ad oggi è stato concesso diautocertificare la valutazione deirischi (art. 29, comma 5, del D.Lgs.81/08), dovranno procedere adelaborare il documento di valutazionedei rischi secondo il modellodi cui alle procedure standardizzate.Si rileva che l’effettuazione dellavalutazione dei rischi sulla basedelle procedure standardizzate èuna precisa responsabilità deltitolare dello studio professionale,in quanto datore di lavoro a cui ècorrelato un pesante apparato sanzionatorio(l’art. 55 comma 1, lett.a, del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. prevedel’arresto da tre mesi a sei mesi ol’ammenda da 2.500 a 6.400 euro).Si ricorda che il documento di valutazionedei rischi deve, ai sensidell’art. 29, comma 4, del D.Lgs.81/08, essere sempre custoditoall’interno del proprio studio (l’art.55, comma 5, lett. f, dispone la sanzioneamministrativa pecuniaria da2.000 a 6.000 euro).Si evidenzia quindi che l’art. 1, comma3, del decreto interministeriale30 novembre 2012 prevede che idatori di lavoro nell’effettuazionedella valutazione dei rischi debbanoutilizzare la modulistica allegata aldecreto.Pertanto, stante il modello allegatoal decreto interministeriale indicatoin oggetto, il datore di lavoro dovràeffettuare la valutazione deirischi aziendali e la compilazionedel relativo documento secondo icriteri di seguito elencati:1) Descrizione dell’azienda, delciclo lavorativo e delle mansioni;2) Identificazione dei pericolipresenti nel proprio studio professionale;3) Valutazione dei rischi associatiai pericoli identificativi e individuazionedelle misure di prevenzionee protezione attuate;4) Definizione del programma dimiglioramento dei livelli di salutee della sicurezza.Il termine per l’elaborazione del documentoè stato firmato per il 30giugno 2013.Fino a quella data è pertanto ancoravalida una autocertificazione deldocumento di valutazione dei rischi.Si ricorda che il DVR deve averedata certa o attestata dalla sottoscrizionedel documento, ai solifini della prova della data, da partedel responsabile del servizio diprevenzione e protezione, del rappresentantedei lavoratori per lasicurezza o del rappresentante deilavoratori per la sicurezza territorialee del medico competente ove nominato.In assenza del rappresentantedei lavoratori per la sicurezza (RLS)e del medico competente la datacerta va documentata con PEC o altraforma prevista dalla legge (ricorsoalla c.d autoprestazione pressouffici postali prevista dall’art. 8 delD.Lgs. 261/99).IL PRESIDENTEAmedeo BiancoCASSAZIONE:LA MEDIAZIONENON è OBBLIGATORIASulla Gazzetta Ufficiale della RepubblicaItaliana — la Serie Speciale - CorteCostituzionale - n. 49 del 12 dicembre2012 è stata pubblicata la Sentenza dellaCorte Costituzionale n. 272 del 24 ottobre2012 che ha dichiarato la illegittimitàcostituzionale dell’art. 5, comma 1, deldecreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28,nella parte che ha imposto la mediazioneobbligatoria e la conseguente condizionedi procedibilità, per violazione degli artt.76 e 77 della Costituzione.La Corte Costituzionale ha di fatto ritenutoche si fosse in presenza di un eccessodi delega, in quanto nessuno dei criteri eprincipi direttivi previsti dall’art. 60 dellaLegge n. 69 del 2009 (legge di delega)configurerebbe l’istituto della mediazionecome fase pre-processuale obbligatoria.Pertanto, cosi come peraltro chiarito nellaCircolare 12 novembre 2012 emanata dalMinistero della Giustizia, la mediazionediverrà ora facoltativa.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>21


PROFESSIONE E LEGGEIRAP: continuano le sentenzea favore dei mediciLa Commissione Tributaria di Milanoriconosce l’esenzione IRAPper il Medico di Medicina Generaleanche se dotato di personale ausiliario(Commissione Tributaria Provincialedi Milano - R.G.R n. 16074/2010- Udienza 12 novembre 2012)Con atto depositato in data28/12/2010, Scafuro Enzo, comein atti domiciliato, e con l’assistenzadell’Avv Antonio Puliatti, ha propostoricorso avverso il rigetto tacito dellaistanza di rimborso IRAP del 30 novembre2009, presentata per gli annidal 2005 al 2009, per complessivi€ 11.032,55= ritenendolo illegittimoin quanto, esercendo la attività dimedico convenzionato per la medicinagenerale, non svolge unaattività “autonomamente organizzatadiretta alla produzione di benie servizi”.Chiede conseguentemente il rimborsodelle somme versate, oltre interessidalla domanda.Con deduzioni scritte depositate indata 28 febbraio 2011 si è costituital’Agenzia delle entrate. Direzione ProvincialeII di Milano, contestando la richiestadel ricorrente sul presuppostodella esistenza nel caso in esame diuna autonoma organizzazione, chegiustifica il pagamento dell’IRAP versata.La Commissione, esaminati gli atti edocumenti di causa, nonché le ragioniin fatto e diritto illustrate dalle parti,ritiene che, trattandosi, nel caso inesame, di lavoratore autonomo, perdecidere la presente controversiasi debba fare riferimento alla notapronuncio della Corte Costituzionaleche, con sentenza numero156 del 21 maggio 2001, ha risoltole eccezioni incidentali di legittimitàcostituzionale sollevate dai contribuenti,mettendo la Commissionenella possibilità di affrontare il meritodel ricorso, ossia il riconoscimento omeno del diritto al rimborso di quantoversato a titolo di IRAP da parte ricorrente,interpretando in autonomia larisoluzione della Consulta.Orbene questa ultima ha ribadito...“che l’IRAP non è un’imposta sul reddito,bensì una imposta di caratterereale che colpisce il valore aggiuntoprodotto dalle attività autonomamenteorganizzate”. E che, come tale...“l’assoggettamento della impostain esame del valore aggiuntoprodotto da ogni tipo di attivitàautonomamente organizzata, siaessa di carattere imprenditorialeo professionale, è d’altro cantopienamente conforme ai principi dieguaglianza e capacità contributiva– identica essendo, in entrambii casi, l’idoneità alla contribuzionericollegabile alla nuova ricchezzaprodotta -, né appare in alcunmodo lesivo della garanzia costituzionaledel lavoro”.Peraltro la Corte Costituzionale harilevato che mentre l’elemento organizzativoè connaturato alla nozionestessa di impresa, altrettantonon può sempre dirsi per attività dilavoro autonomo, anche se svoltocon carattere di abitualità, poiché èipotizzabile una attività professionalesvolta in assenza di organizzazionedi capitali o lavoro altrui. Al riguardoconclude la Consulta...“ma è evidenteche nel caso di una attività professionaleche fosse svolta in assenzadi elementi di organizzazione – il cuiaccertamento, in mancanza di specifichedisposizioni normative, costituiscequestione di mero fatto - risulteràmancante il presupposto stessodell’imposta sulle attività produttive,per l’appunto rappresentato, secondol’art. 2 del D.L.gs. 466/97, dall’esercizioabituale di una attività autonomamenteorganizzata diretta allaproduzione e allo scambio di beniovvero alla prestazione di servizi”...,con la conseguente inapplicabilitàdell’imposta stessa.Venendo ora al caso in esame, laparte ricorrente ha provato, producendoin relativi quadri RE delle dichiarazioniriferentesi alle annualità inesame, che effettivamente esercita lapropria attività in assenza di elementidi organizzazione, mancando il possessodi attrezzature particolari (mentrel’attrezzatura disponibile deve ritenersilimitata allo stretto necessarioper un uso personale), e con spesenella norma per una attività svolta inmodo del tutto personale. Né sonoindividuabili altri elementi che possanofare ritenere una organizzazione dicapitali, atteso che anche per quantoriguarda i compensi corrispostia terzi, data la loro modesta entità,deve ritenersi trattarsi di personalecon mansioni che non incidono direttamentenello svolgimento dellaattività professionale, ma meramentedi supporto al decoro deilocali e per il servizio di portineriaper l’accesso ai medesimi. Peraltrolo stesso tipo di rapporto che, qualemedico generico, viene dal contribuenteinstaurato con il Servizio SanitarioNazionale, evidenziando ancheelementi propri del lavoro subordinato,comporta ulteriori caratteristichedell’attività svolta in senso limitativodi quella autonomia organizzativa richiestadalla norma per l’applicazionedell’lRAP.Del resto anche la Agenzia delleEntrate, direzione Centrale Affari Legalie Contenzioso, con sua circolaren. 28/E del 28 maggio 2010, allaquale gli uffici periferici debbono attenersi,ha dato atto che lo schematipo di convenzione con il S.S.N.stabilisce che “Lo studio del medicoconvenzionato deve esseredotato degli arredi e delle attrezzaturaindispensabili per l’eserciziodella medicina generale, di saladi attesa adeguatamente arredata,22 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


PROFESSIONE E LEGGEdi servizi igienici, di illuminazione eaerazione idonei compresi idoneistrumenti di ricezione delle chiamate.”E che alla luce dei principisanciti dalla Corte di Cassazione, sideve ritenere che la stretta disponibilitàdello studio attrezzato cosìcome previsto dalla convenzione,non possa essere considerato diper sé indice di esistenza dell’autonomaorganizzazione per i medicidi medicina generale (Cass. 1luglio 2009, n. 15440; Cass. 23 luglio2009 n. 17231).In altri termini, lo studio e le attrezzaturepreviste in convenzione, possonoessere considerate il minimo indispensabileper l’esercizio dell’attivitàda parte del medico, mentre l’esistenzadell’autonoma organizzazione èconfigurabile, ex adverso, in presenzadi elementi che superano lo standardprevisto dalla convenzione, e che devonoessere valutati volta per volta.La Cassazione ha altresì specificato,proprio in relazione alla attività di medico,che la motivazione è insufficienteladdove enumera i beni strumentaliutilizzati dal contribuente, senzaspiegare per quali ragioni li ritengaeccedenti la normale dotazione necessariaper l’esercizio della professioneed è incongrua laddove desumedalla sola necessità di adeguarsiagli obblighi derivanti dalla convenzionecon il S.S.N. la circostanza chedebba necessariamente sussistereun’autonoma organizzazione per farvifronte, dal momento che è ben possibileadempiere agli obblighi senzanecessità di collaborazione altrui o significativiinvestimenti (Cass. 14 aprile2009, n. 8826).Ritiene pertanto la Commissione (tributaria)che, nel caso in esame, possaragionevolmente ritenersi esclusala presenza di quegli elementi diorganizzazione, costituenti appuntoil presupposto dell’imposta, o. secondoquanto affermato dalla Corte,la presenza di quel valore aggiuntodell’attività autonomamente organizzata,assimilabile, in quanto tale, allaattività di impresa.Per tali ragioni, la Commissione accoglieil proposto ricorso e disponeil rimborso delle somme versate, pariad € 11.032.55, oltre interessi di leggedalla domanda, come espressamenterichiesto da parte ricorrente.Vi sono giusti motivi per compensareintegralmente tra le parti le spese digiudizio, stante l’originario carattereobiettivamente controvertibile dellamateria del contendere, e le difficoltàdi interpretazione ed applicazionedella normativa di riferimento in relazionealla situazione reale in esame.P.Q.M.La Commissione accoglie il ricorso edispone il rimborso di € 11.032.55=oltre interessi di legge dalla domanda.Spese compensate.dei Dott. A. e V. Corato S.n.c.ARTICOLI SANITARI PER FARMACIE ED OSPEDALIREAGENTI - APPARECCHI E VETRERIA CHIMICA<strong>MEDICA</strong>ZIONE ASETTICA ED ANTISETTICA37122 <strong>VERONA</strong> - Corso Porta Nuova, 131/a - Tel. 045/8007384 - 8002836Fax 045/8006737<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>23


ATTUALITàLa consulenza tecnicanelle crisi familiariProtocollo d’intesa per l’adozionedi Linee GuidaDopo circa tre anni di lavoro, il 9novembre scorso è stato firmato ilProtocollo di Intesa per l’Adozione diLinee Guida in materia di ConsulenzaTecnica nei Procedimenti di Diritto diFamiglia tra il Tribunale, l’Ordine degliAvvocati, l’Ordine dei Medici, l’Ordinedegli Assistenti Sociali ed i ServiziSociali delle Ulss Provinciali.Il tavolo multidisciplinare, che ha elaboratotale protocollo, è nato dopoche era attivo un tavolo permanenteche vedeva confrontarsi magistrati,avvocati e servizi sociali. In quelcontesto, però, si era evidenziatal’assenza, significativa, delle figureprofessionali (psichiatra, neuropsichiatrainfantile e psicologo) che,frequentemente, vengono chiamatea prestare la loro opera come ConsulenteTecnico d’Ufficio (C.T.U.) neiprocessi di diritto di famiglia. L’espertosi trova, infatti, investito di un ruoloche può incidere significativamentesull’esistenza delle persone esaminatee dei loro familiari.Negli ultimi anni la nomina di unesperto in materie psicologiche nonè più proposta per decretare, diagnosialla mano, quale dei due genitorisia più o meno “sano di mente”ma mira a valutare se, superata lafase drammatica e dolorosa della separazione,i due ex-coniugi siano ingrado di mobilizzare risorse evolutiveda mettere a disposizione del progettodi una genitorialità condivisa.Nei casi più frequenti, infatti, non ci sitrova di fronte a patologie psichicheconclamate ma, piuttosto, a patologiedella relazione che, comunque,possono provocare sulle personecoinvolte, in particolare i minori, deglieffetti molto gravi.I dati sulla tipologia di affidamentodei figli minori, a seguito di separazionegenitoriale, evidenziano unanetta inversione di tendenza rispettoal passato per effetto dei diversiinterventi normativi succedutisi neltempo, tra i quali si menzionano: lalegge sul divorzio, la riforma del dirittodi famiglia, la legge sull’adozionee sull’affidamento dei minori, fino alladisciplina inerente l’affidamento condivisodei figli sancita dall’entrata invigore della Legge n. 54 dell’8 febbraiodel 2006.La riforma sull’affidamento condivisoha sostituito il regime ordinario previgentedi affidamento monogenitorialedei figli ponendo l’attenzione suldiritto del minore, anche in situazionidi crisi familiare, a mantenere unrapporto continuativo con entrambii genitori, esercitando il diritto allabigenitorialità sancito sia dalla Convenzionedi New York sui diritti delfanciullo (1989) sia dall’art.24 dellaCarta dei Diritti fondamentali dell’UnioneEuropea di Nizza (2000).Tale diritto, che si esprime nella sceltadell’affidamento condiviso, evidenziala necessità che il minore dopo laseparazione genitoriale possa continuarea ricevere da entrambi i genitoricura, educazione e istruzione,conservando altresì i rapporti significativicon gli ascendenti ed i parentidi ciascun ramo genitoriale. Si trattadi un principio talmente consolidatonel nostro Ordinamento che la suaderoga avviene solamente nei casi incui è comprovato che tale regime diaffidamento può nuocere in manieraseria al minore. Ne discende che il“pregiudizio” e l’inidoneità genitorialedovranno essere rigorosamentecomprovati.Condiviso non vuol dire, però, affidoparitetico o alternato per cui, puravendo pari potestà genitoriale e rimanendogenitori con gli stessi doverie gli stessi diritti, gli ex coniugi sitrovano, comunque, a gestire lo spaziofisico e temporale dei figli. Questi,pur domiciliati prevalentementepresso uno dei due genitori, dovrannomantenere adeguata frequentazionee relazione con l’altro. Da qui leinevitabili battaglie legali se il traumadella separazione non ha trovato unospazio di bonifica ed è ancora prevalentesulla consapevolezza di doversalvaguardare i figli.Le parti in causa ricorrono al Tribunalecercando giustizia ma volendo,in realtà, trovare “la giustizia”, comeun modo per ristabilire l’ordine precedenteche si ritiene essere statoturbato dall’“altro” cui vengono addebitatetutte le colpe e che diventa,facilmente, il ricettacolo delle proiezionidi aspetti profondamente criticie deteriori.In tribunale si consumano battagliedrammatiche che spesso solo apparentementenascono dalle crisiconiugali. Le separazioni, i divorzi, ifallimenti delle coppie, hanno, di frequente,radici nelle relazioni familiariprecedenti.La consulenza tecnica, che rappresentauno spazio nel quale cercaredi pervenire ad una comprensionedelle ragioni profonde del conflitto,può essere l’occasione per aiutare lafamiglia alla rinarrazione critica dellasua storia, mobilizzando delle risorseutili ad individuare idonee soluzioniper i figli, tutelando il passaggio generazionale.Pur non essendo una terapia o untentativo di mediazione, La C.T.U. ècomunque uno spazio di accoglienza,ascolto e decodifica del disagioche investe la famiglia, finalizzato acontribuire a migliorare le condizionipsicologiche e relazionali dei minoricoinvolti.Essa, però, si muove, necessariamentein uno spazio delicato e complessoed il professionista che prestala sua opera deve sforzarsi di sintonizzarele esigenze del procedimentoprocessuale e i quesiti posti dal giudicecon le caratteristiche metodologichedel proprio modo di operare.Oltre a ciò il Consulente deve fare inmodo di non farsi condizionare daitentativi, più o meno coscienti, dimanipolazione da parte delle personeche deve valutare e dai contenutiemotivi che esse trasmettono.Il Consulente deve tener conto delfatto che i periziandi non giungonoda lui su una base fiduciaria, non24 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ATTUALITÀl’hanno scelto ma sono stati inviati o,meglio, obbligati dal giudice; vivonoil contesto peritale come situazionedi giudizio e non di aiuto e tendono amettersi in buona luce, a nasconderee minimizzare quegli aspetti negatividella situazione che, temono li potrebberodanneggiare.Nella valutazione deve tener contoche i comportamenti delle personecoinvolte (specialmente i genitori)vanno interpretati con particolareattenzione poiché affondano le lororadici in un mondo interno in cui laseparazione ha reso “incandescenti”alcune aree.Nell’interpretare i comportamenti deiconiugi, in corso di una separazione,specie se particolarmente confl ittuale,si deve in qualche modo elevarela soglia entro la quale i comportamentipossono essere ancora ritenuti“normali”.La separazione, infatti, non è vistacome un “accidente”, sicuramentedoloroso ma comunque possibilenel corso della propria esperienza divita, ma piuttosto come un “fallimento”e ciò attiva nei soggetti una drasticapresa di distanza rispetto alleproprie responsabilità nel processodi rottura della coppia.Insomma si tratta di esaminare lepersone e le loro relazioni affettive incontesto poco idoneo a farle apparirenella loro reale natura.La necessità di rendere meno confl ittualiquesti elementi e di contemperarele diverse, se non contrastanti,esigenze delle professionalità coinvoltenella Consulenza Tecnica inmateria di Diritto di Famiglia, ha spintoa formulare un progetto di studioche portasse alla stesura e all’adozionedi Linee Guida. Nel corso di treanni di lavoro il confronto, a volte puraspro, ci sembra abbia portato ad unrisultato apprezzabile.L’ulteriore auspicio è che questocontributo possa risultare di qualcheutilità, sia per le questioni che ponea tema, sia per la ricaduta nella praticadella professione, non solo agliesperti della psiche, ma anche a coloroche del nostro lavoro si servono,quali avvocati e giudici e soprattutto,ai destinatari fi nali del nostro impegno,bambini e famiglie.MARCELLO SANTIGIUSEPPINA VELLONE<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>25


ATTUALITàAttenzionealle polizze assicurativeIl tema individuato dal titolo dell’articolo, èdiventato, ormai, di generale interesse.I casi di “malpractice” medica che, giungononelle aule giudiziarie, crescono di annoin anno e, pertanto, nasce l’esigenza, per ilprofessionista, di tutelare se stesso e i terziche potrebbero subire danni in seguitoallo svolgimento dell’attività professionale.Quanto andrò a esporre nel prosieguo,pertanto, pur costituendo, per ovvi problemidi spazio, una trattazione non esaustiva,tuttavia può consentire al professionista divagliare la bontà o meno delle polizze assicurativeche gli vengono, necessariamente,sottoposte.Ma entriamo nel dettaglio.1) In primis occorre verificare che la polizzasoddisfi le reali esigenze di ciascuno.Attenzione, quindi, alle “esclusioni”e alla definizione del rischio assicurato.Le definizioni, a tal proposito, sembranopoter “coprire tutto”, ma nonè infrequente il caso in cui ci si sentaopporre l’inoperatività di una polizzaperché, ad esempio, il diritto di cui ilterzo assume la lesione non è conseguenzadi un danno fisico (pensiamo alcaso dei risarcimenti per non aver potutoliberamente esercitare la scelta diinterrompere la gravidanza, o per nonaver compreso appieno le condizionidel consenso informato). In particolare,poi, per gli ospedalieri, occorre controllarese l’assicurazione vale anche perl’esercizio dell’attività libero professionaleintramuraria, se vale per l’eserciziodell’attività libero professionale extramuraria,se vale per l’esercizio dell’attivitàlibero professionale tout court, seil rischio “coperto” è anche quello derivantedallo svolgimento dell’attività diPrimario (ora Direttore di Struttura) e/oDirettore Sanitario e se è prevista la coperturaper situazioni di responsabilitàcontrattuale o se la copertura è limitataalla responsabilità extracontrattuale(detta anche “da fatto illecito”).2) In secondo luogo, il medico ovvero ilprofessionista sanitario in genere, nondeve ritenersi già “coperto” da ogni rischio,per il solo fatto che l’ente alle cuidipendenze o presso cui svolge la propriaattività, sia assicurato. Le polizzestipulate dagli enti, infatti, potrebberofar salvo il diritto di rivalsa nei confrontidel responsabile. Questo significa che,una volta risarcito il terzo, la compagniaassicuratrice dell’ente potrebbe agireper ottenere il rimborso di quanto versatoal terzo danneggiato.3) Occorre, poi, controllare il massimale(cioè la massima somma che la compagniaverserà per il caso di sinistri)e verificare che sia congruo sia in relazioneall’importo, sia in relazione alnumero di richieste di risarcimentopresentate nel periodo assicurativo.È utile, poi, un controllo periodico ditale dato ed eventualmente un aggiornamento.Accanto a questo, occorreverificare se sono previste franchigie oaltri limiti di risarcimento.4) Occorre, ancora, distinguere il periododi copertura dal periodo di validità dellapolizza. È, infatti, generalizzata l’apposizionedella clausola c.d. “claimsmade”. In base ad essa, la compagniaassicuratrice copre i sinistri che si sianoverificati nel periodo di copertura(da individuarsi a cura del medico aseconda delle sue esigenze), ma chesiano denunciati nel periodo di validitàdella polizza. Per esempio, se la polizzaha un periodo di copertura che vadal 1/1/2003 ed è valida dall’1/1/2013fino al 31/12/2014, in caso di sinistrola compagnia risponderà per gli eventiche si sono verificati dal 1/1/2003all’1/1/2014, ma che siano stati denunciatientro l’anno di validità della polizza(1/1/2013 – 31/12/2014). Nel casodi cambio di compagnia (o di rinnovodella polizza) è, quindi, fondamentaleosservare le cosiddette clausole diretroattività e di ultrattività. Le primeconsentono un raccordo con le polizzeprecedenti. Le seconde estendonola garanzia alle richieste di risarcimentopresentate in un determinato periodosuccessivo alla cessazione del Contratto,per danni verificatisi durante ilperiodo di decorrenza della garanziaindicato in polizza5) Assistenza legaleNormalmente, nelle polizze assicurativeviene affermato che l’assistenzalegale è comunque pagata dalla compagniaassicuratrice fino a quandoquesta ne ha interesse. Non bisognadimenticare, tuttavia, che la compagniaopera secondo una logica chenon è quella dell’assicurato (il qualepotrebbe volere che la vertenza arrivifino in Cassazione e non si chiuda conuna transazione). Ulteriore attenzioneva, poi, posta alla modalità di nominadel legale. Alcune polizze prevedonoche esso venga indicato dalla compagniaassicuratrice tra i propri fiduciaried altre lasciano libertà di scelta all’assicurato.Senza nulla togliere ai legalidella compagnia, poiché il rapportotra utente e avvocato è fiduciario, lanomina del legale dovrebbe avvenire,quanto meno, di comune accordo traassicurato e compagnia. Nel caso incui ciò non fosse possibile, bisognerebbepensare all’opportunità di stipulareuna polizza di tutela legale, polizzache affiancherebbe quella per la R.C.professionale.6) Occorre verificare, inoltre, la coperturaassicurativa anche in caso di cessazionedi attività. Questa estensione di garanziapermette all’assicurato di esseregarantito anche per quelle richieste dirisarcimento del danno che dovesseropervenire a lui e o ai suoi eredi dopo lacessazione dell’attività professionale.7) È essenziale controllare anche la sededel foro competente, onde non esserecostretti, come già capitato, adover correre magari fuori sede consvantaggi di spese di viaggio. Bisognaverificare, infine, che non vi siala clausola compromissoria (ossia laclausola che demanda ad un collegioarbitrale, la soluzione delle controversietra compagnia e assicurato). Oltreagli inconvenienti di spesa, infatti (ndr:un giudizio arbitrale è più oneroso di ungiudizio avanti al Tribunale), la clausolapredetta impedirebbe di chiamare incausa la compagnia, nell’ ipotesi in cuiil medico fosse citato in giudizio.Assolutamente sconsigliabile, infine, scegliereuna polizza in funzione del solocosto.Giuseppina MaritatoAvvocato in Verona26 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ATTUALITÀRisarcimenti: sei strutture su diecisenza assicurazione per colpa graveSei strutture su dieci, tra Asl eaziende ospedaliere, non sono assicurateper coprire la eventualecolpa grave dei propri dipendenti.È uno dei dati emersi dall’indaginesulle coperture assicurative condottadalla commissione d’inchiestasugli erroriARTICOLI CORRELATISei strutture su dieci, tra Asl e aziendeospedaliere, non sono assicurateper coprire la eventuale colpa gravedei propri dipendenti. È uno dei datiemersi dall’indagine sulle copertureassicurative condotta dalla commissioned’inchiesta sugli errori e idisavanzi sanitari, sulla base di 169questionari compilati da altrettantestrutture (il 55% del totale). Una“anomalia” che mette a rischio lapossibilità del cittadino di essere risarcito,visti i costi spesso insostenibiliper il singolo operatore.Secondo la fotografi a scattata nellarelazione della commissione guidatada Antonio Palagiano, in media ilpremio assicurativo corrisposto dalleaziende sanitarie a livello nazionaleè aumentato, dal 2006 al 2011 del35% attestandosi lo scorso anno inmedia sui 2,7 milioni di euro (controi 2 milioni del 2006) passando dai288 milioni di euro complessivamenteversati nel 2006 a 354 milioni nel2011. Ma, si sottolinea nella relazione,a fronte anche dell’aumento dellerichieste di risarcimento, aumentatenello stesso lasso di tempo del 24%(quelle pervenute alle compagniesono in media 13.702 l’anno), si sonoperò ridotti del 75% i risarcimentieffettivamente liquidati. Gli importiliquidati dalle assicurazioni sonopassati «dai 191 milioni del 2006 ai91 milioni del 2011». In particolare,si osserva, «nel Nord Ovest i pagamentisono scesi da 68 milioni a 11milioni, arrivando a un sesto del valoredi 5 anni prima». Una chiave perridurre i costi delle assicurazioni perAsl e ospedali sarebbe il Fondo regionaleassicurativo, che però, emergedalla relazione, è presente soloin 4 Regioni (20,7%): Toscana (16aziende sanitarie, il 45,7%), Friuli VeneziaGiulia (9 centri, il 25,7%) Liguria(9 aziende, il 25,7%) e Basilicata (1azienda, il 2,9%). Sono invece 122le Asl (il 72,2%) che si affi dano allecompagnie assicurative (con il settoresostanzialmente in mano a pochecompagnie, dominato dalla Am TrustEurope, con cui si sono assicurateil 46% delle aziende sanitarie nel2011-2012. Tra gli altri competitor XlInsurance, Qbe Insurance, City Insurance,Llyod’s of London, GeneraliAssicurazioni, Cattolica Assicurazioni.«Diffondere l’utilizzo del Fondoregionale - ha sottolineato Palagiano- permetterebbe di ridurre la spesapubblica per le assicurazioni» e ancheil ricorso alla medicina difensivache costa ogni anno «tra i dieci e i 14miliardi di euro».L’indagine ha raccolto le risposte anchein merito a dipendenti e posti lettodi 162 aziende sanitarie per rilevareche ogni 10 posti letto la Sicilia hail doppio di dipendenti medici rispettoa Regioni del centro-Nord come leMarche o il Friuli Venezia Giulia. I postiletto effettivi sono 98.296, il 33,3%nel nord-ovest, il 21,6% nel nord-est,il 20,8% nel centro e il 24,3% nel sude nelle isole. Mentre i camici bianchidipendenti nelle stesse 162 aziendesono 82.363 e si trovano per il 27,1%nel nord-ovest, per il 19,2% nel nordest,per il 22,7% nel centro, mentre lapercentuale più alta si concentra nelsud e nelle isole, con il 31%. La concentrazionedi medici ogni dieci postiletto effettivi, si nota nella relazione,“aumenta in maniera spropositataandando da Nord a Sud”.GRASSIE ISTESSO“Grassie istesso, dotor, grassie de tuto.L’à fato tuto quel che l’à podùo,ma se vede che l’era la so ora”.ogni olta cossì. E drento te restavana chiete antica e sempre ogni olta novapar caminar con la cossiensa a postoe par guardar ne i oci la to gente.Desso bisogna metarse al riparo:esami sora esami, e specialisti,par cuerzarse le spale,e ‘l malà el gira da un calvario a l’altro,con la conosolassion che, dopo morto,i fi oi i se farà sioriportando in tribunal tuti i dotori.Adesso, entrando ne l’ambulatorio,te senti adosso i oci de i passienti,na olta amici, deventà “clienti”.E drento la trincea taca la guera.Avemo compagnado a l’obitorioel mestier piussè belo de sta tera.Bepi Sartori<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>27


ATTUALITàNovità fiscali 2013Tante sono le novità fiscali previste quest’anno per professionisti, imprese e soggetti privati. Ne elenchiamo di seguito leprincipali:AUMENTO IVA DAL 21%AL 22%Dal 1° luglio 2013 aumenterà l’aliquota iva ordinaria dal 21% al 22%, salvo eventuali successivemodifiche. Resteranno invariate le altre aliquote al 10% e al 4%.AUMENTATI SCONTI IRPEFPER FIGLI A CARICOLa legge di stabilità per il 2013 ha aumentato le detrazioni per figli a carico e per i figliportatori di handicap.AFFITTI:SCELTA TRA CEDOLAREO REGIME ORDINARIO?A decorrere dal 01.01.2013 aumenta la convenienza per il regime della cedolare seccasugli affitti rispetto alla tassazione ordinaria, in quanto è stato ridotto dal 15% al 5% losconto forfettario, con conseguente aumento della tassazione nel regime ordinario.RISTRUTTURAZIONIEDILIZIE 36%Ultimi mesi per usufruire dei maggiori sconti sulle ristrutturazioni. Solo i bonifici fino al30.06.2013 potranno godere della percentuale del 50% (anziché del 36%) e del maggiorlimite di spesa. Dal 1° luglio 2013 tutto tornerà come prima.TASSA SULLE TRANSAZIONIFINANZIARIEEntrerà in vigore nel corso del 2013 la nuova tassa sulle transazioni finanziarie (passaggidi azioni, strumenti finanziari, derivati, ecc.). Si ricorda che sono già in vigore anche lenuove imposte di bollo introdotte dal 2012.RIFORMA DEL CONDOMIODal 18 giugno 2013 entrerà in vigore la riforma del condominio.TARES:TASSA RIFIUTIIntrodotta la TARES (nuova tassa sui rifiuti e sui servizi pubblici indivisibili), che dovràsostituire la TARSU e la TIA. La Tares si comporrà di due quote: una che dovrà garantirela copertura integrale dei costi dei rifiuti e l’altra che dovrà coprire i costi relativi ai serviziindivisibili dei Comuni (illuminazione pubblica, polizia, anagrafe, manutenzione del verde,rifacimento manto stradale, ecc).REDDITEST• È attivo sul sito dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.it), il nuovo Redditestovverosia lo strumento con il quale il contribuente può misurare se il reddito dichiaratodal nucleo familiare è compatibile con il tenore di vita.• Accertamenti sempre più stringenti nei confronti dei contribuenti che dichiaranoredditi inferiori alle spese sostenute e non in linea con il redditometro.ASPICreata l’ASPI, cioè la nuova assicurazione sociale per l’impiego, destinata a sostituire leprestazioni di disoccupazione ordinaria, la disoccupazione speciale e edile e la mobilità.• Annullate le cartelle di pagamento con importi non superiori a 2000 , per i ruoli resiesecutivi fino al 31.12.1999.CARTELLE DI PAGAMENTO• Obbligo di sospensione della cartella a fronte di un’istanza (di illegittimità o altro)presentata dal contribuente e annullamento automatico della cartella nel caso diinerzia dell’Ente creditore, trascorsi 220 giorni dalla domanda.• Introdotta una moratoria di 120 giorni per ruoli di importo non superiore a 1000.28 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ATTUALITàIMPOSTA SUGLI IMMOBILIALL’ESTERO (IVIE) 0,76%Per chi detiene immobili all’estero, la legge di stabilità ha sancito che, quanto è stato finoracorrisposto dal contribuente, si intende in acconto per l’anno 2012OBBLIGO DI PAGAMENTOENTRO 30 GIORNI• Per tutte le operazioni concluse a partire dal 01.01.2013 tra imprese (la norma comunquevale anche per i professionisti), il pagamento dovrà avvenire entro 30 giorni.Le imprese potranno pattuire un termine superiore ai 30 giorni, con clausola provataper iscritto. Se il termine di pagamento pattuito è superiore ai 60 giorni, oltread essere provato per iscritto, deve anche avere il requisito di “nonessere gravemente iniquo per il creditore”.• Per i contratti con la Pubblica Amministrazione, stipulati a partire dal 01.01.2013, ilpagamento dovrà avvenire entro 30 giorni (è possibile arrivare al massimo a 60 giorni,con clausola contrattuale provata per iscritto).• Un semplice ritardo nel pagamento di una fattura significherà la maturazione automaticadegli interessi di mora, senza obbligo di preavviso.• Solamente nelle transazioni tra imprese (non Pubblica Amministrazione), le parti possonoconcordare un tasso di interesse diverso da quello legale.SCONTI IRAPSlitta al 2014, l’incremento delle deduzioni Irap, per i contribuenti soggetti a tale imposta.L’intervento comporterà una maggiore deduzione forfettaria a valere sulle retribuzioni deidipendenti assunti a tempo indeterminato nella misura base e in quella maggiorata per isoggetti impiegati nelle Regioni svantaggiate, oltre alla deduzione forfettaria prevista per isoggetti di minori dimensioni.IRAP SU PICCOLE IMPRESEE PROFESSIONISTISi è in attesa di un decreto dell’Economia che stabilirà l’ammontare massimo dei benistrumentali (anche assunti in locazione), che l’imprenditore o il professionista potrà possedere,a partire dal 2014, per rimanere esclusi dall’imposta IRAP, ovviamente a condizioneche non ci si avvalga di lavoratori dipendenti o assimilati.AUTOVETTURE AZIENDALI:COSTI DEDUCIBILI AL 20%• Per penalizzare il fenomeno delle autovetture intestate a imprese/professionisti, èstata ridotta ulteriormente la percentuale di deducibilità dei costi delle autovettureal 20%. Questo vale sia per gli ammortamenti, che per qualsiasi spesa di gestione(carburanti, manutenzioni, riparazioni, ecc.)• Per le autovetture concesse in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior partedel periodo d’imposta, la percentuale di deducibilità dei costi rimane fissata al 70%.PEC (POSTA ELETTRONICACERTIFICATA)Entro il 30.06.2013 anche tutte le imprese individuali dovranno avere la POSTA ELETTRONICACERTIFICATA (PEC).CONTRIBUTI INPSDIMEZZATIDal 1 gennaio previsti contributi inps dimezzati per chi assume lavoratori over 50, disoccupatida oltre 12 mesi e donne in particolari condizioni.• Spostato il termine dal 31.12.2012 al 30.06.2013 per redigere l’autocertificazione ai finidella valutazione dei rischi (VDR).PREVENZIONE, SICUREZZASUL LAVORO, E DVR• Le micro-imprese (che occupano fino a 10 dipendenti) dal 01.07.2013 saranno obbligatea provvedere alla valutazione dei rischi (VDR) secondo una procedura standardizzata(la cui modulistica per la redazione del DVR è scaricabile sul sito www.lavoro.gov.it nella sezione “sicurezza nel lavoro”). Il DVR dovrà avere data certa o attestata dallasottoscrizione del documento ai fini della prova della data, da parte del Responsabiledel Servizio di Protezione e Prevenzione (RSPP), del Rappresentate dei Lavoratoriper la sicurezza (RLS) o del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale(RLST), nonché del modico competente, ove nominato.• Con l’entrata in vigore delle procedure standardizzate, le micro-imprese dovranno effettuarela valutazione e non potranno più avvalersi dell’autocertificazione come finorahanno fatto.<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>29


ATTUALITàPARTITE IVA “FITTIZIE”Partiranno dal 2014 i controlli sulle partite iva “fittizie”. La presunzione che si tratti, non dilavoro svolto in autonomia, ma di un lavoro dipendente scatta se si riscontano almeno duedei seguenti requisiti: 1) la collaborazione con lo stesso committente abbia una duratacomplessiva superiore a 8 mesi annui per due anni consecutivi, oppure 2) la collaborazionecon lo stesso committente rappresenti più dell’80% dei compensi complessivamentepercepiti dal collaboratore nell’arco di due anni solari consecutivi, 3) il collaboratore dispongadi una postazione fissa di lavoro, anche in modo non esclusivo, presso una dellesedi del committente.DURATA DURCLa validità del DURC passa da 3 a 6 mesi.MUDEntro il 30.04 di ogni anno le imprese obbligate alla dichiarazione ambientale dovrannotornare a presentare esclusivamente il MUD (SISTRI ancora sospeso).STUDIO COMMERCIALISTADR. DANIELA ZANARDIANGIARICOMUNICATO AGLI ISCRITTIAbbiamo attivato il nuovo servizio di segreteria telefonica.Quando telefonerete all’Ordine sentirete la voce del RISPONDITORE AUTOMATICO,che provvederà a smistare la chiamata secondo le esigenze di chi chiama.LE OPZIONI SARANNO:• DIGITARE 1 PER PRATICHE ENPAM• DIGITARE 2 PER PUBBLICITÀ SANITARIA E RUOLI• DIGITARE 3 PER AMMINISTRAZIONE, ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI• DIGITARE 4 PER COMMISSIONE ODONTOIATRISenza nessun imput digitato e rimanendo in lineala chiamata sarà dirottata al primo operatore disponibile.Confidiamo di poterVi dare un servizio miglioreLa segreteria dell’Ordine30 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINAGiovanni Verardo Zevianie la sua dissertazione sullo scorbutoGIANNA FERRARI DE SALVOGiovanni Verardo ZevianiOggetto del presente saggio è un’operadel 1770 riguardante lo scorbuto scrittada Giovanni Verardo Zeviani 1 , eruditomedico fi losofo veronese 2 . GiovanniVerardo, nato nel 1725 a San Michele inCampagna da Vincenzo Zeviani 3 e daMaddalena Sandri, morì a 83 anni il 7maggio 1808 nella sua casa di Veronain contrada del Duomo a causa “di malattiacronica alla vescica”, assistito dalchirurgo Pietro Monterossi 4 , venendopoi sepolto a San Bernardino 5 . Il ritrovamentodel suo testamento olografo datato3 settembre 1807 6 ci fa intuire chenonostante una nutrita schiera di fratellie sorelle era rimasto senza eredi diretti.Destinò così i suoi beni al cugino perparte materna Antonio Sandri (non senzaaver stabilito vari legati per un altrocugino Sandri); per i suoi servitori; perl’Ospedale della Misericordia (tutte lesue cambiali) 7 . I libri furono suddivisi frala libreria dei Canonici, la Pubblica LibreriaCivica in San Sebastiano e il medicoGiacomo Guarienti 8 . Infi ne, riservòi suoi beni di Centegnano a garantirgliuna messa quotidiana perpetua.L’insigne medico, laureato a Padova il 9maggio 1747 9 , fu autore di molteplici einteressanti trattati di Medicina 10 , fruttodi osservazioni perspicaci e di un certoserrato ragionamento deduttivo. Notosoprattutto per essere stato fra i primi aindagare sulla mortalità infantile, arrivòa ipotizzare che l’uso di battezzare i neonaticon l’acqua fredda fosse una delleprincipali cause di malattie nei primissimigiorni di vita. Di lui si conservanoanche alcune relazioni autoptiche, trale quali la craniotomia del fu conte AntonioGazzola deceduto “per una universaleparalisia, succeduta a poco apoco ad un legger colpo di apoplessia,congiunta con un gran foro penetrantenell’osso frontale, e terminata con variecangrene nella superfi cie del corpo” 11 .Fu socio della Regia Accademia di Storiadi Madrid, dell’Accademia di Toscana,della Regia Accademia di Mantova,dell’Accademia Nazionale dei XL di Veronae dell’Accademia di Agricoltura diCommercio ed Arti di Verona. Nel suoapprofondimento sullo scorbuto, suddivisoin 85 paragrafi , spiccano le oltre60 citazioni bibliografi che di autori antichie di suoi contemporanei italiani estranieri, che danno prova del suo vastopatrimonio di conoscenze 12 .Non prende certo tutto per oro colato,ma critica diagnosi e terapie, si scagliacontro i colleghi che confondono i segniprodromici equivocando poi sulla malattiae contro coloro che rapportanoallo scorbuto quasi tutte le patologie,introducendo nella pratica sanitaria “innumerevolifavole […] cosicché vivonoin ogni parte le liti e le dissensioni framedici”. Zeviani spiega che la malattiascorbutica era genericamente defi nitadiscrasia 13 dagli autori antichi, mentre ipiù moderni vi preferiscono il nome diacrimonia 14 , “più distinto e signifi cativo”.I numerosi studiosi che sino ad allorasi erano occupati di questa patologiaerano convinti che l’acrimonia fosse“sempre inclinante al putrido”, mentrealtri sostenevano che tendesse “oraall’acido ora all’alcalino”. Con acrimoniasi indicò, sic et simpliciter, la causa dimorte di molti individui, anche neonatia pochi giorni dal parto, per quasi tuttol’Ottocento.Cause predisponenti e concauseZeviani suppone, dopo aver attentamenteosservato le persone colpitedallo scorbuto, che tre siano i disordiniche portano a tale disfunzione: “la pravaqualità del vitto, l’ozio del corpo e lepassioni dell’animo […]. L’abuso continuatodi un vitto pravo, salato, rancidoe putrido, o ben anche acido e austero,possono quindi, anche in un corpo bendisposto e forte, introdurre un’acrimoniascorbutica”. Egli afferma che nellepersone sedentarie ed oziose, dove,“più lento il giro degli umori e minorel’azione de’ visceri e dei canali, restaimperfetto il lavoro del chilo”, si formanocorpuscoli acrimoniosi non trasformatiche infettano il sangue.La causa principale di questa affezionesembra essere, dunque, un’acrimoniapredominante delle secrezioni che sigenera a causa di una lenta peristalsiaddominale. Ritardando il corso degliumori, viene rallentata la separazione diciò che è impuro dando origine alla putrefazione,mentre il troppo vigore delleazioni vitali impone un accelerato movimentodei liquidi che sprigionano edesaltano i sali rendendo rancidi i grassi.Così come avviene nella febbre che,velocizzando i movimenti fondamentali,porta sangue e urine a corrompersifacilmente poiché in essi aumentano leparticelle saline e sulfuree. Allo stessomodo, nelle infi ammazioni si generanosuppurazioni e cancrene. Questo accadeanche alle carni degli animali, chedivengono velocemente molli e putridese prima di essere macellati erano “infuriati,agitati o cacciati dai cani”. Zeviani<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>31


STORIA DELLA MEDICINAosserva che il sangue prelevato da unapersona sana e lasciato a riposo in unaprovetta, dopo poche ore “si raccogliein una massa di rosso carico, escludendogran quantità di siero alquanto crassoe giallognolo”, mentre nella scorbuticail coagulo tarda a formarsi, poiché“maggiore e più atra e men dura è laporzione rossa, ed il siero scarseggia etira al verde, e tutto più presto dell’ordinariofete e marcisce”. L’urina, che nelsano rimane incorrotta e lucida per piùore, nello scorbutico “poco dopo cheè uscita, s’intorbida e puzza […] per laquantità degli oli e dei sali, e depone alfondo tartaro e sabbia”.SintomatologiaLa voce scorbuto deriverebbe da scorbeckche nell’olandese antico signifi ca“lacerazione”, ovvero “ulcere della bocca”.Hermann Boerhaave asseriva cheanche nella lingua belga antica scorbeckaveva valore di oris laceratio 15 . Altriautori pensavano potesse derivare dalsassone scorbok “dolore, ovvero strappamentodi ventre”, o dall’antico scandinavoskyr, latte cagliato + bjugr, edema,edema dovuto ad abuso di latte cagliato.Secondo le osservazioni di antichi scrittoridi chiara fama, i segni dello scorbutosono numerosi, ma di così poco rilievoche da soli non valgono a far diagnosise non si mettono tutti assieme. “Quandonegli uomini senza cagion spezialemanifesta si fanno gonfi e e nere le gengive16 , e macchie qua e là nelle gambeo altrove livide e gialle appariscono, sigiudicano attaccati dallo scorbuto. […]in un grado di male più inoltrato o maligno,puzzano le gengive e si corrodono,le macchie della pelle si aprono in ulceri,si aggiungono la debilità, la magrezza, leemorragie, la febbre, le gangrene e varialtri morbi che gl’infermi tolgon di vita.[…]. Le gengive sogliono patire moltoprima che il male possa dirsi veramentescorbutico, e i loro morbi, quando nonsiano per colpa dello spuntar de’ denti,o de’ rimedi mercuriali introdotti nelsangue, sono argomenti di acrimonia.Le urine focose e colorite, che depongonotartaro e sabbia, i dolori che qua elà divagano per le membra, e gli spessicatarri e le ostinate fl ussioni, le molesteveglie senza ragione manifesta, sonopure ordinari effetti di un’occulta acrimoniache va predominando nelle vene.Così le facili emorragie e il tardo cicatrizzarsidelle piccole ferite, le fugaci infiammazioni e le frequenti pustole sullapelle, la saliva molto salata e il sanguenell’uscir dalle vene focoso e bruciante,troppo atro di colore, o troppo porporino.Se a questi segni di acrimonia si uniscanoo siano precedute altre malattieo passioni d’animo o disordini di vitto,tanto maggiormente è da temersi vicinolo scorbuto. Massimamente se l’uomosia avanzato d’età, o altra volta esso, oi suoi genitori, siano stati tocchi da similmale” 17 .TerapiaStante che la causa principale dell’insorgenzadella malattia viene imputataad “un’acrimonia predominante negliumori”, il miglior rimedio sarà opporsialla sua nascita o trovare una terapiache la “vince e strugge”. La prevenzioneviene riassunta in quattro punti:1°, impedire l’introduzione di particelleacri; 2°, “cavare” quelle introdotte o generate;3°, correggerle e trasformarle;4°, invischiarle e distenderle contro laloro forza. La scelta e la varietà deglialimenti, i diuretici, i correttivi preparatidagli speziali e i mucillaginosi fi toterapici,sembrano essere i rimedi piùindicati. Di conseguenza, un alimentodolce, di pronta e facile digestione, noncrea quella materia acida a cui portanoi cibi piccanti, saporiti e selvatici. I diureticiaprono la via all’urina, destinataa liberare il corpo dai sali eccedenti e“dai fetidi e rancidi oli che ingombranoil sangue”. I correttivi sono ritenuti utilia moderare l’acrimonia perché gli acidiuniti agli alcali perdono della loro attività.I mucillaginosi “si oppongono, involgendonella loro mucosità le acri puntestimolanti e coprendo le pareti de’ canali,affi nché non sentano il molesto lortocco”. Pertanto, la miglior cura divieneil latte che da solo “è l’ottimo e preferibilemedicamento per la preservazionedallo scorbuto”, essendo un alimentodolce, sciapo e facilmente assimilabile.Diuretico per sua natura, specialmentese gli animali che lo hanno prodotto sisono cibati di gramigna, serve a depurareil sangue. La gramigna stessa, perle sue qualità diuretiche, può essereconsiderata un buon rimedio antiscorbutico.Zeviani, distinguendo lo scorbuto dimare 18 da quello di terra, mette in evidenzala facile guarigione del primo,pur riconoscendo che ambedue hannola stessa origine, “vale a dire una viziataqualità degli umori che girano dentro aicanali del corpo”.Aveva osservato che i marittimi 19 pocotempo dopo lo sbarco, tornati nellapossibilità di cibarsi di vegetali freschie, soprattutto, di latte, risanavano. Moltimedici erano convinti che assumendoregolarmente latte fresco non solo siguariva, ma bevendone in abbondanzaprima di un lungo viaggio per mareserviva come preventivo. La condiciosine qua non doveva essere l’assolutacertezza che il latte introdotto venissefacilmente digerito. Per far sì che questoaccada, le passioni dell’animo devonoessere regolate e accompagnate da “unsalubre esercizio del corpo affi nché illatte troppo non soggiorni nello stomacostesso e cada pria di essere digerito nellecorruzioni a cui naturalmente inclina[…]. Colla sua virtù addolcente e refrigerante[…] modera e previene il calore, ilrossore e corrodimento delle gengive edell’altre macchie del corpo; e coll’acidettasua indole si oppone alla putredinee alla gangrena”. Il latte, dunque, comealimento e medicamento, ma somministratoinsieme a ortaggi, frutta, formaggie burro non troppo salati.Zeviani indica quali sono i vegetali freschipiù accreditati come antiscorbuticie li divide in alcalini e acidi. Fra i primi,adatti a correggere l’acrimonia acidascorbutica, propone: coclearia 20 , nasturzio21 , beccabunga 22 , rafano rusticano23 , aglio 24 , cipolle 25 . Quelli idonei32<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINAa modifi care l’alcalina, sono: bacchedi rovo 26 , tamarindi 27 , pampini di vite 28 ,arance 29 , limoni 30 , cedri 31 , acetosa 32 .Altri autori, invece, suggerivano la mescolanzadi più specie di erbaggi, purchéteneri e freschi, come gramigna 33 ,porcellana 34 , lattuga 35 , indivia 36 , brassica37 e borragine 38 , poiché credevanoche giovassero piuttosto “per una virtùcomune, che per altra singolare virtù”.Contro lo scorbuto, servono “oltre alletenere piante, altri rimedi resinosi, gommosie gelatinosi, com’è il mastice 39 ,la mirra 40 , il succino 41 , la gommalacca42 , l’acqua di pece 43 , le giovani carnidegli animali, le gelatine tratte dallelor corna 44 , e pur anco si loda il sozzovischiosissimo lumacone ignudo [=limaccia]45 ”, poiché, come alcuni presumevano,la saponosa qualità di certialimenti serve a “stemperare, dividere ecolliquare le particelle degli umori aggrumatee indurite dall’acrimonia”.Il nostro luminare riprende una lungadisamina sul latte approvando alcuneconvincenti osservazioni di autorevolistudiosi. Asserisce che il migliore inassoluto deve ritenersi quello di capra,forse perché l’animale ama cibarsi di“vischiose cime de’ virgulti, piuttostoche la comune erba de’ prati”. Eglistesso aveva potuto verifi carne il valoreterapeutico, come del resto tutti glialtri stimati esperti, tra i quali Viero 46 ,che prescriveva latte di capra con infusoun po’ d’assenzio 47 e ginepro 48 . Famenzione di molti ricercatori, tra i qualiil Boerhaave (del quale non cessava diesaltarne il valore) o Severino Eugaleno49 (il quale confessava di aver constatatodiverse guarigioni in quei scorbuticiche si erano auto prescritti grandibevute di latte e cibi da esso ricavati).Anche Giovanni Micheli 50 riferiva d’averrisanato molti pazienti in Svezia – paesemolto colpito da questa malattia – conil solo uso del latte. Di alcuni soldati venetiin Cattaro si dice che siano guaritidallo scorbuto quasi miracolosamentedopo aver assunto abbondante latte dicapra e di pecora; antecedentementeerano stati curati invano con generoseporzioni di nasturzio d’acqua checolà cresce in abbondanza. Anche deimarinai veneti, durante una lunga navigazione,furono colpiti dallo scorbuto;sbarcati fi nalmente a Messina, riacquistaronola salute dopo aver bevuto“copiosissimo latte”. Il nostro proponevaquindi, onde evitare lo scorbutoai naviganti, di far precedere ogni loroviaggio da una lunga dieta lattea, da ripetersiad ogni loro approdo. Secondoil suo parere, essendo il latte più stabilee durevole negli umori di quanto non lopossano essere le erbe e i frutti, avrebbefatto fronte in modo migliore ad una“sopravvenente acrimonia scorbutica”che, eventualmente, si sarebbe manifestatameno nociva se sulle navi si fossefatto un conveniente utilizzo di latticinifreschi non troppo saporiti51. Mettevapoi in guardia dall’uso di vari sali e spiritichimici, da taluni creduti benefi ci e che,invece, si erano rivelati dannosi.A conclusione della lunga analisi il dottorZeviani, pur riconoscendo la terapiadel latte non scevra da difetti e pericoli(“ma dove, e in qual cosa mai trovasiperfetta sicurezza e pace? Qualunquecosa migliore, com’è atta a giovare usatabene e opportunamente, tanto esserpuote nocevole usata male e fuori tempo”),confermava la sua incondizionatafi ducia nelle sue proprietà curative definendolo “eccellente e sicuro, medicamentoe alimento […] preferibile fra irimedi preservativi dello scorbuto”.Abbreviazioni e bibliografiaASVr = Archivio di Stato VeronaN.D. = Notai DistrettoU. S. = Uffi cio di SanitàPer documentare le proprietà di alcunepiante medicinali ci siamo avvalsi di:AA.VV., Segreti e virtù delle piante medicinali,Selezione dal Reader’s DigestS.p.A., Milano 1979A. GALASSI - R. SARZI, Alla Syrena,spezieria del ’600 in Mantova, Mantova2000N.B. Le parti del testo riportate sonostate ricondotte alle consuetudini editorialimoderne nell’uso di maiuscole,di punteggiatura, accentazione e ortografia solo là dove, a parere di chiscrive, potevano ingenerare equivocio incomprensione.NOTE1) Sopra lo scorbuto, dissertazione del signor dottorGiovanni Verardo Zeviani, Verona 1770, in ASVr,U. S., Trattazioni manoscritte e a stampa, n. 280.2) Laureatosi a Padova 9 maggio 1747, fu inseritonel Catalogo dei Medici approvati e licenziati daiMagistrati alla Sanità di Venezia il 14 marzo 1750(ASVr, U.S, b. XLVII, c. sciolta). Cade in erroreBrugnoli quando asserisce che la Via GiovanniVerardo Zeviani è intitolata ad un insigne giurista,poiché quest’ultimo si chiamava Giovanni Agostinoed era fratello di Giovanni Verardo (cfr. P.BRUGNOLI, Le strade di Verona, Roma 2004, III,p. 605). Per un’effi ge di G. Verardo Zeviani si vedaGalleria dei letterati ed artisti illustri delle provincieveneziane nel secolo decimottavo, a cura di BartolomeoGamba, Venezia 1824, vol. II, pagina nonnumerata; cfr. anche Accademia Nazionale dei VL,Società Italiana delle Scienze – Rendiconti, Verona1811, tomo XV, parte 2, p. XXXVI.3) L’anagrafe della contrada di Pigna del 1738 cidice che gli Zeviani erano già insediati in città:Vicenzo q. Giovanni dichiara di avere 53 anni, lamoglie Maddalena Sandri 50, il dottor di leggeGiovanni Agostino 30, Michel Angelo 25, Cattarina23, il dottor di medicina Giovanni Girolamo 22,Pietro 21, Giovanni Paolo 15, Giovanni Verardo 13,Maria Margherita 5, Cattarina, serva, 18. Secondol’estimo di San Michele in Campagna (ASVr, AnagrafiProvincia, reg. 625) Vincenzo paga un affi ttodi ducati 53 a don Felice Bresciani. La polizza d’estimodi Vicenzo del 1740 ci presenta una famigliaabbastanza agiata. Nel sobborgo veronese di SanMichele Extra possiede alcune pezze di terra e 10case, una delle quali per suo uso esclusivo, il tuttoposto in prossimità dell’Adige e con una resa diducati 386 e ½. Il nucleo famigliare è composto da:Vicenzo, di anni 55, la moglie Maddalena Sandri53; Giannagostino, avvocato, 32; Michelangelo,prete, 29 (fu in seguito parroco di Novaglie); GiovanniGirolamo, dottore di medicina, 24; Gianpietro,notaio e procuratore, 22; Gianpaolo 17; MariaCaterina 27; Margherita 6; Verardo 14. Gli Zevianirisultano domiciliati in Verona a San Pietro in Monastero,nella contrada Pigna, e pagano un affi ttodi ducati 50 a Felice Bresciani (ASVr, Antichi EstimiProvvisori, libro IV, c. 529, reg. 123).4) Pietro Monterossi, insegnante d’anatomia pressol’ospedale di Verona, ottenne licenza d’esercitareil 30 giugno 1731 (ASVr, U.S, b. XLVII, c. sciolta)scrisse un trattato Sulla varietà delle piegaturedell’intestino colon, Padova 1819.5) ASVr, U. S., Morti adulti città, reg. 101, c. 79.6) ASVr, N.D., b. 7850, n. 518 aperto il 7.5.1808.7) Il medico Antonio Guarienti, fratello di Giacomo,riferisce di un lascito di sessantamila lire alla Congregazionedi Carità di Verona.erbe e i frutti, avrebbe fatto fronte in modo miglioread una “sopravvenente acrimonia scorbutica” che,eventualmente, si sarebbe manifestata meno nocivase sulle navi si fosse fatto un conveniente utilizzodi latticini freschi non troppo saporiti 51. Mettevapoi in guardia dall’uso di vari sali e spiriti chimici, da<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>33


STORIA DELLA MEDICINAtaluni creduti benefici e che, invece, si erano rivelatidannosi.A conclusione della lunga analisi il dottor Zeviani,pur riconoscendo la terapia del latte non scevrada difetti e pericoli (“ma dove, e in qual cosa maitrovasi perfetta sicurezza e pace? Qualunque cosamigliore, com’è atta a giovare usata bene e opportunamente,tanto esser puote nocevole usata malee fuori tempo”), confermava la sua incondizionatafiducia nelle sue proprietà curative definendolo“eccellente e sicuro, medicamento e alimento […]preferibile fra i rimedi preservativi dello scorbuto”.8) Il medico fisico Giacomo Guarienti, del fu Benedettoe della fu Laura Guglienzi, nato nella contradadi San Giovanni in Fonte, morì il 24 gennaio1815 all’età di 51 anni nella sua casa in contradadel Duomo al civico 124 (ASVr, U. S., Morti Città,reg. 34, c. 21r; testamento olografo 7.6.1815, inASVr. N.D., b. 11666, n. 1287).9) ASVr, U.S., reg. 266 bis, c. 70.10) Metodo circa l’uso della purga e delsalasso,Verona, 1752.Nuovo fonte da cavar pronostici nelle malattie, Verona1754, ristampa 1781.Del flato a favore degl’ipocondriaci, libri due, Verona1755.Della cura de’ bambini attaccati dalla Rachitide,Verona, 1761.Della Parapleuritide, Verona 1763.Dissertazione sopra il quesito qual sia il preferibilefra i rimedi preservativi dallo scorbuto, specialmentedi terra, Mantova 1769.Sopra lo scorbuto. Dissertazione del signor dottorGiovanni Verardo Zeviani coronata dalla RealeAccademia delle Scienze e di Belle Lettere di Mantova,da essa premiata l’anno 1769, Verona 1770.Dei morbi purulenti del corpo umano, Verona 1771e Napoli 1788.Della moltiplicazione delle legne nel territorio veronesecon l’arte di far il carbone, nelle Memoriedell’Accademia d’Agricoltura, Commercio ed Artidi Verona, Verona 1772, vol. I, p. 53.Su le numerose morti dei bambini, Verona 1775.Se nel caso di sicurezza del medico, che vi siaraccolta di marcie in qualche parte del corpo,convenga l’uso della china china, dissertazionepresentata nell’Università di Padova al concorsodell’anno 1777, e premiata dalla Reale Accademiadi Mantova l’anno 1779.Embryulcia [=embriologia], Verona 1786, ristampa1770.Sopra un vomito urinoso, Memorie dell’Accademiad’Agricoltura Commercio ed Arti, Verona 1792,tomo VI, p. 93.Il riso, ed il giavone, ivi, Verona 1796, vol. II, p. 153.Storia dell’Accademia d’agricoltura commercio edarti di Verona per l’anno 1797 compilata dal signordottor Giovanni Verardo Zeviani e letta in pubblicaradunanza, Verona 1798Osservazioni mediche dall’anno 1790 sino a tutto il1807, per commissione dell’Accademia d’Agricoltura,Commercio ed Arti di Verona.Memorie pubblicate per l’Accademia Nazionaledei XL, Società Italiana delle Scienze diVerona, di cui Zeviani era socio dal 1769:Nuovo uso della Chinachina nel Vajuolo, Verona1785, tomo I, p. 825Sopra il veleno de’ funghi, Verona 1786, tomo III,p. 465.Guarigione mirabile di un tisico disperato con l’usodella cicuta, Verona 1788, tomo IV, p. 278.Sezione di un cadavero, Verona 1790, tomo V, p.391.Sopra una tosse degli alimenti, Verona 1794, tomoVII, p. 124 (cfr. G. FERRARI DE SALVO, Autopsiee constatazioni di morte nella Verona di fine Settecento,in “Verona Medica”, n. 4, settembre 2011,p. 39-40).Lettera in risposta a Leopoldo Marco AntonioCaldani (medico fisiologo anatomista, 1725-1813),contiene un discorso dello Zeviani sopra un mostroumano monocefalo, bifaccia, semidoppio,nato vivo e maturo nel distretto di Verona nel giugno1789), Verona 1799, tomo VIII, parte II, p. 521.Sopra due idropici fortunatamente guariti per unacaduta dall’alto, Verona 1801, tomo IX, p. 274.Cura felice di un uomo morso da un cane certamenterabbioso, Verona 1802, tomo X, parte I, p.223.Sul catarro epidemico, Verona 1804, tomo XI, p.476.Sull’epilessia e suo rimedio, Verona 1805, tomoXII, p. 179.Sulla gonorrea nel sonno e suo rimedio, Verona1806, tomo XIII, parte II, p. 153.Opere inedite:Sulla Semiterzana.Di un Sonno Soffocante.Sul quesito:Onde nasca che alle percosse delcapo succedano male affezioni nel fegato (Dissertazionerecitata nell’Accademia degli Aletofili).Due pomi. Ragionamento scritto in risposta aduna lettera recatagli insiememente a due pomi didiversa specie in su un stesso ramo, che ‘l richiedevadella spiegazione di così fatto fenomeno.11) ASVr, U. S., Medici e chirurghi vari (1754-1797),b. XLVI, 11 gennaio 1767.12) Incredibilmente, Zeviani non cita il celebre trattatodi James Lind (v. nota 19)13) La discrasia è uno squilibrio fra sangue, flemma,bile gialla e bile nera. La malattia (discrasia) èdunque la risultanza di una disarmonia o di unosquilibrio degli umori, da ricercarsi in un mutamentodelle qualità fondamentali dovuto a dinamicheambientali, climatiche e stagionali, ma anchecomportamentali (alimentazione, riposo, attivitàsessuale, vita emotiva).14) Herman Boerhaave (1668-1738), botanico,umanista e medico olandese di fama europea,è considerato il padre della chimica clinica. Fu ilprimo a introdurre criteri embrionalmente chimico- fisici nello studio delle alterazioni del sangue distinguendoun’acrimonia acida o viscosità glutinosadeterminata dall’abuso di alimenti farinosi o difrutta non matura, e un’acrimonia alcalina dovutaa un altro genere di alimentazione. Il suo successoprincipale fu di dimostrare il rapporto dei sintomialle lesioni. Da lui prese nome la Sindrome delBoerhaave, perforazione dell’esofago causata piùspesso da vomito eccessivo nella bulimia, anchese raramente può accadere in caso di eccessi ditosse o in altre situazioni, come l’ostruzione da alimentocon conseguente vomito vigoroso.15) H. BOERHAAVE, Praxis medica: sive commentariumin aphorismos de cognoscendis etcurandis morbis, Padova 1728, p. 101.16) Il ciarlatano “monsieur di Sirabode” ritornò aVerona nel luglio del 1789 per vendere la sua DecozioneAntiscorbutica, già nota in Italia e in Francia,“valevole per imbianchire i denti guasti e anneriti,sia naturali che posticci, guarire le gengivefungose, lo scorbuto di bocca, tanto di terra chedi mare, le ulcere scorbutiche, come pure bottoni[= noduli] e escrescenze, sanare subito il doloredi denti, ristabilire e affondare i denti smossi, restringerele gengive, profumare l’alito e mantenerevermiglie le labbra”. Tale prodotto, nella dose di uncucchiaio, doveva essere vigorosamente strofinatoogni tre settimane su denti e gengive con lospazzolino allegato al prodotto. Nel foglio pubblicitarioa stampa, si fa menzione di attestati “favorevolissimi“rilasciati da insigni medici veronesi eda quattro nobili della città scaligera. A richiesta,Sirabode avrebbe esibito anche i nomi di alcuniarchiatri di sovrani e di ragguardevoli personaggid’Italia e di Francia. Le bottigliette contenenti ilmedicamento, proposte in varie misure, venivanovendute nel “Botegon delle acque” situato sul Corso[= Corso Santa Anastasia]. Prima dell’acquistosi poteva usufruire di una prova gratuita (ASVr,Campagna, b. 27, n. 326; cfr. anche “GazzettaToscana”, n. 42, anno 1788, p. 164). All’angolo diVia Rosa, nel locale più tardi occupato dal negozioFerrario, vi era il così detto “Bottegon delle acque”,uno dei tre primi caffè che nel 1770 furono apertiin città, insieme alla “Gallinetta” in Bra e al “Gatto”,il più importante, in Piazza Grande detta poiPiazza Erbe.17) G.V. ZEVIANI, Sopra …, pp. 5 e segg.18) Verso la fine del Cinquecento fu denominato“peste di mare” da Pietro Hawkins che registrò10.000 marinai morti di questa malattia neivent’anni in cui era stato impiegato come medicosulle navi mercantili. Molti medici di bordo avevanoconstatato che i soli marinai venivano colpiti dalmorbo, mentre gli ufficiali, che godevano di cibodiverso e migliore e alloggi più confortevoli, neerano indenni.19) Su questo aspetto della malattia è interessanteleggere ciò che ha scritto James Lind (1716-1794), medico al Royal Naval Hospital di Haslar,membro della Royal Navy, studioso di igiene navalee medicina preventiva nel Regno Unito, che promosseil consumo di agrumi e vegetali freschi perprevenire e guarire lo scorbuto. Riuscì a metterea punto un metodo di conservazione del succodi limone che poté preservare incorrotto per oltrequattro anni. Nel 1750 fu eletto socio del RoyalCollege of Physicians di Edimburgo (cfr. J. LIND,Trattato dello scorbuto diviso in tre parti con uncatalogo cronologico di quanto è finora comparsosopra questo soggetto [1753-1766], Londra 1753,p. 22, nota 24. Quest’opera, intitolata A Treatise ofthe Scurvy, fu tradotta in lingua toscana dal dottorLuca Martini segretario dell’Imperiale AccademiaFiorentina nel 1766. Cfr:http://biochimica.bio.uniroma1.it/blind1f.htm [accesso 2 marzo 2011];http://biochimica.bio.uniroma1.it/blind2.htm [accesso20 febbraio 2012]).20) Cochlearia officinalis pianta delle Cruciferericca di vitamina C, originaria dei paesi nordici.Coltivata in Italia per le sue virtù medicinali, parenon sia stata utilizzata prima del XV secolo. Usatafresca, ha proprietà antiscorbutica, depurativa,detergente, rubefacente e stomachica.21) Il Tropaelolum majus, pianta di origine peruviana,dalla quale nel secolo appena trascorso èstata isolata una sostanza antibiotica, fu introdottain Europa nel XVII secolo. Se ne utilizzano le sommitàfiorite fresche e le foglie che, in particolare,contengono una quantità notevole di vitamina C.Proprietà: antiscorbutica, emmenagoga, espettorante(il succo fresco), tonica e vescicante.22) La Veronica beccabunga, della famiglia delleCrucifere, cresce nei ruscelli e nei corsi d’acquelente. Le foglie, mangiate crude in insalata, hannoproprietà depurativa, detergente, diuretica, risolvente,stimolante.23) Il Nasturtium armoracia Fries, crucifera originariadella Russia meridionale europea e dell’Asiaoccidentale, in alcune regioni italiane è conosciutoanche come Barbaforte, Crèn o Erba da scorbuto.È tassativamente controindicato nelle irritazionidell’apparato digerente, per le persone nervose eper le gravide. Proprietà: antianemica, antiscorbutica,bechica, diuretica, espettorante, revulsiva,stimolante24) Allium sativum, liliacea coltivata fin dall’antichitàpiù remota. Ritenuto originario dell’Asia centraleè senza dubbio la più nota fra le piante con virtùgastronomiche e curative. Contiene: enzimi,ormoni sessuali, vitamine A, B 1, B2, PP, C, saliminerali e oligoelementi. La maschera protettivausata dai medici del Medioevo era efficacementeimbottita d’aglio, mentre i soldati russi, durantela Seconda Guerra Mondiale, portavano semprecon sè degli spicchi d’aglio allo scopo di schiacciarlisulle ferite contro le infezioni. Proprietà: antidiabetica,antisettica, antispasmodica, callifuga,diuretica, espettorante, ipotensiva, stimolante,tonica, vermifuga.25) Allium cepa, liliacea meglio nota come cipolla,riginaria dell’Asia occidentale. Gli egizi, i greci e i romanise ne cibavano in abbondanza e nel Medioevo34 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINAera tenuta in grande considerazione. I più antichitesti di medicina le attribuiscono proprietà diuretichericonosciute ancor oggi. Fresca, contienemolta acqua, glucidi, lipidi, protidi, sali minerali, oligoelementi,zolfo, vitamine A, B1, B2, B5, C, F, PPe flavonoidi. Proprietà: antiscorbutica, antisettica,bechica, callifuga, cardiotonica, cicatrizzante, diuretica,emolliente, espettorante, ipoglicemizzante,lassativa, revulsiva, risolvente.26) Rubus Fruticosus, appartiene alla famigliadelle rosacee ed ha un alto contenuto di vitaminaC. Più comunemente noto come “mora di rovo “,è conosciuto dall’uomo fin dalla preistoria. I fruttiservono a preparare marmellate e come base persciroppi astringenti. Con le foglie si ottiene un tèmolto aromatico. Proprietà: antidiabetica, antibatterica,astringente, depurativa, detergente, diureticae tonica.27) Il Tamarindus indica è un buon regolatore intestinale,ricco di zuccheri, vitamine, minerali (in particolareferro, potassio e calcio), pectine ed acidiorganici (citrico, tartarico e malico).28) Le foglie, specie quelle della vite rossa, contengonotannini e pigmenti antocianici in grado disvolgere un’azione vitaminica P che, rafforzando iltessuto connettivo alleviano dolori e gonfiori.29) Il Citrus bigaradia (arancio amaro) giunse inEuropa all’inizio dei tempi storici, mentre il Citrussinesis (arancio dolce) fu introdotto in Spagna dagliArabi soltanto nel XV secolo. Contengono le vitamineC, A, B1, B2, PP, B5, B6, E, zuccheri, acidi organici,aminoacidi, pectina, sali minerali. Proprietà:antiemorragica, antiscorbutica, antispasmodica,aperitiva, colagoga, febbrifuga, ipnotica, sedativa,tonica, vermifuga.30) Il Citrus limonum, della famiglia delle rutacee, èfrutto medicinale per eccellenza. Fu tenuto in grandeconsiderazione già dagli antichi medici latini,greci e arabi. Il succo contiene acido citrico e malico,citrato di potassio e di calcio, glucidi, zuccheri,peptine, sali minerali, mucillagine, oligoalimenti evitamina C. Proprietà: antiemorragica, antiscorbutica,antisettica, febbrifuga, rinfrescante, tonica.31) Il Citrus medica ha proprietà uguali a quelle dellimone e dell’arancia. Va detto, però, che il cedro siconsuma fresco assai di rado. A differenza di tuttigli altri agrumi, la parte bianca della buccia (albedo)è molto succosa e commestibile e gli steroli in essacontenuti sono un ottimo rimedio contro il colesterolo.32) La Rumex acetosa è una poligonacea moltodiffusa nelle campagne; di gusto acido, è dannosaper il bestiame al quale provoca diarrea. Le sonoriconosciute proprietà depurative e digestive, eun tempo entrava a far parte di un brodo di erbesomministrato ai febbricitanti o dopo una seriedi purganti. Controindicata ai sofferenti di gotta,reumatismi, litiasi e iperacidità gastrica. Proprietà:antiscorbutica, aperitiva, depurativa, digestiva,diuretica, emmenagoga, lassativa, rinfrescante,stomachica, tonica.33) L’Agropyrum repens, una graminacea spontaneae infestante, ha fra i suoi costituenti: sali minerali,olio etereo, e un polisaccaride mucillaginoso. Ilsuo rizoma essiccato era usato come diuretico enel trattamento degli stati infiammatori dell’apparatogenito―urinario e del tubo digerente, e per le sueproprietà depurative e emollienti.34) Nome volgare della Portulaca oleracea. Questoortaggio spontaneo delle portulacacee, era untempo consumato come insalata e nelle minestre.Ha proprietà antinfiammatorie, depurative, diuretiche,rinfrescanti, vermifughe.35) Lactuca sativa e Lactuca virosa, ortaggi dellafamiglia delle composite conosciute già da Grecie Romani. Contengono vitamine, minerali, iodio,nichelio, cobalto, manganese, rame. Il lattice essiccato(lactucario), esercita un’azione analgesica,antispasmodica, emolliente, sedativa (nella tosse epertosse) e ipnotica.36) Pianta che appartiene alla famiglia delle compositecon proprietà aperitive, colagoghe, coleretiche,depurative, diuretiche, febbrifughe, lassative,stomachiche, toniche.37) Non è chiaro se si tratti della Brassica napus(colza) o della Brassica campestris (ravizzone) oaltra varietà di crucifera, tutte con proprietà cicatrizzante,emolliente e lassativa.38) La Borrago officinalis è una borraginaceamai citata nei testi antichi; si suppone sia stataintrodotta dall’Africa nel Medioevo. Della pianta siconsumano foglie, fiori e fusto, e i suoi costituenti,tannino, resina, mucillagine, saponina, nitrato dipotassio, hanno proprietà depurativa, diuretica,emolliente, lassativa e sudorifera.39) Resina che trasuda dalle lesioni del lentisco(Pistacia lentiscus) della famiglia delle Anacardiacee.Profumata e ricca di oli essenziali, ebbe usimolteplici: mischiata a cera e albume per otturare identi e per curare l’aspetto esteriore della personae, in generale, venne utilizzata per la sua azioneastringente, contro l’emottisi, la tosse invecchiatae l’aerofagia.40) Presente in diverse forme galeniche. Alla Mirraoggi viene riconosciuta un’attività antisetticae astringente, ma anticamente venne usata permolte patologie. Nel Medioevo, raccomandatecome lassativo, furono famose le Pillole aggregativedel Mesue (con mirra, rabarbaro, assenzio,agarico, coloquintide, polipodio, ecc.). Alla fine delSeicento fu impiegata in composizione con aloe,rabarbaro, ecc., per la preparazione delle pillolesine quibus, senza le quali non c’era salute.41) Dal lat. succinum, ‘ambra’. L’ambra grigia eraprescritta per rinvigorire cuore, cervello, stomaco,e contro la minzione difficoltosa e il vomito.42) La Guma Lacca si ricava dal Dorema ammonicum.Balsamica e anticatarrale, era usata comeantispasmodico negliaccessi d’asma.43) Ottenuta dalla distillazione secca del legno diconifere. Nota anche come “Catrame di Norvegia”,era impiegata, sotto forma di pillole o sciroppi,per uso interno come antisettico, balsamico eanticatarrale (catarro bronchiale e vescicale) e peruso esterno per alcune malattie cutanee.44) Probabilmente il riferimento è alla gelatinapreparata con le corna pestate o limate del cervoche, usata continuativamente, si pensava potesseprolungare la vita. Era somministrata anche perfermare le emorragie, curare le diarree e tonificareil cuore. Ma le erano riconosciute anche capacitàpurgative.45) Le virtù salutari di questo gasteropode sononote già dai tempi di Galeno. Lo sciroppo che sene ricavava avrebbe avuto grandi proprietà espettorantie fluidificanti, calmante nella pertosse,antianemico e ricostituente. Nelle campagne, inun passato non troppo lontano, era consuetudineingerire la limaccia viva per alleviare i disturbigastrici.46) Valente medico e apprezzato scrittore del Cinquecento.Soggiornò a lungo a Bonn e a Parigidove fu imprigionato a causa della sua strenualotta contro i processi per stregoneria.47) L’Artemisia absinthium fu apprezzata findall’antichità per le sue proprietà terapeutiche.Il suo nome deriva dal greco e significa “privo didolcezza”; nelle Sacre Scritture simboleggiava levicissitudini e i dolori della vita. Il liquore di assenzio,molto in voga nel XIX secolo, contiene un olioessenziale che, in forti dosi, è un veleno che puòprovocare gravi intossicazioni. Sono utilizzate lefoglie mondate e le sommità fiorite, costituite da:olio essenziale, absintina, resine, tannino, acidi,nitrati. Proprietà: antisettiche, digestive, emmenagoghe,stimolanti, toniche, vermifughe.48) Nel Medioevo, le bacche del Juniperus communisebbero fama di operare guarigioni miracolose,ma anche nel XVI secolo erano considerateun medicamento prodigioso. Gli egiziani, prescrivevanodi frizionare le membra dell’ammalato,sofferente di emorroidi sanguinanti, con bacchedi ginepro frantumate e esposte alla rugiada.Ippocrate riteneva utili le bacche di ginepro nellemalattie femminili. Costituenti: olio essenziale,resina, glucidi, acidi organici. Proprietà: aperitive,carminative, depurative, diuretiche, emmenagoghe,rubefacenti.49) Doccumano Severino Eugaleno nacque inFrisia probabilmente nel 1535. Scrisse De scorbutoliber cum observationibus, quo omnia quaede signis ejus diagnosticis dici possunt animadversacontinentu (Brema, 1588) e De scorbutoliber cum observationibus quibusdam breviqueet succincta cujusque curationis indicatione (Jenae1624). Le sue terapie antiscorbutiche e le varieteorie espresse su tale patologia, che a volteconfuse con il morbo gallico, furono duramentecontestate dal chirurgo scozzese James Lind chelo definì medico incapace, “la cui vanità e presunzionelo rendono insopportabile allorché assicuradi guarire qualsiasi malattia in pochissimo giorni”.Lind affermò che dalle opere di Eugaleno, Willis ealtri, furono tratte errate deduzioni e che addirittural’autore di una tesi, (A diversa Scorbutici indole& fede, morbi diversi?) sostenuta nel 1754 nelleScuole di Medicina di Parigi, fu portato a vedere loscorbuto ovunque. Perciò, classifica questa malattiaun proteo, cioè un mutante, con un’ evoluzionepiù veloce del vento. La definisce contagiosa,ereditaria, acuta, cronica con effetti differenti, innumerabilie interamente opposti.Sostiene che l’umore scorbutico produce in Spagnale scrofole e il cholera morbus; in Francia ilcatarro, la tosse umida, il reumatismo; in Inghilterrail sudore anglico e la malinconia; in Olandal’idropisia, l’emicrania, e tutte le specie di febbricroniche e intermittenti; in Svezia, innumerevolispecie di dolori, e “strappamenti d’intestini”, e durantel’inverno una febbre purpurea che terminamediante la desquamazione di tutto il corpo; inIrlanda delle volatiche rossicce [= tricofizia eritemato-squamosa];tra gli abitanti delle Alpi è causadel broncocele; della tisi ereditaria, dell’itterizia edell’infiammazione del fegato fra i portoghesi; delcarbonchio, che frequentemente si osserva nellabassa Lingua d’Oca; della timpanitide, della gottanegli italiani; della lebbra in Egitto; della pestepresso i turchi; del vaiolo nelle Indie, ecc. In unaparola, non c’era nessun malanno che lo Scorbutonon producesse. Egli considerava affezioniscorbutiche: il ballo di san Vito, l’atrofia, la pietra(i calcoli renali), la mania, l’epilessia, l’apoplessia,il letargo, la paralisi, il diabete, la lienteria, il furoreuterino, il cancro delle mammelle, la passioneisterica, la sterilità, l’immodicus veneri appetitus”,e tante altre ancora (cfr. Lind, Trattato…, parte prima,cap. primo, p. 17, nota 82).50) Medico fiorentino della prima metà del Settecento.51) Secondo LIND (Trattato…, parte prima, cap.secondo, p. 22, nota 24) i chirurghi di vascello “sison serviti con vantaggio delle pillole fatte col sapone,l’aglio e la scilla (in qualità d’emetico), perla guarigione di molte migliaia di marinari, che loScorbuto aveva ridotti in uno stato miserabile”.Tale rimedio era “in uso […] in molti Spedali, sopratutto in quello di Gibraltar [=Gibilterra]”. Duranteun viaggio nel 1747, Lind sperimentò su dodiciscorbutici, divisi in gruppi di due, nutriti tutti conlo stesso vitto ma con rimedi diversi: una pinta disidro al giorno, elisir di vetriolo (una mistura di acidosolforico, zenzero e alcol) per fare gargarismionde migliorare lo stato delle gengive, aceto divino, acqua di mare (una mezza pinta per giorno, avolte più, a volte meno, secondo l’azione purgativaottenuta). Ad un gruppo di pazienti aveva fatto assumeretre dosi giornaliere (quanto una noce moscata)di un elettuario composto con aglio, senape,radice di ravanello, balsamo del Perù e mirra.Per bevanda dell’acqua d’orzo resa molto acidacon i tamarindi e “dolcemente purgati” tre, o quattrovolte, con cremor di tartaro in una decozione ditamarindi. Quelli nutriti con arance e limoni ebberoun più veloce sollievo (ivi, cap. quarto, p. 60)<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>35


STORIA DELLA MEDICINADue parolesul panedi LUCIANO BONUZZIHeinrich Heine, descrivendo nel 1842il clima che si era creato a Londra durantela crisi economica di quegli anni,racconta che le donne andavano incontroalle forze dell’ordine piangendoe gridando: “Non vogliamo piombo,vo gliamo pane!” (1) . Un’invocazionedal tono profondamente diverso daquel la che compare nella canzoneLa sagra di Giarabub dove il ritornellorecita: “Colonnello non voglio pane:dammi piombo pel mio moschetto” (2) .In questi due messaggi il pane fronteggiae si oppone al piombo, diventandoun simbolo di pace, di serenitàe di ordine. Quell’ordine il cui naufragioviene ad essere elettivamente testimoniatodallo sciupio della farina edallo sperpero delle stesse pagnottecome, nel celebre romanzo di AlessandoManzoni, coglie quanto prima,invaso dallo stupore, Renzo Tramaglinoche entrato in Milano vede pane efarina gettati per strada: si tratta delladimostrazione palese dell’aggressioneche la folla, turbata per l’aumentodel costo della vita, ha portato controil formo delle grucce facendo delfornaio il responsabile e la vittimadesignata dalla carestia. Manzoni conoscevaassai bene la preziosità delpane tanto che quando padre Cristoforodecide, dopo un omicidio, di farsifrate riceve in dono ed in perdono dalfratello dell’ucciso proprio un paneche, presentato su un vassoio d’argento,viene immediatamente messonella sporta (3) .Il valore, quotidiano e simbolico ad untempo, del pane è sempre stato benpresente ai regimi autoritari: si pensiall’Italia e all’Unione Sovietica nellaprima metà del secolo scorso. “Laferrea scelta in favore della cerealicoltura”(4) , che in Italia fra le due guerreè stata sostenuta dalle battaglie delgrano, fu caratterizzata da incentiviper gli studi di genetica del frumentocon la creazione di nuovi ibridi battezzaticon nomi quanto mai signifi cativicome il grano Edda, l’Ardito, l’EiaEia Alalà. L’effettivo incremento delprodotto fu però accompagnato dauna contrazione dell’interesse per lazootecnia con l’inevitabile riduzione,nonostante gli auspici dei futuristi, nelconsumo di proteine animali (5) . Ancorapiù problematica, come è noto, ful’organizzazione della cerealicoltura inUnione Sovietica dove Stalin, lamarckianoconvinto, sosteneva le teorie diLysenko che considerava la geneticauna scienza borghese e metafi sica (6) .Le modeste fortune dell’agricolturasovietica hanno peraltro non solo motivazioniben precise che rimandanoad una cattiva pratica cerealicola.Gli è che l’impegno per l’industrializzazione,con il mito dell’operaio, haoscurato il mondo e i bisogni dell’agricolturanel suo insieme: ancor oggichi visita a Gori il ‘Museo Stalin’ - untuffo negli anni ‘50 del passato secolo- osservando, ad esempio, i manifestiche inneggiano alla produzione delgrano vede che gli stessi cereali sonoin secondo piano rispetto al trattoreche si incammina verso l’avvenire,naturalmente radioso. All’importanzasimbolica, politica, economica esociale che, nei contesti più diversi,viene riconosciuta al pane, tanto chenel mondo della vita si parla di cumpanaticoper alludere alle varie sorgentialimentari che compaiono sullatavola riconoscendo proprio al paneun implicito valore fondamentale, nonsembrano corrispondere adeguatepremure per promuoverne la conoscenza.In un ampio saggio di pochianni or sono - I musei da magiare eda bere. Collezioni enogastronomichedelle Alpi dalla Francia alla Slovenia- al pane non è riservata alcunatrattazione specifi ca mentre accantoai molteplici musei dedicati al vino, alformaggio, alla birra etc. è, addirittura,ricordato un piccolo museo dedicatoai limoni: ‘La Limonaia - Museo’ diPorto di Tignale sul lago di Garda (7) .Le cose vanno un po’ meglio nel volumeSapori lungo via Claudia Augusta(8) che porta il lettore da Ostigliafi no a Donauwörth, oltre Augsburg inBaviera. Il pane non fa, certo, la partedel leone ma per Verona è ricordatoil pandoro, per la val Venosta il Paarlmentre per la Baviera si fa cenno aiBrezen. Il pandoro è un celebre dolceda forno dove, accanto alla tradizionelocale convergono complesse infl uenzele cui sorgenti vanno da Venezia aVienna; il pandoro, lanciato da Melegatti,fa di Verona, fi n dal secondodopoguerra, la capitale dei dolci da ricorrenzaquando, accanto a Melegatti,operano aziende di grande rilievocome Bauli, Motta, Paluani (9) . Il Paarldella val Venosta è un pane di farinadi segale a forma di otto originario diBurgusio, a 1400 m. dove il frumentonon cresce più; viene elaborato tre oquattro volte l’anno ed è poi sistematoin apposite rastrelliere da dove vieneprelevato per il consumo. I Brezenbavaresi, cosparsi di sale grosso e disemi di papavero, derivano probabilmentedal pane romano entrato poiin uso nei monasteri; il nome evoca illatino brachiatellum, piccolo braccio.Per trovare un vero e proprio museodel pane intorno alle Alpi bisognaandare ad Ulm dove si può visitare il‘Deutsches Brotmuseum’ (10) . Il museoillustra vari cereali con i cicli di lavorazione,dalla semina alla mietitura.Una sezione è dedicata al commerciodelle granaglie. Segue una storiavera e propria della panifi cazione conmodellini e utensili usati per la lavorazione.Il valore sacrale del pane èdocumentato con immagini fi gurativee statuine a contenuto religioso; naturalmentenon è scordata s. Notburga.Il museo comprende anche unacollezione di utensili di interesse quotidianoper conservare o manipolare ilpane. Completa la rassegna una seriedi manifesti che ricordano le diffi coltàaffi orate in età contemporanea perprocurarsi i cereali e un inevitabile,drammatico interrogativo sul “paneper tutti”.Se i musei dedicati al pane non sononumerosi, almeno quanto ci si po-36<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


STORIA DELLA MEDICINAtrebbe aspettare, si deve riconoscereche non mancano le pubblicazioniche affrontano l’argomento da ognipunto di vista. Ripercorrendo a ritrosola via Claudia Augusta e balzando inSicilia, dove secondo Goethe “si trovala chiave di tutto” (11) , è da segnalare ilbel saggio di Antonino Uccello Pani edolci di Sicilia 12) . Il volume di Uccelloè ampiamente illustrato con raffinateimmagini di pani e di dolci dalle formeche non di rado alludono al corpoumano - occhi, seni, cuori, mani etc.- e che, evocando il sacro, vengonoconsumati in particolari occasionifestose: ai Morti, per la Pasqua, pergrazia ricevuta etc.Questo forte rimando al sacro, proprioin Sicilia, porta davvero moltolontano: porta al tempo della biondaDemetra e alla religiosità degli Antichi.Anche Goethe, del resto, visitando laSicilia era stato preso dal fascino cheemana l’immagine senza tempo diquesta grande dea (13) .La farina di Demetra, secondo gliAntichi, ha per l’uomo un’importanzaassoluta che ne connota l’assettoontologico, andando ben oltre il ruoloche compete a qualsiasi sorgentealimentare per quanto preziosa possaessere. Per gli Antichi, che nellatassonomia degli esseri viventi fannoriferimento alla culinaria, vale, infatti,la seguente regola distributiva: aglianimali compete il crudo, agli Dei Immortaliche hanno icore nelle vene e sinutrono di ambrosia compete il fumodei sacrifici, per gli uomini che sonomortali ed hanno sangue nelle venesono invece indispensabili per potervivere il vino di Dioniso e la farina diDemetra (14) .Il vino, una bevanda intrisa di simbolismo,è peraltro connotato da unaintrinseca problematicità che in molticulture diventa un vero e propriotabu, come il maiale o i funghi. Lafarina di frumento coagula, invece,un grande consenso e pur essendofortemente identitaria intorno al Mediterraneo,non viene esclusa al di fuoridi quest’area. Ai confini del mondo,nel lontano Tibet, per quanto dominila farina d’orzo, sono ben accolti sia ilriso che la farina di frumento per impastarepiccoli pani bianchi e rotondiche vengono cotti nel fuoco.Scrive Romano Guardini, un illustreveronese nato in via Leoncino:”Il paneè nutrimento, onesto, che realmentenutre. Sapido e vigoroso da non annoiarcimai. Il pane è verace. E buonoè pure: prendi la parola nel suo sensocaldo e profondo. Ma nella figura delpane Dio diventa vitale nutrimento pernoi uomini” (15) .Richiami bibliografici1. H. Heine, Lutezia, a cura di F. Amoroso, Torino,UTET, 1969, p. 254.2. G. Di Capua, Faccetta nera. Canti dell’ebbrezzafascista. Saggi critici, testi, spartiti,commenti, Valentano (Vt), Scipioni, 2003,p. 115.3. A. Manzoni, I promessi sposi, cap. IV e XII.4. A. Staderini, M. Toscano, Agricoltura ealimentazione, in L’economia italiana trale due guerre, 1919-1939, Milano, Ipsoa,1984, pp. 201-207.5. A. Staderini, La politica per l’autosufficienzaalimentare, in L’economia italiana etc.,cit., pp. 208-209.6. Z. A. Medvedev, L’ascesa e la caduta diLysenko, con Introduzione di A. BuzzatiTraverso, Vicenza, Mondadori, 1971.7. W. de Concini, I musei da mangiare e dabere. Collezioni enogastronomiche delleAlpi dalla Francia alla Slovenia, Torino, DanielaPiazza Editore, 1998.8. AA. VV., Sapori lungo la via Claudia Augusta,s. l., Verein Via Claudia Augusta Bavariaeetc., 2005, pp. 48, 128, 182.9. L. Bonuzzi, Vino, pane e formaggio nellatradizione veronese, in La triade deglialimenti fermentati, a cura di L. Bonuzzi,Verona, Accademia Italiana della Cucina,2005, pp. 99-109.10. H. Eiselen, Deutsches Brotmuseum, Ulm,Süddeutsche Verlagsgesellschaft, 1991.11. J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786-1788),trad. E. Zaniboni, Firenze, Sansoni, 1959,p. 258.12. A. Uccello, Pani e dolci in Sicilia, Palermo,Sellerio, 1976.13. L. Bonuzzi, Nota introduttiva, in Bardolinonell’età di Goethe, a cura di L. Bonuzzi, Verona,Comune di Bardolino, 2006, p. 17.14. J.-P. Vernant, Alla tavola degli uomini. Mitodi fondazione del sacrificio in Esiodo, in Lacucina del sacrificio in terra greca, a cura diM. Detienne e J.-P. Vernant, Torino, Boringhieri,1982, p. 27 e seg.15. R. Guardini, Lo spirito della liturgia, trad.M. Bendiscioli, Brescia, Morcelliana, 1987,p. 174.✂SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI(BARRARE)MEDICINA GENERALEPEDIATRIACOGNOME ...............................................................................................................................................................................................................................................................NOME..............................................................................................................................................................................................................................................................................VIA ............................................................................................................................................................................................................................................ N. .................................CAP............................................. CITTÀ ...................................................................................................................................................................................................................TELEFONO ....................................... / ................................................................... ...................................... / ........................................................................Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale SI NO<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>37


FNOMCeOIRAP e DVR:le novità nella legge di stabilitàSulla Gazzetta Ufficiale della RepubblicaItaliana n. 302 del 29 dicembre2012 — Supplemento Ordinario n.2012 - è stata pubblicata la Legge24 dicembre 2012, n. 228 recante“Disposizioni per la formazione delbilancio annuale e pluriennale delloStato (Legge di stabilità 2013)”.Si riportano di seguito alcune disposizionidi particolare interesse per la professionemedica e odontoiatrica.La legge 228/12 (Legge di stabilità2013), entrata in vigore il 1° gennaio2013, all’art. 1, comma 388, prevedela proroga al 30 giugno 2013del termine dell’autocertificazionedell’effettuazione della valutazionedei rischi.La norma è di particolare rilevanzaper tutti i titolari di studi medici eodontoiatrici che occupano fino a10 lavoratori.Inoltre si rileva che l’art. 1, comma 515,della Legge 228/12 dispone che nellostato di previsione del Ministero dell’economiae delle finanze sia istituito, adecorrere dal 2014, un fondo finalizzatoad escludere dall’ambito diapplicazione dell’imposta regionale- IRAP sulle attività produttive, dicui al decreto legislativo 15 dicembre1997, n. 446, le persone fisiche esercentile attività commerciali indicateall’articolo 55 del testo unico delle impostesui redditi, di cui al decreto delPresidente della Repubblica 22 dicembre1986, n. 917, e successive modificazioni,ovvero arti e professioni,che non si avvalgono di lavoratoridipendenti o assimilati e che impiegano,anche mediante locazione,beni strumentali il cui ammontaremassimo è determinato con decretodel Ministro dell’economia edelle finanze. La dotazione annua delpredetto fondo è di 188 milioni di europer l’anno 2014, di 252 milioni di europer l’anno 2015, e di 242 milioni di euroa decorrere dall’anno 2016.Di fatto la legge di stabilità 2013 prevedel’esclusione dall’ambito di applicazionedell’IRAP per le personefisiche che svolgano una attività di impresao di lavoro autonomo a fronte didue requisiti:- il mancato impiego di lavoratori dipendentio assimilati a questi;- l’impiego anche mediante locazionedi beni strumentali il cui ammontaremassimo sia determinato condecreto del Ministero dell’Economiae delle Finanze. La portata di taledisposizione è di particolare rilevanzaperché l’esclusione dei professionistidall’IRAP viene definita di fatto con ildecreto sopraccitato che determineràil valore dei beni strumentali che dannodiritto all’esenzione.Si evidenzia però che tale normativanon entrerà in vigore nel breve terminee bisognerà quindi verificarnesuccessivamente gli effetti pratici.Infine l’art. 1, comma 134, della Legge228/12 dispone che al fine dipromuovere iniziative a favore dellasicurezza delle cure e attuare lepratiche di monitoraggio e controllodei contenziosi in materia di responsabilitàprofessionale, le regioni e leprovince autonome di Trento e Bolzanopossono prevedere, all’internodelle strutture sanitarie e nell’ambitodelle risorse umane disponibilia legislazione vigente, funzioni perla gestione del risk managementche includano, laddove presenti,competenze di medicina legale,medicina del lavoro, ingegneria clinicae farmacia, secondo quanto suggeritoanche dalla Raccomandazione n.9 del 2009 del Ministero della saluteavente per oggetto “Raccomandazioneper la prevenzione degli eventiavversi conseguenti al malfunzionamentodei dispositivi medici apparecchiatureelettromedicali”.IL PRESIDENTEAmedeo BiancoComunicare il quesito od il sospetto diagnosticoÈ indice di correttezza deontologica e di buona pratica clinicaAlcuni Direttori Sanitari e Responsabili di Distretto ci hanno in varie occasioni comunicato che è ancora abbastanza diffusa la pessima abitudinedi richiedere visite specialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicare il quesito, o, meglio il sospetto diagnostico.Tale comportamento può essere ammissibile in alcune situazioni particolari ma nella generalità dei casi è contrario alla buona pratica clinica ed alCodice Deontologico (artt. 59, 62) e può in alcune situazioni critiche configurare un reato ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale.È altrettanto indice di correttezza deontologica e soprattutto di buona pratica clinica per TUTTI riportare sulle richieste di accertamenti• data di emissione del documento in cui viene indicata la richiesta• timbro personale del medico proponente• firma (se possibile LEGGIBILE) del medico proponente• infine ma non per ultimo: indicazione del motivo e/o del sospetto clinico alla base della richiesta di accertamenti38 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


FNOMCeOBandi secondo il criteriodel massimo ribasso su base d’astaContinuano a giungere a questa Federazionesegnalazioni di bandi adottatisecondo il criterio del massimoribasso su base d’asta.Si rileva inoltre che l’ulteriore elementodi criticità che si sta manifestando inuna forma palese è rappresentato dalfatto che spesso la gran parte degliincarichi inerenti alla sorveglianzasanitaria sono gestiti da società diservizi che si frappongono tra pubblicheamministrazioni o aziendeprivate e medico competente conpossibile violazione dell’ali 18,comma 1, lett. a), dei D.Lgs 81108e s.m.i. che sancisce il caratterediretto del rapporto fra azienda emedico senza prevedere alcun tipodi figure intermedie, ma soprattuttovenendo a costituire una situazionedi intermediazione di manodoperaintellettuale, esercitando anche unaazione di dumping tariffario che metteevidentemente fuori questionetutti coloro che avessero desideratopartecipare per un equo compenso.Questa Federazione ritiene che laprestazione di un medico non possaessere ricompresa all’interno dei cd.servizi sanitari e sociali di cui all’allegatoII B del Codice dei Contratti dicui al D.Lgs. 163/2006.Il conferimento di un incarico ad unmedico integra un contratto d’operaintellettuale, species del genus contrattodi lavoro autonomo, e cometale esula dalla nozione di contratto diappalto (così il Consiglio di Stato consentenza 02730/2012 si è espressocon riferimento all’incarico conferitoad un avvocato che per analogia iurisdeve ritenersi assimilabile alla prestazionedi un medico).Si ricorda che la FNOMCe0 ritienecomunque che l’indizione di bandidi gara al ribasso per il servizio disorveglianza sanitaria da parte dipubbliche amministrazioni e entilocali deve ritenersi in contrastocon l’elaborazione di corrette procedureper l’adozione e la efficaceattuazione di modelli di organizzazionee gestione della sicurezzanei luoghi di lavoro, oltre a violarenella gran parte dei casi anche ilcodice di deontologia medica.Tale posizione ha trovato concorde ilMinistero della Salute che con notadel 18 giugno 2010 ha sottolineatoche”il c.d. servizio di sorveglianzasanitaria non può essere oggettodi gare di appalto al ribasso daparte di pubbliche amministrazionise non altro per le caratteristicheintrinseche di non standardizzazionedel servizio stesso”.Orbene va ricordato, inoltre, chel’ad. 26 comma 5, del D.Lgs. 81/08e s.m.i. stabilisce che nei singoli contrattidi subappalto e di appalto “devonoessere specificamente indicatia pena di nullità ai sensi dell’articolo1418 del codice civile i costi delle misureadottate per eliminare o, ove ciònon sia possibile, ridurre al minimo irischi in materia di salute e sicurezzasul lavoro derivanti dalle interferenzedelle lavorazioni. I costi di cui al primoperiodo non sono soggetti a ribasso”.Si sottolinea inoltre che le modalitàdi remunerazione previste dai bandiinerenti al conferimento di un incaricodi medico competente non debbonoporsi in contrasto con quantoprevisto dall’art. 54, primo comma,del codice di deontologia medica,che dispone che “nell’esercizio liberoprofessionale, fermo restandoil principio dell’intesa diretta tramedico e cittadino e nel rispettodel decoro professionale, l’onorariodeve essere commisurato alladifficoltà, alla complessità e allaqualità della prestazione, tenendoconto delle competenze e deimezzi impegnati”, e dall’art. 2233,secondo comma, del Codice Civile,che prevede che “in ogni caso lamisura del compenso deve essereadeguata all’importanza dell’operaed al decoro della professione”, edall’art. 70 del codice di deontologiamedica che dispone che “il mediconon deve assumere impegni professionaliche comportino eccessidi prestazioni, tali da pregiudicarela qualità della sua opera professionalee la sicurezza del malato”.Pertanto, stante quanto suesposto,gli Ordini provinciali dovrebbero invitaretutti i medici competenti potenzialmenteinteressati a non parteciparea simile gare che non rispettano iprincipi di deontologia professionalee che potrebbero anche dare luogoall’apertura di Pertanto, stante quantosuesposto, gli Ordini provincialidovrebbero invitare tutti i medicicompetenti potenzialmente interessatia non partecipare a similegare che non rispettano i principidi deontologia professionale e chepotrebbero anche dare luogo all’aperturadi contenziosi da parte dialtri colleghi.In conclusione, al fine di tutelare il decoroe la dignità della professione medica,si invitano tutti gli ordini provincialia valutare ai fini disciplinari ilcomportamento di quei medici cheaccettano incarichi che prevedanocompensi così ribassati.IL PRESIDENTEAmedeo Biancom<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>39


FNOMCeOMedicina non convenzionalee pubblicitàLa FNOMCeO fissa i criteriper pubblicizzare l’attivitàIl Comitato Centrale della FNOMCe0riunito a Parma il 25 ottobre 2012,VISTA la delibera n. 140 del 14 settembre2007 e documento allegato;VISTA la delibera n. 155 del 15 ottobre2011 e documento allegato;CONSIDERATA la necessità in materiadi pubblicità dell’informazione sanitariadell’esercizio professionale delle medicinenon convenzionali di prorogarefino a 12 mesi la fase di prima applicazionee i relativi criteri indispensabili alfine della suddetta pubblicizzazione;VISTO l’art. 15 comma 1, lett. b) delDLCPS 16 settembre 1946 n. 233relativo all’attribuzione di coordinaree promuovere l’attività degli Ordiniprovinciali dei medici chirurghi e degliodontoiatri,DELIBERAdi prorogare fino a 12 mesi la fasedi prima applicazione e i criteriindispensabili per la pubblicitàdell’informazione sanitaria relativaall’esercizio professionale non convenzionalecontenuti nel documentoche costituisce parte integrante delladelibera n. 140/07 che ivi si allega.All.to 1)Requisiti indispensabili per la pubblicitàdell’informazione sanitariarelativa all’esercizio professionalenon convenzionale: PRIMA APPLI-CAZIONEa) Certificazione di una scuola almenobiennale, ad orientamento clinico, frequentataper un minimo di 200 ore dimonte orario che attesti la formazioneteorica e il superamento di un esamefinale nonché autocertificazione attestantel’esercizio professionale nonconvenzionale da almeno 3 anni.Le scuole devono garantire i seguentirequisiti:1. il responsabile didattico della scuoladeve essere medico,2. i docenti titolari/ordinari della formazionedevono essere medicisalvo casi particolari di apporto diulteriori competenze in riferimentoalla didattica (giurisprudenza, farmacia..),3. la scuola deve avere un minimo ditre docenti titolari e comunque lacomponente medica deve esserealmeno di 2/3 del corpo docente;oppureb) Certificazione di pratica clinicanella materia, effettuata in strutturapubblica e/o privata, da almeno dueanni, rilasciata dal direttore sanitario ocomunque dal responsabile sanitariodella struttura.Tale fase di prima applicazione ha ladurata fino a 12 mesi dalla data discadenza della precedente deliberazionein materia.Nei casi in cui gli Ordini ritengano sussistereuna acclarata competenza eprofessionalità clinica del richiedentepotranno valutare in alternativa ai requisitidi cui ai punti a) e b), e limitatamentealla fase di prima applicazione,il possesso di almeno 3 dei titoli cheseguono ai fini della verifica del messaggioda pubblicizzare.Titoli aggiuntivi al fine della definizionedel curriculuma. pubblicazioni nella specifica disciplinasu libri, riviste mediche dotatedi comitato scientifico o comunicazionia convegni;b. partecipazione a convegni in qualitàdi organizzatore scientifico;c. effettuazione di attività didattichenon continuative sulla materia;d. partecipazione a corsi formativiquali master universitari, seminari,corsi intensivi nella materia;e. partecipazione a convegni sullamateria nei cinque anni precedentila richiesta dell’attestazione.✂<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong> - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 <strong>VERONA</strong>TEMPO LIBEROCERCO, OFFRO E SCAMBIO: ......................................................................................................................................................................................................DEPENNARE LE VOCI CHE NON INTERESSANO.....................................................................................................................................................................................................................................................................................................COGNOME ..............................................................................................................................................................................................................................................................NOME ..............................................................................................................................................................................................................................................................................INDIRIZZO ................................................................................................................................................................................................................................................................TELEFONO ..............................................................................................................................................................................................................................................................Nº TESSERA ORDINE ...............................................................................................................................................................................................................................40 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


FNOMCeOPillola del giorno dopoe “obiezione di coscienza”Ci pervengono tuttora richiestedi chiarimento circa la possibilitàdell’Obiezione di coscienza dinanzialla richiesta di prescrizione dellacosiddetta “pillola del giorno dopo”.Abbiamo, per questo motivo, ritenutoopportuno ripubblicareuna circolare inviata sul tema dallaFNOMCeO nel 2006 (circolare81/2006).Pillola del giorno dopo - Obiezionedi coscienzaSono pervenute alla Federazionenumerose richieste di informazioniin merito alla problematica dell’obiezionedi coscienza relativamentealla prescrizione della ‘pillola delgiorno dopo’ con particolare attenzionealla posizione dei medici cheprestano servizio di continuità assistenziale.Si ritiene, pertanto, opportuno fornirea tutti gli Ordini provinciali chiarimentiin proposito considerandoanche l’aspetto della responsabilitàcivile del medico in merito alla questionespecifica.La commissione Nazionale di Bioeticasi è pronunciata con una notadel 28/5/2004 sulla contraccezionedi emergenza sostenendo il dirittodel medico di appellarsi alla ‘clausoladi coscienza’ nel caso di prescrizionee somministrazione dellapillola del giorno dopo.Pur essendo tale ‘clausola di coscienza’concetto più sfumato rispettoall’obiezione di coscienza,riconosciuta dal nostro ordinamentogiuridico solo nei casi di aborto eservizio militare, cioè di quei casi incui l’obiezione del singolo è direttaalla soppressione della vita, tuttaviasul piano sostanziale costituiscediritto assimilabile a quello provenientedall’obiezione di coscienza etrova la sua consacrazione nella disposizionedi cui all’art. 19 del Codicedi deontologia medica del 1998.Tale norma, prevedendo che il medicoal quale vengono richieste prestazioniche contrastino con la suacoscienza o il suo convincimentoclinico può rifiutare la propria opera,a meno che questo comportamentonon sia di grave e immediatonocumento alla salute della personaassistita, è stata correttamenteletta come disposizione che attribuiscealla coscienza uno spaziodi espressione maggiore rispetto aquello che risulta esplicitamente attribuitodalle disposizioni di legge.Il diritto del medico all’obiezionedi coscienza non può comunque,in alcun modo ledere il diritto delpaziente ad una prestazione chel’ordinamento giuridico riconoscecome dovuta (art.1 legge 405/75‘Istituzione dei consultori familiari’)È necessario pertanto individuareun punto di equilibrio che consentaa tutti i soggetti coinvolti dipoter esercitare i loro diritti senzache ciò implichi difficoltà rilevantie restrizione di fatto delle libertà edei diritti civili e sociali riconosciutiche porterebbero a inevitabili contenziosi.Considerando, inoltre, il caso specificodei medici che fornisconoservizio di continuità assistenzialebisogna considerare che i medesimiall’interno dello stesso possonointervenire in situazioni di urgenzacon relativa prescrizione di farmacied è in questa veste che, verosimilmente,sono fra i più interessati dallaproblematica e tra i più espostiad eventuali denunce per omissionidi atti di ufficio conseguenti allamancata prescrizione.La Federazione ritiene, per quantoevidenziato, che nel caso in cui almedico obiettore di coscienza siarichiesta la prescrizione di cui trattasi,lo stesso non può limitarsi adesprimere la propria obiezione madebba provvedere nell’ambito delleproprie responsabilità affinchéla richiedente possa accedere contempi e modalità appropriate allaprescrizione.Tale posizione trova riscontro nellapostilla del Comitato di Bioetica cheprendendo atto che l’ampliamentodella libertà riconosciuto al mediconel caso di prescrizione della pilloladel giorno dopo comporta comeconseguenza la possibilità di disagiaggiuntivi all’accesso al principiofarmacologico invita le Autorità edIstituzioni competenti a vigilare eprovvedere affinché l’esercizio dellaclausola di coscienza non si traducadi fatto nella restrizione dellelibertà e diritti riconosciuti dall’ordinamentogiuridico.La FNOMCeO ritiene, inoltre, chetrovando la legittimazione ad esercitarela clausola di coscienza la suaragion d’essere nella disposizionedi cui all’art. 9 della legge 194/78(Legge sull’interruzione di gravidanza),i medici debbano adottarele modalità prescritte nell’articolatomedesimo e pertanto debbano inviarela dichiarazione relativa all’obiezionedi coscienza al direttoregenerale della ASL e al direttoresanitario nel caso di personale dipendentedall’ospedale.IL PRESIDENTEAMEDEO BIANCOy<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>41


ENPAMInvestimenti:l’ENPAM agirà nei confrontidi chi l’ha mal consigliata?Nel mese di Dicembre la stampa riportavala notizia che il Tribunale di Milanoaveva condannato alcune Banche a risarcireil Comune di Milano che le avevacitate in giudizio per il danno subito perchéda queste consigliato all’acquisto dicontratti derivati sul cui rischio non erastato opportunamente informato.Come noto, anche la Fondazione EN-PAM, ha, subito danni patrimoniali aseguito di investimenti di analoga tipologia.A seguito della sentenza l’Ordine di Verona,per il tramite del Suo Presidente,ha ritenuto doveroso unire la sua firmaa quella di altri Ordini Provinciali Italianiin una lettera inviata al Presidente dellaFondazione ENPAM in cui si chiedevase l’Ente avesse ritenuto di agire analogamentea quanto fatto dal Comunedi Milano.Riportiamo, di seguito, la letterainviata e la risposta del Presidentedella Fondazione Dott. AlbertoOliveti.Al Presidente della Fondazione ENPAMAi Consiglieri NazionaliMilano, 11 gennaio 2013Oggetto: la storica sentenzadel Tribunale di Milano del 19/12/2012Illustrissimo Signor Presidente,Cari Colleghi,tutti abbiamo appreso dalla stampache il Tribunale di Milano ha riconosciutoche alcune banche avevano truffatoil Comune di Milano proponendo contrattiderivati, condannandole a risarcirei danni subiti dallo stesso Comune (vedisul web).Le motivazioni della sentenza non risultanoancora depositate ma crediamoche sia assolutamente necessarioche, anche alla luce di tale sentenza,l’ENPAM agisca, nella ricorrenza deipresupposti in fatto e in diritto, nelle piùopportune forme e termini di legge, neiconfronti dei responsabili, a tutela delsuo patrimonio che è in sostanza il patrimoniodi tutti gli iscritti.Chiediamo pertanto al Presidente Olivetidi volerci comunicare se e quali iniziative,nel dettaglio, intenda assumere,o auspicabilmente abbia già assunto,relativamente alle operazioni compiutedall’ENPAM sui derivati, nei confrontidei responsabili.Auspichiamo che tutti i Colleghi si voglianounire a tale nostra pressanterichiesta di informativa e soprattuttodi iniziativa perché non venga lasciatonulla di intentato, nei confronti deiresponsabili, a tutela del patrimoniodell’Ente.Attendiamo un rapido e sollecito riscontroalla presente, anche per consentire,in assenza di atti concreti, finalizzatia tutelare gli interessi di tuttiMedici italiani, tempestive iniziative disingoli Ordini o singoli colleghi.Roberto Carlo Rossi(Presidente OMCe0 Milano)Piero Benfatti(Delegato OMCe0 Ascoli Piceno)Bruno Di Lascio(Presidente OMCe0 Ferrara)Enrico Mazzeo-Cicchetti(Presidente OMCe0 Potenza)Renato Mele(Consultore ENPAM)Roberto Mora(Presidente OMCe0 Verona)Giuseppe Morfino(Presidente OMCe0 di Trapani)Piero Muzzetto(Presidente OMCe0 di Parma)Augusto Pagani(Presidente OMCe0 Piacenza)Giancarlo Pizza(Presidente OMCe0 Bologna)Bruno Ravera(Presidente OMCe0 di Salerno)Giovanni Righetti(Presidente OMCe0 Latina)Giansalvo Sciacchitano(Consultore ENPAM)Ugo Tamborini(Consultore ENPAM)Giuseppe De Gregorio(Consultore ENPAM)Risposta dell’11/01/2013 e successivaintegrazione del 14/01/2013dell’OMCe0 di MilanoGentili Presidenti e Colleghi,Come sempre dichiarato in Consiglionazionale e pubblicamente — attraversoi media e nel corso di assemblee— la Fondazione Enpam è moltoattenta a ogni possibilità di recuperoe di risarcimento che riguardi investimentipassati. Del resto confido che,nel vostro ruolo di intermediazioneistituzionale tra l’Enpam e gli iscritti,non perdiate occasione per informarei colleghi sulla determinazione con laquale il Consiglio di amministrazionesta conducendo questa battaglia.Approfitto per riepilogare quanto fatto.Il tema delle iniziative finalizzate a potenzialiazioni legali di recupero è statoaffrontato nell’ambito di riunioni di coordinamentoche hanno preso inizio il 1°febbraio 2012. In quell’occasione, mentreero ancora vice-presidente vi cario,l’Ente ha deciso di effettuare un’analisipreliminare legale del portafoglio di titolistrutturati finalizzata a in di viduare,titolo per titolo, eventuali criticità, conl’obiettivo di procedere con azioni legalinei confronti delle banche emittenti e inogni caso di acquisire maggiore poterecontrattuale nei confronti degli intermediariin sede di un eventuale accordotransattivo. La Fondazione ha quindiconferito un incarico ad hoc a uno studiolegale internazionale riguardante42 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


ENPAMl’analisi degli aspetti potenzialmenterilevanti:− con riferimento alla documentazionecontrattuale e informativa;− con riferimento all’eventuale prestazionein Italia di servizi di investimentoe/o accessori ai sensi dellanormativa italiana di rango primarioe secondario;− sotto il profilo più strettamente civilisticoai sensi del diritto italiano.All’analisi preliminare, che è di tipoestensivo – cioè su tutti i titoli in portafoglio– si aggiunge un accordo quadrodi assistenza legale che comporta un’analisiintensiva e una assistenza specificaa riguardo di singoli titoli per i quali siritiene che eventuali azioni legali abbianoun’elevata probabilità di successo.Le iniziative hanno prodotto al momentodue contestazioni formali adaltrettanti intermediari su investimentidi importo rilevante con contestualerichiesta di risarcimento. In un casosi è giunti ad un accordo transattivorecuperando quanto richiesto. Sistanno avviando le procedure per lacontestazione formale su altre quattroposizioni. Inoltre si stanno vagliandoalcuni profili di candidati CTP (ConsulenteTecnico di Parte) di cui la Fondazionedeve dotarsi per affrontareeventuali procedimenti civili.È bene chiarire che tale attività comportaun coordinamento complessoe impegnativo delle risorse interne edesterne che richiede i suoi tempi persvolgersi e, soprattutto, riservatezza.Infatti, quando ci si approccia a dellecontroparti finanziarie, sul piatto dellabilancia queste non mettono solo icontratti sottoscritti ma anche il valoredella loro reputazione. A volte unabanca può trovare conveniente offrireuna transazione per non correre il rischiodi subire danni di immagine intribunale. Viceversa, se la reputazioneè già stata compromessa da una fugadi notizie, potrebbe avere interessead affrontare una causa, magari puntandosui tempi lunghi e le incertezzedella giustizia italiana.A questo proposito, vale la pena ricordareche mentre il Comune di Milanoè riuscito a ottenere una sentenzafavorevole sui derivati, un’iniziativadella Regione Piemonte riguardantelo stesso tipo di prodotti finanziari èstata sconfessata dalla giustizia amministrativa.Peraltro osserviamo conattenzione l’esempio del Comune diMilano poiché, oltre ad agire in tribunale,si è mosso anche in via bonaria,riuscendo a firmare un maxi accordotransattivo con alcune banche.Faccio presente che il percorso direcupero avrebbe potuto cominciaremolto prima se un esposto alla magistratura(presentato da cinque destinataridi questa lettera) non avesseinterrotto il percorso avviato già nel2010. Lo studio legale internazionaleincaricato nel 2012 ha infine potutoprocedere solo con molti mesi di ritardopoiché la documentazione necessariaall’analisi era stata nel frattempoprelevata dalla Guardia di Finanza,sempre a seguito dell’esposto. La documentazioneè stata dissequestrataed è rientrata totalmente in possessodella Fondazione solo a metà delloscorso mese di ottobre.Alberto OlivetiCorsi FAD sul portale FNOMCeOSi rammenta che sul portale della FNOMCeO (http://portale.fnomceo.it/fnomceo/home.2puntOT) sono ancora disponibili i corsi FAD:<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>43


ASSOCIAZIONIFederspevFederazione Nazionale Sanitari Pensionati e VedoveIl giorno 06/1272012 alla presenza delPresidente Regionale della FEDER-SPEV Dott.ssa Maria Luisa Fontanin,si sono svolte le elezioni per il rinnovodel Consiglio Direttivo Provinciale.Al termine dello spoglio sono risultatieletti i seguenti consiglieri, che, successivamenteriunitisi, hanno così distribuitole cariche:Presidente: Dott. Costa Giuseppe,Vice Presidente: Dott. Beltrame Mario,Segretario: Dott. Tomasi AmenoTesoriere: Sig.ra Pollini CarlaConsiglieri: Sig.na Zandonà LinaDott. Perrone Ferdinandoe Dott. Venturi UmbertoRevisori dei Conti:Dott. Guglielmini EzioSig.ra Fraccaroli Carlae Dott. Moretti DiegoIl Consiglio Direttivo riunitosi nuovamenteil 24/01/2013 presso la sededell’Ordine dei Medici, ha stabilito unprogramma di massima da attuarenei primi mesi dell’anno in corso:– Cercare la collaborazione conl’Associazione Mogli dei Medici,per programmare assieme eventiculturali e ricreativi.– Organizzare e incentivare unanumerosa partecipazione al CongressoNazionale che si terrà a Tivolidal 20 al 24 Aprile c.a. In taleoccasione saranno illustrate alcunerichieste: la riduzione di almenoil 30% della quota di iscrizioneall’Ordine per i Medici in pensione.Una maggiore partecipazione nelConsiglio dell’E.M.P.A.M. e unaparticolare attenzione alle pensionidi reversibilità.Durante la permanenza, sarà interessantevisitare le bellezze artisticheche sono presenti nella cittàstessa.– Con data da stabilire si visiterà lostabilimento di una grande industriadolciaria.– È stata programmata la gita di ungiorno nei pressi di Verona.Cercheremo inoltre di intensificare irapporti con l’Ordine e con le Associazioniculturali disponibili per indurrei colleghi a trovare gli stimoli per iscriversialla Sezione.infatti più saremo e più conteremo perrivendicare le nostre istanze.La sede dell’Associazione è pressol’Ordine dei Medici Chirurghi e degliOdontoiatri.Il PresidenteGiuseppe CostaNorme comportamentaliper i medici che effettuano sostituzioniSi ricorda che all’atto dell’affidamento/accettazione dell’incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti:• Il Medico Sostituto deve garantire il pieno rispetto degli orari d’ambulatorio e può modificarli solo previo accordo col Medico Titolare, tenutoconto dei disagi dell’utenza.• Il Medico Sostituto deve garantire lo stesso periodo di reperibilità telefonica attiva che viene garantita dal Medico Titolare (in genere ore8-10 con risposta diretta del titolare o di altra persona).• Nelle giornate di sabato e nei giorni prefestivi il Medico Sostituto deve rispettare gli impegni del Medico Titolare, deve effettuare la reperibilitàtelefonica e/o l’ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportareun prolungamento dell’orario oltre le ore 10 del mattino.• Il Medico Sostituto si impegna a sostituire un solo medico per volta, salvo casi particolari -dichiarati- nello stesso ambito di scelta, per garantireagli utenti una presenza effettiva nella sede d’attività del tutto simile a quella del titolare.• Eventuali accordi tra Medico Titolare e Medico Sostituto al di fuori di questo regolamento devono comunque tenere presente che interesseprincipale è anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili.44 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


LIBRI RICEVUTIVivere la terza età.I ricordi, le emozioni, il compimentoMARIO BIZZOTTORoma, Edizioni Studium, 2011Euro 12Padre Bizzotto - camilliano, formatosia Vienna, dottore in teologia e in fi losofia - ama rifl ettere intorno a quelle areetematiche di confi ne che, ad un tempo,interessano la medicina, la fi losofi a, lapsicologia e la letteratura proponendotacite aperture verso la trascendenza.Una larghezza d’interessi che è insintonia con la pratica didattica che loimpegna da molti anni come docentedi antropologia presso lo Studio teologicodi Verona e di antropologia medicapresso l’Istituto Internazionale diTeologia Pastorale in Roma.Del resto, gli scritti connotati da grandevivacità, editi da Bizzotto, nonmancano proprio. Si pensi, innanzitutto, a Il grido di Giobbe del 1995, unsaggio articolato intorno a due motivicentrali: da una parte il corpo sofferente,come si presenta nelle corsied’ospedale, e dall’altra la rifl essionefi losofi ca e letteraria sulla malattia esulla disperazione così come sembranoormai connotare la sensibilitàdell’Occidente post-moderno. Nel2005, con Il corpo e il volto, illustra inveceil linguaggio del corpo: del corposano e di quello malato.Con il recente Vivere la terza età Bizzottoaffronta una questione che nelmondo contemporaneo si presentacon modalità sempre più pressantiponendo sul tappeto l’enigma dellamorte. Pur cogliendo le asperità delmondo contemporaneo, dominatoda un’incalzante evoluzione della tecnologiache tende ad escludere chisegna il passo, Bizzotto invita a porrein luce e valorizzare gli aspetti positividella terza età che offre non pochepossibilità e, innanzi tutto, permettead ogni uomo di guardare verso lapropria interiorità. Non manca qualchelarvata ironia come quando, adesempio, si fa cenno a quei saggistiche parlano dei ‘longevi’ piuttostoche dei vecchi nel tentativo di aggirarecon un gioco di parole i veri e propriproblemi dell’età avanzata. In breve,la vecchiaia viene intesa come un’opportunitàda valorizzare in quanto sitratta di un tempo che non è connotatodal mero declino delle forze maanche da”una possibilità di crescita inconoscenza e sensibilità”. Essenzialeè il confronto con la morte quando”sientra nel paesaggio dell’eternità”edè indispensabile accettare la propriaprecarietà aprendo l’animo alla speranza.LUCIANO BONUZZIINFO ENPAMLe pratiche inerenti il servizio ENPAM agli iscritti saranno evase,previa prenotazione telefonica, nei seguenti giorni:MARTEDÌ:dalle ore 09.00 alle ore 13.00GIOVEDÌ:dalle ore 09.00 alle ore 13.00<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>45


GIOVANI E PROFESSIONIS.O.S. – SostituzioniL’elenco è stato azzerato.Si prega chi è interessato a dare la propria disponibilità per sostituzioni in medicina generale, dicompilare il tagliando riportato a pagina 37 e di spedirlo all’Ordine (Via Locatelli 1, 37122 Verona).MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALECognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2ANTON GENAN Via Palazzina 3 Verona NO 347 6859953BAR MARIANA Via San Rosso Bussolengo NO 346 8203148 045 7500193BARAKAT ZIAD Via Attilio Mori 12 Mantova NO 345 3463503BAZZANINI NOEMI NO 347 5935206BENEDETTI FRANCESCA Via Ex Internati 26 Pescantina NO 340 0505545 340 9766903BISTROT CATERINA Via Ognissanti 4 Verona NO 349 5344121BONASIA TERESA NO 328 3649861BRUNELLI CLAUDIO Via Molino 24 Nogara NO 339 8424561BURATO GIULIA Via Delle Mimose 5 Colognola ai Colli NO 340 7814158CAPONE SUSANNA Vicolo Teodorico 44 Salionze NO 335 6893809CARBONE GIUSEPPE Via Delle Agostiniane 29 Verona NO 045 8348296 333 4729557CERAVOLO ROSSANA Via Polesine 65 Verona NO 338 3641543 340 1676443COGO ILARIA Via Rovigo 14 Legnago NO 347 2619594COVOLO CATERINA Via Degli Scaligeri 2 Valeggio Sul Mincio NO 348 3015866DALCEGGIO DANIELA Via VIII Marzo 45 Trento NO 340 3538104DE VLIEGHER EVELIEN Via S. Monica 10 Albignasego NO 392 1617323DEL PUNTA VERONICA Vicolo Fossetto Verona NO 347 6823601DI SARRA DANIELA Via Mantovana 52 Castelnuovo D.G. NO 347 8495611EPURE MIHAELA CRISTINA Via Benassu’ Montan. Verona NO 392 7509915 045 8400667FAINELLI GIULIA Via G. Dell’acqua 31 Bardolino NO 347 8921208FERRARA GIADA Via Imola 6/A Verona NO 347 2136164FERRARESE MARCO Via Asiago 8 San Bonifacio NO 340 5582193IUORIO ALESSANDRO NO 333 6831575 0825 4401083KALOUT KAMEL Via Scuderlando 126 Verona NO 347 6724694 392 3420052LAVORGNA BARBARA Via G. Favretto16 Verona NO 329 4239871LISTA ENRICO Via Monte Tomba 22 Cerea NO 348 8210409LOSS ROSANNA Vicolo Cieco Anna Frank 6 San Bonifacio NO 340 3711369MAGAGNA LINDA Via Tramigna 5 Soave NO 348 0176902MAGRINELLI FRANCESCA Via G. Leopardi 11 Soave NO 340 8776021MARIOTTO OLGA Via Fiume 28/P San Bonifacio NO 349 7282795 045 7614468MARIOTTO OLGA Via Fiume 28/P San Bonifacio NO 349 7282795MASIERO MARINA Via Tesi 40/A Verona NO 347 2411450MASSARUTTO ALESSIA Via Aldo Moro 1/A Sommacampagna SI 328 2660746MAZZEI FEDERICA Str. A. Provolo 25 Verona NO 338 8926070MORANDINI BIANCA STELLA NO 338 1439733MORANDINI ELEONORA NO 333 7123732NARDI CHIARA Via Tombole 157 San Bonifacio NO 338 2828566 045 7614716NGANDIE NJONOU MILLY Via Monte Ortigara 25/B Verona NO 329 6190690PASETTO TRYSA Via Roveggia 27 Verona SI 339 7286242PERON SILVIA Monteforte D’alpone NO 340 0631022PIRACCINI ENRICO Via Delle Palafitte 22 Cavaion Veronese NO 349 6619212PRANDO SILVIA Viale Europa Vigasio SI 349 1880958RAPAGNA FRANCESCA Via P. Querini 5 Verona NO 333 4193398RIGO FRANCESCA Vic. S. Maria In Organo 1 Verona SI 335 594102246 <strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>


GIOVANI E PROFESSIONIMEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALECognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2RINALDI CATERINA ANNA Piazza Vescovado 1 Verona SI 340 5199461ROMANO SIMONE Via Aquileia 22 Verona NO 340 7767004RUTA ELENA Via Ponte Asse 13 Albaredo D’adige SI 347 2597635SANSOTTA NAIRE Via Aquileia 22 Verona NO 329 7158223SAVVAKI KALLIOPI Via Scuderlando 161/B Verona NO 347 0940738SCHIRALDI MARIA EMANUELA Via Ca’ Di Cozzi 8 Verona NO 380 3662966SERBUSCA DORIN Via B. Romagnoli 84/A Verona NO 045 8903064 348 8567639SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona NO 347 2313146 393 0468005SIVERO VALENTINA Via Bertoldi 2 Verona NO 347 5892542SOLDANI DARIA Via R. Ruffilli 2947 Zimella NO 347 6301811TANTILLO ILARIA Via Garibba 5 Verona NO 349 1028616TATTI MARIA FATIMA Via Legnago 39 Verona NO 347 9341350TOFAN LILIAN Via Monte Belloca 25 Verona NO 388 4717634TURATI MARIA GRAZIA Via S. Antonio 50 S. Martino B.A. NO 335 6302775VIARO TIZIANA Via Dietro Listone7 Verona NO 340 5715075VIGNOLA PAOLA 349 6938124VOLPE GIUSEPPE Via Montesin 38 Cola’ Di Lazize NO 335 7673374WEYNE MAGNUS FERNANDA Via Carlo Del Prete 2 Verona NO 045 8166039ZENORINI ANDREA Via Siedlce 21 Pescantina NO 340 6031137 340 9768134MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIACognome - Nome Via Località Telefono 1 Telefono 2AGRESTI LUIGI Via G. Trezza 36/A Verona 340 4069008AKASHEH GEORGE Via Del Capitel 13/E Verona 320 882311 340 0910058BARAC ALA Via Gen. Dall’ora 54 Monzambano 340 0699282BARAKAT ZIAD Via A. Mori 12 Mantova 345 3463503 342 5703473BRUNI FRANCESCA Via Vincenti 1 Verona 347 9713662CERAVOLO ROSSANA Via Polesine 65 Verona 378 3641543 340 1676443CIRELLI MARTA Via M. Gentilin 29/B Verona 347 4843083DE VLIEGHER EVELIEN Via S Monica 10 Albignasego 392 1617323DEPLANO EMANUELA Via Colombine 5 Verona 340 9331099EPURE MIHAELA CRISTINA 392 7509915EPURE MIHAELA CRISTINA Via Banassu’ Mont. 17 Verona 392 7509915 045 8400667FAKES BOULOS Vicolo Menago 34 Bovolone 0457101082 349 1828271GRAMAGLIA MARIA Via Almerini 06 Legnago 334 9467133Habash Elias Via Praissola 18 San Bonifacio 339 4573366KALOUT KAMEL Corso Milano 136 Verona 347 6724694MARIOTTO OLGA Via Fiume 28/P San Bonifacio 349 7282795PASQUINI ANNA Via C. Cadrega Verona 349 7288070PJESHKA MYRVETE Viale Spolverini 112 Verona 338 4174551POUR ESMAELIAN MONIREH Via Mazzini 35 Caprino V.Se 045 6230887 334 2007690RIGOTTI ERICA Via V. De Gama 1 Negrar 340 1956361ROMANO SIMONE Via Aquileia 22 Verona 340 7767004STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D’azzano 333 4890436TESINI ROBERTA V.le Della Repubblica 45 Verona 348 2900533TURATI MARIA GRAZIA Via S. Antonio 50 S. Martino B.A. 335 6302775ULMI DANIELA Via A. Vivaldi 7 Tregnago 340 2335107VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/A Castel D’azzano 347 7861608 328 9067502VOLPE GIUSEPPE Via Montesin 38 Cola’ Di Lazise 335 6763374<strong>VERONA</strong> <strong>MEDICA</strong>47


TEMPO LIBEROChi cerca… trovaPreghiamo chi è interessato a compilare il modulo che si trova a pag. 40 ed a volercelo inviare.Si prega inoltre di scrivere l’annuncio in maniera chiara (stampatello).Si raccomanda di segnalare alla Redazionele inserzioni andate”a buon fine”per permetternela”Clearance”. La Redazione provvederàcomunque alla sospensione degli annuncidopo un certo numero di pubblicazioni. Siaccettano solo annunci”brevi”.Ad Albaredo d’Adige AFFITTASI ambulatorioarredato in studio medico con salad’attesa comune.Tel. 349 8588133Tessera Ordine n. VR 7941VENDO moto Morini Corsaro 1200 Avio07/2010, Km. 34.000. Euro 4.500,00.tel. 349 6619212Tessera Ordine n. 7276OFFRO lettino da visita in ottimo stato,verniciato bianco. Prezzo da concordare.Tel. 3332785805e-mail: vento.p@hotmail.itTessera Ordine n. VR 4295AFFITTASI a medico o paramedico,ampio locale per ambulatorio, arredato,con sala d’aspetto. 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