VILLA

FEDELE ALLA GIOIA
Grazie don Franco
G
esù radica il rapporto,
tra noi e Lui, sull'amore
vicendevole: Lui nella
veste di guida umile, ma ferma,
- come è quella del pastore, che
ama le “sue pecore”, a differenza
dei mercenari, per i quali non
importa la sorte delle pecore! -
Noi docili e fragili, come le pecore
che hanno bisogno di una
guida e di una cura totale.
Nessuno di voi, che siete “pastori”,
siete tali per vostra scelta, ma
è Dio che, guardando le masse
“ha compassione” e così, pur conoscendo
la debolezza di ognuno,
per pura Sua misericordia e
bontà, vi sceglie ad uno ad uno.
La gente ieri, oggi, sempre, esige
di vedere nel sacerdote l’Amore
di Dio vissuto e donato... non solo
sull’altare, ma sempre e dovunque!
È l’invito pressante di Papa Francesco,
rivolto ai sacerdoti:
“Questo vi chiedo: di essere pastori
con l'odore delle pecore, pastori
in mezzo al proprio gregge,
e pescatori di uomini”.
E tu Don Franco lo sei!...
Sai ascoltare il gemito del povero,
la voce candida del bambino,
il grido pensoso della gioventù,
il lamento del lavoratore affaticato,
il sospiro del sofferente e la
critica del pensatore.
Pur nella vita costellata di gioie
e difficoltà, la tua “forza” è sempre
stata nel credere che in ogni
situazione non eri tu ad operare,
ma Lui. Lui l’aveva scelta per te
e ti guidava.
Grazie per la tua testimonianza!
Ora ci resta da dire che è bello,
infinitamente bello, ammirare come
Dio sa operare, se ci si abbandona
nelle sue mani.
Se Lui chiama, se gli si dice di sì,
in totalità, Lui e solo Lui opera
cose, che la mente dell’uomo forse
sogna, ma senza riuscire, da
solo, a realizzarle. L’abbandono
fiducioso in Lui è necessario, non
solo per voi pastori, ma nell'impegno
di ogni credente.
Ha detto Papa Francesco: il vero
pastore, il vero cristiano non ha
paura di sporcarsi le mani.
Va dove deve andare. Rischia la
sua vita, rischia la sua fama, rischia
di perdere la sua comodità,
il suo status, anche perdere
nella carriera, ma è buon pastore.
È tanto facile condannare gli altri,
è tanto facile, ma non è cristiano.
Non è da figli di Dio.
Il Figlio di Dio va al limite, dà la
vita, come Gesù, per gli altri.
Non può essere tranquillo, custodendo
se stesso: la sua comodità,
la sua fama, la sua tranquillità.
Pastori a metà cammino no,
mai! Cristiani a metà cammino,
mai! Il buon pastore, il buon cristiano
sempre è in uscita da se
stesso, è in uscita verso Dio, nella
preghiera, nell’adorazione; è
in uscita verso gli altri.
E tu Don Franco sei sempre stato
fedele alla Gioia che si prova seguendo
Gesù, sempre. È un dono!
È bello! Grazie!
Ora la realtà ci accomuna in un’unica
chiamata: altre comunità ci
attendono, altre persone da incontrare,
altri figli di Dio da amare.
Ti auguriamo un futuro carico di
testimonianza fedele della Parola
mentre nelle nostre preghiere
ti affidiamo al nostro unico Signore
e Maestro dal quale ogni
vivente trae forza e sostegno.
Siamo certe che anche noi saremo
presenti nelle tue…
Maria Santissima vegli sui tuoi
nuovi cammini.
Arrivederci nel Signore, don Franco!
Settembre 2007:
la celebrazione
per il saluto
alla superiora
suor Romana Ghisleni
e a suor Alfonsa Villa,
che lasciano Villa di
Serio (le prime due
da sinistra) e il saluto
alle suore che
arrivano, suor Emilia
Rota e suor Nunzia
Carozzi (le prime da
destra). Con loro,
suor Fede, a Villa di
Serio dal 2001.
Suor Nunzia, Sr. Emilia,
Sr. Fede e Sr. Maria Luisa
Grazie don Franco - 27