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Lettera del Parroco Don Franco con il card. Loris Capovilla (2010). vevo seguire, pensando che poteva essere utile proporre degli incontri per tutte le famiglie della Parrocchia, anche per quelle che non fanno parte dei gruppi familiari. Per questo ho invitato Don Davide Rota, direttore del Patronato S. Vincenzo di Bergamo, a tenere la domenica pomeriggio alcuni incontri in chiesa parrocchiale e mi sembra siano stati molto apprezzati. Comunque la pastorale dei gruppi familiari merita di essere portata avanti, perché favorisce la nascita di belle amicizie tra le persone che ne fanno parte. Occorre però che ogni gruppo non si chiuda in se stesso, ma crei relazioni profonde con gli altri gruppi e insieme sappiano portare avanti una pastorale per tutte le famiglie della Parrocchia. Tutto questo io purtroppo non sono riuscito a realizzarlo e questo mi dispiace molto. Mi auguro che Don Paolo, il nuovo prevosto, possa riprendere questa attività dei gruppi familiari e migliorarla a beneficio di tutte la famiglie della nostra Parrocchia. Sempre nell’ambito dell’impegno per la famiglia devo riconoscere che una delle attività pastorali che ho vissuto con più impegno e gioia in questi 12 anni a Villa di Serio è stato il “ Percorso per i fidanzati in preparazione al Matrimonio cristiano”. Ogni anno abbiamo avuto più di 30 coppie di fidanzati ed è stato molto bello vedere questi giovani prepararsi con serietà e responsabilità al Matrimonio. Devo ringraziare di cuore le coppie di sposi che hanno condiviso con me questo cammino e che hanno saputo creare dei rapporti molto belli con questi fidanzati. Molti di questi giovani, anche se non erano di Villa di Serio, hanno voluto celebrare nella nostra Comunità il loro Matrimonio e io ho accolto sempre con molta gioia la loro richiesta, perché celebro sempre molto volentieri le nozze. Molti di questi fidanzati, dopo il Percorso in preparazione al Matrimonio, avevano espresso il desiderio di continuare ad incontrarsi con altre coppie di fidanzati e sposati, ma purtroppo io non sono più riuscito ad esaudire il desiderio e questo mi dispiace moltissimo. Queste sono le principali direttive che ho cercato di seguire nel mio servizio in questa Comunità di Villa di Serio. E’ chiaro che potevo fare anche altre scelte e certamente chi verrà dopo di me seguirà altre strade e vi raccomando di non fare confronti, perché viviamo in un tempo in cui “ si naviga a vista” e quindi ogni sacerdote sceglie dei percorsi che ritiene più idonei a tenere viva la fede nelle persone che gli sono affidate. Don Paolo Piccinini, il nuovo prevosto, ha quasi 30 anni meno di me e quindi certamente ha una mentalità diversa dalla mia, ha fatto esperienze diverse dalle mie, ha avuto una formazione in Seminario molto diversa dalla mia ecc. Quello che vi raccomando è di volergli bene, come avete voluto bene a me, di seguirlo nelle direttive che vi darà e di accettare anche i cambiamenti che porterà nella vita della Comunità. Chiedo al Signore che tenga viva la mia e la vostra fede. Con il passare degli anni, mi convinco sempre di più che la cosa più importante nella vita è credere nel Signore Gesù e lasciarci salvare da Lui. Anche da lontano continuerò a pregare il Signore per voi, perché possiate essere sempre una bella Comunità, ricca di fede e di amore e voi pregate per me perché, se il Signore mi darà ancora un po’ di salute, possa continuare a fare ancora un po’ di bene nella Parrocchia di S. Pellegrino T. dove venni destinato nel lontano 1965 come novello sacerdote. Con tanta stima e affetto vi saluto uno per uno e vi auguro ogni bene. Don Franco Gherardi 4 - Lettera del Parroco
CHE IL NOSTRO INCONTRO SIA PER TUTTI UN BUON CAMMINO Nell’attesa di incontrarvi, come mi è stato chiesto, racconto qualcosa di me. Il saluto di don Paolo S ono don Paolo Piccinini e dal prossimo settembre sarò chiamato ad essere il vostro parroco. Sono nato il 15 marzo del 1967 e mi avvio al 25° anno di sacerdozio visto che sono stato ordinato prete il 6 giugno 1992. Dal 1992 al 1998 sono stato vicario parrocchiale a Tagliuno di Castelli Calepio, dal 1999 al 2006 vicario parrocchiale per la pastorale giovanile a Zogno in Val Brembana, nel 2006 ho iniziato la mia esperienza da parroco a Bratto di Castione della Presolana, continuata fino ad oggi. In questi giorni convivono in me due sentimenti apparentemente opposti - il timore e la gioia - perché mi è dato di vivere una nuova e importante "sfida" pastorale … ma da sempre amo le sfide perché mi impediscono di sentirmi arrivato, di adagiarmi, di crogiolarmi nel passato e perché mi invitano e obbligano a inventare e a sognare: per tutti e con tutti. “Finché siamo inquieti possiamo stare tranquilli (J. Green)”. Inizio quindi una nuova stagione, un nuovo amore e come ogni innamorato sono certo - come racconta un antico detto - di non incontrare fiumi senza guado. Anche in questa nuova avventura mi faccio avvolgere e sospingere da un augurio che ho trovato e che mi piace molto: Da prete-parroco sii sempre una favola per i bambini un sogno per gli adolescenti una inquietudine per i giovani un fratello per gli adulti una carezza per gli anziani un elisir per gli ammalati Voi proibitemi di essere un parroco troppo clericale, un "funzionario", aiutatemi ad essere un parroco-pastore, ministro dell’Evangelii Gaudium, (della gioia evangelica). Il parroco é un fratello al servizio della fede, forte o fragile che sia, degli uomini e delle donne che abitano un territorio. Offre un vangelo che è la bella notizia fattasi carne in Gesù. Abbiamo bisogno tutti di fiducia reciproca e di condivisione. Siamo al servizio, in mezzo alla gente che c’è e non a quella che vorremmo a nostra immagine e somiglianza. E’ già una grazia per me capire che accompagnare la fede della comunità di Villa di Serio significa anche prendermi cura della mia vita cristiana. Le due cose vanno insieme. Rifletteva don Primo Mazzolari predicando a futuri sacerdoti: “Quando si vuol stringere amicizia con uno, non lo si strapazza, ma si cerca di mettere in evidenza i punti che si hanno uguali”. Detto in altro modo: non si può essere preti e non amare la comunità che si serve. Insieme cercheremo di continuare a costruire una Chiesa radicalmente evangelica e fraterna, che sa vivere e annunciare il volto misericordioso di Dio, pienamente corresponsabile e missionaria, entusiasta del Vangelo, esperta in umanità, una comunità non ripiegata su se stessa ma protagonista vivace della splendida realtà di Villa di Serio. Sarà bello - sacerdoti e laici - pensare e progettare insieme, arrivare a scelte pastorali condivise e incisive, costruire luoghi di discernimento comunitario. Insieme daremo vita alla Chiesa che non possiede facili risposte ma che si lascia "inquietare" dalle domande. Don Paolo celebra la S. Messa alla Cappella Savina (Presolana), CRE 2013. Il saluto di don Paolo - 5
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