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VILLA

Giornale della Comunità - Parrocchia S. Stefano ...

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GRAZIE DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA<br />

della Casa della Comunità e la tua<br />

attenzione nel cercare di offrire il<br />

miglior ambiente possibile ai bambini<br />

e ai ragazzi ( V. parco giochi)<br />

ma soprattutto alle famiglie, rimasta<br />

purtroppo solo un desiderio.<br />

Ma essere Parroco non è solo compimento<br />

di opere. Piuttosto, è presenza<br />

di Gesù che guida la sua<br />

Chiesa, che si fa dono: quindi, ti<br />

ringraziamo per aver reso presente,<br />

qui, a Villa di Serio, ogni giorno,<br />

Cristo. Ci hai permesso di incontrarlo:<br />

nel sacrificio eucaristico,<br />

nel perdono, nella testimonianza,<br />

nella parola, nel consiglio, nel servizio<br />

gratuito, nella fatica quotidiana.<br />

E la sua mamma, Maria? Sicuramente<br />

Maria, Madre del Buon<br />

Consiglio è stata modello, indicazione<br />

e madre per te in questi<br />

anni e lo sarà per il futuro.<br />

(“Maria, donna del piano superiore<br />

affacciàti lassù alla tua stessa<br />

finestra, ci coglierà più facilmente<br />

il vento fresco dello Spiri-<br />

I<br />

n una comunità cristiana si<br />

instaura un rapporto significativo<br />

tra sacerdote e fedeli,<br />

un rapporto profondo, fatto<br />

di amicizia, di fiducia reciproca,<br />

di aiuto e sostegno spirituale ed<br />

è giusto che sia così, il sacerdote<br />

nella comunità è chiamato ad essere<br />

al servizio della gente, l’ideale<br />

è che sia come Gesù che<br />

passava tra la gente annunciando<br />

il Regno di Dio, con uno sguardo<br />

attento a tutti ma capace di attenzione<br />

verso ognuno e, in particolare<br />

verso chi era nel bisogno.<br />

Tuttavia la comunità che il Sacerdote<br />

non sceglie, ma che il Vescovo<br />

gli ha affidato diventa via<br />

via la “sua” comunità, la “sua” famiglia,<br />

lì è la sua casa, lì nulla è<br />

suo ma tutto è il centuplo che il<br />

Signore promette a chi lascia madre,<br />

padre, fratello, casa e averi.<br />

E si impara così a volersi bene a<br />

tal punto che quando arriva il momento<br />

di salutarsi un po’ si soffre.<br />

I sacerdoti si avvicendano perché<br />

gli anni passano per tutti e<br />

quindi le attitudini cambiano e si<br />

modificano le mansioni. Ma soprattutto<br />

perché il sacerdote ha il<br />

compito di far incontrare le persone<br />

con il Signore, l’unico Maestro,<br />

il solo Salvatore. Certo lo fa<br />

con la sua persona, con la sua parola,<br />

con la sua fede, con la sua<br />

carità, ma sarebbe tradire l’ideale<br />

del sacerdote se la gente rimanesse<br />

legata a lui e lasciasse sullo<br />

sfondo il Signore.<br />

Il tuo andare via… non ci ha certo<br />

colto di sorpresa, lo sapevamo<br />

un po’ tutti che i tempi erano maturi.<br />

Tuttavia l’emozione cresce<br />

tanto più si avvicina il giorno del<br />

saluto e, come spesso succede, è<br />

nel momento in cui ci si deve salutare<br />

che la mente e il cuore fanno<br />

emergere ricordi, situazioni,<br />

avvenimenti costruiti e vissuti insieme<br />

e ci si rende conto di quanto<br />

una persona si è spesa per il<br />

bene di tutti.<br />

Per dodici anni hai vissuto nella<br />

comunità di Villa di Serio, dodici<br />

anni condivisi in una importante<br />

presenza sacerdotale nella vita<br />

liturgica, caritativa, sociale, associativa<br />

della comunità.<br />

I momenti di festa e quelli di dolore,<br />

affrontati insieme nella fede,<br />

hanno intrecciato indissolubilmente<br />

la storia della Parrocchia,<br />

la storia dei singoli e la storia del<br />

loro parroco.<br />

Se prendiamo in mano la storia<br />

della nostra comunità parrocchiale,<br />

vediamo che tanti hanno collaborato<br />

con te nella realizzazione<br />

della Parrocchia così come oggi<br />

è …<br />

Tante persone hanno trovato in<br />

“don Franco” la guida, il punto di<br />

riferimento, la fonte di stimolo per<br />

portare avanti iniziative importanti,<br />

utili per tutto il paese, ma<br />

soprattutto, con il tuo aiuto, hanno<br />

orientato il loro agire ad essere<br />

espressione di fede nel Dio incarnato<br />

che non lascia mai soli.<br />

E negli anni a venire, nessuno potrà<br />

dimenticare la realizzazione<br />

Inaugurazione del<br />

“Nido In cammino”,<br />

7 dicembre 2006.<br />

Nella foto il taglio<br />

del nastro da parte<br />

del vescovo mons. Lino<br />

Belotti con la<br />

presidente della Scuola<br />

Elisabetta Asperti,<br />

vicini a lei, don Franco<br />

e il sindaco Mario<br />

Morotti, a sinistra<br />

mons. Aldo Nicoli.<br />

Grazie don Franco<br />

Grazie don Franco - 35

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