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ESSERE<br />
Avanti con<br />
LA RICERCA<br />
INCONTRIAMO FABRIZIO <strong>BORRA</strong>, FISIOTERAPISTA<br />
DI SPORTIVI E ARTISTI DEL CALIBRO DI ALONSO E JOVANOTTI,<br />
CHE DA FORLÌ AIUTA I SUOI “RAGAZZI” IN TUTTO IL MONDO.<br />
di Francesca Miccoli / ph Giorgio Sabatini<br />
Uno, dieci, cento Fabrizio Borra.<br />
Cinquantaquattro anni all’anagrafe<br />
e un passato già scolpito<br />
nella storia dello sport e della<br />
medicina, il fisioterapista bresciano<br />
di nascita e forlivese<br />
d’adozione si accinge a una nuova<br />
sfida. Schiudendo un futuro<br />
tutto da scrivere, nella speranza<br />
di lasciare nuovamente un segno.<br />
Non per ingrassare il curriculum<br />
ma per il benessere delle persone.<br />
Di Fabrizio tanto è stato scritto<br />
e sono ormai pochi coloro che<br />
non conoscono la sua bella storia:<br />
un’avventura affascinante<br />
che sembra uscita dalla penna<br />
brillante di un sognatore. Oggi<br />
Borra, noto come il fisioterapista<br />
e guru delle star, da Jovanotti a<br />
Fernando Alonso, da Andrea Dovizioso<br />
a Fiorello, passando per<br />
Pantani, Cipollini e Bettini, ha<br />
scelto di voltare pagina e dedicarsi<br />
alla ricerca. Senza tuttavia<br />
abbandonare la professione che<br />
lo ha reso noto al grande pubblico<br />
ma anche tra la gente comune.<br />
Che ancora frequenta il suo<br />
Fisiology Center di via Grigioni<br />
per mettere ossa e muscoli tra le<br />
sue mani. “Sono costretto a dire<br />
molti no – spiega Fabrizio –. Trascorro<br />
lontano da casa circa 200<br />
giorni l’anno e non sono in grado<br />
di seguire i pazienti come vorrei.<br />
Non mi sembrerebbe serio farlo in<br />
maniera saltuaria, per ora il peso<br />
maggiore è nelle mani del mio<br />
socio e amico Nicola Gramellini,<br />
che ha il compito di tradurre clinicamente<br />
sui pazienti la nostra<br />
esperienza. Anche se ho promesso<br />
che presto tornerò ad aiutarlo con<br />
maggiore presenza”.<br />
In realtà la quotidianità non è<br />
molto cambiata rispetto al passato.<br />
Fabrizio ha saputo però riempirla,<br />
e nobilitarla, di nuovi contenuti.<br />
Il sorriso è rimasto aperto,<br />
il fare accattivante. Qualche filo<br />
d’argento in più tra i capelli, ma<br />
un entusiasmo da adolescente innamorato<br />
che insegue un sogno.<br />
“Nella prima fase della mia carriera<br />
ho cercato la soddisfazione<br />
personale, ho nutrito la mia ambizione.<br />
Sono riuscito a frequentare<br />
certi ambienti, a lavorare con<br />
gli atleti più vincenti. In palmares<br />
i miei ragazzi vantano sette titoli<br />
mondiali in sport diversi, tre Giri<br />
d’Italia, un Tour de France, un<br />
campionato di Basket Spagnolo<br />
IN MAGAZINE 11