2 - ignatianisch
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1.5<br />
Non conoscere confini, fare solo il miglior, non accontentarsi mai delle<br />
mete raggiunte. Tutto ciò sembrerebbe proprio tipico del magis. Il<br />
magis esercita il fascino della prestazione, dell’efficienza e della capacità<br />
di imporsi. Non è vero?<br />
Esattamente quello che ha pensato anche Ignazio di Loyola all’inizio<br />
del suo pellegrinaggio. Entusiasmato dalle vite dei Santi pensava:<br />
“Anch’io voglio diventare così. E voglio non solo diventare come loro:<br />
rincaro la dose. Io, Ignazio, posso fare di più!”.<br />
In realtà, avrebbe sperimentato la delusione. Si ritirò ambizioso nella<br />
solitudine a Manresa: cominciò a digiunare sempre più, a pregare<br />
sempre di più, a fare sempre più penitenza… e sperimentava sempre<br />
meno la presenza di Dio. Fino a toccare il fondo. Fino a quando capì:<br />
“Ciò che io faccio non è la volontà di Dio. Dio vuole di più - ma un<br />
altro di più”.<br />
Ignazio torna ad essere come uno scolaro e scopre un nuovo magis.<br />
Non qualcosa che incita a fare sempre di più, ma qualcosa che aiuta<br />
a prendere le decisioni giuste. “Quante volte” - osservava Ignazio –<br />
devo decidermi non tra il bene e il male ma tra due cose egualmente<br />
buone. Come sarebbe bello poterle fare entrambe! In questa situazione<br />
d’incertezza, Ignazio scopre il nuovo magis – ossia uno strumento<br />
che aiuta a prendere decisioni: “Scegli ciò che, secondo il tuo<br />
giudizio, potrebbe rendere maggiore gloria a Dio”.<br />
E in che cosa consiste la “maggiore gloria di Dio?”. “Il di più” – così<br />
Ignazio – “è ciò che ci avvicina maggiormente allo scopo per il quale<br />
siamo stati creati”.<br />
Cosa significa tutto ciò concretamente?<br />
1. Il magis è ciò che ci muove interiormente. Accontentarti e lasciare<br />
che tutto rimanga come è non è sicuramente un segno del “di più”.<br />
Non tutto ciò che ci muove conduce al di più. Senza una dinamica,<br />
però, non può esserci alcun magis.<br />
2. Il magis può essere sempre solo il tuo di più. Non c’è un “obiettivo<br />
- magis” valido per tutti. Vivere il magis significa tentare di conoscersi<br />
meglio e sviluppare una sensibilità che aiuti a capire cosa s’accorda<br />
con la propria vita.<br />
3. Il magis significa allora, soprattutto, affidarsi alla guida di Dio. Chi<br />
ha questa sensibilità interiore, tende spesso a darsi molto da fare. Ciò<br />
è un bene ma, in fondo, non è così importante il dover far tante cose.<br />
Ciò che conta è avere fiuto per la fantasia di Dio. Vivere il magis significa:<br />
diventare sempre più disponibili e scoprire sempre più ciò che Dio<br />
vuole mostrarti. E può trattarsi anche di qualcosa che finora hai preso<br />
poco in considerazione.<br />
Così anche Ignazio, alla fine della sua vita, ha stimato maggiormente<br />
non il successo dell’Ordine da lui fondato; la sua gioia più grande era<br />
quella “di essere sempre più cresciuto nella facilità di trovare Dio”.<br />
Che cosa si potrebbe volere di più?<br />
17 ITALIANO<br />
Il magis per Ignazio di Loyola<br />
El magis de Ignacio de Loyola 1.5<br />
No conocer fronteras, sólo hacer lo mejor, nunca conformarse con lo<br />
conseguido. Esto suena a magis (del latín más). magis, incluye prestigio,<br />
rendimiento, eficiencia y capacidad de adaptación. ¿No?<br />
Sí, de esta misma forma pensaba Ignacio de Loyola al comienzo de su<br />
peregrinación. Entusiasmado por las vidas de los santos pensó: Así<br />
quiero ser yo también. Y no sólo como ellos, sino todavía mejor. Yo,<br />
Ignacio, puedo todavía más.<br />
Y así, Ignacio fracasó. Orgulloso se retiró a la soledad de Manresa.<br />
Cada vez ayuna más, ora más, hace más penitencia. Y cada vez experimenta<br />
menos la realidad de Dios. Hasta que llegó a lo más profundo.Hasta<br />
que aprendió: lo que estoy haciendo, no es lo que quiere<br />
Dios. Dios quiere más, pero otro tipo de más.<br />
Ignacio vuelve a ser estudiante y descubre un nuevo magis. No uno<br />
que lleve a hacer cada vez más, sino uno que ayuda a decidir siempre<br />
correctamente: con cuánta frecuencia, piensa, me tengo de decidir,<br />
no solamente entre el bien y el mal, sino entre algo que es bueno y<br />
algo que también lo es. ¡Cuántas veces sería bueno hacer ambas<br />
cosas! En esta situación de inseguridad, Ignacio descubrió el magis de<br />
forma nueva – como una ayuda para el discernimiento: elige aquello<br />
de lo que puedas decir que es para la “mayor gloria de Dios”.<br />
Y ¿en qué consiste “la mayor gloria de Dios”? “Más”, según Ignacio,<br />
“es aquello que nos acerca más al fin para el que hemos sido creados”.<br />
¿Qué significa esto en concreto?<br />
1. magis es lo que te hace moverte. Acomodarte y anquilosarte en el<br />
pasado, desde luego no es un signo del “más”. No todo lo que nos<br />
pone en movimiento nos lleva a alcanzar el “más”. Pero sin dinamismo,<br />
no hay magis<br />
2. magis sólo puede ser tu propio “más”. No existe un objectivo del<br />
magis, válido para todos. Vivir el magis implica intentar conocerse a<br />
sí mismo y desarrollar una sensibilidad acorde con nuestra propia existencia.<br />
3. magis significa, sobre todo, confiar en que Dios nos guía. Dejarse<br />
mover y moverse constituye una gran tarea. Esto es bueno, pero lo<br />
importante no es pretender hacer muchas cosas. Lo que cuenta en<br />
definitiva es tu sensibilidad hacia lo que Dios proyecta sobre ti. Vivir<br />
el magis supone estar cada vez más abierto y sentir cada vez más lo<br />
que Dios te quiere enseñar. Y esto puede ser algo que hayas pensado<br />
que tenía poca importancia.<br />
Ignacio, al final de su vida, de lo que más se enorgulleció no fue del<br />
éxito de la orden que fundó. Lo que más feliz le hizo fue la conciencia<br />
de haber crecido cada vez más en la facilidad de encontrar a Dios<br />
sin dificultad.<br />
¿Qué más se puede pedir?<br />
ESPAÑOL 17<br />
1. Introduction