Adventiste Magazine-3- Mai / Juin 2016
Edito - Le printemps arrive / Dossier - Le match de notre vie / Jeunesse - Sportif du dimanche ou professionnel / Interview - Alexandre Claudel / Témoignage - La course n'est pas finie (Sebastian Tobler) / Recette - Paté végétal
Edito - Le printemps arrive / Dossier - Le match de notre vie / Jeunesse - Sportif du dimanche ou professionnel / Interview - Alexandre Claudel / Témoignage - La course n'est pas finie (Sebastian Tobler) / Recette - Paté végétal
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TESTIMONIANZA<br />
RICETTA<br />
> LA GARA NON È FINITA<br />
Paté vegetale<br />
Era un normale mercoledì d’estate, il 31 luglio del<br />
2013, quando Sébastian raggiunge il suo club “la pédale<br />
bulloise” con suo figlio e il resto della squadra. Era<br />
giusto l’ultimo giorno del campeggio che si era tenuto<br />
a Plaffeie, nel cantone di Friburgo. Lanciatosi a tutta<br />
velocità su una bici, un dosso più piccolo degli altri<br />
cambierà il resto della sua vita. Perdendo l’equilibrio,<br />
vola in aria. L’impatto è fortissimo. Il casco si rompe.<br />
Anche volendo, non riesce ad alzarsi. Pensa immediatamente<br />
al peggio. Un handicap. In effetti, non sente<br />
niente dalle ascelle in giù, fino ai piedi. Solo la testa e<br />
le braccia funzionano.<br />
Steso a terra, arriva velocemente uno dei suoi colleghi,<br />
con il quale arrivano anche i figli. Chiede ai figli di mettersi<br />
di lato aspettando l’arrivo dei soccorsi.<br />
È in quel momento che<br />
suo figlio, Tom di 13 anni,<br />
si avvicina al papà e gli<br />
dice: “Papà, dobbiamo<br />
pregare!”. Sèbastian accetta,<br />
ma chiede al figlio di<br />
pregare perché lui è ancora<br />
senza fiato. Quella preghiera<br />
resterà per sempre<br />
vivida nella sua mente:<br />
“Signore Dio, per favore,<br />
guarisci papà! Ma che sia<br />
fatta la tua volontà!”.<br />
Gli infermieri dell’ambulanza<br />
che lo mettono sulla<br />
barella si rendono subito<br />
conto che la situazione è<br />
molto grave. Chiamano quindi la REGA (Guardia Aerea<br />
Svizzera di Salvataggio) e viene inviato un elicottero<br />
d’urgenza sul luogo dell’incidente.<br />
Dopo aver ricevuto le prime medicine per attenuare il<br />
dolore, viene trasportato in elicottero, altro momento<br />
indimenticabile per lui. Il medico voleva che restasse<br />
cosciente per tutto il tempo del viaggio in elicottero,<br />
ma Sébastian, sotto shock per l’incidente, con l’effetto<br />
delle medicine, il dolore e tutto ciò che succedeva<br />
intorno a lui, credeva che fosse tutto finito. È in quel<br />
momento che mette la sua vita e soprattutto la sua<br />
famiglia nelle mani di Dio e si prepara per andare da<br />
qualche parte.<br />
Una volta arrivato alla clinica Nottwil, va immediatamente<br />
in sala operatoria. Ha il gomito sinistro e due<br />
vertebre cervicali rotte. Il tutto dura nove lunghe ore.<br />
Al risveglio, difficile e doloroso, riceve il verdetto: tetraplegia<br />
incompleta.<br />
Sono seguiti dei giorni molto difficili in ospedale, per<br />
lui e per la sua famiglia. Accettare l’handicap è una specie<br />
di duolo di una parte della tua vita che smette di<br />
vivere. La moglie, i figli, i più intimi sono toccati dalla<br />
situazione del suo corpo, e lui soffre per averli affranti<br />
moralmente. Molte lagrime sono state versate in quel<br />
periodo. Sébastian è stato sostenuto dalla sua fede,<br />
ricordando la storia di Giobbe, in cui trova molte similitudini.<br />
Ma, diversamente dalla storia biblica, chiede<br />
che la sua famiglia non venga coinvolta. Lui si, ma non<br />
la famiglia.<br />
Sébastian, un uomo lucido e pragmatico, comincia<br />
quindi a pensare al futuro dei suoi cari. Sposato con<br />
Violette, padre di Léa (15), Tom (13), Lucas (10) e Noa<br />
(10), avrebbe dovuto lasciar perdere tutti i suoi progetti<br />
di famiglia? Sébastian e la sua “piccola” squadra<br />
decidono di far continuare il più possibile tutti i piani<br />
di famiglia cosi come erano<br />
stati previsti. La moglie<br />
lo ha dimostrato quando<br />
è andata a visitarlo per la<br />
prima volta al pronto soccorso:<br />
si era fatta bella per<br />
lui, invece di mostrarsi annichilita<br />
dalla tragedia che<br />
aveva colpito la famiglia.<br />
Essendo una famiglia di<br />
accoglienza, la custodia di<br />
Lucas, che era con loro da<br />
più di 10 anni, non è stata<br />
revocata. Léa, la maggiore,<br />
è partita per un soggiorno<br />
linguistico come previsto<br />
Cosa ancora più rilevante, la famiglia non ha dato la<br />
colpa a Dio per ciò che era successo, e nonostante abbiano<br />
vissuto una “crisi di fede” in un certo momento,<br />
questo non ha fatto vacillare la loro fiducia in Dio. In<br />
particolare, i figli hanno dovuto affrontare delle prove<br />
per accettare ciò che era successo al loro papà. Per<br />
Sébastian, l’incidente, come lui stesso lo descrive con<br />
incredibile lucidità, “fa parte del gioco della vita” senza<br />
colpevolizzare nessuno.<br />
Di solito, tutti i sabati la famiglia andava in ospedale<br />
per passare il sabato insieme, per lodare e pregare.<br />
Nonostante tutto Dio era lì, come ha detto uno dei medici<br />
che l’ha operato: “Sébastian, nonostante tutto, ha<br />
avuto veramente tanta, tanta ‘fortuna’. Essere capaci<br />
di fare tutti i movimenti che lui fa, viste le ferite alla<br />
colonna vertebrale che aveva al suo arrivo in ospedale,<br />
è incredibile!”<br />
È stata anche l’occasione in cui hanno potuto beneficiare<br />
di un grande richiesta di aiuto che si era creata<br />
per la famiglia. La chiesa, i vicini, gli amici che praticavano<br />
sport con lui, si sono fatti trovare pronti. Per<br />
esempio, Violette è andata in chiesa con una lista di<br />
bisogni in modo che i membri hanno potuto essere<br />
d’aiuto in modo concreto e mirato. I genitori dei compagni<br />
dei ragazzi, i vicini e gli amici li hanno invitato<br />
regolarmente per occuparsi di qualche pranzo, tagliare<br />
il prato, buttare la spazzatura… Questo dimostra l’importanza<br />
di avere delle amicizie nella città e non solo<br />
dentro le mura della chiesa.<br />
D’altra parte, Sébastian, dal suo letto d’ospedale, ha<br />
potuto anche testimoniare a degli amici che si sono dati<br />
il cambio nei quasi 9 mesi che è rimasto in ospedale.<br />
Molte volte li ha dovuto confortare davanti all’incomprensione<br />
e alla sofferenza riflesse nell’incidente del<br />
loro amico. Dalla sua sedia, si impegna per far passare<br />
il messaggio che se si ha fede, il nostro Dio non può essere<br />
considerato ingiusto davanti alle cose cattive che<br />
ci possono succedere in questo mondo.<br />
Dobbiamo avere fede fino alla fine!<br />
Oggi, dopo quasi tre anni dall’incidente, anche se in<br />
sedia a rotelle, ha riorganizzato la sua vita tutelando<br />
al massimo la vita dei suoi cari. Passa del tempo con<br />
loro, fa regolarmente degli esercizi per recuperare il più<br />
possibile alcuni movimenti, ha ricominciato a lavorare<br />
alla scuola superiore specializzata di Berna. È sempre<br />
impegnato nella chiesa come responsabile della scuola<br />
del sabato e predica di tanto in tanto.<br />
Il futuro per Sébastian è incentrato sulla sua famiglia e<br />
sull’aiuto verso il prossimo. Vuole “finire di educare i<br />
figli” fino a che siano andati via di casa e ha tanti progetti<br />
in mente, alcuni dei quali sono già in fase di realizzazione,<br />
come la sua bici di 3 ruote per persone a<br />
mobilità ridotta. Ha lanciato il suo sito internet per parlare<br />
di questi progetti, per insegnare ad altre persone<br />
diversamente abili alcuni esercizi attraverso dei video e<br />
per parlare della sua esperienza. In conclusione, come<br />
dice Sébastian stesso “si rende utile al massimo” invece<br />
di impietosirsi per la sua sorte.<br />
VUOI SAPERNE DI PIU?<br />
www.sebastiantobler.ch<br />
Rickson Nobre<br />
Pastore e<br />
segretario FSRT<br />
PER RISPONDERE ALL’ARTICOLO<br />
rickson.nobre@adventiste.ch<br />
200g di pan grattato<br />
200g di cipolla affettate<br />
200g di funghi o verdura di stagione<br />
2 spicchi d'aglio, tritati<br />
1 cucchiaio di prezzemolo tritato<br />
2 cucchiaino di sale<br />
4 cucchiai di olio d'oliva<br />
2 cucchiai di olio di colza<br />
40g di lievito di malta<br />
½ litro di acqua<br />
1. Mettere il pane a bagno nell’acqua tiepida.<br />
2. Far cuocere a fuoco lento le cipolle e i funghi o<br />
verdura nell’olio d’oliva per 10 minuti circa.<br />
3. Poi fuori cottura aggiungere il prezzemolo,<br />
l’aglio, il pane, il sale, l’olio di colza e passare al<br />
mixer in modo da ottenere una pasta omogenea.<br />
4. Versare in un barattolo e aggiungere il lievito.<br />
Mescolare bene, rettificare il gusto se necessario.<br />
5. Lasciar riposare al fresco.<br />
Buon appetito !<br />
> Un contributo del dipartimento di salute FSRT<br />
PER RISPONDERE ALL’ARTICOLO<br />
sante@adventiste.ch<br />
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