Leggete qui. - Modenacinquestelle.it

More documents

Recommendations

Info

34 diritti consumi scelte BORGHESI, MISERI, EROICI... ra della morte e dell’amore. Italiani piccoli e grandi, nel bene e nel male migliori di quelli di oggi, che Monicelli analizzava con osservazione quasi naturalistica. Chissà come avrebbe commentato la bagarre sul suo suicidio, durante la commemorazione alla Camera, tra la radicale Rita Bernardini e Paola Binetti dell’Udc. Gesto eroico per la prima, spot dell’eutanasia per la seconda. Fortuna che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha azzittito tutti: “Rispetto per la sua scelta”, ha detto. Non ha ragione lui? Crediamo fermamente di sì. Soprattutto se dal terrazzo dei “soliti ignoti”, su cui le nuvole si sono diradate, ci affacciamo un attimo per guardare giù l’asfalto ancora bagnato. Ci vuole coraggio per decidere di trafiggere l’aria col peso del proprio corpo. Non servono parole, dichiarazioni, sipari che si aprono. La morte non è mai uno spettacolo: fortuita o voluta, è sempre un’indebita violenza. Tanto più se porta con sé un grande artista, capace di cogliere con le sue opere il senso del cinema, e della vita. ● Speriamo che sia femminia altro per aver inventato come attrice comica Monica Vitti. Il contrasto tra la Sicilia ferma nel tempo e la Swinging London è irresistibile. SESTA RAGIONE Speriamo che sia femmina (1986), dove si realizza l’utopia di un mondo al femminile autosufficiente che esclude Un borghese piccolo piccolo i maschi perché inconsistenti e inetti. Da non sottovalutare, alla luce dell’amore che Mario ha sempre portato alle donne anche nei film apparentemente più maschili. SETTIMA RAGIONE Un borghese piccolo piccolo (1977), Parenti serpenti “VOI GIOVANI DOVRESTE RIBELLARVI” LA POLITICA. “Che io abbia un’ideologia, così concreta, così chiara da pretendere di elargirla alle masse, questo no, non l’ho mai avuta. Ho però una mia collocazione politica e sociale, psicologia e morale, che ho sempre rispettato nei miei lavori e ho cercato di esprimere; ho una collocazione che è di sinistra, socialista, unitaria, democratica, anticonformista”. IL CINEMA. “La religione non è solo quella cattolica (che oggi sembra condizionare tutta la cultura in Italia), c’è anche una religione laica e nel dopoguerra, in un mondo regolato da esseri umani che avevano sofferto, che sapevano vivere con gli altri e trarre lezione dai fallimenti avvenuti, il cinema era uno strumento per potersi esprimere e dire quello che si sperava potesse essere un futuro migliore”. LA MORTE. “La saggezza non rientra fra le mie conquiste. Mi limito a nutrire convinzioni, a maturare giudizi. La prima convinzione è che, non essendo credente, non ho paura di morire. La vita, nel complesso mi è stata propizia. Me la sono cavata, e va bene così”. GLI ITALIANI. “Non nutro nostalgia per il passato. La grande guerra Il Marchese del Grillo (1991) e la presunta cattiveria: più che essere cattivi descrivono la crudeltà inaspettata. Non occorre essere delinquenti per compiere i gesti più efferati. Vedi il cupo e disperato Alberto Sordi nel primo, i figli-assassini nel secondo. OTTAVA RAGIONE La grande guerra (1959). L’aver messo il Salvagente/9-16 dicembre 2010 Ciò non toglie che provi orgoglio per questo paese e per la sua gente, ripensando a com’erano ai tempi della mia gioventù. Sto parlando di una leva di italiani - la mia - che, avendo subìto nella propria carne una dittatura stupida e una guerra ridicola, seppero poi comportarsi in maniera fattiva e solidale, dando una mano a chi ne aveva bisogno. Caduto il fascismo si riuscì, in sostanza, a rimettere in piedi un paese ridotto allo stremo, dotandolo di un certo benessere, dandogli un assetto industriale”. I MIGRANTI. “L’Italia s’affaccia su un Mediterraneo che rappresenta ormai un’immensa tomba per chi viene dal Terzo mondo, attirato dalla falsa immagine di Bengodi che gli presentano gli strumenti di diffusione di massa. Ciò che vedo mi procura rabbia e rancore.Altro che nostalgia!”. IL SISTEMA. “Voi giovani dovreste ribellarvi a questo sistema che ci sta portando verso l’oblio totale, non dovreste avere paura di fare la rivoluzione, solo grazie alle rivoluzioni sono state poste le basi per i diritti dell’umanità, quei diritti che vengono ogni giorno calpestati dalle classi politiche e dirigenti di questo paese che purtroppo non riconosco più e che mi fa veramente schifo”. ANCORA, GLI ITALIANI. “Gli italiani hanno la capacità di dividersi sempre. C’è una battuta di Brancaleone che, secondo me, raccoglie tutta la storia italiana: ‘Andate pur’anco voi senza meta, ma da un’altra parte’”. insieme la coppia irresistibile Sordi e Gassman è un altro titolo di merito del regista.Al di là di quelli grandissimi del film: di quali gesti eroici sono capaci gli italiani cialtroni e scansafatiche. NONA RAGIONE Il Marchese del Grillo (1981). È un monumento ad Alberto Risate di gioia Sordi. E anche questo è un motivo per amare Mario. SIAMO ALLA FINE. Lasciamo da parte le altre ragioni per celebrare il regista (come la sua passione politica da “ultimo comunista”). Ricordiamolo in allegria: con il duetto irresistibile di Totò e la Magnani in Risate di gioia (1960).
Moda e design fantasia a sbarre sono mobili, accessori e oggetti di alto valore sociale, oltre che de- Ci corativo e artistico. Sono quelli prodotti nelle carceri italiane, in laboratori coordinati da esperti creativi. Ne è un esempio la collezione Artwo, realizzata nella Casa circondariale di Rebibbia (Nuovo complesso di Roma), secondo un percorso che prevede un rapporto diretto tra l’artista o il designer e i detenuti, perché si insegni loro la lavorazione dei materiali con cui realizzare gli oggetti. Con i proventi ricavati dalla vendita di mobili e complementi, Artwo ha dato vita a un vero e proprio laboratorio attrezzato con gli strumenti necessari alla produzione. Nel periodo di formazione, oltre a spiegare la costruzione dell’oggetto artisti e designer raccontano se stessi, il loro modo di fare arte e l’approccio creativo ai progetti. Ogni anno, Artwo organizza un evento nel carcere romano, per esporre e vendere i lavori realizzati dai detenuti. Il percorso tra arte, design, ecosostenibilità e realtà sociale di Artwo (in corso dal 2003, www.artwo.it) ap- Vi il Salvagente/9-16 dicembre 2010 35 rubriche Casamia Casamia Giuliana Zoppis propongo un buon piatto domenicale di preparazione non velocissima, ma il risultato è meritevole di un piccolo sacrificio. Le tagliatelle sono squisite già così, ma se avete la possibilità di aggiungere una slamellata di tartufo bianco diventano sublimi. Le tagliatelle. Fate la fontana con la farina e rompete le uova nel cratere. Battete le uova con la forchetta come per fare una frittata incorporando gradualmente la farina e lavorate l’impasto finché non è ben compatto ed elastico. Coprite la palla di pasta con la pellicola e lasciatela riposare per 20 minuti. Tirate una sfoglia piuttosto sottile, lasciatela asciugare, arrotolatela con il mattarello infarinato, sfilate il mattarello e tagliate il rotolo a strisce di circa 7-8 mm di larghezza. Svolgete le tagliatelle e fatele asciugare, ben stese o arrotolate a nido, sopra un tovagliolo spolverato di farina o semolino. Il ragù bianco. Tagliate la fetta di prosciutto a listarelle e poi a dadini. Tritate finemente con la mezzaluna il sedano, la carota e la cipolla. Mettete a rosolare il trito nell’olio a fuoco basso per quindici minuti, quindi aggiungete le carni e il prosciutto e fate insaporire per 10 minuti mescolando spesso. Bagnate col mezzo bicchiere di vino bianco secco che lascerete evaporare completamente. Fate la stessa cosa con il Marsala. Poi coprite di brodo o acqua bollente, salate e fate cuocere per circa 90 minuti a fuoco lento aggiungendo l’acqua che serve. Unite il bicchiere di latte, l’alloro, pepate e fate cuocere per un’altra ora bagnando, se occorre, con il brodo. A fine cottura unite il partiene anche ad altri gruppi di creativi che hanno avviato in numerosi centri di detenzione esempi analoghi, tutti ricchi di partecipazione ed entusiasmo, oltre che assai utili nel processo di riabilitazione personale e sociale di detenuti e detenute. Abbiamo esplorato per voi, nel territorio italiano, le realtà più interessanti. Il 17 dicembre a Torino, presso la Fondazione Casa di carità arti e mestieri, sarà inaugurato lo “Spazio ferro&fuoco” nato dalla sinergia con il Comune di Fossano e la Casa di reclusione locale. Lo scopo è incentivare la formazione professionale nel settore della carpenteria, come dimostra la bella collezione di oggetti in ferro per arredamento, creati dai detenuti con gli esperti della Fondazione (www.casadicarita.it). Il progetto “Sigillo”, con le collezioni di moda Codiceasbarre e altre azioni creative (nelle carceri di Bollate, Vercelli, Lecce ecc.), vuole affrontare in Italia il problema della mancanza di sbocchi lavorativi per le persone ristrette nella libertà con attività che, una volta scontata la pena, siano spendibili in termini di occupazione nel mercato del lavoro “normale”, soprattutto per la componente femminile (la più fragile). “L’esperienza lavorativa produce un incremento dell’autostima e della fiducia in se stessi, promuove l’interazione con le altre persone, l’affidabilità nella relazione”, affermano i promotori, che puntano a ottenere a breve l’assunzione di 60 detenute (40 nelle cooperative partner del progetto, info: c.micolano@cittadellarte.it). Altre belle esperienze: “A mani libere” a Enna (a cura di Ninni Fussone); “Design in gabbia” a Venezia (coop. sociale Rio Terà dei pensieri); “Sartoria San Vittore” a Milano (coop. Alice). Sì, mangiare Ingredienti Martino Ragusa Un ragù bianco più tagliatelle Dosi per 4 persone Per le tagliatelle 400 g di farina 00 4 uova Per il ragù bianco 250 g di carne di vitello tritata 250 g di carne di maiale tritata 200 g di prosciutto crudo in un’unica fetta 1 carota 1/2 costa di sedano 1 cipolla media 1/2 bicchiere di vino bianco secco 1 bicchierino di Marsala 2 foglie di alloro 1 bicchiere di latte 4 cucchiai di olio 50 g di burro brodo pepe bianco macinato di fresco sale burro e condite le tagliatelle appena scolate. Spolverate con il parmigiano grattugiato e servite.
Page 1: Poste italiane spa - spedizione in
Page 4 and 5: 4 Sommario Nuovissima serie, anno 1
Page 6 and 7: 6 rubriche SalvaCondominio Patrizia
Page 8 and 9: V ediamo 8 attualità TAGLI AGLI SP
Page 10 and 11: 10 attualità Senza futuro “Se il
Page 12 and 13: 12 Speciale regali • LORENZO STRA
Page 14 and 15: 14 Speciale regali CELLULARI BASIC,
Page 16 and 17: 16 Speciale regali Il Galaxy Tab ru
Page 18 and 19: 18 Speciale regali NINTENDO NINTEND
Page 20 and 21: il Salvagente/9-16 dicembre 2010 20
Page 23 and 24: Mensile a cura del Consiglio Nazion
Page 25 and 26: il Salvagente/9 dicembre 2010 Welfa
Page 27 and 28: il Salvagente/9 dicembre 2010 Le Ri
Page 29 and 30: Così le associazioni ••• La
Page 32 and 33: 12 24 diritti consumi scelte il Sal
Page 34 and 35: 26 diritti consumi scelte QUANTI IM
Page 36 and 37: 28 diritti consumi scelte • DELIA
Page 38 and 39: il Salvagente/13-20 febbraio 2003 3
Page 40 and 41: 32 diritti consumi scelte VITO LAMB
Page 44 and 45: 36 DA REALIZZARE CON TANTA FANTASIA
Page 46 and 47: 38 Dedicati ai ragazzi Il filosofo
Page 48 and 49: 40 leggo vedo sento SAGGI L’Itali
Page 50: il Salvagente/16-24 settembre 2003

Leggete qui. - Modenacinquestelle.it

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?