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QUESTA LA SVOLTA CHIESTA DALLA LAV
CON UNA PETIZIONE ALLE ISTITUZIONI SU
CUI SOLLECITA IL CONSENSO POPOLARE.
T igri
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 41 rubriche
Il mio bestiario
Gianluca Felicetti
Una legge per liberare
gli animali dai circhi
e leoni sono tornati nell’anfiteatro
più famoso al mondo, il Colosseo, per
chiedere una nuova legge in favore del circo
più “umano”: quello senza animali. Nella
simbolica cornice le performance
degli artisti del Circus Bosch (il
circo contemporaneo senza
animali) hanno inaugurato
la mobilitazione della Lav per
liberare 2mila animali ancora
detenuti nei circhi.
Sono state già coinvolte numerose scuole
primarie della Penisola in un’attività didattica
sul tema mentre in centinaia di città
presso i tavoli Lav è possibile firmare la petizione
(nazionale e locale) per sollecitare governo,
Parlamento e amministrazioni locali
a garantire la conversione dei circhi in spettacoli
senza animali. In più presìdi davanti
ad alcuni circhi, per spiegare al pubblico
Piante&Piante
Carmen Giusti
Quale abete
scegliere
per il Natale
L’
abitudine di addobbare l’albero di Natale
affonda le radici nelle antiche usanze
dei celti che, per celebrare il Solstizio d’inverno,
tagliavano un albero nella foresta e lo adornavano
con dolcetti e frutta secca.
Simbolo irrinunciabile delle Feste, l’abete, quello
vero, ha un fascino indiscutibile perché diffonde
un profumo naturale ed è anche più ecologico.
Sceglierlo, acquistarlo, portarlo a casa e trovare
la posizione più prestigiosa fanno parte del rito
che precede il momento dell’addobbo. Oltre alla
specie classica, l’abete rosso (Picea abies) dagli
quanto sia “umano” e da preferire il circo
senza animali.
Mentre 16 paesi stanno vietando - del tutto o
parzialmente - l’esibizione di circhi con animali,
l’Italia detiene il record negativo di
uno dei paesi con il maggior numero di imprese
circensi - circa 100 - e lo Stato italiano
finanzia i circhi con animali, inclusi quelli
che hanno subito condanne e/o denunce
per maltrattamento di animali e/o
altre violazioni di legge. Questo
accade perché questa forma di
spettacolo è ancora disciplinata
dall’antiquata legge 337 del 1968: una
legge che la Lav vuole cambiare.
Il contributo pubblico ai circhi in Italia si
aggira tra i 5 e i quasi 7 milioni di
euro annui ma alle notevoli cifre di
denaro devolute in favore di questo
genere d’intrattenimento non corrisponde
un’azione di controllo efficace
rispetto ai casi di maltrattamento
e/o di acquisizione e impiego di animali
appartenenti a specie protette
ed esotiche, poiché la legge proibirebbe,
in tali casi, l’erogazione di qual-
aghi brevi verde scuro, si può scegliere l’abete
del Caucaso (Abies nordmanniana)
dagli aghi fitti, poco pungenti, quasi carezzevoli,
o l’abete della Serbia (Picea omorika)
con aghi piatti, molto lucidi. Non più “strappati”,
cioè tagliati nei boschi, provengono da vivai specializzati
che li coltivano in aree dedicate; mentre
crescono e raggiungono le dimensioni adeguate
alla vendita, contribuiscono a ridurre i rischi di
frane in terreni considerati marginali e liberano
ossigeno migliorando la qualità dell’aria.
Rispetto a quello “artificiale”, l’abete naturale
non è mai perfetto, anzi è un po’ asimmetrico.
Tuttavia, al momento dell’acquisto, dopo averne
isolati alcuni dall’assortimento, si può chiedere
che vengano tolte le corde che legano i rami per
apprezzarne l’ampiezza e scegliere quello dal
portamento più armonioso. Per quanto riguarda
l’altezza, meglio non esagerare, perché, all’aperto,
gli alberi sembrano più piccoli di quanto non
siano in realtà. Gli abeti sono venduti “in zolla”,
ovvero con le radici affondate nel pane di terra in
siasi sostegno economico: ma ciò di fatto
non avviene.
In particolare, la Lav chiede una nuova legge
che stabilisca: il divieto, alle imprese circensi
e alle mostre e/o esposizioni faunistiche,
di ogni ulteriore acquisizione di animali
come quella derivante da scambi, cessioni
gratuite, affitti, acquisti, riproduzione; la
graduale ricollocazione, entro due anni, degli
animali detenuti nei circhi e nelle mostre
e/o esposizioni faunistiche, presso strutture
in grado di garantirne il benessere e il sostegno
pubblico, e il sostegno pubblico a tale attività;
la creazione e il sostegno di centri di
accoglienza che possano ospitare animali
man mano non più utilizzati.
Alle amministrazioni locali la Lav chiede di
emanare un’ordinanza che vincoli l’attendamento
dei circhi al rispetto della normativa
a tutela del benessere animale.
Tutti possono sostenere questa campagna firmando
la petizione su www.lav.it.
cui crescevano, protetto da un sacco di juta. Se la
tela è umida, significa che è stata bagnata di recente
e le radici non stanno soffrendo. Se non si
ha intenzione di tenere l’albero dopo le feste, è
bene informarsi sul centro di raccolta per il recupero
del legno o per il riutilizzo per il rimboschimento.
Per conservarlo al meglio, conviene rinvasarlo.
Dunque, insieme all’albero, si acquistano
vaso, sottovaso e terra da giardino.
Poi, lo si tiene all’aperto fino al momento di addobbarlo.
In casa, si sceglie un angolo distante
dalle fonti di calore per ridurre la perdita degli
aghi. Una volta addobbato, si mantiene appena
umido il terriccio. Dopo le feste, non appena possibile,
lo si sposta sul balcone a mezz’ombra e,
per l’eventuale trapianto in giardino, si attende
la fine dell’inverno. La posizione andrà scelta con
cura, tenendo conto che, se attecchisce, potrà superare
i dieci metri di altezza.
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