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04 notiziario TORREFATTORI 04_2006 VITA ASSOCIATIVA REDAZIONE E SEGRETERIA GRUPPO E CONSORZIO Via Ananian 2 - 34141 Trieste dalle 8.00 alle 12.30: tel. 040 390044 dalle 15.00 alle 18.00: tel. 340 6928905 fax: 040 9384589 e-mail: gttc@libero.it Mc Donalds Corp., con più di 30 mila punti vendita in tutto il mondo, ha deciso di lanciare la sfida alla Starbucks con un caffè di buona qualità ad un prezzo notevolmente inferiore a quello della concorrente. Gli analisti non prevedono ribassi di vendite presso la Starbucks quanto piuttosto un aumento dei consumi e degli acquisti di caffè di qualità migliore nei Paesi produttori. La Starbuck ha annunciato l’apertura di ulteriori 1800 locali entro quest’anno, in modo da raggiungere quasi 30 000 punti vendita i tutto il mondo entro il 2006. EPRESSO ITALIANO DI QUALITA’ Rammentiamo che il marchio ESPRESSO ITALIANO DI QUALITA’ è un marchio registrato e depositato. Le Aziende che ottengono il certificato di qualità del caffè ed acquisiscono il diritto all’uso del segno distintivo di cui sopra, hanno la consapevolezza di aver un riconoscimento a livello internazionale formulato da un Organo di certificazione esterno dopo accurate analisi del prodotto condotte dal Laboratorio Chimico di un Ente Pubblico. LIBRO DEL CINQUANTENARIO. Durante l’ultima assemblea del 21 febbraio si è deciso di ristampare il libro del cinquantenario “Cinquant’anni di attività al servizio della qualità”. I lettori interessati possono da subito, rivolgendosi alla segreteria del Gruppo Triveneto, effettuare le prenotazioni. I Soci inoltre hanno la possibilità di ordinare (minimo 50 volumi) il libro con la prima di copertina dedicata al logo della loro azienda con stampa in quadricromia. Per informazioni rivolgersi sempre alla Segreteria. CORSI CAFFÈ Numerosi Soci ci chiedono insistentemente notizie sui corsi di assaggio e preparazione del caffè. Ebbene a breve i corsi verranno allestiti e saranno date le necessarie informazioni. per i ritardatari QUOTA ASSOCIATIVA 2006 La quota sociale del GRUPPO TRIVENETO TORREFATTORI DI CAFFÈ per l’anno 2006 – invariata rispetto all’anno scorso – è: • SOCI ORDINARI € 220,00 (soci del Triveneto) • SOCI SOSTENITORI € 100,00 (soci altre Regioni) e potrà essere versata a favore del: GRUPPO TRIVENETO TORREFATTORI DI CAFFÈ, tramite bollettino di C/C postale n° 44519700 oppure con bonifico sul medesimo C/C postale Cin L - Abi 07601 - Cab 02200. ®
04_2006 ALTRE NOTIZIE IL CAFFE’ NON FA MALE, ANZI: FOCUS SULLE PATOLOGIE DIGERENTI Una serata fredda e particolarmente nebbiosa non ha impedito, lo scorso 8 novembre, a un buon numero di medici di partecipare, a Bergamo, nella bella Sala degli Angeli allocata nell’enorme Casa del Giovane, all’incontro “ Caffè e patologie digerenti “ accreditato dal Ministero della Salute per l’ECM (Educazione Continua in Medicina), riservato ai laureati in medicina Generale, Gastroenterologi e medici in scienza dell’Alimentazione e Dietetica. Gli aspetti scientifici sono stati curati dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, un nome che è una garanzia, mentre la parte più propriamente organizzativa è stata assolta dall’agenzia Weber Shandwick Italia. Di rilievo, per i requisiti professionali e le competenze specifiche, i relatori che si sono succeduti al microfono a sciorinare dati, tabelle e concetti, non di rado complessi per il non addetto ai lavori, illustrati e supportati da immagini digitalizzate in alcuni casi graficamente accattivanti. I lavori – sul tema, in qualche modo riassuntivo, “Caffè e malattie”- sono stati introdotti da Carlo La Vecchia, capo del Laboratorio di Epidemiologia generale dell’Istituto Mario Negri di Milano. Su “Caffè e salute” ha relazionato Amleto D’Amicis che dirige l’Unità di Documentazione e Informazione Nutrizionale dell’INRAN di Roma (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione). Su “Caffè e cirrosi epatica” è intervenuto Giovanni Corrao, professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’ Università di Milano Bicocca. L’approfondito intervento di Oliviero Sculati, direttore dell’Unità di Nutrizione del Dipartimento Prevenzione dell’ASL di Brescia, su “Caffè e funzione gastrointestinale” è stato invece letto, causa malattia del relatore. Purtroppo dobbiamo rilevare che, mentre andiamo in stampa, ci viene comunicato che il dottor Oliviero Sculati è venuto a mancare e con la sua morte la dietologia nazionale ha perso un esperto di indiscutibile valore e un divulgatore di primissimo piano, molto noto anche al grande pubblico radiofonico. Tornando ai fatti di cronaca del convegno, i lavori sono stati conclusi dalla relazione “Caffè e rischio di tumori del colon retto”, di Alessandra Tafani, capo dell’Unità di Epidedmiologia delle Malattie Croniche dell’Istituto Mario Negri di Milano”. Stante la complessità e la specificità tecnico-scientifica degli argomenti, il cronista non può, e diremmo non deve, addentrarsi nel cammino accidentato e potenzialmente pericoloso degli aspetti medici: pertanto ci limitiamo a sottolineare l’aspetto di fondo che è emerso dalle considerazioni espresse dagli specialisti convenuti a Bergamo. Il caffè, inteso nella sua globalità, alle persone normalmente in buona salute, non fa male, anzi, molte volte, è vero l’esatto contrario. Sintetizziamo questo concetto di base riportando la seguente frase (è del 2004) della Harvard Medical School: “Il caffè, per la maggior parte di noi, è sicuro. E’ stato accusato di ogni cosa, dalla turpitudine morale al cancro. Ma nessuna di queste maldicenze è rimasta in piedi. Il caffè può addirittura farti bene”. Questa considerazione di base, con le altre che seguiranno su alcuni aspetti più in dettaglio, sono riportati nell’opuscolo “Caffè e apparato gastroenterico”, dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, INRAN, di Roma. “Il caffè – è specificato con chiarezza, e al cronista viene spontaneo il raffronto con il vino che non è una semplice bevanda idroalcolica, ma un insieme inseparabile di saperi dell’uomo e di peculiarità naturali – non è una semplice soluzione di caffeina e poche altre sostanze brune, ma è una bevanda che contiene centinaia di specie molecolari. La lista completa dei composti presenti è lungi dall’essere definita, anche se tra le centinaia di sostanze presenti, forse più di mille, moltissime sono state identificate. Tra queste ultime, parecchie sono sostanze bioattive, ossia hanno proprietà tali da esplicare un ruolo nel metabolismo della cellula. Esse comprendono, oltre agli alcaloidi stimolanti come la caffeina, anche minerali come il potassio, precursori delle vitamine come notiziario TORREFATTORI 05 la trigonellina, antiossidanti come gli acidi clorogenici e le melanoidine, lipidi terpenici come kahweolo e cafestolo, ecc. ... Non è detto quindi che gli effetti del caffè sull’organismo dipendano esclusivamente dalla caffeina: essa è certamente la più nota tra le sostanze attive ma ne contiene molte altre. Può così succedere che l’effetto globale sia dovuto all’interazione fra queste diverse componenti della bevanda che possono interagire in sinergia o anche in antitesi”. Di seguito ci limitiamo a riportare alcune considerazioni e affinità in pillole attinenti aspetti medici e salutistici che, crediamo, siano di largo interesse. Caffè e tratto digerente. “Caffè e caffeina svolgono molte importanti funzioni utili al processo digestivo ed alla salvaguardia della salute: dalla stimolazione della produzione di saliva e succhi gastrici allo svuotamento della bile dalla cistifellea, all’influenza sugli ormoni gastroenterici migliorando così il processo digestivo nel suo insieme, fino alla protezione del fegato dal danno alcolico o virale, ed alla stimolazione della funzionalità del colon e alla sua protezione”. Caffè e stomaco. Alla luce degli studi “non si ritiene che possa esserci correlazione fra l’insorgenza di patologie gastriche e caffè (è, questo, un aspetto molto importante che ci permettiamo di sottolineare, perché molti consumatori pensano l’esatto contrario - ndr). Anzi, esso stimola la produzione di saliva (favorendo la prima fase digestiva che avviene in bocca), la secrezione della bile e la motilità intestinale. Una tazzina di caffè subito dopo avere mangiato attiva quindi alcuni meccanismi del tratto digerente”. Caffè e fegato. “Sono molti gli studi epidemiologici e sperimentali che dimostrano le proprietà protettive del caffè contro il rischio di numerose e gravi patologie epatiche. E’ addirittura manifesto quanto il consumo regolare di caffè possa prevenire le medesime patologie”. Caffè e calcoli biliari. Molti studi “indicano una associazione inversa – come dire che chi consuma 2-3 tazze di caffè al giorno ha un rischio relativo del 40% inferiore rispetto a chi non ne beve – tra consumo regolare di caffè e rischio di malattia sintomatica della cistifellea”. Per quanto attiene le neoplasie (i tumori) del tratto digerente, “i risultati degli studi offrono ulteriori rassicurazioni: non sono emerse spiacevoli associazioni significative o consistenti tra consumo di
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