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10 Libero_Stile<br />

IL FENOMENO<br />

CALVIN KLEIN<br />

CK. Bastano queste due<br />

semplici iniziali ad evocare uno<br />

dei marchi simbolo della moda<br />

a stelle e strisce. Calvin klein<br />

ha festeggiato nel 2008 i 40<br />

anni di attività con una grande<br />

kermesse che ha riunito per un<br />

giorno il gotha internazionale<br />

della finanza, della moda e<br />

della cultura, accorso a Londra<br />

per rendere omaggio allo<br />

stilista. Il fondatore, in realtà,<br />

si gode una pensione d’oro<br />

realizzata con i proventi del<br />

brand ceduto nel 2003 alla<br />

Philips Van Eusen Corporation.<br />

Costo della transazione, 430<br />

milioni di dollari: in fondo, un<br />

prezzo conveniente se<br />

paragonato al fatturato 2007<br />

che è stato pari a 5,4 miliardi di<br />

dollari. Un impero del lusso<br />

che, oltre all’abbigliamento<br />

uomo e donna, comprende una<br />

gamma sterminata di accessori.<br />

Segno distintivo della CK sono<br />

da sempre le campagne<br />

pubblicitarie trasgressive, di<br />

enorme impatto mediatico,<br />

talvolta contestate ma che si<br />

sono dimostrate determinanti<br />

per l’affermazione del marchio<br />

sui mercati internazionali. La<br />

scorsa primavera era stata la<br />

fascinosa Eva Mendes a<br />

mostrare tutta la sua sensuale<br />

fisicità nella campagna del<br />

profumo “Secret Obsession”.<br />

Ora è notizia di questi giorni<br />

che Natasha Poly, Kate Moss,<br />

Anna Selezneva, Anna Maria<br />

Jagodzinska, protagoniste del<br />

nuovo spot per la collezione CK<br />

Jeans primavera-estate 2009,<br />

saranno in compagnia di<br />

modelli maschili con indosso<br />

nient’altro che i loro CK Jeans.<br />

Negli USA è già stata<br />

preannunciata la scure della<br />

censura, in Europa è invece<br />

attesa la versione integrale.<br />

rifera, che con l’aiuto di Jacob Davis,<br />

un sarto del Nevada, mette a punto<br />

il più longevo dei pantaloni, resistente<br />

alle intemperie e alle mode. All’epoca<br />

il denim era già usato per molti<br />

abiti da lavoro, dalle divise degli operai<br />

che costruivano le prime ferrovie<br />

transamericane, ai taglialegna del<br />

nord, ai mandriani che conducevano<br />

il bestiame attraverso le grandi praterie.<br />

In Europa i jeans sbarcano insieme<br />

alle truppe americane e si diffondono<br />

negli anni ‘50 per merito del cinema<br />

e del rock’n’roll. James Dean ed<br />

Elvis Presley sono fra i testimonial di<br />

una vera e propria rivoluzione dell’abbigliamento<br />

che accompagna l’entusiasmo<br />

e la voglia di cambiamento dei<br />

giovani.<br />

L’evoluzione della specie<br />

Con il tramonto della contestazione<br />

il jeans finisce per assumere una connotazione<br />

diversa, meno “alternativa”,<br />

entra nel salotto buono della moda<br />

che conta diventando uno dei capi di<br />

punta nelle collezioni degli stilisti. Il<br />

pubblico apprezza. Il jeans firmato comincia<br />

a prendere piede: il capo casual<br />

per antonomasia si nobilita al<br />

punto da diventare un elemento da

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