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4 Libero_Stile "Yes, we can" : Obama ha incitato, con questo slogan, il popolo americano a credere nella possibilità di riuscire a cambiare con la forza di una volontà tenace e decisa La recente elezione di Barak Obama alla presidenza degli Stati Uniti d’America è stata sicuramente un momento di speranza ed orgoglio per il popolo americano, ma anche per chi ha sempre considerato l’America un importante punto di riferimento mondiale. "Negli Stati Uniti tutto è possibile, motivo per cui sono fiducioso come lo sono sempre stato nel futuro del Paese", queste le parole che Obama ha spesso usato nei suoi discorsi. La scelta di eleggere a 44esimo presidente un uomo di colore e con idee progressiste come Barak Obama ha fatto crescere in tutti noi la speranza di una nuova stagione globale. Un cambiamento importante che in un momento di profonda crisi economica mondiale ha dimostrato una volontà di uscire dalle regole e cercare strade alternative. Il problema più urgente ed importante per Obama è risolvere la disastrosa si- tuazione economica che purtroppo coinvolge quasi tutti i Paesi del mondo. L’economia americana , misurata dal prodotto interno lordo é uguale a quella di tutti gli stati membri dell’unione Europea. È quindi impossibile immaginare che l’Italia sia in grado di uscire da sola dalla crisi attuale. Questo é vero dalla fine della seconda guerra mondiale, allorché gli Usa cominciarono a dominare lo sviluppo delle economie post belliche. Ed è così anche oggi. Perfino i paesi emergenti hanno problemi: la Cina non è ancora in grado di crescere senza l’apporto dei prodotti che esporta negli Stati Uniti, mentre la Russia sta dilapidando molto velocemente le riserve valutarie per sostenere il rublo, che si svaluta a causa delle minori entrate per il ribasso dei prezzi delle materie prime di cui é ricchissima (petrolio, gas). Il processo innescato dalla crisi finanziaria che ha investito il mondo, ha causato la diminuzione dei fi- nanziamenti da parte delle banche ai debitori, di qualsiasi genere essi siano. Il Presidente Obama non può fare molto in termini quantitativi, poiché il deficit americano è ingente. Può al massimo tamponare qualche falla, come ad esempio impedire il fallimento delle grandi banche americane. Pare ovvio dirlo, ma l’economia mondiale non potrà guarire dalla sbronza di debiti che ne ha portato al quasi collasso, facendo altri debiti. Dovremo aspettare che si riformino gli equilibri, questa volta, speriamo, più stabili e duraturi. Un cambiamento nelle logiche di mercato e negli investimenti, un problema quello economico centrale e fondamentale da risolvere per una possibile ricrescita a livello globale. Sarà il tempo a dirci se Barak Obama sarà in grado di far rivivere quel sogno americano che designa gli Stati Uniti come il Paese delle opportunità per tutti, l’unico al mondo dove tutto è possibile. v
Unica, potente, inconfondibile. È l’Harley-Davidson, simbolo della libertà su due ruote per milioni di centauri Più che una passione, uno stile di vita: l’Harley-Davidson è molto più di una moto, incarna il simbolo dell’America, delle interminabili statali coast to coast e dello spirito di avventura che animava i primi pionieri, lanciati all’affannosa ricerca di nuove terre e di libertà. Tramontata l’era della lunghe traversate a cavallo, i moderni centauri dimostrano di preferire la comodità offerta dalle selle ergonomiche di questi bolidi su due ruote. Impossibile non sertirli sopraggiungere, il vigoroso borbottio del motore e relativa schioppettata da ritorno di fiamma sono un tratto inconfondibile dell’Harley-Davidson. Altrettanto impossibile non notarle: forme sinuose, serbatoio a “nocciolina”, uso IL MITO DELL’AMERICA ON THE ROAD 5 Libero_Stile
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