I T A L I A - I T A L I A di Giancarlo Vitelli PERCHÈ NASCE <strong>IL</strong> FERRAGOSTO <strong>ITALIANO</strong> Il Ferragosto è una festività tipicamente italiana che cade il 15 agosto. Tradizionalmente dedicata alle gite fuori porta, è spesso caratterizzata da lauti pranzi al sacco e, data la calura stagionale, da rinfrescanti bagni al mare, nei fiumi e nei laghi. Il termine deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto), una festività istituita dall’imperatore Ottaviano Augusto nel 18 a.C., che si aggiungeva alle esistenti e antichissime festività cadenti nello stesso mese, come i Consualia, dedicati al dio Conso, protettore dell’agricoltura, per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. L’antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di autopromozione politica, collegava le principali festività agostane per dare un adeguato periodo di riposo che venivano chiamate Augustali, erano necessarie dopo le grandi fatiche affrontate durante i mesi precedenti. Le Feriae Augusti erano riti collettivi, banchetti, orge a cui tutti potevano partecipare, comprese schiavi e serve. Queste festività che raggiungevano il loro picco il 15 di agosto, erano così radicate che la Chiesa decise di cristianizzarle, piuttosto che provare a sradicarle. Così, nel secolo VI, le Feriae Augusti vennero assorbite e trasformate nella celebrazione dell’Assunzione in cielo di Maria Vergine che, terminata la sua vita terrena, fu elevata alla gloria celeste con l’anima e con il corpo. La festa fu istituita da Romolo. Il 15 di agosto si svolse il Ratto delle Sabine, per cui esiste un parallelo tematico tra il rapimento delle vergini sabine e quello dell’ascesa della Vergine in cielo. All’origine di questa tradizione, i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia: l’usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria dai decreti pontifici. Andando a ritroso nel tempo, incontriamo numerose versioni di questa tradizione prima dell’unificazione operata da Augusto. Per esempio, il mese di agosto era il Capodanno per gli antichi Egizi, lo è tuttora per i Copti Egiziani, lo fu per i Greci che lo dedicarono ad Athena. Quando vennero sostituite le feste pagane con feste cristiane, anche per rendere più facili le conversioni, i neofiti vennero allettati dal fatto di non perdere nessuna delle feste già codificate. Infatti, tutte le feste religiose cristiane sono perfettamente sovrapposte alle antiche pagane e, qualche volta, i santi celebrati hanno gli stessi attributi degli dei che li hanno preceduti e che sono stati da loro spodestati. Come fotografare le "stelle cadenti" Per fotografare le scie delle meteore basta posizionare la macchina fotografica su un treppiede, usare cavetto flessibile, un obbiettivo di focale inferiore a 55 mm. Rivolgetela verso il cielo, impostando il diaframma sulla massima apertura e scattate con “posa B” bloccando il cavetto con la sua vitarella. Se il cielo è scuro (in spiaggia o in montagna e senza luna) mantenere in posa anche di più di mezz’ora. Se il cielo non è buio (vicino alla città o con la Luna) accorciare i tempi per evitare che la luminosità copra le tracce più deboli e non superare i cinque/ dieci minuti. Se passa una meteora molto brillante conviene terminare subito la posa e conservaregelosamente la preda. LA LEGGENDA DELLA NOTTE DI SAN LORENZO Pietro da Cortona, Martirio di San Lorenzo La notte del 10 agosto, notte di San Lorenzo, tutti s’incantano ad ammirare il firmamento solcato dalla scia luminosa delle stelle cadenti, affidando loro un desiderio, una speranza, un sogno. Sono sciami di schegge celesti, dette Perseidi perché in questo periodo l’orbita della Terra , che si trova nella costellazione di Perseo, incrocia frammenti ERA <strong>IL</strong> PRANZO TIPICO DEL FERRAGOSTO ROMANO CHE SI MANGIAVA SULLE SPIAGGIE PASTA AL FORNO Ingredienti: 1 litro di ragù alla bolognese, ½ litro di salsa besciamelle, 1 etto di parmigiano grattugiato, 50 grammi di burro, sale e pepe al gusto, 400 grammi di lasagne. Procedimento: Scaldate il forno a 180°. Preparate una pirofila rettangolare, di dimensioni sufficiente per poter affiancare 3 lasagne. Mettere sul fondo mezzo mestolo di ragù ed un po’ di burro, per evitare che la pasta si attacchi. Collocare un primo strato di lasagne e coprire con un mestolo di ragù, un mestolino di besciamelle ed abbondante parmigiano. Proseguire strato per strato (almeno 5) fino a finire la pasta. Coprire l’ultimo strato con abbondante ragù e parmigiano. Infornare per 30-40 minuti, finché la pasta sia cotta e leggermente dorata. POLLO CON I PEPERONI Ingredienti: 1 pollo - 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva - 1 spicchio d’aglio - sale e pepe q.b. - 4 peperoni verdi - 6 o 7 pomodori rossi Procedimento: Dopo avere ben pulito e fiammeggiato un pollo di circa 1,5 Kg lo si taglia a pezzi e lo si mette a rosolare in una padella con olio, aglio, sale e pepe rimestandolo spesso. Nel frattempo si tagliano 4 peperoni a falde larghe dopo averli lavati e privati dei semi. Appena il pollo è ben rosolato si aggiungono 6 o 7 pomodori a pezzi, i peperoni, il sale e un pizzico di pepe e si copre la padella con un coperchio abbassando la fiamma fino a completa cottura. COCOMERO Per mantenerlo fresco si scavava una buca in riva al mare, lo si metteva dentro e si copriva ovviamente di sabbia umida, le onde ne lambivano la superfice conservandolo ad una temperatura gradevole fino al momento in cui si mangiava. residui della cometa Swift-Tuttle, che irrompono nell’atmosfera e a contatto con l’aria s’incendiano e determinano l’affascinante scia luminosa. Lo spettacolare evento puntualmente si ripete fra poesia e realtà. Per i cristiani, in ricordo del martirio di San Lorenzo (avvenuto nel III secolo d. C. durante la persecuzione dei cristiani scatenata dall’imperatore Valeriano), che si rifiutò di adorare le divinità pagane e fu arrestato mentre assisteva Sisto II durante una Messa. Dopo essere stato torturato, il 10 agosto fu bruciato vivo su una graticola arroventata da carboni ardenti. Le stelle cadenti simboleggiano le scintille del fuoco che lo bruciò, oppure le lacrime versate dal Santo durante il supplizio, che vagano nei cieli e giungono sulla Terra per portare agli uomini la speranza. Giovanni Pascoli, in ricordo dell’uccisione del padre, avvenuta il 10 agosto del 1867, scrisse “X agosto”. San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto: l’uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell’ombra, che attende, che pigola sempre più piano. Anche un uomo tornava al suo nido: l’uccisero: disse: Perdono; e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono. Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. E tu, Cielo, dall’alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d’un pianto di stelle lo inondi quest’atomo opaco del Male! MANDA UN SMS PER LA NOTTE DI SAN LORENZO A te che splendi di luce propria ed illumini la mia esistenza. · La luce di questa stella è solo un esempio del mio amore per te. · Per l’unica stella che brilla nei miei occhi. · Ti regalo una stella, un segno del paradiso... · Ieri sera guardando le stelle mi è sembrato di vederti. · Quando le stelle si potranno contare, da te inizierà il numero “Uno”. · Di notte, quando le stelle illuminano solo i sogni, penso alla fortuna di averti incontrato · Ti ho promesso l’universo, ecco un piccolo acconto! · Tu sei la stella che brilla nella mia vita. · Quando mi sento solo guardo il cielo e so che mi sei vicino. Pag. 24 28/2009
28/2009 Pag. 25