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Francesco Sarchi, Mondo celtico e dintorni. La ... - Arbor scientiarum

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L'esercito di donne che partecipa alle cavalcate notturne in compagnia di una dea è noto in<br />

tutto l'occidente europeo. Nella divinità femminile in questione sono state di volta in volta<br />

riconosciute Diana, Ecate, Holda, Perchta e, in alcune tradizioni, Erodiade. Franco Cardini si chiede<br />

se l'ultima identificazione non sia il frutto della "mitizzazione del ricordo di un'originaria resistenza al<br />

battesimo da parte di gruppi di manipolatrici del sacro" 50 . Come non ripensare alle melusine che<br />

evitano il contatto con l'acqua santa o che non possano restare in Chiesa al momento della<br />

consacrazione? 51 Nella mitologia celtica troviamo sia il complesso acque - metamorfosi animale -<br />

manipolatrici del sacro: le sacerdotesse dell' isola di Sena hanno il potere di sconvolgere il mare e di<br />

trasformarsi in animali 52 ,sia quello acque - metamorfosi animale - incompatibilità con il sacro<br />

cristiano: Libane, protagonista della leggenda irlandese della città inghiottita dal mare, trasformata in<br />

salmone con esclusione del viso e del seno, viene pescata da San Congall e, per essere stata<br />

battezzata, muore 53 .<br />

Anche il motivo dell'incompatibilità con il sacro cristiano è soggetto ad una duplice<br />

interpretazione, può infatti essere segno tanto di natura demoniaca come di appartenenza ad un altro<br />

ordine di sacro. Partendo da quella che a prima vista pare solo una leggenda genealogica, dopo aver<br />

incontrato amanti soprannaturali, miti celtici, dee della fecondità, grandi madri e l'esercito di Diana,<br />

siamo giunti a sacerdotesse pagane demonizzate come del resto al tempo delle prime redazioni scritte<br />

delle leggende melusiniane viene ulteriormente e con rinnovato vigore demonizzata l'aspirazione<br />

femminile al sacerdozio che, in quel XII secolo stava trovando una risposta positiva da parte delle<br />

sette ereticali, Catari e Valdesi in particolare 54 . È necessario, però, spingersi oltre perché non è<br />

soltanto la sacerdotessa ma è tutta la figura femminile in sé che ha attinenza con il "governo dei<br />

segreti più misteriosi della vita relativi alla nascita ed alla morte" 55 .<br />

Se è così, aderendo al modello proposto da G. Galli, possiamo inserire anche la storia di<br />

Melusina tra quei testi che, come i romanzi arturiani o l'Orestiade di Eschilo, "non sono univoci, ma<br />

esprimono concezioni in contrapposizione" 56 . In essa riconosciamo immediatamente una componente<br />

legata al clima misogino che va in crescendo parallelamente al riproporsi di comportamenti femminili<br />

ritenuti inaccettabili. Abbiamo già detto dell'aspirazione al sacerdozio, facciamo presente ora lo<br />

scandalo delle beghine, né mogli né monache e quindi non soggette all'uomo, condannate come<br />

eretiche nel 1311 dal Concilio di Vienne 57 , aggiungiamo il tentativo continuo di discredito e di<br />

assimilazione a Messalina operato nei confronti di Eleonora d'Aquitania, la sovrana che secondo J.<br />

Markale incarna il femminismo del XII secolo 58 , citiamo ora F. Heer il quale ci ricorda che molti<br />

trovatori erano donne, sottolinea come la crociata contro gli Albigesi pose fine anche alla cultura del<br />

mondo cortese e, poco oltre, afferma che "la questione femminile irrisolta grava come una pesante<br />

ipoteca sul futuro d'Europa" 59 . Teniamo inoltre presenti gli autori delle prime redazioni scritte delle<br />

prefigurazioni del racconto di Melusina: Gualtiero di Map è anche l'autore della Dissuasio Valerii,<br />

violento trattato antifemminile, Gervasio di Tilbury fu inquisitore ad Arles, Goffredo d'Auxerre verrà<br />

ripreso dall'inquisitore U. Molitor nel De pythonicis mulieribus et lamiis pubblicato nel 1498 60 . Si<br />

tratta di componenti dello stesso clima culturale che vede nascere e diffondersi un'altra leggenda<br />

intesa a tener lontane le donne dall'altare, centrata anch'essa sul momento del parto: la storia della<br />

Papessa Giovanna 61 .<br />

Concludendo, la versione dotta del racconto melusiniano sarebbe parte della risposta culturale<br />

alla questione femminile che nel XII secolo "iniziava il lungo cammino che portava alla repressione di<br />

massa della stregoneria" 62 . A ben guardare, però, si individuano le tracce della cultura alternativa in<br />

quegli elementi che i chierici medievali forse non hanno neppure riconosciuto o che addirittura hanno<br />

considerato funzionali ai loro scopi. J. Michelet, il primo ad interpretare il fenomeno della stregoneria<br />

come ribellione, scrisse che la strega è nata nelle "marche allora selvagge, tra il paese di Merlino e il

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