Armi difensive dal Medioevo All'Età Moderna - Il Cerchio di Ferro ...
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MANICHE DI MAGLIA<br />
In genere facevano parte dell'usbergo o della camicia <strong>di</strong> maglia,<br />
ma potevano anche essere in<strong>di</strong>pendenti.<br />
GUA 'TI DA PRESA, tav.57<br />
Guanti in maglia ad anelli, col manichino alto rinforzato da<br />
stecche <strong>di</strong> ferro, con quello destro a <strong>di</strong>ta separate e l'altro sovente<br />
a muffola. <strong>Il</strong> guanto destro aveva il palmo in pelle, l'altro<br />
lo aveva in maglia per poter afferrare la lama avversaria.<br />
Usato nei duelli specie nel secondo terzo del Cinquecento.<br />
STECCA (DA GUANTO), tav. 57<br />
Lista meIallica che rinforza il manichino del guanto da presa.<br />
PELLEGRINA (DI MAGLIA). tav.2<br />
Mantellina avvolgente, in maglia ad anelli, con apertura al<br />
collo chiusa da fibbie. Copriva <strong>dal</strong> collo a metà delle braccia,<br />
calando a punta sul davanti. Talora del tutto aperta <strong>di</strong>nanzi.<br />
Di rado, e in antico, anche in maglia piena.<br />
GOLA DI MAGLIA, tav. 2<br />
Protezione in maglia cucita al farsetto da armare, a miglior<br />
<strong>di</strong>fesa del collo, delle spalle e della parte al sommo del torso.<br />
Talora si portava <strong>di</strong>staccata, ed era per lo più ad anelli.<br />
FALDA DI MAGLIA, tav.2<br />
Protezione in maglia. cucita al farsetto da armare o in<strong>di</strong>pendente,<br />
a protezione dell'addome e della forcata. Per lo più ad<br />
anelli.<br />
BRAGA DI MAGLIA, tav. 2<br />
Protezione delle anche e della forcata, in maglia ad anelli, sistemata<br />
sulle calzebrache da armare.<br />
BRAGHETTA DI MAGLIA<br />
A protezione del solo sesso, cucita alle calzebrache da armare.<br />
CALZE (DI MAGLIA), tav.l<br />
Protezioni in maglia (quasi sempre ad anelli) per gli arti inferiori.<br />
piede compreso. Erano probabilmente separate tra loro,<br />
come quelle <strong>di</strong> stoffa del tempo, ma poterono avere una<br />
comune braca <strong>di</strong> pelle o <strong>di</strong> fustagno, come nelle calzebrache.<br />
Intorno all'IX secolo si portava anche solo la sinistra.<br />
MEZZA CALlA (DI MAGLIA), tav. 1,59<br />
Per lo più in maglia ad anelli, ricopre solo la parte anteriore<br />
dell'arto e quella superiore del piede, allacciandosi in più punti<br />
alla sottostante calza <strong>di</strong> pelle. Intorno all'XI secolo si portava<br />
anche solo a sinistra.<br />
SCARPE DJ MAGLIA, tav.6<br />
Stivaletti in pelle ricoperta <strong>di</strong> maglia, in uso specie in Italia<br />
nel Quattrocento, usaIi con le schiniere mazze. Nel Cinquecento<br />
ebbero lame ai rialzi e puntale metallico; completavano<br />
<strong>di</strong> norma le mezze schiniere ma potevano essere usate anche<br />
con quelle mozze.<br />
FARSETTO DA ARMARE, tav.2<br />
In pelle o fustagno, aderente, spesso ricoperto <strong>di</strong> stoffa, con<br />
lembi <strong>di</strong> maglia ad anelli cucili nei punti lasciati scoperti <strong>dal</strong><br />
falso dell'arme, e con paia <strong>di</strong> aghetti preparati per allacciarvi<br />
spalletti, spallaeei, bracciali, ed eventualmente gli arnesi.<br />
DITELLO, tav. 2<br />
Lembo in maglia ad anelli cucito al farsetto da armare, a migliore<br />
protezione del cavo ascellare.<br />
SOTTOBRACCIO, tav. 2<br />
Lungo lembo in maglia ad anelli, cucito <strong>dal</strong>l'ascella a metà<br />
dell'antibraccio lungo la parte anteriore dell'arto, in modo da<br />
coprirlo in corrispondenza dei falsi dell'arme.<br />
QUADRELLETTO<br />
Ogni lembo <strong>di</strong> maglia in forma quadrotta o rettangolare, usato<br />
in corrispondenza dei falsi dell'arme o sul dorso del piede,<br />
per lo più ad anelli.<br />
CALZEBRACHE DA ARMARE, tav. 2<br />
In pelle o fustagno, aderenti, con lembi <strong>di</strong> maglia ad anelli cuciti<br />
nei punti lasciati scoperti <strong>dal</strong> falso dell'arme, e con paia<br />
<strong>di</strong> aghetti preparati per allacciarvi gli arnesi.<br />
GIACO, tav. 4<br />
Giubba <strong>di</strong> canovaccio o tessuto rinforzato, armata <strong>di</strong> maglia<br />
in vario modo; prima versione della brigantina, coesistente<br />
con esso fin entro il Cinquecento.<br />
BRIGANTINA, tav.4<br />
Giubbone corazzato internamente <strong>di</strong> lamelle, a protezione del<br />
tronco. Poteva aprirsi <strong>di</strong>nanzi, O sul fianco destro, o sulla<br />
schiena chiudendosi con affibbiature. Era sempre strutturata<br />
con lamelle e non con piastre o lame; esse si embricavano<br />
<strong>dal</strong>l'alto in basso in file sagomate in modo da restringersi verso<br />
la vita e da contornare gli scavi ascellari con 'lunette' arcuate,<br />
ed erano stagnate contro l'ossidazione. Le teste dei<br />
ribatIini formavano <strong>di</strong>segni sulla slOffa - in genere velluto<br />
- che ricopriva l'esterno. Talvolta si completò <strong>di</strong>nanzi con<br />
una ventresca separabile strutturata negli stessi mo<strong>di</strong>. Ebbe<br />
gran fortuna per tutto il Quattrocento, ma ne furono portate<br />
anche nel secolo seguente.<br />
CORAZZA, tav. 3<br />
Corpetto, originariamente in corame (e <strong>di</strong> qui il nome), foderato<br />
da un sistema <strong>di</strong> placche riba<strong>di</strong>te tra loro e ad esso. Le<br />
placche (variamente <strong>di</strong>mensionate e conformate a seconda<br />
della parte che dovevano proteggere) garantivano fra loro un<br />
minimo <strong>di</strong> gioco e davano una certa flessibilità all'insieme, <strong>di</strong>sponendosi<br />
in file sovrapposte parzialmente. Esse erano sta·<br />
gnate per <strong>di</strong>fenderle contro il sudore, e le teste dei ribattini<br />
che le fissavano comparivano all'esterno sul tessuto <strong>di</strong> cui il<br />
corpetto era in genere rivestito, formando un <strong>di</strong>segno geome·<br />
trico d'effetto. Se ne ebbero <strong>di</strong> vario tipo, a seconda del taglio<br />
del corpetto. Alcuni erano in un solo tela, con un foro per<br />
passarvi la testa e allacciati sulla schiena; altri furono invece<br />
aperti a destra, e ivi affibbiali sulla spalla e lungo il fianco,<br />
secondo la regola - sempre seguita - <strong>di</strong> proteggere meglio<br />
le parti <strong>di</strong> sinistra che erano più esposte. L'espressione 'paio<br />
<strong>di</strong> corazze' coglieva questi sdoppiamenti strutturali. In uso<br />
<strong>dal</strong>la metà del Duecento allo scadere del TrecenIO.<br />
LAMIERE, tav.33<br />
Variante della corazza, con la protezione interna data da la·<br />
me anziché da placche. I lamieri furono in genere strutturati<br />
con daghe <strong>di</strong>sposte su pitl file, ma sovente ebbero al sommo<br />
del petto due o più piastre sagomate che lo <strong>di</strong>fendevano meglio.<br />
Si ebbero anche varianti con lame <strong>di</strong>sposte in fascia come<br />
nelle ben piÙ tarde 'anime', con tendenza ad averle sem·<br />
pre più alte e in numero sempre più ridotto. Furono i lamieri<br />
del primo tipo a liberarsi infine del COl'ame e, o della stoffa<br />
che li ricopriva; ciò avvenne poco dopo la metà del Trecento,<br />
in Italia, dando avvio all'affermazione dell'armatura intera a<br />
piastre.<br />
PEZZA<br />
Larga <strong>di</strong>fesa applicata o allacciata sopra la corazza o il lamiere<br />
a doppiarne la protezione. Versione meno ampia del vera<br />
e proprio petto che comparve in Europa negli anni Sessanta<br />
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