Armi difensive dal Medioevo All'Età Moderna - Il Cerchio di Ferro ...
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CAVEZZA<br />
Briglia semplificata composta <strong>di</strong> sguance formanti sopraccapo,<br />
sottogola con ciappa, museruola e cavezza propriamente<br />
detta pendente <strong>dal</strong>la ciappa. Non regge alcun morso o filettone.<br />
e serve solo per il governo della cavalcatura.<br />
MORSO, tav.67<br />
Apparecchio per controllàre e guidare il cavallo. Si compone<br />
per lo più <strong>di</strong> limboccatura', rigida o articolata, che passa nelle<br />
barre della dentatura e attraversa la bocca dell'animale;<br />
'ponticello' articolato (quando vi è) alla metà dell'imboccatura;<br />
'aste' laterali, in ciascuna delle quali si <strong>di</strong>stinguono la<br />
lstanghetta' con 'l'occhio del portamorso', la 19uar<strong>di</strong>a' e il<br />
'voltoio' con la sua 'campanella'; il 'barbozzale' fissato alla<br />
sua 'esse', e agganciabile allo luncino'. Mutò forme nel tempo,<br />
passando da quelle più massicce del basso me<strong>di</strong>oevo ad altre<br />
sempre più raccolte e funzionali.<br />
FILETTO, tav.67<br />
Morso semplice, con imboccatura snodata al centro, ogni metà<br />
della quale prende - potendovi girare - in un 'traversino'<br />
laterale munito <strong>di</strong> 'occhi' per le re<strong>di</strong>ni.<br />
FILETTaNE, tav.67<br />
Variante del filetto, con imboccatura snodata al centro, e con<br />
larghi anelli per le re<strong>di</strong>ni in luogo dei traversini.<br />
REOI t, tav.7l<br />
Guide per lo più <strong>di</strong> pelle, ma in antico anche in catena, che<br />
governano il morso. Si <strong>di</strong>stinguono in 're<strong>di</strong>ni' vere e proprie le<br />
cui estremità prendono nelle campanelle terminali del morso,<br />
e 'false re<strong>di</strong>ni' (che possono anche mancare) le cui estremità<br />
prendono nelle aste all'altezza del loro snodo con l'imboccatura.<br />
Possono essere'armate', cioè corazzate con piastre o lamelle<br />
per impe<strong>di</strong>rne il taglio.<br />
MARTINGALA, tav. 71<br />
Correggia che va <strong>dal</strong>la briglia al pettorale, per impe<strong>di</strong>re al cavallo<br />
<strong>di</strong> sollevare troppo la testa. Sostituita talora <strong>dal</strong>la quinta<br />
re<strong>di</strong>ne.<br />
QUINTA REDINE<br />
Rara. Fissata a sinistra della sella, attraversava un 'anello camerotto'<br />
scorrevole su una correggetta fissata al filetto per<br />
giungere poi alla mano destra del cavaliere. Obbligava il cavallo<br />
a tenere la testa in posizione corretta.<br />
MUSOLIERA, tav.67<br />
Specie <strong>di</strong> cestello metallico, assicurabile alla briglia, che circondando<br />
il muso del cavallo gli impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> usare la bocca<br />
in modo o tempo indesiderati. Usata specie nel mondo tedesco<br />
intorno alla metà del Cinquecento, era sovente decorata<br />
con una lucertola.<br />
FINIMENTI DA SELLA, tav.71<br />
L'insieme delle cigne e corregge usato per fermare la sella alla<br />
cavalcatura. Vi si <strong>di</strong>stinguono: 'sottopancia', largo cignone<br />
che passa sotto il ventre del cavallo per affibbiarsi <strong>di</strong> lato;<br />
'pettorale' che attraversa il petto dell'animale, talora con un<br />
pezzo che raggiunge il sottopancia; 'groppiera' che va a circondare<br />
lo stacco della coda col 'codone'.<br />
SELLA, tav. 70, 71, 72, 73<br />
Arnese per montare più comodamente la cavalcatura. In quella<br />
antica si <strong>di</strong>stinguono: 'seggio', dove siede il cavaliere, con<br />
'cuscinetti' posteriori laterali; 'arcioni' che si rialzano <strong>di</strong>nanzi<br />
e <strong>di</strong>etro; 'quartieri', laterali. Vi si fissano illsottopancia' e<br />
gli 'staffili', e talora un 'pettorale'.<br />
SELLA D'ARME, tav.70<br />
Quella da guerra, con gli arcioni ferrati. 'Ferri da sella' quelli<br />
che la guarniscono.<br />
ARCIONI, tav. 70<br />
Delimitano il seggio rialzandosi alle sue estremità. Si <strong>di</strong>stinguono<br />
tra 'primo arcione' anteriore e 'secondo arcione' posteriOl·e.<br />
<strong>Il</strong> primo arcione reca al suo colmo il 'pomo'.<br />
PRIMO ARCIONE<br />
Generalmente più alto dell'altro, rilevato a proteggere bene la<br />
forcata del cavaliere. Mutò forma nel tempo, e la cambiò anche<br />
per i <strong>di</strong>versi usi cui la sella si doveva adattare. Tese man<br />
mano a scendere poco sopra l'altezza del seggio.<br />
SECONDO ARCIONE<br />
In antico alto quanto il primo arcione. e spinto in avanti lateralmente<br />
in modo d aabbracciare con le sue estremità i fianchi<br />
del cavaliere. Più tar<strong>di</strong> assunse una forma !unata. e pill<br />
tar<strong>di</strong> ancora scese quasi all'altezza del seggio. Nel Quattrocento<br />
e nel primo Cinquecento ebbe sovente tlna forma bilobata,<br />
e ciascuno dei due lobi fu talora sostenuto da una reggetta<br />
ricurva saliente <strong>dal</strong> rispettivo quartiere.<br />
FERRI DA S::::LLA. tav. 70<br />
<strong>Il</strong> primo arcione è in genere ferrato da una sola piastra sagomata<br />
su <strong>di</strong> esso e col suo stesso nome. Molto sovente se ne ha<br />
però una ferratura in tre pezzi: 'l'arcione davanti' propriamente<br />
detto, e due 'burroni', destro e sinistro. <strong>Il</strong> burrone destro<br />
è spesso conformato con lo 'scudellotto', O incavo che<br />
consentiva <strong>di</strong> appoggiarvi la lancia quando la si teneva alla<br />
coscia. <strong>Il</strong> secondo arcione può essere ferrato in una sola piastra<br />
sagomata su <strong>di</strong> esso e col suo stesso nome. Molto sovente<br />
se ne ha però una ferratura in due metà, destra e sinistra, riba<strong>di</strong>ta<br />
lungo la mezzeria dell'arcione.<br />
SELLA ALLA MOSCOVITA, tav.70<br />
Col primo arcione ridotto al solo pomo poco rialzato, priva<br />
del secondo arcione e col seggio rilevato posteriormente in<br />
due lobi.<br />
SELLA DA TORNEO, tav. 73<br />
Con il seggio ridotto a tlna stretta lista molto rialzata e <strong>di</strong>staccata<br />
rispetto al dorso del cavallo. <strong>Il</strong> primo arcione è tanto alto<br />
da giungere alla vita del cavaliere e scende da ogni banda fino<br />
allo stinco del campione. <strong>Il</strong> secondo arcione si spinge lateralmente<br />
in avanti, e tra i due arcioni si affibbiano corregge <strong>di</strong><br />
assicurazione che trattengono il cavaliere. In uso nel Quattrocento<br />
specie nel mondo tedesco.<br />
BARDELLA, tav.70<br />
Usata nelle giostre alla tedesca, con un primo arcione <strong>di</strong> tipo<br />
or<strong>di</strong>nario a protezione della forcata, ma priva del secondo arcione.<br />
SELLA A CAPRA, tav.70<br />
Usata nelle carriere, <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni, col primo arcione<br />
ridotto al solo pomo poco rilevato e priva del secondo arcione.<br />
SELLA DA BASTO, tav. 70<br />
All'orientale, con il primo arcione sagomato a cuspide, slargato<br />
al pomo, e il secondo alto e <strong>di</strong> profilo convesso; ha fusto<br />
assai rigido, e falde in pelle che ne <strong>di</strong>scendono lateralmente.<br />
GUALDRAPPA<br />
Ampia coperta da porre sotto la sella e uscente <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> essa<br />
fino a coprire i quarti posteriori, alta fino ai garetti. Più tar<strong>di</strong><br />
copertina uscente <strong>di</strong>etro la sella fino a metà della groppa e<br />
delle cosce. Per lo più lavorate riccamente.<br />
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