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Zona AMBIENTE E’ COMUNICA bello poter dire ogni tanto che la nostra città e la nostra ZONA offrono esempi positivi e che anche in periferia esistono luoghi belli e piacevoli in cui trascorrere il tempo. Uno di questi è senza dubbio il Parco delle Betulle, nel quartiere di Serpentara, piccolo ma ben tenuto parco pubblico, ricco di vegetazione, con aree relax, giochi per i piccoli e anche un bel campo per il calcetto. Il parco dà su unʼampia vallata in cui ancora oggi pascolano greggi di pecore e nelle ore di minore affluenza è persino possibile vedere volpi e lepri. Ep- pure questo parco, che sarebbe perfetto “così comʼè”, da circa dieci anni subisce continue “minacce”, oltre a numerose quanto inutili trasformazioni, quasi sempre pagate con soldi pubblici, che anziché migliorarlo lo stanno pian piano deturpando. La vicenda cominciò già nel 1998, quando lʼapprovazione da parte dellʼallora giunta di centro-sinistra del “Piano di Riqualificazione Urbana Fidene - Valmelaina” previde una serie dʼinterventi sulle aree verdi del IV Municipio, tra cui proprio la collina del Parco delle Betulle tra Fidene e Serpentara. Dopo qualche anno, tra il 2004 e il 2005, gli interventi previsti partirono con alcuni lavori di edificazione. Però, grazie anche alla mobilitazione di alcuni comitati di cittadini, i lavori edilizi appena iniziati vennero subito sospesi. Si decise allora lʼanno successivo (il 2006) di cambiare rotta: niente edificazione di case, bensì, tutto al contrario, una vera e propria riqualificazione del parco. Ma la riqualificazione, piuttosto costosa, subito risultò anche decisamente superflua, con la costruzione di vialetti in pietra (in sostituzione di quelli dignitosissimi in ghiaia già esistenti) e di lampioni a pannelli fotovoltaici, di cui lʼallora giunta si vantò fortemente, ma che (e sono ormai passati quattro anni) non sono mai entrati in funzione. Per ragioni misteriose non fu invece realizzato uno dei lavori inizialmente previsti dal nuovo progetto, lʼunico forse davvero utile: lʼirrigazione automatica delle aree verdi del parco. Sempre nel 2006, in un prato che a primavera si riempiva di splendidi fiori multicolore, si pensò bene che al posto dei fiori fosse meglio costruire un percorso attrezzato, cosa per carità piacevole e utile, ma che ha distrutto lʼincanto primaverile di quella ZONA. PARCHI PUBBLICI Parco delle Betulle: il piccolo paradiso sempre più “perduto” Sarebbe uno dei rari esempi positivi di parco pubblico: bello, adatto ai grandi e ai più piccoli. Eppure da anni privati e istituzioni sembrano accanirsi contro l’area verde di via Lina Cavalieri. Ultima “novità” la scomparsa improvvisa di tutti i giochi per bambini L’AREA GIOCHI COM’ERA PROSEGUONO CON SUCCESSO LE FESTE DELLA TORRICELLA L’AREA GIOCHI COM’È OGGI Stanno proseguendo gli appuntamenti organizzati dal “Comitato Serpentara” presso il parco della Torrricella. Il più recente ha avuto luogo a fine maggio, con animazione per ragazzi, visite naturalistiche, stand di prodotti biologici. Il comitato, nato con lʼintento di preservare e valorizzare lʼarea del Parco della Torricella a Serpentara, ha già in programma altre iniziative, che avranno luogo a partire dalla fine dellʼestate, allʼinterno dellʼarea del parco. Per ulteriori informazioni: Comitato Serpentara - E-mail: comitatoserpentara@gmail.com - http://comitatoserpentara.blogspot.com. 44 I VIALETTI IN PIETRA L’INSTALLAZIONE DEI LAMPIONI Nel 2007 si iniziarono poi i lavori per la realizzazione di unʼarea cani. Furono piantati quattro o cinque pali di legno, ma poi tutto rimase stranamente incompiuto “in attesa di nuovo ordine”. Negli ultimi tre anni, per fortuna, non è avvenuta nessuna ulteriore “miglioria”. Nel frattempo è anche cambiata giunta e pareva che la nuova non ripetesse lʼinutile “accanimento terapeutico” avuto dalla precedente nei confronti del parco. Almeno fino a un mese fa, quando improvvisamente sono scomparse in un sol giorno tutte le attrezzature per bambini (altalene, scivoli, castelli in legno, ecc.) presenti nel parco. Eppure nessuno di quei giochi sembrava particolarmente malmesso o danneggiato. “Probabilmente le fondamenta erano fradice o forse i giochi non erano più a norma” ci dicono ora dallʼufficio tecnico del dipartimento per le politiche ambientali del Comune di Roma. Ma in quel “probabilmente” si può capire che il vero perché i giochi siano stati rimossi, forse non lo sanno bene nemmeno al Comune. Lʼunica cosa che pare certa è che allo stato attuale non è previsto nessun finanziamento per sostituire quei giochi con nuove attrezzature.
Zona La Corte Costituzionale, con la recente sentenza n. 238/2009, ha definitivamente stabilito che la tariffa rifiuti (TIA – Tariffa di igiene ambientale, a Roma chiamata Ta.Ri.), che ha sostituito la vecchia TARSU, ha natura tributaria e, pertanto, in quanto tributo, non può essere assoggettata allʼimposta sul valore aggiunto (IVA), pari al 10% addebitato in bolletta, sulla base del principio che è illegittimo applicare una tassa sulla tassa, creando così una doppia imposizione. Nel caso del Comune di Roma il diritto al rimborso può essere richiesto solo a partire dallʼanno 2003, data in cui è stata introdotta la Ta.Ri in luogo della vecchia TARSU. La domanda per ottenere il rimborso dellʼIVA va indirizzata allʼAzienda Municipalizzata Ambiente (AMA) e ai fini del rimborso è necessario provare il versamento e dunque avere conservato le fatture e le ricevute delle bollette pagate. Qualora non si disponga 45 delle fatture, un duplicato delle stesse può essere richiesta allʼAzienda. Il Comune o lʼAzienda municipalizzata ha poi 90 giorni per rispondere alla richiesta di rimborso. Se entro tali termini lʼEnte nega il rimborso o non risponde, il contribuente/utente può presentare un ricorso alla CONSIGLI LEGALI Il rimborso dell’IVA sulla tariffa rifiuti Come ottenere risarcimenti dopo la sentenza che ha reso illeggittima l’applicazione dell’IVA per la tassa sui rifiuti Commissione Tributaria Provinciale e può farlo senza il bisogno di farsi assistere da un avvocato se il valore della causa è inferiore ad € 2.582,28. Il ricorso deve essere fatto entro 60 giorni decorrenti dal momento in cui si riceve la risposta negativa dellʼEnte o dalla scadenza del termine dei 90 giorni in cui è stata presentata la richiesta di rimborso. Per il 2010, il Comune di Roma ha già dato disposizioni allʼAMA per cancellare lʼIva futura dalle bollette che verranno emesse. A cura dell’Avv. Valerio Salomone valerio.salomone@virgilio.it PARTNER
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