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IL VENTRICOLO DESTRO - Università degli Studi di Sassari

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Maria Cristina Tavera - Ruolo della valutazione elettrofisiologica nella guida all’ablazione intraoperatoria in soggetti<br />

con car<strong>di</strong>opatia congenita ed in<strong>di</strong>cazione ad intervento <strong>di</strong> rimodellamento ventricolare destro-<br />

Tesi <strong>di</strong> Dottorato in Scienze Biome<strong>di</strong>che – In<strong>di</strong>rizzo in Fisiopatologia Me<strong>di</strong>ca – <strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Sassari</strong><br />

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lunghi perio<strong>di</strong>, tuttavia, in virtù del sovraccarico <strong>di</strong> volume cronico, come abbiamo<br />

visto nel precedente capitolo, determina una progressiva <strong>di</strong>latazione del ventricolo<br />

destro. È stato proposto che la deformazione strutturale della camera ventricolare<br />

destra, insieme allo “strech” a livello della parete miocar<strong>di</strong>ca ed ai fenomeni <strong>di</strong><br />

fibrosi, possa creare, insieme agli esiti chirurgici, i presupposti per l‟instaurarsi <strong>di</strong><br />

aritmie da macrorientro. La presenza <strong>di</strong> ampie aree <strong>di</strong> conduzione rallentata, inoltre,<br />

potrebbe favorire la degenerazione della tachicar<strong>di</strong>a ventricolare in fibrillazione<br />

ventricolare.<br />

Marie e coll., nei primi hanni 90‟, già avevano <strong>di</strong>mostrato una correlazione tra<br />

l‟inducibilità <strong>di</strong> tachicar<strong>di</strong>a ventricolare me<strong>di</strong>ante stu<strong>di</strong>o elettrofisiologico e<br />

l‟aumento del volume tele<strong>di</strong>astolico del ventricolo destro, potenzialmente correlato<br />

con l‟insufficienza polmonare (55). Più recentemente Gatzoulis e coll. (25) hanno<br />

focalizzato l‟attenzione sulla problematica aritmica, quale uno dei punti cruciali nella<br />

gestione del follow-up del paziente operato per tetralogia <strong>di</strong> Fallot. In un elegante<br />

analisi prospettica condotta su una casistica <strong>di</strong> 41 pazienti, per un follow-up minimo<br />

<strong>di</strong> 15 anni, gli autori hanno evidenziato come la durata del QRS, in questi pazienti,<br />

sia correlata con le <strong>di</strong>mensioni del ventricolo destro (valutate me<strong>di</strong>ante in<strong>di</strong>ce<br />

car<strong>di</strong>otoracico), la fisiologia <strong>di</strong>astolica e la propensione aritmica. La presenza <strong>di</strong> un<br />

pattern <strong>di</strong> riempimento <strong>di</strong> tipo restrittivo, presente in circa la metà dei pazienti,<br />

sembra limitare l‟insufficienza polmonare, con<strong>di</strong>zionando un minor grado <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>latazione ventricolare. Questi pazienti hanno anche minore durata del QRS. Al<br />

contrario, con la progressiva <strong>di</strong>latazione del ventricolo osservata negli altri pazienti,<br />

si osserva un aumento <strong>di</strong> durata del QRS. Una durata del QRS >180 msec identifica<br />

una popolazione a rischio <strong>di</strong> aritmie ventricolari potenzialmente fatali con una<br />

sensibilità del 100% ed una specificità del 94%. Questo <strong>di</strong>mostra come le proprietà<br />

meccaniche ed elettriche del ventricolo destro siano intimamente correlate e come la<br />

<strong>di</strong>latazione marcata del ventricolo possa rivestire un ruolo causale nella genesi <strong>di</strong><br />

aritmie ventricolari maligne.<br />

La prevalenza della tachicar<strong>di</strong>a ventricolare sostenuta varia in relazione alla<br />

selezione del campione ad al profilo <strong>di</strong> rischio della popolazione in esame. Nel<br />

lavoro <strong>di</strong> Marie e coll. il 33% dei pazienti risultava inducibile allo stu<strong>di</strong>o<br />

elettrofisiologico, ma solo due pazienti avevano manifestato la tachicar<strong>di</strong>a

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