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periodico di comunicazione sociale - culturale - istituzionale

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Festeggiato il decennale d’attività del<br />

Centro <strong>di</strong> Salute Mentale <strong>di</strong> Corigliano<br />

Nonostante le <strong>di</strong>fficoltà<br />

il personale cerca <strong>di</strong> fare<br />

fronte alle richieste<br />

<strong>di</strong> tutta l’utenza<br />

testo e foto <strong>di</strong> Angela De Giacomo<br />

Giovedì 15 Marzo 2012 in via Montessori a Corigliano<br />

Scalo, nuova sede del Centro <strong>di</strong> Salute Mentale<br />

<strong>di</strong> Corigliano Calabro, si sono celebrati i 10 anni <strong>di</strong><br />

attività dell’ente, caratterizzati dal raggiungimento <strong>di</strong><br />

importanti traguar<strong>di</strong>.<br />

Il Centro <strong>di</strong> Salute Mentale opera nell’ambito del <strong>di</strong>stretto<br />

sanitario <strong>di</strong> base locale, che consta <strong>di</strong> 45.922<br />

abitanti residenti<br />

nei<br />

5 comuni<br />

<strong>di</strong> Corigliano<br />

Calabro,<br />

San Cosmo<br />

Albanese,<br />

San Giorgio<br />

Albanese,<br />

Vaccarizzo<br />

Albanese e<br />

San Demetrio<br />

Corone,<br />

effettuando<br />

interventi che<br />

mirano alla<br />

prevenzione,<br />

cura e reintegrazionesocio-familiare<br />

<strong>di</strong> tutti coloro<br />

i quali esprimono<br />

un <strong>di</strong>sagio<br />

psichico.<br />

“Dal lontano 15 Marzo 2002, ad oggi, molti sono stati i<br />

risultati ottenuti”, spiega il dott. Fedele De Novellis; al<br />

momento della istituzione del servizio nei vecchi locali<br />

siti in Schiavonea, infatti, il personale era costituito,<br />

appunto, dal dott. Fedele De Novellis con funzione <strong>di</strong><br />

referente (ora responsabile Sos, con attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione<br />

e organizzazione dell’intera struttura), e dalla<br />

dott.ssa Rita Ficociello, più due infermieri: Adriana Di<br />

Giano e Tullio Schifini. Attualmente il personale me<strong>di</strong>co<br />

in sevizio è costituito da quattro unità, che effettuano<br />

130 ore settimanali, oltre al dott. De Novellis,<br />

collaborano la dott.ssa Clau<strong>di</strong>a Loiacono, la dott.ssa<br />

Isabella Petrone e la dott.ssa Costanza Fonsi. Operano<br />

poi, lo psicologo Antonio Gioiello e l’assistente<br />

<strong>sociale</strong> dott.ssa Grazia Vulcano. Al corpo infermieristico<br />

si sono aggiunti Francesco Aiello (coor<strong>di</strong>natore)<br />

e Raffaele Romano.<br />

Nello specifico il personale del centro così composto<br />

eroga prestazioni quali: visite specialistiche ambulatoriali<br />

con eventuale presa in carico, accoglienza<br />

e informazione, interventi domiciliari infermieristici<br />

e d’equipe, colloqui <strong>di</strong> sostegno in<strong>di</strong>viduali e familiari,<br />

psico<strong>di</strong>agnostica, psicoterapia in<strong>di</strong>viduale e <strong>di</strong><br />

gruppo, accertamenti me<strong>di</strong>co legali, interventi socioassistenziali<br />

<strong>di</strong> sostegno e <strong>di</strong> segretariato <strong>sociale</strong>,<br />

pre<strong>di</strong>sposizioni e proposte <strong>di</strong> ricovero, attività psicoeducazionali<br />

e <strong>di</strong> supporto alla famiglia, consulenza e<br />

collegamenti con i me<strong>di</strong>ci generici (Mmg) e il servizio<br />

tossico<strong>di</strong>pendenze (Sert).<br />

Alla nuova sede, che presenta centralità territoriale,<br />

decoro e idoneità funzionale, è annesso il Centro<br />

Diurno, croce e delizia del centro <strong>di</strong> salute mentale.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un importante strumento riabilitativo, una<br />

struttura semiresidenziale,<br />

prevista dal<br />

Pon 1998-<br />

2000, la cui<br />

funzione è essenziale<br />

<strong>di</strong>ce<br />

il dott. De Novellis:“Laddove<br />

esiste una<br />

realtà psichiatrica,<br />

non<br />

può non esser<br />

attivo un<br />

centro <strong>di</strong>urno,<br />

altrimenti non<br />

avrebbe senso<br />

il lavoro<br />

fatto a monte<br />

con i nostri<br />

pazienti”.<br />

Questa struttura<br />

rivolge<br />

la propria attenzione a quei soggetti che superate le<br />

acuzie , si trovano in una fase <strong>di</strong> bassa sintomatologia<br />

o residualità del <strong>di</strong>sturbo e che necessitano <strong>di</strong> ristabilire<br />

il proprio percorso esistenziale. Tale progetto<br />

non trova ancora sbocco per via delle esigue risorse<br />

umane, per rendere attivo il centro <strong>di</strong>urno basterebbero<br />

2 unità infermieristiche e una unità me<strong>di</strong>ca. Al<br />

momento, per avviare il progetto riabilitativo, l’attuale<br />

<strong>di</strong>rezione generale Asp (azienda sanitaria provinciale)<br />

ha pre<strong>di</strong>sposto un avviso <strong>di</strong> mobilità interna, basterà?<br />

Altro obiettivo chiave del centro <strong>di</strong> salute mentale è<br />

la costituzione <strong>di</strong> uno Sportello Adolescenza (Sp.Ad),<br />

la cui realizzazione ha mostrato <strong>di</strong>fficoltà per via della<br />

mancanza <strong>di</strong> sinergie tra le varie agenzie, necessitando<br />

tale progetto della compartecipazione dell’unità <strong>di</strong><br />

neuropsichiatria infantile (Npi) e del Sert.<br />

Nonostante le <strong>di</strong>fficoltà, i numeri sono consistenti: nel<br />

2002 i pazienti che si rivolsero al Csm <strong>di</strong> Corigliano<br />

furono 476 con conseguente erogazione <strong>di</strong> 1812 pre-<br />

stazioni ambulatoriali e 82 interventi domiciliari. Negli<br />

ultimi tre anni sono in 1500 all’anno che chiedono assistenza,<br />

si tratta <strong>di</strong> pazienti provenienti principalmente<br />

dal <strong>di</strong>stretto sanitario <strong>di</strong> base <strong>di</strong> Corigliano (71,5%);<br />

con <strong>di</strong>agnosi per il 31.6% <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi affettivi (<strong>di</strong> cui il<br />

20.7% è affetto da depressione maggiore e il 10% da<br />

<strong>di</strong>sturbo bipolare); <strong>di</strong>sturbi d’ansia il 21.8%; <strong>di</strong>sturbi<br />

dell’adattamento il 18.2% e psicosi il 16.8%.<br />

Attualmente, in relazione ai dati trasmessi dal Csm, si<br />

effettuano circa 3731 visite psichiatriche e psicologiche<br />

all’anno; 752 prime visite, 406 visite me<strong>di</strong>che domiciliari<br />

annue, siamo intorno alle 1517 certificazioni;<br />

gli interventi infermieristici <strong>di</strong> accettazione si aggirano<br />

intorno ai 3823 e quelli domiciliari sui 651 in un anno.<br />

Presso la struttura si esegue psicoterapia <strong>di</strong> gruppo,<br />

attività <strong>di</strong> riabilitazione anche domiciliare, attività <strong>di</strong><br />

sostegno alle famiglie e a questo proposito è importante<br />

menzionare il progetto obiettivo relativo all’orientamento<br />

delle famiglie dei pazienti psichiatrici<br />

gravi, perché si sa la forza del malato risiede sì in se<br />

stesso, ma anche e soprattutto nella comprensione<br />

e nell’amorevolezza dei propri cari, che a loro volta<br />

traggono beneficio da circa tre anni da incontri con<br />

cadenza regolare del gruppo Ama (Auto mutuo aiuto),<br />

incontri nei quali i familiari dei pazienti affrontano un<br />

percorso <strong>di</strong> crescita e consapevolezza tanto che stanno<br />

per costituirsi in associazione.<br />

Non bisogna poi <strong>di</strong>menticare lo strutturato collegamento<br />

del centro con la me<strong>di</strong>cina generale, esiste,<br />

infatti, così come previsto per legge, un programma<br />

<strong>di</strong> collaborazione con i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale,<br />

con reciproco scambio <strong>di</strong> informazioni su pazienti già<br />

in carico ad entrambe le agenzie ed eventuale segnalazione<br />

<strong>di</strong> casi emergenti.<br />

Attivi altresì progetti <strong>di</strong> Working Experience, come il<br />

progetto “Ci sono anch’io”, esperienze lavorative per i<br />

pazienti in cura, che si qualificano quali tirocinanti. Attraverso<br />

tali esperienze, si può definire il loro grado <strong>di</strong><br />

abilità/<strong>di</strong>sabilità <strong>sociale</strong> con una serie <strong>di</strong> test <strong>di</strong> entrata<br />

e <strong>di</strong> uscita e con un monitoraggio costante durante<br />

l’intero percorso.<br />

Il centro <strong>di</strong> salute mentale è, inoltre, coinvolto nella<br />

costituzione dell’Unità <strong>di</strong> Emergenza Psico<strong>sociale</strong><br />

(Uep) dell’ Asp <strong>di</strong> Cosenza. L’Uep è titolare della gestione<br />

e del supporto psicologico rivolto alle vittime,<br />

ai congiunti, ed ai soccorritori nel corso e nel post <strong>di</strong><br />

eventi catastrofici.<br />

Dalle testimonianze sia dei pazienti in cura, sia dei<br />

familiari degli stessi, si evince che il lavoro fatto e i<br />

risultati ottenuti dal Csm in questi anni sono cospicui,<br />

certo tanto ancora c’è da fare, ma al <strong>di</strong> là delle problematiche<br />

burocratiche e logistiche, delle <strong>di</strong>fficoltà<br />

d’intesa con altri enti, gli stessi soggetti coinvolti in<br />

prima persona dal <strong>di</strong>sagio psichico, si mostrano grati<br />

“a chi con costanza, impegno, passione e professionalità”<br />

ha saputo ridare speranza e una nuova vita a<br />

persone che una speranza pensavano <strong>di</strong> non averla<br />

più; perché le patologie psichiatriche gravi, possono e<br />

devono esser trattate con pari <strong>di</strong>gnità, alla stregua <strong>di</strong><br />

altre patologie afferenti a <strong>di</strong>versi settori della me<strong>di</strong>cina,<br />

ma <strong>di</strong>versamente da queste vanno concepite con<br />

animo particolare. Nonostante il progresso scientifico<br />

e tecnologico, infatti, possiamo ritenere, così come<br />

sostiene un famoso e importante scienziato contemporaneo,<br />

che: “Sappiamo della mente e del cervello<br />

umano, tanto quanto nel 1600 si sapeva del corpo<br />

umano, ossia nulla”.<br />

Speriamo quin<strong>di</strong> che il Centro <strong>di</strong> Salute Mentale <strong>di</strong><br />

Corigliano possa realizzare i progetti prefissati e che<br />

anche nella nostra, seppur piccola realtà <strong>sociale</strong>, si<br />

possa aiutare tanta gente a vedere quella piccola luce<br />

infondo al tunnel.<br />

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