Il Documento annuale di programmazione 2003 ... - Regione Umbria
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20<br />
Le previsioni del<br />
Governo nel DPEF<br />
2002-2006 e gli<br />
scostamenti<br />
rispetto al DPEF<br />
<strong>2003</strong>-2006….<br />
Supplemento straor<strong>di</strong>nario al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 10 del 5 marzo <strong>2003</strong><br />
……dal 3,1%<br />
all’1,3% e<br />
successivamente<br />
allo 0,6% la<br />
crescita del PIL<br />
….dal 6,0% al<br />
2,5%, fino al<br />
–2,7% la<br />
crescita degli<br />
investimenti in<br />
macchinari….<br />
In estrema sintesi le decisioni <strong>di</strong> politica economica, a partire dal<br />
cosiddetto “pacchetto dei cento giorni”, volevano essere<br />
improntate al rilancio dell’economia me<strong>di</strong>ante un’incentivazione<br />
agli investimenti produttivi e alla realizzazione delle gran<strong>di</strong> opere<br />
pubbliche, attraverso il quale reperire risorse per finanziare le<br />
“riforme strutturali” riguardanti in particolare la pressione fiscale, la<br />
scuola e la sanità. Sulla base <strong>di</strong> questa strategia, il sentiero <strong>di</strong><br />
crescita fissato dal Governo prevedeva tassi <strong>di</strong> sviluppo del<br />
PIL in termini reali superiori al 3%.<br />
Nella Relazione previsionale e programmatica <strong>di</strong> settembre 2001,<br />
alla luce della crisi dell’11 settembre, il Governo rivedeva le<br />
previsioni <strong>di</strong> crescita del PIL mantenendo però gli obiettivi<br />
programmatici <strong>di</strong> finanza pubblica e <strong>di</strong> riforme contenuti nel DPEF<br />
2002-2006. Tali previsioni risultavano però ancora molto più<br />
ottimistiche <strong>di</strong> quelle dei principali istituti <strong>di</strong> ricerca nazionali e<br />
internazionali, che rivedevano al ribasso le variabili<br />
macroeconomiche e <strong>di</strong> finanza pubblica.<br />
Con il DPEF <strong>2003</strong>-2006, varato dal Governo il 5 luglio 2002, si<br />
prende atto delle <strong>di</strong>fficoltà incontrate nel realizzare l’annunciato<br />
programma <strong>di</strong> interventi e <strong>di</strong> riforme.<br />
In termini <strong>di</strong> crescita stimata del PIL si passa da una previsione del<br />
3,1% nel DPEF 2002-2006 ad una pari all’1,3% nel DPEF <strong>2003</strong>-<br />
2006.<br />
Con una nota <strong>di</strong> aggiornamento al DPEF <strong>2003</strong>-2006 che<br />
accompagna la relazione Previsionale e Programmatica <strong>di</strong><br />
settembre 2002, il Governo abbassa ulteriormente la stima <strong>di</strong><br />
crescita allo 0,6%.<br />
<strong>Il</strong> forte <strong>di</strong>vario tra le previsioni del DPEF 2002-2006 e quelle del<br />
DPEF <strong>2003</strong>-2006, è causato oltre che dalla sottovalutazione della<br />
sfavorevole congiuntura internazionale e dei riflessi della stessa<br />
sull’andamento dell’economia italiana, anche dalle previsioni<br />
eccessivamente ottimistiche del Governo.<br />
Si sono evidentemente sovrastimati gli effetti dei<br />
provve<strong>di</strong>menti governativi (in primo luogo la Tremonti bis e la<br />
Legge obiettivo) tesi al sostegno della crescita.<br />
Infatti, come risulta dalla tabella n. 4 gli investimenti in macchinari<br />
previsti crescere nel DPEF 2002-2006 ad un tasso del 6,0%,<br />
stimati nel DPEF <strong>2003</strong>-2006 ad un tasso <strong>di</strong> crescita del 2,5%,<br />
sono, nella Nota <strong>di</strong> aggiornamento del DPEF <strong>di</strong> settembre<br />
2002, stimati ad un tasso <strong>di</strong> crescita del –2,7%.