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progressi della scienza che studia il cervello - Dana Foundation

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quello di ottenere delle fibre nervose <strong>che</strong> dopo essere ricresciute nella<br />

giusta direzione si riconnettano ai loro obiettivi, ristab<strong>il</strong>endo in questo<br />

modo la comunicazione interneuronale.<br />

In corrispondenza <strong>della</strong> breccia provocata dalla rottura o dallo schiacciamento<br />

del midollo spinale, si forma un’impenetrab<strong>il</strong>e cicatrice gliale nella<br />

quale sono presenti delle molecole <strong>che</strong> inibiscono la ricrescita degli assoni<br />

e rendono difficoltoso <strong>il</strong> complesso processo <strong>della</strong> guida <strong>della</strong> ricrescita<br />

assonale. Gli scienziati cercano d’identificare e testare delle sostanze<br />

capaci di contrastare gli effetti inibitori <strong>della</strong> crescita assonale.<br />

Tra le sostanze <strong>studia</strong>te troviamo la condroitinasi ABC, un enzima di origine<br />

batterica <strong>che</strong> secondo studi precedenti frena all’interno <strong>della</strong> cicatrice la<br />

formazione di sostanze inibitrici denominate proteoglicani. James Massey<br />

e i suoi colleghi dell’Università di Louisv<strong>il</strong>le, <strong>il</strong> cui studio è stato pubblicato<br />

nel Journal of Neuroscience, dopo avere iniettato la condroitinasi nel<br />

tronco cerebrale di ratti affetti da trauma midollare a livello cervicale,<br />

hanno constatato la ricrescita assonale nel luogo <strong>della</strong> lesione, confermando<br />

in questo modo i risultati precedenti 2 .<br />

I ricercatori <strong>della</strong> Johns Hopkins e dell’Università del Michigan diretti da<br />

Ronald Schnaar hanno affermato in Proceedings of the National Academy<br />

of Sciences di avere scoperto <strong>che</strong> la condroitinasi ABC induce la ricrescita<br />

assonale in un modello animale di trauma midollare. Essi hanno scoperto<br />

inoltre un secondo enzima di origine batterica, la sialidasi, <strong>che</strong> sembra<br />

avere un effetto doppio rispetto alla condroitinasi 3 .<br />

Degli studi valutano le basi biologi<strong>che</strong> <strong>della</strong> ricrescita e<br />

<strong>della</strong> riconnessione assonale.<br />

Oltre a <strong>studia</strong>re gli effetti inibitori <strong>della</strong> ricrescita assonale, altri studi<br />

valutano le basi biologi<strong>che</strong> <strong>della</strong> ricrescita e <strong>della</strong> riconnessione assonale.<br />

In questo ambito tre gruppi di scienziati hanno pubblicato nel 2006 dei<br />

risultati preliminari.<br />

Yuqin Yin e Larry Benowitz, ricercatori al Ch<strong>il</strong>dren’s Hospital di Boston,<br />

hanno riferito in Nature Neuroscience <strong>che</strong> l’oncomodulina, un fattore di<br />

crescita presente naturalmente nell’organismo, ha aumentato da cinque a<br />

sette volte la ricrescita assonale in ratti con una lesione del nervo ottico 4 .<br />

Samuel Pfaff <strong>che</strong> dirige <strong>il</strong> laboratorio del Salk Institute, ha pubblicato<br />

nella rivista Neuron <strong>che</strong> un altro fattore di crescita, <strong>il</strong> fattore di crescita<br />

Le lesioni del sistema nervoso<br />

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