Dominicus n. 2 - Provincia San Domenico in Italia
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Nel maggio 1668, accompagnato da un cavaliere di Malta, fra Antonio Ildaris,<br />
Pier Francesco <strong>in</strong>izia un viaggio d’istruzione <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> settentrionale. Il 7<br />
giugno a Bologna visita la basilica di san <strong>Domenico</strong>, dove è la tomba del fondatore<br />
dell’Ord<strong>in</strong>e. Cerca il priore prov<strong>in</strong>ciale, il padre Gentile, ma egli è<br />
Stampa, museo<br />
Condé, Chantilly<br />
assente. Però lo affidano ad un giovane padre domenicano, V<strong>in</strong>cenzo Erari,<br />
che gli fa visitare il grande convento bolognese.<br />
Torna anche il giorno seguente e alla f<strong>in</strong>e si confida con il padre Erari: il<br />
ragazzo non è lì per turismo, ma per diventare un frate domenicano. Conosciamo<br />
questo dialogo da una lunga lettera che, qualche mese dopo, lo stesso<br />
padre Erari scriverà al Maestro dell’Ord<strong>in</strong>e. Non si può dire che V<strong>in</strong>cenzo<br />
Erari abbia aperto con gioia a Pier Francesco le porte dell’Ord<strong>in</strong>e: forse per<br />
metterlo alla prova, il domenicano pone obiezioni e presenta difficoltà al giovane<br />
venuto da Grav<strong>in</strong>a. Ma Pier Francesco lo prega di aiutarlo nel suo buon<br />
proposito. Alla f<strong>in</strong>e Erari si conv<strong>in</strong>ce e così si lasciano.<br />
Ors<strong>in</strong>i parte un po’ più sereno per Padova e poi per Venezia. La capitale della<br />
Serenissima Repubblica è un luogo di cultura e di arte, che attira uom<strong>in</strong>i di<br />
ogni paese. Pier Francesco conosce varie persone, frequenta conversazioni letterarie,<br />
compra libri. Si occupa anche di qualche contatto con il governo<br />
veneziano per fare riconoscere a se stesso e alla propria famiglia il titolo di<br />
patrizio veneziano.<br />
Il giovane però è anche sempre più conv<strong>in</strong>to della propria vocazione domenicana.<br />
Scrive ancora a Bologna, al padre Erari, il quale f<strong>in</strong>almente parla con il<br />
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