II brigantaggio 1861 - Pontelandolfo news

si non poco agevolato. Che al contrario la immensa distanza c'a S. Bartolomeo in Galdo
ove è stato aggregato, le frane nei mesi jemali, i varii torrenti, i due fiumi che vi
tramezzano Tammarecchia e Fortore, i quali sogliono gonfiarsi in tempo di pioggia,
senza potersi attraversare, donde la massima difficoltà del commercio, pericoli di vita
ed i continui inconvenienti di veder cessata la comunicazione postale, come spesse
volte si è già verificato.
Quindi ad unanimità di voti approva per alzata e seduta.
Prega per la quarta fiata S. E. il Ministro dell'Interno a volersi degnare far ritornare
questo Mandamento alla sua antica Provincia di Molise, Campobasso, ritenendolo come
grazia speciale.
Del che se ne è redatto il presente verbale che dietro lettura ed approvazione si è
sottoscritto dal Presidente, Consigliere Anziano e Segretario".
L'emarginazione delle zone dell'Alto Tammaro
Fra le prerogative presentate da Morcone per essere designata come capoluogo di
Distretto vi era quella di possedere una strada rotabile che la congiungeva con la
Sannitica, fatta costruire da Ferdinando di Borbone da Maddaloni a Termoli e che
passava per la piana di Morcone ed attraverso la salita di Sferracavallo si immetteva
nella piana di Sepino.
Il comune di S. Croce riuscirà a collegarsi con la Sannitica soltanto nel 1890 con
l'attuale strada rotabile, fatta costruire dai cittadini di S. Croce a proprie spese,
grazie anche alla intraprendenza di D. Ubaldo Gioia.
Ma nel frattempo due decisioni dovevano comportare una ulteriore
emarginazione delle zone dell'Alto Tammaro. Il 18 settembre 1861 il Consiglio
Provinciale di Benevento deliberava "farsi dal governo il tronco di strada Morcone-
Sassinoro in rettifica della Sannitica".
Nel 1869 il sette gennaio la Camera approvava la rettifica della Sannitica per
Campobasso e Vinchiaturo. Le autorità di S. Croce e di Cercemaggiore capirono che
tali modifiche avrebbero ulteriormente isolata la zona dell'Alto Tammaro e presen-
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