Il bestIarIo fantastIco dI età orIentalIzzante nella penIsola ... - mavna.it
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38 Tra <strong>età</strong> del Ferro e orientalizzante antico<br />
continua di Mancinelli Scotti, nonostante il diniego da parte dell’allora Ministero della Pubblica<br />
Istruzione, a concedergli l’autorizzazione a scavare a Narce sul pendio de La Petrina per il biennio<br />
1895-1896 21 .<br />
Lim<strong>it</strong>ando l’analisi dei confronti alle occorrenze della presenza di cani su coperchi, per la ver<strong>it</strong>à<br />
non molto numerose 22 , un esemplare accostabile ai cani sul coperchio della tomba C6 (XXXV),<br />
parrebbe un canide dalla coda arricciata da un coperchio di un vaso monoansato in impasto alla Ny<br />
Carlsberg Glyptotek, Helbig Museum, a Copenhagen per la descrizione “il pomello del coperchio<br />
è configurato ad animale le cui fattezze, e in particolare la piccola coda avvolta sul dorso ricordano<br />
quelle di un cane” 23 . Anche dalla necropoli plestina di Colfior<strong>it</strong>o tomba 6, una fossa a inumazione<br />
maschile, proviene un ulteriore coperchio ben più tardo in “impasto nero” a bassa calotta emisferica<br />
con orlo ingrossato e presa plastica configurata a cane dalla caratteristica coda arricciata, attribu<strong>it</strong>o<br />
alla fase III A finale – III B iniziale, fine VI inizi V secolo a.C. 24 . Rispetto agli esemplari de La<br />
Petrina, ha un aspetto slanciato, privo di accenti per i dettagli anatomici, a eccezione della coda e<br />
del muso. All’inizio del VI secolo si data la ben nota olla globulare dalla tomba 2 della necropoli<br />
di Campovalano, Campli (TE) caratterizzata da un complesso sistema decorativo e in particolare<br />
quattro figure plastiche quadrupedi a rilievo sul coperchio 25 . I caratteri delle figure animalistiche<br />
suggeriscono un’interpretazione piuttosto come cani 26 , che non come “cavallucci/felini” 27 , soprattutto<br />
in relazione all’intero sistema decorativo e alle raffigurazioni sulla massima espansione dell’olla.<br />
Elemento distintivo parrebbero le code arricciate e le basse orecchie tese appunt<strong>it</strong>e. Sebbene di circa<br />
un secolo più recente, il caso del coperchio da Campovalano cost<strong>it</strong>uisce un conforto a un’interpretazione<br />
complessa, su diversi piani, delle figure sul coperchio della tomba C6 (XXXV) suggerendo<br />
per il significante, purtroppo mutilo, una f<strong>it</strong>ta rete di significati simbolici che prevedono certamente<br />
cani “straordinari” in una teoria attorno alla figura centrale, in analogia con la serie ben più ricca di<br />
processioni e danze r<strong>it</strong>uali su coperchio che ricorrono tra la prima <strong>età</strong> del Ferro e l’Orientalizzante<br />
antico 28 .<br />
Se dunque le caratteristiche del coperchio della tomba C6 (XXXV) inducono a considerare i due<br />
“cani” come delle figure animalistiche fortemente simboliche e dotate di attributi, fra tutti gli occhi<br />
in pasta v<strong>it</strong>rea gialla brillante, che li qualificano come straordinari, la necropoli de La Petrina sembra<br />
caratterizzata già dalla fase avanzata della prima <strong>età</strong> del Ferro dalla presenza di “canidi” dotati di<br />
attributi se non altro singolari. È il caso della testa di animale raffigurata sull’apice dell’ansa di una<br />
scodella su piede decorato a giorno dalla tomba A25 (V), rappresentata <strong>nella</strong> fig. 2. Si tratta di una<br />
sepoltura femminile a incinerazione in pozzetto circolare con risega, con ossuario entro custodia di<br />
21 Nell’archivio dell’Univers<strong>it</strong>y of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology di Philadelphia sono conservati<br />
due documenti che attestano lo scavo di numerose tombe, prevalentemente a camera, sul declivio di Monte<br />
Antico (toponimo coincidente con quello de La Petrina) da parte di Francesco Mancinelli Scotti a partire dal 1895,<br />
tombe delle quali è stato possibile riconoscere un corredo ined<strong>it</strong>o conflu<strong>it</strong>o nelle collezioni del Museo. E considerata<br />
la specific<strong>it</strong>à tipologica che caratterizza i corredi della necropoli è possibile postulare, senza purtroppo alcuna possibil<strong>it</strong>à<br />
di conferma, un legame della tomba 23M con la Petrina nel quadro della ricostruzione della storia delle ricerche<br />
di Narce, delle necropoli de Li Tufi e de La Petrina, ricostru<strong>it</strong>o da chi scrive per la dissertazione di dottorato. Con<br />
l’occasione ringrazio Alessandro Pezzati per avermi messo a disposizione i materiali d’archivio conservati al Penn’s<br />
Museum.<br />
22 Escludendo dalla discussione i diversi felini su coperchio come, ad esempio, il noto caso del leoncino sul coperchio<br />
a calotta dalla tomba XI Colle del Forno da Santoro 1973, pp. 70-71, n. 103, tav. D.<br />
23 Poulsen 1927, p. 46, H. 74, da ultimo Perego 2009, p. 318, n. 697.<br />
24 Bonomi Ponzi 1997, pp. 106 ss., tav. 28, del Tipo III B 8, p. 122.<br />
25 Si veda da ultimo Babbi 2008, pp. 357 ss., n. 121, tav. 106, fig. 81, C-H, con bibliografia precedente. In relazione<br />
alla decorazione plastica soprattutto Melandri 2003, pp. 132-239.<br />
26 Melandri 2003.<br />
27 Babbi 2008, p. 357.<br />
28 Pacciarelli 2002, pp. 312 ss.