GALLERIA FRANCO NOERO MOSTRA COLLETTIVA luglio Via Giovanni Giolitti 52a – 10123 – Torino - Tel. 011 882208– Fax 011 19703024 – E-mail: info@franconoero.com - mar-sab 15:00–19:30 GALLERIA SONIA ROSSO CHARLES AVERY THE ISLANDERS: AN INTRODUCTION - PART 2 4 maggio – 22 luglio Via Giulia Di Barolo 11h – 10124 – Torino – Tel./Fax. 011 8172478 – E-mail: info@soniarosso.com - mar-sab 15.00-19.00 GALLERIA ALBERTO PEOLA ANDISHEH AVINI 23 maggio - 20 luglio Via della Rocca 29 – 10123 – Torino – Tel. 011 8124460 – Fax. 011 8396467 - E-mail: info@albertopeola.com - lun-sab 15.30-19.30 FRANCOSOFFIANTINO ARTECONTEMPORANEA KATERINA SEDA X3 ENZO UMBACA FLASH KICK 27 aprile – 12 luglio Via Rossini 23 – 10124 – Torino – Tel. 011 837743 – Fax. 011 8134490– E-mail: f.soffi@tin.it mar-sab 14.00-19.00
ciao Valerio, qui è Mike.. ciao Mike, come stai? bene, qui è un gran casino, ma ho riservato la prossima ora per te.. grazie.. dammi cinque minuti e sono da te.. ok CINQUE MINUTI DOPO: eccomi, possiamo iniziare se qualche volta sarò un po’ lento è perchè non sono molto veloce a scrivere in ingle- TOUCH Intervista a Mike Harding di Valerio Mannucci All’inizio, quando ho deciso di intervistare Mike Harding, le cose non si erano messe troppo bene. Alle prime domande che gli avevo spedito via email, la risposta era stata un semplice elenco di indirizzi web da consultare. Molto simpatico, avevo pensato. Vi riporto di seguito quello che scrissi, per lamentarmi dell’accaduto, ad Ed Benndorf*, che era stato il mio tramite per arrivare al boss della Touch: “Hey Ed, ma questa è un’intervista secondo te? Se chiedo qualcosa ad Harding, lui non mi può rispondere con i link ad un’intervista fatta cinque anni fa al suo socio Jon Wozencroft. O sono forse la stessa persona? Boh..non so proprio che fare.. Ciao e grazie comunque..” Questo giusto per farvi capire quali erano i presupposti fra me e Mike Harding. Poi ho deciso di spostare il medium dell’intervista dall’email alla chat. Appena arrivati nel mondo del botta e risposta tutto è cambiato e ci siamo presi bene. In chat siamo riusciti a simulare una specie di colloquiale conversazione a voce. Da che mi era sembrato freddo e distaccato, Harding è diventato gentile, disponibile e simpatico. Tuttavia, nonostante il tono a volte anche un po’ cameratesco, io e Harding non siamo amici, questo lo dico per correttezza verso chi legge. Non sopporterei l’idea che anche un solo lettore su 30.000 arrivi a pensare quello che penso io ogni volta che un giornalista fa l’amicone con l’intervistato. Quindi lo dico prima, non conosco personalmente Harding, lui non conosceva NERO e per fare questa intervista ho dovuto anche sudare. Però è stato divertente, quindi abbasso l’email e viva la chat. *Ed Benndorf gestisce la Dense, un’importante agenzia di promozione e distribuzione discografica di Berlino. Già che ci sono uso la nota per ringraziarlo pubblicamente dell’aiuto... La Touch è una delle più importanti label indipendenti del mondo e quest’anno compie 25 anni. I due fondatori, Mike Harding e Jon Wozencroft, non hanno mai voluto definire la loro etichetta un’etichetta musicale. Si tratta infatti di una label multimediale e non è un fatto puramente linguistico. Jon Wozencroft è un famoso designer, Mike Harding un punto di riferimento ormai indiscutibile per molti musicisti, insieme hanno fatto qualcosa che oggi può anche apparire normale ma che nel 1982 non lo era affatto. Le produzioni Touch sono così tante e così varie che potremmo stare a parlarne per giorni, quindi se volete saperne di più andate sul loro sito e fatevi un bel giro. In pratica ci troverete la storia di un certo modo di fare le cose. Vi riporto, in ordine sparso, alcuni nomi di artisti che fanno uscire su Touch i loro lavori: The Hafler Trio, Philip Jack, Chris Watson, Mika Vainio, Phill Niblock, Fennesz, Biosphere, Ryoji Ikeda, Rehberg & Bauer, Jóhann Jóhannsson, Jacob Kirkegaard, Oren Ambarchi, Rafael Toral, Mark Van Hoen/Locust, John Duncan. se.. ok, non ti preoccupare, capisco.. bene, partiamo dagli inizi, parlami del tuo passato, delle tue esperienze prima della Touch.. si, andavo all’università, insieme a Jon Wozencroft, studiavo storia, lui arti visive; mio padre era un contadino, il padre di Jon un pittore. e come ti sei avvicinato alla musica? intendi dire a quei tempi o dopo aver fondato la Touch? prima della Touch.. Jon stava parecchio avanti, io conoscevo la tipica roba che ascoltano i giovani a scuola. Lui viveva a Londra e aveva accesso a molte più cose di me che vivevo in campagna. Sono stati gli Wire che mi hanno aperto la mente. a proposito, quali erano i tuoi musicisti preferiti in quel periodo? che domanda difficile...sono cresciuto con la musica degli anni sessanta, avevo sia un fratello che una sorella, quindi ero un fan dei Beatles, ma amavo anche Jimi Hendrix, i Led Zeppelin e gli Woh..avevo solo sedici anni. ti interessavano anche le arti visive? mia madre, mia sorella e mio nonno erano tutti degli artisti visivi, ma io ero più interessa- 31