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Università Degli Studi di Napoli Federico II - FedOA - Università ...

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La scelta del sensibilizzatore è fatta sulla base del solvente da utilizzare in cui<br />

evidentemente esso deve essere solubile.<br />

Nelle reazioni <strong>di</strong> fosc la scelta del solvente è particolarmente importante. Il tempo <strong>di</strong><br />

vita dell’ossigeno singoletto varia fortemente dallo stato gassoso a quello in<br />

soluzione: lo stato S1 (lo stato eccitato dell’ossigeno a più bassa energia) in fase<br />

gassosa ha un tempo <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> circa 3000 s, mentre in fase liquida <strong>di</strong> circa 10 -3 s.<br />

Questa <strong>di</strong>fferenza è dovuta al fatto che l’ossigeno singoletto in soluzione trasferisce la<br />

sua energia elettronica al solvente, che aumenta così la sua energia vibrazionale. In<br />

particolare, solventi con alte frequenze <strong>di</strong> vibrazione interagiscono in modo efficace<br />

con 1 O2, abbassandone così il tempo <strong>di</strong> vita. Per questo motivo solventi protonati, con<br />

stretching del legame OH prossimi ai 3600 cm -1 , sono poco utilizzati a favore <strong>di</strong><br />

solventi clorurati, come il cloroformio, in cui il tempo <strong>di</strong> vita dell’ossigeno singoletto<br />

è <strong>di</strong> 264 s o deuterati come D2O (Tabella 1). 10<br />

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