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L'educazione al riciclo del legno. - Frusco

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Dipingere con il <strong>legno</strong><br />

La pittura rupestre e la tecnica artistica<br />

<strong>del</strong> carboncino.<br />

Arte magica<br />

UNITà 1 - ARTE<br />

L’esigenza di dipingere ha nell’uomo radici antichissime, che ris<strong>al</strong>gono <strong>al</strong>la<br />

preistoria. Nel p<strong>al</strong>eolitico superiore, fra i 40 e i 35 mila anni fa, si diffuse la<br />

rappresentazione sulle pareti di grotte di scene di caccia, probabilmente intese<br />

a rendere propizia questa attività. Al riparo da luce solare e agenti atmosferici,<br />

le grotte conservano ancora oggi questi antichissimi dipinti, dove sono riconoscibili orsi,<br />

cervi, bisonti e cav<strong>al</strong>li. Le figure umane sono per lo più stilizzate, mentre sono visibili<br />

impronte di mani umane. Le pitture rupestri più famose si trovano a Lascaux,<br />

La Marche e Pont d’Arc, in Francia, ad Altamira, Spagna e in Sudafrica.<br />

Per re<strong>al</strong>izzare le loro opere, gli uomini primitivi usavano tinte di origine miner<strong>al</strong>e.<br />

Ocra gi<strong>al</strong>la (limonite) o rossa (ematite), manganese e carbone erano i più diffusi, usati<br />

direttamente sulla pietra oppure triturati e mescolati a materi<strong>al</strong>i leganti, come ad esempio<br />

grasso anim<strong>al</strong>e. Questa mistura liquida veniva stesa con le dita oppure con pennelli<br />

rudiment<strong>al</strong>i di pelo anim<strong>al</strong>e o ciuffi d’erba. Erano in uso anche tamponi di muschio<br />

e cannucce di <strong>legno</strong> con cui il colore veniva spruzzato sulla pietra.<br />

L’arte <strong>del</strong> Neolitico abbandona via via le scene di vita quotidiana e diventa arte sacra,<br />

con rappresentazioni di simboli magici che sono un tramite con il divino.<br />

Con la nascita dei sacerdoti qu<strong>al</strong>i custodi <strong>del</strong> rapporto con le divinità, la pittura diventa<br />

decorativa nell’età <strong>del</strong> bronzo, preludendo <strong>al</strong>l’invenzione <strong>del</strong>la scrittura.<br />

Il carboncino non è <strong>al</strong>tro che <strong>legno</strong><br />

carbonizzato. Proprio per la semplicità con<br />

cui si ottiene, è uno degli strumenti di disegno<br />

più antichi che si conoscano.<br />

La durezza <strong>del</strong> carboncino è legata <strong>al</strong>la<br />

maggiore o minore carbonizzazione <strong>del</strong> <strong>legno</strong>.<br />

Le moderne matite a carboncino utilizzano<br />

carbone legato con argilla.<br />

UNITà 1 - ARTE<br />

Disegniamo a carboncino<br />

Il carboncino è una tecnica artistica che, a causa <strong>del</strong>l’estrema friabilità <strong>del</strong>lo strumento<br />

di disegno, non consente grande precisione e richiede perciò ampie superfici.<br />

D’<strong>al</strong>tra parte, offre un’ampia varietà e profondità di sfumature, particolarmente adatte<br />

a <strong>del</strong>ineare luci e volumi.<br />

Occorrente<br />

• carboncino<br />

• foglio da disegno in grande formato<br />

• gomma pane<br />

• cotone idrofilo<br />

• fissativo spray<br />

Procedimento<br />

Provate a disegnare una figura umana o anim<strong>al</strong>e. Iniziate con segni leggeri e proseguite<br />

via via con segni più decisi. Una volta impostato il disegno princip<strong>al</strong>e, le sfumature<br />

possono essere rese più uniformi e gradu<strong>al</strong>i agendo sul pigmento con la punta <strong>del</strong>le dita<br />

o con un batuffolo di cotone idrofilo. Per dare colpi di luce, si può utilizzare la gomma<br />

pane per togliere <strong>del</strong>icatamente segni o campiture. Per evitare che il disegno finito subisca<br />

danni, può essere protetto con un fissativo spray.<br />

16 17<br />

Attenzione <strong>al</strong>la polvere che si deposita<br />

durante il disegno, che va lasciata cadere<br />

inclinando il foglio. Se si tenterà di<br />

asportarla con le mani, lascerà vistosi segni<br />

neri. Attenzione anche a non sfregare<br />

inavvertitamente parti <strong>del</strong>la mano o <strong>del</strong><br />

braccio sul foglio, creando scie.<br />

Nell’uso <strong>del</strong> fissativo, mantenete una<br />

distanza d<strong>al</strong> foglio di 20-30 centimetri<br />

e distribuite uniformemente il prodotto,<br />

evitando accumuli. Quando il primo strato è<br />

asciutto, procedete con il secondo.<br />

Effettuate l’operazione <strong>al</strong>l’aria aperta.

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