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L'educazione al riciclo del legno. - Frusco

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UNITà 3 - storia<br />

Al tempo dei rif iuti<br />

Come si sm<strong>al</strong>tivano i rifiuti nel mondo antico? E nel Medioevo?<br />

Ecco un divertente viaggio nel tempo dei rifiuti.<br />

Antichi rifiuti<br />

Ossa, cenere, gusci di conchiglia: erano davvero pochi i rifiuti nella preistoria!<br />

Non appena diventarono stanzi<strong>al</strong>i, però, i nostri antenati si trovarono a dover gestire<br />

il problema rifiuti. La soluzione che escogitarono è ancora oggi piuttosto diffusa:<br />

scavarono <strong>del</strong>le buche nel terreno in cui gettare i rifiuti lontano dai luoghi in cui vivevano.<br />

Con la nascita <strong>del</strong>le prime città, il problema si rivelò più difficile da risolvere.<br />

Era necessario trasportare i rifiuti lontano, ma questo non bastava in città che contavano<br />

migliaia di abitanti. Fu così che nacquero i primi acquedotti e reti fognarie, ma solo<br />

per i cittadini più facoltosi. La Roma imperi<strong>al</strong>e contava più di un milione di abitanti,<br />

ma di questi solo poco più di un decimo aveva il bagno in casa e la possibilità di scaricare<br />

gli escrementi nella Cloaca Maxima, la rete fognaria.<br />

Tutti gli <strong>al</strong>tri potevano contare solo su fontane e bagni pubblici, vivendo ammassati<br />

in case a più piani e gettando rifiuti ed escrementi d<strong>al</strong>la finestra! I romani cercarono di<br />

regolamentare la gestione dei rifiuti, anche con l’aiuto dei privati, dando l’esempio<br />

a tutto il mondo antico.<br />

Ossa Cenere Gusci di conchiglia<br />

Il <strong>legno</strong>, da sempre usato d<strong>al</strong>l’uomo per gli scopi più diversi, non è mai stato fonte<br />

d’inquinamento. Anche i resti <strong>del</strong>la sua combustione, ovvero la cenere, avevano un utilizzo:<br />

servivano a lavare i panni.<br />

Rifiuti moderni<br />

UNITà 3 - storia<br />

Le invasioni barbariche contribuirono in modo determinante <strong>al</strong>la caduta <strong>del</strong>l’impero<br />

romano, ma anche <strong>al</strong> sostanzi<strong>al</strong>e peggioramento <strong>del</strong>la gestione dei rifiuti, distruggendo<br />

acquedotti e can<strong>al</strong>i di scarico negli assedi <strong>al</strong>le città. Nel Medioevo rifiuti ed escrementi si<br />

gettavano in strada, con un puzzo insopportabile e l’inquinamento <strong>del</strong>l’acqua dei pozzi.<br />

Questo favorì il moltiplicarsi di epidemie di peste, colera e tifo, che fecero stragi.<br />

Non c’erano leggi a disciplinare i rifiuti ed era uso comune convivere con gli anim<strong>al</strong>i.<br />

Le cose iniziarono a migliorare nel Rinascimento, con il ripristino o la creazione di<br />

adeguati impianti fognari. Chi buttava i rifiuti in strada pagava una multa o era<br />

sottoposto a pene corpor<strong>al</strong>i. Le cose non cambiarono poi molto nei secoli seguenti,<br />

<strong>al</strong>meno finché l’invenzione <strong>del</strong>la macchina a vapore, nel 1765, non diede inizio<br />

<strong>al</strong>l’era industri<strong>al</strong>e. Grandi fabbriche sorsero vicino ai fiumi, dove scaricavano i loro rifiuti,<br />

provocando gravi epidemie di tifo e colera.<br />

Lo sviluppo <strong>del</strong>le città e la crescita quantitativa dei rifiuti resero necessarie discariche<br />

sempre più grandi e fecero nascere i primi inceneritori e depuratori.<br />

Verso la fine <strong>del</strong> XX secolo si fece strada la consapevolezza che non era possibile<br />

continuare ad ammassare rifiuti, ma che si doveva cominciare a limitare i consumi,<br />

riutilizzare, rigenerare, riciclare. Basti pensare che i nostri nonni producevano circa 75 chili<br />

a testa di spazzatura domestica l’anno, mentre noi oggi superiamo i 200 chili, quasi 800<br />

negli USA!<br />

Nasce Ri<strong>legno</strong>!<br />

Per recuperare la materia prima degli imb<strong>al</strong>laggi, che contribuiscono in buona<br />

percentu<strong>al</strong>e <strong>al</strong>la quantità complessiva di rifiuti prodotti, nasce il Conai, Consorzio<br />

Nazion<strong>al</strong>e Imb<strong>al</strong>laggi, sulla scorta <strong>del</strong> Decreto Ronchi, il provvedimento legislativo<br />

<strong>del</strong> 1997 che disciplina la gestione dei rifiuti in It<strong>al</strong>ia. Di Conai fa parte Ri<strong>legno</strong>,<br />

il Consorzio che si occupa degli imb<strong>al</strong>laggi di <strong>legno</strong>.<br />

42<br />

43<br />

www.ri<strong>legno</strong>.org

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