ACQUA Articolo L'APPROFONDIMENTO 40 www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com 10 agosto 2004 - N. 15
colo 29, D.Lgs. n. 152/1999, per gli scarichi di acque reflue industriali, ammettendo, quindi, lo scarico sul suolo solo nei casi particolari ivi specificati. Per quanto riguarda l’immissione delle acque in corpo d’acqua superficiale o in rete fognaria, invece, si propone l’applicazione degli stessi limiti generalmente validi per gli scarichi di acque reflue industriali (in autorizzazione ciò dovrà essere imposto come specifica prescrizione [9] del permesso stesso) e cioè quelli di cui alla tabella 3 dell’Allegato 5 al D.Lgs. n. 152/1999, a meno che non sussistano gli estremi per utilizzare, nel caso di recapito in acque superficiali, limiti più restrittivi ai sensi dell’articolo 45, comma 8, D.Lgs. n. 152/1999. Ciò potrà comportare che anche una parte significativa (e non solo quella di prima pioggia [10] ) delle acque scaricate sia trattata in impianti di depurazione in grado di rimuovere le sostanze contenute nelle acque meteoriche e di garantire il rispetto dei limiti allo scarico. È, in genere, opportuno che le acque meteoriche contaminate, prima di essere addotte all’impianto centralizzato siano sottoposte a un trattamento di dissabbiatura [11] , preferibilmente con ingresso tangenziale. Qualora il trattamento del volume d’acqua in questione (spesso significativo) costituisca un pro- L'APPROFONDIMENTO blema, potrà essere prevista come alternativa la copertura, almeno in parte, dell’area di stoccaggio e di carico e scarico, evitando il dilavamento meteorico dei rifiuti o dei materiali stoccati e diminuendo o eliminando completamente (in caso di copertura totale dell’area) le acque meteoriche per cui è richiesto il trattamento. Nel caso in cui vengano individuati in istruttoria stabilimenti industriali nei quali una parte delle acque meteoriche sia ritenuta contaminata e la gestione di queste acque non avvenga secondo i principi sopra esposti, si suggerisce di condizionare la validità dell’autorizzazione alla trasmissione, entro un certo termine (ad esempio 6 mesi), di un progetto a firma di tecnico abilitato che chiarisca come la ditta intenda risolvere la situazione (potranno essere suggerite dalla Provincia e dall’ARPA eventuali alternative specifiche emerse in istruttoria). È opportuno prevedere che i contenuti di questo progetto debbano essere formalmente approvati da provincia e ARPA. Entro un termine successivo, da stabilirsi in relazione allo specifico caso, dovrà essere imposta, sempre come condizione di validità, la realizzazione delle opere previste nel progetto. Infine, se le acque meteoriche contaminate sono convogliate allo scarico finale o all’eventuale impianto di trattamento a presidio ACQUA Articolo dello scarico, da sole e non insieme ad acque di processo o raffreddamento diretto, per il controllo della qualità si ritiene che debba essere installato, sul relativo pozzetto di campionamento, un autocampionatore collegato a un pluviometro (sistema automatico di prelievo) [12] . Acque meteoriche non contaminate Possono essere considerate tali tutte le acque meteoriche di dilavamento di aree non comprese nella casistica sopra descritta (anche se, in senso assoluto, tutte le acque meteoriche presentano un certo grado di contaminazione), ovvero, le acque di dilavamento delle coperture (pluviali delle coperture) e delle aree non interessate dagli stoccaggi e da operazioni di carico e scarico dei rifiuti o materiali sopra precisati. Per le acque meteoriche non contaminate si ritiene che non valga l’obbligo di acquisire specifica autorizzazione allo scarico, né si ritiene che vi siano dei particolari limiti allo scarico in corpo d’acqua superficiale da rispettare. Eventualmente, potranno essere previsti trattamenti solo per le acque di prima pioggia. Nel caso della Regione Lombardia, ad esempio, si ricorda che l’obbligo di separare la prima pioggia vige solo nel caso in cui le acque meteoriche siano recapitate [9] Ciò in quanto il D.Lgs. n. 152/1999 non stabilisce quali limiti devono essere rispettati dagli scarichi di acque meteoriche. [10] In alcuni casi (ad esempio centri di stoccaggio di rottami ferrosi), anche dopo alcuni giorni di pioggia si ha una significativa contaminazione delle acque meteoriche di dilavamento delle aree in questione. [11] Sono preferibili i dissabbiatori aerati, nei quali il moto tangenziale dei reflui in ingresso si compone con quello circolare indotto dalle bolle d’aria insufflate, dando origine a un moto a spirale; l’immissione di aria favorisce anche la flottazione delle sostanze più leggere. [12] Infatti, se allo scarico sono convogliate anche acque di processo o raffreddamento diretto, il campionamento dello scarico è possibile anche in tempo asciutto, durante lo svolgimento dell’attività produttiva. Al contrario qualora allo scarico siano convogliate solo acque meteoriche contaminate, il controllo della qualità delle acque meteoriche contaminate sarà possibile solo in occasione degli eventi atmosferici; per consentire il prelievo di campioni in tempo reale si renderà allora necessario l’utilizzo di sistemi automatici di prelievo. 10 agosto 2004 - N. 15 www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com 41
- Page 2 and 3: GAZZETTA UFFICIALE REPUBBLICA ITALI
- Page 4 and 5: Articoli SOMMARIO Approfondimenti
- Page 6 and 7: SOMMARIO www.ambientesicurezza.ilso
- Page 8 and 9: IN SINTESI SINTESI RUBRICA Speciale
- Page 10 and 11: SINTESI RUBRICA MASSIMA E NOTA.....
- Page 12 and 13: ANTINCENDIO Commento Nuovi obblighi
- Page 14 and 15: ANTINCENDIO Commento dell’omologa
- Page 16 and 17: ANTINCENDIO Legislazione 3. Ai fini
- Page 18 and 19: ANTINCENDIO Legislazione essere omo
- Page 20 and 21: ANTINCENDIO Legislazione SPECIALE C
- Page 22 and 23: ANTINCENDIO Commento Alcuni chiarim
- Page 24 and 25: ANTINCENDIO Documento stati adeguat
- Page 26 and 27: ANTINCENDIO Documento Al chiariment
- Page 28 and 29: ANTINCENDIO Documento Oggetto: D.Lg
- Page 30 and 31: ACQUA Articolo di Luciano Butti, Bu
- Page 32 and 33: ACQUA Articolo non sono raggiungibi
- Page 34 and 35: ACQUA Articolo sensibili si parla d
- Page 36 and 37: ACQUA Articolo tuno che, durante il
- Page 40 and 41: ACQUA Articolo sul suolo [13] ; al
- Page 42 and 43: ACQUA Articolo già contenute nell
- Page 44 and 45: ACQUA Articolo pena, altrimenti, l
- Page 46 and 47: ACQUA Commento elencati nella tabel
- Page 48 and 49: ACQUA Documento 367/2003 concernent
- Page 50 and 51: ACQUA Articolo riforma - risulta, q
- Page 52 and 53: ACQUA Articolo Si noti che sui (neb
- Page 54 and 55: ACQUA Articolo Articolo 113 TUEL (D
- Page 56 and 57: ACQUA Articolo TAR Liguria, sez. II
- Page 58 and 59: ACQUA Articolo L'APPROFONDIMENTO Pu
- Page 60 and 61: Trento 119 53,8 87 39,4 15 6,8 221
- Page 62 and 63: Regioni e ripartizionigeografiche A
- Page 64 and 65: ACQUA Articolo L'APPROFONDIMENTO It
- Page 66 and 67: Regioni e ripartizione geografiche
- Page 69 and 70: SICUREZZA DEL LAVORO Osservatorio I
- Page 71 and 72: SICUREZZA DEL LAVORO Osservatorio I
- Page 73 and 74: SICUREZZA DEL LAVORO Osservatorio I
- Page 75 and 76: SICUREZZA DEL LAVORO Osservatorio I
- Page 77 and 78: SICUREZZA DEL LAVORO Commento al la
- Page 79 and 80: SICUREZZA DEL LAVORO Commento lievo
- Page 81 and 82: SICUREZZA DEL LAVORO Documento pers
- Page 83 and 84: SICUREZZA DEL LAVORO Documento mina
- Page 85 and 86: SICUREZZA DEL LAVORO Commento di En
- Page 87 and 88: SICUREZZA DEL LAVORO Commento di Ma
- Page 89 and 90:
SICUREZZA DEL LAVORO Commento IGIEN
- Page 91 and 92:
SICUREZZA DEL LAVORO Commento che q
- Page 93 and 94:
SICUREZZA DEL LAVORO Documento Inol
- Page 95 and 96:
SICUREZZA DEL LAVORO Documento Se i
- Page 97 and 98:
LEGISLAZIONE In breve Il D.M. 15 gi
- Page 99 and 100:
GIURISPRUDENZA Massime di equivalen
- Page 101 and 102:
GIURISPRUDENZA Massime OBBLIGO DI V
- Page 103:
GIURISPRUDENZA Massime ha l’obbli
- Page 106 and 107:
di nuova realizzazione. Con questo
- Page 108 and 109:
e le metodiche di elaborazione dei
- Page 110 and 111:
a cura di Roberto Bottio, Funzionar
- Page 112 and 113:
RASSEGNA DI LEGISLAZIONE a cura di
- Page 114 and 115:
Si tratta di un interessante provve
- Page 116 and 117:
RASSEGNA DI DELIBERE E LEGGI REGION
- Page 118 and 119:
Basilicata Finanziamenti Delibera G