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Maggio - Giugno 2010 - Praticantati Online

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Mistero<br />

Atlantide: Atlantide: verità verità verità o o pura pura fantasia? fantasia?<br />

di Giorgia Folgheraiter<br />

“Al di là di quello stretto di mare chiamato Le Colonne<br />

d’Ercole, si trovava un’isola più grande della<br />

Libia e dell’Asia messe insieme, e da essa si poteva<br />

passare ad altre isole, e da queste isole alla terraferma<br />

di fronte (…). In quell’isola chiamata Atlantide<br />

v’era un regno che dominava non solo tutta l’isola,<br />

ma anche molte altre isole nonché alcune regioni<br />

del continente al di là: il suo potere si spingeva,<br />

inoltre, al di qua delle Colonne d’Ercole; includendo<br />

la Libia, l’Egitto e altre regioni dell’Europa fino<br />

alla Tirrenia.<br />

E’ Platone a scrivere, riportando le parole di Crizia<br />

nei “Dialoghi di Timeo e Crizia”. Infatti nel 590<br />

a.C Solone si era fermato in Egitto e aveva cercato<br />

di impressionare i sacerdoti di Iside illustrando le<br />

antiche tradizioni greche, ma uno di loro sorrise<br />

affermando che quello greco era un popolo fanciullo<br />

in confronto a un altro che gli Egizi conoscevano<br />

bene.<br />

Ma è verità? E’ fantasia? Platone ha saputo creare<br />

con sapiente gioco di prospettive l’affascinante<br />

proposta di un interesse vivo, di una viva partecipazione<br />

del nostro spirito oppure la sua testimonianza<br />

non è solo frutto della sua immaginazione?<br />

L’essenza del mistero è proprio questa.<br />

E così addentriamoci insieme nel mistero che le<br />

parole di Platone hanno creato fin dai tempi di Colombo.<br />

Si deve sapere che il dialogo tra Timeo e<br />

Crizia rappresentò un’assoluta novità ai tempi dello<br />

scopritore dell’ America, poiché l’opinione di<br />

Aristotele, discepolo di Platone che credeva che la<br />

storia del suo maestro fosse stata inventata, ebbe<br />

16 PRATICANTATI<br />

un peso determinante nel medioevo cristiano. Aristotele<br />

era infatti considerato un’autorità indiscussa<br />

e data la sua posizione di sostenitrice della<br />

Chiesa, non credeva nell’esistenza di un continente<br />

distrutto 9000 anni prima della creazione del mondo<br />

secondo la Genesi, calcolata nel 3760 a.C. Fu<br />

così che il mistero di una terra esistita nell’oceano<br />

Atlantico riemerse solamente quando si ipotizzò<br />

che l’America fosse proprio il continente descritto<br />

da Platone. Queste novità arrivarono alle orecchie<br />

dei cartografi che chiamarono le Americhe con il<br />

nome di Atlantide, mentre l’oceano a occidente<br />

dell’Europa tiene ancora oggi il nome risalente<br />

a Colombo: oceano Atlantico. Ed è proprio con<br />

lui che arriva il bello: il mistero qui si infittisce<br />

quando i primi colonizzatori scoprirono i costumi<br />

delle Americhe. Si scoprì infatti che in<br />

un’antica tribù di indigeni nel Messico, una delle<br />

leggende parlava di Aztan: un’isola<br />

dell’Atlantico che le antiche tribù avevano dovuto<br />

lasciare perché stava sprofondando<br />

nell’oceano. I superstiti avevano preso i nomi<br />

proprio dall’isola scomparsa: si tratta di coloro<br />

che noi conosciamo come Aztechi. Ragionandoci<br />

bene, sarà solo casuale, tra le altre,<br />

l’analogia tra zone concentriche scavate da Poseidone<br />

nel cuore di Atlantide con la struttura di<br />

città messicane preistoriche? Secondo me no, altrimenti<br />

come si potrebbero spiegano i geroglifici<br />

della piramide messicana di Xochicalco che, guarda<br />

caso, accennano<br />

ad “una<br />

terra posta proprio<br />

in mezzo<br />

all’oceano, distrutta<br />

e scomparsa”?<br />

Altre<br />

prove ci vengono<br />

fornite dalla<br />

scoperta di resti<br />

a r c h e o l o g i c i<br />

p r e s e n t i<br />

nell’oceano atlantico.<br />

Dalle<br />

sue acque sono<br />

venuti alla luce<br />

almeno sessanta<br />

<strong>Maggio</strong> – <strong>Giugno</strong> <strong>2010</strong>

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