27.05.2013 Views

Studi di citotossicità del peptide ß-amiloide - A.I.M.A. Biella

Studi di citotossicità del peptide ß-amiloide - A.I.M.A. Biella

Studi di citotossicità del peptide ß-amiloide - A.I.M.A. Biella

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Nella prima via, il taglio <strong>del</strong>l’ α-secretasi sul versante extracellulare genera il frammento<br />

solubile sAPPα, che viene secreto e il frammento C83, che rimane ancorato alla membrana<br />

ed è soggetto alla successiva azione <strong>del</strong>la γ-secretasi, con formazione <strong>del</strong> frammento p3,<br />

rilasciato dalla membrana. Questa via è non-amiloidogenica poiché l’ α-secretasi taglia<br />

all’interno <strong>del</strong>la sequenza <strong>del</strong> <strong>peptide</strong> βA.<br />

Nella via amiloidogenica, invece, il taglio proteolitico da parte <strong>del</strong>la β-secretasi (una<br />

aspartil-proteasi, detta BACE, β site-APP Cleaving Enzyme) sul versante extracellulare<br />

avviene a livello <strong>del</strong>l’estremo N-terminale <strong>del</strong>la sequenza βA, con formazione <strong>del</strong><br />

frammento sAPPβ, secreto, e <strong>di</strong> C99, che rimane nella membrana. Quest'ultimo viene poi<br />

attaccato dalla γ-secretasi (complesso <strong>di</strong> varie proteine, tra cui neprilisina, nicastrina, Aph-<br />

1 e Pen-2) che taglia in posizioni <strong>di</strong>verse a livello <strong>del</strong>l’estremo C-terminale <strong>del</strong>la sequenza<br />

βA. Il risultato è la formazione <strong>di</strong> frammenti β-amiloi<strong>di</strong> <strong>di</strong> lunghezza tra 39 e 43<br />

aminoaci<strong>di</strong>, <strong>di</strong> cui i più abbondanti sono βA40 e βA42, che vengono secreti, e un “dominio<br />

intracellulare <strong>di</strong> APP” (AICD, APP Intracellular Domain), il quale avrebbe un ruolo nella<br />

regolazione dei segnali me<strong>di</strong>ati dal calcio e, una volta traslocato nel nucleo, funziona come<br />

fattore <strong>di</strong> trascrizione (Mattson, 2004; Zheng and Koo, 2006; Kirkitadze and Kowalska,<br />

2005; Ma et al, 2007).<br />

In in<strong>di</strong>vidui sani e giovani, i pepti<strong>di</strong> βA vengono <strong>del</strong> tutto catabolizzati poco dopo esser<br />

stati secreti dalle cellule, prima che possano accumularsi mentre, con l’avanzare <strong>del</strong>l’età,<br />

l’intensificata produzione e la loro ridotta clearance possono determinarne la deposizione e<br />

la successiva aggregazione, con degenerazione neuronale (Kirkitadze and Kowalska,<br />

2005).<br />

La maggior parte dei casi <strong>di</strong> Alzheimer sono spora<strong>di</strong>ci, non ere<strong>di</strong>tari; tuttavia, sembrano<br />

esserci molti geni che determinano una certa suscettibilità alla malattia. Il primo tra questi<br />

è il gene per l’apolipoproteina E, per la quale ci sono tre alleli che co<strong>di</strong>ficano le isoforme<br />

19

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!