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Studi di citotossicità del peptide ß-amiloide - A.I.M.A. Biella

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possiedono caratteristiche sorprendentemente simili. Infatti, tutti mostrano morfologia<br />

fibrillare, struttura secondaria predominante β-sheet, insolubilità nei comuni solventi e<br />

detergenti, alta resistenza alle proteasi, birifrangenza verde dopo colorazione con Congo<br />

red e capacità <strong>di</strong> legarsi alla Tioflavina T (Murphy, 2002).<br />

Le fibrille amiloi<strong>di</strong> sono strutture semi-flessibili, tipicamente lineari e larghe circa 6-12<br />

nm; sono formate da un numero variabile, da 3 a 6 <strong>di</strong> solito, <strong>di</strong> estesi filamenti<br />

(protofilamenti) <strong>di</strong> circa 1-2 nm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro, arrotolati a formare una struttura “a fune”<br />

(Stefani, 2004; Serpell et al., 2000).<br />

La crescita <strong>di</strong> ciascun protofilamento procede in modo bi<strong>di</strong>rezionale, per apposizione <strong>di</strong><br />

nuove unità oligomeriche mentre l’associazione laterale <strong>di</strong> più protofilamenti origina le<br />

larghe fibrille amiloi<strong>di</strong> (Murphy, 2002).<br />

Come accennato prima, l’or<strong>di</strong>nato “core” <strong>del</strong>le fibrille amiloi<strong>di</strong> è rappresentato da una<br />

struttura cross-β, dove ciascun protofilamento è costituito da una doppia fila <strong>di</strong> β-sheet;<br />

questa è la struttura secondaria in cui si organizza ciascun monomero, i cui β-strands<br />

corrono paralleli l’uno all’altro e perpen<strong>di</strong>colari all’asse principale <strong>del</strong>la fibrilla (Stefani,<br />

2004)<br />

La struttura cross-β <strong>del</strong> “core" è la caratteristica strutturale invariante <strong>del</strong>le fibrille amiloi<strong>di</strong><br />

ed è stato ipotizzato essere un minimo energetico per tutte le proteine aggregate (Makin et<br />

al., 2004) oltre che il probabile responsabile <strong>del</strong>le loro proprietà ottiche (Stefani, 2004).<br />

<strong>Stu<strong>di</strong></strong> piuttosto recenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffrazione hanno permesso <strong>di</strong> chiarire ulteriormente l’architettura<br />

<strong>del</strong> core <strong>amiloide</strong>. I β-strands sono uniti da ponti H in un riarrangiamento antiparallelo in<br />

<strong>di</strong>rezione <strong>del</strong>la fibrilla, formando lunghi “nastri” β-sheet, i quali, a loro volta, sono paralleli<br />

e in registro e sono arrangiati in modo sfalzato in <strong>di</strong>rezione <strong>del</strong>la catena principale. I β-<br />

sheet sono tenuti insieme dalle interazioni, soprattutto elettrostatiche, tra le catene laterali<br />

degli aminoaci<strong>di</strong>. L’N-terminale <strong>di</strong> un β-strand si associa col C-terminale <strong>di</strong> un altro β-<br />

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