Studi di citotossicità del peptide ß-amiloide - A.I.M.A. Biella
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mentre βA42 è inizialmente presente sotto forma <strong>di</strong> monomeri non strutturati che tendono<br />
precocemente ad oligomerizzare in pentameri ed esameri, anch’essi prevalentemente non<br />
strutturati, detti paranuclei. Sembra che il residuo critico per la loro formazione sia Ile 41 , la<br />
cui catena laterale promuoverebbe anche l’autoassemblaggio dei paranuclei in oligomeri<br />
più gran<strong>di</strong> (Bitan et al., 2003; Kirkitadze and Kowalska., 2005).<br />
Malgrado la neurotossicità conseguente al loro accumulo, i pepti<strong>di</strong> βA, in con<strong>di</strong>zioni<br />
fisiologiche, sembrano avere un potenziale ruolo legato al mantenimento <strong>del</strong>la plasticità<br />
sinaptica e alla sopravvivenza neuronale. In particolare, dosi picomolari <strong>di</strong> βA possono<br />
stimolare la fosforilazione <strong>del</strong>la tirosina nei neuroni e portare all’attivazione <strong>di</strong> specifiche<br />
chinasi (Luo et al., 1995). Recentemente, è stato osservato che βA non altera il<br />
metabolismo <strong>del</strong> calcio in con<strong>di</strong>zioni basali ma esso determina un rapido aumento <strong>del</strong>la<br />
concentrazione <strong>di</strong> calcio intracellulare se le cellule neuronali sono trattate con inbitori <strong>del</strong>la<br />
tirosina fosfatasi (Luo et al., 1995).<br />
Poichè la proteina APP viene trasportata lungo l’assone fino al terminale presinaptico, e<br />
qui processata, le sinapsi sono i siti dove l’oligomero βA può accumularsi in alte quantità;<br />
essendo βA secreto nello spazio presinaptico, gli effetti derivanti da un suo possibile<br />
accumulo si esplicano sull'integrità e sulla funzionalità <strong>di</strong> entrambi i terminali pre- e post-<br />
sinaptici, che rappresentano, quin<strong>di</strong>, i siti da cui ha inizio l’eventuale morte <strong>del</strong> neurone,<br />
sia per necrosi che per apoptosi (Chan et al., 2002).<br />
Se non è efficiente il macchinario cellulare deputato allo smaltimento <strong>di</strong> βA, si ha<br />
inibizione <strong>del</strong> potenziamento a lungo termine (una forma <strong>di</strong> plasticità sinaptica correlata<br />
alla memoria) e per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> memoria anche in assenza <strong>di</strong> depositi amiloi<strong>di</strong> o evidente<br />
degenerazione neuronale ( Mattson, 2004; Oddo et al., 2003; Mucke et al., 2000).<br />
I meccanismi <strong>di</strong> degenerazione neuronale promossi dal <strong>peptide</strong> βA sembrano essere<br />
correlabili principalmente a stress ossidativo <strong>di</strong> proteine, DNA e lipi<strong>di</strong> <strong>di</strong> membrana. La<br />
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