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Litorale - Publidea 95

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<strong>Litorale</strong><br />

Duilio<br />

DOSSIER<br />

capriolo e il daino. Allietata dal canto del cuculo, uccello dello smarrimento di diversi cani. I migliori amici dell'uomo,<br />

parassita, dal tamburellare dei picchi maggiori verdi e rossi sui infatti, mentre corrono nel verde del bosco, possono spingersi,<br />

grossi tronchi di pino dove viene costruito il nido perforando il se non ben sorvegliati dai padroni, nei punti più fitti e lì perdere<br />

legno con il becco e dai rauchi versi delle ghiandaie, la facilmente l'orientamento.<br />

passeggiata nella pineta è l'occasione ideale per ricongiungersi Altre volte invece i possessori di cani denunciano gli smarricon<br />

la natura, rilassandosi ed apprezzandone i ritmi e la menti a causa dello spavento procurato da forti bagliori e<br />

bellezza. Secondo gli ultimi studi ornitologici è possibile rumori causati da autovetture in corsa o da gruppi di persone<br />

osservare nella parte marina della pineta, lungo la zona dunale, che frequentano la pineta per praticare footing o campeggio e<br />

tra la macchia mediterranea, il simpatico occhiocotto e la che escono all'improvviso dai cespugli. In questi casi è molto<br />

capinera; in inverno il pettirosso e lo scricciolo ed in estate importante che il cane sia dotato del proprio microchip di<br />

l'upupa ed il codirosso. Spesso la grande pineta è anche il luogo riconoscimento per un pronto ritrovamento.<br />

Il pronto soccorso per animali feriti<br />

Assolve a tale funzione il Centro Habitat Mediterraneo della LIPU. Uccelli ma anche<br />

esemplari terrestri del litorale, vengono accolti e curati prima di essere liberati in<br />

natura. Inaugurata poi da poco una vera e propria nursery che ospita piccoli di uccello<br />

in difficoltà<br />

Cecilia M. Calamani<br />

l Centro Habitat Mediterraneo (CHM) della LIPU (Lega direttamente al Centro Recupero Fauna Selvatica LIPU di<br />

Italiana Protezione Uccelli), sito sul nostro litorale nelle Roma.<br />

Iadiacenze del Porto turistico, non è solo un'oasi naturalisti- Per informazioni:<br />

ca che ricostruisce l'ambiente lagunare preesistente alla Centro Habitat Mediterraneo LIPU Ostia<br />

bonifica di fine ottocento, ma anche un importante punto di Centro visite Mario Pastore<br />

riferimento per i cittadini che trovassero animali selvatici in parcheggio Porto Turistico di Roma<br />

difficoltà. Il Centro ospita infatti un punto di raccolta e primo (ingresso Via dell'Idroscalo)<br />

soccorso per animali selvatici del litorale (uccelli, pipistrelli, 00121 Lido di Ostia (Roma) - tel/fax 06/56188264<br />

ricci, tassi, volpi, tartarughe, ecc.) che, dopo essere stati accolti email: chm.ostia@lipu.it - www.lipuostia.it<br />

e soccorsi, vengono trasferiti nel Centro Recupero Fauna<br />

Selvatica LIPU presso il Bioparco di Roma, dove sono curati e<br />

successivamente liberati in natura. Il CHM ha inoltre inaugurato<br />

da poco un recinto destinato ai gabbiani non più in grado di<br />

volare o ai primi voli. Il recinto, aperto sul lato superiore, dà a<br />

questi ultimi la possibilità di allontanarsi quando sono<br />

finalmente pronti a una vita indipendente ma offre loro, nel<br />

frattempo, cibo e acqua per il sostentamento. Ogni anno, poi, a<br />

partire dalla tarda primavera, il CHM allestisce una nursery<br />

che ospita piccoli di uccello in difficoltà. I nidiacei vengono<br />

accolti solamente se implumi, feriti o orfani. E' abbastanza<br />

diffuso, infatti, che un piccolo di uccello abbandoni il nido per<br />

provare a volare, ma ciò non significa che non venga comunque<br />

seguito e nutrito dai genitori. In questo caso non bisognerebbe<br />

mai raccoglierlo. Discorso diverso meritano i rondoni, una<br />

specie che, una volta involata, non si posa mai a terra. I piccoli<br />

caduti dal nido, quindi, non possono più essere alimentati dai<br />

genitori e devono forzatamente essere raccolti se li si vuole<br />

salvare da morte certa. Un rondone si riconosce per la somiglianza<br />

alla rondine, da cui si differenzia però per le dimensioni<br />

leggermente superiori e per il colore prevalentemente nero del<br />

corpo. Fondamentale comunque, quando ci si trova a raccogliere<br />

un piccolo di uccello ferito o senza genitori è nutrirlo e<br />

idratarlo in modo adeguato. L'acqua può essergli somministrata<br />

con una siringa senza ago o facendola scivolare a gocce<br />

dal nostro dito direttamente nel becco. Per quanto riguarda il<br />

cibo, la LIPU consiglia uovo sodo o omogeneizzati di carne.<br />

Assolutamente da evitare, invece, latte e pane. Inoltre, invece<br />

di cedere alla tentazione di allevare in casa il piccolo precludendogli<br />

così lo sviluppo di una normale vita libera, è bene portarlo<br />

al più presto nella nursery allestita dalla LIPU presso il CHM o<br />

marzo duemilanove<br />

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