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Maria Luisa de Gasperis<br />
ALLA SCOPERTA DI CI VILTÀ NASCOSTE<br />
Edizioni Libreria Croce di Fabio Croce.<br />
In nove capitoli l'autrice racconta di un suo viaggio compiuto in passato per visitare<br />
luoghi sconosciuti ai più. E' un' avventura particolare che Maria Luisa compie non solo<br />
per fare ricerca e per conoscere luoghi e situazioni diverse, ma è soprattutto un percorso<br />
per conoscere se stessa, per rinascere ad una nuova vita, perché “il mio viaggiare<br />
ininterrotto sulle tracce del passato ed il mio desiderio vibrante di contemplare il mondo<br />
nel quale vivo mi conduce verso una visione che viole cancellare ogni limitazione, ogni<br />
necessità, in modo che la mia ragione s'esistere possa divenire totale liberazione, lenta<br />
conquista che inizia ad assimilarsi con ciò che mi circonda: la vita è per me capacità di<br />
spoliazione per un ulteriore e nuovo arricchimento”. Il deserto con i suoi silenzi, con gli<br />
ampi spazi e con i suoi colori è il protagonista indiscusso della narrazione insieme ai<br />
personaggi che lo popolano. Storia e leggenda e un velo di mistero creano un libro<br />
complesso, ricco di simboli e di magia. Alcuni personaggi hanno particolare rilevanza<br />
come la guida Abdul e i beduini del deserto che la proteggono e dai quali impara a<br />
conoscere un mondo nuovo e diverso, le figure femminili che tanta parte hanno avuto<br />
nella sua formazione e nelle sue scelte. Un diario di viaggio, spiccatamente autobiografico,<br />
il racconto di esperienze uniche che hanno permesso all'autrice di venire a contatto<br />
con realtà lontane e affascinanti, di conoscere “compagni di viaggio meravigliosi”, ma<br />
soprattutto di incontrare la sua anima.<br />
Franco Enrico Gaspardis<br />
VERSO LA SALVEZZA<br />
Il Filo.<br />
Franco Enrico Gaspardis è nato a Fiume nel 1939 e come esule fiumano porta la sua<br />
testimonianza nelle scuole e nei comuni con conferenze e dibattiti. Intensa è la sua attività<br />
per far conoscere la storia e la cultura della sua terra.<br />
I racconti di questo libro parlano di una pagina dolorosa della nostra storia: l'esodo<br />
dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia di tanti profughi che hanno dovuto abbandonare<br />
all'improvviso e in modo drammatico quanto avevano di più caro: la propria casa, la<br />
propria città insieme agli affetti e alle abitudini di una vita. Infatti durante e dopo la<br />
Seconda Guerra Mondiale a causa dei partigiani titini prima e del Governo jugoslavo poi,<br />
le genti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia vissero terribili tragedie solo in parte<br />
riportate in questi racconti dove realtà e fantasia si mescolano. Resta reale, comunque, il<br />
momento storico in cui tali atrocità avvennero e l'ambiente in cui si svolsero. Solo un odio<br />
feroce e smisurato poteva provocare la barbara usanza di “legare i polsi delle vittime con<br />
del filo di ferro, a volte anche spinato. Li allineano sull'orlo della voragine e sparano a<br />
qualcuno dei malcapitati che precipitando trascina con sé anche i vivi”. La tragedia delle<br />
foibe è stata a lungo trascurata o taciuta. Questo libro affronta il problema con l'onestà e il<br />
rispetto che sono dovuti a fatti che hanno procurato tanta sofferenza. La chiarezza del<br />
linguaggio unita a descrizioni che mettono in risalto la bellezza dei luoghi della tragedia<br />
rendono la lettura interessante:”Il Carnaro rifulgeva in tutto il suo splendore, con lo<br />
zaffiro del mare incastonato nel verde delle sue isole e un leggerissimo vento di bora che<br />
sospirava tra le rive, evidenziandole con candida schiuma”.<br />
marzo duemilanove<br />
<strong>Litorale</strong><br />
Duilio<br />
EDITORIA<br />
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