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DUILIO GIUGNO - Publidea95

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€ 0.52 - copia omaggio<br />

per il territorio dal 1991<br />

giugno duemiladieci numero 6 periodico mensile anno XVI<br />

Le scuoLe<br />

da<br />

10 e lode


Da anni la scuola sta vivendo fasi decisamente critiche. E a determinarle<br />

sono stati da una parte l’evoluzione dei tempi e della società e dell’altra,<br />

la necessità di adeguamento di metodologie e percorsi formativi. Le<br />

varie riforme succedutesi hanno in qualche modo cercato di omogeneizzare questo<br />

processo, ricevendo, per la verità, più critiche che consensi. Ma il contesto<br />

in cui tale processo di cambiamento si è svolto e si sta svolgendo, non è dei più<br />

facili. Globalizzazione ed integrazione, in ogni ambito e ad ogni livello, rendono<br />

difficile concepire un nuovo modello di scuola, in grado di contemplare sia<br />

un percorso di formazione culturale teso alla maturazione<br />

che un cammino formativo proiettato verso la competitività.<br />

La scuola, nel tempo, ha recepito quelle esigenze dettate<br />

dai mutamenti del mondo. Basti pensare alla robusta<br />

introduzione di corsi di informatica e lingue. Ma si è anche<br />

trovata di fronte a circostanze per certi versi “inedite”,<br />

quali la presenza tra i banchi di studenti non più soltanto<br />

italiani, o l’insufficienza delle risorse economiche stanziate.<br />

In questo scenario, però, il movimento scolastico si<br />

è comunque rimboccato le maniche mettendo in evidenza<br />

competenza, determinazione e….creatività. Quello che potrete<br />

vedere e leggere in questo dossier ne è la più concreta<br />

e tangibile testimonianza. Le scuole del XIII Municipio sono state in grado di<br />

fornire dei piani di offerta formativi di tutto rispetto, affiancando alle materie curriculari<br />

anche attività ed iniziative capaci di affrontare e superare brillantemente<br />

le sfide lanciate dal momento contestuale. Quello che troverete in questo dossier<br />

è una selezione dei progetti di alcuni<br />

BUONO A SAPERSI<br />

Le istituzioni hanno creato<br />

degli osservatori sul bullismo,<br />

per la comunicazione sul tema<br />

con un numero verde<br />

800 66 96 96<br />

degli istituti scolastici di Ostia e dell’entroterra.<br />

Un piccolo spaccato di una realtà,<br />

quella scolastica locale, che<br />

interpreta i cicli di formazione pluriennali<br />

come importanti momenti di apprendimento<br />

ma anche come spazio per<br />

la formazione, in senso più ampio, dell’individuo.<br />

w w w. p u b l i d e a 9 5 . c o m i n f o @ p u b l i d e a 9 5 . c o m<br />

Mensile di attualità - Anno XVI<br />

Numero 6 - Giugno 2010<br />

copia omaggio<br />

Reg. Trib. di Roma n° 550 del 12/12/94<br />

Editore<br />

Publidea 95 s.r.l.<br />

www.publidea95.com<br />

info@publidea95.com- redazione@publidea95.com<br />

Direttore responsabile<br />

Caterina Dini<br />

Vice Direttore<br />

Lucia Battaglia<br />

Amministrazione e organizzazione editoriale<br />

Donatella Franchini<br />

Grafica ed impaginazione<br />

Sergio Stati<br />

Foto<br />

Francesco Graziani, Tommaso V. Ghiglione,<br />

Gregorio Maresco, Mauro Lausdei, Riccardo Lo Faro<br />

Direzione e redazione<br />

Via Carlo Maria Rosini, 83/a - 00119 Ostia Antica<br />

Tel. 06.5652465 (ore 9.00/13.00) - Fax 06.56352860<br />

Cell. 335.1404496<br />

Per la pubblicità: 338.9464350<br />

Hanno collaborato ai testi<br />

Lucia Battaglia, Cecilia M. Calamani,Barbara Cancellieri,<br />

Greta D’Angiolella, Donatella Franchini, Tommaso V. Ghiglione,<br />

Silvia Grassi, Ilaria Parpaglioni, Simona Romanelli, Mario Sordi,<br />

Simona Torri, Riccardo Lo Faro<br />

STAMPA: Arti grafiche s.r.l.<br />

Via Vaccareccia, 57 - 00040 Pomezia (RM) - Tel. 06.9162981<br />

Questo periodico è associato alla<br />

Unione StampaPeriodica Italiana<br />

Litoralegiugno2010<br />

1


4 dossier<br />

4 L’istruzione nell’antica Roma<br />

di Riccardo Lo Faro<br />

6 L’abito non fa il monaco ma fa... lo studente<br />

di Silvia Grassi<br />

7 Un istituto interculturale<br />

di Greta D’Angiolella<br />

8 Ostia, Polonia, Africa...<br />

di Tommaso V. Ghiglione<br />

10 Una scuola oltre confine<br />

di Cecilia M. Calamani<br />

11 Il certamen marinum<br />

di Silvia Grassi<br />

12 Vivaldi, nel segno della musica<br />

di Lucia Battaglia<br />

13 Dalla magia degli scavi...<br />

di Tommaso V. Ghiglione<br />

14 L’orchestra dell’Alessandro Magno<br />

di Lucia Battaglia<br />

15 Scuola privata... perché?<br />

di Tommaso V. Ghiglione<br />

16 Dalla scuola... alla scena<br />

di Tommaso V. Ghiglione<br />

17 Quando la scuola fa spettacolo<br />

di Ilaria Parpaglioni<br />

18 Il teatro tra i banchi<br />

di Ilaria Parpaglioni<br />

24 Progetto Darwin<br />

di Silvia Grassi<br />

25 Istituto scolastico “Archimede 3000”<br />

26 Premio Tullio Fazi<br />

di Ilaria Parpaglioni<br />

21 arte<br />

29 azienda leader<br />

36 filosofia & arti marziali<br />

38 la bellezza della salute<br />

La vela all’occhiello del Lungomare di Ostia<br />

La scuola è prossima a chiudere i battenti , i genitori<br />

che hanno figli in età scolare fanno fatica a districarsi tra<br />

tutte le varie proposte che il panorama locale offre in materia<br />

di campi scuola.<br />

Noi della Lega Navale proponiamo ai ragazzi un’alternativa<br />

divertente e un’esperienza completa con i corsi<br />

di vela che prenderanno il via il 14 giugno. Le possibilità<br />

di frequenza sono tra le più diverse a seconda delle<br />

varie esigenze considerando anche l’età dei giovani aspiranti<br />

velisti.Inoltre avendo a disposizione vari tipi di imbarcazioni,<br />

ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le<br />

età.<br />

Se il mare e il vento dovessero diventare i vostri più cari amici vi offriamo<br />

la possibilità di trascorrere l’intera giornata in barca con una<br />

pausa per il pranzo che si consuma nella nostra splendida veranda<br />

dove il servizio di bar e ristorante coccola gli sportivi.<br />

Con certezza lo scafo più innovativo e divertente è l’O’pen Bic, un<br />

mix di sapienza marinara e surfboard a vela..emozioni e spruzzi assicurati<br />

senza trascurare l’aspetto tecnico che offre questo tipo di imbarcazione,<br />

adatta in realtà a tutte le età .<br />

Ne abbiamo a disposizione un buon numero, di cui 3 di recentissima<br />

costruzione.<br />

Alati sulla spiaggia della Sezione della Lega Navale si armano in un<br />

attimo, sono facilmente trasportabili, da parte dell’allievo sono necessari<br />

soltanto entusiasmo e amore per l’avventura, il mare e il vento<br />

con i nostri allenatori FIV faranno il resto.<br />

E parlando di O’pen Bic, il 3 e 4 luglio è all’insegna di questa barca<br />

che si svolgerà la long distance “Le Dune”, un percorso emozionante<br />

che vedrà la sua partenza dalla sezione della Lega Navale sul<br />

Lungomare Caio Duilio e terminerà al Circolo Le<br />

Dune situato presso il Villaggio Tognazzi.<br />

Sarà una bellissima festa del mare con bambini e ragazzi<br />

impegnati a veleggiare lungo la costa colorando il panorama<br />

di chi assisterà a questa manifestazione dalla<br />

spiaggia, inoltre ai genitori dei velisti sarà offerta la possibilità<br />

di seguire da vicino i propri figli dato che la Sezione<br />

metterà a disposizione imbarcazioni per questo scopo.<br />

Una sorta di favola di Andersen all’incontrario, con i nostri<br />

incantevoli anatroccoli in testa !!<br />

Oltre questo modello di barca la Lega Navale propone<br />

corsi con altri tipi di monoscafo adatti a età adulta e lezioni per imparare<br />

a veleggiare con i fantastici Hobie Cat.<br />

La scuola vela della Lega Navale e in particolare quella della sezione<br />

del Lido di Ostia confeziona velisti di altissimo livello, l’ultimo è il pluripremiato<br />

Giacomo Ferrari allenato dall’appassionato , autentico Marinaio,<br />

l’istruttore Paolo Mariotti.<br />

Giacomo, tra le varie cose, fa parte della squadra vincitrice del Trofeo<br />

Internazionale Rizzotti classe Optimist a squadre svoltosi a Venezia<br />

nel maggio scorso.<br />

Venite a trovarci per una lezione di prova, i nostri allenatori e la struttura<br />

tutta è a vostra disposizione a cominciare dalla segreteria che vi<br />

suggerirà il percorso rispondente alle vostre esigenze.<br />

Buon Vento a tutti<br />

Sede Sociale: L.mare Caio Duilio, 36 - 00122 Lido di Ostia<br />

Tel. 06.56470474 Fax 06.56320289<br />

www.leganavale.it/lidodiostia - lidodiostia@leganavale.it<br />

Litoralegiugno2010<br />

3


dossier<br />

L’istruzione nell’antica Roma<br />

La fase iniziale dello studio era deputata in origine alle famiglie. Poi furono create le scuole<br />

elementari, con l’apprendimento di quella che oggi definiremmo matematica. Lo studio della<br />

grammatica corrispondeva invece alla scuola media. L’ultimo e più elevato livello scolastico<br />

era invece la “rettorica”, che formava gli oratori<br />

testo// Riccardo Lo Faro<br />

Nell’antica Roma si suppone<br />

che fosse discretamente<br />

diffuso un certo<br />

livello d’istruzione. Non solo i<br />

metodi ma gli stessi scopi dell’educazione<br />

romana subirono<br />

profonde modificazioni nel<br />

corso della lunga storia della repubblica<br />

e dell’impero. Inizialmente<br />

non si poneva il problema<br />

dell’organizzazione di scuole a<br />

carattere elementare. Padre e<br />

madre erano deputati a queste<br />

forme di insegnamento<br />

per i figli, e lo dovevano<br />

fare in una maniera<br />

tanto più complessa<br />

quanto più elevata era<br />

lo loro classe sociale e le<br />

funzioni cui i ragazzi<br />

erano destinati. Ma non<br />

tutti avevano la possibilità<br />

di dedicare tanto<br />

tempo ai propri<br />

figli, e fu<br />

così che<br />

2<br />

4 Litoralegiugno2010<br />

alcuni locali e botteghe furono<br />

adibiti a litterarum ludi cioè<br />

scuole elementari tenute da persone<br />

che inizialmente ricevevano<br />

per compenso solo doni ed<br />

in seguito furono stipendiate. I<br />

ragazzi, per recarsi a scuola, si<br />

alzavano di primissimo mattino<br />

e dovevano portare con se la<br />

capsa con la quale trasportavano<br />

i libri e tutto<br />

il mater<br />

i a l e<br />

o c -<br />

1<br />

corrente per scrivere.<br />

Le ore di<br />

scuola do-<br />

vevano essere lunghe: le lezioni<br />

si interrompevano per il prandium<br />

e riprendevano nel pomeriggio.<br />

I fanciulli imparavano<br />

con i literatores a leggere,<br />

a scrivere e a contare, serven<br />

dosi delle dita prima<br />

e dell’abaco poi.<br />

L’abaco era una tavola<br />

di uso comune in tutto il<br />

mondo antico, nella<br />

quale venivano segnati i<br />

numeri in colonne verticali, da<br />

destra a sinistra con le unità, le<br />

decine e le centinaia. Il lavoro<br />

dei ragazzi era semplificato con<br />

l’aiuto dei calculi, sassolini o pedine<br />

che si mettevano sopra i numeri<br />

per risolvere le<br />

diverse operazioni --


3<br />

1. Fanciullo con libro.<br />

Particolare del rilievo<br />

di Neumagen<br />

(Treviri,<br />

Landesmuseum)<br />

2. Statua di un<br />

professore di<br />

rettorica greca.<br />

Roma, Palazzo Altieri<br />

(foto Alinari)<br />

3. Abaco romano<br />

4. Ricostruzione di una<br />

antica villa romana<br />

artmetiche. La scuola elementare<br />

durava cinque anni, dopo di<br />

che iniziava quello che noi chiameremmo<br />

l’insegnamento<br />

medio, cioè la grammatica, che<br />

poteva essere soltanto latina, o<br />

greca e latina. I ceti impiegatizi<br />

pubblici e privati della società<br />

romana e l’infinito numero di<br />

scribae uscivano da questo corso<br />

di studi che durava dai tre ai<br />

quattro anni alla fine dei quali si<br />

festeggiava con l’assunzione<br />

della toga virile. L’ultimo livello<br />

di studi, era quello di rettorica<br />

che doveva formare gli oratori.<br />

L’oratoria era tenuta in grande<br />

considerazione dai romani e<br />

comprendeva diversi tipi di orazioni:<br />

quelle dimostrative, in cui<br />

si elogiava qualcuno o qualcosa;<br />

quelle deliberative, nelle quali si<br />

doveva cercare di convincere; e<br />

quelle giudiziarie, in cui si doveva<br />

difendere o accusare. Gli<br />

oratori dovevano imparare a parlare<br />

in maniera elegante e persuasiva,<br />

senza esagerare mai<br />

nelle declamazioni. Chi voleva<br />

proseguire gli studi oltre le<br />

scuole di rettorica, doveva recarsi<br />

in centri greci, primo fra<br />

tutti Atene, dove si mantenevano<br />

le scuole di filosofia o di scienza.<br />

Nelle scuole c’era una disciplina<br />

ferrea con punizioni corporali: la<br />

ferula veniva usata per le mancanze<br />

lievi, il flagellum per<br />

quelle gravi. Le vacanze cadevano<br />

in tre periodi dell’anno : 7<br />

giorni durante i Saturnali che<br />

incominciavano il 17 Dicembre;<br />

cinque<br />

giorni nei<br />

Q u i n -<br />

q u a -<br />

t r u s ,<br />

dal 19<br />

al 23<br />

Marzo in<br />

onore della<br />

dea Minerva; ed<br />

infine nel tempo della<br />

vendemmia. Per scrivere<br />

si usavano le tavolette incerate,<br />

tabellae, fatte di legno di<br />

abete, lisce nella parte esterna e<br />

munite di un orlo rilevato nella<br />

parte interna per evitare che si<br />

cancellasse lo scritto quando venivano<br />

sovrapposte. Nella parte<br />

interna cerata si incidevano<br />

le lettere con lo stilus<br />

, uno strumento di<br />

ferro o di osso, appuntito<br />

ad una estremità, largo e a<br />

forma di lamina nell’altra<br />

che serviva per spalmare<br />

di nuovo la cera quando si<br />

sbagliava. Si scriveva<br />

anche sul papiro e sulla<br />

pergamena con un inchiostro<br />

preparato col nerofumo<br />

e con gomma con<br />

una penna di giunco o di<br />

canna. Si poteva cancellare<br />

con una spugna<br />

umida quando l’inchiostro<br />

era ancora fresco, altrimenti<br />

bisognava<br />

adoperare un raschiatoio.<br />

Diversi erano gli strumenti, ma<br />

anche i metodi d'insegnamento<br />

se il poeta latino Orazio ricorda<br />

con terrore il "verberator Opilius",<br />

il suo terribile insegnante,<br />

che a quanto pare non si limitava<br />

all'uso della frusta. Una scuola<br />

tanto diversa dalla nostra, ma che<br />

ora come allora è specchio fedele<br />

della società.<br />

4<br />

LE ScUOLE<br />

IN RETE<br />

cON NOI<br />

Da qualche anno abbiamo<br />

creato una sorta<br />

di rete con il nostro<br />

mensile Duilio Litorale;<br />

le scuole abbonate<br />

(€ 50,00 annuali)<br />

potranno rendere noti i<br />

loro progetti e rendere<br />

visibili i loro successi,<br />

non solo alle altre<br />

scuole ma, a tutti i cittadini<br />

del XIII Municipio<br />

pubblicandoli sulla<br />

nostra rivista.<br />

Inoltre a tutte le scuole<br />

abbonate è riservato<br />

uno sconto del 30% per<br />

l’acquisto di tutte le<br />

pubblicazioni edite<br />

dalla Publidea 95.<br />

www.publidea95.com<br />

Tel. 06.5652465<br />

Litoralegiugno2010<br />

5


dossier<br />

L’abito non fa il monaco<br />

ma fa… LO STUDENTE!<br />

La scuola del “bel tempo che fu” era molto rigorosa<br />

ed imponeva, tra le altre cose, grembiuli e divise agli<br />

alunni. Oggi la situazione si è del tutto ribaltata, alla luce<br />

dell’evoluzione della società e del costume. Eppure c’è chi<br />

auspica un ritorno al passato o chi impone già da ora la<br />

tuta scolastica, almeno per le manifestazioni esterne.<br />

E questo per evitare passerelle ed eccessivi egocentrismi,<br />

ma anche per far riconoscere scuola e ragazzi<br />

testo// Silvia Grassi<br />

Fine anni sessanta. L’anno<br />

scolastico volge al termine,<br />

sono le ultime ore di<br />

lezione della mattina. Il sole, già<br />

estivo, batte sulle ampie vetrate,<br />

surriscaldando l’aula. Mentre il<br />

professore spiega, un’alunna si<br />

sfila timidamente il pesante<br />

grembiule nero, chiuso fino al<br />

collo, restando con una castigata<br />

camicetta a mezza manica. Entra<br />

in classe il preside e immediatamente<br />

scatta la sanzione per<br />

quella innocente contravvenzione<br />

alle regole scolastiche.<br />

Questo accadeva pochi decenni<br />

fa, ed era “normale”. Oggi, fortunatamente,<br />

tutto è diverso. Eppure<br />

le cose non vanno bene.<br />

Come in ogni momento di crisi<br />

che si rispetti, la famiglia e la<br />

scuola, che sono le principali<br />

agenzie educative, sono soggette<br />

a critiche e attacchi da ogni<br />

parte. C’è chi rimpiange la<br />

scuola di un tempo, rigida e selettiva;<br />

i professori che seminavano<br />

terrore con uno sguardo; i<br />

genitori, parimenti severi, che,<br />

con loro, costituivano un blocco<br />

educativo, da cui era inutile sperare<br />

di farla franca. Era la scuola<br />

dell’autorità e delle regole, del<br />

rigore e della disciplina, ma<br />

anche dei grembiuli neri e delle<br />

bacchettate. Tuttavia, anche tra i<br />

più convinti sostenitori del “bel<br />

tempo che fu”, quando per un<br />

alunno scatta un rimprovero o<br />

una punizione, ritenuta ingiusta,<br />

6 Litoralegiugno2010<br />

tutto cambia. I genitori, spesso<br />

senza alcun accertamento preventivo,<br />

sono i primi a correre,<br />

lancia in resta, alla difesa dei<br />

propri figli, e ciò avviene anche<br />

quando un docente commenta<br />

un abbigliamento succinto, o impedisce<br />

di telefonare. Sono note,<br />

poi, le polemiche sui giornali,<br />

quando si verifica qualche presa<br />

di posizione un po’ più forte da<br />

parte del corpo docente. Perché<br />

tante contraddizioni? Analizzare<br />

il sociale e le sue molteplici manifestazioni,<br />

non è cosa breve né<br />

compito di questa testata. Certo<br />

serpeggia il malcontento, nella<br />

scuola e sulla scuola. Di fronte<br />

all’immagine di adolescenti vestiti<br />

in modo inappropriato,<br />

spesso adatto più alla discoteca<br />

che all’aula, sorge spontaneo il<br />

rimpianto per le divise, che gli<br />

anni della contestazione hanno<br />

spazzato via, insieme con divieti<br />

illogici, proibizioni esagerate,<br />

formalismi vuoti. Ma ciò non<br />

basta a giustificare l’assenza di<br />

regole, trasferita di peso, dalla<br />

vita quotidiana e da certi modelli<br />

dei mass media, alla vita scolastica.<br />

Molte mamme da noi interrogate<br />

si sono dette favorevoli<br />

a reintrodurre una sorta di divisa.<br />

Non si tratta di tirare fuori dal<br />

baule i grembiuli neri delle<br />

nonne, né di costringere degli<br />

adolescenti a indossare giacca e<br />

cravatta, che neanche più i padri<br />

sono obbligati a portare in uffi-<br />

cio. “Un pantalone o un jeans<br />

con un pullover di un unico colore<br />

per tutti gli studenti dell’istituto,<br />

renderebbero certo<br />

riconoscibili gli alunni rispetto<br />

ad altri ragazzi che si aggirano<br />

spesso indisturbati per vari motivi…<br />

nei pressi della scuola”<br />

dice un papà.. “Bisogna evitare<br />

che i ragazzi e le ragazze considerino<br />

la scuola come una sorta<br />

di passerella per una quotidiana<br />

sfilata di moda, dove si<br />

gareggia per le “firme” anziché<br />

per la preparazione” affermano<br />

alcune mamme intervistate.<br />

“Siamo stanchi di vedere adolescenti<br />

pettinati come indiani delle<br />

praterie, deturpati da piercing o<br />

che ostentano tatuaggi, scoprendo<br />

parti nascoste del loro<br />

corpo” incalzano, da parte loro i<br />

docenti. “I nostri genitori non<br />

sanno che appena usciti da casa,<br />

ci cambiamo d’abito” riconoscono<br />

alcuni alunni particolarmente<br />

eccentrici. E’ forse giunto<br />

il momento di riproporre qualche<br />

semplice regola. Per questo alcune<br />

scuole già da anni hanno<br />

adottato una tuta d’istituto, da indossare<br />

obbligatoriamente in caso<br />

di uscite per concorsi o manifestazioni.<br />

“In questo modo, i nostri<br />

alunni sono riconoscibili e più<br />

facilmente controllabili”- afferma<br />

Maddalena Spina, Dirigente<br />

della scuola Fanelli . “E’ una garanzia<br />

per tutti, specie quando si<br />

partecipa a prove impegnative in<br />

altre scuole, o si va in gita. Inoltre,<br />

cominciando con la tuta,<br />

uguale per tutti, cerchiamo di arginare<br />

un po’ questa deriva del<br />

costume collettivo che sta dilagando”.<br />

Ma l’abbigliamento è<br />

solo uno dei molti problemi che<br />

la scuola italiana si trova ad affrontare<br />

in questi difficili anni di<br />

cambiamento del costume, della<br />

composizione sociale, dei modelli<br />

di riferimento, insieme con la<br />

mancanza, ormai cronica, di investimenti<br />

sulla cultura e sulla<br />

formazione. Gli interventi sono<br />

ormai indifferibili ed arginerebbero<br />

un po’ il discredito in cui si è<br />

lasciata cadere la più importante<br />

delle istituzioni educative della<br />

società contemporanea.


Un istituto<br />

INTERCULTURALE<br />

Il Progetto Immigrazione caratterizza la scuola elementare Garrone, che<br />

ha il 30% della popolazione scolastica straniera o di origine extracomunitaria.<br />

A questi bambini undici insegnanti, formati dall’associazione Versus,<br />

svolgono lezioni frontali per potenziare l’apprendimento della lingua<br />

italiana. Realizzato anche un laboratorio interculturale che quest’anno<br />

prevedeva la costruzione di burattini ed uno spettacolo finale<br />

testo// Greta D’Angiolella<br />

La scuola è il luogo dove i bambini acquisiscono<br />

gli strumenti per scoprire<br />

il mondo e crescere grazie all’esempio<br />

degli insegnanti. Dopo la famiglia, la<br />

scuola primaria dà un’impronta decisiva alla<br />

formazione degli adulti di domani e l’insegnamento<br />

non passa solo attraverso i libri. Lo<br />

scoglio più grande della nostra società è l’integrazione<br />

degli extracomunitari che in cerca<br />

di lavoro si stabiliscono nel nostro territorio.<br />

Qui mettono le loro radici, richiamano i loro<br />

figli mentre tanti altri nascono proprio in Italia.<br />

Per far sì che i bambini stranieri possano<br />

adeguatamente integrarsi nel percorso scolastico,<br />

la scuola elementare statale G.E. Garrone<br />

di Ostia ha promosso il Progetto<br />

Immigrazione, sostenuto dai fondi governativi<br />

per ore di insegnamento frontale per i<br />

bambini di tutti e cinque gli anni scolastici<br />

(C.M. n. 155/2001, attuativa degli articoli 5<br />

e 29 del CCNL del comparto scuola, ndr).<br />

«Quest’anno abbiamo concluso il secondo<br />

ciclo del progetto che naturalmente riprenderà<br />

a settembre – ha detto il dirigente scolastico<br />

Maddalena Venditti -. Le famiglie<br />

sono rimaste soddisfatte delle lezioni che si<br />

svolgono durante l’orario scolastico e che<br />

permettono ai bambini di essere seguiti più<br />

attentamente dalle undici insegnanti aderenti<br />

al progetto, precedentemente formate dall’associazione<br />

Versus proprio per questo tipo<br />

di lezioni». Di tutti gli alunni della scuola<br />

Garrone, il 10% circa è composto da bambini<br />

nati all’estero e venuti in Italia, mentre un<br />

altro 20% è formato da bambini nati in Italia<br />

da genitori extracomunitari. Per tutti coloro<br />

che necessitano di lezioni frontali per potenziare<br />

l’apprendimento alfabetico e della lingua<br />

italiana, le insegnanti inserite nel<br />

progetto formano gruppi di insegnamento<br />

che rientrano nel 20% dell’autonomia della<br />

scuola. Il progetto Immigrazione è corredato<br />

anche da un laboratorio interculturale al<br />

quale partecipano i bambini destinatari dell’insegnamento<br />

integrativo e gli alunni italiani.<br />

Quest’anno l’attività prevedeva la<br />

costruzione di burattini per uno spettacolo finale,<br />

all’insegna dell’integrazione e dell’accettazione<br />

della diversità. Queste esperienze<br />

di contatto con altre realtà culturali possono<br />

solo rafforzare la spontanea accoglienza dei<br />

bambini, che al contrario degli adulti sempre<br />

pronti a tirare su barriere, non fanno differenza<br />

tra colore della pelle o forma degli<br />

occhi. In particolare la scuola Garrone è un<br />

esempio di integrazione riuscita: un luogo<br />

in cui la presenza migratoria è molto elevata<br />

ma non si sono mai registrati episodi di bullismo<br />

o razzismo, grazie alla condivisione di<br />

una comune linea educativa seguita dal corpo<br />

docente e sostenuta dalle famiglie dei piccoli<br />

alunni.<br />

Litoralegiugno2010<br />

7


dossier<br />

testo// Tommaso V. Ghiglione<br />

OSTIA, POLONIA, AFRIcA:<br />

un triangolo all’insegna<br />

della memoria e dell’integrazione<br />

memoria storica<br />

di un avvenimento «La<br />

è il presupposto per<br />

progettare il futuro, una pianta<br />

per crescere ha bisogno di solide<br />

radici»: con queste parole il professor<br />

Romano, insegnante<br />

presso il Liceo Scientifico Statale<br />

Antonio Labriola di Ostia,<br />

introduce il discorso sul progetto<br />

memoria. «Il progetto si basa soprattutto<br />

sulla Shoah: cosa che<br />

ci riguarda quali cittadini romani.<br />

L’Italia ha conosciuto le<br />

leggi razziali e Roma ha subito<br />

la deportazione di cittadini romani<br />

ed ebrei». Nasce allora<br />

questo progetto: «deriva da<br />

un’iniziativa del Comune sotto<br />

l’amministrazione Veltroni; questo<br />

è stato ed è uno straordinario<br />

strumento di formazione per<br />

alunni ed insegnanti». Il progetto<br />

vede coinvolte alcune<br />

classi dell’istituto ed oggi è autonomo.<br />

La scuola ha istituito il<br />

8 Litoralegiugno2010<br />

muro della memoria, un laboratorio<br />

storico-iconografico mappato<br />

con il quale è possibile<br />

organizzare delle lezioni tematiche,<br />

con materiale organizzato e<br />

prodotto dai viaggi «… sarebbe<br />

meglio dire dai “viaggiatori”:<br />

sono gli stessi studenti a produrre<br />

e mantenere il materiale,<br />

aiutati pure dagli incontri organizzati<br />

dalla scuola con superstiti<br />

dell’olocausto». Da tre anni<br />

il liceo Labriola propone e realizza<br />

viaggi d’istruzione nei<br />

campi di concentramento di Auschwitz<br />

Birkenau: «io sono particolarmente<br />

grato – ci confessa<br />

Romano – ai ragazzi che per<br />

primi tre anni fa accettarono<br />

quest’iniziativa. Inizialmente<br />

pensavano di arrivare in un<br />

posto triste, desolato, orribile.<br />

Ma hanno scoperto una città meravigliosa,<br />

Cracovia, piena di<br />

cultura, di storia, una delle<br />

poche città europee salvate dai<br />

bombardamenti». I ragazzi<br />

che hanno fatto<br />

questo viaggio e coloro i<br />

quali lo fanno tutt’oggi<br />

seguono un corso di formazione<br />

di dieci ore di<br />

ambito storico-geografico.<br />

«C’è un “prima” e<br />

un “dopo” di questo<br />

viaggio» prosegue Romano<br />

«non ho visto un solo ragazzo<br />

rimasto indifferente a ciò<br />

che vedeva ed ascoltava. Il<br />

campo di concentramento di Auschwitz<br />

dovrebbe divenire una<br />

sorta di “pellegrinaggio laico”.<br />

Vederlo con i propri occhi è una<br />

sorta di… assicurazione per il<br />

futuro». Altro progetto importantissimo<br />

per la scuola è quello relativo<br />

al continente africano<br />

«coordinato dal Gruppo Studentesco<br />

di iniziativa sociale,<br />

guidato da Don Franco De<br />

Donno da più di 12 anni. Un<br />

gruppo che si occupa a tutto<br />

tondo di solidarietà – dagli “attendati”<br />

della pineta di Ostia all’Africa<br />

appunto – per andare a<br />

toccare con mano una realtà differente».<br />

Sull’onda del progetto<br />

del Comune di Roma Roma per<br />

l’Africa oggi abbiamo il progetto<br />

Ostia per l’Africa. «In Malawi,<br />

con le forze congiunte del territorio<br />

ostienese e dell’Istituto Labriola,<br />

sorge oggi una scuola<br />

chiamata Ostia. Questo non è<br />

sufficiente però: non basta costruire<br />

una scuola ma anche formare,<br />

contemporaneamente, la<br />

coscienza delle persone, dei ra


gazzi». L’intera comunità di Balaka<br />

viene aiutata con una serie<br />

di progetti: adozione a distanza,<br />

spedizione di materiale (informatico,<br />

scolastico e generi alimentari).<br />

«Dobbiamo insegnare<br />

ad essere cittadini di Ostia e cittadini<br />

del mondo, cosmopoliti:<br />

gesti come questi divengono si-<br />

Tra i progetti portati avanti dal Liceo Scientifico Labriola,<br />

vanno segnalati quello della memoria e quello legato<br />

al Malawi. Il primo si basa sulla Shoah e prevede anche<br />

viaggi degli studenti nei luoghi che furono campi di<br />

concentramento. I ragazzi partecipano anche a “Ostia<br />

per l’Africa” che in alcune località del continente africano<br />

hanno costruito importanti opere e sostiene lo sviluppo<br />

delle popolazioni locali<br />

gnificativi quando non sono occasionali».<br />

I ragazzi del Labriola<br />

sono stati anche in Africa con<br />

piccole e grandi delegazioni: «il<br />

primo viaggio lo abbiamo fatto<br />

in Rwanda » l’ufficio nel quale<br />

ci troviamo ha molte foto ed insegne<br />

che ricordano quest’esperienza<br />

«dopo la scuola primaria<br />

ci stiamo impegnando a costruire<br />

la scuola secondaria.<br />

Bellissima l’esperienza dell’acquedotto:<br />

costruito con l’eredità<br />

di Alberto Sordi e a lui intitolato».<br />

Un’altra foto ricorda l’incontro<br />

di alcuni anni fa con<br />

l’allora Sindaco di Roma Walter<br />

Veltroni «il quale deve aver visto<br />

un fervore particolare in questa<br />

scuola da parte degli studenti».<br />

Il secondo viaggio invece in Malawi<br />

« venti ragazzi e quattro docenti».<br />

Henri Irénée Marrou, ne<br />

“La conoscenza storica”, scriveva:<br />

«solo scoprendo e incontrando<br />

altri uomini diversi da<br />

me, io imparo a conoscere meglio<br />

ciò che è l’uomo, l’uomo<br />

che io sono, con tutte le sue possibilità<br />

a volte splendide e terrificanti.<br />

Chi potrebbe considerare<br />

inutile l’incontro con quegli uomini<br />

che noi cerchiamo di conoscere,<br />

di comprendere, di<br />

amare?Storia è anche l’ncontro<br />

con l’ altro, esso ci rivela molte<br />

più cose di quante non ne potremmo<br />

scoprire nella nostra<br />

sola esistenza, aprendo mille<br />

nuove prospettive al pensiero e<br />

all’azione». Speriamo davvero<br />

che questi ragazzi sappiano<br />

sfruttare l’opportunità e l’esperienza<br />

sostenuta, conservandone<br />

in futuro il ricordo e maturando<br />

nella coscienza.<br />

Litoralegiugno2010<br />

9


dossier<br />

Una scuola oltre confini<br />

Il Liceo Scientifico di Casalpalocco si distingue particolarmente per l’attività di scambi culturali. Paesi<br />

europei ed extraeuropei sono le destinazioni di queste significative esperienze, nel corso delle quali<br />

i ragazzi sono ospiti di famiglie straniere, avendo così l’opportunità di conoscere altre città, tradizioni<br />

ed usanze. La scuola porta avanti anche il progetto “Anno all’estero”, che consente agli studenti di vivere<br />

un intero anno scolastico in un altro paese. E quest’anno è arrivato anche il successo nel concorso<br />

nazionale “L’Europa va a scuola”<br />

testo// Cecilia M. Calamani<br />

Inghilterra, Stati Uniti, Cina,<br />

Francia, Belgio, Ungheria,<br />

Svezia Olanda, Turchia…<br />

sono solo alcuni dei Paesi con i<br />

quali il liceo scientifico Democrito<br />

di Casalpalocco organizza<br />

scambi interculturali da più di<br />

vent’anni. Da non confondere<br />

con i viaggi di istruzione, gli<br />

scambi culturali tra le scuole<br />

danno ai ragazzi l’occasione –<br />

unica nella vita – di vivere, per<br />

una o più settimane, nella famiglia<br />

di un loro coetaneo del<br />

Paese di destinazione, ricambiando<br />

poi l’ospitalità ricevuta.<br />

Due momenti di arricchimento,<br />

quindi, che lasciano il segno e<br />

aiutano a crescere. Entrare in<br />

un’altra realtà condividendo la<br />

vita quotidiana con i loro ospiti,<br />

capire che il mondo non si ferma<br />

ai confini del proprio quartiere o<br />

della propria città, conoscere le<br />

usanze di Paesi culturalmente<br />

lontani e, di conseguenza, apprezzare<br />

le situazioni in cui vivono<br />

sono, per gli studenti del<br />

liceo, chiavi fondamentali per<br />

imparare a collocarsi correttamente<br />

nel mondo sfrondando<br />

quel pregiudizio che, per motivi<br />

culturali o familiari, rischia di<br />

soffocare la loro naturale apertura<br />

al mondo e alla diversità.<br />

Organizzati dalla professoressa<br />

Chouery, responsabile del progetto,<br />

e dallo stesso dirigente<br />

scolastico, la professoressa Bise-<br />

10 Litoralegiugno2010<br />

gna, gli scambi culturali del Democrito<br />

si arricchiscono ogni<br />

anno di nuovi Paesi e nuove<br />

esperienze. Quest’anno, per la<br />

prima volta, gli studenti di due<br />

classi hanno sperimentato il gemellaggio<br />

con la scuola italiana<br />

di Istanbul, frequentata da ragazzi<br />

del luogo. Le due scolaresche,<br />

quella turca e quella<br />

italiana, hanno passato una settimana<br />

insieme ad Instanbul ed<br />

una successiva a Roma, vivendo<br />

nelle famiglie dei loro rispettivi<br />

ospiti, visitando le due capitali e,<br />

naturalmente, socializzando tra<br />

loro. L’esperienza non si limita,<br />

quindi, alla scoperta di una città<br />

straniera perché viene completata<br />

dalla visita della propria<br />

città, per molti ancora sconosciuta.<br />

Come afferma la professoressa<br />

Bisegna, “L’importanza<br />

di questi scambi rispetto ai semplici<br />

viaggi di istruzione in cui i<br />

ragazzi fanno solamente i turisti,<br />

è di favorire l’apertura al dialogo<br />

interculturale e innescare la<br />

riflessione sui diritti umani e<br />

sulle difficoltà del mondo globalizzato”.<br />

Ma qual è l’età adatta<br />

per trarre il massimo vantaggio<br />

da questa esperienze? Secondo i<br />

docenti che hanno accompagnato<br />

gli studenti in Turchia, è certamente<br />

quella del biennio. Dopo<br />

è tardi per sradicare il pregiudizio<br />

che i ragazzi mostrano verso<br />

mondi a loro sconosciuti o ritenuti<br />

- a torto - culturalmente inferiori.<br />

Inoltre, difficilmente<br />

quando crescono sono disposti a<br />

dormire in famiglia, preferendo<br />

il più comodo e meno vincolante<br />

albergo. Da non sottovalutare,<br />

comunque, la reticenza dei genitori<br />

– che a volte diventa vero e<br />

proprio ostracismo - nel mandare<br />

i propri figli in una famiglia straniera.<br />

Merita menzione un altro<br />

progetto che il Democrito<br />

persegue da<br />

tempo nell’ambito<br />

dell’intercultura e<br />

dell’integrazione: il<br />

progetto europeo<br />

“Anno all’estero”,<br />

nato per consentire<br />

agli studenti che lo<br />

richiedono di passare<br />

un anno scolastico in<br />

un altro Paese, ospiti<br />

in famiglia. Parallelamente,<br />

il Democrito<br />

e alcune<br />

famiglie accolgono<br />

per un anno i ragazzi<br />

stranieri. Un’esperienza<br />

formativa e umana che resterà<br />

ai pochi fortunati per la vita<br />

intera. Infine, in ambito europeo,<br />

quest’anno il Democrito si è distinto<br />

come primo classificato<br />

nel concorso nazionale “L’Europa<br />

va a scuola”, organizzato<br />

dalla provincia di Roma in collaborazione<br />

con l’Ispi (Istituto<br />

degli studi di politica internazionale<br />

con sede a Milano): la<br />

classe che ha partecipato ha<br />

vinto un viaggio a Strasburgo,<br />

una delle tre sedi del Parlamento<br />

europeo. Cambiano gli equilibri<br />

mondiali e delle popolazioni e la<br />

scuola dovrebbe essere, come lo<br />

stesso Democrito dimostra, il deputato<br />

ideale a instradare le coscienze<br />

dei più giovani, troppo<br />

spesso presi dal loro mondo - al<br />

contrario sempre più chiuso –<br />

verso un’apertura che è richiesta<br />

loro non per un lontano domani,<br />

ma per oggi stesso.


testo// Silvia Grassi<br />

Quando dotti e letterati<br />

del passato gareggiavano<br />

tra loro, la gara veniva<br />

chiamata certamen, parola<br />

che in latino indica lotta, disputa,<br />

contesa. Premio al vincitore<br />

era una corona d’alloro,<br />

arbusto sacro al dio Apollo, protettore<br />

di poeti e artisti. Una suggestiva<br />

favola eziologica spiega<br />

la preferenza di questa pianta da<br />

parte del dio e perché una semplice<br />

corona intrecciata fosse un<br />

riconoscimento tanto importante.<br />

Dafne, questo è il nome greco<br />

dell’alloro, era una bellissima<br />

ninfa, invano da lui amata. Una<br />

volta, sorpresala da sola in un<br />

bosco, il dio le dichiarò il suo<br />

amore, ma Dafne spaventata<br />

fuggì e dopo un lungo inseguimento,<br />

quando Apollo stava<br />

ormai per raggiungerla, la giovane<br />

pregò Zeus di trasformarla<br />

in una pianta, per l’appunto l’alloro.<br />

Da allora il capo di Apollo<br />

fu sempre cinto da una corona di<br />

fronde fatte con i rami di questo<br />

arbusto, che ancora oggi per noi<br />

come per gli antichi greci simboleggia<br />

l’ eccellenza, nel suo rapporto<br />

divino, indissolubile con la<br />

passione. E di passione e di eccellenza<br />

dobbiamo certamente<br />

parlare a proposito di un certamen<br />

dei nostri tempi, quello in<br />

cui sono impegnati ogni anno gli<br />

alunni del quinto ginnasio del<br />

Liceo Classico Statale Anco<br />

Marzio. Per la precisione il nome<br />

di questa gara è certamen marinum,<br />

ad indicare la sua appartenenza<br />

al nostro litorale. Anche<br />

la scelta di un no me così fortemente<br />

legato alla classicità ci fa<br />

capire che non si tratta di un normale<br />

concorso fra studenti, ma<br />

richiama l’attenzione sulle sue<br />

elevate finalità. Esso infatti, a<br />

differenza di altri premi, non intende<br />

solo sostenere gli alunni<br />

diligenti, o il buon profitto negli<br />

studi, ma vuole promuovere,<br />

sin dai primi anni di scuola superiore,<br />

lo studio, la conoscenza,<br />

la competenza, in una parola<br />

l’amore per le lingue classiche.<br />

La gara consiste nella traduzione<br />

in italiano di un brano in<br />

lingua latina e di uno in lingua<br />

greca, incentrati entrambi sul<br />

tema del mare. E’ una competizione<br />

aperta a tutti gli alunni di<br />

quinta ginnasio, iscritti a tutti i<br />

licei classici del Comune di<br />

Roma. Il successo crescente, che<br />

anno dopo anno riscuote tale<br />

manifestazione, è testimoniato<br />

dall’alta partecipazione. Que-<br />

Con il nome che era caratteristico delle<br />

contese tra i letterati del passato è intitolato<br />

il particolare concorso organizzato<br />

dal Liceo Classico Anco Marzio. Gli<br />

alunni del quinto ginnasio si cimentano<br />

in una traduzione in italiano di brani di<br />

latino e greco. Una gara aperta anche<br />

ai licei di Roma e che incorona i vincitori<br />

non con l’alloro del tempo dei latini,<br />

bensì con buoni libro<br />

Il certamen marinum<br />

st’anno nel certamen si sono<br />

confrontati ben 44 studenti provenienti<br />

dai più prestigiosi licei:<br />

il Tasso, il Visconti, il liceo Augusto,<br />

il Socrate. I lavori vengono<br />

esaminati e giudicati da<br />

docenti emeriti del liceo Anco<br />

Marzio, che è la più antica scuola<br />

superiore del nostro territorio e<br />

ha formato, in oltre cinquanta<br />

anni di attività, tanti illustri rap-<br />

presentanti della cultura classica.<br />

Premio per i primi tre classificati<br />

non sono corone di alloro, ma<br />

dei buoni libro per un valore totale<br />

di 500 Euro. Amore per la<br />

classicità e amore per la cultura,<br />

dunque, uniti in una manifestazione<br />

che ci rammenta come<br />

l’alta qualità e il valore della tradizione<br />

siano da sempre una caratteristica<br />

di questo istituto.<br />

Litoralegiugno2010<br />

11


dossier<br />

VIVALDI,<br />

nel segno della musica<br />

La scuola media di Ostia si distingue per una particolare “vocazione” per le sette note. Nata dall’accorpamento<br />

della Corelli e della Passeroni, puo’ vantare un’orchestra di 40 elementi ed un coro di 35. La loro<br />

formazione si deve ad un coinvolgente lavoro effettuato nel corso degli anni da alcuni insegnanti, sia nel<br />

corso delle lezioni mattutine che nell’attività pomeridiana. Ed i ragazzi hanno avuto l’opportunità di suonare<br />

e cantare in molte importanti manifestazioni<br />

testo// Lucia Battaglia<br />

La Scuola Media Statale<br />

Arcangelo Corelli recentemente<br />

è stata accorpata<br />

alla Scuola Media Statale Passeroni;<br />

entrambe hanno assunto la<br />

denominazione Antonio Vivaldi,<br />

la prima come succursale, la seconda,<br />

invece, come centrale. La<br />

succursale ha ospitato da sempre<br />

al suo interno la sperimentazione<br />

musicale: una sezione della<br />

scuola ha la possibilità di studiare<br />

nel pomeriggio uno strumento<br />

musicale con insegnanti<br />

specializzati. Di solito gli strumenti<br />

studiati sono in prevalenza<br />

pianoforte, violino, chitarra e<br />

flauto traverso. Alla fine di ogni<br />

12 Litoralegiugno2010<br />

anno scolastico gli allievi di questo<br />

corso si esibiscono in un saggio<br />

a cui sono invitate anche le<br />

famiglie. É una prova molto importante<br />

che coinvolge allievi,<br />

insegnanti e famiglie. Nel corso<br />

degli anni si sono formati una orchestra<br />

ed un coro grazie agli insegnanti<br />

di strumento del<br />

pomeriggio e all’insegnante di<br />

musica della mattina. L’orchestra<br />

oggi conta 40 elementi, presi<br />

nelle classi seconde e terze, i migliori<br />

in pianoforte, in violino, in<br />

chitarra e in flauto traverso. Sono<br />

preparati e seguiti dai loro insegnanti:<br />

Antonio Cordici per il<br />

violino; Mauro di Renzi per il<br />

pianoforte; Giovanni Azzollini<br />

per la chitarra e Gianfranco Ti-<br />

tone per il flauto traverso. Il<br />

coro, organizzato dalla professoressa<br />

Licia Sammartino, consta<br />

di 35 elementi provenienti in<br />

gran parte dalle prime classi, perché<br />

le seconde e le terze sono<br />

impegnate nell’orchestra. È un<br />

lavoro impegnativo e non retribuito,<br />

perché non ci sono<br />

fondi nella scuola pubblica per le<br />

attività integrative, mentre è<br />

molto importante per i ragazzi<br />

che imparano a lavorare in<br />

gruppo, a collaborare e ad aiu-<br />

tarsi e si abituano ad un impegno<br />

serio e costante. Coro e orchestra<br />

si esibiscono spesso insieme,<br />

partecipando a rassegne e a manifestazioni<br />

come il Concerto di<br />

Natale; il Concerto per la Festa<br />

della Primavera che permette di<br />

raccogliere fondi destinati a fini<br />

benefici; il Premio Sisto Ciotoli<br />

di Ostia; la Rassegna di Todi e di<br />

Ciampino. L’orchestra ha in repertorio<br />

una cinquantina di pezzi<br />

di musica classica trascritta dagli<br />

insegnanti per questa orchestra e<br />

colonne sonore di film. I ragazzi<br />

in questo modo si abituano a<br />

suonare in pubblico, acquistano<br />

sicurezza e vedono uno scopo<br />

nello studio, impegnativo e faticoso,<br />

dello strumento.


Dalla magia degli scavi<br />

alle atmosfere rinascimentali<br />

Tra le molteplici attività svolte dalla Arturo Fanelli di Ostia Antica, spiccano tre progetti.<br />

Le mini guide vedono gli studenti impegnati come guide delle rovine romane e del castello<br />

di Giulio II. La scuola organizza inoltre la maratona di matematica ed il Palio della Chiave,<br />

quest’ultimo con costumi, musiche e pietanze d’epoca<br />

testo// Tommaso V. Ghiglione<br />

foto// Roberto Berrettini<br />

Con il tempo buono e le<br />

giornate lunghe tornano,<br />

come ogni anno, le mini<br />

guide agli Scavi di Ostia Antica<br />

«un progetto – dice il dirigente<br />

scolastico Maddalena Spina -<br />

che ci coinvolge da molti anni e<br />

che mette in contatto i nostri studenti<br />

con gli altri della provincia<br />

di Roma e d’Italia».<br />

Le mini guide nascono molti<br />

anni fa e costituiscono uno dei<br />

progetti di punta della scuola<br />

media di Ostia Antica, esaltando<br />

le capacità degli studenti che, in<br />

un periodo da aprile a giugno,<br />

sono veri e propri ciceroni<br />

degli Scavi archeologici di Ostia<br />

Antica e del castello di Giulio II<br />

all’interno del borgo medievale.<br />

I ragazzi delle prime medie ,<br />

dopo essere stati istruiti, presentano<br />

e guidano i loro coetanei<br />

(ma anche alunni di classi inferiori)<br />

attraverso la magia dell’Antica<br />

Ostia, della quale<br />

conoscono la storia e i segreti.<br />

«Illustrano l’antica civiltà romana,<br />

le vicende e la storia del<br />

Tevere». Gli studenti delle classi<br />

seconde medie, aiutati dai loro<br />

docenti e da esperti dalla Soprintendenza<br />

ai Beni Culturali, si occupano<br />

invece del Castello di<br />

Giulio II. Le classi terze medie,<br />

infine, affrontano la parte di storia<br />

più recente, soffermandosi in<br />

particolar modo sulla bonifica<br />

che coinvolse il nostro territorio<br />

dalla fine dell’800 sino alla conclusione<br />

della seconda guerra<br />

mondiale. «L’intento è di rendere<br />

i nostri ragazzi consapevoli<br />

del patrimonio storico del nostro<br />

territorio.<br />

Noi subiamo una fortissima immigrazione:<br />

il pericolo è di perdere<br />

l’identità culturale del<br />

luogo.<br />

I ragazzi stanziali devono prendere<br />

atto di vivere in un luogo<br />

unico al mondo.<br />

Io ricopro l’incarico di dirigente<br />

da quest’anno e, a ottobre, ho<br />

voluto incontrare i ragazzi della<br />

scuola per stimolare in loro un<br />

senso di orgoglio e appartenenza,<br />

fondamentale per la loro<br />

crescita». La maratona della<br />

matematica è un altro importante<br />

progetto che la scuola Fanelli<br />

porta avanti dal 2005.<br />

«L’Italia è un po’ precipitata<br />

nelle indagini OCSE per quanto<br />

riguarda le materie scientifiche<br />

e la matematica» anche per questo<br />

la manifestazione diventa<br />

un’importante vetrina per coloro<br />

che, al contrario, riescono ad eccellere<br />

in questa materia di stu-<br />

dio. Il 21 maggio si è svolta l’ultima<br />

edizione della particolare<br />

manifestazione, con ragazzi provenienti<br />

da tutto il Paese. Un<br />

centinaio i partecipanti (i più talentuosi<br />

delle varie scuole) sono<br />

venuti a sottoporsi a questo test<br />

preparato per loro da docenti<br />

universitari. Il progetto è mantenuto<br />

vivo grazie anche alla sponsorizzazione<br />

di alcune attività<br />

commerciali e piccole imprese.<br />

«Da quest’anno è stato istituito<br />

l’Ente del Palio della Chiave»<br />

manifestazione che coinvolge la<br />

scuola Arturo Fanelli, studenti e<br />

genitori degli alunni «ma non<br />

solo: anche alcune attività commerciali<br />

della zona». La manifestazione,<br />

che si svolge il 2<br />

giugno di ogni anno, è una fiera<br />

rinascimentale denominata Alla<br />

Corte di Giulio II: una ricostru-<br />

zione storica in costume d’epoca<br />

con una vera e propria competizione<br />

equestre che ha inizio nel<br />

pomeriggio e si protrae, dopo il<br />

banchetto, fino alla sera. «Da<br />

mesi i genitori degli alunni<br />

stanno preparando i costumi e<br />

ristoranti e commercianti, che<br />

allestiscono degli stand, si<br />

stanno specializzando su quelle<br />

che erano le prelibatezze<br />

d’epoca». Una manifestazione<br />

che coinvolge davvero tutti, accompagnata<br />

dagli sbandieratori,<br />

dal suono delle arie rinascimentali<br />

e dalle danze (le ultime due<br />

preparate dagli stessi studenti<br />

che, con i loro insegnanti di musica<br />

e con una ballerina di danza<br />

classica, stanno allestendo questa<br />

parte dello spettacolo). In definitiva<br />

la Fanelli si configura<br />

come una scuola che valorizza il<br />

patrimonio locale nella sua interezza,<br />

stimolando i futuri cittadini<br />

a prendere coscienza delle<br />

proprie radici. Solo in questo<br />

modo si riesce a capire dove vorremo<br />

andare. Accompagnati nel<br />

passato da queste guide, che puntano<br />

decise verso il futuro del<br />

Municipio XIII.<br />

Litoralegiugno2010<br />

13


dossier<br />

La scuola di Casalpalocco nasce dalla fusione delle Platone e dell’Omero ed ha sempre curato<br />

con attenzione il Piano di Offerta Formativa. In questo spirito è stato creato un importante<br />

laboratorio musicale, diretto da Cecilia Ceccato, dal quale sono nati prima un coro a poi<br />

una formazione musicale che propone tutti gli strumenti. Quarantuno elementi che nel corso<br />

degli anni hanno preso parte a diverse manifestazioni ottenendo prestigiosi riconoscimenti<br />

testo// Lucia Battaglia<br />

La Scuola Sec<br />

o n d a r i a<br />

Statale di I<br />

grado Alessandro<br />

Magno si trova nel quartiere Axa-<br />

Casalpalocco, immersa nel verde<br />

dei prati e dei parchi. Il Dirigente<br />

Scolastico è la professoressa Silvana<br />

Gatti. Nasce nel 2000 dalla<br />

fusione di due istituti prima denominati<br />

Platone ed Omero che<br />

avevano storie diverse, essendo<br />

sorta la prima nel 1983 e la seconda<br />

nel 1972. La fusione delle<br />

due scuole ha procurato notevoli<br />

vantaggi alla nuova struttura che<br />

si presenta al territorio con un<br />

POF (Piano Offerta Formativa)<br />

pronto ad accettare le sfide di una<br />

modernità e di una società complessa,<br />

tenendo ferma l’idea che<br />

la scuola ha come principio<br />

primo, quello di fornire ai propri<br />

studenti una ampia offerta formativa<br />

che sia coniugata con le<br />

esigenze proprie della loro età.<br />

Nel corso degli anni ha potenziato<br />

i laboratori di informatica,<br />

cablando tutta la scuola e fornendo<br />

le aule di lavagne interattive;<br />

ha aderito a progetti<br />

pedagogici-didattici promossi da<br />

14 Litoralegiugno2010<br />

L’ORchESTRA<br />

dell’Alessandro Magno<br />

varie istituzioni: ha aperto i locali<br />

al territorio ampliando l’offerta<br />

formativa per attività estese<br />

anche agli adulti; ha accolto sempre<br />

con entusiasmo collaborazioni<br />

con enti esterni, come<br />

l’Università, Associazioni Culturali,<br />

Enti Locali, con lo scopo di<br />

costruire un sistema formativo<br />

integrato che veda interagire, su<br />

un piano paritetico ed assolutamente<br />

coerente il mondo della<br />

scuola, della formazione professionale<br />

e del lavoro, le istituzioni<br />

centrali e decentrate dello Stato e<br />

gli Enti Locali. Una scuola all’avanguardia,<br />

quindi, che ha<br />

creato un laboratorio musicale<br />

dove la professoressa Cecilia<br />

Ceccato ha istituito quattro anni<br />

fa un coro dando vita in seguito<br />

all’orchestra costituita da flauti<br />

dolci, tastiere, glock spiele, violino,<br />

pianoforte, percussioni Orff,<br />

triangoli, legnetti, bonghi, campanellini,<br />

maracas, tamburi e<br />

tamburelli. In questo modo<br />

hanno potuto prendere parte al-<br />

l’orchestra anche quegli alunni<br />

che non sono dotati di spiccate<br />

capacità musicali. Quarantuno<br />

sono gli elementi che costituiscono<br />

l’orchestra, presi nelle<br />

nove classi in cui insegna la professoressa<br />

Ceccato Questi giovani<br />

hanno partecipato nel 2009<br />

al Concorso Nazionale di Castiglion<br />

delle Stiviere, in provincia<br />

di Mantova, riscuotendo un<br />

grande successo. Venti sono gli<br />

elementi che costituiscono il coro<br />

che nel 2009 si è esibito con canti<br />

folcloristici di tutte le regioni<br />

d’Italia e per beneficenza nel<br />

concerto di Natale.<br />

Quest’anno l’insegnante ha unito<br />

l’orchestra al coro, interpretando<br />

i brani presentati in lingua originale<br />

(francese, tedesco, inglese).<br />

Il repertorio spazia dalla suite Disney<br />

alla classica; per quest’ultima<br />

l’insegnante ha dovuto<br />

preparare degli arrangiamenti.<br />

Coro e orchestra hanno partecipato<br />

a maggio scorso al IV Concorso<br />

nazionale Musica e<br />

Cinema tenutosi<br />

nella Scuola Media<br />

Anna Magnani all’Anagnina.Quest’anno<br />

al XIX Premio Sisto<br />

Ciotoli di Ostia le è stata assegnata<br />

la medaglia del Presidente<br />

della Repubblica. Il laboratorio<br />

musicale è aperto il lunedì per il<br />

coro e il mercoledì per l’orchestra.<br />

Quest’anno è stato avviato<br />

un corso di violino che ha registrato<br />

15 iscritti e sono state effettuate<br />

lezioni concerto con<br />

professionisti del settore. L’insegnante,<br />

nonostante il dispendio di<br />

energie nel gestire queste attività,<br />

tiene ad affermare il valore aggiunto<br />

della musica che, con i<br />

suoi valori universali, che superano<br />

le barriere geografiche, linguistiche,<br />

sociali e del tempo, è<br />

un elemento importantissimo<br />

nella costruzione della società di<br />

domani, una società formata da<br />

persone amanti dell’armonia, del<br />

bello e quindi rispettose dei valori<br />

universali. Gli alunni del<br />

resto con il loro entusiasmo dimostrano<br />

l’orgoglio di appartenere<br />

a questa orchestra, a questo<br />

coro, a questa scuola.


A colloquio con la dott.ssa Linda Camilli, amministratore dell’Istituto privato Giovanni Camilli.<br />

Di prossima apertura, oltre ai corsi per geometri e ragionieri, il liceo scientifico dall’anno 2010-11<br />

Scuola privata...<br />

PERchÈ?<br />

testo// Tommaso V. Ghiglione<br />

foto// Riccardo Lo Faro<br />

L’Istituto Giovanni Camilli,<br />

dall’anno 2010-11,<br />

amplierà la sua offerta<br />

formativa istituendo i corsi per il<br />

Liceo Scientifico, in aggiunta a<br />

quelli storicamente presenti per<br />

ragionieri e geometri.<br />

Non a caso parliamo di storicamente<br />

presenti, essendo quest’istituzione<br />

privata la prima fra<br />

le scuole di questa tipologia presenti<br />

ad Ostia: «l’istituzione privata<br />

suppliva alle mancanze<br />

della proposta statale che tardava<br />

ad arrivare - ci racconta la<br />

dott.ssa Linda Camilli, titolare<br />

dell’Istituto. - Giovanni Camilli<br />

fondò nel 1959 i corsi di recupero<br />

ad Ostia in Via dei Misenati<br />

e successivamente si<br />

trasferì in Via Santa Monica<br />

sede storica fino al 2003 quando<br />

ancora non c’erano Toscanelli<br />

e Vanvitelli, Istituti storici del<br />

territorio. Nel 1967 verrà concesso<br />

il riconoscimento legale<br />

alle cinque classi dell’Istituto<br />

Tecnico Commerciale ed alla<br />

prima classe dell’Istituto Tecnico<br />

per Geometri. Oggi abbiamo<br />

inglobato in un unico<br />

plesso le varie istituzioni scolastiche».<br />

Dal prossimo anno il liceo<br />

scientifico entrerà a far parte<br />

della proposta formativa, come<br />

mai proprio questa scelta? «Il<br />

liceo scientifico, dopo attenta indagine,<br />

risulta essere oggi la tipologia<br />

prevalente nella scelta<br />

degli studenti, l’istituto per eccellenza».<br />

Dal prossimo anno<br />

verrà inaugurato il primo anno di<br />

corso e progressivamente gli<br />

altri.<br />

Perché uno studente dovrebbe<br />

scegliere un’istituzione privata?<br />

«La scuola privata conferisce<br />

una sicurezza sia allo<br />

studente che al genitore in termini<br />

di qualità e controllo. Si ha<br />

un interesse diretto sull’andamento<br />

del progetto d’istituto e<br />

sul singolo studente». Dove c’è<br />

la “privata” è garantito un maggior<br />

controllo dell’attività scolastica,<br />

soprattutto dei genitori<br />

verso i figli, in un momento così<br />

preoccupante per la sfera giovanile.<br />

Se gli studenti hanno una<br />

condotta non sufficiente nel<br />

profitto come nel comportamento<br />

o si assentano ripetutamente<br />

dalle lezioni, la famiglia<br />

verrà immediatamente informata.<br />

Sono previste infatti valutazioni<br />

bimestrali così da<br />

controllare in modo continuativo<br />

l’andamento dello studente.<br />

«Non solo – aggiunge la dott.ssa<br />

Camilli - nel nostro istituto gli<br />

insegnanti hanno la possibilità<br />

di lavorare con un gruppo ridotto<br />

di studenti a differenza<br />

degli istituti pubblici dove le<br />

classi sono composte anche da<br />

25 o 30 studenti; così da creare<br />

un rapporto specifico con lo studente,<br />

aiutandolo nelle difficoltà<br />

del percorso e verificando assiduamente<br />

la sua progressione<br />

nell’apprendimento».<br />

La scuola privata svolge una funzione<br />

pubblica ed ha obblighi paritetici<br />

a quelli statali: «... come<br />

l’assunzione doverosa di docenti<br />

che abbiano specifica abilitazione,<br />

a differenza della scuola<br />

statale dove possono capitare<br />

supplenti non abilitati», questo è<br />

importante per la qualità dell’insegnamento,<br />

come il non essere<br />

soggetti a graduatorie: il docente<br />

non viene elargito dallo Stato ma<br />

viene assunto dall’ente privato in<br />

base alle sue capacità. L’offerta<br />

formativa non finisce qui: «inclusi<br />

nella retta scolastica ci<br />

sono la possibilità di conseguire<br />

l’ECDL – la Patente Europea<br />

del Computer e il Certificato di<br />

lingua inglese rilasciato dal Trinity<br />

College», per completare un<br />

quadro formativo di altissimo livello.<br />

camilli –<br />

Organizzazione scolastica<br />

Via Isole del Capo Verde, 192 –<br />

Ostia Lido (Roma)<br />

Tel. 065612074 –<br />

Fax 065613261<br />

e-mail: scuolecamilli@tiscali.it<br />

Sito web: www.scuolecamilli.it<br />

Litoralegiugno2010<br />

15


dossier<br />

Il corso/laboratorio teatrale<br />

del Liceo Scientifico Enriques<br />

ha un’esperienza ormai<br />

ventennale. A comporlo<br />

un gruppo di studenti<br />

volenterosi che si mette<br />

in gioco, guidato dagli<br />

insegnanti, partecipando<br />

alla stesura del testo e alla<br />

sua realizzazione scenica.<br />

E sul palco si portano<br />

spettacoli non soltanto<br />

in italiano ma anche in lingua<br />

inglese e spagnola<br />

testo// Tommaso V. Ghiglione Dalla<br />

Da vent’anni, presso i teatri<br />

lidensi, un gruppo di<br />

ragazzi mette in scena<br />

drammi teatrali originali o rielaborati.<br />

Non tutti sono a conoscenza<br />

che questi ragazzi sono<br />

guidati da un corpo docenti volenteroso,<br />

come quello del liceo<br />

scientifico Enriques di Ostia, che<br />

li aiuta e li coordina in quest’importantissima<br />

impresa.<br />

«Un’esperienza assolutamente<br />

straordinaria, dove si vedono<br />

crescere i ragazzi e le loro attitudini»<br />

così la descrive la Professoressa<br />

Gabriella Zanchetti,<br />

responsabile del progetto teatro<br />

da tre anni. «Prima di me ovviamente<br />

ci sono stati molti insegnanti<br />

che si sono alternati, con<br />

dedizione, all’elaborazione e<br />

alla messa in scena dei testi». La<br />

16 Litoralegiugno2010<br />

scuola… alla scena<br />

formazione di una compagnia<br />

teatrale mette in gioco i sentimenti<br />

dei ragazzi, la loro dedizione<br />

al progetto e la comunione<br />

di intenti «progressivamente il<br />

gruppo diviene omogeneo e collaborativo;<br />

questo è fonte di<br />

grande soddisfazione per i ragazzi<br />

stessi e per coloro che li seguono».<br />

Il corso/laboratorio ha<br />

durata annuale «I ragazzi si incontrano<br />

tutte le settimane per<br />

circa due/tre ore. Gli incontri si<br />

intensificano, come ovvio, a<br />

poche settimane dalla messa in<br />

scena». Questo teatro ha un’altra<br />

particolarità: i laboratori sono in<br />

lingua sia inglese che spagnola,<br />

oltre che italiana. L’importanza<br />

che questo progetto scolastico ha<br />

si estende pure alla conoscenza<br />

delle lingue straniere, conse-<br />

gnando agli allievi-attori un’altra<br />

importante opportunità per acquisire<br />

dimestichezza con la lingua.<br />

«Il più “giovane” è il teatro<br />

spagnolo, mentre il teatro inglese<br />

ha appena compiuto…<br />

vent’anni! Quasi la stessa età ha<br />

il teatro italiano. Quello che ha<br />

avuto una continuità, a livello<br />

realizzativo e registico, è il teatro<br />

inglese». La professoressa<br />

Zanchetti lavora a quest’attività<br />

da tre anni «la regista è Francesca<br />

Santaflores che da molti più<br />

anni di me collabora a questo<br />

progetto». Questi ragazzi, però,<br />

non sono solo attori ma anche<br />

scrittori. La maggior parte del<br />

tempo viene infatti dedicato alla<br />

scrittura del testo, oltre che alla<br />

recitazione. Il testo viene prodotto<br />

in originale (il “cuore” del<br />

laboratorio) oppure rielaborato<br />

da un altro preesistente. Quando<br />

il gruppo si rinnova, perdendo<br />

elementi che hanno collaborato<br />

in modo continuativo negli anni<br />

(poiché coinvolge ragazzi di<br />

tutte le classi, dal primo al<br />

quinto anno) è più complicato<br />

trovare un’intesa e quindi si lavora<br />

su un testo tradizionale,<br />

compiendo comunque un adattamento.<br />

Gli spettacoli vengono messi in<br />

scena alla fine dell’anno scolastico<br />

presso i teatri del litorale<br />

come il Manfredi o, se disponibile,<br />

il teatro del Lido «sperando<br />

proprio che ci ridiano quest’opportunità!».<br />

Non ci rimane che<br />

fare un grosso in bocca al lupo,<br />

metterci in poltrona e….goderci<br />

lo spettacolo!


In anteprima a Cineland: le scuole<br />

E’ giunto alla XIX edizione il Premio Culturale Sisto Ciotoli, organizzato con<br />

la sinergia tra mondo culturale ed imprenditoriale. Protagonisti gli istituti<br />

del XIII Municipio, che si cimentano nella preparazione di lavori a tema<br />

attraverso le attività extracurriculari. Docenti e dirigenti scolastici danno<br />

spazio a musica, poesia, disegno e teatro, proponendo nella cerimonia<br />

di premiazione che si svolge a Cineland un vero e proprio show<br />

testo// Ilaria Parpaglioni<br />

Che la scuola ormai non<br />

sia ormai più luogo deputato<br />

esclusivamente<br />

all’apprendimento delle nozioni<br />

lo si può ancora di più capire da<br />

una manifestazione che da’ lustro<br />

e gloria al XIII Municipio<br />

sin dal 1992. Si tratta del Premio<br />

culturale Sisto ciotoli, organizzato<br />

dalla famiglia Ciotoli e riservato<br />

alle classi quinte<br />

elementari e a quelle delle medie<br />

inferiori delle scuole del nostro<br />

territorio. Gli studenti sono chiamati<br />

ogni anno a cimentarsi in<br />

un tema stabilito dalla giuria, legato<br />

ad Ostia e che deve essere<br />

sviluppato in forme artistiche<br />

che vanno dai disegni, alle poesie,<br />

ai brani musicali ed alle rappresentazioni.<br />

Ed il concorso<br />

diventa così la vetrina nella<br />

quale esporre tutte le attività extracurricurali<br />

che, da anni, i singoli<br />

istituti hanno posto in essere<br />

in ossequio ai cambiamenti che<br />

hanno interessato la società e la<br />

scuola. Il tema dell’edizione di<br />

quest’anno, la diciannovesima<br />

della storia, era “Ostia in mu-<br />

sica”. I lavori preparati dalle<br />

scuole sono stati visionati dalla<br />

giuria del premio, presieduta dal<br />

generale Antonio Casertano e<br />

composta Francesco Facciolo,<br />

Lucia Battaglia, Pino Scaccia,<br />

Michelina Lombardi Bove e<br />

Bruna Fuligni. E nella giornata<br />

finale, svoltasi come di consueto<br />

a Cineland, la consegna dei riconoscimenti<br />

è stata inserita all’interno<br />

di un vero e proprio show a<br />

cura delle scuole finaliste ed allestito<br />

dal direttore artistico Simone<br />

Fioravanti. Il comitato<br />

organizzatore, presieduto da Ornella<br />

Bergamini e formato da<br />

Augusto Guidetti, Anna Maria<br />

Maione, Ciro D’Angelo, Paolo<br />

Bizzarri, Piero Martini, Giulia<br />

Menici e Sabrina Speranza, ha<br />

potuto così rallegrasri per<br />

un’edizione del premio ancora<br />

una volta entusiasmante e ricca<br />

di contenuti. L’inno di Mameli e<br />

la consegna della medaglia del<br />

Presidente della Repubblica<br />

all’Alessandro Magno hanno<br />

aperto in modo solenne la cerimonia,<br />

che ha visto al partecipazione<br />

di dodici scuole del<br />

territorio: Vivaldi, Alessandro<br />

Magno, Garrone, Fanelli Marini,<br />

Quinqueremi, Mar dei Carabi,<br />

Sangallo, Piero della Francesca,<br />

Giovanni Paolo II di San France-<br />

sco, Caio Duilio e Suore della<br />

Presentazione. A quest’ultima è<br />

andata la targa del XIII Municipio<br />

che ha voluto anche premiare<br />

gli organizzatori. Alle scuole<br />

sono andati buoni da 500 e 250<br />

euro, oltre ai premi speciali<br />

Sprintours, Premio Roma e Gioielli<br />

del mare. Il Premio Sisto ha<br />

poi, come tradizione,<br />

assegnato i premi<br />

alla memoria di Vittoria<br />

Ciotoli e Salvatore<br />

Paone,<br />

consegnati al reparto<br />

di Pediatria dell’ospedale<br />

Grassi e<br />

all’Ant, l’associazione<br />

che fornisce<br />

assistenza domiciliare<br />

ai malati oncologici.<br />

Un momento<br />

toccante nel quale<br />

agli studenti è data la<br />

possibilità di riflettere su chi è<br />

meno fortunato e sulle possibilità<br />

di aiuto che si possono fornire. Il<br />

finale della manifestazione è<br />

stato caratterizzato invece da una<br />

fase più “divertente” con l’estrazione<br />

di una maglietta autografata<br />

di Francesco Totti e di due<br />

abbonamenti per la stagione per<br />

bambini del teatro Nino Manfredi.<br />

Il prossimo anno il Premio<br />

Sisto arriverà alla ventesima edizione,<br />

segnando una conferma di<br />

una manifestazione che unisce le<br />

sinergie di cultura ed impresa attraverso<br />

la componente più importante<br />

per la formazione dei<br />

giovani: la scuola<br />

Litoralegiugno2010<br />

17


dossier<br />

IL TEATRO TRA I BANchI<br />

Gli istituti scolastici del XIII Municipio da qualche anno possono seguire i progetti elaborati<br />

dal Teatro del Beau. Si tratta di una realtà giovane e dinamica che propone laboratori all’interno<br />

delle scuole, articolati a seconda dell’età dei ragazzi. I lavori finali sono messi in scena<br />

sui palcoscenici del territorio e non solo. Parini, Segurana, Democrito e Piero della Francesca<br />

alcune delle scuole coinvolte. Ed in quest’ultima il Teatro del Beau ha ormai la sua sede<br />

testo// Ilaria Parpaglioni<br />

Il Teatro del Beau nasce<br />

dall’unione di giovani artisti,<br />

nati e formatisi nelle diverse<br />

realtà teatrali del Comune di<br />

Roma. I fondatori (Simone Fioravanti<br />

e Santa Spena) e i collaboratori<br />

di questo nuovo teatro,<br />

hanno maturato l’esigenza di<br />

18 Litoralegiugno2010<br />

unirsi in un gruppo autonomo,<br />

col quale poter realizzare i propri<br />

progetti artistici. La vera novità<br />

di questa realtà, oltre le forze<br />

di giovani che progettano e reinventano<br />

il proprio mestiere, è<br />

l’unione di menti, stili e idee diverse<br />

per un unico fine... ovvia-<br />

mente fare arte. Forte dell’esperienza<br />

fatta in questi anni, il Teatro<br />

del Beau opera sul territorio<br />

organizzando e seguendo laboratori<br />

all’interno di molte scuole,<br />

collaborando con i diversi teatri<br />

per spettacoli in serale e matinèes<br />

dedicati agli istituti scolastici.<br />

Si tratta di progetti<br />

sostenuti o dalla scuola o direttamente<br />

dalle famiglie che decidono<br />

di aderire ai progetti<br />

proposti dai docenti relazionati<br />

con gli artisti che propongono il<br />

laboratorio. Di solito il contatto<br />

con la scuola avviene o da parte<br />

di Simone Fioravanti oppure da<br />

parte della stesse scuole che,<br />

avendo preso visione di altri lavori<br />

svolti in altri progetti, si avvicinano<br />

alla compagnia facendo<br />

richiesta di poter avere quel tipo<br />

di percorso artistico anche per il<br />

proprio istituto. Le richieste arrivano<br />

ormai da qualsiasi tipo di<br />

fascia, ordine e grado scolastico<br />

(dall’infanzia alle superiori) in<br />

quanto il laboratorio teatrale è<br />

visto, per i ragazzi, come mezzo<br />

di crescita a livello espressivo e<br />

di conoscenza di sé e del mondo<br />

che lo circonda. Il lavoro finale<br />

del laboratorio, infatti, non punta<br />

troppo sulla perfetta recitazione<br />

ed interpretazione quanto sul lavoro<br />

svolto in gruppo che mette<br />

in mostra le capacità e i miglioramenti<br />

di ognuno relazionati<br />

con i compagni. Tali percorsi artistici<br />

sono annuali e riconfermati<br />

all’inizio di ogni nuova<br />

annualità scolastica, con un fine<br />

spettacolare ovvero un saggio<br />

portato in scena o all’interno del


l’istituto stesso o in strutture teatrali<br />

del territorio. I laboratori<br />

teatrali per le scuole il più delle<br />

volte sono progetti mirati, con<br />

programmi di qualità studiati appositamente<br />

per bambini o ragazzi.<br />

E sono molteplici, quindi,<br />

i modi di insegnamento, le tecniche<br />

ed il fine. Per quanto riguarda<br />

i bambini (infanzia ed<br />

elementari) si punta sul Grande<br />

Gioco Teatrale con l’insegnamento<br />

della recitazione<br />

inteso<br />

come gioco ed<br />

una forma di com<br />

u n i c a z i o n e<br />

semplice e immediata.<br />

I giovani<br />

alunni imparano<br />

a giocare in<br />

modo organizzato,<br />

rispettando<br />

le regole fondamentali<br />

ed insostituibili<br />

che<br />

c o s t i t u i s c o n o<br />

quel “gioco fantastico”<br />

che si<br />

chiama teatro.<br />

Per quanto riguarda i ragazzi<br />

(medie e superiori), il laboratorio<br />

si propone invece di educare<br />

i ragazzi attraverso l’utilizzo<br />

della scena, sia dal punto di vista<br />

emotivo che di padronanza del<br />

proprio corpo. Diviso in due periodi,<br />

il corso vede le prime lezioni,<br />

indirizzate verso la<br />

preparazione tecnica, artistica e<br />

soprattutto emotiva e la seconda<br />

parte legata invece alla preparazione<br />

del saggio di fine anno<br />

scolastico. Di solito gli studenti<br />

coinvolti all’interno dei laboratori<br />

non sono più di 25. Ogni<br />

anno, poi, i migliori studenti<br />

vengono premiati con borse di<br />

studio per frequentare la scuola<br />

di teatro. I laboratori del Taetro<br />

del Beau hanno trovato nel corso<br />

degli anni brillanti applicazioni<br />

ottenendo anche prestigiosi riconoscimenti.<br />

Sono da segnalare<br />

dal 2005 al 2008 i laboratori all’interno<br />

della Scuola Segurana,<br />

con esibizione all’interno del<br />

Teatro del Lido e della manife-<br />

stazione Approdo alla Lettura.<br />

Nello stesso periodo il laboratorio<br />

“Attori di Classe” dell’Istituto<br />

Comprensivo Internazionale<br />

“G. Parini”, ha ricevuto una medaglia<br />

dal Presidente della Repubblica<br />

al valore civile per lo<br />

spettacolo “Carpe Diem” liberamente<br />

tratto dal film “L’attimo<br />

fuggente” di Peter Weir (adattamento<br />

e regia di Simone Fioravanti),<br />

messo in scena al Globe<br />

Theatre all’interno della rassegna<br />

“Inconsupertrafra” promossa<br />

dal Comune di Roma; al Teatro<br />

Fara Nume e ad Approdo alla<br />

Lettura – Estate Romana 2006.<br />

E’ del periodo 2007-2010 la partecipazione<br />

al Progetto “Tutto ha<br />

memoria?” in collaborazione<br />

con Biblioteche di Roma, Associazione<br />

Tersilla Fenoglio e Istituto<br />

Democrito di Casal<br />

Paolocco. Infine è del 2008-2009<br />

la gestione di alcune sale all’interno<br />

del plesso scolastico “Piero<br />

della Francesca” di Acilia, a seguito<br />

della Convenzione stipu-<br />

lata tra il Municipio Roma XIII,<br />

l’Associazione Teatro del Beau e<br />

la scuola “Piero della Francesca”.<br />

Questo spazio, ottenuto per<br />

15 anni, costituisce sede stabile<br />

ed operativa del Teatro del Beau<br />

per promuovere e diffondere<br />

l’Arte in tutte le sue forme relaziandosi<br />

sia con il territorio che<br />

con la scuola ospitante.<br />

Litoralegiugno2010<br />

19


Alla Galleria D.E.G.A.S. di<br />

Ostia sita in via della stazione<br />

del lido 32 è in corso la mostra<br />

personale di Luciano<br />

Vandelli, pittore chiarista inaugurata<br />

il 29 Maggio che terminerà il<br />

13 giugno prossimo. Luciano ci<br />

2<br />

Arte secondo D.E.G.A.S.<br />

Programma Mostre 2010 Galleria D.E.G.A.S.<br />

dal 29/05/10 al 13/06/10 – PERSONALE DI “VANDELLI”<br />

19/06/10 04/07/10 – MOSTRA D’ESTATE (cOLLETTIVA)<br />

10/07/10 25/07/10 - PERSONALE DI “ MUSELLA”<br />

01/08/10 22/08/10 –“FERIE”<br />

04/09/10 19/09/10 – MOSTRA GIOVANI FIRME (cOLLETTIVA)<br />

25/09/10 10/10/10 – PERSONALE DI “ SORDINI”<br />

16/10/10 31/10/10 - MOSTRA D’AUTUNNO (cOLLETTIVA)<br />

06/11/10 21/11/10 – PERSONALE DI “ ScAPPATIccI”<br />

04/12/10 06/01/2011 - MOSTRA DI NATALE (cOLLETTIVA)<br />

Dipingere Esporre Generare Arte Servizi<br />

offre una visione distaccata della<br />

realtà senza apparente coinvolgimento<br />

emotivo ma con forte atteggiamento<br />

critico espresso con<br />

garbo e squisita classe, sinonimi<br />

di matura capacità interpretativa<br />

del nostro tempo. Una pittura mai<br />

3<br />

1<br />

urlata quella del Vandelli e sapientemente<br />

raccontata dal tratto<br />

raffinato ed intelligente dove il<br />

raziocinio e la spontaneità si sposano<br />

perfettamente nei toni chiari<br />

dei colori e nella scelta dei soggetti.<br />

Senza sosta nel proseguio<br />

del programma espositivo il 19<br />

giugno verrà inaugurata una mostra<br />

collettiva dove esporranno<br />

circa 30 artisti delle diverse tendenze<br />

artistiche in un caleidoscopio<br />

di generi pittorici che vanno<br />

dal classico all’astratto passando<br />

per la pop-art, il naif e l’informale<br />

rivolto al pubblico ostiense che,<br />

con crescente interesse sempre<br />

segue gli eventi espositivi della<br />

Galleria D.E.G.A.S. già da 10<br />

anni. Durante l’inaugurazione,<br />

alle 18,30, gli artisti accoglieranno<br />

il pubblico con un rinfresco ed un<br />

drink d’augurio. L’ingresso sarà<br />

libero e la mostra terminerà il 4 luglio.<br />

La galleria è attiva anche sul<br />

territorio in quanto anche quest’anno<br />

ha rinnovato la collaborazione<br />

con l’organizzazione<br />

1. confidenze - Dalma cimino<br />

2. Riflessi di l.go Torre<br />

Argentina - Germana Ponti<br />

3. Origine - Mirko Lucchini<br />

4. Il pianto del povero -<br />

Nazario Serra<br />

“Approdo alla lettura “ la quale<br />

presenterà un programma di 24<br />

mostre dal 27 maggio al 30 novembre<br />

presso la tensiostruttura al<br />

pontile di Ostia dove esporranno,<br />

tra gli altri, in mostre personali di<br />

7 giorni, ben 10 artisti presentati<br />

dalla Galleria D.E.G.A.S. che<br />

sono: Kristina Milakovic, Erica<br />

Brancasi, Rita Bertani, Nazario<br />

Serra, Mirko Lucchini, Germana<br />

Ponti, Monica Zavatta, Paola Guia<br />

Muccioli, Susanna Stronati,<br />

Dalma Cimino. Sempre nel quadro<br />

della stessa collaborazione per<br />

Domenica 6 giugno verrà allestito<br />

un evento pittorico dal titolo “ LI-<br />

BERA L’ARTE” dove ci saranno<br />

circa 50 artisti espositori sempre<br />

al pontile di Ostia i quali inoltre si<br />

cimenteranno dipingendo assieme<br />

“LA TELA DEL CUORE” tela di<br />

25mt. di lunghezza la quale poi<br />

sarà esposta e messa all’asta per<br />

beneficenza.<br />

Casavecchia Antonino<br />

4<br />

Litoralegiugno2010<br />

21


arte


Consigli per gli acquisti D.E.G.A.S.<br />

ERIcA BRANcASI “I colori della fotodinamica”<br />

1<br />

1. Provocazione Giallo-Nero<br />

2. La doppia abbondanza<br />

3. Il gusto di Fede<br />

4. 5. 6. Foto in movimento<br />

Dal 7 al 13 giugno prossimi verrà presentata<br />

la mostra personale d’arte di<br />

ERICA BRANCASI al pontile di<br />

Ostia presso gli spazi espositivi dell’APPRODO ALLA LETTURA,<br />

organizzazione molto attiva nel campo culturale sul nostro territorio<br />

che in collaborazione con la galleria D.E.G.A.S. di via della stazione<br />

del lido 32, ha allestito la mostra. Erica Brancasi è un ‘artista che<br />

vive e lavora nel XIII ° municipio di Roma, ella inizia la sua attività<br />

artistica nel 1997 a Parigi dove apprende le tecniche del disegno e<br />

studia gli equilibri tra forme e colori. Continuamente alla ricerca di<br />

una sua originalità di linguaggio artistico ella ha incanalato la sua attività<br />

di sperimentazione essenzialmente su tre filoni inerenti alle arti<br />

visive che sono : arte pittorica, arte multimaterica ed arte fotografica<br />

dove ha conseguito un master in elaborazioni digitali. Il suo lavoro<br />

si svolge spesso su approfondimenti tematici per progetti su grandi<br />

formati di quadri e fotografie, quali, ad esempio, i progetti di : “ Studio<br />

evolutivo delle donne nella società “—“ Risorgimento, unità<br />

d’Italia e costituzione “ – “ Valorizzazione della città di Roma “- “<br />

passione, velocità e<br />

movimento “ -.” Lo<br />

stato e la responsabilitànell’ottimizzazione<br />

della curva del<br />

benessere”. Vanta diverse<br />

partecipazioni<br />

a mostre importanti<br />

sul territorio Romano<br />

e laziale in genere<br />

ed a Castel<br />

dell’ovo nel napoletano.<br />

Presente nei<br />

principali portali di<br />

arte sia italiani che<br />

2<br />

4 5 6<br />

3<br />

esteri e per tutto il 2010-2011 presente<br />

anche in interviste su SKY- canale 889,<br />

espone in permanenza presso la Galleria<br />

D.E.G.A.S. di Ostia. L’arte di Erica è un felice connubio di raziocinio<br />

e genialità , qualità difficilmente coniugabili assieme anzi spesso<br />

agli antipodi l’una dell’altra. Raziocinio evidenziato nella cura della<br />

scelta tecnica e del segno e della gestualità nella stesura del colore;<br />

genialità nell’insieme delle composizioni che, pur semplici, sono comunque<br />

d’impatto immediato e di grande comunicatività. Appunto,<br />

l’arte intesa come comunicazione sembra essere il motivo portante<br />

delle opere della Brancasi. Opere giocate nell’alternarsi di contrasti<br />

di zone di colore delimitate dal segno grafico e razionale quasi a non<br />

voler confondere le varie tonalità, su fondi a volte neri e compatti ed<br />

a volte di colore caldo ed avvolgente quasi a significare la variabilità<br />

umorale del nostro tempo metropolitano. Raffinata interprete dell’attualità<br />

ci offre inoltre delle elaborazioni fotografiche eccellenti<br />

che sembrano dar colore e spessore al movimento inteso come veloce<br />

scorrere del tempo che l’artista sembra voler materializzare in un<br />

gioco fotodinamico di<br />

colori caldi quasi a<br />

trasformare un’entità<br />

astratta in un soggetto<br />

concreto con vita propria.<br />

Con le sue<br />

opere, a volte da spettatrice<br />

distaccata a<br />

volte coinvolta e partecipe,<br />

Erica Brancasi<br />

è sicuramente ottima<br />

artista ed interprete<br />

del nostro tempo su<br />

cui puntare e da collezionare.<br />

Litoralegiugno2010<br />

23


dossier<br />

Il Progetto<br />

DARwIN<br />

testo// Silvia Grassi<br />

L’educazione ambientale<br />

non è solo un necessario<br />

momento di riflessione<br />

sul nostro modo di essere nel<br />

mondo e sul perché ci si deve impegnare<br />

costantemente nella difesa<br />

e nella conservazione<br />

dell’ambiente, ma può diventare<br />

un momento didattico ricco di<br />

spunti e di contenuti, capace di<br />

allargare immensamente l’orizzonte<br />

dell’apprendimento delle<br />

scienze e non solo. E’ quanto si<br />

evidenzia attraverso i percorsi,<br />

ormai giunti al terzo anno di attuazione,<br />

del progetto Darwin<br />

realizzato dalla Scuola Media<br />

Statale Mar Rosso - A.Vivaldi -<br />

di Ostia. Il progetto, che ha una<br />

valenza trasversale ed impegna in<br />

24 Litoralegiugno2010<br />

vario modo anche le materie letterarie<br />

e tecnologiche, prende le<br />

mosse da un’iniziativa del Bioparco<br />

e del Miur e coinvolge altri<br />

partner come l’AMA, il Ministero<br />

della Salute e il Comune di<br />

Roma. Fondamentali alcuni concetti<br />

da cui muove l’intero iter<br />

didattico, come quelli di Ecosistema,<br />

Equilibrio, Habitat, Catena<br />

e Rete alimentare. Essi<br />

hanno una portata conoscitiva<br />

molto forte, perché impegnano<br />

ed attivano conoscenze diverse e<br />

complesse. La ricchezza dei contenuti<br />

che viene coinvolta nel<br />

loro apprendimento riesce a formare<br />

negli alunni tantissime<br />

competenze trasversali. Il percorso<br />

porta progressivamente gli<br />

Gaia ciccone II B Valentina Felice II B<br />

L’inziativa, promossa all’interno della scuola<br />

media Mar Rosso, tende a sensibilizzare<br />

gli studenti rispetto all’ambiente. L’acquisizione<br />

delle nozioni vede il coinvolgimento dei docenti<br />

delle materie letterarie e tecnologiche, ma<br />

anche di partners istituzionali esterni. Oltre<br />

alle competenze teoriche, tese a formare<br />

i futuri cittadini, anche applicazioni pratiche<br />

come la creazione di una serra<br />

studenti a conoscere<br />

in modo stabile il ruolo<br />

degli organismi produttori e consumatori<br />

nell’ecosistema, il<br />

flusso di energia e il ciclo della<br />

materia. Argomenti oggi molto<br />

attuali, ma nella sostanza poco<br />

noti ai più. Tutti questi concetti<br />

ovviamente, non sono solo fasi<br />

di acquisizione di un sia pur importante<br />

bagaglio di nozioni, ma<br />

diventano vere e proprie tappe di<br />

autoconoscenza e di responsabilità<br />

verso l’ambiente, in quanto<br />

sono costantemente riferiti al loro<br />

aspetto pratico-comportamentale.<br />

Un percorso educativo completo,<br />

quindi, che coinvolge la sfera<br />

etica non meno di quella intellettuale<br />

e tende al lodevole fine di<br />

formare futuri cittadini migliori<br />

per un futuro migliore. .<br />

Questo comunque non è tutto.<br />

Poiché il progetto è esteso come<br />

unità didattica di scienze a tutte<br />

le classi I e II, si è assistito in<br />

tutta la scuola ad un interesse crescente<br />

per la natura che è culminato<br />

nella creazione di un piccolo<br />

serraglio e di una serra di piante<br />

aromatiche.


Nella presentazione del nostro Istituto,<br />

ci soffermeremo brevemente sulle attività<br />

che svolgiamo e sui traguardi<br />

che ci proponiamo di raggiungere.<br />

L’Istituto ha avuto sempre l’obiettivo di fornire<br />

un servizio di buona qualità ai cittadini.<br />

Le attività specifiche sono rivolte ai ragazzi e<br />

agli adulti e comprendono i vari tipi di corsi:<br />

regolari e di recupero, (corsi diurni, pomeridiani<br />

e serali), ripetizioni per tutte le materie,<br />

corsi di lingue straniere. A tal proposito<br />

è importante sottolineare il riconoscimento ottenuto<br />

cinque anni fa da parte dell’ente cITY<br />

& GUILDS Pitman Qualifications international<br />

programme n. 877700 che ci permette<br />

di effettuare esami in sede. (rilascio di diploma<br />

per crediti formativi).<br />

Più recente, ma non meno importante, l’Istituto<br />

è diventato centro autorizzato della Microsoft<br />

Office Specialist Internet<br />

computing core certification (Ic3) per<br />

corsi di base e specialistici con esami in sede.<br />

(rilascio di diploma per crediti formativi). Si<br />

effettuano corsi di informatica anche finalizzati<br />

al conseguimento della patente europea<br />

EcDL. Si preparano i ragazzi agli esami universitari<br />

e ai concorsi. La programmazione<br />

didattica prevede durante l’anno gite scolastiche<br />

culturali per istruire direttamente, guardando<br />

i luoghi e le mostre di Arte e di<br />

Tecnologia. Gli alunni rimangono entusiasti<br />

perché non è uno studio su carta ma dal vero.<br />

L’obiettivo dell’anno scorso è stato quello di<br />

realizzare gite all’estero per apprendere usi e<br />

costumi dei paesi di cui si studia la lingua e la<br />

civiltà durante le lezioni in classe. In particolare<br />

il 25 aprile 2009 la destinazione scelta fu<br />

Barcellona. Quest’anno, proprio per ricordare<br />

il bel viaggio e in occasione del 25 aprile, gli<br />

stessi studenti hanno voluto scrivere un loro<br />

libro su “La fiesta del libro y de la rosa” festa<br />

che si svolge a Barcellona. Il libro contiene la<br />

“Historia de Jordi, la costumbre de la fiesta ,<br />

la vida de Miguel de Cervantes y de William<br />

Shakespeare” tutto corredato da disegni fatti<br />

ISTITUTO ScOLASTIcO<br />

“Archimede3000”<br />

a mano. Complimenti agli autori!<br />

Inoltre gli studenti di spagnolo stanno preparando<br />

una rappresentazione teatrale sulla favola<br />

di Cappuccetto rosso “Caperucita Roja”<br />

in chiave moderna. Bravi agli attori!<br />

Presso il nostro centro i pagamenti possono<br />

essere personalizzati . Tra i nostri servizi si<br />

prevede l’assistenza agli alunni durante gli<br />

esami.<br />

Per il nuovo anno scolastico secondo i provvedimenti<br />

di riordino che prevedono l’istituzione<br />

di tre tipologie scolastiche: Istituti<br />

tecnici. Istituti professionali e Licei ( classico,<br />

linguistico, musicale e coreutico, liceo scientifico)<br />

l’Istituto già è pronto ad accogliere per<br />

ogni indirizzo i nuovi iscritti.<br />

Novità: L’Università online. Presso l’Istituto<br />

Archimede 3000 è possibile iscriversi a sva-<br />

riate Facoltà universitarie. Particolarmente indicata<br />

per chi ha impegni lavorativi, l’Università<br />

online consente di seguire le lezioni<br />

nell’orario più comodo per lo studente e di interagire<br />

con i docenti mediante l’invio di<br />

prove intermedie. Gli appelli di esame hanno<br />

cadenza mensile.<br />

Vi aspettiamo sempre numerosi presso il nostro<br />

Istituto che a settembre aprirà un’altra<br />

sede a Casalpalocco. Grazie a tutti quelli che<br />

hanno e continueranno ad avere fiducia in<br />

tutto il nostro valido corpo docente.<br />

Quest'anno verrà riorganizzato il nostro<br />

premio letterario e di arti figurative<br />

per tutti gli studenti e perché no<br />

anche per gli adulti.<br />

Litoralegiugno2010<br />

25


dossier<br />

testo// Ilaria Parpaglioni<br />

in risalto il<br />

merito e il ta-<br />

“Mettere<br />

lento,incoraggiando il perseguimento di<br />

sempre più importanti obiettivi è<br />

la buona strada per puntare ad<br />

una società migliore per tutti.<br />

I giovani sono la proiezione del<br />

futuro e da loro non si può prescindere<br />

se si vogliono creare<br />

orizzonti di benessere comune -<br />

queste le parole del Presidente<br />

del Rotary club Roma casalpalocco,<br />

Augusto Ciafrei.<br />

Il premio Tullio Fazi, promosso<br />

dalla Fondazione Omero Ranelletti,<br />

attua questi valori.<br />

Ed è in quest’ottica di particolare<br />

attenzione verso le nuove generazioni<br />

che il R. C. Casalpalocco<br />

ha organizzato l’edizione 2010<br />

del Premio, potendola indirizzare<br />

verso giovani del nostro territorio.<br />

Premio che ha interessato quest’anno<br />

gli Istituti del XIII Municipio.<br />

La assegnazione delle borse di<br />

studio: sette in totale da 1.000<br />

euro cadauna di cui, cinque promosse<br />

dalla Fondazione, più due<br />

finanziate dal club, ha premiato<br />

altrettanti studenti meritevoli, selezionati<br />

dalla preposta commissione.<br />

La cerimonia di consegna delle<br />

borse di studio è stata celebrata<br />

sabato 22 Maggio alle ore 10 al<br />

Salone dei Congressi dell’ Airport<br />

Palace Hotel di Ostia e ha<br />

visto protagonisti: Monica Campelli<br />

4D Liceo Scientifico Democrito;<br />

Lorenzo Guetti 4F<br />

Psico Pedagogico Anco Marzio;<br />

Giulia Ruscito 5F Liceo Scientifico<br />

A. Labriola; Massimiliano<br />

Lucidi 3B Liceo Scientifico F.<br />

Enriques; Giulia Chang 4C<br />

26 Litoralegiugno2010<br />

ROTARY CLUB - ROMA CASALPALOCCO<br />

Premio Tullio Fazi<br />

C o r s o<br />

O d o n t o -<br />

t e c n i c o<br />

C.Urbani;<br />

Gianluca<br />

di Pietro<br />

5 B<br />

G.Verne;<br />

Massimo<br />

Spiga 1C<br />

Istituto P.<br />

T o s c a -<br />

nelli.<br />

Alla manifestazione sono intervenuti<br />

il presidente del Consiglio<br />

del XIII Municipio, il Colonnello<br />

dei Carabinieri del Gruppo<br />

di Ostia e altre autorità, oltre ai<br />

dirigenti del Rotary International,<br />

Distretto 2080.<br />

Ha aperto la celebrazione il Cav.<br />

Augusto Ciafrei presidente del<br />

Rotary Club Roma Casalpalocco,<br />

con una breve presentazione del<br />

Rotary, illustrandone i suoi fondamenti<br />

e i quattro punti che ne<br />

sintetizzano lo scopo. Al primo<br />

posto: “promuovere lo sviluppo<br />

dei rapporti interpersonali intesi<br />

come opportunità di servizio” .<br />

Ha poi proseguito illustrandone<br />

le attività preminenti: lo sviluppo<br />

e attuazione di progetti umanitari;<br />

l’organizzazione di convegni<br />

culturali; gli interventi di<br />

sostegno e solidarietà a chi vive<br />

in condizioni più disagiate.<br />

Ha poi fatto seguito l’intervento<br />

del Dott. Luciano di Martino,<br />

Governatore Distretto 2080 Rotary<br />

International “Il Rotary ha<br />

una storia lunga. Il primo Club<br />

nacque a Chicago grazie all’iniziativa<br />

dell’avvocato Paul H.<br />

Harris il 23 Febbraio del 1923.<br />

Oggi è presente in 170 Paesi con<br />

oltre 1.300.000 associati senza<br />

distinzione di etnia, cultura e<br />

credo”, ha detto il Governatore.<br />

Ha poi proseguito: “Fin dal principio<br />

si pone quindi come<br />

gruppo laico e interculturale e la<br />

cerimonia di<br />

apertura del<br />

premio Tullio<br />

Fazi, ha sottolineato<br />

questo<br />

spiccato senso<br />

globale con<br />

uno slancio<br />

e u r o p e i s t a ,<br />

senza nulla togliereall’attenzione<br />

per la<br />

nostra patria.<br />

Il primo Club fondato in Italia risale<br />

al 20 Dicembre 1923 a Milano.<br />

In epoca Fascista la “Associazione”<br />

subì un declino perché<br />

vista con sospetto sia da Mussolini<br />

sia dalla Chiesa proprio a<br />

causa della sua ispirazione internazionale<br />

e laica”.<br />

Da qui a pochi anni si inserisce<br />

la figura del rotariano Omero<br />

Ranelletti che rimise in piedi le<br />

strutture del Club e si adoperò<br />

nel dopoguerra, nell’importante<br />

riavvicinamento col Vaticano.<br />

L’avvocato Pier Giorgio Poddighe<br />

ha invece illustrato la figura<br />

e la vita di Tullio Fazi.<br />

Tullio Fazi, altro rotariano di eccellenza,<br />

ha avuto nella vita nu-


merosi riconoscimenti e meriti<br />

professionali, inoltre, si è distinto<br />

anche per ciò che a noi oggi<br />

preme di più raccontare: l’impegno<br />

nei confronti dei ragazzi.<br />

Rimasto orfano all’età di 14<br />

anni, capì subito le difficoltà di<br />

una vita che non è per forza semplice.<br />

Nel 1952 diventa socio Rotary<br />

Club Roma e ne assume la carica<br />

di Presidente per ben due volte<br />

negli anni ’80, non mancando<br />

mai al perseguimento dei<br />

valori fondamentali di appartenenza.<br />

Già in questo periodo la vivacità<br />

dei gruppi giovani si<br />

faceva sentire, fermento<br />

che si dispiega fino a oggi<br />

nelle azioni rotariane dell’Interact<br />

e del Rotaract.<br />

L’Interact è formata dai<br />

teen-agers che vanno dai<br />

14 ai 18 anni; il Rotaract<br />

da giovani, 18 ai 30.<br />

In questa ricca storia s’inserisce<br />

il premio Tullio Fazi, che<br />

come spiega il Dott. Luciano di<br />

Martino, Governatore Distretto<br />

2080 Rotary International, è un<br />

momento impegno<br />

importante<br />

del Rotary per le<br />

nuove generazioni.<br />

I sette vincitori<br />

del premio sono<br />

stati scelti in base all’intelligenza,<br />

al senso di sacrificio e alla<br />

caparbietà, col buon auspicio nel<br />

perseguimento in futuro delle<br />

proprie capacità. Attitudini queste,<br />

in cui si incarna lo stesso spirito<br />

rotariano.<br />

E’ bello credere e sapere che la<br />

meritocrazia e l’impegno siano<br />

risorse ancora importanti da valorizzare<br />

al meglio.<br />

Litoralegiugno2010<br />

27


Il consiglio<br />

del mese<br />

A giugno le piante offrono ai nostri<br />

occhi uno splendido tripudio<br />

di colori: è questo il mese del<br />

massimo rigoglio vegetativo del<br />

giardino e dell’orto, ma è anche<br />

il mese di massima diffusione<br />

degli insetti.<br />

Piante da esterno:<br />

Continuiamo a mettere a dimora<br />

le giovani piante perenni e annuali,<br />

a lavorare il terreno, a somministrare<br />

concimi granulari e<br />

liquidi per piante da fiore, e concimi<br />

naturali e biologici per le aromatiche<br />

e gli ortaggi. Per le piante<br />

rifiorenti controlliamo la pulizia<br />

e la rimozione dei fiori appassiti<br />

(rose, hibiscus, geranei,<br />

ecc.) spuntando poco sotto la prima<br />

foglia per favorire lo sviluppo<br />

di altri boccioli. Assicuriamo<br />

sempre un buon drenaggio dei<br />

vasi, evitando ristagni d’acqua nei<br />

sottovasi. Raccomandiamo sempre<br />

i trattamenti contro le patologie<br />

da insetti e da funghi<br />

(da effettuare al calar del<br />

sole). Inoltre consigliamo il<br />

trattamento in polvere contro<br />

gli insetti terricoli.<br />

Semine:<br />

Garofano, astro, campanula,<br />

petunia, phlox, zinnia,<br />

calendula, digitale, zucchetta<br />

ornamentale.<br />

Piante da interno:<br />

Se possibile, disponiamo le piante<br />

da interno (comprese bromelie,<br />

orchidee, bonsai e cactus) all’aperto<br />

in posizione ombreggiata,<br />

per favorire la ripresa dallo<br />

shock invernale. Per l’annaffiatura<br />

la regola è sempre quella di annaffiare<br />

abbondantemente quando<br />

il terreno è completamente<br />

asciutto (mediamente<br />

1 o 2 volte a<br />

settimana).<br />

Tappeto erboso:<br />

Eseguiamo ancora<br />

gli sfalci periodici<br />

del prato e le concimazioni<br />

specifiche<br />

ogni 45 giorni. Controlliamovisivamente<br />

le clorosi e le patologie fungine<br />

e applichiamo eventuali trattamenti<br />

fogliari specifici (a foglia<br />

asciutta). Distinguere la quantità<br />

di annaffiatura tra zone le ombreggiate<br />

e quelle soleggiate.<br />

Eugenio Mangiante<br />

e Erica Berton<br />

(Vivai Primaverde)<br />

Litoralegiugno2010<br />

29


azienda leader


Spese ordinarie e straordinarie<br />

negli accordi di separazione<br />

Dott.ssa<br />

Elisabetta Gualandri<br />

Avvocato<br />

Gli accordi di separazione determinano<br />

i tempi e le modalità di<br />

presenza dei figli presso ciascun<br />

genitore, fissando anche la misura<br />

e il modo con cui ciascuno<br />

di essi deve contribuire al loro<br />

mantenimento, alla cura, all’istruzione<br />

ed all’educazione.<br />

Se i genitori non trovano un accordo<br />

consensuale sul punto sarà<br />

il giudice a statuire sulle modalità<br />

di visita, sul contributo al<br />

mantenimento del figlio convivente<br />

con l’altro.Costituisce difatti<br />

principio consolidato nella<br />

giurisprudenza della Cassazione,<br />

ribadito con forza nella nota sentenza<br />

n. 6197 del 22/03/05,<br />

come “in seguito alla separazione<br />

o al divorzio la prole ha<br />

diritto ad un mantenimento tale<br />

da garantirle un tenore di vita<br />

corrispondente alle risorse economiche<br />

della famiglia ed analogo,<br />

per quanto possibile, a<br />

quello goduto in precedenza<br />

(Cass. 2000 n. 15065; 1993 n.<br />

3363).<br />

Le decisioni di vitale importanza<br />

per il futuro dei figli relative<br />

all’istruzione,<br />

all’educazione e alla salute sono<br />

adottate congiuntamente tenendo<br />

conto delle capacità, dell’inclinazione<br />

naturale e delle<br />

aspirazioni dei figli. In caso di<br />

disaccordo la decisione è rimessa<br />

al giudice. Limitatamente<br />

a determinati aspetti, il giudice<br />

può stabilire che i genitori esercitino<br />

la potestà separatamente.<br />

L’assegno è soggetto all’adeguamento<br />

ISTAT annuale.<br />

Tra le varie indicazioni della<br />

sentenza compaiono anche<br />

“spese scolastiche e spese sanitarie”<br />

straordinarie in misura del<br />

50%. Solitamente non si specifica<br />

quali clausole siano previste<br />

nel verbale di separazione sulle<br />

spese straordinarie. Devono o no<br />

essere concordate tra i genitori?<br />

Nei provvedimenti della separazione,<br />

in presenza di figli minori,<br />

è sempre prevista una<br />

somma mensile quale contributo<br />

al loro mantenimento, a carico<br />

del genitore non affidatario. E’<br />

normalmente specificato che entrambi<br />

i genitori contribuiscano<br />

nella misura del 50% alle spese<br />

scolastiche e mediche e che<br />

provvedano, sempre nella misura<br />

del 50%, al pagamento<br />

delle spese straordinarie, da concordare<br />

preventivamente. Bisogna<br />

anche verificare se nel<br />

richiamato provvedimento si<br />

parli di contributo a spese straordinarie<br />

indicate solo genericamente<br />

oppure esse vengano<br />

analiticamente precisate. Gene-<br />

ralmente nelle separazioni giudiziarie<br />

il giudice pone a carico<br />

del genitore non affidatario le<br />

sole spese mediche e di istruzione<br />

(rimanendo così escluse<br />

quelle per sport, vacanze, mezzi<br />

di locomozione ecc.). Nei casi in<br />

cui le parti o il Tribunale non abbiano<br />

previsto le spese di natura<br />

straordinaria, l’assegno di mantenimento<br />

deve ritenersi comprensivo<br />

anche di queste. In tal<br />

caso, non rimane altro che chiedere<br />

al Tribunale (anche se l’altro<br />

genitore non sia d’accordo)<br />

la revisione dei provvedimenti,<br />

con la fissazione del 50 % delle<br />

spese straordinarie a carico dell’altra<br />

parte.<br />

LA DISTINZIONE<br />

TRA SPESE ORDINARIE<br />

E STRAORDINARIE<br />

“Le spese riguardanti il sostentamento<br />

e le cure ordinarie relative,<br />

tra l’altro a prestazioni<br />

sanitarie mutuabili, sono ricomprese<br />

nell’assegno corrisposto<br />

mensilmente a titolo di mantenimento<br />

in quanto aventi carattere<br />

ordinario, mentre le spese determinate<br />

da eventi eccezionali<br />

della vita, comprese quelle riguardanti<br />

la salute, laddove al<br />

contrario si tratti di prestazioni<br />

sanitarie non mutuabili rientrano<br />

tra quelle straordinarie (Tribunale<br />

di Bologna, Cass. Sezione<br />

I, sentenza 7 aprile 2005 n. 925).<br />

.. Laddove le spese straordinarie<br />

non siano diretta conseguenza di<br />

scelte di notevole rilevanza operate<br />

nell’interesse del minore, il<br />

genitore non affidatario ne è tenuto<br />

al pagamento, senza diritto<br />

di intervenire nel processo decisionale<br />

che ha portato alla formazione<br />

della spesa, sempre che<br />

le erogazioni non superano i li-<br />

miti della necessità e della congruenza.<br />

Al contrario, ove le<br />

spese straordinarie trovino il<br />

proprio fondamento in decisioni<br />

di particolare importanza, il genitore<br />

non affidatario ha diritto<br />

ad essere coinvolto a tali scelte.<br />

“.(cfr: sent n. 925 del 2005).<br />

Alla luce della riforma introdotta<br />

con legge n. 54/2006, “genitore<br />

non affidatario”deve<br />

ritenersi il genitore presso cui la<br />

prole non coabita in via stabile.<br />

Nel caso in cui un genitore non<br />

adempia agli accordi presi nell’interesse<br />

dei figli sia riguardo<br />

al diritto di visita che al mantenimento<br />

o ne ostacoli l’esercizio,<br />

il genitore “leso” potrà<br />

ottenere dal Tribunale (ricorso<br />

ex art.709 ter c.p.c) una condanna<br />

del genitore inadempiente<br />

al risarcimento dei danni il quale<br />

potrà essere altresì condannato<br />

ad una sanzione amministrativa<br />

da 75 euro fino a 5.000,00 euro a<br />

favore della cassa delle ammende.<br />

Avv. Elisabetta Gualandri<br />

Via delle gondole 13 Ostia Lido<br />

Riceve per appuntamento L-G.<br />

9.00/17.00 V.9.00-14<br />

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STUDIO LEGALE<br />

GUALANDRI<br />

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Gualandri<br />

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Litoralegiugno2010<br />

31


RECENSIONI<br />

L’Invasione degli Ultratotti<br />

La popstar giallorossa tra calcio e tv<br />

Gianuca Tino<br />

testo// Ilaria Parpaglioni<br />

Gianluca Tino, nato ad Avellino<br />

nel 1976 ma ostiense da sempre,<br />

dopo la laurea in scienze<br />

delle comunicazioni conseguita<br />

alla Sapienza di Roma e<br />

il master a Milano, ha lavorato per la televisione<br />

spagnola prima di trasferirsi a Mediaset<br />

come story editor di fiction di successo<br />

(Distretto di Polizia, Carabinieri, ecc). Nel<br />

suo libro L’invasione degli Ultratotti, l’autore,<br />

che di Totti è coetaneo, coniuga la passione<br />

per il calcio e per la Roma con il suo<br />

interesse per i mezzi di comunicazione ed il<br />

loro uso. Ed ecco che nasce, quindi, una “totteide”<br />

particolare, fatta non solo di racconti<br />

di gloriose gesta calcistiche, di “cucchiai” o<br />

di piccoli misfatti, ma anche di analisi e considerazioni<br />

socio-antropologiche. Il calciatore,<br />

insomma, diventa il pretesto per<br />

ripercorrere il cambiamento di questi ultimi<br />

venti anni di costume, delle mode e delle<br />

manie degli italiani. Il tutto condito da un<br />

forte senso dell’umorismo alla romana. Il<br />

32 Litoralegiugno2010<br />

libro inizia con un prologo che è tutto un<br />

programma: Life is now, e già cominciamo<br />

che il tormentone è cominciato e<br />

gli Ultratotti ci hanno invaso la casa ed<br />

i pensieri. Ma come si è giunti a questo<br />

punto? Il ragazzo che all’inizio degli<br />

anni novanta si allenava timidamente sul<br />

campo di Trigoria, giorno dopo giorno<br />

allenatore dopo allenatore, partita dopo<br />

partita, si è trasformato in un brillante<br />

calciatore, idolo delle masse. Ma che<br />

cosa lo ha trasformato in popstar? Coma<br />

ha fatto il calciatore a diventare, da ragazzo<br />

timido e impacciato, ridicolizzato<br />

da barzellette che ne mettevano spesso<br />

in evidenza l’ignoranza vera o presunta,<br />

un testimonial di spot pubblicitari di<br />

successo corteggiatissimo dai media? E<br />

cosa ha di particolare Francesco Totti rispetto<br />

ad altri calciatori bravi e famosi<br />

per avere tutto questo successo? Gianluca<br />

Tino ne analizza la metamorfosi e suggerisce<br />

delle risposte al suo esploit mediatico, mostrandoci,<br />

attraverso una scrittura leggera e<br />

gustosa, come ormai gli Ultratotti siano fra<br />

di noi e, con ogni probabilità, ci resteranno<br />

ancora a lungo. Sicuramente, secondo l’autore,<br />

il Totti mediatico sopravviverà al Totti<br />

calciatore e di lui sentiremo ancora parlare.


Litoralegiugno2010


Mic.Mar:<br />

la soluzione ideale per il tuo ristorante<br />

(e non solo)<br />

testo// Riccardo Lo Faro<br />

foto// Tommaso V. Ghiglione<br />

Un’azienda che si occupa della distribuzione<br />

per i ristoranti (Mic.Mar) e della vendita<br />

al dettaglio (Michelino Fish).<br />

La Mic.Mar da anni si occupa<br />

della distribuzione del pesce fresco<br />

e surgelati di vario genere sul litorale:<br />

«con pescato locale (Mediterraneo)<br />

ed estero e con altri<br />

giornalieri» - assicura Mario Pazzini<br />

che gestisce la distribuzione<br />

giornaliera per la ristorazione. Nei<br />

mesi scorsi abbiamo iniziato a conoscere<br />

quest’importante azienda<br />

per quanto riguarda la pescheria<br />

Michelino Fish all’Infernetto.<br />

Oggi invece vorremmo parlarvi<br />

della distribuzione che la Mic.Mar<br />

opera per la ristorazione.<br />

«La Mic.Mar è un’azienda di zona<br />

che negli anni ha sempre cercato<br />

di migliorare il servizio e la qualità<br />

del prodotto. È organizzata<br />

per avere una strettissima collaborazione<br />

con il cliente» - aggiunge<br />

Mario. Consegne giornaliere,<br />

sette giorni su sette, anche<br />

p i ù<br />

volte nel<br />

medesimo giorno<br />

: « … sabato c’è chi<br />

ha richiamato quattro<br />

volte! ». La Mic.Mar offre<br />

anche degli importanti servizi integrativi,<br />

come «…gli aiuti per la<br />

cucina: pulizia del pesce (sfilettato,<br />

carpacciato) e frutti di mare<br />

puliti e depurati, essendo provvisti<br />

di un centro di depurazione proprio».<br />

Le sedi sono controllate dall’Asl<br />

periodicamente con prelievi<br />

e controlli sui prodotti, una garanzia<br />

assoluta per i nostri clienti: «la<br />

Asl oramai ci conosce perfettamente,<br />

sa come lavoriamo il prodotto<br />

e come lo manteniamo».<br />

Quando mangiamo pesce sul litorale<br />

spesso non siamo a conoscenza<br />

che potrebbe averlo por-<br />

come funziona il sistema delle ordinazioni?<br />

Per grandi o piccole aziende nel campo della ristorazioni il servizio<br />

è predisposto dall’ufficio ordini con risposta dell’operatore<br />

dalle ore 6.00 alle ore 15.30. Dopo questo orario si attiva<br />

la segreteria, fax ed e-mail. Le ordinazioni partono in continuazione,<br />

anche per piccole quantità visto che la Mic.Mar è in<br />

zona più volte al giorno.<br />

cos’è l’ordine di completamento?<br />

L’ordine di completamento è la possibilità, per il cliente, di<br />

contattare il distributore più volte all’interno dello stesso<br />

giorno lavorativo e ricevere quindi più consegne differenti. «Il<br />

cliente può quindi completare il proprio ordine a seconda dell’effettiva<br />

necessità giornaliera».<br />

tato proprio la Mic.Mar «nella<br />

zona siamo tra i distributori più<br />

grandi». Le zone d’interesse infatti<br />

sono: Capocotta, Cancelli,<br />

Ostia, Infernetto, Casalpalocco,<br />

Acilia, Fiumicino ed Ostia Antica.<br />

Insieme alla ristorazione vengono<br />

serviti, quotidianamente, asili, alberghi,<br />

tavole calde e piccoli punti<br />

come pizzerie a taglio e rosticceria.<br />

«Per fare questo tipo di consegne<br />

operiamo solo in zone limitrofe».<br />

Il rapporto con cliente è importantissimo,<br />

giornaliero… e amichevole.<br />

«Dopo un poco che li serviamo<br />

non istauriamo un rapporto<br />

amichevole, ancor prima che<br />

clientelare: per comprendere ancor<br />

meglio le esigenze di quella o<br />

quest’azienda che ordina da noi».<br />

La Mic Mac non è un’azienda solo<br />

di pesce: «con camion a doppia<br />

temperatura possiamo portare il<br />

congelato di vario genere (pesce,<br />

carni, verdure, preparati) con un<br />

unico scarico», per questo la<br />

Mic.Mar non cura solo da distribuzione<br />

del pesce fresco locale,<br />

bensì si occupa di una varietà di<br />

generi alimentari utili al cliente.<br />

«Abbiamo 700 prodotti differenti<br />

di congelato, Il cliente con una<br />

solo consegna può quindi rice-<br />

Gruppo Michelino Fish<br />

vere molto più che il solo pesce<br />

fresco».<br />

La Mic.Mar è pesce fresco locale<br />

ma anche molto, molto altro... e<br />

sempre a disposizione del cliente.<br />

centro distribuzione ristoranti<br />

Ostia Antica via del collettore<br />

Primario 163/165<br />

tel. 06/56352834<br />

Fax segr. 06/56359364<br />

mic.mar.srl@tiscali.it<br />

Punti vendita fresco<br />

al dettaglio:<br />

Infernetto viale di castel<br />

Porziano 420<br />

Tel. 06/96042315<br />

Ostia Lido<br />

Via della Stella Polare n.28<br />

Tel 06/5696624<br />

Mercato Appagliatore box<br />

Tel 06/5646958<br />

Mercato capo Passero<br />

331/7150157<br />

Punto vendita di prodotti<br />

surgelati:<br />

Ostia Lido via Ludovico<br />

De Filippi 21/23<br />

Tel. 06/5664476<br />

www.michelinofish.com<br />

(prenotazioni direttamente on-line!)<br />

michelinofish@gmail.com<br />

Litoralegiugno2010 35


filosofia & ar marziali<br />

IL KARATE E LA SUA<br />

VALENZA FORMATIVA<br />

Centro d’eccellenza delle Arti Marziali, la Samurai Zen Club di Ostia è impegnata da quaranta anni nella traduzione<br />

dei loro principi millenari in un moderno strumento pedagogico. Il punto di forza del Maestro Berengario è il suo<br />

consolidato metodo di lavoro: adattare i programmi alla persona.<br />

testo// Antonio Carnicella<br />

Proporre il Karate come antidoto ad alcune forme di malessere<br />

sociale non significa accostarlo alle filosofie new age o “à la<br />

carte” oggi in circolazione. Questa disciplina, che si fonda su<br />

una cultura millenaria, è innanzitutto una filosofia. In quanto tale, la<br />

tradizione orientale non la relega al campo della speculazione intellettuale,<br />

ma la considera una pratica di vita rivolta all’individuo nel<br />

suo complesso, quindi una via di autoperfezionamento sia esteriore<br />

che interiore. È su queste basi che, al pari di altri educatori di ogni ordine<br />

e grado, il maestro di Karate può svolgere un ruolo importante<br />

per disinnescare quelle difficoltà di origine psicologica e sociologica<br />

che riguardano un numero sempre crescente di ragazzi. Stiamo parlando<br />

di malesseri come i disturbi comportamentali, l’ipocinesi e<br />

l’obesità infantile che, in casi estremi, soprattutto se non contrastati<br />

in maniera rapida ed efficace, possono degenerare in patologie.<br />

Rispetto ad altre discipline sportive, il Karate porta avanti obiettivi<br />

formativi che riguardano ogni ambito della personalità: morfologicofunzionale,<br />

intellettivo-cognitiva, affettivo-morale, socio-culturale.<br />

Vista l’importanza che ha assunto lo sport nella vita quotidiana, l’elemento<br />

guida nella scelta della palestra (dojo) più opportuna dovrà essere<br />

la preparazione degli insegnanti e la passione con cui questi<br />

fanno il proprio lavoro. Come ogni ambito della società contempo-<br />

PERché ScEGLIERE IL KARATE<br />

- Accompagna la crescita ossea<br />

- Rinforza la muscolatura<br />

- Favorisce la corretta postura<br />

- Favorisce l’equilibrio fisico ed<br />

il coordinamento psicomotorio<br />

- Migliora le funzionalità dell’apparato<br />

- Cardio-circolatorio e respiratorio<br />

- Fornisce regole di comportamento basate<br />

sul rispetto reciproco e sulla salvaguardia della salute<br />

migliora il controllo dell’impulsività e dell’emotività<br />

- Infonde motivazioni, fiducia e sicurezza<br />

- Stimola la solidarietà, la collaborazione, la cooperazione<br />

36 Litoralegiugno2010<br />

ranea, infatti, anche la pratica del Karate può essere inquinata dal<br />

perseguimento di obiettivi commerciali. Sotto questo profilo, la Samurai<br />

Zen Club di Ostia è sinonimo di garanzia. Nella sua quarantennale<br />

attività, il Maestro Berengario ha allenato decine di campioni<br />

e, soprattutto, svolto attività formativa su migliaia di ragazzi. Sulla<br />

base dell’esperienza maturata lavorando sulla singola persona, è<br />

giunto alla conclusione che la mancanza di sicurezza nei propri<br />

mezzi, e quindi il bisogno di essere riconosciuti e confortati, è molto<br />

spesso alla base sia del comportamento aggressivo tipico del bullismo<br />

sia della carenza di movimento che finisce per portare i ragazzi all’obesità.<br />

Il consolidato metodo di lavoro del Maestro mira al recupero dell’attenzione<br />

dei ragazzi, allontanandoli dalle distrazioni, ed a renderli<br />

consapevoli del sistema di regole in cui si stanno inserendo, motivandoli.<br />

In questo modo, l’Arte Marziale, ancora prima che strumento<br />

di difesa, è un’educazione alla sensibilità ed alla scoperta di se<br />

stessi, del proprio corpo e delle proprie sensazioni fisiche. Il suo impatto<br />

nei confronti dell’aggressività del cosiddetto “bullo” non è<br />

quello di amplificarla, bensì di permetterne lo sfogo riconducendola<br />

nei limiti di un comportamento socializzato. Allo stesso modo, anche<br />

i ragazzi che tendono a rinchiudersi nell’indolenza trovano nel dojo<br />

un contesto amichevole in cui esprimersi. Per tutti i praticanti in generale,<br />

il risultato vuole essere il potenziamento sia delle capacità<br />

motorie che dell’autocontrollo, la maturazione della fiducia in se<br />

stessi e il miglioramento del modo di relazionarsi agli altri.<br />

VII° TROFEO cKc<br />

Santa Marinella 25/4/2010<br />

Risultati:<br />

Juniores Maschile<br />

Categoria fino a 76 kg, 1° Trimonti<br />

2° Yazdaian<br />

Categoria fino a 90 1° Guidoni<br />

Juniores Femminile<br />

Categoria fino a 68 kg, 1° Palazzini


la bellezza della salute


La comunicazione<br />

con la musica<br />

In redazione arrivano domande<br />

circa l’utilità della musica<br />

per i bambini. Lei cosa ne<br />

pensa?<br />

Far ascoltare la musica ai bambini<br />

è un mezzo per aiutarli nel<br />

proprio percorso di crescita. La<br />

musica, infatti, aiuta a consolidare<br />

il processo di comunicazione,<br />

favorisce la creazione di<br />

nuove relazioni sociali ed aiuta i<br />

bambini ad appropriarsi sempre<br />

di più dei loro movimenti corporei.<br />

Tutto ciò contribuisce a far<br />

sviluppare l’autostima dei bambini<br />

e a gettare le basi per una<br />

persona che, in futuro, avrà a<br />

cuore il proprio benessere.<br />

Quindi che utilità ha l’ascolto<br />

della musica?<br />

Ascoltare musica aumenta il livello<br />

di benessere psico fisico e<br />

ho sentito dire spesso che il<br />

teatro aiuta i timidi o gli aggressivi.<br />

Lei cosa ne pensa?<br />

Il teatro è un’attività indispensabile,<br />

è una scuola di vita importantissima.<br />

È importante<br />

frequentarlo sia come spettatore<br />

che come attore. Non è importante<br />

se sia il teatro del professionista<br />

o dell’amatore. Il teatro<br />

crea una dimensione unica che ci<br />

permette di far emergere il meglio<br />

di noi stessi. Il timido ha<br />

così il mezzo per “recitare” la<br />

per questo che è un elemento<br />

fondamentale per il setting tera-<br />

A colloquio con...<br />

Dott. Pierpaolo Valerio<br />

Psicologo del lavoro<br />

Personal coach<br />

sua disinvoltura ad essere estroverso,<br />

l’aggressivo o l’emotivo<br />

“reciteranno” la loro calma.<br />

Quindi recitare a cosa serve?<br />

Recitare ci permette di essere<br />

migliori o comunque di essere<br />

diversi da come normalmente<br />

siamo. Ci da una licenza incredibile<br />

e senza tante spiegazioni od<br />

esercitazioni noi siamo li ed hic<br />

et nunc – qui ed ora - “recitando”<br />

siamo in un altro modo. L’effetto<br />

che avrà dentro di noi questo<br />

A colloquio con...<br />

Dott.ssa Ombretta Marasco<br />

Psicologo clinico e di comunità<br />

Psicoterapeuta<br />

peutico. Infatti<br />

lavorare con la<br />

musica permette<br />

di sviluppare<br />

parti di sé non<br />

ancora valorizzate,<br />

in modo diretto<br />

in cui non<br />

sempre è necessario<br />

l’uso della<br />

parola. Rappresenta<br />

anche un<br />

modo per riconoscereemozioni<br />

e bisogni<br />

ed aiuta i bambini<br />

ad attivarsi<br />

per soddisfarli;<br />

dunque, la musica<br />

contribuisce<br />

a migliorare la<br />

qualità della vita.<br />

Lei che uso ne fa e a chi lo consiglierebbe?<br />

“fare-finta” è incredibile e ci permette<br />

di considerare anche altri<br />

modi di essere e di migliorarci.<br />

Lei a chi lo consiglierebbe?<br />

Sicuramente i bambini sono bravissimi,<br />

loro non hanno tanti<br />

schemi che gli impediscono di<br />

provare ad essere persone diverse,<br />

migliori, quindi loro riescono<br />

meglio ed ottengono<br />

buoni risultati, più immediati, rispetto<br />

ai grandi. Il teatro lo consiglio<br />

a tutti, anche agli adulti. Io<br />

La musica aiuta i pazienti ad entrare<br />

in contatto con sé stessi in<br />

modo profondo, facilitando il<br />

dialogo interiore ed aiutandoli ad<br />

esprimere più facilmente le proprie<br />

emozioni. Durante i miei incontri,<br />

spesso, faccio ascoltare<br />

della musica che aiuta a rilassarsi<br />

ed è di sottofondo a delle<br />

visualizzazioni. Questa tecnica<br />

ha come obiettivo quello di focalizzare<br />

e sbloccare delle difficoltà<br />

o delle risorse in un<br />

particolare stato psico emotivo.<br />

Utilizzo la musica per facilitare<br />

la creazione di un canale di comunicazione<br />

diretto con sé<br />

stessi.<br />

Via Angelo Olivieri, 34<br />

00122 Ostia Lido - Roma<br />

Tel. cell. 349.8423298<br />

La formazione<br />

con il teatro<br />

lo uso di continuo nei gruppi che<br />

ho in formazione proprio perché<br />

è lo strumento principe per “dare<br />

forma” ai modi di essere migliori<br />

delle persone. Il consiglio è che<br />

non si inizia mai troppo presto e<br />

mai troppo tardi. Il teatro va iniziato<br />

quando lo sentiamo dentro<br />

di noi. La frase “magari faccio<br />

un po’ di teatro” equivale a<br />

“magri è arrivato il tempo di essere<br />

una persona migliore”.<br />

pierpaolo.valerio@email.com<br />

Tel. cell. 347.7021820<br />

Litoralegiugno2010<br />

39


la bellezza della salute<br />

Disturbi circolatori in gravidanza<br />

Disturbi come pesantezza e tensione nelle gambe, formicolii notturni, gonfiore di piedi e caviglie, vene varicose<br />

che compaiono rapidamente o che ulteriormente s’ingrossano: questi sono i sintomi tipici di donne che soffrono di<br />

disturbi vascolari in gravidanza.<br />

I disagi della futura mamma sono in particolar modo accentuati durante il periodo estivo; le calde temperature causano un maggiore stress<br />

al sistema circolatorio delle gambe, in particolare al circolo venoso superficiale.<br />

40 Litoralegiugno2010<br />

IN GRAVIDANZA I DISTURBI VAScOLARI SONO MOLTO FRE-<br />

QUENTI: PERché?<br />

Per molte donne, la gravidanza costituisce un “terreno fertile” sul quale possono<br />

esordire uno o più disturbi a carico del sistema vascolare. Il progesterone, ormone<br />

che nei nove mesi circola in quantità superiori al normale, agisce sulle pareti dei<br />

vasi sanguigni con un effetto vasodilatatore. Inoltre, l’utero materno esercita una<br />

azione compressiva sull’inguine, punto di passaggio delle grosse vene che portano<br />

il sangue dalle gambe verso il cuore. Ne deriva un aumento della pressione venosa<br />

sia profonda che superficiale degli arti inferiori, con rallentamento del<br />

flusso venoso e linfatico.<br />

I SINTOMI PIU’ cOMUNI<br />

La presenza di varici, disturbo molto comune e spesso ereditato,<br />

è dovuta all’indebolimento della parete di uno o più<br />

tratti venosi. È assai comune che uno stadio iniziale ‘esploda’<br />

manifestandosi proprio in gravidanza. Negli ultimi mesi, in<br />

particolare, il sistema venoso delle gambe della futura<br />

mamma è messo a dura prova ed eventuali tratti più deboli<br />

delle pareti delle vene cedono, causando la formazione<br />

di varici.<br />

Il rallentamento del flusso venoso e linfatico causa inoltre<br />

un importante stravaso di liquidi, che si traduce in un forte<br />

gonfiore e nella ben nota sensazione di pesantezza o dolore.<br />

LA RIABILITAZIONE VAScOLARE PER cOMBATTERE I DISTURBI VENOSI IN GRAVIDANZA<br />

Se passeggiate giornaliere e riposo con le gambe sollevate da un cuscino non dovessero bastare, può essere d’aiuto un programma terapeutico<br />

di riabilitazione vascolare.<br />

Eseguita attraverso specifiche apparecchiature elettromedicali che agiscono direttamente sul sistema circolatorio, la riabilitazione<br />

vascolare ha lo scopo di sostenere il ritorno venoso superficiale e profondo, permettendo alla donna di affrontare la gravidanza nelle<br />

migliori condizioni circolatorie possibili.<br />

La riabilitazione vascolare rappresenta un’ottima terapia di prevenzione per donne particolarmente predisposte, nonché una efficace contromisura<br />

alla progressione di disturbi vascolari evitando l’assunzione di farmaci.<br />

Essa rappresenta, inoltre, un’ottima soluzione per contrastare la comparsa degli inestetismi conseguenti alla sofferenza del micro-circolo, come<br />

la lipodistrofia (cellulite), la cui insorgenza è pressoché inevitabile in gravidanza. I risultati della riabilitazione vascolare in gravidanza saranno<br />

quindi non soltanto funzionali, ma anche estetici.<br />

di Francesco Artale, Specialista in Angiologia e Chirurgia Vascolare<br />

MED & TEch S.r.l.<br />

Via delle Baleniere 91 – Ostia<br />

Via Michele Mercati 38 – Roma,<br />

Corso Vercelli 7 – Milano<br />

Tel 065640488<br />

www.med-tech.it - info@med-tech.it - www.studioartale.eu


Ricevuta la lettera abbiamo<br />

chiesto consiglio al nostro specialista<br />

in chirurgia plastica, il<br />

dott. Andrea Garelli.<br />

che cosa consiglierebbe a questa<br />

nostra lettrice?<br />

Nella lettera ci sono tutte le informazioni<br />

utili per consigliarle<br />

l’unico trattamento possibile al<br />

suo “disagio”: la Liposcultura.<br />

cos’è la liposcultura?<br />

È l’evoluzione della liposuzione<br />

tradizionale o lipoaspirazione<br />

dove l’unico obiettivo era la riduzione<br />

del volume aspirando<br />

del grasso profondo senza preoccuparsi<br />

del rimodellamento corporeo.<br />

Oggi con la liposcultura<br />

superficiale miriamo a modellare<br />

il profilo corporeo togliendo soltanto<br />

gli accumuli e se necessario<br />

reinserendo il grasso nelle<br />

zone depresse.<br />

Il risultato e’ una vera e propria<br />

scultura del profilo della zona<br />

trattata, fino alla sua riduzione ad<br />

una forma perfetta, ed è permanente.<br />

come viene aspirato il grasso?<br />

Si effettuano delle piccole incisioni<br />

(3/4 mm) in specifiche aree<br />

a seconda delle zone da trattare,<br />

solitamente dove è possibile nascondere<br />

le cicatrici con slip e<br />

costume da bagno, nelle quali si<br />

inseriscono delle cannule nel tessuto<br />

sottocutaneo collegate ad un<br />

sistema in aspirazione.<br />

La cannula è guidata dalla mano<br />

del chirurgo con un movimento<br />

di vai e vieni in modo da eliminare<br />

il grasso indesiderato con il<br />

minore danno possibile sui tessuti<br />

circostanti.<br />

La scelta del calibro delle can-<br />

testo// Riccardo Lo Faro<br />

A colloquio con...<br />

Dott. Andrea Garelli<br />

Specialista in<br />

chirurgia Plastica<br />

Ricostruttiva ed Estetica<br />

“Ho 27 Anni e da sempre combatto con la silhouette del mio corpo.<br />

Dieta, palestra e massaggi non sono riusciti ad eliminare quei cuscinetti<br />

da cosce fianchi e glutei; vorrei precisare che non sono in sovrappeso<br />

ho solo accumuli localizzati… cosa posso fare?”<br />

nule e delle aree di intervento<br />

sono assolutamente ad personam,<br />

proporzionalmente ai volumi<br />

adiposi in accumulo su cui<br />

intervenire. È fondamentale che<br />

il chirurgo effettui una visita accurata<br />

al/la paziente stimando<br />

le condizioni e le cause del’accumulo<br />

adiposo e le caratteristiche<br />

corporeo strutturali per poter<br />

progettare correttamente l’intervento.<br />

che tipo di anestesia è consigliata?<br />

Dipende dalla<br />

quantità di<br />

grasso da aspirare,<br />

dalle condizioni<br />

fisiche<br />

della paziente e<br />

dalle zone da<br />

trattare. In ogni<br />

caso viene effettuataun’anestesia<br />

locale,<br />

dapprima con<br />

piccoli quantitativi di anestetico<br />

nei punti dove verranno praticate<br />

le incisioni, successivamente tramite<br />

l’infiltrazione di una soluzione<br />

acquosa contenente<br />

anestetico locale e farmaci che<br />

garantiscono una maggiore precisione<br />

operatoria e una minima<br />

perdita di sangue nelle aree corporee<br />

in esame prima del processo<br />

di aspirazione.<br />

Spesso a questa è abbinata una<br />

sedazione che provoca una lieve<br />

perdita di coscienza che permette<br />

al paziente di non sentire alcun<br />

dolore e di respirare autonomamente.<br />

Devo ricoverarmi?<br />

Normalmente si effettua in day<br />

surgery ma dipende sempre dalla<br />

Che cos’è la<br />

LIPOScULTURA<br />

quantità di grasso<br />

aspirato e dalle<br />

condizioni fisiche<br />

della paziente.<br />

Dopo avrò dolore?<br />

Punti?<br />

come devo comportarmi?<br />

Il dolore lo può<br />

avvertire per<br />

24/48 ore invece<br />

quello che può<br />

persistere per 5/7<br />

giorni è un senso di gonfiore e<br />

fastidio nel camminare o svolgere<br />

le normali attività quotidiane,<br />

il tutto controllabile con la<br />

terapia antidolorifica e antibiotica<br />

post operatoria che le verrà<br />

prescritta prima della dimissione.<br />

Molto importante per la riduzione<br />

del gonfiore e dolore è indossare<br />

una guaina compressiva<br />

elastica per un tempo variabile.<br />

I punti di sutura verranno tolti<br />

dopo 10/12 giorni.<br />

Non dovrà effettuare sforzi per<br />

10/15 giorni e dovrà eseguire un<br />

ciclo di massaggi linfodrenanti e<br />

modellanti.<br />

Quali sono le complicanze?<br />

Le complicanze si dividono in<br />

complicanze locali (irregolarità,<br />

macchie cutanee, parestesie ed<br />

infezioni locali) e complicanze<br />

sistemiche (emorragie, infezioni,<br />

tromboembolie). Fortunatamente<br />

sono molto rare e nessuna di<br />

queste irreversibile se l’intervento<br />

è stato eseguito da chirurghi<br />

plastici esperti in strutture<br />

adeguate ed abilitate .<br />

Quello che spesso si legge e<br />

sente dai mass media è frutto soltanto<br />

di fraintendimenti tra medico<br />

e paziente e da interventi<br />

eseguiti da chirurghi non specialisti<br />

o in ambienti non idonei.<br />

Un ultimo consiglio a chi sta<br />

pensando di effettuare un intervento<br />

di chirurgia estetica…<br />

non esistono miracoli in medicina<br />

tantomeno in chirurgia estetica<br />

quindi, prima di sottoporvi<br />

ad un intervento, è fondamentale<br />

capire se il risultato desiderato è<br />

compatibile con quello raggiungibile.<br />

Via del Mar Giallo, 20 - Ostia Lido<br />

Tel. 06.56368500<br />

e-mail: andreagarel@tiscali.it<br />

Litoralegiugno2010<br />

41


la bellezza della salute<br />

La deambulazione<br />

A conclusione degli argomenti<br />

trattati nei mesi precedenti, riguardanti<br />

la deambulazione,<br />

chiediamo al Dott. Sasan di<br />

parlarci del centro di gravità<br />

corporeo per enfatizzare<br />

come un errato appoggio<br />

del piede può essere<br />

la causa di una<br />

discopatia lombare.<br />

Il Centro di gravità<br />

Corporeo rappresenta<br />

la forza peso,<br />

elemento determinato<br />

dell’esistenza<br />

dell’attrazione gravitazionale<br />

terrestre.<br />

Come ogni forza, anch’essa<br />

ha una direzione<br />

ed un senso.<br />

Esaminando l’insieme<br />

corporeo, il C.d.G. può<br />

essere considerato la<br />

risultante della forza<br />

peso di ciascuna componente<br />

organica (cranio,<br />

tronco, arti).<br />

Ognuna di queste porzioni<br />

corporee contribuisce a<br />

determinare un decentramento<br />

del centro di gravità<br />

in modo peculiare e per<br />

un’entità proporzionale alla<br />

sua massa (peso/volume)<br />

rapportata all’intero organismo.<br />

Siamo tutti d’ac-<br />

42 Litoralegiugno2010<br />

cordo che la 3°<br />

vertebra lombare<br />

rappresenta il centro<br />

di convergenza<br />

di tutte le forze.<br />

Sulla base<br />

di ques<br />

t e<br />

considerazioni,<br />

diviene evidente<br />

come<br />

tutto ciò che<br />

si trova al di<br />

sotto è sospeso<br />

ad un punto di<br />

sostegno, effetto<br />

di decompressione<br />

discale L3-<br />

L4, L5 ed L5-<br />

S1 ( I Sacrale)<br />

ciò avviene<br />

solo in presenza<br />

di un<br />

testo// Ilaria Parpaglioni<br />

A colloquio con...<br />

Sasan Nazarieh<br />

Terapista<br />

specialista della riabilitazione<br />

normale gradiente addomino –<br />

toracico, modulato dal diaframma<br />

che traduce il peso assiale<br />

in un vettore multi<br />

direzionale.<br />

Quindi L3 potrà mantenere il suo<br />

ruolo di ripartitore centro di convergenza<br />

di tutte le forze: ciò avviene<br />

solo in presenza di un<br />

normale gradiente addominodiaframmatico<br />

e toraco-diaframmatico,<br />

rappresentato dalla linea<br />

anteriore.<br />

Diamo quindi un’occhiatina<br />

anche alla C3. (III Cervicale).<br />

Sono altrettanto indiscutibili, da<br />

un punto di vista pressorio, le<br />

unità torace e bacino; altrettanto<br />

fondamentali sono le inserzioni<br />

del diaframma per il loro effetto<br />

sul rachide lombare, proprio<br />

sulla giunzione dorso-lombare<br />

“zona muta”, definita da Littlejohn<br />

zona emodinamica.<br />

Pensate ad un bilanciere avente<br />

fulcro su D12-L1 ( XII Dorsale):<br />

- Se la forza di trazione è eccessiva<br />

o la resistenza troppo cedevole,<br />

avremo un’iperlordosi<br />

alta;<br />

- Contrariamene una resistenza<br />

eccessiva da parte del rachide o<br />

un deficit muscolare diaframmatico,<br />

avremo una ipercifosi<br />

bassa.<br />

E’ evidente che il diaframma ricopre<br />

un ruolo fondametale nel<br />

mantenere la statica ed è un ripartitore<br />

pressorio sui visceri; favorisce<br />

inoltre il ritorno linfatico<br />

e la peristalsi intestinale (gonfiore).<br />

Vorrei concludere questo mio lavoro<br />

affermando che la linea<br />

centrale di gravità rapportata alle<br />

tre tipologie di J. M. Littlejohn,<br />

è un’entità che non può assolutamente<br />

essere considerata fissa o<br />

immobile nello spazio e nel<br />

tempo. Essa invece è l’adattamento<br />

risultante di tutte le forze<br />

interne ed esterne, agenti al fine<br />

di conservare lo stato di equilibrio<br />

in funzione delle variazioni<br />

posturali corporee statiche e dinamiche.<br />

In considerazione dei principi<br />

meccanici e neuromuscolari, il<br />

metodo amplicettivo podalico<br />

sperimentato è anche rispettoso<br />

dei principi del Dr. A.T. Still: è<br />

vero che agisce utilizzando un<br />

artifizio esterno, ma esso deve<br />

essere inteso però come “modificazione<br />

fisica del suolo” e non<br />

come sostegno passivo degli<br />

archi del piede; capace quindi di<br />

reindirizzare la normale sequenza<br />

del passo e della corsa.<br />

Studio F.O.R.<br />

V.le della Marina, 9<br />

00122 Ostia Lido - Roma<br />

Tel. 06.5600749


Negli ultimi anni si sta diffondendo<br />

sempre maggiormente<br />

l’uso dei videoterminali (VDT)<br />

in ogni settore lavorativo e certamente<br />

il numero di persone<br />

che utilizzano i VDT è destinato<br />

ad aumentare nel futuro.<br />

Gli operatori che lavorano al<br />

VDT, in alta percentuale di<br />

casi, lamentano un affaticamento<br />

visivo.<br />

Dott. Panarello ci può illustrare<br />

le cause di tale sintomatologia.<br />

La sintomatologia riferita è ben<br />

conosciuta, comprende annebbiamento<br />

visivo, astenopia, arrossamento<br />

congiuntivale,<br />

cefalea frontale e temporale, lacrimazione,<br />

bruciore, fotofobia<br />

,sdoppiamento delle immagini.<br />

La patogenesi dei disturbi accusati<br />

dai videoterminalisti viene<br />

messa in relazione a:<br />

1) fattori ergonomici ambientali:<br />

illuminazione non idonea,<br />

distanza di lavoro non omogenea.<br />

2) problematiche inerenti il<br />

video: affollamento dei caratteri<br />

e scarsa definizione degli stessi,<br />

rifiessi sullo schermo, contrasto<br />

negativo.<br />

3) preesistenti vizi della refra-<br />

testo// Riccardo Lo Faro<br />

A colloquio con...<br />

Dott. Gianfranco<br />

Panarello Muscolino<br />

Specialista in clinica Oculistica<br />

e chirurgia Oculare<br />

zione non corretti con lenti, alterazioni<br />

della motilità oculare,<br />

alterazione quali-quantitativa del<br />

film lacrimale.<br />

come poter usare più correttamente<br />

i videoterminali ?<br />

Riguardo ai primi due punti sono<br />

importanti:<br />

L’illuminazione del piano di lavoro<br />

tra 300-500 lux.<br />

La luminanza generale non superiore<br />

a 200 sc/m e con rapporto<br />

di luminanza debole all’interno<br />

del campo visivo lavorativo.<br />

Uso di più lampade a bassa luminanza<br />

piuttosto che una sola ad<br />

L’OCCHIO<br />

e i videoterminali<br />

alta luminanza.<br />

Sorgenti di luce naturali (porte e<br />

finestre ) disposte lateralmente al<br />

posto di lavoro, mai di fronte o di<br />

spalle ad esso.<br />

Video munito di schermo polarizzato<br />

e posizionato alla stessa<br />

altezza degli occhi ad una distanza<br />

di circa 50 cm.<br />

Per ridurre gli stress accomodativi<br />

sono necessarie numerose<br />

pause e tempi di diversificazione<br />

dal lavoro, la legge 626/94 prescrive<br />

15 min. di pausa ogni 2<br />

ore di applicazione continuativa<br />

ai VDT.<br />

Riguardo al terzo punto è importante<br />

una visita oculistica com-<br />

pleta per correggere eventuali<br />

vizi di refrazione (astigmatismo,<br />

miopia, ipermetropia e presbiopia)<br />

con lenti adeguate; controllare<br />

il film lacrimale per la cui<br />

alterazione, spesso correlata al<br />

microclima ambientale (temperatura,<br />

umidità, ventilazione ecc.),<br />

può essere utile instillare colliri<br />

in grado di ripristinare la componente<br />

acquosa del film lacrimale<br />

e di mantenere bassa la viscosità;<br />

controllare il senso cromatico e<br />

la motilità oculare, escludere la<br />

presenza di patologie quali glaucoma,<br />

cataratta, alterazioni importanti<br />

della cornea e della<br />

retina.<br />

Litoralegiugno2010<br />

43


la bellezza della salute<br />

AL SOLE…<br />

con un’attenzione in più<br />

Abbiamo intervistato la<br />

Dott.ssa caterina catricalà<br />

dermatologa Direttore del Dipartimento<br />

di Dermatologia<br />

Oncologica presso l’Istituto S.<br />

Gallicano di Roma. In prossimità<br />

dell’estate pensiamo di<br />

far cosa utile ai lettori.<br />

Quando bisogna recarsi dal<br />

medico dermatologo per controllare<br />

i nevi? E a che età è<br />

consigliabile?<br />

Senz’altro dopo i 18 anni, con<br />

particolare attenzione ai nei dei<br />

piedi che sono più a rischio, nonchè<br />

tutti quelli che presentano<br />

delle modificazioni evidenti, da<br />

piatti diventano rilevati, cambiano<br />

nei bordi, nel colore e nelle<br />

dimensioni nel giro di 3/6 mesi,<br />

un anno. I soggetti a rischio sono<br />

:quelli con fototipo chiaro, presenza<br />

di efelidi e lentiggini, elevato<br />

numero di nevi melanocitici<br />

( più di 50), presenza di nevi melanocitici<br />

atipici, nevi congeniti<br />

grandi , familiarità per melanoma<br />

(1 o più casi di melanoma<br />

nell’ambito della propria famiglia)<br />

ed infine i soggetti che<br />

hanno già avuto un pregresso<br />

melanoma.<br />

Quali sono i fattori che provocano<br />

nella pelle la comparsa<br />

dei nei cosiddetti “ pericolosi”?<br />

Non si sa<br />

Il sole, è veramente nocivo,<br />

44 Litoralegiugno2010<br />

negli adulti, ma anche nei<br />

bambini?<br />

È sicuramente dimostrato dai<br />

numerosi studi effettuati sia in<br />

Italia che all’estero che le<br />

scottature nell’infanzia possano<br />

creare un terreno favorevole<br />

per l’insorgenza del<br />

melanoma nell’età adulta. Per<br />

cui si raccomanda sempre una<br />

protezione totale e l’esposizione<br />

al sole dalle ore le 8,30<br />

alle 12,00 e dalle 16,00 in poi.<br />

Un fattore ambientale di rischio<br />

è l’esposizione intensa<br />

ed intermittente ai raggi ultravioletti<br />

(lampade solari).<br />

Nell’ eventualità che un genitore<br />

abbia avuto problemi<br />

di “nei maligni”, deve preoccuparsi<br />

per i figli? Possono<br />

essere più esposti degli<br />

altri soggetti a questa particolare<br />

patologia?<br />

Se per nevi maligni si intende<br />

il melanoma preciso: che non<br />

si eredita il melanoma, ma un<br />

rischio più alto di svilupparlo.<br />

Esiste un 10% dei pazienti<br />

che ci riferisce di avere almeno<br />

un familiare affetto da<br />

melanoma; noi oggi siamo in<br />

grado anche di studiare l’eventuale<br />

mutazione più frequente<br />

che è quella di un gene che si<br />

chiama CDK o N2A.<br />

Secondo lei, oggi più di ieri si<br />

riscontrano dei nei maligni? O<br />

testo// Ilaria Parpaglioni<br />

A colloquio con...<br />

Dott.ssa caterina catricalà<br />

Direttore del dipartimento<br />

di Dermatologia Oncologica<br />

Istituto San Gallicano<br />

la percentuale è uguale?<br />

L’incidenza di Melanoma Cutaneo<br />

è in aumento in tutto il<br />

mondo.<br />

Per quale motivo?<br />

Probabilmente per fattori am-<br />

UNA FAcOLTÁ DI “VETERINARIA” ALLA VITTORIO EMANUELE?<br />

Lo sgombero della cappella occupata della ex colonia Vittorio Emanuele III,<br />

avvenuto nei giorni scorsi, speriamo fortemente che rappresenti il primo passo<br />

verso una reale valorizzazione della struttura e verso la creazione di un polo<br />

universitario. La proposta che verrà sottoposta ai nostri amministratori sarà quella<br />

di istituire nell’edificio una importante e prestigiosa facoltà universitaria<br />

di Veterinaria. Oggi molti giovani della nostra città e della nostra regione che intendono<br />

intraprendere questo percorso universitario sono costretti a trasferirsi a Perugia.<br />

bientali e comportamentali.<br />

La scienza è andata avanti?<br />

Si, sia per quanto concerne la<br />

diagnostica non invasiva, sia per<br />

quanto concerne la terapia medica<br />

e chirurgica.<br />

Ci auguriamo che questa opportunità per lo sviluppo culturale ed economico dell’intero municipio sia realizzata

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