Scarica pdf - Museo Tridentino di Scienze Naturali
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38 Peresani et al. Gli inse<strong>di</strong>amenti epigravettiani al Palughetto<br />
male. Il ritocco è totale su 7, parziale sui rimanenti 5, nella<br />
maggior parte dei casi profondo (9), marginale in un caso,<br />
leggermente più profondo nei 2 restanti. Lo spessore del<br />
dorso coincide quasi sempre con lo spessore massimo della<br />
lamella (10).<br />
L’attività <strong>di</strong> confezionamento e ripristino delle armature<br />
in situ è testimoniata da supporti lamellari abbandonati<br />
in uno stato <strong>di</strong> parziale lavorazione e da <strong>di</strong>verse decine<br />
<strong>di</strong> microbulini provenienti da US1 e dal terreno rimaneggiato.<br />
I dorsi in fabbricazione sono 3, presentano ritocco<br />
<strong>di</strong>retto totale (2) o parziale (1), profondo (2) o marginale<br />
(1). Sui microbulini, è stata condotta un’analisi morfotecnica<br />
che ha tenuto conto del grado <strong>di</strong> lateralizzazione<br />
(Tab. 8). Dei 60 esemplari inizialmente censiti, uno è stato<br />
classificato come scheggia <strong>di</strong> fabbricazione <strong>di</strong> incavo, staccatasi<br />
prima della formazione del piquant-trièdre durante<br />
la progressione dell’intaccatura. I microbulini presentano<br />
spesso forme irregolari (carattere bene visibile sui mb <strong>di</strong>stali)<br />
e <strong>di</strong>mensioni maggiori rispetto alla me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quelli<br />
sauveterriani, come emerge dal confronto con i manufatti<br />
<strong>di</strong> Casera Lissandri 17 (Peresani et al. 2009c). La larghezza<br />
presenta una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 8,5 mm (misurata su 56 esemplari;<br />
quella dei prodotti laminari calcolata su 62 esemplari è 12,6<br />
mm), mentre lo spessore presenta valore me<strong>di</strong>o più elevato<br />
rispetto a quello dei prodotti laminari (2,3 mm misurato su<br />
Fig. 16. Palughetto MN. Grattatoi frontali (<strong>di</strong>segni G.Almerigogna).<br />
Fig. 16. Palughetto MN. Frontal end-scrapers (drawn by G.Almerigogna).<br />
59 esemplari), essendo 13 i pezzi che superano i 3 mm,<br />
soglia riconosciuta in fase sperimentale come ostacolante il<br />
successo della tecnica (Miolo & Peresani, 2005). I microbulini<br />
<strong>di</strong>stali sono in numero <strong>di</strong> poco superiore ai prossimali.<br />
Questi ultimi testimoniano la volontà <strong>di</strong> eliminare il rigonfiamento<br />
bulbare e l’ingombro del tallone nella porzione<br />
prossimale del supporto. I primi, per contro, comprendono<br />
sia forme or<strong>di</strong>narie legate alla semplice intenzione <strong>di</strong> ridurre<br />
il supporto, sia casi funzionali all’eliminazione <strong>di</strong> fasti<strong>di</strong>ose<br />
asperità e irregolarità della lamella. Assenti, sempre<br />
tra i microbulini <strong>di</strong>stali, quelli sortiti dal ritocco intenzionale<br />
del margine finalizzato a confezionare il microlite (Miolo<br />
& Peresani 2005). Tra questo gruppo va segnalato un esemplare<br />
allungato (21,6 mm) dotato <strong>di</strong> un ulteriore incavo finalizzato<br />
ad ottenere un secondo piquant-triédre abortito a<br />
causa dell’eccessivo spessore della lamella originaria (3,1<br />
mm). Sono presenti anche due microbulini doppi. Le lateralizzazioni<br />
cadono in larga prevalenza a destra (80%) per i<br />
microbulini prossimali e a sinistra (88%) per quelli <strong>di</strong>stali.<br />
4. 2. 4. Nucleo con cortice decorato<br />
Il manufatto decorato è un nucleo (R. A. 00505599<br />
- I. G. 321393; <strong>di</strong>mensioni massime 41×19×22 mm; Fig.<br />
12, n.1) realizzato su un nodulo o piccolo blocco cortica-